GiroFlop ventiventicinque
Inviato: domenica 1 giugno 2025, 18:03
- Q36.5 e loro capitano
È stata una loro scelta perché volevano essere maggiormente mirati, poi chiaro che fare risultato è sempre difficile. Da dire pure che hanno perso Pinarello che forse avrebbe potuto farsi vedere nella terza settimana.
Dipende cosa intendi per fughe. Per quanto riguarda quelle "serie", le hanno fatte anche quest'anno, si sono viste annate ben peggiori da questa squadra.
C'era?
Anche io mi aspettavo molto di più dalla coppia Magnier-Lamperti. Pensavo che il francese potesse essere la "sorpresa" del Giro.
Bisogna vedere quanto abbia inciso la caduta nella tappa di Marsia. Può darsi che l'aver perso terreno in una frazione in cui avrebbe potuto ottenere un buon risultato l'abbia fatto andare via un po' di testa. Anche perché sappiamo anche che il francese non è esattamente nuovo a chiari di luna e non ha neppure la tigna di un Bardet, tanto per dire.
In fin dei conti era il primo grande Giro corso a 21 anni, si è accorto che di pastasciutta deve mangiarne ancora tanta al cospetto anche di avversari che non siano i Merlier, i Philipsen o i Milan. A Napoli, dove se non ricordo male prese una bella cartella anche lui nella cadutona generale, era riuscito a fare terzo in una volata atipica. Poi anche lui è uno di quelli che può rendere meglio su traguardi che tirano piuttosto che su quelli da velocisti puri.Jussi Veikkanen ha scritto: ↑lunedì 2 giugno 2025, 10:55Anche io mi aspettavo molto di più dalla coppia Magnier-Lamperti. Pensavo che il francese potesse essere la "sorpresa" del Giro.
Ma come dice Lefevre, "Paul Magnier constate que le Giro n'est pas l'Étoile de Bessèges"
C'è pure da dire che i velocisti in questo Giro hanno avuto una quantità di occasioni veramente minima: Napoli e Lecce nella prima parte, poi Viadana e Roma. Quest'ultima veniva però al termine del Giro quando Magnier aveva già salutato. Certo, nelle 3 volate disputate non ha rubato l'occhio, portando a casa un 3°, un 7° ed un 8° posto.ElChava ha scritto: ↑lunedì 2 giugno 2025, 18:14In fin dei conti era il primo grande Giro corso a 21 anni, si è accorto che di pastasciutta deve mangiarne ancora tanta al cospetto anche di avversari che non siano i Merlier, i Philipsen o i Milan. A Napoli, dove se non ricordo male prese una bella cartella anche lui nella cadutona generale, era riuscito a fare terzo in una volata atipica. Poi anche lui è uno di quelli che può rendere meglio su traguardi che tirano piuttosto che su quelli da velocisti puri.Jussi Veikkanen ha scritto: ↑lunedì 2 giugno 2025, 10:55Anche io mi aspettavo molto di più dalla coppia Magnier-Lamperti. Pensavo che il francese potesse essere la "sorpresa" del Giro.
Ma come dice Lefevre, "Paul Magnier constate que le Giro n'est pas l'Étoile de Bessèges"
Effettivamente se uno ci ripensa bene forse una bella occasione poteva venire proprio dalla tappa di ieri, basti vedere come ha concluso Moschetti. Di sicuro nel giudizio su Magnier influisce anche il modo in cui si era presentato tra i professionisti lo scorso anno, vincendo belle corse fin da subito e poi riuscendo a dominare anche gli sprint del Giro Next Gen (e poi ci fu anche il Tour of Britain a fine anno dove non c'era grandissima concorrenza ma portò comunque a casa ben tre tappe).Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑lunedì 2 giugno 2025, 19:08C'è pure da dire che i velocisti in questo Giro hanno avuto una quantità di occasioni veramente minima: Napoli e Lecce nella prima parte, poi Viadana e Roma. Quest'ultima veniva però al termine del Giro quando Magnier aveva già salutato. Certo, nelle 3 volate disputate non ha rubato l'occhio, portando a casa un 3°, un 7° ed un 8° posto.ElChava ha scritto: ↑lunedì 2 giugno 2025, 18:14In fin dei conti era il primo grande Giro corso a 21 anni, si è accorto che di pastasciutta deve mangiarne ancora tanta al cospetto anche di avversari che non siano i Merlier, i Philipsen o i Milan. A Napoli, dove se non ricordo male prese una bella cartella anche lui nella cadutona generale, era riuscito a fare terzo in una volata atipica. Poi anche lui è uno di quelli che può rendere meglio su traguardi che tirano piuttosto che su quelli da velocisti puri.Jussi Veikkanen ha scritto: ↑lunedì 2 giugno 2025, 10:55
Anche io mi aspettavo molto di più dalla coppia Magnier-Lamperti. Pensavo che il francese potesse essere la "sorpresa" del Giro.
Ma come dice Lefevre, "Paul Magnier constate que le Giro n'est pas l'Étoile de Bessèges"
Su Magnier io non mi sbilancio troppo visto che è ancora giovanissimo. Se diventerà (solo) un velocista puro o anche (e soprattutto) un uomo da classiche lo vedremo nel prossimo biennio secondo me. Questo era il suo Giro d'esordio che veniva dopo un ultimo periodo in cui non era andato benissimo. Quindi magari al Giro non c'è arrivato neanche nelle migliori condizioni, giudicarlo per tre volate mi sembra prematuroElChava ha scritto: ↑lunedì 2 giugno 2025, 19:39Effettivamente se uno ci ripensa bene forse una bella occasione poteva venire proprio dalla tappa di ieri, basti vedere come ha concluso Moschetti. Di sicuro nel giudizio su Magnier influisce anche il modo in cui si era presentato tra i professionisti lo scorso anno, vincendo belle corse fin da subito e poi riuscendo a dominare anche gli sprint del Giro Next Gen (e poi ci fu anche il Tour of Britain a fine anno dove non c'era grandissima concorrenza ma portò comunque a casa ben tre tappe).Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑lunedì 2 giugno 2025, 19:08C'è pure da dire che i velocisti in questo Giro hanno avuto una quantità di occasioni veramente minima: Napoli e Lecce nella prima parte, poi Viadana e Roma. Quest'ultima veniva però al termine del Giro quando Magnier aveva già salutato. Certo, nelle 3 volate disputate non ha rubato l'occhio, portando a casa un 3°, un 7° ed un 8° posto.ElChava ha scritto: ↑lunedì 2 giugno 2025, 18:14
In fin dei conti era il primo grande Giro corso a 21 anni, si è accorto che di pastasciutta deve mangiarne ancora tanta al cospetto anche di avversari che non siano i Merlier, i Philipsen o i Milan. A Napoli, dove se non ricordo male prese una bella cartella anche lui nella cadutona generale, era riuscito a fare terzo in una volata atipica. Poi anche lui è uno di quelli che può rendere meglio su traguardi che tirano piuttosto che su quelli da velocisti puri.
Forse il dilemma di Magnier sta nell'essere ancora una via di mezzo tra il Kooij e il Pedersen, ovvero: può dire la sua in tappe pianeggianti ma non ha le punte di velocità dei velocisti puri (oltre al fatto che si è anche visto quanto conti la squadra in certi momenti, giacché Olav ha vinto le due tappe nel momento in cui l'hanno messo in condizione di non poter fallire, quantunque a Viadana aveva influito anche l'errata scelta di tempo di Van Uden); avrebbe nelle corde la possibilità di superare salite che respingono i velocisti più puri alla Moschetti ma non ha ancora la tenuta per poter reggere, almeno in un grande giro, finali come quello di Tirana o di Matera (non cito Valona perché lì fu straordinario Pedersen assieme alla Lidl nel superare una salita di 10 chilometri al sette per cento medio, seppure il ritmo non fosse stato eccezionale). Credo che oltre a ricevere un buon supporto dal team (senza contare che con la presenza di Merlier per adesso dovrà accontentarsi delle occasioni in cui il belga non c'è) dovrà sciogliere un po' il nodo sulle sue caratteristiche: o diventare una sorta di Demare, quindi più portato a tappe da velocista puro, che però non disdegna a tratti anche gli arrivi che tirano all'insù oppure fare come Coquard che col tempo ha cominciato a trovare competitività soprattutto negli arrivi sugli strappetti.
Visto che era stato citato in precedenza due parole anche su Lamperti: anche lui arrivato in Soudal con ottime credenziali, mi pare invece già più orientato a compiti di gregariato. Lo scorso anno debuttò al Giro correndo in supporto di Merlier, quest'anno nonostante non fosse presente il belga si è speso per lo più per Magnier (con cui aveva già corso in varie occasioni) e ha potuto fare la sua volata soltanto a Roma quando Paul si era ritirato, cogliendo un buon quinto posto. Nel suo caso però mi par di vedere che si sia già più adattato ad aiutare i compagni, accontentandosi di portare a casa qualche risultato in sporadiche occasioni. Di certo però forse anche da lui ci si aspettava che finalizzasse un po' di più (in generale, non parlo del Giro) ma se devi spendere molte energie a fare il gregario poi è difficile pensare anche a sé stessi.
Certamente non siamo nel tempo dei giudizi trancianti, pur non sottovalutando il fatto che nel ciclismo del "tutto e subito" purtroppo si chiedano sempre risultati e prestazioni di livello. Starà poi anche a loro valutare i propri spazi e le proprie prospettive in seno ad un team come la Soudal che in questo momento possiede il velocista più forte al mondo, ovvero Merlier. Anche perché tante volte ci si è trovati a dire "sarebbe meglio che Tizio cambiasse squadra" e nel momento in cui questo non avveniva, ci si trovava a ragionare su cosa potesse influire (anche e soprattutto economicamente) sul tornaconto personale.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑lunedì 2 giugno 2025, 19:52 Su Magnier io non mi sbilancio troppo visto che è ancora giovanissimo. Se diventerà (solo) un velocista puro o anche (e soprattutto) un uomo da classiche lo vedremo nel prossimo biennio secondo me. Questo era il suo Giro d'esordio che veniva dopo un ultimo periodo in cui non era andato benissimo. Quindi magari al Giro non c'è arrivato neanche nelle migliori condizioni, giudicarlo per tre volate mi sembra prematuro
Su Lamperti, che aveva corso con Magnier già nel 2023 all'ultimo anno in Trinity, si può azzardare qualcosa in più visto che è 1 anno e mezzo più grande. Lui nel 2023 andò molto forta da under, ma evidentemente è passato con meno margini di crescita rispetto al Francese. Comunque, anche lui ha solo 22 anni, potrebbe crescere ancora. Nelle ultime settimane ho sentito che la EF sarebbe interessata a lui per il prossimo anno e credo che potrebbe essere un'ottima destinazione visto che la squadra di Vaughters non ha molte ruote veloci e ha appena 3 statunitensi in rosa.
Disgrazie a parte. Una volta c'era una pubblicità che citava più o meno "Meglio un dxn di tre fustoni"....questi sembrano non capirloBeppugrillo ha scritto: ↑martedì 3 giugno 2025, 7:16 Mi sembra grosso il flop della RedBull, in proporzione a possibilità ed aspettative. Roglic ritirato ma era già fuori dai giochi per vincere, almeno come tendenza, Hindley sfortunato, Pellizzari super ma gli altri molto sotto le aspettative di una squadra che poteva essere se non sopra almeno all'altezza della UAE. Denz ovviamente ha fatto il suo e anche di più con la vittoria di tappa, però nel bilancio di una squadra così le vittorie estemporanee con le fughe da lontano quasi non le conterei. Il secondo anno di questa squadra per ora non è eccezionale, il bilancio parziale lo salvano Lipowitz e Pellizzari perché invece nelle classiche non è arrivato nessun risultato (deludenti Pithie e Van Gils) e non hanno brillato neanche le seconde linee per le corse a tappe (Hindley, Vlasov, Martinez). Vedremo se si riscattano al Tour (Roglic e, immagino, Lipowitz) e alla Vuelta (Hindley, mentre non penso che andrà Pellizzari a questo punto), ma non è semplice