Successe ad un mio compagno di uscite, a metà della sponda Bellagio-Como (Nesso): era domenica; unica soluzione fu andare da solo a prendere l'auto, distante una 50ina di km, e tornare a recuperare l'amico e la bici...

Nope, nada de nada. Scendi fino in fondoBeppugrillo ha scritto: ↑giovedì 11 luglio 2024, 7:30 Una domanda per chi conosce la zona della Val Sarentino: c'è un modo di passare da Sarntal all'altro versante (quello di Frassineto, Avelengo, sopra Merano) senza scendere giù a Bolzano? Non trovo nessuna strada che tagli e volevo evitare di fare 40 km di discesa dal Pennes, anche perché mi sembrano pieno di gallerie
scendere fino in fondo sorbendoti le gallerie, anche se ricordo un strada che ne evita almeno alcune, ti darebbe la possibilità di risalire a San Genesio facendoti la celebre Edelweiss (non la pornostar..).Maìno della Spinetta ha scritto: ↑giovedì 11 luglio 2024, 8:59Nope, nada de nada. Scendi fino in fondoBeppugrillo ha scritto: ↑giovedì 11 luglio 2024, 7:30 Una domanda per chi conosce la zona della Val Sarentino: c'è un modo di passare da Sarntal all'altro versante (quello di Frassineto, Avelengo, sopra Merano) senza scendere giù a Bolzano? Non trovo nessuna strada che tagli e volevo evitare di fare 40 km di discesa dal Pennes, anche perché mi sembrano pieno di gallerie
Quale versante è? Comunque pensavo di fare il giro più interno arrivando a Valas dalla strada che passa da questo paesino che si chiama Bach (solo perché mi ispira di più da Google Earth e preferisco rimanere sull'altopiano invece di affacciarmi sulla valle, non per altro, non conosco minimamente la zona).herbie ha scritto: ↑venerdì 12 luglio 2024, 0:58scendere fino in fondo sorbendoti le gallerie, anche se ricordo un strada che ne evita almeno alcune, ti darebbe la possibilità di risalire a San Genesio facendoti la celebre Edelweiss (non la pornostar..).Maìno della Spinetta ha scritto: ↑giovedì 11 luglio 2024, 8:59Nope, nada de nada. Scendi fino in fondoBeppugrillo ha scritto: ↑giovedì 11 luglio 2024, 7:30 Una domanda per chi conosce la zona della Val Sarentino: c'è un modo di passare da Sarntal all'altro versante (quello di Frassineto, Avelengo, sopra Merano) senza scendere giù a Bolzano? Non trovo nessuna strada che tagli e volevo evitare di fare 40 km di discesa dal Pennes, anche perché mi sembrano pieno di gallerie
PS: questa salita forse è meglio non inserirla alla fine di un giro con gli ennemila metri di dislivello...c'è anche la strada normale.
se vuoi fare la Edelweiss da Bolzano devi seguire le indicazioni per la strada principale per San Genesio, che è una larga provinciale. Giusto un centinaio di metri dopo l'inizio della salita su questa strada, ti ritrovi in un punto dove sulla destra in alto vedi una torre, qui:Beppugrillo ha scritto: ↑venerdì 12 luglio 2024, 5:36Quale versante è? Comunque pensavo di fare il giro più interno arrivando a Valas dalla strada che passa da questo paesino che si chiama Bach (solo perché mi ispira di più da Google Earth e preferisco rimanere sull'altopiano invece di affacciarmi sulla valle, non per altro, non conosco minimamente la zona).herbie ha scritto: ↑venerdì 12 luglio 2024, 0:58scendere fino in fondo sorbendoti le gallerie, anche se ricordo un strada che ne evita almeno alcune, ti darebbe la possibilità di risalire a San Genesio facendoti la celebre Edelweiss (non la pornostar..).Maìno della Spinetta ha scritto: ↑giovedì 11 luglio 2024, 8:59
Nope, nada de nada. Scendi fino in fondo
PS: questa salita forse è meglio non inserirla alla fine di un giro con gli ennemila metri di dislivello...c'è anche la strada normale.
Comunque è tutto virtuale perché non mi hanno sistemato la bici![]()
No in effetti questa direi che la salto, non sono un fan dei muri.herbie ha scritto: ↑venerdì 12 luglio 2024, 12:38 se vuoi fare la Edelweiss da Bolzano devi seguire le indicazioni per la strada principale per San Genesio, che è una larga provinciale. Giusto un centinaio di metri dopo l'inizio della salita su questa strada, ti ritrovi in un punto dove sulla destra in alto vedi una torre, qui:
https://www.google.com/maps/@46.5105392 ... &entry=ttu
in questo punto devi prendere questa via a destra, che è via Rafenstein e subito dopo svoltare a sinistra su Jenesierweg, che inizia subito ripidissima.
In sostanza è la scorciatoia che ti permette di tagliare la strada normale per San Genesio.
Ad un certo punto sfocia sulla statale poco sotto il paese, dove puoi anche continuare per un paio di chilometri sulla strada normale, oppure prendere di nuovo la strada che taglia che continua poco più avanti a sinistra.
PS: tieni presente che oltre alla pendenza, lì se c'è il Sole fa caldissimo.
PS2: è un versante sud, d'altra parte!
QUando ci passai io feci questo giro, che rimane tranquillo come chilometraggio, anche se con due salite e mezzo molto dure:
Fondo- Mendola- Bolzano sud- Prati di Kohl versante sud - Bolzano nord -Edelweiss- San Genesio -Meltina- discesa su Terlano - Palade salendo dalla variante di Nalles.
GIro che riduce al minimo i fondovalle, per altro.
Se vai a fare Giovo e Pennes e quant'altro, non consiglierei di aggiungerci la Edelweiss...
meno male che sulla Bolzano -San Genesio non mi sono sciolto solo io dal caldo asfissiante che c'è....Beppugrillo ha scritto: ↑domenica 14 luglio 2024, 22:28 Alla fine ho optato per una versione un po' ridotta del giro che avevo in mente, ma sono riuscito a sacrificare pochissimo, solo qualche dettaglio. Quindi sono partito su questa gravel equipaggiata di un mega-borsello e di una sella molto comoda. Prima salita non so come si debba chiamare, la chiamerò Obertall. Si prende da Schenna (Merano), salendo fino a Verdines a un certo punto in un tornante, subito dopo la funivia, si stacca una strada che porta all'arrivo della stessa funivia. Non c'è il segmento Strava completo, gli ultimi 3 km sono al 12% ma prima ce ne sono un altro paio pure loro intorno al 10%. Veramente dura ma bella, stretta come piace a me, verso la fine su un tornante durissimo c'è questo stranissimo negozio di formaggi che è una stanza e basta (c'è pure la foto su Google Earth, che invece non ha il resto della strada). In cima si supera l'arrivo della funivia (e poi di un'altra funivia) e si riscende in Val Passiria. Qui ho seguito la strada principale fino a San Leonardo per prendere il Giovo. Ovviamente salita conosciutissima (anche se probabilmente più dagli austriaci che dagli italiani, visto che si fa all'Oetztaler, mentre da noi non ricordo di averla mai vista in corsa), molto trafficata, la prima parte non è bellissima ma sopra quota 2.000 quando finisce la vegetazione merita decisamente. Probabilmente questo versante più dell'altro (anche se salivano tutti da Vipiteno oggi). Dal Giovo discesa velocissima (per uno che sa andare velocissimo, non per me...) per prendere il Pennes. Chiaramente questa è stata la prima vera sfida di giornata perché è tostissima. Strava dice 16 km al 7,9% ma ho l'impressione che includa il primo tratto pianeggiante. Credo che sia una delle salite più regolari che abbia mai fatto, a parte il primissimo tratto non ci sono muri, ma neanche ci sono tratti che spianano, si rifiata un po' solo sui pochissimi tornanti. Spettacolare e crudele il finale, vedi la cima per 5 km e non ci arrivi mai.
Dal Pennes questa discesa infinita di 50 km fino a Bolzano, le gallerie meno insidiose di quanto pensassi, però 50 km di discesa (di cui ovviamente una ventina più o meno piani) sono veramente troppi. In fondo ero abbastanza cotto e la salita di San Genesio è stata una tortura. Ovviamente faceva caldissimo, non ho trovato acqua sul percorso fino a dopo il paese, e comunque le pendenze sono importanti (segmento Strava 8,84 km al 8,4%). L'ho fatta in più fasi perché mi sono dovuto fermare più di una volta a rifiatare all'ombra. Ho deciso di andare dritto a San Genesio perché la situazione era da si salvi chi può. In cima poi chiaramente le pendenze sono tornate umane ed è cominciato un saliscendi lunghissimo, però qui ho ripreso un po' il controllo anche perché c'era una temperatura molto più gradevole. Sono usciti 167 km con 5.250 m di dislivello, che con una bici non mia e dopo una settimana da 12 ore al giorno in ufficio non è niente male. Zone inspiegabilmente dimenticate dal ciclismo professionistico, c'è tantissimo potenziale (poco spazio per la fantasia magari, i percorsi sono un po' obbligati, ma chi se ne frega), la prima salita che ho fatto oggi nel finale di una tappa del Giro sarebbe devastante, molto simile al versante di Luson dell'Alpe Rodengo che avevo fatto due settimane fa (un po' più semplice)
Lo spurgo, o anche solo un "rabbocco" facendo uscire le bolle d'aria che possono esserci nel circuito, serve se la corsa dei freni si è allungata eccessivamente. Diciamo che se la leva arriva a fine corsa toccando la curva manubrio senza riuscire a pinzare il disco allora è necessario. In ogni caso è un'operazione relativamente semplice, basta avere il kit con bicchierino, spessore e siringhe (20 euro su aliexpress) e una boccetta di olio minerale (pochi euro anche quella).Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 25 luglio 2024, 19:52 Oggi il manutentore che ha in mano la mia bici da tre settimane mi ha detto che quando gliela porto per sistemare i freni non fa lo spurgo perché devo dirglielo io (questo perché dopo aver risolto il problema alla ruota libera è emerso un problema con i freni che non è riuscito a sistemare nelle ultime due settimane e che secondo lui deriva dall'olio). E' una cosa normale o mi prende per il culo? Premetto che gliel'avevo portata a far sistemare i freni due settimane prima del problema alla ruota libera, non gli ho detto cosa fare perché ovviamente non so cosa deve fare, sennò lo faccio da solo. Però magari sullo spurgo mi sbaglio e tutto il mondo lo fa in casa o lo segnala esplicitamente al manutentore, non lo so
No. Non è normale. Anche perché non è una cosa che va indagata con chissà quale perizia. Basta tirare la leva per valutare la lunghezza della corsa.Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 25 luglio 2024, 21:21 Però è normale che se porti la bici dal manutentore chiedendogli genericamente di "sistemare i freni" non faccia questa attività? Poi uno le cose le impara strada facendo, però mi sembra il genere di cosa che un manutentore dovrebbe almeno segnalarti o ricordarti. Prossimamente mi organizzerò sicuramente da solo
Direi che ti prende per il culo.Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 25 luglio 2024, 19:52 Oggi il manutentore che ha in mano la mia bici da tre settimane mi ha detto che quando gliela porto per sistemare i freni non fa lo spurgo perché devo dirglielo io (questo perché dopo aver risolto il problema alla ruota libera è emerso un problema con i freni che non è riuscito a sistemare nelle ultime due settimane e che secondo lui deriva dall'olio). E' una cosa normale o mi prende per il culo? Premetto che gliel'avevo portata a far sistemare i freni due settimane prima del problema alla ruota libera, non gli ho detto cosa fare perché ovviamente non so cosa deve fare, sennò lo faccio da solo. Però magari sullo spurgo mi sbaglio e tutto il mondo lo fa in casa o lo segnala esplicitamente al manutentore, non lo so
Capitolo uscite serali: è una bella abitudine, personalmente un po' persa negli ultimi anni per varie ragioni, non ultima il fatto che nel gruppo di amici non tutti posseggono una MTB (andare per sentieri è ancora più figo che andare su strada!), oppure non hanno l'attrezzatura luci.Stylus ha scritto: ↑giovedì 25 luglio 2024, 11:03 Ma uscite la sera ne fate? Ok non intendo fare lo Stelvio, ma qualche giro che magari conoscete bene...
Non essendo nè mantenuto, nè single, nè libero professionista (sempre convinto che siano le condizioni sine qua non per essere superallenati e riuscire ad uscire quasi tutti i giorni) , mi sto abituando a fare un'uscita settimanale in orario serale, intendo dopo le sette e mezza e devo dire che è....favoloso!
Mi attrezzo con piletta di casco e faccio 60-80 km tra strade che già conosco bene, su e giù per la mi brianza, tra colle, sirtori, vicerè, barro, ghisallo. Innanzitutto evito il problema del caldo (principale motivo per cui io non uscirei il pomeriggio ora, se avessi la possibilità), ma forse sono particolare io che odio proprio il sole, mi fa star male, lo sopporto giusto se la temperatura è sotto i dieci gradi, e poi, se resisto la prima mezz'ora, appena uscito un po' dai punti nevralgici, non c'è traffico, zero tir, una pacchia, vedere il tramonto e fare certe salite completamente nell'oscurità è veramente affascinante.
Vorrei poi un consiglio, avrò la fortuna di essere ospitato qualche giorno a fine agosto a Bressanone, e l'associazione con il Sella Ronda è subito automatica, vorrei farlo, e pensavo di giovedì, sperando che ci sia meno traffico. L'intento a seguito la mia dama, che in realtà ha zero dimestichezza con le bici (cioè, la sua esperienza si limita a qualsiasi persona comune che nella vita us/ava la bici per andare all'oratorio da ragazzina) con l'idea di noleggiare una mtb elettrica. (l'idea mi è venuta perché una volta facendo lo Spluga ho trovato un signore che aveva la moglie a seguito su una bici da passeggio elettrica).
Vorrei chiedervi, non essendo pratico della zona, innanzitutto se trovare meno traffico pur essendo giovedì è speranza vana perché comunque è agosto, se le discese sono pericolose per una persona che praticamente è mai andata in bici, e se avete consigli sul noleggio mtb elettriche, visto che non ne ho mai provate, se devo prenotarla e serve una certa potenza di batteria per un giro simile.
Quella riparazione in sé mi hanno chiesto 45 euro, ma tra tutto (sostituzione pompa freno e noleggi) spenderò una cifra folleRudepravda ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 9:59 Ma alla fine quanto ti è costata la riparazione della ruota libera? Più o meno di una ruota nuova?![]()
Oh Grazie!Bitossi ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 17:28Capitolo uscite serali: è una bella abitudine, personalmente un po' persa negli ultimi anni per varie ragioni, non ultima il fatto che nel gruppo di amici non tutti posseggono una MTB (andare per sentieri è ancora più figo che andare su strada!), oppure non hanno l'attrezzatura luci.Stylus ha scritto: ↑giovedì 25 luglio 2024, 11:03 Ma uscite la sera ne fate? Ok non intendo fare lo Stelvio, ma qualche giro che magari conoscete bene...
Non essendo nè mantenuto, nè single, nè libero professionista (sempre convinto che siano le condizioni sine qua non per essere superallenati e riuscire ad uscire quasi tutti i giorni) , mi sto abituando a fare un'uscita settimanale in orario serale, intendo dopo le sette e mezza e devo dire che è....favoloso!
Mi attrezzo con piletta di casco e faccio 60-80 km tra strade che già conosco bene, su e giù per la mi brianza, tra colle, sirtori, vicerè, barro, ghisallo. Innanzitutto evito il problema del caldo (principale motivo per cui io non uscirei il pomeriggio ora, se avessi la possibilità), ma forse sono particolare io che odio proprio il sole, mi fa star male, lo sopporto giusto se la temperatura è sotto i dieci gradi, e poi, se resisto la prima mezz'ora, appena uscito un po' dai punti nevralgici, non c'è traffico, zero tir, una pacchia, vedere il tramonto e fare certe salite completamente nell'oscurità è veramente affascinante.
Vorrei poi un consiglio, avrò la fortuna di essere ospitato qualche giorno a fine agosto a Bressanone, e l'associazione con il Sella Ronda è subito automatica, vorrei farlo, e pensavo di giovedì, sperando che ci sia meno traffico. L'intento a seguito la mia dama, che in realtà ha zero dimestichezza con le bici (cioè, la sua esperienza si limita a qualsiasi persona comune che nella vita us/ava la bici per andare all'oratorio da ragazzina) con l'idea di noleggiare una mtb elettrica. (l'idea mi è venuta perché una volta facendo lo Spluga ho trovato un signore che aveva la moglie a seguito su una bici da passeggio elettrica).
Vorrei chiedervi, non essendo pratico della zona, innanzitutto se trovare meno traffico pur essendo giovedì è speranza vana perché comunque è agosto, se le discese sono pericolose per una persona che praticamente è mai andata in bici, e se avete consigli sul noleggio mtb elettriche, visto che non ne ho mai provate, se devo prenotarla e serve una certa potenza di batteria per un giro simile.
Comunque sono andato a controllare nel mio database, e ne escono una cinquantina, di cui la penultima nel 2018. Molte con ritorno a casa dopo le 24, per cui le chiamavamo "Notturne"... beata gioventù!![]()
Però per combinazione la settimana scorsa ero in Campania, senza bici, ma grazie ad un amico che mi ha prestato una delle sue siamo andati a fare questo giro su strada, comprensivo di bagno freddissimo alle sorgenti del Sarno: https://www.strava.com/activities/11905497392 (partenza ore 18; giro da 4 ore compreso il bagno). Mi è tornata la voglia, dovessi capitare dalle parti di Monza, fammi un fischio!
Capitolo bici elettriche: sempre per combinazione, sono anche un assiduo dell'Alto Adige, in particolare della Pusteria. Di solito mi porto una Gravel o una MTB muscolari, ma spesso mi è capitato di dover noleggiare due MTB elettriche, una per me ed una per la Mujer, soprattutto da quando abbiamo pure 2 cani (indovina a chi tocca trainare il carrello?). La meta preferita è il Plan de Corones con annessi (Furcia, le strade "alte" alternative alla superstrada per la Val Badia, ecc.), senza dimenticare tutte le altre salite che offre la valle.
Il Sellaronda l'ho fatto solo di giorno, sempre con muscolare e a volte partendo da e tornando a Brunico, persino in MTB.
Però, per assonanza con quanto succede in Pusteria, visto che il giro del 4 passi comprende circa 1800 m di dislivello (non partiresti da Bressanone, giusto?), per essere sicuri di non avere problemi, consiglierei di assicurarsi una MTB con batteria da 725 Wh. Scrivo MTB perché i servizi di noleggio offrono praticamente solo quelle, che vanno benissimo anche su strada, tanto c'è l'assistenza, e sono più sicure in discesa.
Giorni migliori: sì, direi che in settimana sia meglio, fermo restando che il traffico non è mai eccessivo, ed i krukken sono mediamente più rispettosi degli italiani, che comunque sembrano guidare anch'essi in maniera più prudente, da quelle parti...![]()
(Sarò a Brunico dal 10 al 30 agosto, se ti servono altre dritte, fammi sapere!)
Il Furcia ha qualche tratto duro ma se fai il Sellaronda fai anche il Furcia dai (e occhio che il Passo delle Erbe qualcuno lo considererebbe più duro del Furcia, anche da Bressanone, mentre il Pennes da quella parte non finisce mai neanche in discesa, figuriamoci in salita). Io ho trovato molto belle le salite poco note della Val PusteriaStylus ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 21:42 Oh Grazie!Noi saremo ospiti dal 28 al 31, quindi il giorno prescelto dovrebbe essere il giovedì, sperando nel 29. Se riesco a trovare civili gli automobilisti brianzoli penso allora che starò tranquillo. Penso si ragionevole partire da Selva di Val Gardena per fare il Sellaronda, quindi cercherò lì così la mia, di mujer (o futura,
) dovrebbe essere tranquilla e sicura, mentre io mi porto la mia bdc. (siccome poi siamo ospiti di una sua amica, probabile magari che si prendano anche un loro giorno così posso approfittarne per fare un altro giro
Passo delle Erbe? Pennes da Bolzano? Il Furcia è tanta roba, forse troppo per me, nel caso l'elettrica la prendo anche io
![]()
Le salite pusteresi su asfalto credo di averle fatte tutte; ma ancor più interessanti (e spesso durissime) sono quelle sterrate o miste, che hanno il non indifferente vantaggio di poter costruire dei giri ad anello, che la conformazione stessa della valle e delle sue convalli limita invece a quella decina di giri, se si vuol stare sempre su asfalto, o a fare degli avanti-indietro che personalmente non gradisco molto. Si percorre un passo, ed è naturale voler vedere quello che sta "di là", cosa impossibile se ci sono sterrati e si è in bdc.Beppugrillo ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 21:55Il Furcia ha qualche tratto duro ma se fai il Sellaronda fai anche il Furcia dai (e occhio che il Passo delle Erbe qualcuno lo considererebbe più duro del Furcia, anche da Bressanone, mentre il Pennes da quella parte non finisce mai neanche in discesa, figuriamoci in salita). Io ho trovato molto belle le salite poco note della Val PusteriaStylus ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 21:42 Oh Grazie!Noi saremo ospiti dal 28 al 31, quindi il giorno prescelto dovrebbe essere il giovedì, sperando nel 29. Se riesco a trovare civili gli automobilisti brianzoli penso allora che starò tranquillo. Penso si ragionevole partire da Selva di Val Gardena per fare il Sellaronda, quindi cercherò lì così la mia, di mujer (o futura,
) dovrebbe essere tranquilla e sicura, mentre io mi porto la mia bdc. (siccome poi siamo ospiti di una sua amica, probabile magari che si prendano anche un loro giorno così posso approfittarne per fare un altro giro
Passo delle Erbe? Pennes da Bolzano? Il Furcia è tanta roba, forse troppo per me, nel caso l'elettrica la prendo anche io
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Pensa che non ho mai guidato una gravel (per dove vivo sarebbe limitata visto che quel poco che c'è si trova un po' in alta brianza come ti dicevo, e dovrei fare comunque quei 30-40 km a/r su asfalto per arrivarci (vivo praticamente al confine con la provincia milanese). Alla fine starò là solo 4-5 giorni (per ora) penso che non potrei concedermi piu di una mattina per girarmi i fatti miei . (tutt'al piu chiederò se conoscete la zona di sanremo, visto che ci passerò una settimana a settembre ma là avrò il nulla-osta pure per uscire tutti i giorni (lo scorso anno feci il ghimbegna)Bitossi ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 23:54Le salite pusteresi su asfalto credo di averle fatte tutte; ma ancor più interessanti (e spesso durissime) sono quelle sterrate o miste, che hanno il non indifferente vantaggio di poter costruire dei giri ad anello, che la conformazione stessa della valle e delle sue convalli limita invece a quella decina di giri, se si vuol stare sempre su asfalto, o a fare degli avanti-indietro che personalmente non gradisco molto. Si percorre un passo, ed è naturale voler vedere quello che sta "di là", cosa impossibile se ci sono sterrati e si è in bdc.Beppugrillo ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 21:55Il Furcia ha qualche tratto duro ma se fai il Sellaronda fai anche il Furcia dai (e occhio che il Passo delle Erbe qualcuno lo considererebbe più duro del Furcia, anche da Bressanone, mentre il Pennes da quella parte non finisce mai neanche in discesa, figuriamoci in salita). Io ho trovato molto belle le salite poco note della Val PusteriaStylus ha scritto: ↑venerdì 26 luglio 2024, 21:42 Oh Grazie!Noi saremo ospiti dal 28 al 31, quindi il giorno prescelto dovrebbe essere il giovedì, sperando nel 29. Se riesco a trovare civili gli automobilisti brianzoli penso allora che starò tranquillo. Penso si ragionevole partire da Selva di Val Gardena per fare il Sellaronda, quindi cercherò lì così la mia, di mujer (o futura,
) dovrebbe essere tranquilla e sicura, mentre io mi porto la mia bdc. (siccome poi siamo ospiti di una sua amica, probabile magari che si prendano anche un loro giorno così posso approfittarne per fare un altro giro
Passo delle Erbe? Pennes da Bolzano? Il Furcia è tanta roba, forse troppo per me, nel caso l'elettrica la prendo anche io
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Alla fine mi sono convinto che la Gravel per quei luoghi è il compromesso migliore: si perdono solo i tratturi per capre o le salite e discese scalinate, fattibili solo in MTB, che moltiplicano ancora di più le possibilità di "inventarsi" percorsi, ma si ha il notevole vantaggio di avere un mezzo più leggero e veloce per tornare a casa rapidamente, su asfalto o no.
A titolo di esempio con una Gravel si puo salire a Prato Piazza da dietro (cioè da Carbonin) tramite la sterratona, per poi scendere dalla valle di Braies su asfalto, o addirittura fare il contrario (ma la discesa sterrata è tosta senza MTB); lo stesso per il Plan de Corones, attaccabile da diversi punti tramite forestali, per poi magari scendere dal Furcia, o ancora una volta al contrario, ecc.
Idem per il Passo di Gola al termine della valle di Riva di Tures, ritornando dall'Austria tramite lo Stalle (o viceversa: lo Stalle in salita si può fare quasi completamente fuoristrada, a parte gli ultimi 5 km a senso alternato); ma ce ne sono moltissimi altri, alcuni anche con nomi incerti, per i quali è sempre meglio chiedere ai villici...
(Senza contare che pure le ottime ed onnipresenti piste ciclabili hanno spesso dei tratti anche lunghi in sterrato)
OkBeppugrillo ha scritto: ↑lunedì 29 luglio 2024, 13:45Sìsì ho "arrotondato", intendo la strada principale da quella parte, quella che scende a Caupo
Un'altra volta sì, ma sabato in salita sono passato dal versante interno, che sta dietro Seren del Grappa, un po' nascosto (https://earth.google.com/web/search/Via ... cQAjoDCgEw). Bellissimo perché comunque è tutto nascosto e alla fine si apre su questa grossa vallata isolata, con gli animali, la strada stretta, però è veramente troppo duro, fa quasi 450 metri di dislivello in 3 km, non so se da fresco sarei riuscito a farlo tutto in bici, forse non ci sarei riuscito comunque.aleph ha scritto: ↑lunedì 29 luglio 2024, 13:51OkBeppugrillo ha scritto: ↑lunedì 29 luglio 2024, 13:45Sìsì ho "arrotondato", intendo la strada principale da quella parte, quella che scende a Caupoquindi l'hai fatta sia in discesa che in salita?
Se in futuro avrai ancora la gravel una salita molto famosa della provincia di Vicenza è la strada degli Eroi. Parte dal passo Pian delle Fugazze e arriva al Rifugio Papa. Scendendo dalla strada degli Scarubbi viene fuori un anello di una cinquantina di chilometri. È uno sterrato con pietre grosse, forse più da MTB, ci ha fatto un video anche GCN Italia.Beppugrillo ha scritto: ↑venerdì 2 agosto 2024, 13:44 Visto che giocoforza anche questo weekend ho dovuto noleggiare una gravel (spero sia l'ultimo perché è un'emorragia di soldi completamente senza senso, l'avessi saputo in anticipo avrei comprato una bici nuova, tanto prima o poi lo farò): mi consigliate una salita must-have raggiungibile da Verona (in auto intendo) che si può fare con la gravel ma non con la bici da strada? Almeno la sfrutto (volevo addirittura prendere una mountain bike a sto giro ma non sono riuscito)
immagino che la traversata alta della Lessinia dal bivio del Pidocchio al San Giorgio, passo del Branchetto l'avrai già fatta, secondo me è molto bella, anche se non sono tantissimi chilometri.jpm ha scritto: ↑domenica 4 agosto 2024, 22:25Se in futuro avrai ancora la gravel una salita molto famosa della provincia di Vicenza è la strada degli Eroi. Parte dal passo Pian delle Fugazze e arriva al Rifugio Papa. Scendendo dalla strada degli Scarubbi viene fuori un anello di una cinquantina di chilometri. È uno sterrato con pietre grosse, forse più da MTB, ci ha fatto un video anche GCN Italia.Beppugrillo ha scritto: ↑venerdì 2 agosto 2024, 13:44 Visto che giocoforza anche questo weekend ho dovuto noleggiare una gravel (spero sia l'ultimo perché è un'emorragia di soldi completamente senza senso, l'avessi saputo in anticipo avrei comprato una bici nuova, tanto prima o poi lo farò): mi consigliate una salita must-have raggiungibile da Verona (in auto intendo) che si può fare con la gravel ma non con la bici da strada? Almeno la sfrutto (volevo addirittura prendere una mountain bike a sto giro ma non sono riuscito)
Ti dirò la verità: la sto guardando su Google Earth ed è completamente fuori dalle mie corde, nel senso che ho le vertigini solo a guardarla sullo schermo (sul serio, neanche in senso figurato). Ho la netta impressione che lo sterrato non faccia per me (almeno non quello in alta montagna). Magari a piedi...jpm ha scritto: ↑domenica 4 agosto 2024, 22:25Se in futuro avrai ancora la gravel una salita molto famosa della provincia di Vicenza è la strada degli Eroi. Parte dal passo Pian delle Fugazze e arriva al Rifugio Papa. Scendendo dalla strada degli Scarubbi viene fuori un anello di una cinquantina di chilometri. È uno sterrato con pietre grosse, forse più da MTB, ci ha fatto un video anche GCN Italia.Beppugrillo ha scritto: ↑venerdì 2 agosto 2024, 13:44 Visto che giocoforza anche questo weekend ho dovuto noleggiare una gravel (spero sia l'ultimo perché è un'emorragia di soldi completamente senza senso, l'avessi saputo in anticipo avrei comprato una bici nuova, tanto prima o poi lo farò): mi consigliate una salita must-have raggiungibile da Verona (in auto intendo) che si può fare con la gravel ma non con la bici da strada? Almeno la sfrutto (volevo addirittura prendere una mountain bike a sto giro ma non sono riuscito)
fai tre giri, non cinquanta...poi ne riparliamo. Chiaro, non iniziare con il 25% sconnesso con strada esposta. Ci vuole un po' di gradualità.Beppugrillo ha scritto: ↑lunedì 5 agosto 2024, 7:38Ti dirò la verità: la sto guardando su Google Earth ed è completamente fuori dalle mie corde, nel senso che ho le vertigini solo a guardarla sullo schermo (sul serio, neanche in senso figurato). Ho la netta impressione che lo sterrato non faccia per me (almeno non quello in alta montagna). Magari a piedi...jpm ha scritto: ↑domenica 4 agosto 2024, 22:25Se in futuro avrai ancora la gravel una salita molto famosa della provincia di Vicenza è la strada degli Eroi. Parte dal passo Pian delle Fugazze e arriva al Rifugio Papa. Scendendo dalla strada degli Scarubbi viene fuori un anello di una cinquantina di chilometri. È uno sterrato con pietre grosse, forse più da MTB, ci ha fatto un video anche GCN Italia.Beppugrillo ha scritto: ↑venerdì 2 agosto 2024, 13:44 Visto che giocoforza anche questo weekend ho dovuto noleggiare una gravel (spero sia l'ultimo perché è un'emorragia di soldi completamente senza senso, l'avessi saputo in anticipo avrei comprato una bici nuova, tanto prima o poi lo farò): mi consigliate una salita must-have raggiungibile da Verona (in auto intendo) che si può fare con la gravel ma non con la bici da strada? Almeno la sfrutto (volevo addirittura prendere una mountain bike a sto giro ma non sono riuscito)
Ecco, gli sterrati in cima alla Lessinia già sono molto più rassicuranti.
Anche da sabato, sullo sterrato ho sempre questa sensazione di ansia perché mi sembra di non avere il pieno controllo della direzione, la ruota mi si incanala, finisco fuori strada e se a bordo strada c'è uno strapiombo ciao. So perfettamente che non è così, però bisogna spiegarlo al cervello e non credo di riuscirci
Magari l'hai già adocchiata, ma questa è facile e bella: https://www.gravelclub.it/esperienze/lessinia/Beppugrillo ha scritto: ↑lunedì 5 agosto 2024, 7:38Ti dirò la verità: la sto guardando su Google Earth ed è completamente fuori dalle mie corde, nel senso che ho le vertigini solo a guardarla sullo schermo (sul serio, neanche in senso figurato). Ho la netta impressione che lo sterrato non faccia per me (almeno non quello in alta montagna). Magari a piedi...jpm ha scritto: ↑domenica 4 agosto 2024, 22:25Se in futuro avrai ancora la gravel una salita molto famosa della provincia di Vicenza è la strada degli Eroi. Parte dal passo Pian delle Fugazze e arriva al Rifugio Papa. Scendendo dalla strada degli Scarubbi viene fuori un anello di una cinquantina di chilometri. È uno sterrato con pietre grosse, forse più da MTB, ci ha fatto un video anche GCN Italia.Beppugrillo ha scritto: ↑venerdì 2 agosto 2024, 13:44 Visto che giocoforza anche questo weekend ho dovuto noleggiare una gravel (spero sia l'ultimo perché è un'emorragia di soldi completamente senza senso, l'avessi saputo in anticipo avrei comprato una bici nuova, tanto prima o poi lo farò): mi consigliate una salita must-have raggiungibile da Verona (in auto intendo) che si può fare con la gravel ma non con la bici da strada? Almeno la sfrutto (volevo addirittura prendere una mountain bike a sto giro ma non sono riuscito)
Ecco, gli sterrati in cima alla Lessinia già sono molto più rassicuranti.
Anche da sabato, sullo sterrato ho sempre questa sensazione di ansia perché mi sembra di non avere il pieno controllo della direzione, la ruota mi si incanala, finisco fuori strada e se a bordo strada c'è uno strapiombo ciao. So perfettamente che non è così, però bisogna spiegarlo al cervello e non credo di riuscirci
E' la strada che segnalava Herbie, no?Bitossi ha scritto: ↑lunedì 5 agosto 2024, 14:24 Magari l'hai già adocchiata, ma questa è facile e bella: https://www.gravelclub.it/esperienze/lessinia/
Eh Asiago in effetti mi sa che ha tantissimo potenziale tra tutto. L'asfalto un po' l'ho già esplorato (pure in pieno inverno, con la neve, fantastico), lo sterrato mi sa che si sviluppa un bel po'aleph ha scritto: ↑martedì 6 agosto 2024, 8:13 Con la gravel sulla montagna vicentina, ho amici che hanno fatto il rifugio Papa come consigliato da jpm ma, personalmente, siamo al limite della comfort zone non tanto per la larghezza della strada (in guerra ci passavano con i camion) ma per la qualità dello sterro, soprattutto in discesa lato Scarrubbi: con la mia, per esempio, farei salita e discesa per la strada degli eroi.
Discorso simile sull'altopiano dei Sette Comuni o di Asiago, non sempre lo stato delle strade è ottimale per un'esperienza godibile in gravel. Però la zona che sta a sud di Asiago ha percorsi che si prestano bene: pendenze più contenute e sterrati meglio battuti (Val Magnaboschi da Cesuna, Monte Corno dalla strada delle Malghe etc... Penso che in rete si trovi più di un percorso pubblicato).
Però, come detti da alcuni e considerando che abiti a Verona, il top è la Lessinia.
Spostandoci al piano trovi percorsi molto belli lungo le principali aste fluviali, che alternano tratti di sterrato ad asfalto. Brenta, da poco sotto Bassano del Grappa fino a Padova. Ciclabile del fiume Sile da Treviso (ma con il nuovo percorso sulla ex ferrovia Treviso-Ostiglia, da poco completato, ti puoi inserire a piacimento dal padovano o dal vicentino) fino al mare.
Rimanendo nel veronese, il tratto di Adige a sud di Verona: cartina alla mano, hai una combinazione di itinerari pressoché infinita.
Buone pedalate![]()