Addio a Fiorenzo Magni

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CicloSprint
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Addio a Fiorenzo Magni

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Un lutto grande nel ondo del ciclismo. E morto nella sua vaiano Fiorenzo Magni, uno dei grandissimi del ciclismo, il terzo uiomo del ciclismo eroico, con Coppi e Bartali, che entusiasmò un paese interoa cavallo della Seconda Guerra Mondiale. Avebbe compiuto il 7 dicembra 92 anni, Magni, e appena una settimana fa aveva resenzato alla presentazione di un libro che ne raccontavale gesta.

vincente— Era il Leone delle Fiandre, fu il 'terzo uomò dell'epoca d'oro del ciclismo italiano, rivale di Fausto Coppi e Gino Bartali. Vinse il suo primo Giro d'Italia nel 1948, le sue caratteristiche di passista e discesista lo portarono a vincere tre Giri delle Fiandre consecutivi (dal 1949 al 1951), dai quali derivò il famoso soprannome "l Leone delle Fiandre". Nel 1951 e nel 1955 vinse altri due Giri d'Italia; l'ultima maglia rosa, conquistata a quasi 35 anni, lo rende tuttora il più anziano vincitore del Giro. Nel 2004 è stato insignito del Collare d'Oro al Merito Sportivo

da http://www.gazzetta.it/Ciclismo/19-10-2 ... 1070.shtml


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cauz.
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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Ciao leone.


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eliacodogno
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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cauz. ha scritto:Ciao leone.


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Maìno della Spinetta
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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vorrei anche ricordare un ritiro in maglia gialla per onorare le angherie contro al tricolore :italia: che la sua squadra portava


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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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vincente— Vinse il suo primo Giro d'Italia nel 1948, le sue caratteristiche di passista e discesista lo portarono a vincere tre Giri delle Fiandre consecutivi (dal 1949 al 1951), dai quali derivò il famoso soprannome "ll Leone delle Fiandre". Nel 1951 e nel 1955 vinse altri due Giri d'Italia; l'ultima maglia rosa, conquistata a quasi 35 anni, lo rende tuttora il più anziano vincitore del Giro. Nel 2004 è stato insignito del Collare d'Oro al Merito Sportivo.



Cipressino— Orfano di padre a 17 anni (il padre Giuseppe morì a 47 anni investito da un'auto), Magni aveva iniziato a pedalare a 13 anni e passò dilettante nel 1938 con l'Associazione Ciclistica Montecatini Terme dove gareggiava anche Alfredo Martini. Appena l'anno dopo, a 18 anni, conquistò la maglia azzurra, convocato per i Mondiali poi annullati a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Fu proprio il padre che comprò a Fiorenzo la prima vera bici da corsa, una Coveri di Prato. Lo chiamavano "Cipressino" perché alto e magrissimo, ma presto mise su muscoli e chili. Nel 1940 vinse il Giro della Provincia di Milano, in coppia con Ortelli e passò alla Bianchi come professionista. Oltre ai tre Giri e ai tre Fiandre ha vinto tre Giri del Piemonte, tre Trofei Baracchi e tre Campionati nazionali. Secondo al Mondiale del 1951 (dietro lo svizzero Ferdi Kübler) e al Giro d'Italia del 1956 (dietro il lussemburghese Charly Gaul), piazzandosi quarto alla Milano-Sanremo e settimo al Giro di Lombardia.

quel tour— Durante la dodicesima tappa del Tour de France 1950, mentre era in maglia gialla, si ritirò dalla corsa insieme a tutta la squadra italiana in seguito alle pressioni e alle insistenze di Bartali, che era stato aggredito sul Col d'Aspin da alcuni spettatori francesi.

il giro del 1956— Magni è entrato per sempre nell'immaginario collettivo durante il Giro del 1956: cadde e si fratturò una clavicola. Ma si rialzò, non si ritirò e continuò il suo Giro. Nella cronoscalata sul San Luca, a Bologna, mordendo un tubolare attaccato al manubrio per stringere i denti andò avanti. In quel Giro finì secondo, appunto, dietro Gaul.

anche c.t.— Smesso di pedalare, Magni è stato anche commissario tecnico dell'Italia, quindi presidente dell'Associazione Corridori ed infine presidente della Lega del Professionismo. Era presidente della Fondazione del Museo del ciclismo del Ghisallo. Ed è merito suo se sono arrivate le sponsorizzazioni nel mondo del ciclismo.

fascismo— Dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943, Magni aderì alla Repubblica Sociale Italiana e per questo fu sospeso nel 1946 dalle corse e processato per il presunto coinvolgimento in uno scontro coi partigiani a Valibona, in Toscana. Ma fu assolto grazie alle testimonianze di Martini e Bartali ed è stato scagionato dall'accusa di collaborazionismo.


mdm52
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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Maìno della Spinetta ha scritto:vorrei anche ricordare un ritiro in maglia gialla per onorare le angherie contro al tricolore :italia: che la sua squadra portava
onorare le angherie risulta di difficile comprensione per un lettore di lingua italiana
comunque, quella volta, i francesi qualche buona ragione l'avevano, no?


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robby
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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un grandissimo, veramente un grandissimo!

Ciao Fiorenzo

che la terra ti sia lieve

:angelo:


"Vai Marco, o salti tu, o salta lui...è saltato lui"
Marco Pantani, Montecampione 1998

Monsieur Kobram
Strong
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
thepirate87
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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Il leone si è addormentato... ma sempre resterà. Ciao Fiorenzo, la tua grinta è stata un esempio


La buca l'è mèa straca se la sa mèa ad vaca...

Ecco Pantani che getta la bandana...scatto di Pantani!
granfondista
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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Rip


Meglio brocco che Di Rocco: Cicloweb forever!!
CicloSprint
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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Anche i giornali fiamminghi omaggiano il Leone delle Fiandre...

http://www.nieuwsblad.be/sportwereld/cn ... 9_00340479


ParigiRoubaix
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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Grande campione, quest'estate era ancora in forma smagliante in tv, ospite durante il dopo tappa al Tour.
Ciao Leone! :(


Basso
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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Ciao Fiorenzo. In un altra epoca (o in un altro paese) saresti stato l'idolo indiscusso.

Ora, caro Alfredo, ci sei rimasto solo tu.


11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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nino58
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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mdm52 ha scritto:
Maìno della Spinetta ha scritto:vorrei anche ricordare un ritiro in maglia gialla per onorare le angherie contro al tricolore :italia: che la sua squadra portava
onorare le angherie risulta di difficile comprensione per un lettore di lingua italiana
comunque, quella volta, i francesi qualche buona ragione l'avevano, no?
Contro i corridori ? :dubbio:


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
mdm52
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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nino58 ha scritto:
mdm52 ha scritto:
Maìno della Spinetta ha scritto:vorrei anche ricordare un ritiro in maglia gialla per onorare le angherie contro al tricolore :italia: che la sua squadra portava
onorare le angherie risulta di difficile comprensione per un lettore di lingua italiana
comunque, quella volta, i francesi qualche buona ragione l'avevano, no?
Contro i corridori ? :dubbio:
No, contro i corridori no.
Ma non dimentichiamo che, oltre alle rivalità sportive e commerciali, agirono quella volta anche risentimenti mai sopiti. Ai francesi "che le balle ancora gli girano" non era mica andato giù l'attacco alle spalle della secnda guerra mondiale, voluto da un regime che Bartali certo disprezzava e Magni invece apprezzava.


CicloSprint
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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Ora Magni e Schotte rivali nel Fiandre in cui il Leone vinceva, ora corrono in un Giro delle Fiandre del paradiso, e non a caso Het Niewsblad il giornale flammingo per eccellenza ha pubblicato la notizia della morte di Magni in prima pagina sul suo sito internet, a dimostrazione che tra i anni '40 e i anni '50 sia molto amato nelle Fiandre assieme a Schotte.


prof
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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Magni era un grandissimo campione: il suo albo d'oro è da far venire i brividi. Forse l'ultimo grande fuoriclasse italiano prima che ci togliessero Marco.
Combattente come pochissimi e capace di esaltarsi nelle grandi difficoltà: una figura umana non cosi' rara in questo nostro paese, a dispetto di una classe dirigente sempre indegna :italia:


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Camoscio madonita
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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prof ha scritto:Magni era un grandissimo campione: il suo albo d'oro è da far venire i brividi. Forse l'ultimo grande fuoriclasse italiano prima che ci togliessero Marco.
Combattente come pochissimi e capace di esaltarsi nelle grandi difficoltà: una figura umana non cosi' rara in questo nostro paese, a dispetto di una classe dirigente sempre indegna :italia:

permetti di far anche mie le tue splendide e calzanti parole!
Non aggiungo altro oltre a R.I.P


Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
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Gaul
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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Riposa in pace leone.
Ultima modifica di Gaul il venerdì 19 ottobre 2012, 18:35, modificato 1 volta in totale.


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Gaul
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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mdm52 ha scritto: No, contro i corridori no.
Ma non dimentichiamo che, oltre alle rivalità sportive e commerciali, agirono quella volta anche risentimenti mai sopiti. Ai francesi "che le balle ancora gli girano" non era mica andato giù l'attacco alle spalle della secnda guerra mondiale, voluto da un regime che Bartali certo disprezzava e Magni invece apprezzava.
Non credo proprio che c'entrasse la guerra.
I francesi adoravano Fostò Coppì che dominò i Tour del '49 e '52,meno Bartali che vinse nel 1948 e in quella ed. nelle prime 11 tappe gli italiani ne vinsero 6 e avevano la maglia gialla.In buona sostanza stavano dominando anche quella edizione.

Ecco uno stralcio di un art. su quell'evento: "Al Tour del 1950 indossava la maglia gialla quando l'intera rappresentativa italiana decise di tornare a casa per protesta. Era maglia gialla dopo aver scavalcato le cime pirenaiche senza subire danni. Era in una condizione atletica straordinaria, ma successe qualcosa di molto brutto intorno agli italiani. Il Tour era riservato alle formazioni nazionali e l'Italia, come sempre, era rappresentata da due squadre. Quella dei "tricolori" che aveva in Bartali il capitano e quella dei "cadetti" che era capitanata da Magni. Fiorenzo era diventato maglia gialla il 25 luglio dopo la tappa con arrivo a St Gaudens vinta da Bartali; siccome gli italiani dell'una e dell'altra formazione vincevano in continuazione, s'era scatenata contro di noi una odiosa campagna di stampa a causa della quale la gente lungo la strada apostrofava i corridori chiamandoli con disprezzo "macaronì". Ma questo era il meno. Sulle grandi salite, quando il corridore marcia più piano e le distanze si riducono tra il pubblico e i protagonisti in palese affanno, la gente era giunta ad allungare le mani sulle spalle dei nostri comprese quelle di Bartali, già vincitore di due Tour e campione tra i più popolari in assoluto. Bartali si indignò, minacciò il ritiro e poi decise di mettere in atto il suo proposito a capo di una tappa più scorbutica delle altre. In albergo chiamò i giornalisti e dichiarò che l'indomani la rappresentativa italiana sarebbe tornata a casa. Figuratevi Goddet, il patron del Tour, che andò a scongiurarlo di non farlo. Il colpo sarebbe stato mortale per la corsa. Magni era maglia gialla e Bartali era un grandissimo favorito. Goddet promise che il suo giornale, il più autorevole in assoluto, avrebbe cambiato rotta e invitato la gente ad applaudire gli italiani ma Bartali fu irremovibile e così sia la formazione dei tricolori che quella dei cadetti tornarono in Italia e Fiorenzo, per solidarietà verso Bartali e verso gli altri corridori, dovette ripiegare a malincuore la sua prestigiosa maglia gialla nella valigia. Qualcuno a detto che Bartali era geloso della posizione di Magni, qualcuno che Magni avrebbe con ogni probabilità vinto quel Tour. Ma Fiorenzo non ha mai speculato sull'evento che gli è rimasto come una spina nel cuore. Ha sempre cancellato con un largo sorriso ogni polemica rivelando anche nell'amicizia con Bartali un tocco di squisita classe in più.
Comunque questa decisione, come lo stesso Magni ammetterà molti anni dopo, fu affrettata ed ingiustificata. Se Bartali voleva ritirarsi, va bene, ma la Federazione non doveva ritirare entrambe le squadre. Se intorno a Magni in maglia gialla ci fosse stata più fiducia non si sarebbe giunti a questa soluzione. Non è stata una decisione intelligente e nemmeno corretta e, anche se non si può dire che Magni avrebbe vinto il Tour, si può affermare che avrebbe lottato come sempre (figurarsi con la maglia gialla sulle spalle) e Kubler (il vincitore di quel Tour) non avrebbe avuto vita facile visto che spesso nelle corse a tappe rimaneva dietro Fiorenzo."
Fonte "Il museo del ciclismo"


CicloSprint
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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Un cosa che segnato le tre vittorie al Fiandre, è stata la rivalità con il corridore flammingo più amato dai flamminghi negli anni '40-'50 Alberic "Dirk" Schotte. qualcuno se la ricorderà ?


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Bitossi
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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...e figuriamoci se nel servizio commemorativo del TG1 non ci mettevano l'accenno al doping odierno... :(

(comunque bella la scelta della musica: It ever entered my mind, da "Workin' with the Miles Davis Quintet" ;) )


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Ringrazio la mia mamma per avermi fatto studiare da ciclista
Giogiò78
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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Se Fiorenzo fosse nato in un'altra epoca sarebbe stato uno dei corridori più vincenti della storia, però l'essere il Terzo Uomo lo ha reso amato al pubblico.

Fantastico nei suoi racconti nelle varie trasmissioni televisive.
Memorabile la risposta che diede ad un cronista che gli chiese se lui era stato il più grande discesista della storia : "No è stato Gino Bartali !!!" rispose il Leone che aggiunse "perchè arrivava in vetta più fresco di me".

Riposa in Pace grande Leone.


l'Orso
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Re: Addio a Fiorenzo Magni

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:rip:


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Tour 2015 - 19a tappa - SJ M.nne - Toussuire (24 Luglio)

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