Ciclismo femminile 2024

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Abruzzese
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Ciclismo femminile 2024

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Notavo che il thread specifico non era stato ancora aperto, per cui lo faccio io segnalando quest'intervista a Rubens Bertogliati che non farà più parte dell'UAE femminile ma che fa considerazioni interessanti su com'è gestito (e magari dovrebbe essere gestito) il team e che in questo dà anche un'idea della maniera repentina in cui stanno avvenendo i cambiamenti nel settore.

https://bici.pro/news/donne/bertogliati ... cosa-dire/


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Prima tappa del Tour Down Under: https://www.cicloweb.it/news/1182703651 ... -wollaston

L'articolo contiene un po' della storia di Matilda Raynolds, tra le protagoniste di giornata.


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Abruzzese
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Vedendo un video dell'arrivo ho avuto l'impressione che se non fosse rimasta chiusa Sofia Bertizzolo avrebbe anche potuto vincere, in ogni modo merito alla Wollaston. Molto bene anche Francesca Barale, sesta. :)


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Vincitrice di prestigio nella seconda tappa del TDU: https://www.cicloweb.it/news/2922165406 ... -australia


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Niente da fare per Barale a Willunga (probabilmente non molto nelle sue corde un arrivo così duro). Ha vinto Sarah Gigante, praticamente dominando perché ha staccato le altre dalla testa prima di metà salita. Ludwig ultima a cedere ma poi è saltata ed è anche uscita dal podio finale. Super prestazione della 2004 olandese Nienke Vinke e bene anche un'australiana dal nome molto evocativo: Nieve Bradbury (non gli è caduta nessuna davanti, ha fatto tutto da sola)


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Una storia tutta da leggere, quella di Sarah Gigante: ciclista clamorosa, personaggio bellissimo con un palmarès di sfighe da paura. Parleremo tanto di lei, questo è certo!

https://www.cicloweb.it/news/3609360174 ... ah-gigante


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Beppugrillo ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 7:30 Niente da fare per Barale a Willunga (probabilmente non molto nelle sue corde un arrivo così duro).
Sarebbe assolutamente nelle sue corde se in Italia ci fossero gare giovanili in salita.


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Gente ma non vi sembra di essere già un tantinello catastrofisti con Francesca? In fin dei conti è arrivata nelle 15, andando a precedere una certa Cecilie Ludwig che nei giri arriva sovente nelle dieci e che appena il giorno prima aveva vinto. Siamo alla prima gara stagionale, ci sta che possa esserci una giornata meno brillante di altre ma la Barale in queste tre giornate si è comportata benissimo. A leggere i commenti sembra di stare già a giugno inoltrato...


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Ma 'ste cose qua non dovrebbero stare nell'altra parrocchia "Ciclismo Femminile, Ciclismo Giovanile, Altri Ciclismi" ?


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Giacomino ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 18:44 Ma 'ste cose qua non dovrebbero stare nell'altra parrocchia "Ciclismo Femminile, Ciclismo Giovanile, Altri Ciclismi" ?
È stato deciso di spostare il thread in quella principale per dargli maggiore visibilità ;) .


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Giacomino ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 18:44 Ma 'ste cose qua non dovrebbero stare nell'altra parrocchia "Ciclismo Femminile, Ciclismo Giovanile, Altri Ciclismi" ?
Un passo di Grassi dall' ideologia novecentesca al contemporaneo.
Qualcuno deve avergli parlato de gender, e che equiparare femmine con giovani e altro che si sottintende minore non sta troppo bene.


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Abruzzese ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 18:26 Gente ma non vi sembra di essere già un tantinello catastrofisti con Francesca? In fin dei conti è arrivata nelle 15, andando a precedere una certa Cecilie Ludwig che nei giri arriva sovente nelle dieci e che appena il giorno prima aveva vinto. Siamo alla prima gara stagionale, ci sta che possa esserci una giornata meno brillante di altre ma la Barale in queste tre giornate si è comportata benissimo. A leggere i commenti sembra di stare già a giugno inoltrato...
Se usi il plurale evidentemente ti riferisci anche al mio post. È gennaio anche per le altre, non è quello il punto. Male non è andata assolutamente, dato che con una semplice corsa a tappe secondaria ha fatto quasi i punti secondo i criteri di PCS, che tutto l'anno appena passato. Io ricordo Francesca Barale alle gare giovanili, era considerata una scalatrice, anche se poi era molto forte a crono, però è facile che col passaggio al professionismo le caratteristiche cambino (fuori dal ciclismo è diventata nota quell'intervista a un giovanissimo Rafa Nadal che afferma di essere più portato sul veloce che sulla terra battuta).
Dopo i due ottimi e sorprendenti piazzamenti nelle prime due tappe, con un finale per cicliste esplosive, mi sarei aspettato un piazzamento migliore o addirittura una vittoria nella tappa con l'arrivo più duro. Non è stato così, non avendo visto la tappa potrei avanzare parecchie ipotesi o semplicemente non è ancora matura per esprimersi nelle salite più difficili (mi sento di escludere che al massimo della maturazione sarà una ciclista esclusivamente da strappi). Credo che l'apprendistato quello profondo, lontano dai riflettori, sia finito. Non posso prevedere se farà una stagione alla Rota, con tantissimi piazzamenti nei 10, o se farà uno o più guizzi vincenti, in corse ovviamente dove non è chiusa.


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Re: Ciclismo femminile 2024

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StipemdioXTutti ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 13:45
Beppugrillo ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 7:30 Niente da fare per Barale a Willunga (probabilmente non molto nelle sue corde un arrivo così duro).
Sarebbe assolutamente nelle sue corde se in Italia ci fossero gare giovanili in salita.
Quindi basta chenizzaimo una volta al mese una Bassano montegrappa ( esempio casuale) e diventano tutte scalatrici?

Che poi in questi anni di calendario femminile che ho fatto ( e che ancora faccio), di gare durette per la categoria me ne ricordo anche.


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Re: Ciclismo femminile 2024

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StipemdioXTutti ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 21:36
Abruzzese ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 18:26 Gente ma non vi sembra di essere già un tantinello catastrofisti con Francesca? In fin dei conti è arrivata nelle 15, andando a precedere una certa Cecilie Ludwig che nei giri arriva sovente nelle dieci e che appena il giorno prima aveva vinto. Siamo alla prima gara stagionale, ci sta che possa esserci una giornata meno brillante di altre ma la Barale in queste tre giornate si è comportata benissimo. A leggere i commenti sembra di stare già a giugno inoltrato...
Se usi il plurale evidentemente ti riferisci anche al mio post. È gennaio anche per le altre, non è quello il punto. Male non è andata assolutamente, dato che con una semplice corsa a tappe secondaria ha fatto quasi i punti secondo i criteri di PCS, che tutto l'anno appena passato. Io ricordo Francesca Barale alle gare giovanili, era considerata una scalatrice, anche se poi era molto forte a crono, però è facile che col passaggio al professionismo le caratteristiche cambino (fuori dal ciclismo è diventata nota quell'intervista a un giovanissimo Rafa Nadal che afferma di essere più portato sul veloce che sulla terra battuta).
Dopo i due ottimi e sorprendenti piazzamenti nelle prime due tappe, con un finale per cicliste esplosive, mi sarei aspettato un piazzamento migliore o addirittura una vittoria nella tappa con l'arrivo più duro. Non è stato così, non avendo visto la tappa potrei avanzare parecchie ipotesi o semplicemente non è ancora matura per esprimersi nelle salite più difficili (mi sento di escludere che al massimo della maturazione sarà una ciclista esclusivamente da strappi). Credo che l'apprendistato quello profondo, lontano dai riflettori, sia finito. Non posso prevedere se farà una stagione alla Rota, con tantissimi piazzamenti nei 10, o se farà uno o più guizzi vincenti, in corse ovviamente dove non è chiusa.
Si, in realtà era più una critica all'altro post ma comunque anche dalla spiegazione che hai dato resto dell'avviso che serva comunque una certa prudenza e un certo equilibrio. Proprio perché la Barale è andata benissimo nei primi due giorni non può essere diventata fenomenale prima e deludente all'improvviso. Queste sono gare utili anche a vedere se è in grado di sostenere la responsabilità della corsa in prima persona. Anch'io non ho avuto occasione di vedere ancora immagini ma a livello di squadra la DSM ha portato a casa un bel risultato con la Vinke e quindi può anche darsi che Francesca l'abbia aiutata (o magari era deciso fin dall'inizio che a fare la tappa fosse la giovanissima olandese). Io comunque sono fiducioso, però non dimentichiamoci neanche che lei corre in squadra con Juliette Labous (con cui mi risulta abbia un ottimo rapporto, peraltro) che, specialmente dopo il ritiro della Van Vleuten, sarà una delle favorite se non la favorita principale del prossimo Giro Donne ed è chiaro che in determinate gare la giovane piemontese dovrà lavorare per lei. Intanto le viene concesso qualche spazio in gare come queste e i piazzamenti stanno comunque arrivando, per cui per adesso direi che va benissimo così, senza il bisogno di dover puntualizzare se poteva o doveva fare di più (che poi, se l'è comunque cavata meglio di sue colleghe ben più esperte). Insomma i giudizi attuali dicono qualcosa ma non dicono tutto.

Venendo poi all'altro aspetto della discussione, più che un fatto di gare più o meno dure credo che il problema stia nel come le gare sono strutturate: a parte il fatto che a livello di permessi, logistica etc.etc. le cose siano molto più complicate di una volta ma è proprio il concetto delle gare Open attuali ad essere divenuto anacronistico. Sono gare che possono essere utile per qualche ragazza che deve avvicinarsi gradualmente al mondo delle Elite (penso ad alcune atlete della Top Girls, rilanciatesi abbastanza bene attraverso questa formula), che però poi divengono superflue perché finiscono per non diventare più "allenanti". Ormai se si scorrono gli ordini d'arrivo o si legge una sommaria cronaca delle corse, si assiste ad un dominio netto di quelle 2 o massimo 3 squadre che vanno poi a fare un certo tipo di attività anche fuori dai confini nazionali, opposte a squadre molto piccole in cui ci sono ragazze che magari sono anche ben concentrate sulla scuola o che dalle allieve si affacciano alla categoria juniores e si ritrovano a competere con qualche ragazza che addirittura ha già corso il Giro o qualche altra corsa importante. Oramai il panorama è questo e con l'avvento del World Tour sono finite per scomparire quelle gare in cui vedevi comunque gareggiare Elite di un certo livello nel panorama nazionale (ovviamente non parlo di Cittiglio che ha ormai raggiunto un certo livello, né dell'Emilia in espansione o della Tre Valli nata da poco, bensì di quelle gare come Cornaredo, Crema e via dicendo che facevano parte del nostro calendario). Di conseguenza, credo che ci si regoli anche su questo nel riuscire a mettere su circuiti che siano adeguati alla maggior parte delle atlete, cosicché se ne deduce facilmente che un percorso troppo duro provocherebbe l'effetto che tre-quarti di gruppo dopo un paio di giri si ritroverebbe già in zona doccia (qualche volta succede pure).

Come far crescere quindi meglio le nostre ragazze? Qualche ulteriore bel percorso si può pure trovare ma sarebbe importante che le nostre juniores facessero più esperienze possibili e internazionali assieme alle loro coetanee, andando a correre gare come la Van Borsele o il Gevaudan come si è fatto in questa stagione e nelle precedenti, dove peraltro i bei risultati sono pure arrivati. Il tutto fatto con quel criterio che non porti le ragazze ad essere spremute prima del tempo, giacché gli anni d'oro di Salvoldi se da un lato hanno portato ad un'ineguagliabile mietitura di successi, dall'altro qualche bel conto ben poco simpatico l'hanno presentato. Anche perché poi io non cito la Longo Borghini (che pure la categoria juniores la fece a metà perché il primo anno lo saltò del tutto) ma le nostre ragazze che si sono rivelate più brillanti in salita hanno maturato tutte percorsi singolari: la Magnaldi fino a 20 anni sciava e poi ha cominciato le sue esperienze con le gran fondo; la Persico è una ragazza che è andata sempre forte nelle categorie giovanili ma si è dedicata lungamente a lavorare per le compagne, senza pertanto scoprire realmente il suo vero potenziale, che le ha permesso addirittura (sull'onda di un grande inverno crossistico) di finire in top ten sia il Giro che il Tour (anche se adesso sembra, giustamente aggiungo, improntata maggiormente sulle corse di un giorno, specialmente quelle di primavera); Gaia Realini ha cominciato a correre un po' più stabilmente su strada solo da juniores, dopo che prima si dedicava pressoché esclusivamente a MTB e ciclocross. Poteva fare ottime cose anche sugli sterrati ma una volta appurato il suo grandissimo potenziale, derivato da una struttura fisica che la rende perfetta per le salite di una certa durezza, ha chiaramente puntato tutto sulla strada, coi bei risultati che già le abbiamo visto fare.

Insomma, per concludere, si può sempre fare qualcosa di meglio ma al di là dei talenti naturali che un occhio attento e responsabile può portare ad esaltarsi, serve il giusto mezzo per far si che le nostre ragazze crescano nel modo giusto con le adeguate esperienze e non si perdano per strada (perché ora ci vuole: col World Tour che prende sempre più piede o riesci a metterti in bella mostra e quindi a farti prendere in una delle squadre più in vista o almeno in un Devo Team, altrimenti è dura sfangarla sempre nelle poche squadre rimaste qui, in cui la conduzione si mantiene ancora su livelli familiari, con i pro e i contro inevitabili).


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Re: Ciclismo femminile 2024

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In Spagna seconda vittoria consecutiva per la EF, oggi è il turno della Vallieres.
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Alanford ha scritto: domenica 21 gennaio 2024, 14:44 In Spagna seconda vittoria consecutiva per la EF, oggi è il turno della Vallieres.
Persico quinta.
Molto bene anche Letizia Borghesi, restando in casa EF, quest'oggi nona. Peraltro sia per la Ruegg ieri che per la Vallieres oggi si tratta delle prime vittorie in assoluto in determinati contesti (la svizzera aveva vinto solamente il campionato nazionale a cronometro prima di ieri).


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Abruzzese ha scritto: domenica 21 gennaio 2024, 17:16
Alanford ha scritto: domenica 21 gennaio 2024, 14:44 In Spagna seconda vittoria consecutiva per la EF, oggi è il turno della Vallieres.
Persico quinta.
Molto bene anche Letizia Borghesi, restando in casa EF, quest'oggi nona. Peraltro sia per la Ruegg ieri che per la Vallieres oggi si tratta delle prime vittorie in assoluto in determinati contesti (la svizzera aveva vinto solamente il campionato nazionale a cronometro prima di ieri).
Sono pure le prime vittorie in assoluto della squadra.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Si conclude il trittico in Spagna e anche se la corsa non ho potuto seguirla, fa piacere vedere la Gasparrini prima. :clap:
Battuta la Ruegg, vincitrice due giorni fa. Terza Quagliotto.


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Slegar ha scritto: lunedì 22 gennaio 2024, 9:40
Abruzzese ha scritto: domenica 21 gennaio 2024, 17:16
Alanford ha scritto: domenica 21 gennaio 2024, 14:44 In Spagna seconda vittoria consecutiva per la EF, oggi è il turno della Vallieres.
Persico quinta.
Molto bene anche Letizia Borghesi, restando in casa EF, quest'oggi nona. Peraltro sia per la Ruegg ieri che per la Vallieres oggi si tratta delle prime vittorie in assoluto in determinati contesti (la svizzera aveva vinto solamente il campionato nazionale a cronometro prima di ieri).
Sono pure le prime vittorie in assoluto della squadra.
Se vogliamo ulteriore segnale dell'importanza del creare un progetto in cui la squadra femminile vada ad affiancare quella maschile.

Devo però farti un importante appunto: se escludiamo i campionati nazionali e una breve gara a tappe americana, lo scorso anno Alison Jackson (che era già in maglia EF) vinse giusto quella corsetta che si chiama Parigi-Roubaix :D ;)


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Alanford ha scritto: lunedì 22 gennaio 2024, 17:01 Si conclude il trittico in Spagna e anche se la corsa non ho potuto seguirla, fa piacere vedere la Gasparrini prima. :clap:
Battuta la Ruegg, vincitrice due giorni fa. Terza Quagliotto.
Non dico che Eleonora possa diventare una seconda Persico ma ha le qualità per emergere e fare cose molto importanti. Peraltro essere cresciuta sotto l'ala di Marta Bastianelli e avere in squadra anche una compagna versatile e generosa come Sofia Bertizzolo l'aiuta non poco.

Mi fa molto piacere anche il podio di Nadia Quagliotto, ragazza che se ritrova un minimo di continuità può tirare fuori ancora prestazioni interessanti, anche se temo che abbia perso anni preziosi dopo che andò via dalla Top Girls e dall'Alé.


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Abruzzese ha scritto: lunedì 22 gennaio 2024, 19:53
Slegar ha scritto: lunedì 22 gennaio 2024, 9:40
Abruzzese ha scritto: domenica 21 gennaio 2024, 17:16

Molto bene anche Letizia Borghesi, restando in casa EF, quest'oggi nona. Peraltro sia per la Ruegg ieri che per la Vallieres oggi si tratta delle prime vittorie in assoluto in determinati contesti (la svizzera aveva vinto solamente il campionato nazionale a cronometro prima di ieri).
Sono pure le prime vittorie in assoluto della squadra.
Se vogliamo ulteriore segnale dell'importanza del creare un progetto in cui la squadra femminile vada ad affiancare quella maschile.

Devo però farti un importante appunto: se escludiamo i campionati nazionali e una breve gara a tappe americana, lo scorso anno Alison Jackson (che era già in maglia EF) vinse giusto quella corsetta che si chiama Parigi-Roubaix :D ;)
Fino all’anno scorso la squadra era gestita da Linda Jackson, ben distinta dalla squadra di Vaughters ed è stata chiusa, di fatto, perché non è stata rimpiazzata la sponsorizzazione della fallita Silicon Valley Bank.


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Slegar ha scritto: martedì 23 gennaio 2024, 0:12
Abruzzese ha scritto: lunedì 22 gennaio 2024, 19:53
Slegar ha scritto: lunedì 22 gennaio 2024, 9:40

Sono pure le prime vittorie in assoluto della squadra.
Se vogliamo ulteriore segnale dell'importanza del creare un progetto in cui la squadra femminile vada ad affiancare quella maschile.

Devo però farti un importante appunto: se escludiamo i campionati nazionali e una breve gara a tappe americana, lo scorso anno Alison Jackson (che era già in maglia EF) vinse giusto quella corsetta che si chiama Parigi-Roubaix :D ;)
Fino all’anno scorso la squadra era gestita da Linda Jackson, ben distinta dalla squadra di Vaughters ed è stata chiusa, di fatto, perché non è stata rimpiazzata la sponsorizzazione della fallita Silicon Valley Bank.
Ah perché tu tieni conto della vecchia gestione e dei vecchi partner, io invece tenevo conto del fatto che essendo rimasto come primo sponsor EF Education (e quindi anche il colore rosa delle maglie) e che quindi questa ne fosse in qualche modo la continuazione a livello di nomenclatura. Per dare ulteriore idea comunque diciamo pure che della vecchia squadra sono rimaste solamente in quattro, vale a dire Letizia Borghesi, Veronica Ewers, Alison Jackson appunto e la promettente Magdeleine Vallieres vincitrice l'altro giorno.


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Anche se in parte c'è continuità di sponsor, atlete e staff, la squadra è totalmente nuova, altrimenti sarebbe rimasta nel WWT.


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Re: Ciclismo femminile 2024

Messaggio da leggere da Walter_White »

Ottimo inizio per le nostre



FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Non era una corsa UCI ma comunque sono cose che fanno sempre piacere. :)


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Re: Ciclismo femminile 2024

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Domanda forse scema ma in realtà non credo lo sia: appurato che le differenze prestazionali tra uomini e donne diminuiscono nettamente all' aumentare di Km e lunghezza dello sforzo, per quale motivo il ciclismo femminile ha GT di così pochi giorni e tappe meno dure? Nell' ultraTrail o nelle ultramaratone in generale fanno le stesse identiche distanze idem nell' Iron man o nella 25km Napoli Capri a nuoto e potrei citare altri mille casi e ripeto, le donne hanno potenza ovviamente più bassa e muscolatura minore ma le differenze uomo/donna più aumenta il fattore resistenza più diminuiscono ergo in proporzione le donne sono molto più resistenti degli uomini, ed anche qui non è un' opinione ma un fatto, quindi perchè non fare tapponi come gli uomini e gt veri? Retaggio del passato?

Forse era meglio qui


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Re: Ciclismo femminile 2024

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In passato il Tour femminile è stato anche lungo 2 settimane con bei tappone. Ad oggi direi che il primo problema è la mancanza di soldi per organizzare corse più lunghe di 8/10 giorni, inoltre c'è un calendario che negli ultimi anni si è strutturato in un certo modo e per fare spazio ad un GT di 2 o 3 settimane bisognerebbe rivoluzionare abbastanza e scontentare altri organizzatori


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Comunque non mi pare che l'obiettivo di chi definisce percorsi e calendari sia di minimizzare le differenze tra ciclismo maschile e femminile. Si accorciano le corse maschili, non avrebbe molto senso contemporaneamente allungare quelle femminili


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Forse sarebbe il caso di fare un po' di chiarezza: non è che adesso i 150 chilometri o anche i 130 sono la regola tra gli uomini. Sono scelte figlie degli ultimi tempi, frutto anche del falso mito che vuole la tappa breve ma infarcita di colli possa fare più spettacolo di quella di 230 chilometri con 5-6 gran premi della montagna in sequenza. La questione è sempre sul "la corsa la fanno i corridori" e naturalmente la riduzione del chilometraggio fa sì che vengano fuori determinati corridori ma che magari altri ne possano venire penalizzati, proprio perché a seconda delle varie situazioni ci si espone a sforzi diversi.

Tanto per fare un esempio: siamo sicuri che una Demi Vollering avrebbe lo stesso rendimento con una tappa di montagna di una certa lunghezza se dovesse aver a che fare un'atleta stile Emma Pooley che ti attacca a 100 km dal traguardo (o magari una come la stessa Van Vleuten che certi numeri ha dimostrato di saperli fare?).
Quindi bisogna stare a chiedersi: arriveranno le donne a percorrere una tappa di 200 km prima o poi? Torneranno le donne a disputare un grande giro, sia esso il Giro o il Tour, lungo almeno 14 o 15 tappe invece che 9 o 10? Il punto è tutto lì e stando a ciò che hanno dichiarato alcune ragazze a loro la prospettiva di disputare una corsa a tappe allungata non dispiace affatto, anzi. Se vogliamo è uno degli step che il raggiungimento del professionismo potrebbe prevedere. È semplicemente un processo di crescita ed evoluzione, senza buttarla su discussioni di carattere paritario che in diversi casi lasciano il tempo che trovano.


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Abruzzese ha scritto: giovedì 25 gennaio 2024, 21:53
Quindi bisogna stare a chiedersi: arriveranno le donne a percorrere una tappa di 200 km prima o poi? Torneranno le donne a disputare un grande giro, sia esso il Giro o il Tour, lungo almeno 14 o 15 tappe invece che 9 o 10? Il punto è tutto lì e stando a ciò che hanno dichiarato alcune ragazze a loro la prospettiva di disputare una corsa a tappe allungata non dispiace affatto, anzi. Se vogliamo è uno degli step che il raggiungimento del professionismo potrebbe prevedere. È semplicemente un processo di crescita ed evoluzione, senza buttarla su discussioni di carattere paritario che in diversi casi lasciano il tempo che trovano.
Una maggiore lunghezza e durezza dei percorsi sarebbe anche auspicabile, ma forse il livello medio non è ancora così pronto a questo. E a tal proposito forse un allungamento sarebbe necessario più per la categoria juniores.


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Mad ha scritto: venerdì 26 gennaio 2024, 20:52
Abruzzese ha scritto: giovedì 25 gennaio 2024, 21:53
Quindi bisogna stare a chiedersi: arriveranno le donne a percorrere una tappa di 200 km prima o poi? Torneranno le donne a disputare un grande giro, sia esso il Giro o il Tour, lungo almeno 14 o 15 tappe invece che 9 o 10? Il punto è tutto lì e stando a ciò che hanno dichiarato alcune ragazze a loro la prospettiva di disputare una corsa a tappe allungata non dispiace affatto, anzi. Se vogliamo è uno degli step che il raggiungimento del professionismo potrebbe prevedere. È semplicemente un processo di crescita ed evoluzione, senza buttarla su discussioni di carattere paritario che in diversi casi lasciano il tempo che trovano.
Una maggiore lunghezza e durezza dei percorsi sarebbe anche auspicabile, ma forse il livello medio non è ancora così pronto a questo. E a tal proposito forse un allungamento sarebbe necessario più per la categoria juniores.
Forse fisiologicamente si arriverà anche a questo, anche perché l'importante è trovare sempre i giusti compromessi. In proposito: non ho visto nel dettaglio i calendari stilati finora ma ho notato che tra i ragazzi sta nascendo qualche nuova corsa a tappe juniores (una la faranno anche qui in Abruzzo). Magari se si riuscisse a fare qualche cosa di simile anche con le ragazze non sarebbe male (una cosa come quella che hanno ideato per il Lunigiana, per intenderci), anche se mi rendo perfettamente conto che le risorse non sempre siano sufficienti.


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Abruzzese ha scritto: sabato 27 gennaio 2024, 4:21
Forse fisiologicamente si arriverà anche a questo, anche perché l'importante è trovare sempre i giusti compromessi. In proposito: non ho visto nel dettaglio i calendari stilati finora ma ho notato che tra i ragazzi sta nascendo qualche nuova corsa a tappe juniores (una la faranno anche qui in Abruzzo). Magari se si riuscisse a fare qualche cosa di simile anche con le ragazze non sarebbe male (una cosa come quella che hanno ideato per il Lunigiana, per intenderci), anche se mi rendo perfettamente conto che le risorse non sempre siano sufficienti.
Considerato che la categoria di mezzo non esiste, passare da gare di massimo 80 km al doppio mi sembra un bel salto. Sarà che in Italia abbiamo le gare Open che permettono di assaggiare distanze superiori senza l'onere di animare la gara, ma credo che qualcosa dovrà essere fatto, o allungando i percorsi o istituendo un calendario corposo per la categoria di mezzo.

Non ho visto niente di nuovo sul fronte delle corse a tappe, anzi al momento il lunigiana lo hanno ristretto ad una sola corsa. Peraltro chiamarle corse a tappe è sia giusto che sbagliato, visto che sono gare singole in successione con classfica a punti e non a tempo.


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Mad ha scritto: sabato 27 gennaio 2024, 18:15
Abruzzese ha scritto: sabato 27 gennaio 2024, 4:21
Forse fisiologicamente si arriverà anche a questo, anche perché l'importante è trovare sempre i giusti compromessi. In proposito: non ho visto nel dettaglio i calendari stilati finora ma ho notato che tra i ragazzi sta nascendo qualche nuova corsa a tappe juniores (una la faranno anche qui in Abruzzo). Magari se si riuscisse a fare qualche cosa di simile anche con le ragazze non sarebbe male (una cosa come quella che hanno ideato per il Lunigiana, per intenderci), anche se mi rendo perfettamente conto che le risorse non sempre siano sufficienti.
Considerato che la categoria di mezzo non esiste, passare da gare di massimo 80 km al doppio mi sembra un bel salto. Sarà che in Italia abbiamo le gare Open che permettono di assaggiare distanze superiori senza l'onere di animare la gara, ma credo che qualcosa dovrà essere fatto, o allungando i percorsi o istituendo un calendario corposo per la categoria di mezzo.

Non ho visto niente di nuovo sul fronte delle corse a tappe, anzi al momento il lunigiana lo hanno ristretto ad una sola corsa. Peraltro chiamarle corse a tappe è sia giusto che sbagliato, visto che sono gare singole in successione con classfica a punti e non a tempo.
In effetti con un allungamento graduale l'ideale sarebbe fare gare di almeno 110 chilometri. In generale comunque a mio avviso le Open che abbiamo in Italia andrebbero un po' ripensate, giacché per come strutturate attualmente non sempre sono realmente utili alla crescita delle ragazze.

Sulle gare a tappe spesso si è scelta quella formula, l'ideale sarebbe il poter riavere un qualcosa di simile alla Tirreno-Adriatico che, purtroppo per pochi anni, si corse nella seconda metà dei primi anni Duemila, in cui c'era anche una bella partecipazione internazionale.


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Intanto in Australia oggi è arrivata una gran bella vittoria della giovane olandese Rosita Reijnhout, autrice di un attacco negli ultimi chilometri di gara. Tra le nostre sesto posto di Francesca Barale:

https://www.cicloweb.it/news/2664467369 ... a-del-mese


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Abruzzese ha scritto: sabato 27 gennaio 2024, 19:15 In effetti con un allungamento graduale l'ideale sarebbe fare gare di almeno 110 chilometri. In generale comunque a mio avviso le Open che abbiamo in Italia andrebbero un po' ripensate, giacché per come strutturate attualmente non sempre sono realmente utili alla crescita delle ragazze.
Io credo che le gare open vadano anche bene così. Alle junior permettono di capire come sono fatte le gare tirate, alle più grandi consente di provare a correre di squadra in maniera compatta, cosa che non puoi pretendere che facciano in gare UCI di un certo livello. In ogni caso per queste ultime non sono certo i risultati di queste gare a metterle in mostra verso le squadre più blasonate.
Abruzzese ha scritto: sabato 27 gennaio 2024, 19:15 Sulle gare a tappe spesso si è scelta quella formula, l'ideale sarebbe il poter riavere un qualcosa di simile alla Tirreno-Adriatico che, purtroppo per pochi anni, si corse nella seconda metà dei primi anni Duemila, in cui c'era anche una bella partecipazione internazionale.
Il budget per fare certi eventi, con quello che viene richiesto oggi in termini organizzativi, non credo che ci sia più. Sicuramente non avere la classfica a tempo ma a punti, rende la gara diversa, ma almeno possiamo fargli prendere l'abitudine di correre per più giorni di fila.


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Secondo me servirebbe una sorta di giusto compromesso: da un lato di certo come sono strutturate le Open può aiutare alcune nel prendere un po' le misure per la nuova categoria ma dall'altro può capitare in più di un'occasione di assistere a corse "tecnicamente povere", dove magari quel paio di squadre più organizzate delle altre finisce per dominare. Non dico che questo non accadesse anche in passato, ripensando a determinate squadre juniores che erano molto più forti di altre (la Vecchia Fontana, per dirne una) ma qualcosa di un po' più vario si vedeva. Più che altro ormai credo che in generale si siano create sproporzioni che non è semplice riequilibrare, ovvero: nel World Tour ci sono alcune squadre fortissime che è molto arduo contrastare (penso alla SD Worx) ed è chiaro che per alcune formazioni nostrane andare a scontrarsi contro determinate avversarie è impresa titanica; a loro volte alcune di queste formazioni hanno la possibilità di fare una certa attività che consente loro di correre spesso all'estero con un continuo confronto internazionale. Ne consegue che per alcune ragazze (per altre invece la Open continua ad essere ideale per crescere e migliorare) le gare Open dopo un po' diventano sostanzialmente inutili, in quanto già in possesso di un livello di gran lunga superiore a quello della maggior parte delle ragazze, cosicché poi diviene scontato che determinate formazioni finiscano per dominare.

Quel che dico io è che servirebbe una sorta di riequilibrio a livello generale che possa giovare a tutti senza stare a vedere continui monologhi, oltre al fatto che una certa varietà di percorsi potrebbe aiutare ad emergere ragazze che hanno diverse caratteristiche tra loro. Poi mi rendo perfettamente conto che i soldi siano quelli che siano e che a livello organizzativo sia tutto molto più difficile rispetto ad una volta, però sono convinto che qualcosa di meglio possa essere fatto. Almeno il tentativo.


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Oggi si è tornato a correre in Spagna, con una bella vittoria di Olivia Baril ad Almeria. Diverse delle nostre protagoniste in fuga e nel finale, dove Nadia Quagliotto ha sfiorato nuovamente il podio ed Arianna Fidanza ha conquistato un bel settimo posto su un terreno non propriamente congeniale a lei:

https://www.cicloweb.it/news/4897850362 ... de-almeria


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Alla Volta CV, bell'assolo finale della francese Kerbaol!
Terza e migliore delle italiane, una coetanea della transalpina (22 anni), Federica D. Piergiovanni.


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Alanford ha scritto: domenica 4 febbraio 2024, 12:12 Alla Volta CV, bell'assolo finale della francese Kerbaol!
Terza e migliore delle italiane, una coetanea della transalpina (22 anni), Federica D. Piergiovanni.
Davvero brava Cedrine a tenersi dietro le altre, approfittando anche di una situazione fortuita.
Bella prova anche per Federica, brava ad inserirsi nell'inseguimento operato dalla Baril, che a momenti stava per avere buon gioco. In ogni modo molto confortante questo piazzamento per lei. :)


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Prima tappa UAE Tour e subito volata vincente di Wiebes.
Lorena è già forte di suo, se poi a tirarle lo sprint ci sono Guarischi e Kopecky, non c'è storia. :)
In ogni caso due italiane alle sue spalle, Barbieri e Consonni.


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Alanford ha scritto: giovedì 8 febbraio 2024, 13:28 Prima tappa UAE Tour e subito volata vincente di Wiebes.
Lorena è già forte di suo, se poi a tirarle lo sprint ci sono Guarischi e Kopecky, non c'è storia. :)
In ogni caso due italiane alle sue spalle, Barbieri e Consonni.
Eh beh, quando ci si può permettere vagoni del genere e si è già la miglior velocista al mondo c'è ben poco da fare, se non sperare che la giornata sia storta o si sbagli qualcosa.

Comunque ottima prestazione di Rachele, in assenza della Kool queste sono occasioni importanti da cogliere.

Una menzione anche per le Top Girls che cercano spesso, con coraggio, di movimentare le gare (oggi si sono mosse Alice Palazzi e Gaia Segato).


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Re: Ciclismo femminile 2024

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Barbieri un po' come Piccolo, al primo giorno di corsa ha ottenuto un piazzamento migliore di tutti quelli fatti nella stagione passata


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Re: Ciclismo femminile 2024

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La Wiebes concede il bis.
Bel secondo posto di Chiara Consonni, che con una gran volata in rimonta, arriva alla ruota di Lorena.


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Re: Ciclismo femminile 2024

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In queste condizioni Lorena non si batte, c'è poco da fare.

Comunque l'irlandese Armitage se l'è vista molto brutta quando nei pressi dell'ultimo km è caduta nei pressi di uno spartitraffico, evitando di schiantarsi contro un cartello stradale per puro caso.


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Re: Ciclismo femminile 2024

Messaggio da leggere da jan80 »

La Wiebes in volata non si batte tra le donne,però la Consonni per me e' forte forte


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Re: Ciclismo femminile 2024

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jan80 ha scritto: venerdì 9 febbraio 2024, 20:58 La Wiebes in volata non si batte tra le donne,però la Consonni per me e' forte forte
Chiara ha ottime qualità e sta cercando di migliorare molto anche al Nord. Poi quest'anno farà il possibile per meritarsi la convocazione per Parigi dopo aver saltato Tokyo per scelta tecnica. Proprio grazie alle sue qualità da pistard da arrangiarsi bene nei finali, dove ad aiutarla ha Silvia Persico. Certo, quando ti confronti con atlete che possono godere su apripista di prim'ordine (Lorena attualmente gode addirittura di Lotte) è dura per chiunque.


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udra
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Kopecky fa spavento comunque


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Re: Ciclismo femminile 2024

Messaggio da leggere da Alanford »

Impressionante Kopecky, tutta la salita da seduta.


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udra
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Chi glielo dice a questa di fare la seconda alla Vollering nei grandi giri? :D


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Walter_White
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Re: Ciclismo femminile 2024

Messaggio da leggere da Walter_White »

Non ho parole per descrivere Lotte sinceramente :worthy:


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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