Idem, visto ieri sera grazie al via libera di Sky, con altrettanta perplessità, più che altro verso gli osanna generalizzati.Gimbatbu ha scritto: ↑lunedì 1 aprile 2024, 0:58L' ho visto oggi. Non mi ha convinto. Film lodato ben sopra i suoi meriti. Hanno scomodato Anna Magnani. Più o meno un paragone tra Coppi e Chiappucci.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 16:06La penso esattamente al contrario sugli esiti delle sequenze: per me finale magnifico e balletti insomma.lemond ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 9:38 "C'è ancora domani", ma che film è? Naturalmente parlo della sceneggiatura, perché le immagini in bianco e nero, ma soprattutto la scena del primo pestaggio (in musica) mi sono sembrati molto azzeccati. Ma per il resto, ci si presenta un uomo delle caverne e non certo un normale capofamiglia del subito dopo guerra. È vero che il maschio latino non ha mai brillato per maturità e comprensione del mondo e il ventennio di prima lo aveva dimostrato "ad abundatiam", ma la Cortellesi va oltre e non di poco e l'aritmetica lo dimostra! Non voglio dire altro, per non privare chi volesse vederlo, della sorpresa finale, che è proprio l'assunto del film, ma che a me pare davvero poco azzeccata.![]()
Il marito e il suocero sembrano un po' dei cavernicoli, è vero, ma ancora più implausibili sono i momenti col soldato americano. Più interessante la caratterizzazione dei maschi ricchi. Si giustifica un po' il tutto con lo stile del film, che non è certo classicamente neorealista come hanno scritto in tanti.
Mi ha molto divertito la vecchia ignota alla veglia.
p.s. per chi come me non riesce più ad andare al cinema: il film si trova già per vie traverse
Direi che siamo abbastanza lontani dal capolavoro, del resto quasi impossibile per chi "non è del mestiere", tanto più all'opera prima.
In breve, Cortellesi che "fa" la Magnani, senza averne l'afflato popolare, sia in senso lato sia per la notevole distanza in capacità attoriale, risulta nel complesso, almeno per un me, espediente furbetto, da incasellare alla voce captatio benevolentiae.
Molto distonica pure per me l'ironia (?) delle mazzate a ritmo di ballo. Anche ambigua dal punto di vista del significato: che fai, sdrammatizzi quel che hai, giustamente ma ripetutamente (e sovrabbondantemente) stigmatizzato? Realismo magico (o meglio, suoi stilemi) utilizzato nel peggiore dei modi, direi.
Poi, appunto, questa incapacità di "suggerire", difetto di stampo veltroniano (

Salviamo ovviamente il messaggio generale, presente anche nel titolo, molto probabilmente con un occhio all'attualità.
Carina la sorpresa finale, pur con qualche inverosimiglianza precedente che fa capire come sia stata evidentemente "cercata".
Avvicinandosi ad essa, il film scivola persino, spero volutamente,in un'atmosfera quasi thriller.
Tanto per confermare l'impossibilità di accostamento al neorealismo, che critici e spettatori poco avveduti hanno creduto invece esplicito.
