1953/2010 - Il primo e l'ultimo
Come ogni attività umana c'è sempre un inizio e per la Vierschanzentournee questo è il 1953. Il primo vinitore fu l'austriaco Sepp Bradl davanti ai norvegesi Næss e Dølplass; a questa vittoria aggiunse un 3° posto nel 1954, un 4° posto nel 1955 ed un 2° posto nel 1956, ultimo suo anno di carriera sportiva. Come primo vincitore non ne poteva essere uno migliore; nato nel 1918 conquistò giovanissimo, da austrico, un 5° ed un 4° posto ai campionati mondiali di Chamonix del 1937 e Lahti del 1938, mentre da tedesco (dopo l'
anschluss hitleriano del 1938 che annettè l'Austria alla Germania) divenne campione del mondo a Zakopane nel 1939 e fu il primo saltatore a superare i 100 m in una gara di salto.
fonte: skifliegen.at
Probabilmente Bradl non si potè rendersi conto allora di inaugurare un albo d'oro così importante nella storia dello sci e non solo. Chi sicuramente si è reso conto di cosa aveva vinto è stato l'austriaco Andreas Kofler vincitore, a sorpresa, della scorsa edizione. Campione olimpico nel 2006 e mondiale del 2007 della prova a squadre e vice campione olimpico a Torino nel trampolino grande K120 dopo aver vinto la prima prova di Oberstdorf con una costanza di risultati nelle altre tre prove riuscì asoffiare al finlandese Ahonen il suo 5° successo nella manifestazione. L'immagine sotto è relativa all'atterraggio del secondo salto dell gara di Bischoshofen, che gli regalerà la certezza del successo finale.
(fonte jensen-media.de)
1972 - Ottusità giapponese
Ciò che fanno grandi certi eventi sportivi sono le vittorie strepitose, le sconfitte brucianti e gli episodi clamorosi; il 1972 è ricordato per il nome di chi non ha vinto non per quello del vincitore.
Fino ad allora la vittoria nella Vierschanzentournee era sempre stata un discorso tra nazioni nordiche ed germaniche con "incursioni" da est provenienti dalla Cecoslovacchia ed Urss; ma in quegli anni iniziava ad affacciarsi ad altissimi livelli una nazione che aveva investito molto negli sport invernali e che a breve sarebbe salita alla ribalta internazionale ospitando i Giochi Olimpici invernali: il Giappone. La nazionale giapponese era fortissima ed il suo uomo di punta era Yukio Kasaya che due anni prima aveva conquistato la medaglia d'argento nel trampolino normale ai Campionati Mondiali di Vysoke' Tatry in Cecoslovacchia ed in quella edizione era uno dei favoriti per la vittoria finale.
Il cammino di Kasaya fu incredibile: vittoria ad Oberstdorf, vittoria a Garmisch Partenkirchen e vittoria ad Innsbruck. Anche lui come altri grandissimi della storia di questa specialità si trovò prima della gara finale nella posizione di poter conquistare quello che nessuno aveva mai conquistato: il grande slam nella Tournée dei Quattro Trampolini. Prima della gara di Bischofshofen, come un fulmine a ciel sereno, i vertici della squadra giapponese prendono una decisione incredibile: ritiro dalla tournée ed immediato ritorno in Giappone per preparare le imminenti Olimpiadi di Sapporo.
La gara fu vinta dal norvegese Wirkola, al suo ultimo grande successo internazionale, e la tournée dal connazionale Mork, ma lo sconcerto nell'ambiente fu enorme. Kasaya alle Olimpiadi non tradì le attese con la vittoria nel trampolino normale davanti ai connazionali Konno ed Aochi, mettendo a segno una strepitosa tripletta giapponese che gli permise di guadagnare la copertina di Life:
fonte: life.com
Rimane il dubbio che Kasaya quella tournée poteva vincerla conquistando il grande slam, trent'anni prima di Hannawald, e la stagione succesiva si compì la "vendetta" della Vierschanzentournee nei confronti di Kasaya. Il giapponese si presentò al via da grande favorito, ma riuscì solamente a cogliere un 6° posto ad Innsbruck come miglior risultato; di fatto per il giapponese quella tournée fu il termine della sua carriera agonistica.
2002 - Il grande slam
Nel 2002 il tedesco Sven Hannawald riuscì in un'impresa finora unica: vincere la Vierschanzentournee primeggiando in tutte le quattro gare. Il tedesco faceva parte di quella che allora era la squadra più forte, la Germania. Alla partenza della tournée non godeva dei fattori del pronostico, i favoriti erano altri (il polacco Malysz vincitore dell'edizione precedente, i connazionali Schmitt e Höllwarth, i finlandesi Ahonen e Hautamäki, l'austriaco Widhölzl, il giapponese Kasai). Quattro anni prima però, a 24 anni, proprio durante la Tournée dei quattro trampolini aveva ottenuto i primi risultati importanti (mai nei 10 fino ad allora) con il 5° posto di Oberstdorf, il 10° di Garmisch Partenkirchen, il 2° di Innsbruck e la vittoria di Bischofshofen (la prima della sua carriera) che gli valsero il 2° posto finale dietro al giapponese Funaki. Dopo la vittoria di Oberstdorf davanti ad Höllwarth le sue quotazioni per la vittoria finale ovviamente salirono, ma per gli esperti non era ancora il favorito principale per la vittoria finale. Per gli esperti, ma non per lui. In cuor suo sapeva che c'erano le condizioni giuste per poter ambire alla vittoria finale e già nelle qualificazioni si comportò in maniera aggressiva, giudicata strana dagli addetti ai lavori, rinunciando alla prova per poter sfidare l'austriaco Widhölzl nella prima serie, il quale non si aspettava un atteggiamento del genere e chiuse la prova solamente al 6° posto.
Nella seconda gara di Garmisch Partenkirchen Hannawald si comportò ancora nella stessa maniera durante le prove ( e così fece per il resto della tornée) e si ritrovò nuovamente a sfidare Widhölzl. Questa volta l'austrico non si fece sorprendere vincendo lo scontro diretto e si ritrovò in testa alla classifica dopo la prima serie di salti, ma Hannawald primo dei Lucky Looser si classificò al 2° posto a soli 0,6 p.ti da Widhölzl. Nella seconda serie di salti Hannawald saltò 125 m, il migliore, mentre Widhölzl si "fermò" a 124 m. totalizzando 2,3 p.ti in meno: vittoria di Hannawald con 1,7 p.ti di vantaggio su Widhölzl (equivalente nel ciclismo ad una vittoria allo sprint per 10 cm).
Passata la paura Hannawald dominò la successiva gara di Innsbruck vinta sul polacco Malysz con ben 23 p.ti di distacco (vittoria alla Cancellara di quest'anno). Prima della gara di Bischofshofen tutta la pressione dei media e dei tifosi si scaricò su Hannawald, in quanto il tedesco poteva riuscire nell'impresa finora mai ottenuta da nessuno: vincere tutte le quattro prove della Vierschanzentournee. Non era la prima volta che un atleta si presentava all'ultima gara avendo vinto le tre precedenti; già nella seconda edizione del 1954 il norvegese Bjørnstad si presentò da vincitore delle tre precedenti gare, così come nel 1959 il tedesco dell'est Recknagel, il tedesco dell'ovest Bolkart l'anno successivo, il norvegese Engan nel 1963, l'altro norvegese Wirkola nel 1969, il giapponese Kasaya nel 1972 e l'altro nipponico Funaki nel 1998, ma tutti si erano scontrati contro un muro che sembrava invalicabile.
Per la gara di Bischofshofen il tedesco non cambiò strategia rinunciando a saltare nelle qualificazioni, trovandosi ad affrontare il finlandese Hautamäki nello scontro diretto, l'ultimo della giornata. Quando arrivò il turno di Hannawald in quel momento era in testa lo sloveno Kranjec che saltò più lungo di tutti con 134,5 m. e con uno stile che rasentò la perfezione guadagnandosi quasi il massimo del punteggio; la tensione salì alle stelle nel momento in cui il tedesco si lanciò dal trampolino. Lo stacco, a 92 km/h, fu perfetto ed il pubblico con un unico grido tenne in aria il tedesco per momenti che non finivano mai ed Hannawald sembrava non volesse mai toccare il terreno con le code degli sci (d'altronde i voli erano la sua specialità).
Atterrò dove nessun altro quel giorno arrivò mai, ma ...... Il salto fu lunghissimo ma atterrando si sbilanciò all'indietro; il pubblico ammutolì ma Hannawald con uno sforzo incredibile riuscì a ritrovare l'equilibrio evitando la caduta. Il pubblico esplose in un boato e la lunghezza del salto fu incredibile: 139 m.; però il punteggio per lo stile fu basso. Hannawald ottenne il punteggio complessivo migliore ma il vantaggio sullo sloveno Kranjec era di soli 2,1 p.ti. La sfida continuò con il turno di Hautamäki: 134 m. per il finlandese e distacco di 3 p.ti da Hannawald, ma qualificato alla seconda serie come miglior Lucky Looser e terzo alla fine della prima serie.
Per Hannawald la vittoria nella Vierschanzentournee era diventata una formalità e solamente un disastro assoluto nella seconda serie di salti poteva toglierli il successo. L'obiettivo ora un altro: entrare nella storia vincendo la quarta gara su quattro come nessuno aveva mai fatto.
Mancavano tre atleti per completare la gara e la tournée: Hautamäki, Kranjec ed Hannawald. Il finlandese saltò 131,5 m. con un punteggio che rasentò la perfezione (due 19,5 e tre 19,0) e passò in testa. Kranjec compì un brutto salto che lo relegò alla quinta posizione finale. Arrivò il turno di Hannawald e la tensione salì ancora ancora più di prima: partenza, stacco a 91 km/h, salto perfetto, atterraggio lungo, boato del pubblico, silenzio in attesa del verdetto finale. 131,5 m. fu la lunghezza del salto e 0,5 p.ti in meno rispetto ad Hautamäki nello stile; vittoria di Hannawald per 2,5 p.ti sul finlandese ed ingresso nella storia dello sport dalla porta principale come colui che realizzò per primo, e finora unico, il grande slam nella Vierschanzentournee.
(fonte: raisport.rai.it)
Il resto del 2002 fu trionfale per Hannawald; alla Vierschanzentournee aggiunse il titolo mondiale di voli con gli sci e solamente l'esplosione dello svizzero Ammann a Salt Lake City gli impedì di conquistare l'oro olimpico individuale (vinse quello a squadre). L'edizione successiva della Vierschanzentournee per Hannawald iniziò com'era finita la precedente con la vittoria ad Oberstdorf. Nella gara successiva di Garmisch Partenkirchen Hannawald pagò tutta la tensione accumulata in un anno e si classificò solamente al 12° posto, compromettendo il resto della tournée; ciò non gli impedirà di classificarsi al 2° posto finale.
Lo straordinario risultato ottenuto nel 2002 fu l'inizio della fine della carriera sportiva di Hannawald. Le aspettative su di lui erano enormi ad ogni gara e dopo una stagione 2003/2004 disastrosa decise, a 30 soli anni ed dopo due anni il trionfo, di porre fine alla carriera agonistica nel salto con gli sci.
Oltre alla vittoria del 2002 Hannavald nella Vierschanzentournee conquistò il 2° posto nel 1998 e nel 2003 ed il 4° posto nel 1999 e nel 2000. Hannawald conquistò con la Germania il titolo olimpico a squadre nel 2002 e l'argento nel 1998, a cui aggiunse il titolo mondiale a squadre nel 1999 e nel 2001 ed il bronzo nel K90 sempre nel 2001. A livello individuale conquistò l'argento olimpico nel K90 dietro allo svizzero Ammann e l'argento mondiale nel trampolino lungo nel 1999 dietro al connazionale Schmitt; aggiunse inoltre in bacheca due titoli mondiali di voli con gli sci nel 2000 e nel 2002 e l'argento nel 1998.
2006 - 1.081,5: l'incredibile parità
1.081,5. Con questo punteggio il ceco Jakub Janda ed il finlandese Janne Ahonen vinsero a pari merito l'edizione 2006 della Vierschanzentournee dopo un serrato duello che durò lungo tutto l'arco della tournée. Alla vigilia di quell'edizione Janda si presentò in testa alla classifica di Coppa del Mondo ed in una forma che non ebbe mai più nella sua carriera mentre Ahonen, da campione in carica della Vierschanzentournee, andava all'attacco del record di quattro vittorie di Weissflog.
Nella prima gara di Oberstdorf Janda nelle qualificazioni attuò una condotta aggressiva rinunciando alle qualificazioni scontrandosi così con l'austriaco Widhölzl, mentre Ahonen fece subito capire le sue intenzioni vincendo la gara con 270,9 p.ti, distaccando il norvegese Roar Ljøkelsøy di 2,5 p.ti (268,4) e Janda di 8,3 p.ti (262,6). Nella gara successiva di Garmisch Partenkirchen Janda, che tenne la solita strategia in prova scontrandosi così con il giapponese Kasai, si prese la rivincita su Ahonen distaccandolo però di soli 2,5 p.ti mentre Ljøkelsøy con il 5° posto, e 14,9 p.ti di distacco dal ceco, iniziò a perdere contatto dai due battistrada. La classifica della tournée dopo la 2ª prova era: 1° Ahonen 533,1 p.ti - 2° Janda 527,3 p.ti (- 5,8 p.ti) - 3° Ljøkelsøy 518,2 p.ti (-14,9 p.ti).
Nella gara terza gara di Innsbruck ci fu il sorpasso in classifica, ma durante la prima serie di salti si visero momenti di alta tensione sportiva. Janda attuò la solita strategia in prova ed ottenne finalmente quello che voleva: misurarsi direttamente con Ahonen nella prima serie di salti. A circa metà della serie però il vento inizio a variare di intensità e direzione e man mano che le sfide si susseguirono la situazione divenne sempre più imprevedibile. Quando andò in scena l'ultima sfida, quella più importante, le condizioni erano al limite. Saltò per primo Janda ma non fu un salto ai suoi massimi livelli: 123.5 m, 121.8 p.ti, 13ª posizione e 3° dei Lucky Looser. Ahonen fece leggermente meglio: 124 m, 122.7 p.ti e 10ª posizione. Nella seconda serie il ceco capì che se voleve vincere la Vierschanzentournee doveva dare il meglio di se stesso; saltò 133 m. come nessuno fece nella seconda serie ed ottentte un punteggio dello stile eccellente (due 19,5 e tre 19,0 quale punteggio dei giudici) e passò in testa con 263,2 p.ti totali. Ahonen fu messo sotto pressione e quando toccò il suo turno il suo salto fu eccellente ma non bastò per superare Janda: 129 m. un punteggio dello stile elevato ma non come quello del ceco (tre 19,0 e due 18,5quale punteggio dei giudici) ed un punteggio complessivo di 255,4 (-7,8 p.ti da Janda) che gli valse la 6ª posizione finale. Solo il norvegese Bystøl fece meglio di Janda ed altermine della terza prova la classifica della tournée era la seguente: 1° Janda 790,5 p.ti - 2° Ahonen 788,5 p.ti (- 2,0 p.ti) - 3° Ljøkelsøy 775,1 p.ti (-15,4 p.ti).
Si andò alla gara conclusiva di Bischofshofen con una pressione agonistica sui due contendenti non indifferente, anche perché Ljøkelsøy non era distante nel punteggio e quindi la vittoria non era scontata per nessuno dei due. Come ad Innsbruck Ahonen accettò la sfida di Janda, eseguendo il miglior salto nelle qualificazioni per scontrarsi con il ceco che aveva rinunciato a saltare.
Arrivò il momento della sfida diretta tra i due, l'ultima della prima serie, ed in quel momento era al comando Ljøkelsøy, con 140,1 p.ti, giusto per ricordare ai due che c'era ancora lui a battersi per la vittoria finale. Per primo partì Janda e si lanciò in un salto come forse non aveva mai fatto nella sua carriera; atterrò a 141 m., più distante di tutti, ed ottenne un punteggio che rasentò la perfezione: un 19,0 tre 19,5 mentre per il giudice ceco Hoehnl il salto fu perfetto da meritare il massimo possibile: 20,0. Il pubblico era impazzito per l'andamento della gara ed un boato accolse il punteggio: 147,3 e prima posizione. Toccava quindi ad Ahonen ed era ben conscio che con quel salto Janda poteva ipotecare la vittoria finale nella Vierschanzentournee. Anche per lui il pubblico accompagnò il suo salto con un urlo per tenerlo in aria il più possibile e prolungare così questa epica sfida. Come per Janda anche per Ahonen il salto fu lunghissimo e quando fu dato il risultato il pubblico capì subito che la sfida non era conclusa: 141 m. come il ceco ma un punteggio leggermente inferiore nello stile (due 19,5 e tre 19,0) per un totale di 146,3 p.ti, seconda posizione e primo dei Lucky Looser. La classifica della tournée al termine della prima serie di salti era la seguente: 1° Janda 937,8 p.ti - 2° Ahonen 934,8 p.ti (- 3,0 p.ti) - 3° Ljøkelsøy 915,2 p.ti (-22,6 p.ti) oramai tagliato fuori per la vittoria finale.
Si arrivò così alla conclusione della seconda serie con la gara di Bischofshofen e la Vierschanzentournee ancora da assegnare prima degli ultimi due salti che dovevano essere decisivi. Giusto per confermare la posizione finale al comando era il norvegese Ljøkelsøy che pareva non volersi arrendere alla sconfitta ma che comunque si era assicurato un posto sul podio della gara e della tournée. Toccava ad Ahonen saltare; il finlandese era conscio che per vincere doveva saltare più lungo di tutti, perché sapeva che Janda aveva uno stile migliore e quei 3 punti da recuperare sembravano una montagna insormontabile da scalare. Partì sapendo di non avendo nulla da perdere e come nel primo salto il pubblico con il suo urlo sembrava non volergli far toccare la neve; il salto fu il più lungo di tutte e due le serie con 141,5 m. ed i punteggi dei giudici uniformi (un 19,5 e quattro 19,0): 146,7 p.ti, 293,0 p.ti totali di gara, 1ª posizione nella gara.
Arrivò il turno di Janda per l'ultimo salto; tre gare e mezza non erano servite praticamente a niente e si ritrovava al punto di partenza se voleva vincere la tournée avenda a disposizione un solo salto senza nessun margine di errore. Anche si lanciò per il suo ultimo salto salto senza aver nulla da perdere ed anche per lui il pubblico urlò il più possibile. Il salto fu lungo ma non come quello di Ahonen e l'impressione generale tra gli addtti i lavori, il pubblico presente e quello davanti alla TV (tra cui il sottoscritto) era che sicuramente in questa l'edizione il distacco tra il primo ed il secondo classificato sarebbe stato il minore di sempre. Venne data la lunghezza del salto: 139 m. e la convinzione precedente si fece sempre più forte. Chi avrebbe vinto? Vennero dati punteggi dei giudici: 19,5 - 19,5 - 19,5 - 19,5 - 19,5 per un totale di 291,0 p.ti e 2ª posizione finale. Chi avrebbe vinto? Ed ecco che venne data la classifica finale della 54ª Vierschanzentournee e l'incredulità fu generale: 1° Janne Ahonen 1.081,5 p.ti - 1° Jakub Janda 1.081,5 p.ti - 3° Roar Ljøkelsøy 1.057,1 p.ti (-24,4 p.ti). La foto sotto ritrae il podio finale con, nell'ordine da sistra, Janda, Ahonen e Ljøkelsøy.
fonte: life.com
Come si vede nella foto per Janda ed Ahonen la vittoria sembra valere la metà. Per Jakub Janda il 2006 fu l'apice della sua carriera e dalla stagione successiva ebbe un rapido declino. Per Janne Ahonen il raggiungimento del record di Weissflog era stato "sporcato" dal pareggio finale, per cui era necessario mettere una pezza ......
2008 - Ahonen come nessun'altro
Dopo l'edizione del 2006 della Vierschanzentournee Ahonen sembrava aver imboccato la via del declino sportivo; già nei successivi Giochi Olimpici di Torino, da grande favorito, conquistò solamente l'argento nella prova a squadre ed un 6° posto nella prova del trampolino normale. L'anno dopo ai mondiali di Sapporo in Giappone conquistò il 4° posto nella prova a squadre ed il 6° nella prova dal trampolino grande e la sua passione a disputare gare di dragster non sembrava di buon auspicio per risalire la china.
Nell'edizione 2008 per gli addetti ai lavori era giunto il tempo che i nuovi fenomeni del salto austrico Thomas Morgenstern e Gregor Schlierenzauer cogliessero la vittoria nella Vierschanzentournee; Ahonen era messo tra gli outsider giusto perché aveva l'obiettivo delle cinque vittorie nella tournée.
Nella prima gara di Oberstdorf i giovani talenti austriaci misero subito le cose in chiaro sul fatto di chi doveva essere il vincitore finale: 1° Morgenstern - 2° Schlierenzauer. In 3ª posizione, però, ecco affacciarsi minaccioso Janne Ahonen a due punti scarsi da Schlierenzauer, dimostrando che dopo il 2006 era entrato in una specie di letargo ma come un vecchio leone si era risvegliato non appena aveva fiutato la "sua" preda. Nella gara successiva di Garmisch Partenkirchen la vittoria fu di Schlierenzauer ma Ahonen gli arrivò subito dietro, mentre Morgenstern si classificò solamente in 6ª posizione. La classifica della tournée al giro di boa era cortissima: 1° Schlierenzauer 555,1 p.ti - 2° Morgenstern 551,9 p.ti (- 3,2 p.ti) - 3° Ahonen 551,7 p.ti (-3,4 p.ti).
Ci si prepara per la gara di Innsbruck, ma qui succede il colpo di scena: le condizioni meteo non permettono di effettuare la gara. La giuria decide che la gara sarà recuperata il 5 gennaio a Bischofshofen il giorno prima di quella conclusiva sempre nella stessa località austriaca; inoltre le qualificazioni saranno valide per tutte e due le gare, che non si svolgeranno con il sistema del KO ad eliminazione diretta. In queste difficili condizioni l'esperienza di Ahonen risulterà decisiva riuscendo a tirare fuori dal cilindro due vittorie decisive, mentre i due austriaci si perderanno per strada.
Nella prima gara di Bischofshofen Ahonen piazza un colpo devastante vincendo davanti a Morgenstern con 11 punti di distacco, mentre il capoclassifica Schlierenzauer si classifica solamente in 5ª èposizione con 26 punti di distacco. In un solo colpo Ahonen balza al comando della Vierschanzentournee e dilata i distacchi: 1° Ahonen 834,2 p.ti - 2° Morgenstern 823,3 p.ti (- 10,9 p.ti) - 3° Schlierenzauer 811,7 p.ti (-22,5 p.ti).
Nella seconda gara di Bischofshofen Ahonen completa il suo capolavoro vincendo la seconda gara in due giorni; Morgenstern si classificherà al 3° posto mentre Schlierenzauer nella disperata ricerca della rimonta sbaglierà completamente il primo salto classificandosi 42° e non qualificandosi per la 2ª manche, perdendo così il posto sul podio finale a favore del tedesco Neumayer.
La classifica finale sarà la seguente: 1° Ahonen 1085.8 p.ti - 2° Morgenstern 1066.0 p.ti (- 19,8 p.ti) - 3° Neumayer 994.6 p.ti (-91,2 p.ti).
fonte: spiegel.de
2011 - Un altro grande slam?
Qui la storia deve essere ancora scritta, però Thomas Morgenstern ha tutte le carte in regola per .....