Cinematografo

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jerrydrake
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Re: Cinematografo

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martin eden ha scritto: domenica 23 luglio 2023, 10:18
jerrydrake ha scritto: domenica 23 luglio 2023, 0:13 Qualcuno ha visto il film dominatore degli Oscar Everything Everywhere All At Once? Solo io non ne ho riconosciuto l'incredibile bellezza?
Dopo aver visto assegnare negli anni scorsi l'Oscar come Miglior Film addirittura ad un remake come Coda (rifacimento paro paro tra l'altro di un gradevole, ma non trascendentale, film francese)...come mai non ho tutta questa voglia di guardare Everything Everywhere All At Once?
Oltre agli Oscar a pioggia, ha vinto di tutto e a giudicare dalle recensioni sul web è piaciuto a tutti, critica e pubblico. Però non trovo sia un film per tutti, ma non nel senso che sia "difficile" ma nel senso che a una buona parte della platea dovrebbe far cag risultare indigesto. E poi vanno bene le citazioni, le commistioni di generi, il nonsense, ma qui mi pare tutto eccessivo, tutto troppo e 30' consecutivi di combattimenti alla Matrix misto Bruce Lee non mi sembra una cosa così amabile dagli spettatori. Poi sicuramente sono io che non ci sono arrivato però proprio non mi capacito del successo planetario di questo film.


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lemond
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Re: Cinematografo

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Gimbatbu ha scritto: domenica 23 luglio 2023, 10:39
lemond ha scritto: domenica 23 luglio 2023, 8:45 A me è piaciuto tantissimo in questi giorni il film di Martone su Troisi. Come lo rimpiango Massimo, che era proprio il regista/attore che si confaceva ai miei desideri: divertire con intelligenza e ... :clap:
Vero. Nel cinema italiano è stato un unicum. La sua assenza non è stata più colmata.
A proposito, di napoletano non conosco una parola e ieri infatti ho visto un film "Un giorno all'improvviso" che avrebbe avuto bisogno dei sottotitoli, mentre per me Massimo parlava italiano. :)


Fanno festa i musulmani il venerdì
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Re: Cinematografo

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jerrydrake ha scritto: domenica 23 luglio 2023, 10:44
martin eden ha scritto: domenica 23 luglio 2023, 10:18
jerrydrake ha scritto: domenica 23 luglio 2023, 0:13 Qualcuno ha visto il film dominatore degli Oscar Everything Everywhere All At Once? Solo io non ne ho riconosciuto l'incredibile bellezza?
Dopo aver visto assegnare negli anni scorsi l'Oscar come Miglior Film addirittura ad un remake come Coda (rifacimento paro paro tra l'altro di un gradevole, ma non trascendentale, film francese)...come mai non ho tutta questa voglia di guardare Everything Everywhere All At Once?
Oltre agli Oscar a pioggia, ha vinto di tutto e a giudicare dalle recensioni sul web è piaciuto a tutti, critica e pubblico. Però non trovo sia un film per tutti, ma non nel senso che sia "difficile" ma nel senso che a una buona parte della platea dovrebbe far cag risultare indigesto. E poi vanno bene le citazioni, le commistioni di generi, il nonsense, ma qui mi pare tutto eccessivo, tutto troppo e 30' consecutivi di combattimenti alla Matrix misto Bruce Lee non mi sembra una cosa così amabile dagli spettatori. Poi sicuramente sono io che non ci sono arrivato però proprio non mi capacito del successo planetario di questo film.
Da quel che leggo, penso proprio di evitarne la visione. Hai elencato tutte cose che non mi piacciono. :)


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Re: Cinematografo

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lemond
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Re: Cinematografo

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Il sol dell'avvenire. Nanni Moretti alla fine ha capito nel suo consueto film splendido, (a differenza del noiosissimo Oppenheimer, che dopo un ventina di minuti ho smesso di vedere) quale può essere il tipo di comunismo per l'uomo: quello sognato, che già nel 1956 prendeva le distanze dall'Unione Sovietica di Stalin e sfila in corteo con il bandierone di Lev Trotskii (e non dell'omofobo e rivoluzionario da burletta Guevara!).
Al pari di Woody e Troisi, s.m. Nanni non perde un colpo.
P:s: Vero è che nel '56 Guevara non lo conosceva nessuno, però gli anacronismi si possono sempre inserire in un sogno.


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riddler
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Re: Cinematografo

Messaggio da leggere da riddler »

L'altro ieri incuriosito ho visto finalmente un film, non parlo di Oppenehimer che salvo il cameo di Casey Affleck alquanto inquietante anche in soli 2 minuti non mi ha fatto dire wow....
Vi racconto brevemente la trama
In un'era post apocalittica una imperatrice viene incaricata di recuperare una scorta di benzina da un tiranno. L'imperatrice anzichè eseguire gli ordini del tiranno che aveva il completo dominio delle scorte di acqua rimaste, si dirige verso i suoi luoghi d'origine, il cosiddetto luogo verde, nella speranza di sfuggire all'inseguimento del tiranno e dei suoi uomini....

Piu o meno è così la trama proprio sintetizzandola al massimo...
La domanda è può un film con una trama e una sceneggiatura tutt'altro che da oscar essere considerato un capolavoro?
La risposta per me (e non sono l'unico a pensarlo) è si!
Ovviamente sto parlando di Mad Max fury road.
Il film è stato candidato a 10 oscar vincendone 6. Non ha avuto nomination per gli attori e non ha vinto il premio per miglior film e regia che può essere anche opinabile ma la fotografia era eccezionale nel film.
Un montaggio da oscar nel deserto per me non era facile.
Io un film così adrenalinico non lo vedevo non so da quanti anni (se non decenni) in un certo momento del film non riuscivo nemmeno a stare incollato alla poltrona, soprattutto la scena in cui gli uomini appesi alle aste entravano nel mezzo... bellissimo anche il personaggio Doof Warrior (il chitarrista lancia fiamme)

Non so io non sono un patito di cinecomics come Justice league the flash e via discorrendo... ma sto film d'azione mi è parso nettamente diverso.


Ecco l'elenco delle corse minori del ciclismo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sacha_Modolo
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nemecsek.
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Re: Cinematografo

Messaggio da leggere da nemecsek. »

https://www.repubblica.it/esteri/2023/1 ... -P12-S1-T1

[Il celebre regista iraniano, Dariush Mehrjui, 84 anni, icona del cinema locale e tra i fondatori della New Wave iraniana dei primi anni '70, è stato accoltellato a morte con la moglie nella villa dove abitava nel comune di Meshkindasht di Karaj, nella provincia di Alborz, a ovest di Teheran, secondo quanto riferito dai media locali ieri sera.

Prima dell’aggressione la donna, Vahideh Mohammadifar, scrittrice, aveva postato sui social media che la coppia era stata minacciata con un coltello da un individuo non iraniano[/i]

Dice stanno a controllà l'alibi de Paolo Mereghetti


:diavoletto:


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Road Runner
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Re: Cinematografo

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Domani sera, 22.55, su Rai Movie, trasmettono il capolavoro del Maestro Paul Thomas Anderson "Magnolia".
Il film è pregevole, ma ciò che lo rende speciale è la colonna sonora di Aimee Mann, per la quale era stata nominata agli Oscar.
Anderson non ha mai nascosto che la trama e le scende del film sono state "cucite addosso" ai brani di Aimee Mann, di
cui era letteralmente affascinato!, e di essere stato completamente ispirato da "Lei"!!
Ecco il trailer di Magnolia, sulle note di Save Me.

Aimee Mann "Save Me" (from Album "Magnolia Soundtreck) =



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lemond
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Re: Cinematografo

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"C'è ancora domani", ma che film è? Naturalmente parlo della sceneggiatura, perché le immagini in bianco e nero, ma soprattutto la scena del primo pestaggio (in musica) mi sono sembrati molto azzeccati. Ma per il resto, ci si presenta un uomo delle caverne e non certo un normale capofamiglia del subito dopo guerra. È vero che il maschio latino non ha mai brillato per maturità e comprensione del mondo e il ventennio di prima lo aveva dimostrato "ad abundatiam", ma la Cortellesi va oltre e non di poco e l'aritmetica lo dimostra! Non voglio dire altro, per non privare chi volesse vederlo, della sorpresa finale, che è proprio l'assunto del film, ma che a me pare davvero poco azzeccata. :)


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bicycleran
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Re: Cinematografo

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lemond ha scritto: venerdì 5 gennaio 2024, 9:38 "C'è ancora domani", ma che film è? Naturalmente parlo della sceneggiatura, perché le immagini in bianco e nero, ma soprattutto la scena del primo pestaggio (in musica) mi sono sembrati molto azzeccati. Ma per il resto, ci si presenta un uomo delle caverne e non certo un normale capofamiglia del subito dopo guerra. È vero che il maschio latino non ha mai brillato per maturità e comprensione del mondo e il ventennio di prima lo aveva dimostrato "ad abundatiam", ma la Cortellesi va oltre e non di poco e l'aritmetica lo dimostra! Non voglio dire altro, per non privare chi volesse vederlo, della sorpresa finale, che è proprio l'assunto del film, ma che a me pare davvero poco azzeccata. :)
La penso esattamente al contrario sugli esiti delle sequenze: per me finale magnifico e balletti insomma.
Il marito e il suocero sembrano un po' dei cavernicoli, è vero, ma ancora più implausibili sono i momenti col soldato americano. Più interessante la caratterizzazione dei maschi ricchi. Si giustifica un po' il tutto con lo stile del film, che non è certo classicamente neorealista come hanno scritto in tanti.
Mi ha molto divertito la vecchia ignota alla veglia.

p.s. per chi come me non riesce più ad andare al cinema: il film si trova già per vie traverse


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Re: Cinematografo

Messaggio da leggere da aitutaki1 »

Non può essere peggio del mondo dietro di te , non sono nemmeno riuscito a vederlo tutto, un minestrone apocalittico senza senso
che si trascina in situazioni slegate e paradossali appena tratteggiate molto superficialmente con le solite fissazioni yankee
che si sublimano nel lancio dei volantini morte all' america in arabo e nella figlia alienata dal mondo la cui massima preoccupazione
in un società al collasso è non vedere la fine di una puntata di Friends.
Avrebbero potuto ricavare una particina per la sciacquetta che non vuole avere figli per l' ecoansia e forse avrebbero persino
risollevato un bidone assoluto.


Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
.·. Sic Semper Tyrannis .·.

Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)

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Re: Cinematografo

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bicycleran ha scritto: venerdì 5 gennaio 2024, 16:06
lemond ha scritto: venerdì 5 gennaio 2024, 9:38 "C'è ancora domani", ma che film è? Naturalmente parlo della sceneggiatura, perché le immagini in bianco e nero, ma soprattutto la scena del primo pestaggio (in musica) mi sono sembrati molto azzeccati. Ma per il resto, ci si presenta un uomo delle caverne e non certo un normale capofamiglia del subito dopo guerra. È vero che il maschio latino non ha mai brillato per maturità e comprensione del mondo e il ventennio di prima lo aveva dimostrato "ad abundatiam", ma la Cortellesi va oltre e non di poco e l'aritmetica lo dimostra! Non voglio dire altro, per non privare chi volesse vederlo, della sorpresa finale, che è proprio l'assunto del film, ma che a me pare davvero poco azzeccata. :)
La penso esattamente al contrario sugli esiti delle sequenze: per me finale magnifico e balletti insomma.
Il marito e il suocero sembrano un po' dei cavernicoli, è vero, ma ancora più implausibili sono i momenti col soldato americano. Più interessante la caratterizzazione dei maschi ricchi. Si giustifica un po' il tutto con lo stile del film, che non è certo classicamente neorealista come hanno scritto in tanti.
Mi ha molto divertito la vecchia ignota alla veglia.

p.s. per chi come me non riesce più ad andare al cinema: il film si trova già per vie traverse
Sul soldato americano che dire: boh!? Mentre la vecchia... :D


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Re: Cinematografo

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Io capitano.
Boh. Compitino senza infamia né lode che non dice niente di originale. Incerto tra l'essere una fiaba e un drammone; è andato a Venezia ma poteva quasi finire a Giffoni. L'ha fatto Garrone quindi alla fine non è male, ma si può saltare.


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Re: Cinematografo

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bicycleran ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 14:35 Io capitano.
Boh. Compitino senza infamia né lode che non dice niente di originale. Incerto tra l'essere una fiaba e un drammone; è andato a Venezia ma poteva quasi finire a Giffoni. L'ha fatto Garrone quindi alla fine non è male, ma si può saltare.
Avevo cominciato a guardarlo, ma era solo in lingua del posto e poi ci siamo anche accorti che non c'era Favino. :D :diavoletto:


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Re: Cinematografo

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lemond ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 9:18
bicycleran ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 14:35 Io capitano.
Boh. Compitino senza infamia né lode che non dice niente di originale. Incerto tra l'essere una fiaba e un drammone; è andato a Venezia ma poteva quasi finire a Giffoni. L'ha fatto Garrone quindi alla fine non è male, ma si può saltare.
Avevo cominciato a guardarlo, ma era solo in lingua del posto e poi ci siamo anche accorti che non c'era Favino. :D :diavoletto:
Anch'io avevo trovato un v.o., ora invece c'è anche doppiato.
Favino continua a non esserci. :D


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Re: Cinematografo

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Un film che ho rivisto ieri e che mi sembra abbia una sceneggiatura scritta da dio, (direbbe Baricco :D ) è "L'accusa", che vede la partecipazione di quasi tutta la famiglia Attal. :) A differenza di quasi ogni altro, l'autore non giudica, ma spiega e bene come vanno oggi le cose del sesso oggi nel mondo, naturalmente partendo dalla cultura famigliare e sociale. È una vana speranza l'integrazione delle varie identità in una che le trascenda, in Francia ci hanno provato, ma i risultati sono sconfortanti, così come altrove. Padre e figlio ad, es. si comportano più o meno nello stesso modo (venti minuti di sesso) ma i risultati sono opposti, anche se all'inizio sembrano eguali e mi ritorna in mente Claudia Cardinale in "C'era una volta il west", per capire come tutto ciò possa essere vissuto in maniera diversa. In questi giorni ho visto anche la terza stagione di The Fall e, nonostante i personaggi siano abbastanza divisi in buoni e cattivi (a differenza del film di cui sopra), c'è però anche qui la voglia di capire la genesi di ogni comportamento e devo aggiungere che mi sono "innamorato" di Stella Gibson. :)


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Re: Cinematografo

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lemond ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 13:56 Un film che ho rivisto ieri e che mi sembra abbia una sceneggiatura scritta da dio, (direbbe Baricco :D ) è "L'accusa", che vede la partecipazione di quasi tutta la famiglia Attal. :) A differenza di quasi ogni altro, l'autore non giudica, ma spiega e bene come vanno oggi le cose del sesso oggi nel mondo, naturalmente partendo dalla cultura famigliare e sociale. È una vana speranza l'integrazione delle varie identità in una che le trascenda, in Francia ci hanno provato, ma i risultati sono sconfortanti, così come altrove. Padre e figlio ad, es. si comportano più o meno nello stesso modo (venti minuti di sesso) ma i risultati sono opposti, anche se all'inizio sembrano eguali e mi ritorna in mente Claudia Cardinale in "C'era una volta il west", per capire come tutto ciò possa essere vissuto in maniera diversa. In questi giorni ho visto anche la terza stagione di The Fall e, nonostante i personaggi siano abbastanza divisi in buoni e cattivi (a differenza del film di cui sopra), c'è però anche qui la voglia di capire la genesi di ogni comportamento e devo aggiungere che mi sono "innamorato" di Stella Gibson. :)
Bel film visto in tv recentemente. Quoto quello che hai scritto.


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Re: Cinematografo

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Hanno tentato di farmi vedere Napoleon, ma non ce l'ho fatta a finirlo a metà mi è venuta voglia di ammazzare inglesi per vendicare sto scempio che han fatto con la figura corso più famoso di tutti i tempi e ho lasciato stare. Tra l' altro da quello che ho visto se ti mettevi di proposito a fare il più gran numero di errori storici possibili e a ridicolizzare e dipingere come un imbecille il protagonista non ci riuscivi così bene.

Oppenheimer invece filmone da non perdere, veramente tanta, tanta roba Nolan non si smentisce mai :cuore:


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Re: Cinematografo

Messaggio da leggere da Walter_White »

Sabato ho visto in anteprima italiana The Zone of Interest (o La zona d'interesse, che dir si voglia), il nuovo film di Jonathan Glazer riguardo alla vita "normale" di Rudolf Hoss e la sua famiglia a fianco di Auschwitz. Un'esperienza audiovisiva indescrivibile, una costante sensazione di ribrezzo provocata da il contrasto delle immagini e dei suoni strazianti che accompagnano scene di ordinaria quotidianità. Una rappresentazione del male e dell'olocausto che prende i canoni del cinema narrativo a cui si è abituati e li straccia completamente. Consiglio la visione a tutti quando uscirà nelle sale, il 22 febbraio se non sbaglio. Per me è già capolavoro.


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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nemecsek.
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Re: Cinematografo

Messaggio da leggere da nemecsek. »

Ho visto foglie morte o come si chiama di Kaurismaki
Io ho un vero culto per il finlandese, la critica è stata molto benevola con questo film, io l'ho trovato un po' na minestra scaldata; Aki, quando Bergman si è reso conto che si era messo a fare Bergman ha mollato!

Quello di Wenders, Perfect Day o days, "è lo stesso" cit. del puliscicessi giapponese
Già dopo lisbon story mero detto che me facevo taja i cosi piuttosto di rivedere un film di wenders
va be na storia intima, a me proprio non ha convinto, me pare un occidentale che ha tanto rispetto per quella cultura, ma l'ha osservata col binocolo al contrario

dite vobis

anzi aggiungo
belle colonne sonore entrambi


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bicycleran
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Re: Cinematografo

Messaggio da leggere da bicycleran »

La mia ormai acclarata impossibilità di andare al cinema si è interrotta grazie alla riesumazione del cineteatro parrocchiale del quartiere, che domenica scorsa ha fatto l'ultimo film di Loach (e domenica farà una commedia di Fo-Rame: "Ma perché non vi fate gli autori vostri?", dico io).
Quindi dopo il pippotto raccolta fondi per don Davide missionario in Brasile, in mezzo a qualche decina di spettatatori di età avanzata, ho visto The Old Oak.
In un quartiere di ex minatori ormai ridotti male, viene collocato un gruppo di rifugiati siriani. Il proprietario del pub il cui nome è il titolo del film dà aiuto a questa gente, mentre i suoi storici avventori la caccierebbe volentieri. Tutte le contraddizioni e le implicazioni sgradevoli, che un cinema progressista petaloso censurerebbe o edulcherebbe, vengono affrontate di petto da un regista che conosce gli ambienti che racconta e che, pur credendo nella solidarietà, non nasconde i problemi insiti in un guerra tra poveri. Con un finale toccante che, a mio avviso, ne fa uno dei suoi film milgiori.


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Re: Cinematografo

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bicycleran ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 12:30
lemond ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 9:18
bicycleran ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 14:35 Io capitano.
Boh. Compitino senza infamia né lode che non dice niente di originale. Incerto tra l'essere una fiaba e un drammone; è andato a Venezia ma poteva quasi finire a Giffoni. L'ha fatto Garrone quindi alla fine non è male, ma si può saltare.
Avevo cominciato a guardarlo, ma era solo in lingua del posto e poi ci siamo anche accorti che non c'era Favino. :D :diavoletto:
Anch'io avevo trovato un v.o., ora invece c'è anche doppiato.
Favino continua a non esserci. :D
Ieri invece Favino, grazie a Paramount, è arrivato, anche se ho dovuto interrompere a metà (circa) le gesta del sommergibilista quando è arrivato immi' nipote a vedere il Real. :D Film molto interessante, per ora. ;)


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Re: Cinematografo

Messaggio da leggere da nemecsek. »

bicycleran ha scritto: mercoledì 14 febbraio 2024, 10:04 La mia ormai acclarata impossibilità di andare al cinema
Neopaternità? :)
bicycleran ha scritto: mercoledì 14 febbraio 2024, 10:04 l'ultimo film di Loach ....uno dei suoi film milgiori.
preferirei succhiare dei chiodi arrugginiti piuttosto di vederlo, ma buon per te..... :cincin:

lemond ha scritto: mercoledì 14 febbraio 2024, 10:20 le gesta del sommergibilista Film molto interessante, per ora. ;)

Andar
pel vasto mar
ridendo in faccia a monna Morte ed al Destino!
Colpir
e seppellir
ogni nemico che s'incontra sul cammino!

:D


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Re: Cinematografo

Messaggio da leggere da bicycleran »

nemecsek. ha scritto: mercoledì 14 febbraio 2024, 12:36
bicycleran ha scritto: mercoledì 14 febbraio 2024, 10:04 La mia ormai acclarata impossibilità di andare al cinema
Neopaternità? :)
bicycleran ha scritto: mercoledì 14 febbraio 2024, 10:04 l'ultimo film di Loach ....uno dei suoi film milgiori.
preferirei succhiare dei chiodi arrugginiti piuttosto di vederlo, ma buon per te..... :cincin:

Chacun son cinéma

Neo mica tanto, due anni che non vo.


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Re: Cinematografo

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bicycleran ha scritto: mercoledì 14 febbraio 2024, 15:43
nemecsek. ha scritto: mercoledì 14 febbraio 2024, 12:36
bicycleran ha scritto: mercoledì 14 febbraio 2024, 10:04 La mia ormai acclarata impossibilità di andare al cinema
Neopaternità? :)
bicycleran ha scritto: mercoledì 14 febbraio 2024, 10:04 l'ultimo film di Loach ....uno dei suoi film milgiori.
preferirei succhiare dei chiodi arrugginiti piuttosto di vederlo, ma buon per te..... :cincin:

Chacun son cinéma

Neo mica tanto, due anni che non vo.
Anch'io quando vedo Loach, giro pagina. Il Comandante mi ha fatto capire che i marinai sono di altra pasta, a parte gli stalinisti che rimangono tali in ogni occasione! :x


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Walter_White ha scritto: lunedì 29 gennaio 2024, 9:41 Sabato ho visto in anteprima italiana The Zone of Interest (o La zona d'interesse, che dir si voglia), il nuovo film di Jonathan Glazer riguardo alla vita "normale" di Rudolf Hoss e la sua famiglia a fianco di Auschwitz. Un'esperienza audiovisiva indescrivibile, una costante sensazione di ribrezzo provocata da il contrasto delle immagini e dei suoni strazianti che accompagnano scene di ordinaria quotidianità. Una rappresentazione del male e dell'olocausto che prende i canoni del cinema narrativo a cui si è abituati e li straccia completamente. Consiglio la visione a tutti quando uscirà nelle sale, il 22 febbraio se non sbaglio. Per me è già capolavoro.
È agghiacciante. Un film da vedere.


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lemond ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 13:56 Un film che ho rivisto ieri e che mi sembra abbia una sceneggiatura scritta da dio, (direbbe Baricco :D ) è "L'accusa", che vede la partecipazione di quasi tutta la famiglia Attal. :) A differenza di quasi ogni altro, l'autore non giudica, ma spiega e bene come vanno oggi le cose del sesso oggi nel mondo, naturalmente partendo dalla cultura famigliare e sociale. È una vana speranza l'integrazione delle varie identità in una che le trascenda, in Francia ci hanno provato, ma i risultati sono sconfortanti, così come altrove. Padre e figlio ad, es. si comportano più o meno nello stesso modo (venti minuti di sesso) ma i risultati sono opposti, anche se all'inizio sembrano eguali e mi ritorna in mente Claudia Cardinale in "C'era una volta il west", per capire come tutto ciò possa essere vissuto in maniera diversa. In questi giorni ho visto anche la terza stagione di The Fall e, nonostante i personaggi siano abbastanza divisi in buoni e cattivi (a differenza del film di cui sopra), c'è però anche qui la voglia di capire la genesi di ogni comportamento e devo aggiungere che mi sono "innamorato" di Stella Gibson. :)
tema che mi interessa molto, ma non ho capito bene quello che vorresti dire del film che, nel caso vedrei.
Soprattutto come c'entra con "C'era una volta il west" che conosco quasi a memoria.


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herbie ha scritto: giovedì 22 febbraio 2024, 18:30
lemond ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 13:56 Un film che ho rivisto ieri e che mi sembra abbia una sceneggiatura scritta da dio, (direbbe Baricco :D ) è "L'accusa", che vede la partecipazione di quasi tutta la famiglia Attal. :) A differenza di quasi ogni altro, l'autore non giudica, ma spiega e bene come vanno oggi le cose del sesso oggi nel mondo, naturalmente partendo dalla cultura famigliare e sociale. È una vana speranza l'integrazione delle varie identità in una che le trascenda, in Francia ci hanno provato, ma i risultati sono sconfortanti, così come altrove. Padre e figlio ad, es. si comportano più o meno nello stesso modo (venti minuti di sesso) ma i risultati sono opposti, anche se all'inizio sembrano eguali e mi ritorna in mente Claudia Cardinale in "C'era una volta il west", per capire come tutto ciò possa essere vissuto in maniera diversa. In questi giorni ho visto anche la terza stagione di The Fall e, nonostante i personaggi siano abbastanza divisi in buoni e cattivi (a differenza del film di cui sopra), c'è però anche qui la voglia di capire la genesi di ogni comportamento e devo aggiungere che mi sono "innamorato" di Stella Gibson. :)
tema che mi interessa molto, ma non ho capito bene quello che vorresti dire del film che, nel caso vedrei.
Soprattutto come c'entra con "C'era una volta il west" che conosco quasi a memoria.
Non il film per intiero, ma la frase che Claudia Cardinale dice dopo essere stata stuprata, che suona all'incirca così: "Eh va beh, dopo un bel bagno mi passa di certo tutto." Questo perché nel film di Attal si guarda lo stupro (che peraltro personalmente non capisco il motivo, se non patologico, di chi lo compie, che sodisfazione ci può essere, boh!) da diversi punti vista e uno di questi mi ha richiamato alla mente C.C.


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Ismaele72 ha scritto: giovedì 22 febbraio 2024, 17:33
Walter_White ha scritto: lunedì 29 gennaio 2024, 9:41 Sabato ho visto in anteprima italiana The Zone of Interest (o La zona d'interesse, che dir si voglia), il nuovo film di Jonathan Glazer riguardo alla vita "normale" di Rudolf Hoss e la sua famiglia a fianco di Auschwitz. Un'esperienza audiovisiva indescrivibile, una costante sensazione di ribrezzo provocata da il contrasto delle immagini e dei suoni strazianti che accompagnano scene di ordinaria quotidianità. Una rappresentazione del male e dell'olocausto che prende i canoni del cinema narrativo a cui si è abituati e li straccia completamente. Consiglio la visione a tutti quando uscirà nelle sale, il 22 febbraio se non sbaglio. Per me è già capolavoro.
È agghiacciante. Un film da vedere.
Se è agghiacciante, ergo non è da vedere. Moretti avrebbe detto: Vabbè, facciamoci del male! :) :cincin:


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lemond ha scritto: venerdì 23 febbraio 2024, 8:10
Ismaele72 ha scritto: giovedì 22 febbraio 2024, 17:33
Walter_White ha scritto: lunedì 29 gennaio 2024, 9:41 Sabato ho visto in anteprima italiana The Zone of Interest (o La zona d'interesse, che dir si voglia), il nuovo film di Jonathan Glazer riguardo alla vita "normale" di Rudolf Hoss e la sua famiglia a fianco di Auschwitz. Un'esperienza audiovisiva indescrivibile, una costante sensazione di ribrezzo provocata da il contrasto delle immagini e dei suoni strazianti che accompagnano scene di ordinaria quotidianità. Una rappresentazione del male e dell'olocausto che prende i canoni del cinema narrativo a cui si è abituati e li straccia completamente. Consiglio la visione a tutti quando uscirà nelle sale, il 22 febbraio se non sbaglio. Per me è già capolavoro.
È agghiacciante. Un film da vedere.
Se è agghiacciante, ergo non è da vedere. Moretti avrebbe detto: Vabbè, facciamoci del male! :) :cincin:
Sono colpi forti che smuovono i penetralia dell' animo umano. Per me :cincin:


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lemond ha scritto: venerdì 23 febbraio 2024, 8:08
herbie ha scritto: giovedì 22 febbraio 2024, 18:30
lemond ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 13:56 Un film che ho rivisto ieri e che mi sembra abbia una sceneggiatura scritta da dio, (direbbe Baricco :D ) è "L'accusa", che vede la partecipazione di quasi tutta la famiglia Attal. :) A differenza di quasi ogni altro, l'autore non giudica, ma spiega e bene come vanno oggi le cose del sesso oggi nel mondo, naturalmente partendo dalla cultura famigliare e sociale. È una vana speranza l'integrazione delle varie identità in una che le trascenda, in Francia ci hanno provato, ma i risultati sono sconfortanti, così come altrove. Padre e figlio ad, es. si comportano più o meno nello stesso modo (venti minuti di sesso) ma i risultati sono opposti, anche se all'inizio sembrano eguali e mi ritorna in mente Claudia Cardinale in "C'era una volta il west", per capire come tutto ciò possa essere vissuto in maniera diversa. In questi giorni ho visto anche la terza stagione di The Fall e, nonostante i personaggi siano abbastanza divisi in buoni e cattivi (a differenza del film di cui sopra), c'è però anche qui la voglia di capire la genesi di ogni comportamento e devo aggiungere che mi sono "innamorato" di Stella Gibson. :)
tema che mi interessa molto, ma non ho capito bene quello che vorresti dire del film che, nel caso vedrei.
Soprattutto come c'entra con "C'era una volta il west" che conosco quasi a memoria.
Non il film per intiero, ma la frase che Claudia Cardinale dice dopo essere stata stuprata, che suona all'incirca così: "Eh va beh, dopo un bel bagno mi passa di certo tutto." Questo perché nel film di Attal si guarda lo stupro (che peraltro personalmente non capisco il motivo, se non patologico, di chi lo compie, che sodisfazione ci può essere, boh!) da diversi punti vista e uno di questi mi ha richiamato alla mente C.C.
Sì, la Cardinale in quel film è una ex prostituta che prova a salvare la proprietà ereditata dal marito morto appena dopo il matrimonio, difendendosi dallo strapotere dei costruttori di ferrovie...un motivo ce l'ha insomma...
Volevo però capire meglio la frase: " È una vana speranza l'integrazione delle varie identità in una che le trascenda, in Francia ci hanno provato, ma i risultati sono sconfortanti, così come altrove"


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herbie ha scritto: venerdì 23 febbraio 2024, 15:45
lemond ha scritto: venerdì 23 febbraio 2024, 8:08
herbie ha scritto: giovedì 22 febbraio 2024, 18:30

tema che mi interessa molto, ma non ho capito bene quello che vorresti dire del film che, nel caso vedrei.
Soprattutto come c'entra con "C'era una volta il west" che conosco quasi a memoria.
Non il film per intiero, ma la frase che Claudia Cardinale dice dopo essere stata stuprata, che suona all'incirca così: "Eh va beh, dopo un bel bagno mi passa di certo tutto." Questo perché nel film di Attal si guarda lo stupro (che peraltro personalmente non capisco il motivo, se non patologico, di chi lo compie, che sodisfazione ci può essere, boh!) da diversi punti vista e uno di questi mi ha richiamato alla mente C.C.
Sì, la Cardinale in quel film è una ex prostituta che prova a salvare la proprietà ereditata dal marito morto appena dopo il matrimonio, difendendosi dallo strapotere dei costruttori di ferrovie...un motivo ce l'ha insomma...
Volevo però capire meglio la frase: " È una vana speranza l'integrazione delle varie identità in una che le trascenda, in Francia ci hanno provato, ma i risultati sono sconfortanti, così come altrove"
Mi pare abbastanza chiara, se vuoi qualcosa di più non saprei proprio che cosa aggiungere? ;) O forse, pensa un po' al conflitto in Palestina: basta un nome diverso (Allah/Jahwè) e poco più, per continuare a ...


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lemond ha scritto: sabato 24 febbraio 2024, 8:34
herbie ha scritto: venerdì 23 febbraio 2024, 15:45
lemond ha scritto: venerdì 23 febbraio 2024, 8:08

Non il film per intiero, ma la frase che Claudia Cardinale dice dopo essere stata stuprata, che suona all'incirca così: "Eh va beh, dopo un bel bagno mi passa di certo tutto." Questo perché nel film di Attal si guarda lo stupro (che peraltro personalmente non capisco il motivo, se non patologico, di chi lo compie, che sodisfazione ci può essere, boh!) da diversi punti vista e uno di questi mi ha richiamato alla mente C.C.
Sì, la Cardinale in quel film è una ex prostituta che prova a salvare la proprietà ereditata dal marito morto appena dopo il matrimonio, difendendosi dallo strapotere dei costruttori di ferrovie...un motivo ce l'ha insomma...
Volevo però capire meglio la frase: " È una vana speranza l'integrazione delle varie identità in una che le trascenda, in Francia ci hanno provato, ma i risultati sono sconfortanti, così come altrove"
Mi pare abbastanza chiara, se vuoi qualcosa di più non saprei proprio che cosa aggiungere? ;) O forse, pensa un po' al conflitto in Palestina: basta un nome diverso (Allah/Jahwè) e poco più, per continuare a ...
ma cosa intendi per identità (immagino sessuale) che trascenda le altre identità? In che modo questo è stato attualo ed è fallito? A me pare invece che si sia proceduto ad una capillare differenziazione delle più svariate identità sessuali, nel mondo reale. E soprattutto: che c'entra questo con un film dove (mi par di capire) sia raccontata una storia di sfruttamento o di stupro?
Recentemente ho visto "Love" di Gaspar Noè e l'ho trovato (anche nelle svariate scene di sesso) meraviglioso. Siamo al confine col porno, quanto a contenuto, per carità, ma con una qualità artistica nella composizione dell'immagine e in generale una bellezza che col porno non ha nulla a che vedere. Parere personale.


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herbie ha scritto: sabato 24 febbraio 2024, 14:06 ... ma cosa intendi per identità (immagino sessuale)
No, Identità culturale, non si riesce a raggiungere una koinè in nessun luogo, anzi semmai avviene il contrario anche fra simili, basti vedere quante sètte cristiane ci sono ad es, negli S.U.


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lemond ha scritto: domenica 25 febbraio 2024, 9:13
herbie ha scritto: sabato 24 febbraio 2024, 14:06 ... ma cosa intendi per identità (immagino sessuale)
No, Identità culturale, non si riesce a raggiungere una koinè in nessun luogo, anzi semmai avviene il contrario anche fra simili, basti vedere quante sètte cristiane ci sono ad es, negli S.U.
ah perfetto. Ora è tutto più chiaro, perchè da come era scritto pareva riferito a quanto era enunciato immediatamente prima. Sono d'accordo.


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herbie ha scritto: sabato 24 febbraio 2024, 14:06
lemond ha scritto: sabato 24 febbraio 2024, 8:34
herbie ha scritto: venerdì 23 febbraio 2024, 15:45

Sì, la Cardinale in quel film è una ex prostituta che prova a salvare la proprietà ereditata dal marito morto appena dopo il matrimonio, difendendosi dallo strapotere dei costruttori di ferrovie...un motivo ce l'ha insomma...
Volevo però capire meglio la frase: " È una vana speranza l'integrazione delle varie identità in una che le trascenda, in Francia ci hanno provato, ma i risultati sono sconfortanti, così come altrove"
Mi pare abbastanza chiara, se vuoi qualcosa di più non saprei proprio che cosa aggiungere? ;) O forse, pensa un po' al conflitto in Palestina: basta un nome diverso (Allah/Jahwè) e poco più, per continuare a ...
ma cosa intendi per identità (immagino sessuale) che trascenda le altre identità? In che modo questo è stato attualo ed è fallito? A me pare invece che si sia proceduto ad una capillare differenziazione delle più svariate identità sessuali, nel mondo reale. E soprattutto: che c'entra questo con un film dove (mi par di capire) sia raccontata una storia di sfruttamento o di stupro?
Recentemente ho visto "Love" di Gaspar Noè e l'ho trovato (anche nelle svariate scene di sesso) meraviglioso. Siamo al confine col porno, quanto a contenuto, per carità, ma con una qualità artistica nella composizione dell'immagine e in generale una bellezza che col porno non ha nulla a che vedere. Parere personale.
Perché io veda un film di Noè mi devono legare alla sedia e mettermi un congegno che mi tenga aperti gli occhi come il protagonista di Arancia meccanica. Mi è bastato quello con Monica Bellucci.


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Re: Cinematografo

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Gimbatbu ha scritto: domenica 25 febbraio 2024, 17:25
herbie ha scritto: sabato 24 febbraio 2024, 14:06
lemond ha scritto: sabato 24 febbraio 2024, 8:34

Mi pare abbastanza chiara, se vuoi qualcosa di più non saprei proprio che cosa aggiungere? ;) O forse, pensa un po' al conflitto in Palestina: basta un nome diverso (Allah/Jahwè) e poco più, per continuare a ...
ma cosa intendi per identità (immagino sessuale) che trascenda le altre identità? In che modo questo è stato attualo ed è fallito? A me pare invece che si sia proceduto ad una capillare differenziazione delle più svariate identità sessuali, nel mondo reale. E soprattutto: che c'entra questo con un film dove (mi par di capire) sia raccontata una storia di sfruttamento o di stupro?
Recentemente ho visto "Love" di Gaspar Noè e l'ho trovato (anche nelle svariate scene di sesso) meraviglioso. Siamo al confine col porno, quanto a contenuto, per carità, ma con una qualità artistica nella composizione dell'immagine e in generale una bellezza che col porno non ha nulla a che vedere. Parere personale.
Perché io veda un film di Noè mi devono legare alla sedia e mettermi un congegno che mi tenga aperti gli occhi come il protagonista di Arancia meccanica. Mi è bastato quello con Monica Bellucci.
che aveva di così orribile "Irreversible"? a prescindere dal fatto che a me non fa impazzire, da un punto di vista estetico, la Monicona: le preferisco un altro genere di donna. E sul talento attoriale non mi esprimo mai, perchè non ho le conoscenze tecniche per farlo.
Viceversa, da un punto di vista della bellezza e potenza espressiva dell'immagine sì, e Noè mi piace molto.


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herbie ha scritto: domenica 25 febbraio 2024, 20:42
Gimbatbu ha scritto: domenica 25 febbraio 2024, 17:25
herbie ha scritto: sabato 24 febbraio 2024, 14:06

ma cosa intendi per identità (immagino sessuale) che trascenda le altre identità? In che modo questo è stato attualo ed è fallito? A me pare invece che si sia proceduto ad una capillare differenziazione delle più svariate identità sessuali, nel mondo reale. E soprattutto: che c'entra questo con un film dove (mi par di capire) sia raccontata una storia di sfruttamento o di stupro?
Recentemente ho visto "Love" di Gaspar Noè e l'ho trovato (anche nelle svariate scene di sesso) meraviglioso. Siamo al confine col porno, quanto a contenuto, per carità, ma con una qualità artistica nella composizione dell'immagine e in generale una bellezza che col porno non ha nulla a che vedere. Parere personale.
Perché io veda un film di Noè mi devono legare alla sedia e mettermi un congegno che mi tenga aperti gli occhi come il protagonista di Arancia meccanica. Mi è bastato quello con Monica Bellucci.
che aveva di così orribile "Irreversible"? a prescindere dal fatto che a me non fa impazzire, da un punto di vista estetico, la Monicona: le preferisco un altro genere di donna. E sul talento attoriale non mi esprimo mai, perchè non ho le conoscenze tecniche per farlo.
Viceversa, da un punto di vista della bellezza e potenza espressiva dell'immagine sì, e Noè mi piace molto.
Non saprei indicare una cosa precisa. Senso di disgusto generalizzato. Tarantino almeno ha sprazzi di genialità, Noè è solo un grande parac..o. Almeno per me, poi il cinema è come il calcio, ognuno la vede a modo suo anche se Pelé o Maradona piacciono a tutti come Ladri di biciclette o Blade runner.


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Re: Cinematografo

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lemond ha scritto: venerdì 23 febbraio 2024, 8:10
Ismaele72 ha scritto: giovedì 22 febbraio 2024, 17:33
Walter_White ha scritto: lunedì 29 gennaio 2024, 9:41 Sabato ho visto in anteprima italiana The Zone of Interest (o La zona d'interesse, che dir si voglia), il nuovo film di Jonathan Glazer riguardo alla vita "normale" di Rudolf Hoss e la sua famiglia a fianco di Auschwitz. Un'esperienza audiovisiva indescrivibile, una costante sensazione di ribrezzo provocata da il contrasto delle immagini e dei suoni strazianti che accompagnano scene di ordinaria quotidianità. Una rappresentazione del male e dell'olocausto che prende i canoni del cinema narrativo a cui si è abituati e li straccia completamente. Consiglio la visione a tutti quando uscirà nelle sale, il 22 febbraio se non sbaglio. Per me è già capolavoro.
È agghiacciante. Un film da vedere.
Se è agghiacciante, ergo non è da vedere. Moretti avrebbe detto: Vabbè, facciamoci del male! :) :cincin:
È un film necessario, prima di tutto il resto


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Gimbatbu ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 1:10
herbie ha scritto: domenica 25 febbraio 2024, 20:42
Gimbatbu ha scritto: domenica 25 febbraio 2024, 17:25

Perché io veda un film di Noè mi devono legare alla sedia e mettermi un congegno che mi tenga aperti gli occhi come il protagonista di Arancia meccanica. Mi è bastato quello con Monica Bellucci.
che aveva di così orribile "Irreversible"? a prescindere dal fatto che a me non fa impazzire, da un punto di vista estetico, la Monicona: le preferisco un altro genere di donna. E sul talento attoriale non mi esprimo mai, perchè non ho le conoscenze tecniche per farlo.
Viceversa, da un punto di vista della bellezza e potenza espressiva dell'immagine sì, e Noè mi piace molto.
Non saprei indicare una cosa precisa. Senso di disgusto generalizzato. Tarantino almeno ha sprazzi di genialità, Noè è solo un grande parac..o. Almeno per me, poi il cinema è come il calcio, ognuno la vede a modo suo anche se Pelé o Maradona piacciono a tutti come Ladri di biciclette o Blade runner.
io trovo "paraculismo" in molti registi assai più politically correct di Noè, che di "correct", o di ammiccante al gusto popolare, mi pare abbia veramente poco....probabilmente può non piacere la crudezza di molte scene, tuttavia nell'arte (e il cinema lo considero principalmente a partire da quanto di artistico ha, prima che da quanto riesce ad intrattenermi la storia raccontata) trovo che la cosa fondamentale sia la potenza espressiva dell'immagine che dev'essere maggiore di quanto si possa esprimere in prosa, e ovviamente la bellezza della stessa.
Parlare di "paraculismo" per un regista che ha fatto un film come "Vortex" poi....mah. Saranno all'avanguardia Pio e Amedeo, si vede.


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herbie ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 9:47 ... tuttavia nell'arte (e il cinema lo considero principalmente a partire da quanto di artistico ha, prima che da quanto riesce ad intrattenermi la storia raccontata) trovo che la cosa fondamentale sia la potenza espressiva dell'immagine che dev'essere maggiore di quanto si possa esprimere in prosa, e ovviamente la bellezza della stessa.
:crazy: tu e io siamo quasi ai poli opposti :); per me il cinema è solo fonte di divertimento atque apprendimento. Le scene di sesso e di violenza, se sono solo, le salto, così come quelle in cui non c'è dialogo. Rammento che un film di Herzog (mia figlia è una cinefila come te e aveva fatto la tesi su quel regista) lo vidi quasi tutto a velocità 8x. :D :cincin:


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lemond ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 11:51
herbie ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 9:47 ... tuttavia nell'arte (e il cinema lo considero principalmente a partire da quanto di artistico ha, prima che da quanto riesce ad intrattenermi la storia raccontata) trovo che la cosa fondamentale sia la potenza espressiva dell'immagine che dev'essere maggiore di quanto si possa esprimere in prosa, e ovviamente la bellezza della stessa.
:crazy: tu e io siamo quasi ai poli opposti :); per me il cinema è solo fonte di divertimento atque apprendimento. Le scene di sesso e di violenza, se sono solo, le salto, così come quelle in cui non c'è dialogo. Rammento che un film di Herzog (mia figlia è una cinefila come te e aveva fatto la tesi su quel regista) lo vidi quasi tutto a velocità 8x. :D :cincin:
d'altra parte puoi divertirti a rimanere in contemplazione della Cappella Sistina o della notte stellata di Van Gogh (io ci starei lì a godere per ore) e ad assistere ad uno spettacolo comico. I dialoghi più sono scarni ed espressivi per me , e meglio è. La colonna sonora è quasi più fondamentale delle parole. D'altra parte adoro Bergman Kubrick Tarkovsky Antognoni e Leone.
Son due piaceri diversi, e ogni piacere ha il suo valore imprescindibile per la vita dell'uomo...
Il cinema però è arte, usare l'immagine per raccontare una storia deve aggiungere bellezza e potenza espressiva alla storia. Altrimenti è meglio scriverla.


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herbie ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 13:07
lemond ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 11:51
herbie ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 9:47 ... tuttavia nell'arte (e il cinema lo considero principalmente a partire da quanto di artistico ha, prima che da quanto riesce ad intrattenermi la storia raccontata) trovo che la cosa fondamentale sia la potenza espressiva dell'immagine che dev'essere maggiore di quanto si possa esprimere in prosa, e ovviamente la bellezza della stessa.
:crazy: tu e io siamo quasi ai poli opposti :); per me il cinema è solo fonte di divertimento atque apprendimento. Le scene di sesso e di violenza, se sono solo, le salto, così come quelle in cui non c'è dialogo. Rammento che un film di Herzog (mia figlia è una cinefila come te e aveva fatto la tesi su quel regista) lo vidi quasi tutto a velocità 8x. :D :cincin:
d'altra parte puoi divertirti a rimanere in contemplazione della Cappella Sistina o della notte stellata di Van Gogh (io ci starei lì a godere per ore) e ad assistere ad uno spettacolo comico. I dialoghi più sono scarni ed espressivi per me , e meglio è. La colonna sonora è quasi più fondamentale delle parole. D'altra parte adoro Bergman Kubrick Tarkovsky Antognoni e Leone.
Son due piaceri diversi, e ogni piacere ha il suo valore imprescindibile per la vita dell'uomo...
Il cinema però è arte, usare l'immagine per raccontare una storia deve aggiungere bellezza e potenza espressiva alla storia. Altrimenti è meglio scriverla.
Appunto, per i medesimi motivi, Irréversible per me è una bella cacata! :diavoletto:
E mica perché mi abbia dato fastidio: in effetti mi ha lasciato praticamente indifferente. Al punto che ho evitato accuratamente i film successivi di Noé, mentre (forse), da quel che leggo, Vortex potrebbe effettivamente meritare una possibilità.
Dove sarebbe la forza espressiva in quel pastrocchio?
Nella forte saturazione del colore? (segue lista di 3000 film - migliori - che hanno usato questo stratagemma espressivo... :diavoletto: )
Nel montaggio "à rebours"? (Usti, qui non c'è proprio bisogno di liste! :D )
Nel finto piano sequenza totale, anzi nei finti piani sequenza all'interno di ogni piano sequenza? (anche qui 3000 e più esempi precedenti; ma forse basta citare "Nodo alla gola" di Hitchcock - 1948 - millenovecentoquarantotto... :hammer: )
Nei movimenti di macchina "strani", stroboscopico/rotatorî,? (Il povero Abel Gance si rivolta nella tomba, e si va addirittura all'anteguerra... :( )

Un finto Kubrick/Tarantino/Nolan dei poveri, almeno in questo film, a mio giudizio, con l'unico intento di épater le bourgeois, senza un messaggio, se non l'abusata esibizione di nichilismo, anche questo facile stratagemma di chi non ha idee... :aureola:


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White Mamba
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Re: Cinematografo

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bicycleran ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 14:35 Io capitano.
Boh. Compitino senza infamia né lode che non dice niente di originale. Incerto tra l'essere una fiaba e un drammone; è andato a Venezia ma poteva quasi finire a Giffoni. L'ha fatto Garrone quindi alla fine non è male, ma si può saltare.
concordo in pieno.
avevo letto solo grandi elogi, invece il film seppur ben fatto mi sembra molto lontano dal capolavoro


herbie
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Re: Cinematografo

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Bitossi ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 13:53
herbie ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 13:07
lemond ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 11:51

:crazy: tu e io siamo quasi ai poli opposti :); per me il cinema è solo fonte di divertimento atque apprendimento. Le scene di sesso e di violenza, se sono solo, le salto, così come quelle in cui non c'è dialogo. Rammento che un film di Herzog (mia figlia è una cinefila come te e aveva fatto la tesi su quel regista) lo vidi quasi tutto a velocità 8x. :D :cincin:
d'altra parte puoi divertirti a rimanere in contemplazione della Cappella Sistina o della notte stellata di Van Gogh (io ci starei lì a godere per ore) e ad assistere ad uno spettacolo comico. I dialoghi più sono scarni ed espressivi per me , e meglio è. La colonna sonora è quasi più fondamentale delle parole. D'altra parte adoro Bergman Kubrick Tarkovsky Antognoni e Leone.
Son due piaceri diversi, e ogni piacere ha il suo valore imprescindibile per la vita dell'uomo...
Il cinema però è arte, usare l'immagine per raccontare una storia deve aggiungere bellezza e potenza espressiva alla storia. Altrimenti è meglio scriverla.
Appunto, per i medesimi motivi, Irréversible per me è una bella cacata! :diavoletto:
E mica perché mi abbia dato fastidio: in effetti mi ha lasciato praticamente indifferente. Al punto che ho evitato accuratamente i film successivi di Noé, mentre (forse), da quel che leggo, Vortex potrebbe effettivamente meritare una possibilità.
Dove sarebbe la forza espressiva in quel pastrocchio?
Nella forte saturazione del colore? (segue lista di 3000 film - migliori - che hanno usato questo stratagemma espressivo... :diavoletto: )
Nel montaggio "à rebours"? (Usti, qui non c'è proprio bisogno di liste! :D )
Nel finto piano sequenza totale, anzi nei finti piani sequenza all'interno di ogni piano sequenza? (anche qui 3000 e più esempi precedenti; ma forse basta citare "Nodo alla gola" di Hitchcock - 1948 - millenovecentoquarantotto... :hammer: )
Nei movimenti di macchina "strani", stroboscopico/rotatorî,? (Il povero Abel Gance si rivolta nella tomba, e si va addirittura all'anteguerra... :( )

Un finto Kubrick/Tarantino/Nolan dei poveri, almeno in questo film, a mio giudizio, con l'unico intento di épater le bourgeois, senza un messaggio, se non l'abusata esibizione di nichilismo, anche questo facile stratagemma di chi non ha idee... :aureola:
certamente ti sei imbattuto nel film peggiore di Noè, e probabilmente con gli interpreti peggiori.
Se devi usare lo stesso metro di giudizio, non so quanti film salveresti tra gli ultimi 100 usciti in questi due o tre mesi.... :D
Esteticamente io lo trovo spesso sublime. Tuttavia a uno piace Veronese, all'altro Munch...de gustibus.

Trovo curiosa, tuttavia, questa esplosione di violenza critica, dopo pagine e pagine di pacati e positivi giudizi estetici cinematografici.
Chissà che avrà combinato a te il vecchio Gaspar :(


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Bitossi
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Re: Cinematografo

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herbie ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 17:17 certamente ti sei imbattuto nel film peggiore di Noè, e probabilmente con gli interpreti peggiori.
Se devi usare lo stesso metro di giudizio, non so quanti film salveresti tra gli ultimi 100 usciti in questi due o tre mesi.... :D
Esteticamente io lo trovo spesso sublime. Tuttavia a uno piace Veronese, all'altro Munch...de gustibus.

Trovo curiosa, tuttavia, questa esplosione di violenza critica, dopo pagine e pagine di pacati e positivi giudizi estetici cinematografici.
Chissà che avrà combinato a te il vecchio Gaspar :(
Mi sa che ti sei perso gli strali contro i vezzi di Tarantino e Nolan! :aureola: (che comunque risalgono ad almeno due anni fa, visto che in questo thread non intervengo da un bel po')

Sul pastrocchio di Noé sono stato persino buono: non ho sottolineato il fallo più marchiano, che conferma l'uso strumentale di temi e stili.
Lo slogan del film non è "il tempo distrugge tutto"? Appunto, ciula, allora perché hai appena finito di ricostruirlo all'indietro? :diavoletto:

Noto poi una concordanza critica, persino nei "manica larga" di professione: "...una bischerrima scemenza con l'aggravante delle ambizioni d'autore" (Morandini); "...citazioni cinefile a cui abboccano solo i polli" :diavoletto: (Mereghetti)

(Non avrei mai pensato di essere per una volta d'accordo con entrambi! :D )


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Re: Cinematografo

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Bitossi ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 20:51
herbie ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 17:17 certamente ti sei imbattuto nel film peggiore di Noè, e probabilmente con gli interpreti peggiori.
Se devi usare lo stesso metro di giudizio, non so quanti film salveresti tra gli ultimi 100 usciti in questi due o tre mesi.... :D
Esteticamente io lo trovo spesso sublime. Tuttavia a uno piace Veronese, all'altro Munch...de gustibus.

Trovo curiosa, tuttavia, questa esplosione di violenza critica, dopo pagine e pagine di pacati e positivi giudizi estetici cinematografici.
Chissà che avrà combinato a te il vecchio Gaspar :(
Mi sa che ti sei perso gli strali contro i vezzi di Tarantino e Nolan! :aureola: (che comunque risalgono ad almeno due anni fa, visto che in questo thread non intervengo da un bel po')

Sul pastrocchio di Noé sono stato persino buono: non ho sottolineato il fallo più marchiano, che conferma l'uso strumentale di temi e stili.
Lo slogan del film non è "il tempo distrugge tutto"? Appunto, ciula, allora perché hai appena finito di ricostruirlo all'indietro? :diavoletto:

Noto poi una concordanza critica, persino nei "manica larga" di professione: "...una bischerrima scemenza con l'aggravante delle ambizioni d'autore" (Morandini); "...citazioni cinefile a cui abboccano solo i polli" :diavoletto: (Mereghetti)

(Non avrei mai pensato di essere per una volta d'accordo con entrambi! :D )
quante mogli deve aver insidiato questo Noè... :D
Raramente si legge di tanta verve critica, curioso.
Stavo giusto raccogliendo i giudizi di alcuni siti di cinema che "pallinano" uno, massimo uno e mezzo. Ma ve li risparmio.
Ma a me piace pure quel nazista di Lars Von Trier.
Qui nei giudizi si andrà sotto zero, immagino, a prescindere.

PS: che significa "bischerrima"?


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Re: Cinematografo

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herbie ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 20:59
Bitossi ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 20:51
herbie ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 17:17 certamente ti sei imbattuto nel film peggiore di Noè, e probabilmente con gli interpreti peggiori.
Se devi usare lo stesso metro di giudizio, non so quanti film salveresti tra gli ultimi 100 usciti in questi due o tre mesi.... :D
Esteticamente io lo trovo spesso sublime. Tuttavia a uno piace Veronese, all'altro Munch...de gustibus.

Trovo curiosa, tuttavia, questa esplosione di violenza critica, dopo pagine e pagine di pacati e positivi giudizi estetici cinematografici.
Chissà che avrà combinato a te il vecchio Gaspar :(
Mi sa che ti sei perso gli strali contro i vezzi di Tarantino e Nolan! :aureola: (che comunque risalgono ad almeno due anni fa, visto che in questo thread non intervengo da un bel po')

Sul pastrocchio di Noé sono stato persino buono: non ho sottolineato il fallo più marchiano, che conferma l'uso strumentale di temi e stili.
Lo slogan del film non è "il tempo distrugge tutto"? Appunto, ciula, allora perché hai appena finito di ricostruirlo all'indietro? :diavoletto:

Noto poi una concordanza critica, persino nei "manica larga" di professione: "...una bischerrima scemenza con l'aggravante delle ambizioni d'autore" (Morandini); "...citazioni cinefile a cui abboccano solo i polli" :diavoletto: (Mereghetti)

(Non avrei mai pensato di essere per una volta d'accordo con entrambi! :D )
quante mogli deve aver insidiato questo Noè... :D
Raramente si legge di tanta verve critica, curioso.
Stavo giusto raccogliendo i giudizi di alcuni siti di cinema che "pallinano" uno, massimo uno e mezzo. Ma ve li risparmio.
Ma a me piace pure quel nazista di Lars Von Trier.
Qui nei giudizi si andrà sotto zero, immagino, a prescindere.

PS: che significa "bischerrima"?
Mettici anche Haneke e hai completato la trimurti di quelli a cui ho dato la damnatio memoriae.


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Re: Cinematografo

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Gimbatbu ha scritto: martedì 27 febbraio 2024, 0:13
herbie ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 20:59
Bitossi ha scritto: lunedì 26 febbraio 2024, 20:51
Mi sa che ti sei perso gli strali contro i vezzi di Tarantino e Nolan! :aureola: (che comunque risalgono ad almeno due anni fa, visto che in questo thread non intervengo da un bel po')

Sul pastrocchio di Noé sono stato persino buono: non ho sottolineato il fallo più marchiano, che conferma l'uso strumentale di temi e stili.
Lo slogan del film non è "il tempo distrugge tutto"? Appunto, ciula, allora perché hai appena finito di ricostruirlo all'indietro? :diavoletto:

Noto poi una concordanza critica, persino nei "manica larga" di professione: "...una bischerrima scemenza con l'aggravante delle ambizioni d'autore" (Morandini); "...citazioni cinefile a cui abboccano solo i polli" :diavoletto: (Mereghetti)

(Non avrei mai pensato di essere per una volta d'accordo con entrambi! :D )
quante mogli deve aver insidiato questo Noè... :D
Raramente si legge di tanta verve critica, curioso.
Stavo giusto raccogliendo i giudizi di alcuni siti di cinema che "pallinano" uno, massimo uno e mezzo. Ma ve li risparmio.
Ma a me piace pure quel nazista di Lars Von Trier.
Qui nei giudizi si andrà sotto zero, immagino, a prescindere.

PS: che significa "bischerrima"?
Mettici anche Haneke e hai completato la trimurti di quelli a cui ho dato la damnatio memoriae.
tra i miei non top five (che ho elencato sopra) ma preferiti. ci metto, insieme a questi due, Olmi.
Tutt'altro che differente, per lo più, concettualmente parlando. Con una estetica un po' diversa, ma non così tanto. L'immagine della biblioteca di "Centochiodi", per esempio, è un'opera d'arte a se' stante.
Toh, un altro che scatenerà una discreta quantità di livore.
Giusto per continuare l'uoting, va da sè che detesto il fantasy in ogni sua forma e declinazione. La contrapposizione tra Popolo del Bene e del Male mi fa venire l'orticaria a prescindere.
Certamente, ci sono una quantità di stati nel mondo della cui cinematografia non conosco praticamente nulla, nonostante una piccola esperienza, nel settore, ce l'abbia.


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Re: Cinematografo

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bicycleran ha scritto: venerdì 5 gennaio 2024, 16:06
lemond ha scritto: venerdì 5 gennaio 2024, 9:38 "C'è ancora domani", ma che film è? Naturalmente parlo della sceneggiatura, perché le immagini in bianco e nero, ma soprattutto la scena del primo pestaggio (in musica) mi sono sembrati molto azzeccati. Ma per il resto, ci si presenta un uomo delle caverne e non certo un normale capofamiglia del subito dopo guerra. È vero che il maschio latino non ha mai brillato per maturità e comprensione del mondo e il ventennio di prima lo aveva dimostrato "ad abundatiam", ma la Cortellesi va oltre e non di poco e l'aritmetica lo dimostra! Non voglio dire altro, per non privare chi volesse vederlo, della sorpresa finale, che è proprio l'assunto del film, ma che a me pare davvero poco azzeccata. :)
La penso esattamente al contrario sugli esiti delle sequenze: per me finale magnifico e balletti insomma.
Il marito e il suocero sembrano un po' dei cavernicoli, è vero, ma ancora più implausibili sono i momenti col soldato americano. Più interessante la caratterizzazione dei maschi ricchi. Si giustifica un po' il tutto con lo stile del film, che non è certo classicamente neorealista come hanno scritto in tanti.
Mi ha molto divertito la vecchia ignota alla veglia.

p.s. per chi come me non riesce più ad andare al cinema: il film si trova già per vie traverse
L' ho visto oggi. Non mi ha convinto. Film lodato ben sopra i suoi meriti. Hanno scomodato Anna Magnani. Più o meno un paragone tra Coppi e Chiappucci.


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