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Ex Dopati - Rientro in diritto o categoria a parte?

Inviato: lunedì 6 agosto 2012, 19:54
da alfiso
Apro un 3d specifico per una discussione che, premetto, rinnegherò se dovesse venire spostata nella room "doping" o anche se solo questo venisse richiesto.
Lo troverei una offesa per gli atleti in oggetto ed una palesata stupidità per chi se ne facesse promotore. Non dimostriamo che la mamma degli imbecilli è sempre incinta pertanto.
Chiedo per la delicatezza dell'argomento, delicatezza che nei prossimi anni aumenterà enormemente, non tanto perché aumenteranno i positivi ma perché il doping si sta evolvendo verso qualcosa di totalmente diverso rispetto a quello che abbiamo alle spalle, di impegnarsi nel nocciolo dell'argomento per dare un contributo non banale (come spesso qua avviene senza pari in altri siti e forum).

Molti conoscono il mio pensiero ed il mio approccio al problema, che sintetizzo così: "prima l'uomo e l'uomo può sbagliare, paghi la pena ma uomo resta ed in diritto deve tornare".
Il nocciolo del 3d non è l'errore (e la relativa pena, argomenti che in fondo hanno pure rotto l'anima) ma ciò che avviene dopo che la pena è stata scontata.
Cercherò di sintetizzare qua tutte le premesse reperibili dall'altra stanza perché poi si possa discettare invece sul nocciolo del problema, che è ormai una vera emergenza che mina alla radice la socialità dello sport. A mio avviso va sviscerato alla radice. Ciascuno nella propria intima coscienza e con approccio terreno, dando all'etica lo spazio che esige, ma non a discapito (nemmeno minimo) di ogni umanità.
Aldilà dei toni più o meno forcaioli, che hanno incredibilmente negli ipocriti dirigenti sportivi una vera punta di diamante, il problema del rapporto con gli ex dopati esiste.
Prendo spunto da una delle ennesime uscite di Bragagna che parla continuamente di "ex dopato" come di un soggetto marchiato a fuoco.
Ho molto rispetto di Bragagna, come pure di altri illustri forumisti che continuano ad avere malcelati risentimenti per gli atleti passati attraverso questa fase triste. L'argomento poi è ormai ricorrente nel nostro ciclismo dopo il filo rosso che collega Borgo Valsugana a Londra e le stucchevoli polemiche seguite al podio londinese, dove avrebbero dovuto presenziare i "puri" :o reali britannici e che, a seguito dell'esito, hanno scaricato il delicato ed inconvenevole compito di premiare al Granduca di Lussemburgo. God save the Grand Duke. Vabbeh c'era pure un Lord, lo zozzone di Aigle.
Nel passato questo marchio nel ciclismo era percepito (direi anche purtroppo) come una birbonata. Succedeva, stop e si ripartiva.
Probabilmente la maggior efficacia nel tempo delle pratiche rispetto a quelle (ormai lontanissime) dall'effetto quotidiano ha contribuito a creare questo status.
Non c'era una volta nei confronti degli ex ... un duro ostracismo. C'era semmai l'occhietto severo e divertito che si usa per il bimbo che ruba la marmellata.

Però io trovo che le cose siano diverse dalla prima sensazione a pelle. Scavando, mi viene da fare un parallelo con gli "ex drogati".
Chi sono, chi erano gli "ex drogati"? Dico erano perché di ex drogati non ne esistono più apparentemente.
Anni fa mi ricordo di un bellimbusto che in un bar di paese diceva che se fosse stato per lui i drogati li avrebbe messi tutti al muro.
Il bellimbusto con mega villa e sempre a bordo di fuoriserie, manco un anno dopo, fu messo dentro per traffico di droga, da cui è uscito dopo solo tre anni. :(
Perchè dico questo parlando degli ex dopati? Beh non è difficile capirlo pensando ai comportamenti paralleli di qualche nostro dirigente federale.
I più feroci con gli spacciatori sono sempre i pusher. Sono loro che fanno trovare a qualche poliziotto ambizioso qualche grammo di droga in aeroporto per farne passare qualche tonnellata.
E' la dirigenza del nostro sport che fornisce in pasto ogni anno qualcuno dei peones per poi nel contempo proteggere sistemi di business come quello creato attorno al texano per anni. E magari pure in seguito.
Ho già citato il caso di un sindaco "ex drogato" opposto ad un candidato camorrista che accusava il primo giust'appunto di essere un ex drogato. :o
Per fortuna il camorrista perse e poco dopo contribuì a sovrapopolare le patrie galere.

Ma chi era il "drogato"? Era perlopiù un eroinomane, o comunque un palese consumatore di droghe pesanti.
Il cocainomane del sabato sera non è mai stato un drogato. Eh no, lui era il figo che si divertiva e sapeva divertirsi spupazzandosi tra farina e passera.
L'utilizzatore di epo o di altre robacce a buon mercato, l'epoinomane, è l'Ex Dopato. E' il pollo che azzarda l'aiutino, che spera nelle maglie larghe del sistema, maglie che però quando rompi i coglioni a qualche mammasantissima o a qualche grande business, vengono ristrette da potentissimi microscopi atomici (non badando a spese, paga l'antidoping).
Poi c'è il genoinomane (non del sabato sera), personaggio "creato" da big pharma (o dai big team del calcio) che utilizza terapie geniche e lì va tutto bene.
Lui per natura non potrai mai essere "ex qualcosa".

Chi è un ex dopato veramente?
Essendo uno sfigato trovato fra i tanti più o meno borderline spesso. Ma soprattutto a cosa serve nel sistema?
Lo chiedo a coloro che in sincerità ed in animo sereno tendono ad avallare certe tesi (per me accettando le favole).

Fatta tutta la mia premessa veniamo al nocciolo.
- Sono gli ex dopati veramente dei figli di un dio minore? Ma chi è il "dio" in questo caso?
- Davvero non dovrebbero avere diritto a partecipare ad eventi ufficiali, europei, mondiali e olimpiadi?
- Andrebbero davvero esclusi dalla nazionale e dalle rappresentative? Se sì perchè?
- Ha davvero senso distinguerli dagli altri? Da dove proviene la dicotomia?

Non è forse il caso di non continuare a dare alibi e vesti comode a moralizzatori "ex pusher"?
La cultura dell'antidoping, la cultura Tarocco (ancorchè in realtà mascheri la vera attività) esiste e si va diffondendo grazie a cattivi media, fra cui il rosaceo quotidiano sportivo. Riflettiamoci nel nostro profondo ed in coscienza.
Carissimi amici non forniamo, noi, prodotti coprenti a questi paladini zozzi dell'antidoping! Non rinunciamo ad essere uomini fra gli uomini.
Poi ci occuperemo del caporale Di Rocco e dei sottufficiali sub-umani come lui e Pat.

Ps. So che la discussione può decollare in tangenza se si dovessero affrontare argomenti come quelli del doping genetico. In tal caso sarebbe difficile stabilire chi è ex ...
Un giorno nascerà il superuomo e lì non ci porremo nemmeno il dubbio tra modifica genetica per transfettazione con vettore virale o terapia genica locale sul tessuto parenchimale per il "ripristino" di muscoli e tendini. Lì avremo il prodotto bionico.
Ok, ora parliamo di uomini, non di superuomini.

Re: Ex Dopati - Rientro in diritto o categoria a parte?

Inviato: lunedì 6 agosto 2012, 21:25
da robot1
Carissimo alfiso,
ti leggo sempre con piacere.
Provo a dare uno spunto, senza assolutamente giungere ai tuoi livelli.

Io ne faccio una questione di diritto.
In questo momento, io atleta so che se vengo beccato per doping devo avere una sospensione per due anni. Stop.
Non c'è al momento nessuna legge che giustifichi sanzioni accessorie, né tale legge può avere effetti retroattivi.

Il giorno che verrà introdotta la radiazione alla prima positività, oppure l'esclusione da determinate competizioni, se ne parlerà, per i futuri beccati.
Il problema, in tal caso, sarà l'aumentato enorme potere dell'antidoping, che potrà fare il bello e il cattivo tempo per la carriera di un atleta, più di quanto faccia ora. Ma a quel punto, gli atleti, che sono le vittime, potrebbero anche rendersi conto della loro situazione e rialzare la testa.

Re: Ex Dopati - Rientro in diritto o categoria a parte?

Inviato: lunedì 6 agosto 2012, 21:38
da alfiso
Caspita, hai colmato una tremenda lacuna del mio post.
Avevo incoscientemente tralasciato l'aspetto in diritto per focalizzare solo l'aspetto culturale.
Ben scritto, grazie!
Certe cose non devono mai apparire come banali.

Re: Ex Dopati - Rientro in diritto o categoria a parte?

Inviato: martedì 7 agosto 2012, 1:40
da danilodiluca87
robot1 ha scritto:....Il giorno che verrà introdotta la radiazione alla prima positività.....gli atleti, che sono le vittime, potrebbero anche rendersi conto della loro situazione e rialzare la testa.
saii a sta cosa non ci avevo mai pensato, quindi tu dicii che solo l'introduzione della radiazione potrebbe ricompattare i ciclisti.....se è così allora voglio anche io la radiazionee.....

e se il ciclista più pulito del gruppo, che fine al giorno prim aveva detto pesta e corna lo beccano positivo....si trova l'unitàà??????
il problema rimane sempre l'antidoping che dovrebbe essere gestito da un ente esternoo....

comunque vecchio alfiso, quello che descrivii mi sta facendo scemare negli anni la passione per il ciclismoo.... :italia: :italia: :italia: :italia:

Re: Ex Dopati - Rientro in diritto o categoria a parte?

Inviato: martedì 7 agosto 2012, 1:52
da alfiso
Eh no cavolo. Deve essere il contrario. La consapevolezza è il primo passo per raggiungere una soluzione, in qualsiasi aspetto della vita umana. Non siamo struzzi che nascondono la testa sotto la sabbia.
Eppoi, perchè solo il ciclismo? Lo sport è così.
In questo il ciclismo è paradossalmente più avanti.
Ha il pettine più vicino ai nodi di tutti gli altri sport.
Ed il doping più arretrato per ragioni economiche (per fortuna).
O almeno così era sino al 2011 almeno.
Per questo ha la categoria degli "ex dopati" oltre che per la cultura Tarocca.