Quando la forza di una squadra ha condizionato il verdetto di un GT
Inviato: lunedì 22 luglio 2024, 18:10
Anche qui premessa d'obbligo del non scadere nella banalità che la squadra forte o debole che sia è sempre fondamentale nelle sorti di un verdetto di un GT per il proprio leader. Esempio la Mercatone Uno del Tour 1998 si dimostrò oggettivamente molto debole in salita, anche se comunque su quel terreno per come si era sviluppata la corsa Pantani non ebbe bisogno di chissà quale supporto, mentre nelle tappe in pianura della prima settimana che per uno come lui abituato sempre a correre in fondo al gruppo avere una squadra tutta devota a proteggerlo da possibili cadute o ventagli fu ovviamente decisivo nel farlo arrivare alle montagne senza aver concesso ritardo bonus all'Ullrich di turno.
La vera domanda si appoggia sul fatto se effettivamente nella storia del ciclismo vi siano stati casi inequivocabili dove la vittoria di uno in un GT a discapito dell'avversario di riferimento sia dovuto principalmente alla superiorità della propria squadra, oppure per rendere il tutto ancora più chiaro, se a squadre invertite anche l'esito della leadership nella classifica generale sarebbe stato a sua volta inverso. Ovviamente "gioco" che va di pure sensazioni e non di certezze visto che controprove non possono essercene.
Per dire in questo Tour appena terminato per quanto Pogacar potesse anche vantare la squadra più forte e attrezzata non penso minimamente che tutto ciò, vista la sua indiscutibile superiorità, possa aver condizionato l'esito finale, ergo, anche se avessimo invertito UAE e Visma alla fine per me pur cambiando come ovvio che sia alcune dinamiche sarebbe cambiata la forma ma non la sostanza(Pogacar vincitore appunto).
Quindi arriviamo a quelli che, facendo un po' mente locale, penso che possano essere stati i casi più emblematici. Il primo non l'ho vissuto però ne ho sentito talmente tanto parlare che non potevo esimermi dal metterlo, ovvero il caso di Chiappucci al Tour 1990. A detta anche dello stesso Chiappucci quel Tour con a supporto una squadra più competitiva che gli consentisse di gestire meglio varie dinamiche venutesi a creare dopo aver conquistato la maglia gialla causa fuga "bidone", a maggior ragione considerando la sua inesperienza, quel Tour avrebbe appunto potuto vincerlo soprattutto gestendo meglio il trabocchetto che la squadra di Lemond gli fece nella tappa di Saint-Etienne mandando all'avanscoperta Pensec.
Altro caso, questo si vissuto, quello del Giro 1994. Giro 1994 dove non è che si potesse dire che Berzin avesse una squadra più forte della Carrera pensando a Chiappucci e a Poulnikov, ma era sicuramente più organizzata e coesa a supporto di Berzin rispetto a quanto lo fosse quella Carrera con un Chiappucci incline a fare lavori da gregariato per un Pantani di cui la strada ne consacrò i gradi di capitano, e con un Poulnikov che correva oggettivamente da separato in casa. Il lavoro encomiabile che fece Argentin a supporto del proprio capitano Berzin nella tappa di Les Deux Alpes e soprattutto nel lungo tratto di falsopiano del Lauteret fu assolutamente determinante a far si che Berzin potesse salvarsi da un vero e proprio attacco ai suoi danni volto a ribaltare quel Giro.
Altro caso direi quello del Nibali del Giro 2016, questo probabilmente è il più emblematico tra tutti perlomeno di quelli che ho vissuto io. Al netto della caduta di Kruijswijk quel Giro il siciliano poté ribaltarlo nelle ultime due tappe di montagna anche grazie al supporto di una squadra, pensando soprattutto al lavoro di Scarponi ma anche di Kangert , nettamente superiore a quella dell'olandese, olandese che in quel Giro anche quando sembrò il padrone della corsa(quindi prima della caduta nella discesa del Colle dell'Agnello) lo corse sostanzialmente senza il minimo supporto della squadra nelle tappe di montagna. E poi qui comunque nel dibattito supporto della squadra anche volessimo dar per "morto" a prescindere Kruijswijk causa postumi della caduta vi entrerebbe in gioco Chaves a sua volta messo nella "morsa" degli Astana.
Invece non inserisco il caso Vingegaard del Tour 2022, dove sicuramente la forza della Visma contribuì a mandare in crisi Pogacar nella tappa del Col de Granon ma nella sostanza in quel Tour il danese si dimostrò superiore al rivale giocando spesso al gatto col topo, che alla fine nell'economia del verdetto finale, quindi Vingegaard vincitore, non sarebbe cambiato nulla anche qualora avessero avuto a supporto due squadre di egual valore o addirittura invertendole.
Menzione d'onore anche per il Tour 97 dove nella tappa di Courchevel un Ullrich preso alla sprovvista sullo scollinamento del Glandon dall'attacco in blocco della Festina venne letteralmente scortato da Riis sulla Madeleine, contributo del danese assolutamente decisivo per farlo ricongiungere a Virenque, anche se non al punto tale da rischiare addirittura di perdere quel Tour dove aveva un vantaggio spropositato(anche se col tedesco e la sua sospetta solidità mentale quantomeno non ci metterei la mano sul fuoco). Quindi già questa è una componente che scarta a priori l'inserimento di quel Tour in questo dibattito, a maggior ragione considerando che nel complesso quella Festina non era certamente più debole di quella Telekom, e infatti l'imboscata di Virenque in quella tappa di Courchevel avvenne anche grazie alla forza in salita della sua squadra. Comunque una menzione la meritava.
Così come magari merita una menzione il caso Giro 2000 pensando al contributo di Pantani a supporto di Garzelli nella tappa di Briancon. Premesso che di quella tappa io faccio parte del partito di chi pensa che a favore di Garzelli il contributo di Pantani sull'Izoard fu più psicologico che altro, perché se vogliamo dirla tutta quel giorno Pantani sull'Izoard non è che attuò una condotta di corsa così favorevole a un Garzelli comunque in difficoltà, lo avesse fatto si sarebbe semplicemente limitato a fare l'andatura tenendo un ritmo costante e non facendo quei continui scatti che non solo non servirono a stanare un Casagrande sulla difensiva visto che Garzelli era altrettanto in difficoltà, ma contribuirono a portarsi dietro un Simoni che chiaramente di quel terzetto che si stava giocando il Giro era di gran lunga il più brillante in quel momento. Per questo dico che per Garzelli aver avuto un Pantani a suo supporto quel giorno fu più un supporto psicologico di chi sapeva che rispetto ai due rivali in quel momento poteva contare sull'aiuto di un compagno per ogni evenienza, avessero scalato l'Izoard testa a testa senza un Pantani a supporto onestamente non so come sarebbe potuta andare a finire per Garzelli. Resta il fatto che comunque quel Giro il varesino lo vinse e a conti fatti ebbe solo nella tappa di Briancon il giusto supporto, per il resto la Mercatone nelle precedenti tappe di montagna gli diede un contributo quasi nullo, quindi già questo è un valido motivo per non inserire quel caso.
Ricapitolando per me;
Tour 1990
Giro 1994
Giro 2016
Questi i 3 casi dove penso che la squadra abbia giocato un ruolo determinante nel verdetto di quei GT a favore del proprio leader e a discapito dei propri rivali.
Se qualcuno ha altri casi da proporre o magari vuole anche contestare queste mie opinioni, il dibattito è ovviamente aperto.
La vera domanda si appoggia sul fatto se effettivamente nella storia del ciclismo vi siano stati casi inequivocabili dove la vittoria di uno in un GT a discapito dell'avversario di riferimento sia dovuto principalmente alla superiorità della propria squadra, oppure per rendere il tutto ancora più chiaro, se a squadre invertite anche l'esito della leadership nella classifica generale sarebbe stato a sua volta inverso. Ovviamente "gioco" che va di pure sensazioni e non di certezze visto che controprove non possono essercene.
Per dire in questo Tour appena terminato per quanto Pogacar potesse anche vantare la squadra più forte e attrezzata non penso minimamente che tutto ciò, vista la sua indiscutibile superiorità, possa aver condizionato l'esito finale, ergo, anche se avessimo invertito UAE e Visma alla fine per me pur cambiando come ovvio che sia alcune dinamiche sarebbe cambiata la forma ma non la sostanza(Pogacar vincitore appunto).
Quindi arriviamo a quelli che, facendo un po' mente locale, penso che possano essere stati i casi più emblematici. Il primo non l'ho vissuto però ne ho sentito talmente tanto parlare che non potevo esimermi dal metterlo, ovvero il caso di Chiappucci al Tour 1990. A detta anche dello stesso Chiappucci quel Tour con a supporto una squadra più competitiva che gli consentisse di gestire meglio varie dinamiche venutesi a creare dopo aver conquistato la maglia gialla causa fuga "bidone", a maggior ragione considerando la sua inesperienza, quel Tour avrebbe appunto potuto vincerlo soprattutto gestendo meglio il trabocchetto che la squadra di Lemond gli fece nella tappa di Saint-Etienne mandando all'avanscoperta Pensec.
Altro caso, questo si vissuto, quello del Giro 1994. Giro 1994 dove non è che si potesse dire che Berzin avesse una squadra più forte della Carrera pensando a Chiappucci e a Poulnikov, ma era sicuramente più organizzata e coesa a supporto di Berzin rispetto a quanto lo fosse quella Carrera con un Chiappucci incline a fare lavori da gregariato per un Pantani di cui la strada ne consacrò i gradi di capitano, e con un Poulnikov che correva oggettivamente da separato in casa. Il lavoro encomiabile che fece Argentin a supporto del proprio capitano Berzin nella tappa di Les Deux Alpes e soprattutto nel lungo tratto di falsopiano del Lauteret fu assolutamente determinante a far si che Berzin potesse salvarsi da un vero e proprio attacco ai suoi danni volto a ribaltare quel Giro.
Altro caso direi quello del Nibali del Giro 2016, questo probabilmente è il più emblematico tra tutti perlomeno di quelli che ho vissuto io. Al netto della caduta di Kruijswijk quel Giro il siciliano poté ribaltarlo nelle ultime due tappe di montagna anche grazie al supporto di una squadra, pensando soprattutto al lavoro di Scarponi ma anche di Kangert , nettamente superiore a quella dell'olandese, olandese che in quel Giro anche quando sembrò il padrone della corsa(quindi prima della caduta nella discesa del Colle dell'Agnello) lo corse sostanzialmente senza il minimo supporto della squadra nelle tappe di montagna. E poi qui comunque nel dibattito supporto della squadra anche volessimo dar per "morto" a prescindere Kruijswijk causa postumi della caduta vi entrerebbe in gioco Chaves a sua volta messo nella "morsa" degli Astana.
Invece non inserisco il caso Vingegaard del Tour 2022, dove sicuramente la forza della Visma contribuì a mandare in crisi Pogacar nella tappa del Col de Granon ma nella sostanza in quel Tour il danese si dimostrò superiore al rivale giocando spesso al gatto col topo, che alla fine nell'economia del verdetto finale, quindi Vingegaard vincitore, non sarebbe cambiato nulla anche qualora avessero avuto a supporto due squadre di egual valore o addirittura invertendole.
Menzione d'onore anche per il Tour 97 dove nella tappa di Courchevel un Ullrich preso alla sprovvista sullo scollinamento del Glandon dall'attacco in blocco della Festina venne letteralmente scortato da Riis sulla Madeleine, contributo del danese assolutamente decisivo per farlo ricongiungere a Virenque, anche se non al punto tale da rischiare addirittura di perdere quel Tour dove aveva un vantaggio spropositato(anche se col tedesco e la sua sospetta solidità mentale quantomeno non ci metterei la mano sul fuoco). Quindi già questa è una componente che scarta a priori l'inserimento di quel Tour in questo dibattito, a maggior ragione considerando che nel complesso quella Festina non era certamente più debole di quella Telekom, e infatti l'imboscata di Virenque in quella tappa di Courchevel avvenne anche grazie alla forza in salita della sua squadra. Comunque una menzione la meritava.
Così come magari merita una menzione il caso Giro 2000 pensando al contributo di Pantani a supporto di Garzelli nella tappa di Briancon. Premesso che di quella tappa io faccio parte del partito di chi pensa che a favore di Garzelli il contributo di Pantani sull'Izoard fu più psicologico che altro, perché se vogliamo dirla tutta quel giorno Pantani sull'Izoard non è che attuò una condotta di corsa così favorevole a un Garzelli comunque in difficoltà, lo avesse fatto si sarebbe semplicemente limitato a fare l'andatura tenendo un ritmo costante e non facendo quei continui scatti che non solo non servirono a stanare un Casagrande sulla difensiva visto che Garzelli era altrettanto in difficoltà, ma contribuirono a portarsi dietro un Simoni che chiaramente di quel terzetto che si stava giocando il Giro era di gran lunga il più brillante in quel momento. Per questo dico che per Garzelli aver avuto un Pantani a suo supporto quel giorno fu più un supporto psicologico di chi sapeva che rispetto ai due rivali in quel momento poteva contare sull'aiuto di un compagno per ogni evenienza, avessero scalato l'Izoard testa a testa senza un Pantani a supporto onestamente non so come sarebbe potuta andare a finire per Garzelli. Resta il fatto che comunque quel Giro il varesino lo vinse e a conti fatti ebbe solo nella tappa di Briancon il giusto supporto, per il resto la Mercatone nelle precedenti tappe di montagna gli diede un contributo quasi nullo, quindi già questo è un valido motivo per non inserire quel caso.
Ricapitolando per me;
Tour 1990
Giro 1994
Giro 2016
Questi i 3 casi dove penso che la squadra abbia giocato un ruolo determinante nel verdetto di quei GT a favore del proprio leader e a discapito dei propri rivali.
Se qualcuno ha altri casi da proporre o magari vuole anche contestare queste mie opinioni, il dibattito è ovviamente aperto.