Quoto tutto, in primis il garbo. Tutto giustoAbruzzese ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:03Diciamo che, essendo ormai nel 2024, possiamo impegnarci a "fare cultura". Il sentire comune finirà sempre per privilegiare la strada ma se poi indaghi e vedi che uno come Sercu ha vinto 88 Sei Giorni, tanto per dirne una, se sei uno veramente appassionato ti verrebbe da dire "cazzo, allora era davvero un grande" (e lì scopri pure che anche su strada non aveva vinto così poco). Personalmente io sono felice se attraverso queste pagine si possa uscire un po' da schemi e preconcetti, anche se poi leggerai sempre quelli che ti diranno che Pidcock, per motivi che si potrebbe considerare pure risibili, con la Roubaix non c'azzecca una minchia ma del resto va pure detto che l'ignoranza (perché in certi casi di questo si tratta) è una colpa, mai un merito.lucks83 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 19:28Certo Abruzzese, capisco il tuo ragionamento.Abruzzese ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 19:09
Non è la Ineos che l'ha lasciato a casa, hanno concordato un programma che prevedesse anche appuntamenti su pista in vista dell'Olimpiade e di certo loro non gli hanno puntato la pistola per farlo gareggiare oggi. Dispiace non vederlo gareggiare in queste giornate ma almeno fino a Parigi la sua testa è focalizzata su quello, tra inseguimento a squadre e cronometro su strada. Gli anni inevitabilmente scorrono e non si può aver certezza di quello che si troverà nelle prossime stagione, tra fuoriclasse assoluti come Van Der Poel con cui inevitabilmente devi avere a che fare e giovanotti arrembanti come Pithie che già si fanno strada. Per lo meno per lui possiamo dire che una sua dimensione l'ha già raggiunta, visto che il numero di titoli ottenuti su pista e i titoli a cronometro lo hanno già reso uno dei migliori nel nostro movimento. Se vorrà provare ad aggiungere qualcosa di ulteriormente prestigioso da qui in avanti sarà tutto di guadagnato.
Sono stato un po' "tranchant" perché personalmente penso che, una volta raggiunto il massimo in un determinato esercizio (pista) ci si dovrebbe concentrare nel raggiungere altri obiettivi.
Che sono importantissimi.
Ci si ricorda di più di un Patrick Sercu o di uno che vince un paio di Roubaix come Duclos Lassalle (primo nome che mi è venuto in mente).
Non lo so, certo che se fai entrambe le cose, entri in un' altra dimensione.
Poi è solo una mia opinione, non pretendo sia oro colato
Poi che Ganna sia criticabile per la sua scelta di non disputare le classiche del Nord è assolutamente legittimo, credo che ognuno di noi se non proprio scazzo ma un po' di malinconia nel vedere terminare in top 20 non solo giovani rampanti ma anche onesti mestieranti, al pensiero che Pippo non sia stato della partita la provi. Il tutto poi è fragorosamente amplificato dagli impietosi numeri già riportati sulle prestazioni odierne dei nostri.
Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
L'Essence ne dépend que des choix de l'Individu
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Ma ti dico, non ce l' ho con Vdp. Per me è uguale: lui o Remco che attacca a 250 dall' arrivo o Pogi che arriva mezz'ora prima degli altri ...poco cambia. Non trovo questo uno spettacolo divertente. Posso dirlo o devo essere insultato o bullizzato da gente maleducata? P.s. nulla contro di te, sia chiaroWinter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:05Hai attaccato il corridore sbagliato
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Guarda la penso come tepol1987 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:07 Ma ti dico, non ce l' ho con Vdp. Per me è uguale: lui o Remco che attacca a 250 dall' arrivo o Pogi che arriva mezz'ora prima degli altri ...poco cambia. Non trovo questo uno spettacolo divertente. Posso dirlo o devo essere insultato o bullizzato da gente maleducata? P.s. nulla contro di te, sia chiaro
Non mi piace sto ciclismo
Lo trovo tutto uguale.. senza sorprese
Di fatti lo guardo distrattamente
Oggi alla roubaix ci tenevo, quando a 60 all arrivo la gara era finita (e prima non era successo nulla tranne un attacco di kung e politt)
Ho pensato di aver buttato via un pomeriggio (ma il bimbo dormiva)
Però capisco i fans club
Il loro campione domina e fa l impresa
Li ho vissuti anch io quei momenti
Ma è come una partita di calcio che finisce 5 a 0
Se la tua squadra vince è uno spettacolo
Solo per te però
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Questa può essere una spiegazione plausibile, ma lo spettatore dalla tv il vento non lo percepisce. Dovendo farsi un'idea sul momento, quello che vede è mvdp dare meno distacchi del solito, anche perdendo nel finale.lucks83 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 18:57Esatto.
Al Fiandre, finiti i muri, si è dovuto sciroppare da solo un rettilineo di quasi 10 km controvento.
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
tutto giusto....anche il modus operandi (mia figlia dormiva pure lei ahahah). Ti dico, paragone con Schumi e la Ferrari anni 2000: godevo un sacco, vinceva le gare con 1 giro sul quarto, doppietta Ferrari all'ordine del giorno e....onestamente ero felice, ok. Ma NON divertito. Sono gusti naturalmente e potremmo discutere con 100 opinioni molto discordanti con la nostra. Ma l'educazione per me resta sopra a tutto il restoWinter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:14Guarda la penso come tepol1987 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:07 Ma ti dico, non ce l' ho con Vdp. Per me è uguale: lui o Remco che attacca a 250 dall' arrivo o Pogi che arriva mezz'ora prima degli altri ...poco cambia. Non trovo questo uno spettacolo divertente. Posso dirlo o devo essere insultato o bullizzato da gente maleducata? P.s. nulla contro di te, sia chiaro
Non mi piace sto ciclismo
Lo trovo tutto uguale.. senza sorprese
Di fatti lo guardo distrattamente
Oggi alla roubaix ci tenevo, quando a 60 all arrivo la gara era finita (e prima non era successo nulla tranne un attacco di kung e politt)
Ho pensato di aver buttato via un pomeriggio (ma il bimbo dormiva)
Però capisco i fans club
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
E stravincere senza alcun problema ergo non vedo perchè considerarlo un vdp in tono minoreluketaro ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:16Questa può essere una spiegazione plausibile, ma lo spettatore dalla tv il vento non lo percepisce. Dovendo farsi un'idea sul momento, quello che vede è mvdp dare meno distacchi del solito, anche perdendo nel finale.
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Dal 1982 alla fine dell era schumacher non mi perdevo un gran premio..pol1987 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:21
tutto giusto....anche il modus operandi (mia figlia dormiva pure lei ahahah). Ti dico, paragone con Schumi e la Ferrari anni 2000: godevo un sacco, vinceva le gare con 1 giro sul quarto, doppietta Ferrari all'ordine del giorno e....onestamente ero felice, ok. Ma NON divertito. Sono gusti naturalmente e potremmo discutere con 100 opinioni molto discordanti con la nostra. Ma l'educazione per me resta sopra a tutto il resto
Poi quando han dominato gli altri
E si sapeva dalla partenza chi vinceva..
Avrò visto 20 gp in 15 anni
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
eh il problema grosso di quello sport è la monotonia. Solo Brawn, solo RedBull, solo Renault, solo Mercedes. Tranne rare eccezioni, sono intere stagioni in mano a 2 vetture, dello stesso team naturalmente. Diciamo che stiamo andando verso quello scenario anche col ciclismoWinter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:26Dal 1982 alla fine dell era schumacher non mi perdevo un gran premio..pol1987 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:21
tutto giusto....anche il modus operandi (mia figlia dormiva pure lei ahahah). Ti dico, paragone con Schumi e la Ferrari anni 2000: godevo un sacco, vinceva le gare con 1 giro sul quarto, doppietta Ferrari all'ordine del giorno e....onestamente ero felice, ok. Ma NON divertito. Sono gusti naturalmente e potremmo discutere con 100 opinioni molto discordanti con la nostra. Ma l'educazione per me resta sopra a tutto il resto
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Sai qual è la vera differenza tra il Fiandre e la Roubaix? Che il Fiandre lo corri prima della Roubaix, e cerchi di economizzare il più possibile per la domenica successiva.luketaro ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:16Questa può essere una spiegazione plausibile, ma lo spettatore dalla tv il vento non lo percepisce. Dovendo farsi un'idea sul momento, quello che vede è mvdp dare meno distacchi del solito, anche perdendo nel finale.
E poi la questione vento è reale perché se le condizioni fossero state quelle di 7 giorni fa probabilmente secondo sarebbe arrivato Meeus.
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Il fatto è che di dominatori sempre ce ne sono stati e sempre ce ne saranno. Nell'anteguerra si vedevano i maggiori fuoriclasse vincere anche con mezz'ore e ore di vantaggio. Fausto Coppi con le fughe da distanza siderale ci ha costruito una buona parte della sua leggendaria carriera. Gaul che attaccava da lontano e ribaltava i giri idem. Merckx che vinceva e stravinceva in ogni dove non ne parliamo. E poi Hinault, Pantani etc.etc. fino ad arrivare ai nostri giorni. Io capisco che si vorrebbe sempre il duello all'arma bianca ma se gli accidenti della strada ci tolgono possibili protagonisti e quelli che ci sono non sono minimamente in grado di avvicinare per classe, coraggio o carisma i Van Der Poel o Pogacar di turno noi che cosa ci possiamo fare?
Allora apprezzi il gesto, l'incedere. Scorgi la ferocia nello sguardo. Vedi quella figura che si muove tra due ali estasiate di folla. E nella tua mente, attraverso gli occhi, si costruisce la favola. La meraviglia che vogliamo da uno sport come questo. Che senso ha parlare di un classico della letteratura se si è letto solamente un riassunto o una critica espressa da altri senza aver sfogliato quelle pagine ed essersi immedesimati in quelle atmosfere? Io faccio esattamente questo parallelo. Ognuno poi è libero di vivere le cose come vuole, pensando magari di passare la domenica in famiglia o facendo una gita fuori porta. Soltanto mi par di percepire che in questo modo s'indirizzi il mondo sempre più verso la freddezza, il distacco. Con sempre meno spazio per l'arte, l'estro, la capacità di far vedere qualcosa di diverso dagli altri frutto anche di talento innato. Sembra un mondo ingrigito, che in uno sport come il ciclismo che da sempre si è nutrito anche dell'allegria, del colore, dell'entusiasmo rende il tutto più malinconico, più ordinario. Più tristemente superfluo in questa quotidianità dove di spazio per le biciclette, pensando anche a quel che avviene sulle strade ogni giorno, ce n'è sempre drammaticamente meno.
Allora apprezzi il gesto, l'incedere. Scorgi la ferocia nello sguardo. Vedi quella figura che si muove tra due ali estasiate di folla. E nella tua mente, attraverso gli occhi, si costruisce la favola. La meraviglia che vogliamo da uno sport come questo. Che senso ha parlare di un classico della letteratura se si è letto solamente un riassunto o una critica espressa da altri senza aver sfogliato quelle pagine ed essersi immedesimati in quelle atmosfere? Io faccio esattamente questo parallelo. Ognuno poi è libero di vivere le cose come vuole, pensando magari di passare la domenica in famiglia o facendo una gita fuori porta. Soltanto mi par di percepire che in questo modo s'indirizzi il mondo sempre più verso la freddezza, il distacco. Con sempre meno spazio per l'arte, l'estro, la capacità di far vedere qualcosa di diverso dagli altri frutto anche di talento innato. Sembra un mondo ingrigito, che in uno sport come il ciclismo che da sempre si è nutrito anche dell'allegria, del colore, dell'entusiasmo rende il tutto più malinconico, più ordinario. Più tristemente superfluo in questa quotidianità dove di spazio per le biciclette, pensando anche a quel che avviene sulle strade ogni giorno, ce n'è sempre drammaticamente meno.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Il bello del ciclismo era l incertezzapol1987 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:28eh il problema grosso di quello sport è la monotonia. Solo Brawn, solo RedBull, solo Renault, solo Mercedes. Tranne rare eccezioni, sono intere stagioni in mano a 2 vetture, dello stesso team naturalmente. Diciamo che stiamo andando verso quello scenario anche col ciclismoWinter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:26Dal 1982 alla fine dell era schumacher non mi perdevo un gran premio..pol1987 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:21
tutto giusto....anche il modus operandi (mia figlia dormiva pure lei ahahah). Ti dico, paragone con Schumi e la Ferrari anni 2000: godevo un sacco, vinceva le gare con 1 giro sul quarto, doppietta Ferrari all'ordine del giorno e....onestamente ero felice, ok. Ma NON divertito. Sono gusti naturalmente e potremmo discutere con 100 opinioni molto discordanti con la nostra. Ma l'educazione per me resta sopra a tutto il resto
Poi quando han dominato gli altri
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Poi 5..
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Veramente si era detto che non era lo stesso perché non era brillante sui muri.StipemdioXTutti ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:29Sai qual è la vera differenza tra il Fiandre e la Roubaix? Che il Fiandre lo corri prima della Roubaix, e cerchi di economizzare il più possibile per la domenica successiva.
E poi la questione vento è reale perché se le condizioni fossero state quelle di 7 giorni fa probabilmente secondo sarebbe arrivato Meeus.
Cioè dove ha scherzato gli avversari.
Le difficoltà nel finale non le ha negate nessuno ma era palese fossero estremamente continenti, legate a vento e clima. Clima che mette assieme Harrogate, Castelfidardo e appunto il Fiandre della scorsa settimana, chiaramente con gradazioni diverse.
Tra Fiandre e Roubaix non si sposta di una virgola la condizione di Vdp, quello che cambia sono i fattori caratterizzanti lo scenario in cui ha dominato.
Il distacco, ai fini dell'analisi, c'entra il giusto.
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
bellissima analisi e altrettanto belle parole. Forse è questo: fatico a cogliere la meraviglia o la ferocia. Non la vedo da tempo in questi ragazzi: arrivano al traguardo e non si godono la vittoria, pensano a spegnere il computerino. Tranne in rare occasioni, Mathieu arriva in ciabatte, quasi tranquillo. Diciamo che a questo di Roubaix, prediligo il Van der Poel più umano, quello che dedica tappa e maglia gialla al nonno che mai era riuscito ad indossarla. Forse è il dominio che non mi piace, sia esso di Ferrari o di Visma o di Remco. Non sto neanche a dirti quanto abbia odiato la scorsa Vuelta, pur avendo gioito per KussAbruzzese ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:29 Il fatto è che di dominatori sempre ce ne sono stati e sempre ce ne saranno. Nell'anteguerra si vedevano i maggiori fuoriclasse vincere anche con mezz'ore e ore di vantaggio. Fausto Coppi con le fughe da distanza siderale ci ha costruito una buona parte della sua leggendaria carriera. Gaul che attaccava da lontano e ribaltava i giri idem. Merckx che vinceva e stravinceva in ogni dove non ne parliamo. E poi Hinault, Pantani etc.etc. fino ad arrivare ai nostri giorni. Io capisco che si vorrebbe sempre il duello all'arma bianca ma se gli accidenti della strada ci tolgono possibili protagonisti e quelli che ci sono non sono minimamente in grado di avvicinare per classe, coraggio o carisma i Van Der Poel o Pogacar di turno noi che cosa ci possiamo fare?
Allora apprezzi il gesto, l'incedere. Scorgi la ferocia nello sguardo. Vedi quella figura che si muove tra due ali estasiate di folla. E nella tua mente, attraverso gli occhi, si costruisce la favola. La meraviglia che vogliamo da uno sport come questo. Che senso ha parlare di un classico della letteratura se si è letto solamente un riassunto o una critica espressa da altri senza aver sfogliato quelle pagine ed essersi immedesimati in quelle atmosfere? Io faccio esattamente questo parallelo. Ognuno poi è libero di vivere le cose come vuole, pensando magari di passare la domenica in famiglia o facendo una gita fuori porta. Soltanto mi par di percepire che in questo modo s'indirizzi il mondo sempre più verso la freddezza, il distacco. Con sempre meno spazio per l'arte, l'estro, la capacità di far vedere qualcosa di diverso dagli altri frutto anche di talento innato. Sembra un mondo ingrigito, che in uno sport come il ciclismo che da sempre si è nutrito anche dell'allegria, del colore, dell'entusiasmo rende il tutto più malinconico, più ordinario. Più tristemente superfluo in questa quotidianità dove di spazio per le biciclette, pensando anche a quel che avviene sulle strade ogni giorno, ce n'è sempre drammaticamente meno.
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Sì esatto, non chiedo un Giro stile Vuelta di Casero vs Sevilla vs Botero vs Beloki (forse era il 2000 o 2001 e tutti potevano vincere ugualmente), ma mi piacerebbe un minimo di competizione in piùWinter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:31Il bello del ciclismo era l incertezzapol1987 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:28eh il problema grosso di quello sport è la monotonia. Solo Brawn, solo RedBull, solo Renault, solo Mercedes. Tranne rare eccezioni, sono intere stagioni in mano a 2 vetture, dello stesso team naturalmente. Diciamo che stiamo andando verso quello scenario anche col ciclismo
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
È impossibile c è troppa differenza
Ti ricordi Pantani a montecampione
Quante volte è scattato per staccare tonkov?
7..8..10 volte
C era quel incertezza
Per piegare tonkov andò oltre ogni limite
E lo vedevi dalla faccia dai gesti da tutto
Qui partono e sai che è finita
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Direi che nel tuo caso il tuo sentire si lega ad una più generale disillusione, nel non vedere il ciclismo vissuto in una maniera più spontanea e genuina come un tempo, col predominio della tecnologia, dei freddi numeri, dei watt che sovrasta qualsiasi altra cosa. Al che allora magari forse pensi "ma chi me lo fa fare di entusiasmarmi per un qualcosa che (almeno in apparenza) neppure loro sembrano vivere con trasporto".
Però ecco, trasportando il tutto ad un altro tipo di metafora che mi piace fare, mi dico: capisco il concetto di strapotenza che possa alla lunga stufare, però pensiamo magari ai più grandi pittori della storia. Se vai in giro per piccoli paesi si può trovare in delle chiese dei dipinti che magari sarebbero pure meritevolissimi di considerazione. Poi però pensi che al Louvre, agli Uffizi sono contenute opere per cui migliaia e migliaia di persone sono disposte a fare ore in fila per ammirarle (esattamente come le ore che fanno gli appassionati a bordo strada per scorgere l'immagine del campione, del fuoriclasse che passa, nel pieno dello sforzo o andandolo a cercare nella confusione del gruppo. Oppure come le ore che si trascorrono davanti alla tv in attesa che arrivi l'attimo decisivo, il momento che rende tutto memorabile) e capisci che probabilmente quella grandezza è stata meritata e giustificata e che se altri non hanno raggiunto quella grandezza e quella considerazione è stato perché, pur essendo artisti almeno ottimi, non sono riusciti a dare alle loro opere quel tocco di sublime capaci di renderle realmente immortali. Poi è altrettanto ovvio che nell'immaginario collettivo questa Parigi-Roubaix di Van Der Poel non raggiungerà mai il trasporto che può aver suscitato la tappa di Les Deux Alpes del Tour 1998. Però in entrambi i casi qualcosa di speciale è successo. Almeno chi vede le cose in un certo modo è portato inevitabilmente a pensarlo.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
si ma qui abbiamo visto una Roubaix senza Tonkov. Gli unici che potevano contrastarlo erano Van Aert (fuori gioco) e Pedersen, non ci sono (edit. Pedersen c'era ovviamente, non penso fosse al 100%) e abbiamo un dominio. Il paragone pero non mi sembra corretto. Non mi sembra nemmeno corretto il discorso nostalgico del "prima c'era piu competizione". Froome/Armstrong non erano meno di Vingegaard (per fare un esempio)Winter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:46È impossibile c è troppa differenza
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Ultima modifica di Brogno il domenica 7 aprile 2024, 21:02, modificato 1 volta in totale.
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)
Remco Evenelimits.
O Remco Bluffenepoel.
Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo
Beppesaronni
Remco Evenelimits.
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Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo
Beppesaronni
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Chiaramente questo è vero, descrittivamente è vero.Winter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:46È impossibile c è troppa differenza
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Ma è riferibile, semmai, alla piega che hanno preso le cose, da qualche tempo a questa parte, e su cui non è il caso di esprimersi.
Non sono luoghi né tempi adatti.
Ma quanto vi divertiate voi, o io, non frega una mazza a nessuno.
Perchè poi vengono quelli a dirvi che buona parte degli anni '10 sono stati un trituramento inaudito dell'apparato genitale. E hanno ragione pure loro.
Tutto per questo per dire che il massimo della vita, in definitiva, è Epolandia.
Winter, che è un marpione, lo sa bene.
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Il terzo, quel giorno, è arrivato a 3'15". Il quarto a più di quattro minuti. Quel ciclismo è il padre di questo.Winter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:46È impossibile c è troppa differenza
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C'era incertezza nei Tour di Indurain? In quello di Riis? In quello di Ullrich? In quelli di Armstrong?
C'era incertezza nel primo Giro di Indurain? in quello di Rominger? In quello del '99 prima di Campiglio? C'era incertezza ai tempi delle Roubaix della Mapei?
Dai Winter, ti voglio bene, ma stai tirando fuori il periodo sbagliato. L'incertezza c'era al Tour '89, o a quello dell'87, o a quello dell'83. E anche negli anni '80 c'erano già delle storture, vedi Tapie che fa il super squadrone nell'85-86 o i Tour di fine anni '70/inizio '80 disegnati su misura per Hinault.
Ovviamente più si va avanti e meno incertezza ci sarà, perché il gap tra i soggetti potenti e quelli meno potenti è sempre più ampio. Ma 'sto processo è iniziato da mo. Proprio parlando di Roubaix, ripeto, c'è l'esempio lampante delle edizioni di fine anni '90.
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
ma ti dirò, anche Epolandia non era noiosa. Magari scopriremo, tra 20 anni, che anche adesso sono tutti non puliti. Però almeno ci siamo goduti lo spettacolo (a volte.....). Chiaro che il divertimento o lo spettacolo a detta del singolo, fregano zero di zero a squadre, organizzatori e soprattutto UCIPrimo86 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:57Chiaramente questo è vero, descrittivamente è vero.Winter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:46È impossibile c è troppa differenza
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Ma è riferibile, semmai, alla piega che hanno preso le cose, da qualche tempo a questa parte, e su cui non è il caso di esprimersi.
Non sono luoghi né tempi adatti.
Ma quanto vi divertiate voi, o io, non frega una mazza a nessuno.
Perchè poi vengono quelli a dirvi che buona parte degli anni '10 sono stati un trituramento inaudito dell'apparato genitale. E hanno ragione pure loro.
Tutto per questo per dire che il massimo della vita, in definitiva, è Epolandia.
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Detto che pagherei di tasca mia per avere, oggi, quel Sonny in gruppo, devi renderti conto che con 'sto cazzo di intuitivo si fanno danni.
Ricorderete tutti la storia dei Nokia dove si voleva scrivere "ebraismo" e saltava fuori "fascismo".
L' altro giorno volevo chiedere che fine avesse fatto Ballerini e mi sono accorto in tempo che avevo chiesto che fine avesse fatto Mussolini.
Ho cancellato subito.
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
anche quella della Domo farm frites, mica male ehcycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:59Il terzo, quel giorno, è arrivato a 3'15". Il quarto a più di quattro minuti. Quel ciclismo è il padre di questo.Winter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:46È impossibile c è troppa differenza
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C'era incertezza nei Tour di Indurain? In quello di Riis? In quello di Ullrich? In quelli di Armstrong?
C'era incertezza nel primo Giro di Indurain? in quello di Rominger? In quello del '99 prima di Campiglio? C'era incertezza ai tempi delle Roubaix della Mapei?
Dai Winter, ti voglio bene, ma stai tirando fuori il periodo sbagliato. L'incertezza c'era al Tour '89, o a quello dell'87, o a quello dell'83. E anche negli anni '80 c'erano già delle storture, vedi Tapie che fa il super squadrone nell'85-86 o i Tour di fine anni '70/inizio '80 disegnati su misura per Hinault.
Ovviamente più si va avanti e meno incertezza ci sarà, perché il gap tra i soggetti potenti e quelli meno potenti è sempre più ampio. Ma 'sto processo è iniziato da mo. Proprio parlando di Roubaix, ripeto, c'è l'esempio lampante delle edizioni di fine anni '90.
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
VeroBrogno ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:57si ma qui abbiamo visto una Roubaix senza Tonkov. Gli unici che potevano contrastarlo erano Van Aert (fuori gioco) e Pedersen, non ci sono e abbiamo un dominio. Il paragone pero non mi sembra corretto. Non mi sembra nemmeno corretto il discorso nostalgico del "prima c'era piu competizione". Froome/Armstrong non erano meno di Vingegaard (per fare un esempio)Winter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:46È impossibile c è troppa differenza
Ti ricordi Pantani a montecampione
Quante volte è scattato per staccare tonkov?
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C era quel incertezza
Per piegare tonkov andò oltre ogni limite
E lo vedevi dalla faccia dai gesti da tutto
Qui partono e sai che è finita
Strade bianche
Tirreno
Catalogna
Fiandre
Roubaix
Il problema è che tutte le gare son così
Prima c era il tour che si sapeva già chi vinceva
E tutti noi criticavamo il tour per quello
Adesso? Tutte o quasi
Son 5 gare in 2 mesi di quelle importanti
Il giro come lo vedi?
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Vai sereno ahhahahaPrimo86 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:03Detto che pagherei di tasca mia per avere, oggi, quel Sonny in gruppo, devi renderti conto che con 'sto cazzo di intuitivo si fanno danni.
Ricorderete tutti la storia dei Nokia dove si voleva scrivere "ebraismo" e saltava fuori "fascismo".
L' altro giorno volevo chiedere che fine avesse fatto Ballerini e mi sono accorto in tempo che avevo chiesto che fine avesse fatto Mussolini.
Ho cancellato subito.
Tieni conto che ora come ora pagherei per avere Battaglin e Felline nel loro semi-prime. Non-dico-altro. Disperato se penso all'Italciclo
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
io spero vinca Pogi con dei degni avversari. Se fa come in Catalogna, vince 12 tappe. Ergo, non così bene per il divertimento....Winter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:05VeroBrogno ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:57si ma qui abbiamo visto una Roubaix senza Tonkov. Gli unici che potevano contrastarlo erano Van Aert (fuori gioco) e Pedersen, non ci sono e abbiamo un dominio. Il paragone pero non mi sembra corretto. Non mi sembra nemmeno corretto il discorso nostalgico del "prima c'era piu competizione". Froome/Armstrong non erano meno di Vingegaard (per fare un esempio)Winter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:46
È impossibile c è troppa differenza
Ti ricordi Pantani a montecampione
Quante volte è scattato per staccare tonkov?
7..8..10 volte
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
con la cosa dei Nokia, mi hai sbloccato un ricordoPrimo86 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:03Detto che pagherei di tasca mia per avere, oggi, quel Sonny in gruppo, devi renderti conto che con 'sto cazzo di intuitivo si fanno danni.
Ricorderete tutti la storia dei Nokia dove si voleva scrivere "ebraismo" e saltava fuori "fascismo".
L' altro giorno volevo chiedere che fine avesse fatto Ballerini e mi sono accorto in tempo che avevo chiesto che fine avesse fatto Mussolini.
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Buone notizie da Viviani (nessuna frattura), meno belle da Milan (si sospetta una lieve commozione cerebrale, oltre a dolori a testa, collo e anca).
Intanto una "tifosa" ha tentato di far cadere Van der Poel gettandogli verso le ruote un cappellino
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Premessa: sono innamorato di MVDP
Chiedo:
In gruppo c'è sempre stato il favorito, quello più forte, quello a cui viene demandato tutto il lavoro.
Penso che boonen, cancellara e Sagan (nessuno del livello di MVDP eh) qualche gara l'abbiano persa perché gli avversari gli correvano contro, anche a costo di perdere loro stessi.
Vengo ad oggi.
Politt kueng e veermersch se ne vanno?
Ti avvicini a MVDP e "io non tiro"
La vince veermersch? Bravi alpecin
La vince MVDP avendo ricucito? Bravissimo
Ma così, come la settimana scorsa, hai contemporaneamente la sensazione che sia il più forte da tanti anni ma che sia circondato di avversari/gregari
Chiedo:
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
male male la tifosamaurofacoltosi ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:12 Buone notizie da Viviani (nessuna frattura), meno belle da Milan (si sospetta una lieve commozione cerebrale, oltre a dolori a testa, collo e anca).
Intanto una "tifosa" ha tentato di far cadere Van der Poel gettandogli verso le ruote un cappellino
ste cose qua lasciamole ad altri sport, magari
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Epolandia è sopravvalutata.
Un po' perché è il periodo in cui la gran parte degli appassionati che ci sono qua hanno iniziato a seguire (e quindi c'è la nostalgia), un po' per Pantani (che, però, era un corridore....Indurain sarà mica stato uno che divertiva? E Zulle? Riis? Berzin?) e un po' perché dopo il periodo 2012-2018 ti fai andare bene tutto....pure il ciclismo attuale coi tappini dei GT di 130 km dove Vingegaard, che a 24 anni non riusciva a rendersi utile su mezza salita della Vuelta, semina tutti con pantaniana facilità.
Se dovessi scegliere se guardarmi le gare del biennio '95-'96 e quelle del biennio 2010-2011, non avrei dubbi su cosa scegliere. Idem se dovessi scegliere tra il biennio '96-'97 (spostiamo avanti di un anno) e l'88-89.
Un po' perché è il periodo in cui la gran parte degli appassionati che ci sono qua hanno iniziato a seguire (e quindi c'è la nostalgia), un po' per Pantani (che, però, era un corridore....Indurain sarà mica stato uno che divertiva? E Zulle? Riis? Berzin?) e un po' perché dopo il periodo 2012-2018 ti fai andare bene tutto....pure il ciclismo attuale coi tappini dei GT di 130 km dove Vingegaard, che a 24 anni non riusciva a rendersi utile su mezza salita della Vuelta, semina tutti con pantaniana facilità.
Se dovessi scegliere se guardarmi le gare del biennio '95-'96 e quelle del biennio 2010-2011, non avrei dubbi su cosa scegliere. Idem se dovessi scegliere tra il biennio '96-'97 (spostiamo avanti di un anno) e l'88-89.
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Come già detto, se trovano il Miguel Angel Lopez di turno particolarmente agitato che le cose decide di spiegargliene in maniera decisamente persuasiva, c'ho pure un gran piacere.maurofacoltosi ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:12 Intanto una "tifosa" ha tentato di far cadere Van der Poel gettandogli verso le ruote un cappellino
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
hai riassunto il mio pensiero. E' il più forte? Sì. Ha qualcuno che lo contrasti almeno tatticamente? No.ntun ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:13 Premessa: sono innamorato di MVDP
Chiedo:
In gruppo c'è sempre stato il favorito, quello più forte, quello a cui viene demandato tutto il lavoro.
Penso che boonen, cancellara e Sagan (nessuno del livello di MVDP eh) qualche gara l'abbiano persa perché gli avversari gli correvano contro, anche a costo di perdere loro stessi.
Vengo ad oggi.
Politt kueng e veermersch se ne vanno?
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La vince veermersch? Bravi alpecin
La vince MVDP avendo ricucito? Bravissimo
Ma così, come la settimana scorsa, hai contemporaneamente la sensazione che sia il più forte da tanti anni ma che sia circondato di avversari/gregari
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Però ai tempi di Epolandia le bande dei poveracci erano male armate ma avevano sempre il coltello tra i denti.cycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:59Il terzo, quel giorno, è arrivato a 3'15". Il quarto a più di quattro minuti. Quel ciclismo è il padre di questo.Winter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:46È impossibile c è troppa differenza
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C'era incertezza nei Tour di Indurain? In quello di Riis? In quello di Ullrich? In quelli di Armstrong?
C'era incertezza nel primo Giro di Indurain? in quello di Rominger? In quello del '99 prima di Campiglio? C'era incertezza ai tempi delle Roubaix della Mapei?
Dai Winter, ti voglio bene, ma stai tirando fuori il periodo sbagliato. L'incertezza c'era al Tour '89, o a quello dell'87, o a quello dell'83. E anche negli anni '80 c'erano già delle storture, vedi Tapie che fa il super squadrone nell'85-86 o i Tour di fine anni '70/inizio '80 disegnati su misura per Hinault.
Ovviamente più si va avanti e meno incertezza ci sarà, perché il gap tra i soggetti potenti e quelli meno potenti è sempre più ampio. Ma 'sto processo è iniziato da mo. Proprio parlando di Roubaix, ripeto, c'è l'esempio lampante delle edizioni di fine anni '90.
Si degenerava politicamente ma l'idea di base era un tutti contro tutti perché ancora si poteva fare, data l'evoluzione della SCIENZA DELL' ALLENAMENTO.
Adesso abbiamo il cazzo che sembra un joystick a forza di menarcelo con quelli che almeno hanno un gran talento di base e/o che son sempre andati forte, consolandoci quando finiscono nei contesti giusti e ingerendo bile quando finiscono in quelli sbagliati o quando nei contesti giusti finisce gente improbabile.
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Bravo Wellens a entrare nella cerchia di quelli che hanno concluso tutte e cinque le monumento Peccato per Bettiol.
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Su Vingegaard non commento, perchè andrei anche io OT. Il periodo d'oro del ciclismo italiano può pesare sul mio giudizio, ovviamente. Ma banalmente, scomodando Bettini o Cipollini, pur negli anni d'oro, non hanno mai dato la sensazione di vincere contro nessuno. Imputo questo al ciclismo odiernocycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:15 Epolandia è sopravvalutata.
Un po' perché è il periodo in cui la gran parte degli appassionati che ci sono qua hanno iniziato a seguire (e quindi c'è la nostalgia), un po' per Pantani (che, però, era un corridore....Indurain sarà mica stato uno che divertiva? E Zulle? Riis? Berzin?) e un po' perché dopo il periodo 2012-2018 ti fai andare bene tutto....pure il ciclismo attuale coi tappini dei GT di 130 km dove Vingegaard, che a 24 anni non riusciva a rendersi utile su mezza salita della Vuelta, semina tutti con pantaniana facilità.
Se dovessi scegliere se guardarmi le gare del biennio '95-'96 e quelle del biennio 2010-2011, non avrei dubbi su cosa scegliere. Idem se dovessi scegliere tra il biennio '96-'97 (spostiamo avanti di un anno) e l'88-89.
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Di Epolandia io rimpiango l'idea di base, che è quella di Cinquanta Centesimi, un rapper della scena milanese di Sesto San Giovanni che mi ha molto ispirato e che diceva "Diventa ricco o crepa provandoci".
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
penso esattamente le stesse cose, soprattutto la parte della gente improbabile nel contesto giustoPrimo86 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:16Però ai tempi di Epolandia le bande dei poveracci erano male armate ma avevano sempre il coltello tra i denti.cycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:59Il terzo, quel giorno, è arrivato a 3'15". Il quarto a più di quattro minuti. Quel ciclismo è il padre di questo.Winter ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 20:46
È impossibile c è troppa differenza
Ti ricordi Pantani a montecampione
Quante volte è scattato per staccare tonkov?
7..8..10 volte
C era quel incertezza
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C'era incertezza nei Tour di Indurain? In quello di Riis? In quello di Ullrich? In quelli di Armstrong?
C'era incertezza nel primo Giro di Indurain? in quello di Rominger? In quello del '99 prima di Campiglio? C'era incertezza ai tempi delle Roubaix della Mapei?
Dai Winter, ti voglio bene, ma stai tirando fuori il periodo sbagliato. L'incertezza c'era al Tour '89, o a quello dell'87, o a quello dell'83. E anche negli anni '80 c'erano già delle storture, vedi Tapie che fa il super squadrone nell'85-86 o i Tour di fine anni '70/inizio '80 disegnati su misura per Hinault.
Ovviamente più si va avanti e meno incertezza ci sarà, perché il gap tra i soggetti potenti e quelli meno potenti è sempre più ampio. Ma 'sto processo è iniziato da mo. Proprio parlando di Roubaix, ripeto, c'è l'esempio lampante delle edizioni di fine anni '90.
Si degenerava politicamente ma l'idea di base era un tutti contro tutti perché ancora si poteva fare, data l'evoluzione della SCIENZA DELL' ALLENAMENTO.
Adesso abbiamo il cazzo che sembra un joystick a forza di menarcelo con quelli che almeno hanno un gran talento di base e/o che son sempre andati forte, consolandoci quando finiscono nei contesti giusti e ingerendo bile quando finiscono in quelli sbagliati o quando nei contesti giusti finisce gente improbabile.
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
bravo 50 centesimi, poeta nostrano mai abbastanza celebrato
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Frase che calza maggiormente al periodo immediatamente successivo a Epolandia, imho.
Mi pare che le varie Gewiss, Mapei, Telekom, Once avessero una marcia in più all'epoca.
Invece, c'è stato un tempo in cui poteva fiorire tanto un Kohl in Gerolsteiner, quanto un Lele Sella alla Panaria.
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
al netto di tutto, più "pop" e democratica l'epoca di Kohl a poiscycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:24Frase che calza maggiormente al periodo immediatamente successivo a Epolandia, imho.
Mi pare che le varie Gewiss, Mapei, Telekom, Once avessero una marcia in più all'epoca.
Invece, c'è stato un tempo in cui poteva fiorire tanto un Kohl in Gerolsteiner, quanto un Lele Sella alla Panaria.
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Aspettate perché allora c'è un'incomprensione di base.pol1987 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:25al netto di tutto, più "pop" e democratica l'epoca di Kohl a poiscycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:24Frase che calza maggiormente al periodo immediatamente successivo a Epolandia, imho.
Mi pare che le varie Gewiss, Mapei, Telekom, Once avessero una marcia in più all'epoca.
Invece, c'è stato un tempo in cui poteva fiorire tanto un Kohl in Gerolsteiner, quanto un Lele Sella alla Panaria.
Quando fate finire convenzionalmente Epolandia e quando fate iniziare (e come la chiamate) l'epoca successiva?
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
epolandia = Pantani Miguelon MuseeuwPrimo86 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:40Aspettate perché allora c'è un'incomprensione di base.pol1987 ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:25al netto di tutto, più "pop" e democratica l'epoca di Kohl a poiscycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:24
Frase che calza maggiormente al periodo immediatamente successivo a Epolandia, imho.
Mi pare che le varie Gewiss, Mapei, Telekom, Once avessero una marcia in più all'epoca.
Invece, c'è stato un tempo in cui poteva fiorire tanto un Kohl in Gerolsteiner, quanto un Lele Sella alla Panaria.
Quando fate finire convenzionalmente Epolandia e quando fate iniziare (e come la chiamate) l'epoca successiva?
Quella dopo è più CERAlandia, il top di Gianetti e dei suoi Saunier Duval
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Condivido tutto.ntun ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:13 Premessa: sono innamorato di MVDP
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In gruppo c'è sempre stato il favorito, quello più forte, quello a cui viene demandato tutto il lavoro.
Penso che boonen, cancellara e Sagan (nessuno del livello di MVDP eh) qualche gara l'abbiano persa perché gli avversari gli correvano contro, anche a costo di perdere loro stessi.
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Ma così, come la settimana scorsa, hai contemporaneamente la sensazione che sia il più forte da tanti anni ma che sia circondato di avversari/gregari
Premetto che difficilmente oggi VdP avrebbe perso, tanta era la differenza. Però Pedersen ha corso male anche oggi. Aveva forato e aveva dovuto spremere oltre che se stesso anche l'ottimo Vacek per rientrare su quelli davanti. Una volta rinvenuto su VdP, senza perdere un istante, si è ulteriormente consumato per chiudere su quelli davanti.
Quando sei inferiore al tuo avversario, devi anche avere il coraggio di rischiare di non poterti giocare la corsa al fine di mettere l'altro in difficoltà. Il ragazzo mi piace un sacco perché da sempre tutto, in molti casi però non ragiona abbastanza.
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Dividerei Epolandia in tre: Epolandia I (1991-1996), Epolandia 50% (1997-1999), Trasfusionilandia (2000-2005).
Con l'OP finisce Epolandia e inizia un biennio di macello purissimo che porta le squadre stesse ad avere meno potere rispetto al solito. Peraltro è anche il periodo della lotta intestina tra UCI e organizzatori delle gare.
Cioè Rasmussen che non vince il Tour per colpa di Cassani che fa la spia è roba talmente surreale che non l'abbiamo ancora metabolizzata.
Con l'OP finisce Epolandia e inizia un biennio di macello purissimo che porta le squadre stesse ad avere meno potere rispetto al solito. Peraltro è anche il periodo della lotta intestina tra UCI e organizzatori delle gare.
Cioè Rasmussen che non vince il Tour per colpa di Cassani che fa la spia è roba talmente surreale che non l'abbiamo ancora metabolizzata.
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
I grandi Giri hanno sempre avuto un dominatore..ma di sequele di classiche dove i vincitori salutassero il gruppo non ne ricordo così tante. Gewiss o Mapei passarono alla storia per l arrivo in parata ma non mi pare che ogni domenica uno di loro facesse cavalcata per sessanta km.
Ricordo un periodo dove Cancellara era spesso favorito ma si lamentava di non riuscire a vincere perché tutti gli correvano contro e preferivano perdere che far vincere lui. Di contro Fabian non era molto veloce, ma dall'altro lato oggi i rivali più forti di MVDP non partono sconfitti in volata.
Ricordo un periodo dove Cancellara era spesso favorito ma si lamentava di non riuscire a vincere perché tutti gli correvano contro e preferivano perdere che far vincere lui. Di contro Fabian non era molto veloce, ma dall'altro lato oggi i rivali più forti di MVDP non partono sconfitti in volata.
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Ok, io effettivamente ho la colpa di allungare il periodo.
E comunque anche gli anni che culminano nell'Op sono condizionati da numerose storture ma l'idea di base era vincente.
E comunque anche gli anni che culminano nell'Op sono condizionati da numerose storture ma l'idea di base era vincente.
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
CERA anche una quarta era dopo il 2006cycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:48 Dividerei Epolandia in tre: Epolandia I (1991-1996), Epolandia 50% (1997-1999), Trasfusionilandia (2000-2005).
Con l'OP finisce Epolandia e inizia un biennio di macello purissimo che porta le squadre stesse ad avere meno potere rispetto al solito. Peraltro è anche il periodo della lotta intestina tra UCI e organizzatori delle gare.
Cioè Rasmussen che non vince il Tour per colpa di Cassani che fa la spia è roba talmente surreale che non l'abbiamo ancora metabolizzata.
Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Ricordo, poco dopo, lo stesso periodo con Sagan.Stylus ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:53 I grandi Giri hanno sempre avuto un dominatore..ma di sequele di classiche dove i vincitori salutassero il gruppo non ne ricordo così tante. Gewiss o Mapei passarono alla storia per l arrivo in parata ma non mi pare che ogni domenica uno di loro facesse cavalcata per sessanta km.
Ricordo un periodo dove Cancellara era spesso favorito ma si lamentava di non riuscire a vincere perché tutti gli correvano contro e preferivano perdere che far vincere lui. Di contro Fabian non era molto veloce, ma dall'altro lato oggi i rivali più forti di MVDP non partono sconfitti in volata.
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
Si, ma cera anche la polizia dopo il 2006Galois ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:58CERA anche una quarta era dopo il 2006cycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:48 Dividerei Epolandia in tre: Epolandia I (1991-1996), Epolandia 50% (1997-1999), Trasfusionilandia (2000-2005).
Con l'OP finisce Epolandia e inizia un biennio di macello purissimo che porta le squadre stesse ad avere meno potere rispetto al solito. Peraltro è anche il periodo della lotta intestina tra UCI e organizzatori delle gare.
Cioè Rasmussen che non vince il Tour per colpa di Cassani che fa la spia è roba talmente surreale che non l'abbiamo ancora metabolizzata.
Dopo il 2006 li beccano quasi tutti, tolti quelli della scuderia del figlio di McQuaid (grazie al c.) e qualche altro miracolato.
Manco Contador la scampa, nonostante PMQ, inizialmente, c'avesse provato a salvarlo.
Prima, salvo rari casi (Pantani), facevano generalmente il cacchio che gli pareva.
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)
si è vero non si capisce perchè pedersen ha consumato vacec facendogli tirare tutto quel tempoTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:45Condivido tutto.ntun ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 21:13 Premessa: sono innamorato di MVDP
Chiedo:
In gruppo c'è sempre stato il favorito, quello più forte, quello a cui viene demandato tutto il lavoro.
Penso che boonen, cancellara e Sagan (nessuno del livello di MVDP eh) qualche gara l'abbiano persa perché gli avversari gli correvano contro, anche a costo di perdere loro stessi.
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Premetto che difficilmente oggi VdP avrebbe perso, tanta era la differenza. Però Pedersen ha corso male anche oggi. Aveva forato e aveva dovuto spremere oltre che se stesso anche l'ottimo Vacek per rientrare su quelli davanti. Una volta rinvenuto su VdP, senza perdere un istante, si è ulteriormente consumato per chiudere su quelli davanti.
Quando sei inferiore al tuo avversario, devi anche avere il coraggio di rischiare di non poterti giocare la corsa al fine di mettere l'altro in difficoltà. Il ragazzo mi piace un sacco perché da sempre tutto, in molti casi però non ragiona abbastanza.
ripeto ancora le parole che disse cunego dopo un lombardia vinto
se vuoi vincere le corse devi spesso rischiare di perderle
con un VDP come questo, l'unico modo per batterlo è mettersi a ruota al primo metro e aspettare lo sprint
se lo aiuti facendo il ritmo sui settori in pave, gli dai il cambio quando sei in fuga, consumi la squadra per recuperare una fuga
il destino è segnato
Saint Gervais - Sestriere 1992
unforgettable memories
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