Religione e dintorni :)

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lemond
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Re: Religione e dintorni :)

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da Edoardo Boncinelli "Contro il sacro" LXIII

Ritornando all'argomento e come abbiamo già detto, il sacro è nato in origine per farci vincere la paura dell'ignoto e della morte. Ma credo proprio che non ci sia riuscito e in effetti, dovunque imperi quell'idea, è sempre collegata alla fobia e al terrore! Se è vero che la scienza non può spiegare tutto, è anche vero che sta facendo moltissimo in quella direzione, mentre l'altro ci lascia in balìa dei più neri fantasmi, che portano molti all'ossessione!
I sacerdoti che promettono la vita eterna non fanno altro che parlare della morte, del castigo e di un'eternità fatta di patimenti. Per alcune di queste chiese, niente ci appartiene, nemmeno la nostra vita (è un dono che non è tale!). Per non parlare poi del ruolo che è assegnato alla donna etc. In sostanza, posso anche tollerare la religiosità, ma rispettarla proprio no, tanto più che se si scava, ci si accorge che ogni forma poggia sullo zoccolo duro della fede animistica dei primitivi.


Fanno festa i musulmani il venerdì
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Re: Religione e dintorni :)

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da Edoardo Boncinelli "Contro il sacro" LXIV

Un argomento molto risibile è il mistero, specie quando i ministri del culto ci dicono che, di fronte a esso, si deve tacere, perché deriva dal verno myo, che significa "mi chiudo, sono chiuso, detto di occhi e di labbra". :D
Per confronto vediamo invece che cosa ci dice il più grande linguista vivente, Noam Chomsky:
"Ciò che ignoriamo può essere suddiviso in problemi e misteri, quando affrontiamo quest'ultimo possiamo abbandonarci solo allo stupore e alla meraviglia..."
Le due risposte sono simili, ma anche molto diverse, perché la prima mostra compiacimento, mentre la seconda cercherà di trasformare ogni mistero in un problema da risolvere.
Nel nostro paese, in particolare, tutto sembra un mistero, in una trasmissione televisiva ho sentito che anche la povertà lo era! :muro:
La risposta giusta, s.m. è quella di rinunciare *momentaneamente* a fornire una spiegazione di ciò che non sappiamo, ma intanto continuiamo a indagare e non ci fermiamo invece a rendere grazie a dio per la nostra ignoranza. ;)
I. Kant affermò che l'illuminismo aveva rappresentato "l'uscita dell'uomo da uno stato di minorità". Sostenere il contrario e far ritornare l'uomo ai "misteri eleusini" è un altro modo di dire che solo pochi possono conoscere, mentre la risposta più sensata e democratica è: là dove c'è un mistero, dobbiamo metterci il punto interrogativo e... poi si vedrà. ;)

Nel suo profondo vidi che s'interna,
legato con amore in un volume,
ciò che per l'universo si squaderna:

sustanze e accidenti e lor costume
quasi conflati insieme, per tal modo
che ciò ch'i' dico è un semplice lume.

La forma universal di questo nodo
credo ch'i' vidi, perché più di largo,
dicendo questo, mi sento ch'i' godo.

Dante Alighieri, Paradiso (XXXIII, 85-93)


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Re: Religione e dintorni :)

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da Edoardo Boncinelli "Contro il sacro" LXV

In conclusione, penso di poter dire che il sacro, nato dall'evoluzione, come una maniera di agevolare una sollecita presa di decisione e quindi utile all'homo sapiens, è diventato un ostacolo insormontabile al dialogo fra e dentro le società.
Dove conta l'immediatezza e l'emotività, la natura aprioristica del sacro è benvenuta, ma è vero il contrario, quando acquistano valore la discussione e la razionalità. Certo non si può vivere di sola ragione e il punto non è quello di sopprimere l'irrazionalità (Vaste programme! avrebbe detto De Gaulle) :D Possiamo però evitare di ricorrere alla falsa razionalità, vale a dire quella proposta da tutte le religioni.
Ciascuno di noi *crede* in qualcosa, ma bisogna distinguere chi lo fa "a posteriori" e gli altri che ...
Wittgenstein non era un a priorista e sosteneva che tutto ciò che la filosofia può fare è *distruggere idoli* e anche se rinunciare a malintesi e idoli di lunga data costa e può farci apparire il mondo come arido e deserto, dobbiamo sopportarlo, perché mi sembra sempre meglio dell'altro.
Finisco con un caveat: potrei portare innumerevoli citazioni che corroborano il pensiero di Wittgenstein, ma forse anche le citazioni possono diventare un idolo e consiglio perciò a chiunque legga di pensare "in primis" da sé. Qualcuno potrà anche darci pareri più meditati, ma quelli non ci potranno mai appartenere nello stesso grado/modo. ;)
Fine


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