Jonas Vingegaard 2025
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Jonas Vingegaard 2025
Ancora una volta tutto sul Tour + (forse) Vuelta + (ancora più forse) Mondiale
Mi dispiace non vederlo al Giro, avrebbe aggiunto molto alla sua carriera secondo me.
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Per certi versi peccato in effetti, vedere Vinge al Giro sarebbe stato molto bello.
D'altro canto si profila un triplo scontro veramente affascinante contro Pogacar, tra Tour-Vuelta e Mondiale.
Immagino salterà ancora una volta Ardenne e gare da un giorno per prepararsi al meglio con gare a tappe brevi. Spero di essere sconfessato, ma la vedo dura.
D'altro canto si profila un triplo scontro veramente affascinante contro Pogacar, tra Tour-Vuelta e Mondiale.
Immagino salterà ancora una volta Ardenne e gare da un giorno per prepararsi al meglio con gare a tappe brevi. Spero di essere sconfessato, ma la vedo dura.
Re: Jonas Vingegaard 2025
si ha confermato che non farà nessuna classica . Si preparerà per il TDF , poi farà VULETA e secondo me Forse il MONDIALE dipende da come andrà la stagione .Babylon ha scritto: ↑mercoledì 15 gennaio 2025, 11:51 Per certi versi peccato in effetti, vedere Vinge al Giro sarebbe stato molto bello.
D'altro canto si profila un triplo scontro veramente affascinante contro Pogacar, tra Tour-Vuelta e Mondiale.
Immagino salterà ancora una volta Ardenne e gare da un giorno per prepararsi al meglio con gare a tappe brevi. Spero di essere sconfessato, ma la vedo dura.
Inutile pensare di vederlo battagliare contro POGY nelle classiche , non lo farà mai .
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Re: Jonas Vingegaard 2025
io spero che oltre alla primavera senza intoppi ritrovi anche la serenità. Non so... ha fatto alcune dichiarazioni alla Doumulin che non mi lasciavano tranquillo, come se la vita da atleta invece di esaltarlo lo stesse logorando
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Lo scorso anno ha rischiato parecchio nella caduta, e ha detto di aver compreso che non c'è solo la bici nella vita. Cosa sacrosanta a mio avviso, specie dopo un infortunio del genere. Per il resto ieri ha dichiarato che vuole e sa di poter battere Pogacar nonostante lo strapotere dello scorso anno, pare sia esaltato dal confronto, e questo credo sia sintomo dell'essere "lì con la testa".Maìno della Spinetta ha scritto: ↑giovedì 16 gennaio 2025, 10:29 io spero che oltre alla primavera senza intoppi ritrovi anche la serenità. Non so... ha fatto alcune dichiarazioni alla Doumulin che non mi lasciavano tranquillo, come se la vita da atleta invece di esaltarlo lo stesse logorando
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Re: Jonas Vingegaard 2025
per me è un errore grossoBabylon ha scritto: ↑giovedì 16 gennaio 2025, 11:49Lo scorso anno ha rischiato parecchio nella caduta, e ha detto di aver compreso che non c'è solo la bici nella vita. Cosa sacrosanta a mio avviso, specie dopo un infortunio del genere. Per il resto ieri ha dichiarato che vuole e sa di poter battere Pogacar nonostante lo strapotere dello scorso anno, pare sia esaltato dal confronto, e questo credo sia sintomo dell'essere "lì con la testa".Maìno della Spinetta ha scritto: ↑giovedì 16 gennaio 2025, 10:29 io spero che oltre alla primavera senza intoppi ritrovi anche la serenità. Non so... ha fatto alcune dichiarazioni alla Doumulin che non mi lasciavano tranquillo, come se la vita da atleta invece di esaltarlo lo stesse logorando
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Lui ha ragionato così: usato garantito fino al Tour che è l'obiettivo principale, poi esperimenti per il post Tour.nurseryman ha scritto: ↑giovedì 16 gennaio 2025, 19:36per me è un errore grossoBabylon ha scritto: ↑giovedì 16 gennaio 2025, 11:49Lo scorso anno ha rischiato parecchio nella caduta, e ha detto di aver compreso che non c'è solo la bici nella vita. Cosa sacrosanta a mio avviso, specie dopo un infortunio del genere. Per il resto ieri ha dichiarato che vuole e sa di poter battere Pogacar nonostante lo strapotere dello scorso anno, pare sia esaltato dal confronto, e questo credo sia sintomo dell'essere "lì con la testa".Maìno della Spinetta ha scritto: ↑giovedì 16 gennaio 2025, 10:29 io spero che oltre alla primavera senza intoppi ritrovi anche la serenità. Non so... ha fatto alcune dichiarazioni alla Doumulin che non mi lasciavano tranquillo, come se la vita da atleta invece di esaltarlo lo stesse logorando
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Non lo fa perchè sa che perderebbe
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Non lo fa perché sa che comporterebbe una perdita di energia che potrebbe essere decisiva in ottica Tour. Non dico tanto il correre una Liegi invece di un Catalogna, per cui magari ci sarebbe un risparmio di energie; ma quanto il fare mesocicli interi per adattare il motore a un certo tipo di sforzo.
P.S. ma d'altronde dimmi uno che adatto alle corse a tappe è diventato competitivo per le corse di un giorno.
Ultima modifica di StipemdioXTutti il giovedì 30 gennaio 2025, 8:33, modificato 1 volta in totale.
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Ed è appunto per questo che Vingegaard non sarà mai come Pogacar, anche dovesse batterlo X volte al Tour.StipemdioXTutti ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2025, 8:28Non lo fa perché sa che comporterebbe una perdita di energia che potrebbe essere decisiva in ottica Tour. Non dico tanto il correre una Liegi invece di un Catalogna, per cui magari ci sarebbe un risparmio di energie; ma quanto il fare mesocicli interi per adattare il motore a un certo tipo di sforzo.
Lo sloveno fa tutto e adatta il suo motore a tutto.
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Pogacar e Vingegaard sono come Garzelli e Simoni, o Cunego e Basso, un mezzofondista con un fondista.
Vedrai che Pogacar sarà costretto a scegliere.
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Avevo pensato anch'io a questi modelli per Pogacar e Vingegaard. Coppi, Bartali e Hinault, Zoetemelk mi parevano troppo alti...
Re: Jonas Vingegaard 2025
Per ora, palmarés e corse a cui non ha partecipato alla mano, quello costretto a scegliere e rinunciare è stato il danese....StipemdioXTutti ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2025, 8:37 Pogacar e Vingegaard sono come Garzelli e Simoni, o Cunego e Basso, un mezzofondista con un fondista.
Vedrai che Pogacar sarà costretto a scegliere.
Poi mi diverte la definizione di mezzofondista per Pogacar: uno che vince strade bianche e mondiale con rispettivamente 82 e 100 km di fuga solitaria o quasi, qualcosina di fondo effettivamente dovrebbe averla.
Inoltre non è che Pogacar si sciroppa il Giro prima del Tour come lo scorso anno: da fine aprile in poi si prepara esclusivamente per la Boucle, esattamente come Vingegaard. Quindi da questo punto di vista tanti vantaggi il danese non li avrà.
Re: Jonas Vingegaard 2025
Dopo aver vinto tre Tour, mondiale e una caterva di monumento, credo proprio che sarà una scelta difficilissima. Non vorrei essere nei suoi panni.StipemdioXTutti ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2025, 8:37 Pogacar e Vingegaard sono come Garzelli e Simoni, o Cunego e Basso, un mezzofondista con un fondista.
Vedrai che Pogacar sarà costretto a scegliere.
Re: Jonas Vingegaard 2025
Se dovessi addentrarmi anche io nell'ambito dei paragoni, a questo punto andrei sul nuoto.Tommeke92 ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2025, 10:24Dopo aver vinto tre Tour, mondiale e una caterva di monumento, credo proprio che sarà una scelta difficilissima. Non vorrei essere nei suoi panni.StipemdioXTutti ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2025, 8:37 Pogacar e Vingegaard sono come Garzelli e Simoni, o Cunego e Basso, un mezzofondista con un fondista.
Vedrai che Pogacar sarà costretto a scegliere.
E definirei Vingegaard come uno dei miei nuotatori preferiti di tutti i tempi: il grande Ryan Lochte.
Il suo problema è che, nel 2024, Pogacar si è definitivamente trasformato in Michael Phelps.
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Le Liegi e i Lombardia? Mah, difficile dirlo.
Non c' è una controprova.
Se guardi solo un lato della medaglia, ok. Però uno ti potrebbe rispondere che è arrivato terzo ad una Sanremo in volata o che vince anche gli arrivi in salita non difficilissimi.
Non possiamo saperlo. L' anno scorso si diceva che la stagione delle classiche è stata più stressante del Giro (che peraltro ha corso senza forti stimoli di classifica) .
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Beh, sul Lombardia la prova ce l'abbiamo.StipemdioXTutti ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2025, 12:18Le Liegi e i Lombardia? Mah, difficile dirlo.
Non c' è una controprova.
Se guardi solo un lato della medaglia, ok. Però uno ti potrebbe rispondere che è arrivato terzo ad una Sanremo in volata o che vince anche gli arrivi in salita non difficilissimi.
Non possiamo saperlo. L' anno scorso si diceva che la stagione delle classiche è stata più stressante del Giro (che peraltro ha corso senza forti stimoli di classifica) .
Nel 2022 uno a vinto la corsa e l'altro è arrivato merdesimo.
Anche alla Liegi Vingegaard ha un paio di piazzamenti insulsi, per un corridore della sua levatura.
La San Sebastian 2024 ha visto Vingegaard andare a gambe all'aria...
Poi.
Che sia arrivato terzo alla Sanremo (corsa di 300 km tra l'altro) o che vinca anche gli arrivi in salita più semplici, nulla toglie alle doti di fondo di Pogacar: questo ragazzo ha vinto Giro Tour nello stesso anno, le riserve di fondo per fare una cosa simile devi averle per forza.
Senza contare che ha vinto un Fiandre sgretolando prima Van Aert e poi VDP attaccando da lontanissimo e inchiodando l'olandese dopo l'ennesimo scatto.
Fiandre corsa di 270 km.
Ha vinto il Lombardia 2024 (255km) UMILIANDO uno dei corridori che fa del fondo la sua arma migliore, ovvero Remco.
Per quanto riguarda lo stress della stagione delle classiche, il nostro non è che le abbia saltate tutte a più pari, né!
A marzo dominava la Strade, per poco non vince la Sanremo, poi si fa il catalunya e la Liegi, a seguire il Giro. Non si è mica riposato fino a maggio....
Non sto dicendo che Vingegaard non sia forte, e ci sta che le stagioni non siano tutte uguali e che nel 2025 Pogacar possa essere meno dominante, ma se mantiene il livello 2024, vedo poca trippa pure per il danese, semplicemente perché la scorsa stagione ha dimostrato con i fatti di essere molto più completo di lui....
Tutto qua.
Re: Jonas Vingegaard 2025
Sto incominciando a rimpiangere il certificato di sicurezza scaduto
Dai, Pogacar mezzofondista, uno che ha ammazzato praticamente quasi tutte le corse del 2024 con attacchi da lontano. Poi che Vingegaard sia un osso duro e probabilmente più forte di lui in certe circostanze di corsa ci sta benissimo, vivaddio, sennò gli scontri tra i due non sarebbero così avvincenti.

Dai, Pogacar mezzofondista, uno che ha ammazzato praticamente quasi tutte le corse del 2024 con attacchi da lontano. Poi che Vingegaard sia un osso duro e probabilmente più forte di lui in certe circostanze di corsa ci sta benissimo, vivaddio, sennò gli scontri tra i due non sarebbero così avvincenti.
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Quando mi si scrive "Per ora, palmarés e corse a cui non ha partecipato alla mano, quello costretto a scegliere e rinunciare è stato il danese...." io capisco che Vingegaard ha dovuto rinunciare a delle corse perché partito battuto da Pogacar.
Allora io ti ho risposto che non possiamo sapere, cioè che non possiamo dire che senza Pogacar il danese si sarebbe comportato allo stesso modo (parlo di scelta dei programmi). E infatti la maggior parte dei corridori da classifica nei GT se ne è sempre fregata delle corse di un giorno.
Quando tu dici che Vingegaard è arrivato merdesimo qui e molto dietro qua, in realtà stai rafforzando, non smentendo quello che ho detto. Sono le caratteristiche naturali che lo hanno indirizzato in un certo programma gare, non la presenza di un avversario specifico; come è avvenuto per Armstrong, Ullrich, Pantani, Simoni, Rasmussen, Basso, Sastre, Contador, Froome, Quintana, e anche lo stesso Roglic nonostante potesse raccogliere molto di più nelle classiche dure, tutti corridori che hanno preparato solo corse a tappe.
Faccio notare che il termine mezzofondista non è assolutamente dispregiativo; ha un significato preciso nell' atletica e nel nuoto, e anche se la parola mezzo ha un suono sinistro per i profani, tipo come dire mezza pippa, dà quelle caratteristiche di universalità che qui sembrano che siano particolarmente apprezzate.
Allora io ti ho risposto che non possiamo sapere, cioè che non possiamo dire che senza Pogacar il danese si sarebbe comportato allo stesso modo (parlo di scelta dei programmi). E infatti la maggior parte dei corridori da classifica nei GT se ne è sempre fregata delle corse di un giorno.
Quando tu dici che Vingegaard è arrivato merdesimo qui e molto dietro qua, in realtà stai rafforzando, non smentendo quello che ho detto. Sono le caratteristiche naturali che lo hanno indirizzato in un certo programma gare, non la presenza di un avversario specifico; come è avvenuto per Armstrong, Ullrich, Pantani, Simoni, Rasmussen, Basso, Sastre, Contador, Froome, Quintana, e anche lo stesso Roglic nonostante potesse raccogliere molto di più nelle classiche dure, tutti corridori che hanno preparato solo corse a tappe.
Faccio notare che il termine mezzofondista non è assolutamente dispregiativo; ha un significato preciso nell' atletica e nel nuoto, e anche se la parola mezzo ha un suono sinistro per i profani, tipo come dire mezza pippa, dà quelle caratteristiche di universalità che qui sembrano che siano particolarmente apprezzate.
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Re: Jonas Vingegaard 2025
In tutto questo peró dimentichi le recentissime parole del diretto interessato: lo stesso Vingegaard ha ammesso di aver pensato al Giro a inizio anno, ma che ci ha ripensato per poter essere preparato e competitivo al massimo al Tour de France, in ottica scontro con Pogacar.StipemdioXTutti ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2025, 17:28 Quando mi si scrive "Per ora, palmarés e corse a cui non ha partecipato alla mano, quello costretto a scegliere e rinunciare è stato il danese...." io capisco che Vingegaard ha dovuto rinunciare a delle corse perché partito battuto da Pogacar.
Allora io ti ho risposto che non possiamo sapere, cioè che non possiamo dire che senza Pogacar il danese si sarebbe comportato allo stesso modo (parlo di scelta dei programmi). E infatti la maggior parte dei corridori da classifica nei GT se ne è sempre fregata delle corse di un giorno.
Quando tu dici che Vingegaard è arrivato merdesimo qui e molto dietro qua, in realtà stai rafforzando, non smentendo quello che ho detto. Sono le caratteristiche naturali che lo hanno indirizzato in un certo programma gare, non la presenza di un avversario specifico; come è avvenuto per Armstrong, Ullrich, Pantani, Simoni, Rasmussen, Basso, Sastre, Contador, Froome, Quintana, e anche lo stesso Roglic nonostante potesse raccogliere molto di più nelle classiche dure, tutti corridori che hanno preparato solo corse a tappe.
Faccio notare che il termine mezzofondista non è assolutamente dispregiativo; ha un significato preciso nell' atletica e nel nuoto, e anche se la parola mezzo ha un suono sinistro per i profani, tipo come dire mezza pippa, dà quelle caratteristiche di universalità che qui sembrano che siano particolarmente apprezzate.
È questa la differenza tra i due: lo sloveno se ne frega, corre tutto quello che si mette in testa di correre, con l'obiettivo di vincerlo, e non si fa troppi problemi. E così facendo ha un Giro in più in palmarés.
Il danese, rinuncia invece al Giro, per sua stessa ammissione, per non doverne pagare lo scotto in luglio.
Quando dico che Vingegaard non sarà mai come Pogacar, intendo proprio questo.
È una questione di mentalità in primis, perché lo sloveno mette pure in preventivo di poterlo perdere il Tour, perché per lui non esiste solo quello (e te lo dice uno che parla spesso con un ragazzo che fino al 2023 ha fatto il massaggiatore in UAE e che mi ha fatto questa confidenza) e si prepara pure in modo specifico per altre corse importantissime come le classiche e i mondiali.
Veramente pensi che Vingegaard non abbia la stoffa, il talento e i watt per vincere una Liegi, un Lombardia, o una San Sebastian?
Non si tratta di caratteristiche tecniche, ma di approccio e mentalità....
Semplicemente il danese non può permetersi di fare tutto come fa Pogacar, perché non sarebbe poi in grado di contrastarlo al Tour.
Se non esistesse Pogacar, probabilmente metterebbe nel suo programma qualche classica in più, o avrebbe comunque fatto il Giro prima della Grande Boucle, ma purtroppo per lui lo sloveno esiste e (ripeto che lo ha detto pure lui) allora si trova a dover fare delle rinunce.
Ed è per questo che i due non sono paragonabili.
P.S.
"Arrmstrong, Ullrich, Pantani, Simoni, Rasmussen, Basso, Sastre, Contador, Froome, Quintana, e anche lo stesso Roglic" .
Questa lista, Roglic a parte che una monumento la avrebbe pure vinta, appartiene ad un'era geologica fa, ciclisticamente parlando.
Nel frattempo questo sport è un pó cambiato, i nomi di cui sopra, con tutto il rispetto, stanno almeno un gradino sotto a Pogacar e (tra l'altro) Basso e Simoni dei bei Lombardia li avrebbero pure disputati...
Re: Jonas Vingegaard 2025
CunegoStipemdioXTutti ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2025, 8:28Non lo fa perché sa che comporterebbe una perdita di energia che potrebbe essere decisiva in ottica Tour. Non dico tanto il correre una Liegi invece di un Catalogna, per cui magari ci sarebbe un risparmio di energie; ma quanto il fare mesocicli interi per adattare il motore a un certo tipo di sforzo.
P.S. ma d'altronde dimmi uno che adatto alle corse a tappe è diventato competitivo per le corse di un giorno.
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Anche Andy Schleck, Nibali, Valverde Di Luca e Roglic.Principe ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2025, 22:39CunegoStipemdioXTutti ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2025, 8:28Non lo fa perché sa che comporterebbe una perdita di energia che potrebbe essere decisiva in ottica Tour. Non dico tanto il correre una Liegi invece di un Catalogna, per cui magari ci sarebbe un risparmio di energie; ma quanto il fare mesocicli interi per adattare il motore a un certo tipo di sforzo.
P.S. ma d'altronde dimmi uno che adatto alle corse a tappe è diventato competitivo per le corse di un giorno.
Ci metto pure Pinot anche se di GT non ne ha vinti
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Ecco, tutti nomi di gente ibrida (Schleck nemmeno quello, non mi risultano risultati nelle classiche tranne un terzo posto ad una Liegi) che ad un certo punto ha dovuto scegliere. Alcuni di loro sapevano che i GT sono più prestigiosi e hanno puntato su quelli, altri non erano più competitivi per i GT e hanno sfruttato l' esplosività per le corse di un giorno. Nibali è l' unico che non ha più scelto.lucks83 ha scritto: ↑venerdì 31 gennaio 2025, 3:12Anche Andy Schleck, Nibali, Valverde Di Luca e Roglic.Principe ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2025, 22:39CunegoStipemdioXTutti ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2025, 8:28
Non lo fa perché sa che comporterebbe una perdita di energia che potrebbe essere decisiva in ottica Tour. Non dico tanto il correre una Liegi invece di un Catalogna, per cui magari ci sarebbe un risparmio di energie; ma quanto il fare mesocicli interi per adattare il motore a un certo tipo di sforzo.
P.S. ma d'altronde dimmi uno che adatto alle corse a tappe è diventato competitivo per le corse di un giorno.
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Ti risulta male...perche' Andy una Liegi l'ha pure vinta.ed in generale prima che smettesse di fare la vita del corridore, alle Ardenne era sempre competitvo..
nel discorso nella sua completezza indicherei due estremi, Pogacar in un senso e Froome nell'altro.Nel mezzo tutti gli altri corridori che bene o male non erano nulli nelle corse di un giorno come Chris, fino ad arrivare a Nibali e Valverde che, dell'era pre Pogacar, erano quelli in genere piu competitivi in tutti e due i tipi di gare
nel discorso nella sua completezza indicherei due estremi, Pogacar in un senso e Froome nell'altro.Nel mezzo tutti gli altri corridori che bene o male non erano nulli nelle corse di un giorno come Chris, fino ad arrivare a Nibali e Valverde che, dell'era pre Pogacar, erano quelli in genere piu competitivi in tutti e due i tipi di gare
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Jonas Vingegaard 2025
Ehmm....StipemdioXTutti ha scritto: ↑sabato 1 febbraio 2025, 0:47Ecco, tutti nomi di gente ibrida (Schleck nemmeno quello, non mi risultano risultati nelle classiche tranne un terzo posto ad una Liegi) che ad un certo punto ha dovuto scegliere. Alcuni di loro sapevano che i GT sono più prestigiosi e hanno puntato su quelli, altri non erano più competitivi per i GT e hanno sfruttato l' esplosività per le corse di un giorno. Nibali è l' unico che non ha più scelto.
Io capisco volersi impuntare per aver ragione a tutti i costi... ma se poi vai contro la storia del ciclismo, travisi i fatti o semplicemente non li conosci, non andiamo più d'accordo.
Andy Schleck la Liegi l'ha vinta sai?
Non ha per nulla scelto di dedicarsi prima ai GT e poi alle classiche o viceversa: poi che la sua carriera si sia eclissata precocemente a causa di guai fisici e una testa un pó così, è un altro discorso.
Valverde non ha scelto proprio nulla, anzi dopo metà carriera era ancora competitivo sia nei GT (podio al Giro, podi alla Vuelta, podio e top 5 al Tour) e vinceva le classiche.
E prima dei 30 anni vinceva la Vuelta e le classiche.
Idem Roglic, che ha vinto 5 GT, Liegi e giri dell'Emilia, e continua a correre le classiche a lui adatte.
Nibali non parliamone nemmeno.
L'unico di questa lista che ha dovuto scegliere è stato Di Luca, ma la sua scelta è stata di un altro tipo e in un altro ambito (purtroppo per lui e la sua carriera).
Comunque non cercherò di convincere qualcuno che non vuol sentire: ti rimando (di nuovo) solamente alle parole del personaggio protagonista di questo thread.
È Vingegaard stesso che ha detto che ha scelto di scegliere e fare una rinuncia.
Non certo il suo rivale sloveno.
Buon week end.
Re: Jonas Vingegaard 2025
Oh... grazie al cielo...barrylyndon ha scritto: ↑sabato 1 febbraio 2025, 6:41 Ti risulta male...perche' Andy una Liegi l'ha pure vinta.ed in generale prima che smettesse di fare la vita del corridore, alle Ardenne era sempre competitvo..
nel discorso nella sua completezza indicherei due estremi, Pogacar in un senso e Froome nell'altro.Nel mezzo tutti gli altri corridori che bene o male non erano nulli nelle corse di un giorno come Chris, fino ad arrivare a Nibali e Valverde che, dell'era pre Pogacar, erano quelli in genere piu competitivi in tutti e due i tipi di gare

Re: Jonas Vingegaard 2025
Ma infatti. Storicamente sono sempre esistiti corridori forti nei GT, ma nulli nelle classiche, corridori all'opposto e corrisori forti in entrambi i tipi di gara. Non è che Pogacar si sia inventato niente, semplicemente lui lo fa ad un livello che pochissimi, prima di lui, avevano raggiunto.lucks83 ha scritto: ↑sabato 1 febbraio 2025, 10:54 Andy Schleck la Liegi l'ha vinta sai?
Non ha per nulla scelto di dedicarsi prima ai GT e poi alle classiche o viceversa: poi che la sua carriera si sia eclissata precocemente a causa di guai fisici e una testa un pó così, è un altro discorso.
Valverde non ha scelto proprio nulla, anzi dopo metà carriera era ancora competitivo sia nei GT (podio al Giro, podi alla Vuelta, podio e top 5 al Tour) e vinceva le classiche.
E prima dei 30 anni vinceva la Vuelta e le classiche.
Idem Roglic, che ha vinto 5 GT, Liegi e giri dell'Emilia, e continua a correre le classiche a lui adatte.
Nibali non parliamone nemmeno.
L'unico di questa lista che ha dovuto scegliere è stato Di Luca, ma la sua scelta è stata di un altro tipo e in un altro ambito (purtroppo per lui e la sua carriera).
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Ti ricordo però come è partito il discorso. Avendo scritto io che Pogacar sarà costretto a scegliere tra il puntare tutto sulle corse di un giorno o sulle grandi corse a tappe, i tifosi di Pogacar si sono sentiti profanati e qualcuno ha risposto che finora è stato Vingegaard a dover scegliere. Vingegaard ha scelto, certo, ma non per Pogacar, ma perché le sue caratteristiche naturali sono quelle. E poi ho detto anche che è la normalità che un corridore specialista di corse a tappe, rimanga specializzato in quel suo ambito, senza andare ad aggiungere qualcosa (che è diverso dal correre una Liegi di sfuggita, o un Mondiale adatto agli scalatori e magari ci abbini pure il Lombardia e l' Emilia).
Questione Roglic. Roglic è il corridore che più di altro poteva fare bene come ardennista e nelle dure corse di un giorno: fortissimo in pianura e a crono, specialista negli arrivi in salita, bene nelle salite corte, buona mescola di fibre bianche e rosse. "Eh ma ha vinto la Liegi, ha vinto l' Emilia"... stava pure per vincere la Freccia Vallone aggiungo, ma questo per la sue caratteristiche ibride che gli permetteva di ben figurare in quel tipo di corse anche se non ci ha puntato mai.
Non sto dicendo che tra le gare di un giorno e le grandi corse a tappe c'è un confine netto, però normalmente se uno dimostra predisposizione per le grandi corse a tappe, mettere mano al motore per ben figurare fuori dalla zona comfort, credo che sia deleterio per la maggior parte dei casi. Vingegaard ha un' età e un livello che difficilmente se guadagni da una parte non perdi dall'altra. E un grandissimo numero di grandtouristi l'ha pensata allo stesso modo, tra cui anche quelli che potevano raccogliere parecchio, tipo Garzelli che arriva secondo a una Liegi staccando tutti di ruota tranne uno.
Diverso è il discorso per un corridore immaturo tipo Milan, che ha fatto pochissima quantità, quest' anno potrebbe fare un salto di qualità sulla tenuta senza perdere in volata.
Ultima cosa: io al mondiale tiferò Vingegaard, ma se non vincerà non mi si venga a dire che ho detto che non è predisposto per le gare di un giorno. È fortissimo e può succedere tutto, però non proverà a snaturarsi; non per caso passerà per la Vuelta e la correrà per vincerla.
Questione Roglic. Roglic è il corridore che più di altro poteva fare bene come ardennista e nelle dure corse di un giorno: fortissimo in pianura e a crono, specialista negli arrivi in salita, bene nelle salite corte, buona mescola di fibre bianche e rosse. "Eh ma ha vinto la Liegi, ha vinto l' Emilia"... stava pure per vincere la Freccia Vallone aggiungo, ma questo per la sue caratteristiche ibride che gli permetteva di ben figurare in quel tipo di corse anche se non ci ha puntato mai.
Non sto dicendo che tra le gare di un giorno e le grandi corse a tappe c'è un confine netto, però normalmente se uno dimostra predisposizione per le grandi corse a tappe, mettere mano al motore per ben figurare fuori dalla zona comfort, credo che sia deleterio per la maggior parte dei casi. Vingegaard ha un' età e un livello che difficilmente se guadagni da una parte non perdi dall'altra. E un grandissimo numero di grandtouristi l'ha pensata allo stesso modo, tra cui anche quelli che potevano raccogliere parecchio, tipo Garzelli che arriva secondo a una Liegi staccando tutti di ruota tranne uno.
Diverso è il discorso per un corridore immaturo tipo Milan, che ha fatto pochissima quantità, quest' anno potrebbe fare un salto di qualità sulla tenuta senza perdere in volata.
Ultima cosa: io al mondiale tiferò Vingegaard, ma se non vincerà non mi si venga a dire che ho detto che non è predisposto per le gare di un giorno. È fortissimo e può succedere tutto, però non proverà a snaturarsi; non per caso passerà per la Vuelta e la correrà per vincerla.
Ecuadoriani - Nizzolo - Alaphilippe - Pidcock - Barale - Ciabocco - Landa - Milan - Muzic - Dainese
Re: Jonas Vingegaard 2025
E infatti te l'ho scritto io che Vingeegard ha fatto una scelta e ha scelto di stare nella sua comfort zone, nonostante abbia le caratteristiche per far bene anche nelle Ardenne e al Lombardia.StipemdioXTutti ha scritto: ↑sabato 1 febbraio 2025, 14:25 Ti ricordo però come è partito il discorso. Avendo scritto io che Pogacar sarà costretto a scegliere tra il puntare tutto sulle corse di un giorno o sulle grandi corse a tappe, i tifosi di Pogacar si sono sentiti profanati e qualcuno ha risposto che finora è stato Vingegaard a dover scegliere. Vingegaard ha scelto, certo, ma non per Pogacar, ma perché le sue caratteristiche naturali sono quelle. E poi ho detto anche che è la normalità che un corridore specialista di corse a tappe, rimanga specializzato in quel suo ambito, senza andare ad aggiungere qualcosa (che è diverso dal correre una Liegi di sfuggita, o un Mondiale adatto agli scalatori e magari ci abbini pure il Lombardia e l' Emilia).
Questione Roglic. Roglic è il corridore che più di altro poteva fare bene come ardennista e nelle dure corse di un giorno: fortissimo in pianura e a crono, specialista negli arrivi in salita, bene nelle salite corte, buona mescola di fibre bianche e rosse. "Eh ma ha vinto la Liegi, ha vinto l' Emilia"... stava pure per vincere la Freccia Vallone aggiungo, ma questo per la sue caratteristiche ibride che gli permetteva di ben figurare in quel tipo di corse anche se non ci ha puntato mai.
Non sto dicendo che tra le gare di un giorno e le grandi corse a tappe c'è un confine netto, però normalmente se uno dimostra predisposizione per le grandi corse a tappe, mettere mano al motore per ben figurare fuori dalla zona comfort, credo che sia deleterio per la maggior parte dei casi. Vingegaard ha un' età e un livello che difficilmente se guadagni da una parte non perdi dall'altra. E un grandissimo numero di grandtouristi l'ha pensata allo stesso modo, tra cui anche quelli che potevano raccogliere parecchio, tipo Garzelli che arriva secondo a una Liegi staccando tutti di ruota tranne uno.
Diverso è il discorso per un corridore immaturo tipo Milan, che ha fatto pochissima quantità, quest' anno potrebbe fare un salto di qualità sulla tenuta senza perdere in volata.
Ultima cosa: io al mondiale tiferò Vingegaard, ma se non vincerà non mi si venga a dire che ho detto che non è predisposto per le gare di un giorno. È fortissimo e può succedere tutto, però non proverà a snaturarsi; non per caso passerà per la Vuelta e la correrà per vincerla.
E lo ha fatto (ti piaccia o no) perché altrimenti al Tour non potrebbe competere con Pogacar.
Perché parliamoci chiaro, con il resto della concorrenza ha un vantaggio tale nei GT che potrebbe fare scelte diverse e puntare pure alle classiche a lui adatte, modificando la preparazione, lasciando qualcosina sul piatto nei GT, vista la sua superiorità su tutti a parte uno.
Ed è per questo che ti ho scritto ( e a questo punto con questo tuo messaggio mi stai dando la conferma di ciò che ti ho detto) che Vingegaard non sarà mai come Pogacar.
Perché Pogacar ha già vinto tutto, non ha mai rinunciato a nulla, quando il rivale invece non ha messo mano al motore, come dici tu, per uscire dalla sua zona di comfort.
Pogacar ha messo mano al motore e a preparazione specifica nel 2022 e 2023, per poter vincere il Fiandre, per esempio: parole di Gianetti.
Che disse che con la stessa preparazione di quei due anni, non sarebbe stato così dominante su salite lunghe come lo è stato nel 2024.
Il fatto è che nonostante la preparazione ancor più specifica per i GT della scorsa stagione, lo sloveno è stato ingiocabile pure nelle gare di un giorno..
Pogacar fa (ovviamente a un livello molto superiore) ciò che facevano Nibali e Valverde.
Vingegaard fa ciò che facevano Contador e Froome e basta.
C'è una grandissima differenza.
Senza nulla togliere al danese, ci sarà pure un motivo se è lo sloveno quello che, tra i due, è considerato il nuovo Merckx.
E questo lo devi concedere, altrimenti stai dicendo che nessuno capisce più un tubo di ciclismo....
Cioè Santo Dio, prima scrivi che Pogacar sarà costretto a scegliere tra GT e Classiche, quando per ora non c'è nessuna evidenza e nessun segnale del fatto che lo farà a breve visti i risultati ottenuti nel 2024.
Poi però, dopo che qualcuno lo fa notare nel frattempo, dici che è Vingegaard che ha scelto di non snaturarsi a prescindere dalla presenza di Pogacar.
Alla fine torniamo sempre lì: uno fa tutto, e pure alla grande, l'altro sta nella sua comfort zone.
Ad altissimi livelli, ma da lì non esce.
Re: Jonas Vingegaard 2025
Speriamo che si sbrighi a fare questa scelta dolorosa Tadej, sennò a son di rimandare rischia non solo di avvicinarsi a Merckx, ma addirittura di diventare una specie di versione potenziata di Garzelli, turbando e indignando non poco il nostro amico.
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Bravo, auguro ai due giovinetti una carriera come quegli illustri predecessori: Tadej Garzelli e Jonas SastreTommeke92 ha scritto: ↑sabato 1 febbraio 2025, 15:23 Speriamo che si sbrighi a fare questa scelta dolorosa Tadej, sennò a son di rimandare rischia non solo di avvicinarsi a Merckx, ma addirittura di diventare una specie di versione potenziata di Garzelli, turbando e indignando non poco il nostro amico.
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The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Tommeke92 ha scritto: ↑sabato 1 febbraio 2025, 15:23 Speriamo che si sbrighi a fare questa scelta dolorosa Tadej, sennò a son di rimandare rischia non solo di avvicinarsi a Merckx, ma addirittura di diventare una specie di versione potenziata di Garzelli, turbando e indignando non poco il nostro amico.

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Re: Jonas Vingegaard 2025
Rinuncerà al Catalunya. Correrà prima del Delfinato?
Psicologicamente mi sembra abbastanza in difficoltà, e anche fisicamente in salita al di là delle cadute non ha brillato. Non vorrei che per riuscire a fare il Tour l'anno scorso si sia un po' troppo consumato emotivamente.
Psicologicamente mi sembra abbastanza in difficoltà, e anche fisicamente in salita al di là delle cadute non ha brillato. Non vorrei che per riuscire a fare il Tour l'anno scorso si sia un po' troppo consumato emotivamente.
Re: Jonas Vingegaard 2025
La rinuncia al Catalunya penso sia dovuta alla volontà di non forzare il rientro, alla fine sembrava aver preso una brutta botta e vorranno andarci cauti. Comunque penso qualcosa verrà messo in calendario prima del Delfinato.PedalatorePigro ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 23:09 Rinuncerà al Catalunya. Correrà prima del Delfinato?
Psicologicamente mi sembra abbastanza in difficoltà, e anche fisicamente in salita al di là delle cadute non ha brillato. Non vorrei che per riuscire a fare il Tour l'anno scorso si sia un po' troppo consumato emotivamente.
Anche a me ha dato l'impressione di essere teso: ha vinto all'Algarve e molto probabilmente senza caduta avrebbe messo le mani anche sulla P-N, ma sull'Alto da Foia e sulla Loge des Gardes non solo non ha fatto il vuoto, ma è stato battuto.
Credo la condizione fosse buona, specie vedendo le cronometro, ma non aver fatto ritiri in altura evidentemente ha avuto ripercussioni sulla brillantezza in salita. Tutto sommato sarebbe normale, il fatto è che lui deve ambire a raggiungere i livelli espressi da Pogacar lo scorso anno, ed ogni minimo "passo falso" può incrinare la fiducia in quest'ottica.
Detto ciò, il danese mi è sempre sembrato piuttosto solido mentalmente, basti vedere il precedente PN - Tour 2023, penso che a giugno lo vedremo volare al Delfinato e che avremo un bel Tour.
Re: Jonas Vingegaard 2025
Per me dopo l'anno scorso ha paura... lo vedi che è molto teso...Babylon ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 23:57La rinuncia al Catalunya penso sia dovuta alla volontà di non forzare il rientro, alla fine sembrava aver preso una brutta botta e vorranno andarci cauti. Comunque penso qualcosa verrà messo in calendario prima del Delfinato.PedalatorePigro ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 23:09 Rinuncerà al Catalunya. Correrà prima del Delfinato?
Psicologicamente mi sembra abbastanza in difficoltà, e anche fisicamente in salita al di là delle cadute non ha brillato. Non vorrei che per riuscire a fare il Tour l'anno scorso si sia un po' troppo consumato emotivamente.
Anche a me ha dato l'impressione di essere teso: ha vinto all'Algarve e molto probabilmente senza caduta avrebbe messo le mani anche sulla P-N, ma sull'Alto da Foia e sulla Loge des Gardes non solo non ha fatto il vuoto, ma è stato battuto.
Credo la condizione fosse buona, specie vedendo le cronometro, ma non aver fatto ritiri in altura evidentemente ha avuto ripercussioni sulla brillantezza in salita. Tutto sommato sarebbe normale, il fatto è che lui deve ambire a raggiungere i livelli espressi da Pogacar lo scorso anno, ed ogni minimo "passo falso" può incrinare la fiducia in quest'ottica.
Detto ciò, il danese mi è sempre sembrato piuttosto solido mentalmente, basti vedere il precedente PN - Tour 2023, penso che a giugno lo vedremo volare al Delfinato e che avremo un bel Tour.
è teso a stare in gruppo nelle tappe pianeggianti, è teso nelle discese e teso se le condizioni meteo non sono ottimali...
questo gli fa consumare più energie del previsto
Giro 2017: tappe 3 e 18
Giro 2018: tappa 17
Vuelta 2017: tappa 11
Tour de Yorkshire 2018
Tour2020: tappe 3 e 11
Tour2020: Classifica Generale
Tour2022: tappa 18
Giro 2018: tappa 17
Vuelta 2017: tappa 11
Tour de Yorkshire 2018
Tour2020: tappe 3 e 11
Tour2020: Classifica Generale
Tour2022: tappa 18
Re: Jonas Vingegaard 2025
Ci sta e sarebbe normale dopo la caduta dei paesi Baschi.albopaxo ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 11:24Per me dopo l'anno scorso ha paura... lo vedi che è molto teso...Babylon ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 23:57La rinuncia al Catalunya penso sia dovuta alla volontà di non forzare il rientro, alla fine sembrava aver preso una brutta botta e vorranno andarci cauti. Comunque penso qualcosa verrà messo in calendario prima del Delfinato.PedalatorePigro ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 23:09 Rinuncerà al Catalunya. Correrà prima del Delfinato?
Psicologicamente mi sembra abbastanza in difficoltà, e anche fisicamente in salita al di là delle cadute non ha brillato. Non vorrei che per riuscire a fare il Tour l'anno scorso si sia un po' troppo consumato emotivamente.
Anche a me ha dato l'impressione di essere teso: ha vinto all'Algarve e molto probabilmente senza caduta avrebbe messo le mani anche sulla P-N, ma sull'Alto da Foia e sulla Loge des Gardes non solo non ha fatto il vuoto, ma è stato battuto.
Credo la condizione fosse buona, specie vedendo le cronometro, ma non aver fatto ritiri in altura evidentemente ha avuto ripercussioni sulla brillantezza in salita. Tutto sommato sarebbe normale, il fatto è che lui deve ambire a raggiungere i livelli espressi da Pogacar lo scorso anno, ed ogni minimo "passo falso" può incrinare la fiducia in quest'ottica.
Detto ciò, il danese mi è sempre sembrato piuttosto solido mentalmente, basti vedere il precedente PN - Tour 2023, penso che a giugno lo vedremo volare al Delfinato e che avremo un bel Tour.
è teso a stare in gruppo nelle tappe pianeggianti, è teso nelle discese e teso se le condizioni meteo non sono ottimali...
questo gli fa consumare più energie del previsto
Insomma, anche se cerci di non pensarci, un tarlo nella testa ti rimane sempre.
Alla Pa-Ni, per esempio, è stato critico con gli organizzatori nella tappa con neutralizzazione e successiva ripartenza perché, a detta sua, non c'erano le condizioni per continuare, lamentando il fatto di aver dovuto cambiarsi in strada prendendo freddo e dovendo fare una discesina bagnata a bassa velocità.
Fu uno dei primi, quel giorno, a salire in ammiraglia mentre altri corridori ridevano e scherzavano.
Quel giorno, diciamocelo, se avessero annullato la tappa si sarebbe rasentato il ridicolo, visto che poi alla ripartenza è uscito il sole.
All'Algarve ha criticato duramente gli organizzatori dopo la tappa "vinta" da Ganna in cui mezzo gruppo sbaglió strada finendo in mezzo al pubblico.
Anche lì, possiamo dirla tutta ma quello è un arrivo che sono anni che viene fatto e se i corridori non se lo ricordano (o lo cannanno perché invece della strada e dei segnalatori stanno guardando i watt sul computerino), qualche colpa la avranno anche loro.
Non è un caso che Ganna e l'altro mezzo gruppo lo ricordasse e abbia preso la via giusta.
Insomma, mi pare piuttosto teso, nervoso e poco propenso a prendersi qualunque minimo rischio, il che è normale e perfettamente comprensibile dopo l'infortunio, ma potrebbe diventare anche un suo limite.
La caduta della Pa-Ni non gli ha procurato grandi conseguenze ma non vorrei gli abbia messo addosso ancora più paura.
Re: Jonas Vingegaard 2025
Ho visto oggi la notizia di Van Empel...
La domanda sorge spontanea, non è che certa gente non è tagliata per un certo tipo di lavoro ?
E vale per qualsiasi ambito, non solo quello sportivo
La domanda sorge spontanea, non è che certa gente non è tagliata per un certo tipo di lavoro ?
E vale per qualsiasi ambito, non solo quello sportivo
Re: Jonas Vingegaard 2025
Van Empel ha vinto 3 mondiali di ciclocross e altrettanti titoli europei a soli 22 anni, quindi poco ma sicuro è tagliata alla perfezione per questo lavoro.
Il tema in questo caso penso sia la pressione estrema dovuta al praticare sport ad altissimi livelli, che si ripercuote sulla salute mentale, che negli ultimi anni ha avuto vittime illustri: Simon Biles, Naomi Osaka, Adam Peaty, Berrettini, la McKewon solo per citarne alcuni al vertice delle proprie discipline.
Tra l'altro è un tema verso cui c'è più attenzione attualmente, ma vi è sempre stato: molti grandi del tennis e del nuoto hanno sofferto di ansia e depressione (non a caso, gli sport individuali sono quelli che vessano maggiormente), sia mentre praticavano che successivamente. E come loro tantissimi altri atleti di diverse discipline.
Lo sport ad alti livelli già di per se è corrosivo, fisicamente e mentalmente, inoltre le narrative che lo circondano adesso sono spesso molto sminuenti, a partire dal lessico: l'avversario viene non più battuto, ma distrutto; la vittoria diventa (e deve essere, per avere valore) un dominio; la concorrenza non più sconfitta ma cancellata. Senza contare parole come umiliazione, fallimento, annientamento etc etc.
E' semplicemente lo specchio, ulteriormente amplificato ed estremizzato, di una società in cui sempre più si pensa che o sei il migliore oppure sei/hai fallito.
Basta vedere anche quante persone giovani soffrono di ansie, principi depressivi o depressione in questi anni.
I dati sono spaventosi.
Re: Jonas Vingegaard 2025
Hai sciolinato una serie di nomi per cui potrei fartene il doppio di altri che sono/rimangono ad alti livelli nonostante la pressione, che c'è in tutti i campi lavorativi. Sia che guadagni 1500 euro che ne guadagni 1 500 000 perché fare l'impiegato di banca oggi non è la stessa cosa di farlo 30 anni fa.Babylon ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 12:59Van Empel ha vinto 3 mondiali di ciclocross e altrettanti titoli europei a soli 22 anni, quindi poco ma sicuro è tagliata alla perfezione per questo lavoro.
Il tema in questo caso penso sia la pressione estrema dovuta al praticare sport ad altissimi livelli, che si ripercuote sulla salute mentale, che negli ultimi anni ha avuto vittime illustri: Simon Biles, Naomi Osaka, Adam Peaty, Berrettini, la McKewon solo per citarne alcuni al vertice delle proprie discipline.
Tra l'altro è un tema verso cui c'è più attenzione attualmente, ma vi è sempre stato: molti grandi del tennis e del nuoto hanno sofferto di ansia e depressione (non a caso, gli sport individuali sono quelli che vessano maggiormente), sia mentre praticavano che successivamente. E come loro tantissimi altri atleti di diverse discipline.
Lo sport ad alti livelli già di per se è corrosivo, fisicamente e mentalmente, inoltre le narrative che lo circondano adesso sono spesso molto sminuenti, a partire dal lessico: l'avversario viene non più battuto, ma distrutto; la vittoria diventa (e deve essere, per avere valore) un dominio; la concorrenza non più sconfitta ma cancellata. Senza contare parole come umiliazione, fallimento, annientamento etc etc.
E' semplicemente lo specchio, ulteriormente amplificato ed estremizzato, di una società in cui sempre più si pensa che o sei il migliore oppure sei/hai fallito.
Basta vedere anche quante persone giovani soffrono di ansie, principi depressivi o depressione in questi anni.
I dati sono spaventosi.
È ovvio che non discuto le qualità atletiche di Van Empel o Vingegaard o Dumoulin.
Però bisogna constatare che esistono Van Vleuten, Pogacar, Remco (che in Belgio mi pare di pressioni ne abbia abbastanza) e quelli che hai citato.
Il mondo va avanti comunque. Ma non imponiamo il loro modello.
Re: Jonas Vingegaard 2025
Scusate se mi intrometto nella discussione..noel ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 13:53Hai sciolinato una serie di nomi per cui potrei fartene il doppio di altri che sono/rimangono ad alti livelli nonostante la pressione, che c'è in tutti i campi lavorativi. Sia che guadagni 1500 euro che ne guadagni 1 500 000 perché fare l'impiegato di banca oggi non è la stessa cosa di farlo 30 anni fa.Babylon ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 12:59Van Empel ha vinto 3 mondiali di ciclocross e altrettanti titoli europei a soli 22 anni, quindi poco ma sicuro è tagliata alla perfezione per questo lavoro.
Il tema in questo caso penso sia la pressione estrema dovuta al praticare sport ad altissimi livelli, che si ripercuote sulla salute mentale, che negli ultimi anni ha avuto vittime illustri: Simon Biles, Naomi Osaka, Adam Peaty, Berrettini, la McKewon solo per citarne alcuni al vertice delle proprie discipline.
Tra l'altro è un tema verso cui c'è più attenzione attualmente, ma vi è sempre stato: molti grandi del tennis e del nuoto hanno sofferto di ansia e depressione (non a caso, gli sport individuali sono quelli che vessano maggiormente), sia mentre praticavano che successivamente. E come loro tantissimi altri atleti di diverse discipline.
Lo sport ad alti livelli già di per se è corrosivo, fisicamente e mentalmente, inoltre le narrative che lo circondano adesso sono spesso molto sminuenti, a partire dal lessico: l'avversario viene non più battuto, ma distrutto; la vittoria diventa (e deve essere, per avere valore) un dominio; la concorrenza non più sconfitta ma cancellata. Senza contare parole come umiliazione, fallimento, annientamento etc etc.
E' semplicemente lo specchio, ulteriormente amplificato ed estremizzato, di una società in cui sempre più si pensa che o sei il migliore oppure sei/hai fallito.
Basta vedere anche quante persone giovani soffrono di ansie, principi depressivi o depressione in questi anni.
I dati sono spaventosi.
È ovvio che non discuto le qualità atletiche di Van Empel o Vingegaard o Dumoulin.
Però bisogna constatare che esistono Van Vleuten, Pogacar, Remco (che in Belgio mi pare di pressioni ne abbia abbastanza) e quelli che hai citato.
Il mondo va avanti comunque. Ma non imponiamo il loro modello.
A me sembra che i nomi da voi citati c'entrino poco con la questione di Vingegaard.
Non credo sia una questione di esaurimento mentale dovuto alla troppa pressione e alle troppe aspettative, secondo me è proprio più una questione di aver paura in certe situazioni.
Cosa del tutto normale e comprensibile dopo quello che ha vissuto (non per nulla lo ripete molto spesso nelle sue interviste).
Credo il suo sia più un problema come quello che sta avendo la Shiffrin in slalom gigante dopo il suo infortunio, o come quello che ebbe Lauda al Fuji in Giappone sotto il diluvio.
Re: Jonas Vingegaard 2025
Calma...Lauda dopo il nurburgring dove rischio di bruciare vivo si presento al via al fuji fasciano come una mummia. Poi al fuji piovve ecc... Vingegaard dopo una caduta in cui non si capisce cosa gli sia accaduto starà fermo per tre mesi. Permettimi ma non è la stessa cosalucks83 ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 14:53Scusate se mi intrometto nella discussione..noel ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 13:53Hai sciolinato una serie di nomi per cui potrei fartene il doppio di altri che sono/rimangono ad alti livelli nonostante la pressione, che c'è in tutti i campi lavorativi. Sia che guadagni 1500 euro che ne guadagni 1 500 000 perché fare l'impiegato di banca oggi non è la stessa cosa di farlo 30 anni fa.Babylon ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 12:59
Van Empel ha vinto 3 mondiali di ciclocross e altrettanti titoli europei a soli 22 anni, quindi poco ma sicuro è tagliata alla perfezione per questo lavoro.
Il tema in questo caso penso sia la pressione estrema dovuta al praticare sport ad altissimi livelli, che si ripercuote sulla salute mentale, che negli ultimi anni ha avuto vittime illustri: Simon Biles, Naomi Osaka, Adam Peaty, Berrettini, la McKewon solo per citarne alcuni al vertice delle proprie discipline.
Tra l'altro è un tema verso cui c'è più attenzione attualmente, ma vi è sempre stato: molti grandi del tennis e del nuoto hanno sofferto di ansia e depressione (non a caso, gli sport individuali sono quelli che vessano maggiormente), sia mentre praticavano che successivamente. E come loro tantissimi altri atleti di diverse discipline.
Lo sport ad alti livelli già di per se è corrosivo, fisicamente e mentalmente, inoltre le narrative che lo circondano adesso sono spesso molto sminuenti, a partire dal lessico: l'avversario viene non più battuto, ma distrutto; la vittoria diventa (e deve essere, per avere valore) un dominio; la concorrenza non più sconfitta ma cancellata. Senza contare parole come umiliazione, fallimento, annientamento etc etc.
E' semplicemente lo specchio, ulteriormente amplificato ed estremizzato, di una società in cui sempre più si pensa che o sei il migliore oppure sei/hai fallito.
Basta vedere anche quante persone giovani soffrono di ansie, principi depressivi o depressione in questi anni.
I dati sono spaventosi.
È ovvio che non discuto le qualità atletiche di Van Empel o Vingegaard o Dumoulin.
Però bisogna constatare che esistono Van Vleuten, Pogacar, Remco (che in Belgio mi pare di pressioni ne abbia abbastanza) e quelli che hai citato.
Il mondo va avanti comunque. Ma non imponiamo il loro modello.
A me sembra che i nomi da voi citati c'entrino poco con la questione di Vingegaard.
Non credo sia una questione di esaurimento mentale dovuto alla troppa pressione e alle troppe aspettative, secondo me è proprio più una questione di aver paura in certe situazioni.
Cosa del tutto normale e comprensibile dopo quello che ha vissuto (non per nulla lo ripete molto spesso nelle sue interviste).
Credo il suo sia più un problema come quello che sta avendo la Shiffrin in slalom gigante dopo il suo infortunio, o come quello che ebbe Lauda al Fuji in Giappone sotto il diluvio.
Re: Jonas Vingegaard 2025
Si si, ok sono due situazioni diverse.noel ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 15:07Calma...Lauda dopo il nurburgring dove rischio di bruciare vivo si presento al via al fuji fasciano come una mummia. Poi al fuji piovve ecc... Vingegaard dopo una caduta in cui non si capisce cosa gli sia accaduto starà fermo per tre mesi. Permettimi ma non è la stessa cosalucks83 ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 14:53Scusate se mi intrometto nella discussione..noel ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 13:53
Hai sciolinato una serie di nomi per cui potrei fartene il doppio di altri che sono/rimangono ad alti livelli nonostante la pressione, che c'è in tutti i campi lavorativi. Sia che guadagni 1500 euro che ne guadagni 1 500 000 perché fare l'impiegato di banca oggi non è la stessa cosa di farlo 30 anni fa.
È ovvio che non discuto le qualità atletiche di Van Empel o Vingegaard o Dumoulin.
Però bisogna constatare che esistono Van Vleuten, Pogacar, Remco (che in Belgio mi pare di pressioni ne abbia abbastanza) e quelli che hai citato.
Il mondo va avanti comunque. Ma non imponiamo il loro modello.
A me sembra che i nomi da voi citati c'entrino poco con la questione di Vingegaard.
Non credo sia una questione di esaurimento mentale dovuto alla troppa pressione e alle troppe aspettative, secondo me è proprio più una questione di aver paura in certe situazioni.
Cosa del tutto normale e comprensibile dopo quello che ha vissuto (non per nulla lo ripete molto spesso nelle sue interviste).
Credo il suo sia più un problema come quello che sta avendo la Shiffrin in slalom gigante dopo il suo infortunio, o come quello che ebbe Lauda al Fuji in Giappone sotto il diluvio.
Era per cercare di evidenziare che in questi casi, dopo un trauma, potrebbero sorgere dei problemi di paura nell'affrontare determinate situazioni: nel caso di Jonas discese bagnate, freddo, situazioni pericolose...rientrare subito dopo una bella "tega" presa in corsa, ma che non ti ha procurato infortuni seri, una volta era abbastanza normale per un ciclista.
Lui dopo 10 giorni nada.
Che Vingegaard non abbia i "maroni" di Lauda credo sia abbastanza chiaro... poi sicuramente qualcosa ci mette dentro, da qui al Delfinato, non credo sparisca nel nulla o almeno lo spero.
P.S.
Al Fuji Lauda fece benissimo, quella gara non andava corsa.
Re: Jonas Vingegaard 2025
lucks83 ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 15:30Si si, ok sono due situazioni diverse.noel ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 15:07Calma...Lauda dopo il nurburgring dove rischio di bruciare vivo si presento al via al fuji fasciano come una mummia. Poi al fuji piovve ecc... Vingegaard dopo una caduta in cui non si capisce cosa gli sia accaduto starà fermo per tre mesi. Permettimi ma non è la stessa cosalucks83 ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 14:53
Scusate se mi intrometto nella discussione..
A me sembra che i nomi da voi citati c'entrino poco con la questione di Vingegaard.
Non credo sia una questione di esaurimento mentale dovuto alla troppa pressione e alle troppe aspettative, secondo me è proprio più una questione di aver paura in certe situazioni.
Cosa del tutto normale e comprensibile dopo quello che ha vissuto (non per nulla lo ripete molto spesso nelle sue interviste).
Credo il suo sia più un problema come quello che sta avendo la Shiffrin in slalom gigante dopo il suo infortunio, o come quello che ebbe Lauda al Fuji in Giappone sotto il diluvio.
Era per cercare di evidenziare che in questi casi, dopo un trauma, potrebbero sorgere dei problemi di paura nell'affrontare determinate situazioni: nel caso di Jonas discese bagnate, freddo, situazioni pericolose...rientrare subito dopo una bella "tega" presa in corsa, ma che non ti ha procurato infortuni seri, una volta era abbastanza normale per un ciclista.
Lui dopo 10 giorni nada.
Che Vingegaard non abbia i "maroni" di Lauda credo sia abbastanza chiaro... poi sicuramente qualcosa ci mette dentro, da qui al Delfinato, non credo sparisca nel nulla o almeno lo spero.
P.S.
Al Fuji Lauda fece benissimo, quella gara non andava corsa.

PS facile dirlo ora. Gli sport motoristici di allora viaggiavano a un morto alla settimana e tutti accettavano quelle condizioni, piloti compresi. Prima di arrivare a delle contromisure sensibili passarono quasi trent'anni da quello sciagurato 76, nei rally dieci anni dopo. La mia è una constatazione non un sostenere che "si stava meglio, quando si stava peggio"
Re: Jonas Vingegaard 2025
Beh Pogacar è come Achille, Vingegaard come Ettore. Il primo invulnerabile e anche con gli dei a favore, il secondo fortissimo, ma più umano, attaccato ai valori familiari. Come è andata a finire è noto.
Re: Jonas Vingegaard 2025
Io mi riferivo infatti a Van Empel ed al tema della salute mentale, non a Vingegaardlucks83 ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 14:53Scusate se mi intrometto nella discussione..noel ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 13:53Hai sciolinato una serie di nomi per cui potrei fartene il doppio di altri che sono/rimangono ad alti livelli nonostante la pressione, che c'è in tutti i campi lavorativi. Sia che guadagni 1500 euro che ne guadagni 1 500 000 perché fare l'impiegato di banca oggi non è la stessa cosa di farlo 30 anni fa.Babylon ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 12:59
Van Empel ha vinto 3 mondiali di ciclocross e altrettanti titoli europei a soli 22 anni, quindi poco ma sicuro è tagliata alla perfezione per questo lavoro.
Il tema in questo caso penso sia la pressione estrema dovuta al praticare sport ad altissimi livelli, che si ripercuote sulla salute mentale, che negli ultimi anni ha avuto vittime illustri: Simon Biles, Naomi Osaka, Adam Peaty, Berrettini, la McKewon solo per citarne alcuni al vertice delle proprie discipline.
Tra l'altro è un tema verso cui c'è più attenzione attualmente, ma vi è sempre stato: molti grandi del tennis e del nuoto hanno sofferto di ansia e depressione (non a caso, gli sport individuali sono quelli che vessano maggiormente), sia mentre praticavano che successivamente. E come loro tantissimi altri atleti di diverse discipline.
Lo sport ad alti livelli già di per se è corrosivo, fisicamente e mentalmente, inoltre le narrative che lo circondano adesso sono spesso molto sminuenti, a partire dal lessico: l'avversario viene non più battuto, ma distrutto; la vittoria diventa (e deve essere, per avere valore) un dominio; la concorrenza non più sconfitta ma cancellata. Senza contare parole come umiliazione, fallimento, annientamento etc etc.
E' semplicemente lo specchio, ulteriormente amplificato ed estremizzato, di una società in cui sempre più si pensa che o sei il migliore oppure sei/hai fallito.
Basta vedere anche quante persone giovani soffrono di ansie, principi depressivi o depressione in questi anni.
I dati sono spaventosi.
È ovvio che non discuto le qualità atletiche di Van Empel o Vingegaard o Dumoulin.
Però bisogna constatare che esistono Van Vleuten, Pogacar, Remco (che in Belgio mi pare di pressioni ne abbia abbastanza) e quelli che hai citato.
Il mondo va avanti comunque. Ma non imponiamo il loro modello.
A me sembra che i nomi da voi citati c'entrino poco con la questione di Vingegaard.
Non credo sia una questione di esaurimento mentale dovuto alla troppa pressione e alle troppe aspettative, secondo me è proprio più una questione di aver paura in certe situazioni.
Cosa del tutto normale e comprensibile dopo quello che ha vissuto (non per nulla lo ripete molto spesso nelle sue interviste).
Credo il suo sia più un problema come quello che sta avendo la Shiffrin in slalom gigante dopo il suo infortunio, o come quello che ebbe Lauda al Fuji in Giappone sotto il diluvio.
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Re: Jonas Vingegaard 2025
Quindi Pogacar verrà battuto al mondiale da Hugh Carty?
Re: Jonas Vingegaard 2025
Se evita di frequentare Polissena, no. Altrimenti se la rischia assai.Cervinia4478 ha scritto: ↑venerdì 21 marzo 2025, 0:07Quindi Pogacar verrà battuto al mondiale da Hugh Carty?
Re: Jonas Vingegaard 2025
Tra l'altro non vorrei essere suo cugino....Cervinia4478 ha scritto: ↑venerdì 21 marzo 2025, 0:07Quindi Pogacar verrà battuto al mondiale da Hugh Carty?
