Giro d’Italia Women 2024 (7-14 luglio)
Inviato: martedì 12 dicembre 2023, 17:27
Presentata la prima edizione targata RCS
















Alle donne una tappa simile fa parecchi danni, considerando che già solo il tratto di Passo Lanciano è di 11 km all'8% medio.Walter_White ha scritto: ↑martedì 12 dicembre 2023, 20:21 Blockhaus troppo decisivo, come d'altronde il Torumalet al TdFF quest'anno
Dopo ciò che ha dimostrato alla Vuelta, sarebbe folle farla correre ancora da gregarioAbruzzese ha scritto: ↑lunedì 18 dicembre 2023, 18:51 Non per smorzare gli entusiasmi ma segnalo un passaggio dell'intervista a Gaia Realini pubblicata oggi su bici.pro:
"[...]Pochi giorni fa è stato presentato il Giro Donne, e tra le scalate c’è anche il “tuo” Blockhaus…
Non solo, si farà tappa anche a Pescara e L’Aquila, per cui il Giro finirà proprio nel mio Abruzzo. Non conosco i programmi della squadra, ma non alzerò la mano per esserci: sono una ragazza che dove la metti dà il massimo. Quindi farò quello che che mi diranno.[...]".
In un'altra intervista Elisa Longo Borghini aveva mostrato il proprio gradimento per il tracciato. Quindi la domanda è: siamo veramente sicuri che Gaia alla fine lo corra il Giro? (O per lo meno pare di capire che potrebbe correre in appoggio di Elisa).
Quello che voglio dire è che, a leggere quel che dice la stessa Gaia, il fatto che il Giro si concluda proprio nelle nostre zone non le fa stracciare le vesti per esserci ad ogni costo (del resto è chiaro che se fosse presente avrebbe tutti gli occhi addosso e una pressione non indifferente), ergo se in Trek le diranno di fare il Giro bene, altrimenti credo proprio che punterà a fare una buona classifica al Tour (dove non dimentichiamo che nell'ultima giornata ci sarà l'Alpe d'Huez e ci sarà una semitappa a cronometro di lunghezza decisamente inferiore alla cronometro del Giro, anche se poi lì in Francia trovi sicuramente a partecipare le varie Vollering, Labous, Niewiadoma etc.etc.). Avendo letto anche il commento di Elisa sul Giro è quindi plausibile che nella corsa rosa possa essere lei a curare la classifica generale (con Gaia eventualmente in seconda battuta, se parteciperà) mentre in Francia potrebbero invertirsi i ruoli, considerando anche che la Longo Borghini punterà ad essere presente anche alle Olimpiadi mentre Gaia escludo che la vedremo in gara a Parigi poiché sarà molto più adatto a lei il percorso del mondiale. In ogni modo siamo sempre nel campo delle ipotesi, ad oggi però a Gaia pare non cambiare proprio nulla nel partecipare o meno al Giro.Walter_White ha scritto: ↑martedì 19 dicembre 2023, 8:26Dopo ciò che ha dimostrato alla Vuelta, sarebbe folle farla correre ancora da gregarioAbruzzese ha scritto: ↑lunedì 18 dicembre 2023, 18:51 Non per smorzare gli entusiasmi ma segnalo un passaggio dell'intervista a Gaia Realini pubblicata oggi su bici.pro:
"[...]Pochi giorni fa è stato presentato il Giro Donne, e tra le scalate c’è anche il “tuo” Blockhaus…
Non solo, si farà tappa anche a Pescara e L’Aquila, per cui il Giro finirà proprio nel mio Abruzzo. Non conosco i programmi della squadra, ma non alzerò la mano per esserci: sono una ragazza che dove la metti dà il massimo. Quindi farò quello che che mi diranno.[...]".
In un'altra intervista Elisa Longo Borghini aveva mostrato il proprio gradimento per il tracciato. Quindi la domanda è: siamo veramente sicuri che Gaia alla fine lo corra il Giro? (O per lo meno pare di capire che potrebbe correre in appoggio di Elisa).
Già, e sarebbe un peccatoAbruzzese ha scritto: ↑martedì 19 dicembre 2023, 19:12Quello che voglio dire è che, a leggere quel che dice la stessa Gaia, il fatto che il Giro si concluda proprio nelle nostre zone non le fa stracciare le vesti per esserci ad ogni costo (del resto è chiaro che se fosse presente avrebbe tutti gli occhi addosso e una pressione non indifferente), ergo se in Trek le diranno di fare il Giro bene, altrimenti credo proprio che punterà a fare una buona classifica al Tour (dove non dimentichiamo che nell'ultima giornata ci sarà l'Alpe d'Huez e ci sarà una semitappa a cronometro di lunghezza decisamente inferiore alla cronometro del Giro, anche se poi lì in Francia trovi sicuramente a partecipare le varie Vollering, Labous, Niewiadoma etc.etc.). Avendo letto anche il commento di Elisa sul Giro è quindi plausibile che nella corsa rosa possa essere lei a curare la classifica generale (con Gaia eventualmente in seconda battuta, se parteciperà) mentre in Francia potrebbero invertirsi i ruoli, considerando anche che la Longo Borghini punterà ad essere presente anche alle Olimpiadi mentre Gaia escludo che la vedremo in gara a Parigi poiché sarà molto più adatto a lei il percorso del mondiale. In ogni modo siamo sempre nel campo delle ipotesi, ad oggi però a Gaia pare non cambiare proprio nulla nel partecipare o meno al Giro.Walter_White ha scritto: ↑martedì 19 dicembre 2023, 8:26Dopo ciò che ha dimostrato alla Vuelta, sarebbe folle farla correre ancora da gregarioAbruzzese ha scritto: ↑lunedì 18 dicembre 2023, 18:51 Non per smorzare gli entusiasmi ma segnalo un passaggio dell'intervista a Gaia Realini pubblicata oggi su bici.pro:
"[...]Pochi giorni fa è stato presentato il Giro Donne, e tra le scalate c’è anche il “tuo” Blockhaus…
Non solo, si farà tappa anche a Pescara e L’Aquila, per cui il Giro finirà proprio nel mio Abruzzo. Non conosco i programmi della squadra, ma non alzerò la mano per esserci: sono una ragazza che dove la metti dà il massimo. Quindi farò quello che che mi diranno.[...]".
In un'altra intervista Elisa Longo Borghini aveva mostrato il proprio gradimento per il tracciato. Quindi la domanda è: siamo veramente sicuri che Gaia alla fine lo corra il Giro? (O per lo meno pare di capire che potrebbe correre in appoggio di Elisa).
Alle volte avere il Giro (o una qualsiasi altra corsa) letteralmente in casa propria può rivelarsi un'arma a doppio taglio. Se si è atleti già fatti e finiti, che qualcosa d'importante hanno già vinto, le cose possono essere un po' più semplici. Se però si è ancora in piena rampa di lancio, avere tutti lì che ti aspettano già da mesi prima può creare pressioni enormi che possono avere effetti controproducenti. Anni fa il Giro d'Italia, in omaggio proprio ad Elisa Longo Borghini, fece delle tappe nel Verbano ma poi, al netto della forza delle avversarie, ad Elisa non riuscì di tirar fuori alcune delle sue prestazioni migliori proprio sulle sue strade. L'aspetto mentale non va certamente trascurato.
Perché il ciclismo femminile non è ancora sviluppato come quello maschile, è in notevole ascesa ma non ha ancora raggiunto il livello estremo, compiuterizzato e quasi nauseante di un Tour de France maschile, questo vuol dire che è ancora un movimento livellato verso il basso dove molte delle atlete fanno ancora fatica a finire le gare e in tappe medie chiamano il gruppetto. La forbice tra atlete forti e meno forti è ancora notevolmente ampia. Ergo un Giro d'Italia women con tappe lunghe e più di 8 giorni di corsa non farebbe altro che ampliare ancora di più questa disparità e rendere la corsa estremamente noiosa. Un giorno ci si arriverà ma adesso sinceramente non penso ci sia la necessità di portare all'esasperazione uno sport in via di sviluppo. Ha bisogno prima di consolidarsi e allargare la propria base e bacino d'utenza.chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 25 gennaio 2024, 10:18 Domanda forse scema ma in realtà non credo lo sia: appurato che le differenze prestazionali tra uomini e donne diminuiscono nettamente all' aumentare di Km e lunghezza dello sforzo, per quale motivo il ciclismo femminile ha GT di così pochi giorni e tappe meno dure? Nel ultraTrail o nelle ultramaratone in generale fanno le stesse identiche distanze idem nell' Iron man o nella 25km Napoli Capri e ripeto, le donne hanno potenza ovviamente più bassa e muscolatura minore ma le differenze uomo/donna più aumenta il fattore resistenza più diminuiscono, ergo perchè non fare tapponi come gli uomini e gt veri? Retaggio del passato?
Sono d'accordo. Con le gare femminili bisogna andare passo passo.PetitBreton ha scritto: ↑giovedì 25 luglio 2024, 21:37Perché il ciclismo femminile non è ancora sviluppato come quello maschile, è in notevole ascesa ma non ha ancora raggiunto il livello estremo, compiuterizzato e quasi nauseante di un Tour de France maschile, questo vuol dire che è ancora un movimento livellato verso il basso dove molte delle atlete fanno ancora fatica a finire le gare e in tappe medie chiamano il gruppetto. La forbice tra atlete forti e meno forti è ancora notevolmente ampia. Ergo un Giro d'Italia women con tappe lunghe e più di 8 giorni di corsa non farebbe altro che ampliare ancora di più questa disparità e rendere la corsa estremamente noiosa. Un giorno ci si arriverà ma adesso sinceramente non penso ci sia la necessità di portare all'esasperazione uno sport in via di sviluppo. Ha bisogno prima di consolidarsi e allargare la propria base e bacino d'utenza.chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 25 gennaio 2024, 10:18 Domanda forse scema ma in realtà non credo lo sia: appurato che le differenze prestazionali tra uomini e donne diminuiscono nettamente all' aumentare di Km e lunghezza dello sforzo, per quale motivo il ciclismo femminile ha GT di così pochi giorni e tappe meno dure? Nel ultraTrail o nelle ultramaratone in generale fanno le stesse identiche distanze idem nell' Iron man o nella 25km Napoli Capri e ripeto, le donne hanno potenza ovviamente più bassa e muscolatura minore ma le differenze uomo/donna più aumenta il fattore resistenza più diminuiscono, ergo perchè non fare tapponi come gli uomini e gt veri? Retaggio del passato?
P.S. Al Giro d'Italia Women hanno fatto una tappa di 159km che è stata comunque più lunga di alcune tappe del Tour de France maschile. E l'epica doppia scalata del Blockhaus. Credo si stia lavorando in quella direzione ma senza esagerare.
Esatto. Il Tour de France femmes sarà forse a uno step superiore rispetto al Giro d'Italia women, se non altro per il parco partecipanti, anche se quest'anno è stato di ottimo livello anche la nostra corsa "rosa". Una Bradbury può farsi largo anche al Tour e Elisa ha dimostrato di non essere seconda a nessuna, Un esempio in tal senso è la tanto vituperata squadra uzbeka: non vorrei ripetermi perché qui è stato ampiamente detto e previsto, si è dimostrata una compagine assolutamente inadeguata al Giro e non all'altezza delle altre formazioni WT o delle migliori Continental, che certamente potrà raccogliere punti in corse minori esotiche e scalare classifiche discutibili ma che non è assolutamente al livello di una Bepink italiana (per citarne una), che tra l'altro ha fatto un Giro di altissimo profilo pur non avendo grossi nomi. Questo non vuol dire che abbia in antipatia la Tashkent, è una squadra composta da giovani che potranno crescere per gradi (a parte l'eterna Zabelinskaya) ma che catapultate in certi contesti fanno soltanto magre figure. E quelle stesse atlete sfinite da un Giro durissimo faranno anche il Tour.Laura Grazioli ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 9:06Sono d'accordo. Con le gare femminili bisogna andare passo passo.PetitBreton ha scritto: ↑giovedì 25 luglio 2024, 21:37Perché il ciclismo femminile non è ancora sviluppato come quello maschile, è in notevole ascesa ma non ha ancora raggiunto il livello estremo, compiuterizzato e quasi nauseante di un Tour de France maschile, questo vuol dire che è ancora un movimento livellato verso il basso dove molte delle atlete fanno ancora fatica a finire le gare e in tappe medie chiamano il gruppetto. La forbice tra atlete forti e meno forti è ancora notevolmente ampia. Ergo un Giro d'Italia women con tappe lunghe e più di 8 giorni di corsa non farebbe altro che ampliare ancora di più questa disparità e rendere la corsa estremamente noiosa. Un giorno ci si arriverà ma adesso sinceramente non penso ci sia la necessità di portare all'esasperazione uno sport in via di sviluppo. Ha bisogno prima di consolidarsi e allargare la propria base e bacino d'utenza.chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 25 gennaio 2024, 10:18 Domanda forse scema ma in realtà non credo lo sia: appurato che le differenze prestazionali tra uomini e donne diminuiscono nettamente all' aumentare di Km e lunghezza dello sforzo, per quale motivo il ciclismo femminile ha GT di così pochi giorni e tappe meno dure? Nel ultraTrail o nelle ultramaratone in generale fanno le stesse identiche distanze idem nell' Iron man o nella 25km Napoli Capri e ripeto, le donne hanno potenza ovviamente più bassa e muscolatura minore ma le differenze uomo/donna più aumenta il fattore resistenza più diminuiscono, ergo perchè non fare tapponi come gli uomini e gt veri? Retaggio del passato?
P.S. Al Giro d'Italia Women hanno fatto una tappa di 159km che è stata comunque più lunga di alcune tappe del Tour de France maschile. E l'epica doppia scalata del Blockhaus. Credo si stia lavorando in quella direzione ma senza esagerare.
Fino a pochi anni fa le donne sport non lo facevano nemmeno, non era culturalmente accettato.
Sì, farebbe piacere vedere tutti i cambiamenti in uno schiocco di dita ma non funziona così.
Le donne professioniste sono ancora poche (in tutti gli sport), e le praticanti crescono di anno in anno ma c'è ancora bisogno di tempo.
Finché le praticanti sono poche non si può nemmeno pretendere di fare cose assurde perché non c'è bacino d'utenza e si rischia di perdere anche quello che c'è.
Si torna al punto: dovrebbero essere loro i primi a capire di non essere pronti per certi palcoscenici e cedere il posto ad una squadra sicuramente meglio attrezzata. Non l'hanno fatto per il Giro, vuoi che lo facciano per il Tour dove l'impatto mediatico è anche maggiore? Il problema però è che se fai una corsa costantemente in retrovia, che spunti dai per parlarne anche?PetitBreton ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 21:45 Un esempio in tal senso è la tanto vituperata squadra uzbeka: non vorrei ripetermi perché qui è stato ampiamente detto e previsto, si è dimostrata una compagine assolutamente inadeguata al Giro e non all'altezza delle altre formazioni WT o delle migliori Continental, che certamente potrà raccogliere punti in corse minori esotiche e scalare classifiche discutibili ma che non è assolutamente al livello di una Bepink italiana (per citarne una), che tra l'altro ha fatto un Giro di altissimo profilo pur non avendo grossi nomi. Questo non vuol dire che abbia in antipatia la Tashkent, è una squadra composta da giovani che potranno crescere per gradi (a parte l'eterna Zabelinskaya) ma che catapultate in certi contesti fanno soltanto magre figure. E quelle stesse atlete sfinite da un Giro durissimo faranno anche il Tour.
Infatti, ok che il palcoscenico del Tour fa gola a tante, ma il problema è che questa Tashkent non la vedi mai, vedi qualche atleta arrancare quando la regia stacca sulle ultime e stop, che senso ha tutto questo? Al Giro non si sono mai viste e mai sono state citate dai commentatori mi sembra. Sono d'accordo dovrebbero avere il buonsenso di lasciare spazio ad altre formazioni più attrezzate e ingiustamente lasciate a casa. Abruzzese volevo farti una domanda, sei più informato di me sicuramente, come mai alla Vuelta Femenina non c'erano?Abruzzese ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 22:23Si torna al punto: dovrebbero essere loro i primi a capire di non essere pronti per certi palcoscenici e cedere il posto ad una squadra sicuramente meglio attrezzata. Non l'hanno fatto per il Giro, vuoi che lo facciano per il Tour dove l'impatto mediatico è anche maggiore? Il problema però è che se fai una corsa costantemente in retrovia, che spunti dai per parlarne anche?PetitBreton ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 21:45 Un esempio in tal senso è la tanto vituperata squadra uzbeka: non vorrei ripetermi perché qui è stato ampiamente detto e previsto, si è dimostrata una compagine assolutamente inadeguata al Giro e non all'altezza delle altre formazioni WT o delle migliori Continental, che certamente potrà raccogliere punti in corse minori esotiche e scalare classifiche discutibili ma che non è assolutamente al livello di una Bepink italiana (per citarne una), che tra l'altro ha fatto un Giro di altissimo profilo pur non avendo grossi nomi. Questo non vuol dire che abbia in antipatia la Tashkent, è una squadra composta da giovani che potranno crescere per gradi (a parte l'eterna Zabelinskaya) ma che catapultate in certi contesti fanno soltanto magre figure. E quelle stesse atlete sfinite da un Giro durissimo faranno anche il Tour.
Un conto è se comunque porti almeno un'atleta che può andare in fuga durante la tappa o fare discreti piazzamenti in volata almeno, un conto è se rischi proprio di non arrivarci in fondo. Chissà, magari a loro dedicherò qualcosa. In ogni modo soprattutto a livello di punteggi delle corse c'è qualcosa da ripensare in futuro.
Secondo me la Vuelta non è ancora stata parificata a Giro e Tour in materia d'inviti. Per dire la Uno-X, squadra World Tour e che quindi dovrebbe partecipare di diritto, non era al via. Ergo, non avendo alcun vincolo legato al ranking, è possibile che anche il team uzbeko non si sia interessato alla partecipazione.PetitBreton ha scritto: ↑sabato 27 luglio 2024, 9:15 Abruzzese volevo farti una domanda, sei più informato di me sicuramente, come mai alla Vuelta Femenina non c'erano?