Cicloweb.it

martin eden ha scritto: ↑sabato 4 maggio 2024, 17:48 Io sarò al Bar Ciccio, davanti ad una bella spuma bionda perché il medico mi ha vietato gli alcolici...

Pino_82 ha scritto: ↑domenica 5 maggio 2024, 10:34

martin eden ha scritto: ↑sabato 4 maggio 2024, 17:48 Io sarò al Bar Ciccio, davanti ad una bella spuma bionda perché il medico mi ha vietato gli alcolici...

Molto bello vederle al bar
Fino qualche anno fa qui a Civita aveva il bar Petito, qualche volta le andavo a seguire la

Allabersagliera ha scritto: ↑sabato 17 maggio 2025, 17:21 Dubito che la cosa vi interesserà, ma io ve la dico lo stesso.
Le tappe le seguo dal divano di casa, e da qualche giorno c'è un ospite insieme a me, ovvero il mio nipotino di 8 anni. In occasione del Giro, infatti, la maestra ha assegnato un tema di ambito ciclistico, e lui ha deciso di seguire la corsa insieme a me per approfittare della mia sopraffina competenza in materia.
Vi copio di seguito l'elaborato del mio pargoletto.

TEMA: il ciclismo australiano

SVOLGIMENTO: il ciclismo australiano è nato piuttosto tardi, perché prima dovevano capire come si fa a andare in bicicletta e a pedalare se sei a testa in giù.
Una volta capito come si può fare, allora sono venuti fuori anche i ciclisti australiani, che cominciano tutti con la lettera Gei: c'è Gei Indlei, c'è Gei Vain e poi c'è Geico Alula.
In realtà il mio zio mi ha raccontato che c'era anche Cadel Evans, che è riuscito a vincere addirittura un campionato mondiale, però poi si sono accorti che non cominciava con la Gei e allora l'hanno lasciato a casa.
Gei Indlei ha vinto un Giro d'Italia tre anni fa, ma quest'anno è caduto e ha dovuto ritirarsi.
Gei Vain invece non è caduto, ma Garzelli e la Rai hanno fatto casino che si chiamano tutti Gei e hanno detto che si è ritirato anche Vain, così nessuno capiva più niente se Vain stava ancora correndo oppure no.
Geico Alula invece non si è ritirato e oggi è stato bravissimo perché ha vinto la tappa, ma lui si che era caduto sabato scorso, e tutti lo chiamano ancora col soprannome "Plapp!" che è il rumore che ha fatto quando si è spetassato contro l'asfalto.

Allabersagliera ha scritto: ↑sabato 17 maggio 2025, 17:21 Dubito che la cosa vi interesserà, ma io ve la dico lo stesso.
Le tappe le seguo dal divano di casa, e da qualche giorno c'è un ospite insieme a me, ovvero il mio nipotino di 8 anni. In occasione del Giro, infatti, la maestra ha assegnato un tema di ambito ciclistico, e lui ha deciso di seguire la corsa insieme a me per approfittare della mia sopraffina competenza in materia.
Vi copio di seguito l'elaborato del mio pargoletto.

TEMA: il ciclismo australiano

SVOLGIMENTO: il ciclismo australiano è nato piuttosto tardi, perché prima dovevano capire come si fa a andare in bicicletta e a pedalare se sei a testa in giù.
Una volta capito come si può fare, allora sono venuti fuori anche i ciclisti australiani, che cominciano tutti con la lettera Gei: c'è Gei Indlei, c'è Gei Vain e poi c'è Geico Alula.
In realtà il mio zio mi ha raccontato che c'era anche Cadel Evans, che è riuscito a vincere addirittura un campionato mondiale, però poi si sono accorti che non cominciava con la Gei e allora l'hanno lasciato a casa.
Gei Indlei ha vinto un Giro d'Italia tre anni fa, ma quest'anno è caduto e ha dovuto ritirarsi.
Gei Vain invece non è caduto, ma Garzelli e la Rai hanno fatto casino che si chiamano tutti Gei e hanno detto che si è ritirato anche Vain, così nessuno capiva più niente se Vain stava ancora correndo oppure no.
Geico Alula invece non si è ritirato e oggi è stato bravissimo perché ha vinto la tappa, ma lui si che era caduto sabato scorso, e tutti lo chiamano ancora col soprannome "Plapp!" che è il rumore che ha fatto quando si è spetassato contro l'asfalto.

Allabersagliera ha scritto: ↑sabato 17 maggio 2025, 17:21 Dubito che la cosa vi interesserà, ma io ve la dico lo stesso.
Le tappe le seguo dal divano di casa, e da qualche giorno c'è un ospite insieme a me, ovvero il mio nipotino di 8 anni. In occasione del Giro, infatti, la maestra ha assegnato un tema di ambito ciclistico, e lui ha deciso di seguire la corsa insieme a me per approfittare della mia sopraffina competenza in materia.
Vi copio di seguito l'elaborato del mio pargoletto.

TEMA: il ciclismo australiano

SVOLGIMENTO: il ciclismo australiano è nato piuttosto tardi, perché prima dovevano capire come si fa a andare in bicicletta e a pedalare se sei a testa in giù.
Una volta capito come si può fare, allora sono venuti fuori anche i ciclisti australiani, che cominciano tutti con la lettera Gei: c'è Gei Indlei, c'è Gei Vain e poi c'è Geico Alula.
In realtà il mio zio mi ha raccontato che c'era anche Cadel Evans, che è riuscito a vincere addirittura un campionato mondiale, però poi si sono accorti che non cominciava con la Gei e allora l'hanno lasciato a casa.
Gei Indlei ha vinto un Giro d'Italia tre anni fa, ma quest'anno è caduto e ha dovuto ritirarsi.
Gei Vain invece non è caduto, ma Garzelli e la Rai hanno fatto casino che si chiamano tutti Gei e hanno detto che si è ritirato anche Vain, così nessuno capiva più niente se Vain stava ancora correndo oppure no.
Geico Alula invece non si è ritirato e oggi è stato bravissimo perché ha vinto la tappa, ma lui si che era caduto sabato scorso, e tutti lo chiamano ancora col soprannome "Plapp!" che è il rumore che ha fatto quando si è spetassato contro l'asfalto.

eliacodogno ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 8:24 Da Meana in su, quanto su da definire

ntun ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 12:22

eliacodogno ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 8:24 Da Meana in su, quanto su da definire

Salgo da pra catinat e mi metto all'ultimo km

ntun ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 12:22

eliacodogno ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 8:24 Da Meana in su, quanto su da definire

Salgo da pra catinat e mi metto all'ultimo km

eliacodogno ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 15:47

ntun ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 12:22

eliacodogno ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 8:24 Da Meana in su, quanto su da definire

Salgo da pra catinat e mi metto all'ultimo km

Io salirò a piedi, da vedere se riesco a piazzare il nanerottolo, altrimenti me lo porterò nello zaino, quindi arrivare verso metà salita sarà già un discreto risultato

Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 19 maggio 2025, 14:03

eliacodogno ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 15:47

ntun ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 12:22

Salgo da pra catinat e mi metto all'ultimo km

Io salirò a piedi, da vedere se riesco a piazzare il nanerottolo, altrimenti me lo porterò nello zaino, quindi arrivare verso metà salita sarà già un discreto risultato

Non ti conviene salire in auto a pian gelassa e andare in costa col nano in spalla fino alla strada del Finestre? Arrivi ai -6 dalla vetta con un percorso umano...

eliacodogno ha scritto: ↑lunedì 19 maggio 2025, 14:51

Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 19 maggio 2025, 14:03

eliacodogno ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 15:47

Io salirò a piedi, da vedere se riesco a piazzare il nanerottolo, altrimenti me lo porterò nello zaino, quindi arrivare verso metà salita sarà già un discreto risultato

Non ti conviene salire in auto a pian gelassa e andare in costa col nano in spalla fino alla strada del Finestre? Arrivi ai -6 dalla vetta con un percorso umano...

Ho pensato anche a questo, vediamo anche in base al meteo

eliacodogno ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 7:52

eliacodogno ha scritto: ↑lunedì 19 maggio 2025, 14:51

Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 19 maggio 2025, 14:03
Non ti conviene salire in auto a pian gelassa e andare in costa col nano in spalla fino alla strada del Finestre? Arrivi ai -6 dalla vetta con un percorso umano...

Ho pensato anche a questo, vediamo anche in base al meteo

Da pian gelassa alla fine avrei trovato neve, sono comunque salito fino alle bergerie partendo dal bivio di meana (buon allenamento per domenica prossima).

Momento più divertente il passaggio del famigerato giro e, che vedo al colletto. Pieno di gente ma passano compatti in un silenzio tombale. In centro al gruppo si sente uno che parla al telefono "si semo qua, mo comincia lo sterato". Mancava uno che si accendesse una sigaretta.

Momento più romantico: passaggio dei corridori un po' staccati, gente che pedalava quegli ultimi 30 km con sofferenza e senza ambizioni. Tra le facce distrutte si affaccia dal tornante una figura familiare e parte un boato mai visto (in particolare un gruppo di baschi accanto a noi), e sul viso di un certo Nairo si nota una specie di sorriso

Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 8:29 Ieri dev'essere stato emozionante. Io purtroppo non potevo. Nel 2015 mi ero messo ai 500 dalla vetta: le facce dei corridori erano tutte morte salitaccia