Le Samyn 2024 (27 febbraio)
Inviato: martedì 27 febbraio 2024, 8:36
Condizioni dei tratti in pavè molto interessante
Favoritissimo De Lie
Favoritissimo De Lie
L'unica spiegazione che mi dó è che forse, a suo modo di vedere, la bici di scorta avesse gomme gonfiate ad atmosfere diverse o con qualche altro particolare che non lo soddisfacesse, altrimenti non me la spiego.
Anche dal modo in cui è scivolato, non mi è sembrato avesse un mezzo affidabile al 100%.
Forse sono gli stessi dell'UAE Tour
A meno che non facciano vedere una foto farlocca come quella dell' Amstel di Van Aert.Walter_White ha scritto: ↑martedì 27 febbraio 2024, 17:18Han dato la vittoria a Rex ma noi non lo potremo mai vedere
Detto molto brevemente: oramai la categoria Under 23 è divenuta molto aleatoria, tanto che ci sono ragazzi promettenti che non fanno più di 2 anni nella categoria (ma bisogna mettere in conto che ormai molti Under gareggiano nelle squadre Development e, di fatto, si trovano a correre anche diverse gare assieme ai professionisti). Se a questo aggiungiamo ormai la tendenza sempre più in espansione di andare a far passare i ragazzi direttamente dalla categoria Juniores, possiamo capire il perché del notevole abbassamento anagrafico. Chiaramente questo presuppone anche il rovescio della medaglia, ovvero: quanti di questi arriveranno ad essere professionisti di vertice anche dopo i 30 anni? Ma forse dovremmo pure dire: quanti di questi a 30 anni saranno ancora ciclisti professionisti?JineteRojo ha scritto: ↑martedì 27 febbraio 2024, 17:21 Ma sbaglio o quest'anno sono arrivati un sacco di ragazzi fortissimi?
Seguo da poco (5anni) ma non ricordo proprio così tanti 'giovani' alla ribalta.
Non seguo il ciclismo giovanile, quindi magari è solo un'impressione errata.
Però penso sia normale in qualsiasi sport. Il nostro corpo è più forte da giovane, nettamente.Abruzzese ha scritto: ↑martedì 27 febbraio 2024, 17:32Detto molto brevemente: oramai la categoria Under 23 è divenuta molto aleatoria, tanto che ci sono ragazzi promettenti che non fanno più di 2 anni nella categoria (ma bisogna mettere in conto che ormai molti Under gareggiano nelle squadre Development e, di fatto, si trovano a correre anche diverse gare assieme ai professionisti). Se a questo aggiungiamo ormai la tendenza sempre più in espansione di andare a far passare i ragazzi direttamente dalla categoria Juniores, possiamo capire il perché del notevole abbassamento anagrafico. Chiaramente questo presuppone anche il rovescio della medaglia, ovvero: quanti di questi arriveranno ad essere professionisti di vertice anche dopo i 30 anni? Ma forse dovremmo pure dire: quanti di questi a 30 anni saranno ancora ciclisti professionisti?JineteRojo ha scritto: ↑martedì 27 febbraio 2024, 17:21 Ma sbaglio o quest'anno sono arrivati un sacco di ragazzi fortissimi?
Seguo da poco (5anni) ma non ricordo proprio così tanti 'giovani' alla ribalta.
Non seguo il ciclismo giovanile, quindi magari è solo un'impressione errata.
Diciamo che bisogna leggere le situazioni nel modo giusto: è chiaro che a 20 anni le energie siano diverse rispetto ai 30 ed oltre, tuttavia nel ciclismo i percorsi di formazione non sono uguali per tutti. Il Remco Evenepoel che da juniores straccia tutti ed è sostanzialmente sprecato per la categoria Under 23 (diciamo che l'anno da Under gli sarebbe servito, tutt'al più, per cercare di stare meglio in gruppo ma nei fatti la sua parabola ciclistica sta dimostrando che correre con i coetanei era pressoché inutile, vedendola soltanto sotto il profilo delle risultanze) è e rimarrà un'eccezione, quantunque stiano emergendo molti ragazzi interessanti anche adesso. Questo significa che non è pensabile il far passare professionisti una buona parte dei ragazzi direttamente dalla categoria Juniores perché non tutti hanno lo stesso talento e la stessa maturità per correre con professionisti già rodati. Come pure non è pensabile che tutti a 21 o 22 anni siano già in grado di performare per la vittoria in una grande corsa a tappe. Ci sono quelli che ci riescono e che vedi avere un talento superiore alla media (come Pogačar) ma ci sono anche quelli che hanno bisogno di più tempo e che magari cominciano ad essere realmente competitivi verso i 27 o 28 anni.JineteRojo ha scritto: ↑martedì 27 febbraio 2024, 17:49Però penso sia normale in qualsiasi sport. Il nostro corpo è più forte da giovane, nettamente.Abruzzese ha scritto: ↑martedì 27 febbraio 2024, 17:32Detto molto brevemente: oramai la categoria Under 23 è divenuta molto aleatoria, tanto che ci sono ragazzi promettenti che non fanno più di 2 anni nella categoria (ma bisogna mettere in conto che ormai molti Under gareggiano nelle squadre Development e, di fatto, si trovano a correre anche diverse gare assieme ai professionisti). Se a questo aggiungiamo ormai la tendenza sempre più in espansione di andare a far passare i ragazzi direttamente dalla categoria Juniores, possiamo capire il perché del notevole abbassamento anagrafico. Chiaramente questo presuppone anche il rovescio della medaglia, ovvero: quanti di questi arriveranno ad essere professionisti di vertice anche dopo i 30 anni? Ma forse dovremmo pure dire: quanti di questi a 30 anni saranno ancora ciclisti professionisti?JineteRojo ha scritto: ↑martedì 27 febbraio 2024, 17:21 Ma sbaglio o quest'anno sono arrivati un sacco di ragazzi fortissimi?
Seguo da poco (5anni) ma non ricordo proprio così tanti 'giovani' alla ribalta.
Non seguo il ciclismo giovanile, quindi magari è solo un'impressione errata.
Con l'età si ottiene esperienza, capacità di valutare le situazioni (però in modo relativo, magari migliora un po' ma non troppo) e conoscenza del proprio corpo.
Ormai anche nel ciclismo la conoscenza del proprio corpo l'hanno i bimbi come i vecchi, tanto è un computer a dirti quali sono i limiti. Non conta quanto ti regoli, ma quanto spingi.
Quindi in una gara a chi spinge di più i giovani vincono e bom.
Bisogna non fare l'errore, quando avranno 30 anni, di pensare che è colpa del fatto che fanno ciclismo da troppo tempo.
Semplicemente ci saranno giovani che spingono di più
Chiedo scusa per un italiano illeggibile, manca un giorno a fine sessione e non riesco più a formulare frasi
Magari doveva (e deve) scoprire ancora i suoi limiti, visto che ha 24 anni. La scorsa stagione ci ha fatto già capire che è un corridore molto adatto al pavé, visto anche il suo fisico possente ma adesso probabilmente può rendersi conto di non essere un semplice passista. Del resto neppure Kittel e Kristoff erano velocisti di prima fascia nelle prime stagioni da professionisti. Anzi Kittel all'inizio era considerato da tutti l'erede designato di Tony Martin, visti i suoi trionfi a cronometro nelle categorie giovanili.StipemdioXTutti ha scritto: ↑martedì 27 febbraio 2024, 18:19 Non pensavo che Rex sr. fosse così veloce.
Tutto giusto. Aggiungo un'osservazione che mi pare nessuno abbia ancora fatto: l'arrivo era tutt'altro che piatto. Una cosa è uno sprint in pianura, un'altra quando la strada saleAbruzzese ha scritto: ↑martedì 27 febbraio 2024, 18:28Magari doveva (e deve) scoprire ancora i suoi limiti, visto che ha 24 anni. La scorsa stagione ci ha fatto già capire che è un corridore molto adatto al pavé, visto anche il suo fisico possente ma adesso probabilmente può rendersi conto di non essere un semplice passista. Del resto neppure Kittel e Kristoff erano velocisti di prima fascia nelle prime stagioni da professionisti. Anzi Kittel all'inizio era considerato da tutti l'erede designato di Tony Martin, visti i suoi trionfi a cronometro nelle categorie giovanili.StipemdioXTutti ha scritto: ↑martedì 27 febbraio 2024, 18:19 Non pensavo che Rex sr. fosse così veloce.