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Dal "Mattino di Padova" di oggi:

Ciclismo, la crisi ferma il Giro del Veneto

Niente corsa per il 2011: la Società ciclisti padovani annuncia la cancellazione. "Solo una pausa, appuntamento al prossimo anno"

Ciclismo, la crisi ferma il Giro del Veneto
PADOVA. La crisi blocca il Giro del Veneto di ciclismo. Almeno per il 2011. E' quanto conferma Davide Faggio, il presidente della Società Ciclisti Padovani, da sempre organizzatrice della gara che lo scorso anno terminava in Prato della Valle, dove era stato allestito anche uno speciale "Village" per gli amanti delle due ruote.

"Anche l'organizzazione di questa gloriosa classica del ciclismo internazionale ha risentito purtroppo della congiuntura negativa che sta colpendo a 360 gradi lo sport italiano - spiega Faggion - Abbiamo cercato in tutti i modi di evitare la soluzione più dolorosa ma è necessario essere realisti e in questo momento non ci sono i presupposti economici per garantire l'altissimo livello della manifestazione.Troppi soggetti, professionisti, aziende ma anche i volontari che da sempre ci supportano, sono coinvolti e troppo alto sarebbe il rischio di non poter onorare dignitosamente i nostri impegni".

Da qui la decisione di fermarsi un anno: "Abbiamo preferito prendere questa pausa in prospettiva di un'organizzazione all'altezza della nostra tradizione per l'edizione 2012", conclude il presidente.



Da veneto lasciatemi dire: "CHE TRISTEZZA...."

Mi sembrano simili alle parole di Andrea Salvetti quando non si organizzò il Festivalbar 2008, sopratutto leggendo le ultime due righe!

Ciao ciao al giro del veneto!

Che paese di m...
Si cancella una corsa storica come il Giro del Veneto e si inaugura il Giro della Padania!!!!!

Ottavio ha scritto:Che paese di m...
Si cancella una corsa storica come il Giro del Veneto e si inaugura il Giro della Padania!

gia'.
questi padani tanto apolitici come sostengono di essere, non smuovono un dito per salvare corse storiche come questa o quelle piemontesi, mentre lanciano in pompa magna il loro tour di disneyland...

Ottavio ha scritto:Che paese di m...
Si cancella una corsa storica come il Giro del Veneto e si inaugura il Giro della Padania!!!!!

riflessione giustissima. E' chiaro che ci sono delle pesanti responsabilità di una federazione che pensa solo ad avere i mondiali in italia ogni 5 anni ma che lascia lentamente morire corse importantissime come il Giro del Veneto, il Giro del Lazio, la Milano-Torino. I nostri pessimi dirigenti farebbero bene a prendere esempio dai colleghi Belgi che, per esempio, han fatto di tutto pur di ridar lustro alla Gand-Wevelgem.

Gran brutta notizia, la commentavo ieri con un giornalista del Gazzettino che mi chiedeva un parere, mi sarei aspettato il salvataggio da parte delle istituzioni, Regione, Province, Comuni, per una classica nazionale con oltre 80 anni di storia, in una regione come il Veneto, dove il ciclismo ha radici profonde. Non se la passano bene nemmeno le istituzioni in questo momento, ma lasciare andare un pezzo di storia senza battere ciglio è veramente un peccato. Certo che ce ne sono ormai molte di gare nazionali, con grande tradizione, che rischiano di scomparire, un tavolo di confronto tra i vari organizzatori, per tentare di invertire la tendenza facendo delle scelte coraggiose, unendo le poche forze a disposizione, rinunciando ognuno a qualche cosa, è quanto mai urgente, auspicabile e necessario, per non continaure a sopravvivere di stenti come molti stanno facendo ora. Per tentare di fare un passo del genere ci vorrebbe anche un regista dell'operazione, o la stessa associazione degli organizzatori, o la nostra miope FCI, o la RCS, che a mio avviso ha tutto l'interesse affinchè corse storiche non spariscano. Potremmo mica vivere 12 mesi di sola Sanremo, Giro e Lombardia, come creiamo l'attesa per questi eventi? Con le immagini in bianco e nero del passato?

Silvio Martinello

Non è possibile. Non può saltare anche il Giro del Veneto.
Quando ho iniziato a seguire il ciclismo, ricordo che il calendario italiano brulicava di corse di un giorno. In sicilia avevamo persino un bel weekend con il Trofeo Pantalica e il Giro dell'Etna.
Corse come la Tre Valli Varesine, la Coppa Agostoni, il Giro del Veneto, del Piemonte e del Lazio erano ambitissime. Con gli anni e con la nascita del Pro-Tour sono state relegate a corsa di seconda fascia. Oggi molte di esse non si corrono più. Questo è veramente molto triste!

Però non disperiamo: ci sarà il Giro della Padania, o nientepopodimeno che le due ambitissime classiche in Quebec...

Silvio Martinello ha scritto:Gran brutta notizia, la commentavo ieri con un giornalista del Gazzettino che mi chiedeva un parere, mi sarei aspettato il salvataggio da parte delle istituzioni, Regione, Province, Comuni, per una classica nazionale con oltre 80 anni di storia, in una regione come il Veneto, dove il ciclismo ha radici profonde. Non se la passano bene nemmeno le istituzioni in questo momento, ma lasciare andare un pezzo di storia senza battere ciglio è veramente un peccato. Certo che ce ne sono ormai molte di gare nazionali, con grande tradizione, che rischiano di scomparire, un tavolo di confronto tra i vari organizzatori, per tentare di invertire la tendenza facendo delle scelte coraggiose, unendo le poche forze a disposizione, rinunciando ognuno a qualche cosa, è quanto mai urgente, auspicabile e necessario, per non continaure a sopravvivere di stenti come molti stanno facendo ora. Per tentare di fare un passo del genere ci vorrebbe anche un regista dell'operazione, o la stessa associazione degli organizzatori, o la nostra miope FCI, o la RCS, che a mio avviso ha tutto l'interesse affinchè corse storiche non spariscano. Potremmo mica vivere 12 mesi di sola Sanremo, Giro e Lombardia, come creiamo l'attesa per questi eventi? Con le immagini in bianco e nero del passato?

Silvio Martinello

una delle prime cose su cui bisogna ragionare è una razionalizzazione del calendario: mettere vicine alcune gare geograficamente attigue potrebbe invogliare anche qualche squadra straniera a partecipare. Inoltre credo che anche il "contorno" delle corse deve essere riensato, creando eventi collaterali (possibilmente sempre ciclistiche, come gare giovanili o femminile, ma anche cicloturistiche). Diciamoci la verità: ad alcune corse italiane assisono solo gli appassionati più "caldi".

certo, lo ribadiamo. Razionalizzare il calendario e accorpare le date è una priorità per le piccole e medie corse (non oso immaginare, per esempio, quale possa essere la start list del "mio" Camaiore di sabato prossimo)

In ogni caso lascerei perdere RCS, la corazzata che è riuscita ad affondare Lazio e Mi-TO

giustissimi gli interventi sopra. Quello che secondo me è mancato soprattutto nelle corse italiane non protour è un'adeguata promozione e informazione. Ormai i quotidiani e i telegiornali parlano di ciclismo solo se c'è da riferire qualche scandalo o qualche tragedia, manifesti non se ne vedono, promozione se ne fa poca. Poi per forza che ci sono pochi spettatori sulle strade, se uno non è proprio appassionatissimo neanche lo sa che c'è la corsa anche se è dalle sue parti. Sarebbe dovere istituzionale anche informare in precedenza gli automobilisti per limitare i disagi sul traffico. Poi bisogna anche cercare di legare le classiche ad una data fissa, come più o meno avviene per Sanremo e Lombardia, invece di rincorrere continuamente date disponibili nel calendario come succede ultimamente, ad esemio, a Giro dell'Appennino o Giro di Toscana.

Dal calendario d'inizio anno son state annullate :

26/2 - 1/3 Challenge Calabria
3/3 Giro Provincia Reggio Calabria
5/3 Trofeo Pantalica
7/7 Criterium d'Abruzzo
4/8 Gp Rio Saliceto
14/8 - 15/8 Due Giorni Marchigiana
18/8 Memorial Fausto Coppi
1/9 Giro del Veneto
23/9 Gp Prato
29/9 Giro Dolce Parma

Non eran gia' in calendario
Giro del Lazio
Milano - Torino

Come gia' detto la Federazione dovrebbe riflettere..

Il Challenge Calabria si è tenuto in soli tre giorni a febbraio.

CicloSprint ha scritto:Il Challenge Calabria si è tenuto in soli tre giorni a febbraio.

Hai ragione
Ho preso l'elenco dal sito della Federazione ma ho sbagliato anno
http://www.federciclismo.it/prof/gare11.asp
Anche la Placci non si è corsa

cauz. ha scritto:

Ottavio ha scritto:Che paese di m...
Si cancella una corsa storica come il Giro del Veneto e si inaugura il Giro della Padania!

gia'.
questi padani tanto apolitici come sostengono di essere, non smuovono un dito per salvare corse storiche come questa o quelle piemontesi, mentre lanciano in pompa magna il loro tour di disneyland...

Martinello ha ragione senza dubbio gli enti locali adesso hanno altre priorità, però è evidente che ci sono soldi per fare l'arrivo del giro di padania in veneto, ma non per fare il giro del veneto in un qualsiasi paese del veneto (mi viene in mente chissà come mai l'organizzazione pedali di marca, noto feudo verde). Ed è questo che è uno schifo, per fortuna che poi la Lega è quella che dovrebbe difendere le tradizioni locali, ma alla fine come al solito prevalgono gli interessi di varese e della dinasty bossi!

Da domenica scorsa la Ciclisti Padovani ha un nuovo presidente, Galdino Peruzzo, e nello staff è entato anche l'ex-professionista Alberto Ongarato. Obiettivo numero uno della nuova dirigenza è quello di far si che il Giro del Veneto si torni a correre.
Notizia ripresa da "Il Gazzettino di Padova" di lunedì 19 marzo.

Spero tanto che quest'anno il Giro del Veneto possa tornare agli antichi fasti.

Ecco la notizia di cui vi parlavo su "Il Mattino di Padova": http://mattinopadova.gelocal.it/sport/2 ... -1.3738479

Finalmente una bella notizia(da "Il Mattino di Padova"): http://mattinopadova.gelocal.it/sport/2 ... -1.3765470
I Colli Euganei come già successo in passato, dovrebbero essere il punto chiave della corsa.