Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Sospettato x segue lo schema di Impeccabile ma secondo me è meglio riuscito
Ecco la mia recensione di allora
Uno scontro di cervelli. Due persone entrambe incredibilmente geniali, ma dall’altra parte della barricata. Come se Miss Marple indagasse su un crimine nel quale c’è la complicità di Poirot.
Ishigami è un matematico e lavora come insegnante in un liceo privato, dedicandosi nel tempo libero alla ricerca matematica. Yukawa è un fisico, e fa il ricercatore all’università. I due un tempo erano compagni di corso, e inutile dirlo erano i due studenti più brillanti di quell’anno.
Ishigami, sul cui punto di vista si apre il romanzo, è infatuato in modo molto garbato e discreto di una vicina di casa, Yasuko, una donna separata con una figlia adolescente che lavora come cameriera poco lontano dalla scuola dove egli insegna.
Un giorno, torna alla carica l’ex marito della donna, incontrandola prima in un locale presso il lavoro e successivamente a casa di lei. Per una serie di circostanze Yasuko e la figlia per difendersi da lui si trovano prima ad immobilizzarlo e poi a ucciderlo. Ed è qui che entra in gioco Ishigami, che come vicino di casa ha sentito e capito tutto e si offre di aiutarle a far sparire le prove e a occultare il cadavere. Effettivamente poco dopo verrà trovato e identificato il cadavere dell’uomo, mentre Yasuko sembra avere un alibi inattaccabile.
Il detective incaricato delle indagini è a sua volta amico di Yukawa, e i due geni si incontrano e si sfidano dapprima da un punto di vista puramente matematico (bellissimo come l’autore riesca a spiegare il problema P=NP in modo comprensibile anche ai lettori che non hanno il background tecnico adatto, e come riesca a darne una versione che si applica proprio alle indagini criminali: La questione se determinare l’esattezza di una soluzione a un problema sia altrettanto facile quanto trovare tutte le soluzioni al problema stesso) per poi arrivare a sfidarsi. Quella che sembra essere una normalissima inverted story, come quelle del tenente Colombo, (ma questa volta con due menti geniali dalle due parti della barricata) a un certo punto, in maniera completamente inaspettata, evolve in qualcosa di completamente diverso, che non specifico ovviamente per non togliere la sorpresa.
Mi limito a dirvi che ero riuscito, sia pure con una piccola lacuna che al mio uso avevo colmato con un eccesso di fantasia, a comprendere la reale dinamica dei fatti (e confrontandomi a posteriori con chi ha letto insieme a me, anche lei era arrivata a capirla), ma non le motivazioni psicologiche che ci stavano dietro, che l’autore ha saputo rendere in maniera estremamente verosimile e al tempo stesso spiazzante.
Un romanzo immenso per la soluzione gialla adottata (che a me ha richiamato alla mente, non nei dettagli ma nella idea di base, un celebre romanzo della Christie), per la caratterizzazione psicologica dei personaggi, soprattutto i due duellanti ma non solo loro, per l’atmosfera impeccabile, per uno stile bellissimo.
Se ami i giapponesi ti segnalo che fra qualche settimana uscirà "i delitti della casa decagonale" finalmente in italiano. L'ho letto in inglese e ti lascio la mia opinione
Meravigliosamente perfetto.
Spesso gli appassionati si trovano di fronte gialli che costituiscono volutamente omaggio a grandi classici del passato, e alla fine la maggior parte delle opere di questa categoria si rivelano al di sotto delle aspettative create.
Qua no. L’omaggio a Dieci piccoli indiani, forse il giallo più celebre e più popolare, non è fine a se stesso e consente all’autore di creare una trama ammaliante e capace di incollare il lettore alle pagine, senza deluderlo e anzi lasciandolo piacevolmente sorpreso anche alla fine.
Questo romanzo del 1987 costituisce l’opera di esordio di Yukito Ayatsuji, autore nipponico esponente di punta del movimento letterario “shinhonkaku mystery” (che recupera in chiave moderna temi e atmosfere del giallo classico)
Purtoppo, il libro non è mai stato tradotto in italiano, per cui l’ho letto in inglese. Per chi non leggesse né l’inglese né il giapponese vi segnalo l’esistenza in italiano di un bellissimo manga, realizzato dallo stesso autore del libro, che (nei limiti della differenza fra i mezzi espressivi) risulta estremamente fedele all’opera originale.
La narrazione (curiosamente, in modo identico a una mia lettura recente, 1q84 di Murakami) alterna due vicende diverse ma collegate.
Infatti (dopo un prologo nel quale un individuo esplicita, mentre è seduto a contemplare il mare, un desiderio di vendetta finora non meglio specificato) nei capitoli dispari seguiamo sette studenti universitari (membri di un club di appassionati di gialli) che si recano per una breve vacanza su un’isola dove l’unica costruzione abitabile è una curiosa torre a pianta ottagonale e similmente a Dieci piccoli indiani si trovano a fronteggiare dapprima minacce di morte, che poi … vabbè leggetelo
Viceversa, nei capitoli pari seguiamo le vicende di altri due studenti, dello stesso club, che per vari motivi non si sono recati laggiù e che stanno indagando su un altro crimine commesso mesi prima proprio su quell’isola, interrogando i superstiti e avanzando ipotesi sul reale andamento dei fatti, al di là delle apparenze.
L’autore accumula una catena di fatti e situazioni bizzarre e macabre, ricordandomi oltre all’ovvio Dieci piccoli indiani anche altre opere che ho amato come La rossa mano destra, Last of Sheila o i classici del delitto impossibile con veleno (abbiamo un caso da manuale di avvelenamento, con sette bicchieri identici riempiti di caffè, uno solo mortale) e ingenerandomi il terrore che, come a volte succede con i gialli (dalle Tre bare a Terrore sull’isola) la spiegazione sia inadeguata rispetto all’hype creato durante la narrazione. Ma resto piacevolmente sorpreso.
Infatti, ho trovato narrativamente perfette sia la soluzione (davvero molto originale e praticamente non indovinabile neanche dai lettori più esperti), sia ancor più il modo con cui ci viene presentata, con quella frase innocua per chi la pronuncia, ma che scatena nel lettore la voluttà e il godimento intellettuale di restare spiazzato da una situazione inattesa e imprevedibile che però, come l’ultima tessera che va a completare un puzzle, si rivela realistica, verosimile e convincente.
Per anni alla domanda su quale sia il mio giallo preferito ho risposto “La rossa mano destra” di Joe Townsley Rogers. Da oggi, prima di rispondere ci devo pensare sopra ….
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Ecco la mia recensione di allora
Uno scontro di cervelli. Due persone entrambe incredibilmente geniali, ma dall’altra parte della barricata. Come se Miss Marple indagasse su un crimine nel quale c’è la complicità di Poirot.
Ishigami è un matematico e lavora come insegnante in un liceo privato, dedicandosi nel tempo libero alla ricerca matematica. Yukawa è un fisico, e fa il ricercatore all’università. I due un tempo erano compagni di corso, e inutile dirlo erano i due studenti più brillanti di quell’anno.
Ishigami, sul cui punto di vista si apre il romanzo, è infatuato in modo molto garbato e discreto di una vicina di casa, Yasuko, una donna separata con una figlia adolescente che lavora come cameriera poco lontano dalla scuola dove egli insegna.
Un giorno, torna alla carica l’ex marito della donna, incontrandola prima in un locale presso il lavoro e successivamente a casa di lei. Per una serie di circostanze Yasuko e la figlia per difendersi da lui si trovano prima ad immobilizzarlo e poi a ucciderlo. Ed è qui che entra in gioco Ishigami, che come vicino di casa ha sentito e capito tutto e si offre di aiutarle a far sparire le prove e a occultare il cadavere. Effettivamente poco dopo verrà trovato e identificato il cadavere dell’uomo, mentre Yasuko sembra avere un alibi inattaccabile.
Il detective incaricato delle indagini è a sua volta amico di Yukawa, e i due geni si incontrano e si sfidano dapprima da un punto di vista puramente matematico (bellissimo come l’autore riesca a spiegare il problema P=NP in modo comprensibile anche ai lettori che non hanno il background tecnico adatto, e come riesca a darne una versione che si applica proprio alle indagini criminali: La questione se determinare l’esattezza di una soluzione a un problema sia altrettanto facile quanto trovare tutte le soluzioni al problema stesso) per poi arrivare a sfidarsi. Quella che sembra essere una normalissima inverted story, come quelle del tenente Colombo, (ma questa volta con due menti geniali dalle due parti della barricata) a un certo punto, in maniera completamente inaspettata, evolve in qualcosa di completamente diverso, che non specifico ovviamente per non togliere la sorpresa.
Mi limito a dirvi che ero riuscito, sia pure con una piccola lacuna che al mio uso avevo colmato con un eccesso di fantasia, a comprendere la reale dinamica dei fatti (e confrontandomi a posteriori con chi ha letto insieme a me, anche lei era arrivata a capirla), ma non le motivazioni psicologiche che ci stavano dietro, che l’autore ha saputo rendere in maniera estremamente verosimile e al tempo stesso spiazzante.
Un romanzo immenso per la soluzione gialla adottata (che a me ha richiamato alla mente, non nei dettagli ma nella idea di base, un celebre romanzo della Christie), per la caratterizzazione psicologica dei personaggi, soprattutto i due duellanti ma non solo loro, per l’atmosfera impeccabile, per uno stile bellissimo.
Se ami i giapponesi ti segnalo che fra qualche settimana uscirà "i delitti della casa decagonale" finalmente in italiano. L'ho letto in inglese e ti lascio la mia opinione
Meravigliosamente perfetto.
Spesso gli appassionati si trovano di fronte gialli che costituiscono volutamente omaggio a grandi classici del passato, e alla fine la maggior parte delle opere di questa categoria si rivelano al di sotto delle aspettative create.
Qua no. L’omaggio a Dieci piccoli indiani, forse il giallo più celebre e più popolare, non è fine a se stesso e consente all’autore di creare una trama ammaliante e capace di incollare il lettore alle pagine, senza deluderlo e anzi lasciandolo piacevolmente sorpreso anche alla fine.
Questo romanzo del 1987 costituisce l’opera di esordio di Yukito Ayatsuji, autore nipponico esponente di punta del movimento letterario “shinhonkaku mystery” (che recupera in chiave moderna temi e atmosfere del giallo classico)
Purtoppo, il libro non è mai stato tradotto in italiano, per cui l’ho letto in inglese. Per chi non leggesse né l’inglese né il giapponese vi segnalo l’esistenza in italiano di un bellissimo manga, realizzato dallo stesso autore del libro, che (nei limiti della differenza fra i mezzi espressivi) risulta estremamente fedele all’opera originale.
La narrazione (curiosamente, in modo identico a una mia lettura recente, 1q84 di Murakami) alterna due vicende diverse ma collegate.
Infatti (dopo un prologo nel quale un individuo esplicita, mentre è seduto a contemplare il mare, un desiderio di vendetta finora non meglio specificato) nei capitoli dispari seguiamo sette studenti universitari (membri di un club di appassionati di gialli) che si recano per una breve vacanza su un’isola dove l’unica costruzione abitabile è una curiosa torre a pianta ottagonale e similmente a Dieci piccoli indiani si trovano a fronteggiare dapprima minacce di morte, che poi … vabbè leggetelo
Viceversa, nei capitoli pari seguiamo le vicende di altri due studenti, dello stesso club, che per vari motivi non si sono recati laggiù e che stanno indagando su un altro crimine commesso mesi prima proprio su quell’isola, interrogando i superstiti e avanzando ipotesi sul reale andamento dei fatti, al di là delle apparenze.
L’autore accumula una catena di fatti e situazioni bizzarre e macabre, ricordandomi oltre all’ovvio Dieci piccoli indiani anche altre opere che ho amato come La rossa mano destra, Last of Sheila o i classici del delitto impossibile con veleno (abbiamo un caso da manuale di avvelenamento, con sette bicchieri identici riempiti di caffè, uno solo mortale) e ingenerandomi il terrore che, come a volte succede con i gialli (dalle Tre bare a Terrore sull’isola) la spiegazione sia inadeguata rispetto all’hype creato durante la narrazione. Ma resto piacevolmente sorpreso.
Infatti, ho trovato narrativamente perfette sia la soluzione (davvero molto originale e praticamente non indovinabile neanche dai lettori più esperti), sia ancor più il modo con cui ci viene presentata, con quella frase innocua per chi la pronuncia, ma che scatena nel lettore la voluttà e il godimento intellettuale di restare spiazzato da una situazione inattesa e imprevedibile che però, come l’ultima tessera che va a completare un puzzle, si rivela realistica, verosimile e convincente.
Per anni alla domanda su quale sia il mio giallo preferito ho risposto “La rossa mano destra” di Joe Townsley Rogers. Da oggi, prima di rispondere ci devo pensare sopra ….
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"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
- bicycleran
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Libri preferiti secondo quadrimestre 2024
Matteotti 100:
Massimo Breda, Stefano Caretti - Il nemico di Mussolini
Mimmo Franzinelli - Matteotti e Mussolini
Felestin:
Mahmud Darwish - Non scusarti per quel che hai fatto
Sorpresa italiana:
Federica Manzon - Alma
Autofiction italiana:
Antonio Franchini - Il fuoco che ti porti dentro
Tommaso Giartosio - Autobiogrammatica
Dario Voltolini - Invernale
Autofiction straniera:
Neige Sinno - Triste tigre
(Ri)scoperte:
Han Kang - La vegetariana
Friedrich Dürenmatt - Il giudice e il suo boia
Mohamed Mbougar Sarr - La più recondita memoria degli uomini
Matteotti 100:
Massimo Breda, Stefano Caretti - Il nemico di Mussolini
Mimmo Franzinelli - Matteotti e Mussolini
Felestin:
Mahmud Darwish - Non scusarti per quel che hai fatto
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Federica Manzon - Alma
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Antonio Franchini - Il fuoco che ti porti dentro
Tommaso Giartosio - Autobiogrammatica
Dario Voltolini - Invernale
Autofiction straniera:
Neige Sinno - Triste tigre
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Han Kang - La vegetariana
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Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
grande romanzo, senza dubbio uno dei miei preferiti fra quelli usciti negli ultimi anni.
- bicycleran
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Disturbante. È un complimento
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Ho letto un saggio che mi è piaciuto molto. Si intitola "La seconda onda", scritto da Brooks, professore ad Harvard. In pratica spiega come affrontare la seconda metà della vita.
«L'amore trionfa sempre sull'odio e sull'invidia» S.B.
«Fight! fight! fight!» D.T.
«Fight! fight! fight!» D.T.
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Il secondo romanzo della saga "Mare Bianco", come anticipato, l'ho letto mentre ero alle Lofoten (e finito durante il delirante rientro, con 3 scali e durato 20 ore causa sciopero della Sas....).simociclo ha scritto: ↑domenica 4 agosto 2024, 15:07 Ho appena finito di leggere "Gli Invisibili" (Iperborea), romanzo del norvegese Roy Jacobsen, primo capitolo di una saga ambientata - a partire dall'inizio del novecento - in una minuscola isola delle Lofoten, nel circolo polare artico.
Letto perchè ci andrò a fare un trekking a breve e mi piace provare ad immergermi nei luoghi che visiterò attraverso i libri.
All'inizio non mi ha entusiasmato, ma la prosa particolare, quasi solenne, che nasconde picchi di poesia, piano piano mi ha conquistato, facendomi affezionare all'unica famiglia che vive sull'isola di Barroy.
Bellissime le descrizioni dei silenzi e della solitudine che avvolge l'isola in molti periodi e notevole la capacità dell'autore di spiegare le emozioni vissute dalla giovane Ingrid nei vari passaggi della sua giovane vita.
Il secondo capitolo della saga credo che me lo porterò nello zaino e lo leggerò in loco.
“nessuno può lasciare un’isola, un’isola è un cosmo in miniatura, dove le stelle dormono nell’erba sotto la neve"
Affresco storico affascinante con la ettagliata descrizione delle condizioni di vita nella Norvegia rurale durante l'occupazione nazista. La storia di Ingrid e degli altri abitanti di Barroy va avanti a sprazzi; si alternano lunghe parti descrittive del paesaggio e della estrema povertà della popolazione in quel periodo a pagine in cui si svelano, improvvisamente, molti dettagli. La scrittura è sempre affascinante, alcune parti notevolissime, anche se non sempre è facilissimo seguire la storia e le vicende dei personaggi minori. Credo che leggerò anche gli altri capitoli della saga quando Iperborea li proporrà in italiano, anche se non questi primi due libri li ho trovati belli ma non eccezionali.
"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
- UribeZubia
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
E' uscito in Italia il 28 agosto,l'ho preso subito e l'ho letto tutto d'un fiato. Confermo la tua recensione.Trullo ha scritto: ↑martedì 6 agosto 2024, 3:01
Se ami i giapponesi ti segnalo che fra qualche settimana uscirà "i delitti della casa decagonale" finalmente in italiano. L'ho letto in inglese e ti lascio la mia opinione
Meravigliosamente perfetto.
Spesso gli appassionati si trovano di fronte gialli che costituiscono volutamente omaggio a grandi classici del passato, e alla fine la maggior parte delle opere di questa categoria si rivelano al di sotto delle aspettative create.
Qua no. L’omaggio a Dieci piccoli indiani, forse il giallo più celebre e più popolare, non è fine a se stesso e consente all’autore di creare una trama ammaliante e capace di incollare il lettore alle pagine, senza deluderlo e anzi lasciandolo piacevolmente sorpreso anche alla fine.
Questo romanzo del 1987 costituisce l’opera di esordio di Yukito Ayatsuji, autore nipponico esponente di punta del movimento letterario “shinhonkaku mystery” (che recupera in chiave moderna temi e atmosfere del giallo classico)
Purtoppo, il libro non è mai stato tradotto in italiano, per cui l’ho letto in inglese. Per chi non leggesse né l’inglese né il giapponese vi segnalo l’esistenza in italiano di un bellissimo manga, realizzato dallo stesso autore del libro, che (nei limiti della differenza fra i mezzi espressivi) risulta estremamente fedele all’opera originale.
La narrazione (curiosamente, in modo identico a una mia lettura recente, 1q84 di Murakami) alterna due vicende diverse ma collegate.
Infatti (dopo un prologo nel quale un individuo esplicita, mentre è seduto a contemplare il mare, un desiderio di vendetta finora non meglio specificato) nei capitoli dispari seguiamo sette studenti universitari (membri di un club di appassionati di gialli) che si recano per una breve vacanza su un’isola dove l’unica costruzione abitabile è una curiosa torre a pianta ottagonale e similmente a Dieci piccoli indiani si trovano a fronteggiare dapprima minacce di morte, che poi … vabbè leggetelo
Viceversa, nei capitoli pari seguiamo le vicende di altri due studenti, dello stesso club, che per vari motivi non si sono recati laggiù e che stanno indagando su un altro crimine commesso mesi prima proprio su quell’isola, interrogando i superstiti e avanzando ipotesi sul reale andamento dei fatti, al di là delle apparenze.
L’autore accumula una catena di fatti e situazioni bizzarre e macabre, ricordandomi oltre all’ovvio Dieci piccoli indiani anche altre opere che ho amato come La rossa mano destra, Last of Sheila o i classici del delitto impossibile con veleno (abbiamo un caso da manuale di avvelenamento, con sette bicchieri identici riempiti di caffè, uno solo mortale) e ingenerandomi il terrore che, come a volte succede con i gialli (dalle Tre bare a Terrore sull’isola) la spiegazione sia inadeguata rispetto all’hype creato durante la narrazione. Ma resto piacevolmente sorpreso.
Infatti, ho trovato narrativamente perfette sia la soluzione (davvero molto originale e praticamente non indovinabile neanche dai lettori più esperti), sia ancor più il modo con cui ci viene presentata, con quella frase innocua per chi la pronuncia, ma che scatena nel lettore la voluttà e il godimento intellettuale di restare spiazzato da una situazione inattesa e imprevedibile che però, come l’ultima tessera che va a completare un puzzle, si rivela realistica, verosimile e convincente.
Per anni alla domanda su quale sia il mio giallo preferito ho risposto “La rossa mano destra” di Joe Townsley Rogers. Da oggi, prima di rispondere ci devo pensare sopra ….
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PALESTINA LIBERA
- jerrydrake
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Io sconsiglio a tutti l'abbonamento a Kobo Plus che, teoricamente, darebbe accesso illimitato ad audiolibri ed ebook. Nella realtà tutti i libri migliori o i più nuovi sono a pagamento e, soprattutto, molti audiolibri compresi nell'abbonamento non risultano scaricabili. Dopo un mese sono passato a Storytel che, al momento, ha un catalogo migliore (per i miei gusti) ad Audible. Ora mi sto divorando i capolavori dell'immenso Raymond Chandler.
- bicycleran
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Grazie.jerrydrake ha scritto: ↑martedì 3 settembre 2024, 22:17 Io sconsiglio a tutti l'abbonamento a Kobo Plus che, teoricamente, darebbe accesso illimitato ad audiolibri ed ebook. Nella realtà tutti i libri migliori o i più nuovi sono a pagamento e, soprattutto, molti audiolibri compresi nell'abbonamento non risultano scaricabili. Dopo un mese sono passato a Storytel che, al momento, ha un catalogo migliore (per i miei gusti) ad Audible. Ora mi sto divorando i capolavori dell'immenso Raymond Chandler.
Ho visto che storytel ha i libri di Brioschi editore, che mi interessano molto.
Solo che ho creato una libreria infinita su Audible, quindi se ne riparla come minimo tra un anno
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Sai che Audible puoi metterlo in pausa (da uno a 3 mesi)? Io l'ho fatto l'anno scorso per passare a Storytel (che ha i libri di Steinbeck) e quest'anno per il tentativo fallito con Kobo. Sfrutto i 2 mesi di pausa rimasti con Storytel e poi farò la scelta.bicycleran ha scritto: ↑mercoledì 4 settembre 2024, 1:13Grazie.jerrydrake ha scritto: ↑martedì 3 settembre 2024, 22:17 Io sconsiglio a tutti l'abbonamento a Kobo Plus che, teoricamente, darebbe accesso illimitato ad audiolibri ed ebook. Nella realtà tutti i libri migliori o i più nuovi sono a pagamento e, soprattutto, molti audiolibri compresi nell'abbonamento non risultano scaricabili. Dopo un mese sono passato a Storytel che, al momento, ha un catalogo migliore (per i miei gusti) ad Audible. Ora mi sto divorando i capolavori dell'immenso Raymond Chandler.
Ho visto che storytel ha i libri di Brioschi editore, che mi interessano molto.
Solo che ho creato una libreria infinita su Audible, quindi se ne riparla come minimo tra un anno
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Non lo sapevo!jerrydrake ha scritto: ↑mercoledì 4 settembre 2024, 7:48Sai che Audible puoi metterlo in pausa (da uno a 3 mesi)? Io l'ho fatto l'anno scorso per passare a Storytel (che ha i libri di Steinbeck) e quest'anno per il tentativo fallito con Kobo. Sfrutto i 2 mesi di pausa rimasti con Storytel e poi farò la scelta.bicycleran ha scritto: ↑mercoledì 4 settembre 2024, 1:13Grazie.jerrydrake ha scritto: ↑martedì 3 settembre 2024, 22:17 Io sconsiglio a tutti l'abbonamento a Kobo Plus che, teoricamente, darebbe accesso illimitato ad audiolibri ed ebook. Nella realtà tutti i libri migliori o i più nuovi sono a pagamento e, soprattutto, molti audiolibri compresi nell'abbonamento non risultano scaricabili. Dopo un mese sono passato a Storytel che, al momento, ha un catalogo migliore (per i miei gusti) ad Audible. Ora mi sto divorando i capolavori dell'immenso Raymond Chandler.
Ho visto che storytel ha i libri di Brioschi editore, che mi interessano molto.
Solo che ho creato una libreria infinita su Audible, quindi se ne riparla come minimo tra un anno
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Recupero con un paio di recensioni delle ultime letture
Roberto Cotroneo, Loro
Si può ambientare una ghost story, che nel nostro immaginario tendiamo ad associare a nebbia, castelli inglesi o scozzesi e atmosfere di brughiera, nella calda e assolata estate della campagna romana dei giorni nostri? Si può, e il risultato mi ha saputo dare tensione e inquietudine. Promosso
Barbara Kingslover, Demon Copperhead
“Come quel Dickens, roba antica, morto e pure straniero, ma Cristo santo se aveva reso l’idea dei bambini orfani e sfruttati e maltrattati senza che a qualcuno gliene fregasse un accidente”
Le grandi e commoventi storie degli orfani dell’ottocento, da Senza Famiglia a Anna di Green Gables, da Oliver Twist a David Copperfield, raccontate con stile e ambientazione contemporanei, ma con un eccesso di retorica e moralismo che mi impedisce di classificare questo libro, pur scritto molto bene e vincitore di un Pulitzer, fra i capolavori. Comunque un interessante viaggio nell’America di oggi, nella sua regione forse più povera, quella degli Appalachi, fra razzismo, povertà morale e materiale, tossicodipendenze alimentate dal perverso legame fra medici e aziende farmaceutiche, mancanza o degrado dei servizi pubblici, fine della grande risorsa economica di quelle terre, il carbone, senza che nulla lo abbia sostituito. Il tutto visto con gli occhi di uno di questi orfani, raccontato in modo semplice e scorrevole quindi adatto a tutti, senza i virtuosismi di alcuni autori contemporanei che per questo possono risultare ostici.
Paul Auster, La notte dell'oracolo
Un romanzo affascinante ed enigmatico, che pare scritto da Murakami per l’equilibrio fra reale e irrazionale che si instaura via via che il lettore avanza fra le pagine.
La storia si svolge negli anni ’80 Il protagonista è il solito alter ego del narratore, uno scrittore ebreo newyorkese che reduce da una grave malattia si approccia di nuovo alla vita di tutti i giorni, e si reca in un negozio gestito da un misterioso immigrato cinese, nel quale acquista un quaderno blu sul quale riprende dopo parecchio tempo la sua attività professionale di scrittura, iniziando un romanzo che si ispira a una trama collaterale del Falcone maltese, romanzo nella cui trama compare un altro romanzo (romanzo nel romanzo nel romanzo quindi) intitolato La notte dell’oracolo. Non indugio oltre sulla trama, ricca e interessante, vi anticipo che lo stile e le tematiche trattate sono altrettanto coinvolgenti della trama. Se non lo conoscete ancora come autore, vi invito ad approcciarvi con questo breve ma significativo romanzo a uno dei migliori autori contemporanei. Se lo conoscete già e vi piace, questo romanzo non vi deluderà
William Sloane , Attraverso la notte
Un ottimo mix fra generi, dal giallo all'horror, dal noir al romanzo psicologico, con una trama intrigante e una scrittura sempre piacevole. Qualche riserva sul finale, ma essendo un libro del 1937 ci sta tutto
Agota Kristof, Trilogia della città di K (rilettura)
“Due anni di galera in Urss erano probabilmente meglio di cinque anni di fabbrica in Svizzera”
Un libro disturbante, che gioca con il lettore come il gatto col topo. Si apre con una insolita narrazione in prima persona plurale, dove due fratelli si rifugiano (come era comune in quel contesto) in un paese di campagna presso la nonna (dalla biografia dell’autrice, di cui ho riportato all’inizio un pensiero che non fa parte del libro, possiamo immaginare che sia ambientato in Ungheria durante la seconda guerra mondiale, ma non ci viene mai detto esplicitamente) per poi passare nelle altre parti della trilogia (che, come nella Trilogia di New York di Auster, sono separate ma collegate) a trattare altri argomenti relativi a quelle due persone, mettendo completamente in crisi il lettore ma al tempo stesso procurandogli il godimento che cerca in una lettura non scontata e non banale.
Prossime letture
Nove volte nove, di Boucher (giallo classico)
Trilogia di Valis, di Dick (fantascienza a sfondo religioso/esistenziale)
Roberto Cotroneo, Loro
Si può ambientare una ghost story, che nel nostro immaginario tendiamo ad associare a nebbia, castelli inglesi o scozzesi e atmosfere di brughiera, nella calda e assolata estate della campagna romana dei giorni nostri? Si può, e il risultato mi ha saputo dare tensione e inquietudine. Promosso
Barbara Kingslover, Demon Copperhead
“Come quel Dickens, roba antica, morto e pure straniero, ma Cristo santo se aveva reso l’idea dei bambini orfani e sfruttati e maltrattati senza che a qualcuno gliene fregasse un accidente”
Le grandi e commoventi storie degli orfani dell’ottocento, da Senza Famiglia a Anna di Green Gables, da Oliver Twist a David Copperfield, raccontate con stile e ambientazione contemporanei, ma con un eccesso di retorica e moralismo che mi impedisce di classificare questo libro, pur scritto molto bene e vincitore di un Pulitzer, fra i capolavori. Comunque un interessante viaggio nell’America di oggi, nella sua regione forse più povera, quella degli Appalachi, fra razzismo, povertà morale e materiale, tossicodipendenze alimentate dal perverso legame fra medici e aziende farmaceutiche, mancanza o degrado dei servizi pubblici, fine della grande risorsa economica di quelle terre, il carbone, senza che nulla lo abbia sostituito. Il tutto visto con gli occhi di uno di questi orfani, raccontato in modo semplice e scorrevole quindi adatto a tutti, senza i virtuosismi di alcuni autori contemporanei che per questo possono risultare ostici.
Paul Auster, La notte dell'oracolo
Un romanzo affascinante ed enigmatico, che pare scritto da Murakami per l’equilibrio fra reale e irrazionale che si instaura via via che il lettore avanza fra le pagine.
La storia si svolge negli anni ’80 Il protagonista è il solito alter ego del narratore, uno scrittore ebreo newyorkese che reduce da una grave malattia si approccia di nuovo alla vita di tutti i giorni, e si reca in un negozio gestito da un misterioso immigrato cinese, nel quale acquista un quaderno blu sul quale riprende dopo parecchio tempo la sua attività professionale di scrittura, iniziando un romanzo che si ispira a una trama collaterale del Falcone maltese, romanzo nella cui trama compare un altro romanzo (romanzo nel romanzo nel romanzo quindi) intitolato La notte dell’oracolo. Non indugio oltre sulla trama, ricca e interessante, vi anticipo che lo stile e le tematiche trattate sono altrettanto coinvolgenti della trama. Se non lo conoscete ancora come autore, vi invito ad approcciarvi con questo breve ma significativo romanzo a uno dei migliori autori contemporanei. Se lo conoscete già e vi piace, questo romanzo non vi deluderà
William Sloane , Attraverso la notte
Un ottimo mix fra generi, dal giallo all'horror, dal noir al romanzo psicologico, con una trama intrigante e una scrittura sempre piacevole. Qualche riserva sul finale, ma essendo un libro del 1937 ci sta tutto
Agota Kristof, Trilogia della città di K (rilettura)
“Due anni di galera in Urss erano probabilmente meglio di cinque anni di fabbrica in Svizzera”
Un libro disturbante, che gioca con il lettore come il gatto col topo. Si apre con una insolita narrazione in prima persona plurale, dove due fratelli si rifugiano (come era comune in quel contesto) in un paese di campagna presso la nonna (dalla biografia dell’autrice, di cui ho riportato all’inizio un pensiero che non fa parte del libro, possiamo immaginare che sia ambientato in Ungheria durante la seconda guerra mondiale, ma non ci viene mai detto esplicitamente) per poi passare nelle altre parti della trilogia (che, come nella Trilogia di New York di Auster, sono separate ma collegate) a trattare altri argomenti relativi a quelle due persone, mettendo completamente in crisi il lettore ma al tempo stesso procurandogli il godimento che cerca in una lettura non scontata e non banale.
Prossime letture
Nove volte nove, di Boucher (giallo classico)
Trilogia di Valis, di Dick (fantascienza a sfondo religioso/esistenziale)
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
sì, tanti anni fa lessi una sua intervista dove raccontava che 'il grande quaderno' non era autobiografico ma era comunque ispirato al periodo della guerra quando lei e suo fratello erano bambini, e in origine erano loro due le voci narranti, prima di optare per la prima persona plurale.Trullo ha scritto: ↑mercoledì 4 settembre 2024, 22:19 Agota Kristof, Trilogia della città di K (rilettura)
“Due anni di galera in Urss erano probabilmente meglio di cinque anni di fabbrica in Svizzera”
Un libro disturbante, che gioca con il lettore come il gatto col topo. Si apre con una insolita narrazione in prima persona plurale, dove due fratelli si rifugiano (come era comune in quel contesto) in un paese di campagna presso la nonna (dalla biografia dell’autrice, di cui ho riportato all’inizio un pensiero che non fa parte del libro, possiamo immaginare che sia ambientato in Ungheria durante la seconda guerra mondiale, ma non ci viene mai detto esplicitamente) per poi passare nelle altre parti della trilogia (che, come nella Trilogia di New York di Auster, sono separate ma collegate) a trattare altri argomenti relativi a quelle due persone, mettendo completamente in crisi il lettore ma al tempo stesso procurandogli il godimento che cerca in una lettura non scontata e non banale.
fra l'altro resto sempre impressionato dalla scrittura della kristof, semplice ed essenziale (nota la questione che scriveva in francese anche se a suo dire non lo sentiva completamente suo) eppure allo stesso tempo potentissimo.
- UribeZubia
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Nove volte nove,magari in edizione Gialli Mondadori?
Lo cerco da parecchio tempo,è quasi introvabile...
Pensa che nel consorzio bibliotecario della mia zone ce n'è una sola copia,non prenotabile e solamente consultabile in biblioteca.
PALESTINA LIBERA
- bicycleran
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Trullo ha scritto: ↑mercoledì 4 settembre 2024, 22:19 Recupero con un paio di recensioni delle ultime letture
Roberto Cotroneo, Loro
Si può ambientare una ghost story, che nel nostro immaginario tendiamo ad associare a nebbia, castelli inglesi o scozzesi e atmosfere di brughiera, nella calda e assolata estate della campagna romana dei giorni nostri? Si può, e il risultato mi ha saputo dare tensione e inquietudine. Promosso
Barbara Kingslover, Demon Copperhead
“Come quel Dickens, roba antica, morto e pure straniero, ma Cristo santo se aveva reso l’idea dei bambini orfani e sfruttati e maltrattati senza che a qualcuno gliene fregasse un accidente”
Le grandi e commoventi storie degli orfani dell’ottocento, da Senza Famiglia a Anna di Green Gables, da Oliver Twist a David Copperfield, raccontate con stile e ambientazione contemporanei, ma con un eccesso di retorica e moralismo che mi impedisce di classificare questo libro, pur scritto molto bene e vincitore di un Pulitzer, fra i capolavori. Comunque un interessante viaggio nell’America di oggi, nella sua regione forse più povera, quella degli Appalachi, fra razzismo, povertà morale e materiale, tossicodipendenze alimentate dal perverso legame fra medici e aziende farmaceutiche, mancanza o degrado dei servizi pubblici, fine della grande risorsa economica di quelle terre, il carbone, senza che nulla lo abbia sostituito. Il tutto visto con gli occhi di uno di questi orfani, raccontato in modo semplice e scorrevole quindi adatto a tutti, senza i virtuosismi di alcuni autori contemporanei che per questo possono risultare ostici.
Paul Auster, La notte dell'oracolo
Un romanzo affascinante ed enigmatico, che pare scritto da Murakami per l’equilibrio fra reale e irrazionale che si instaura via via che il lettore avanza fra le pagine.
La storia si svolge negli anni ’80 Il protagonista è il solito alter ego del narratore, uno scrittore ebreo newyorkese che reduce da una grave malattia si approccia di nuovo alla vita di tutti i giorni, e si reca in un negozio gestito da un misterioso immigrato cinese, nel quale acquista un quaderno blu sul quale riprende dopo parecchio tempo la sua attività professionale di scrittura, iniziando un romanzo che si ispira a una trama collaterale del Falcone maltese, romanzo nella cui trama compare un altro romanzo (romanzo nel romanzo nel romanzo quindi) intitolato La notte dell’oracolo. Non indugio oltre sulla trama, ricca e interessante, vi anticipo che lo stile e le tematiche trattate sono altrettanto coinvolgenti della trama. Se non lo conoscete ancora come autore, vi invito ad approcciarvi con questo breve ma significativo romanzo a uno dei migliori autori contemporanei. Se lo conoscete già e vi piace, questo romanzo non vi deluderà
William Sloane , Attraverso la notte
Un ottimo mix fra generi, dal giallo all'horror, dal noir al romanzo psicologico, con una trama intrigante e una scrittura sempre piacevole. Qualche riserva sul finale, ma essendo un libro del 1937 ci sta tutto
Agota Kristof, Trilogia della città di K (rilettura)
“Due anni di galera in Urss erano probabilmente meglio di cinque anni di fabbrica in Svizzera”
Un libro disturbante, che gioca con il lettore come il gatto col topo. Si apre con una insolita narrazione in prima persona plurale, dove due fratelli si rifugiano (come era comune in quel contesto) in un paese di campagna presso la nonna (dalla biografia dell’autrice, di cui ho riportato all’inizio un pensiero che non fa parte del libro, possiamo immaginare che sia ambientato in Ungheria durante la seconda guerra mondiale, ma non ci viene mai detto esplicitamente) per poi passare nelle altre parti della trilogia (che, come nella Trilogia di New York di Auster, sono separate ma collegate) a trattare altri argomenti relativi a quelle due persone, mettendo completamente in crisi il lettore ma al tempo stesso procurandogli il godimento che cerca in una lettura non scontata e non banale.


Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Ti ho scritto in privatoUribeZubia ha scritto: ↑giovedì 5 settembre 2024, 1:22
Nove volte nove,magari in edizione Gialli Mondadori?
Lo cerco da parecchio tempo,è quasi introvabile...
Pensa che nel consorzio bibliotecario della mia zone ce n'è una sola copia,non prenotabile e solamente consultabile in biblioteca.
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Un solo appunto su trilogia della città di K. Grandissimo lavoro, ma la netta sensazione che l' autrice bulina talmente i personaggi e le vicende che alla fine ho l' impressione si perda un po' anche lei.
- bicycleran
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Nicoletta Verna - I giorni di Vetro
Ecco un libro che non so se mi sia piaciuto e in che misura.
Due donne raccontano in prima persona la loro vicenda drammatica, in Romagna ai tempi del fascismo e della resistenza.
Un tema risaputo, ma la storia è senza dubbio avvincente; la struttura dell’intreccio davvero notevole, complimenti. C’è dietro anche una certa ricerca, che riporta alla luce episodi dimenticati, come la strage di Tavolicci.
Però non mi ha entusiasmato il tono melodrammatico e patetico, con echi della questione privata di Fenoglio e di Elsa Morante (e di Elena Ferrante che ne è la versione analcolica).
Né tantomeno le scene di cruda violenza alla Novecento di Bertolucci.
Il fascismo è ridotto a spietato sadismo, senza molte altre spiegazioni, ma anche la resistenza sembra avere - cerchiobottisticamente - qualche colpa.
L’attualizzazione, data dal tema della violenza di genere e della solidarietà femminile, passa da una visione banalizzata che contrappone gli uomini irresponsabili e cinici (non solo il fascista sadico Vetro) alle donne ragionevoli e comprensive.
Da cui, temo, i tanti apprezzamenti in area sinistra borghese.
Certo, i momenti più intensi e i quattro personaggi principali sono destinati a restarmi in mente. E non è poco.
Ecco un libro che non so se mi sia piaciuto e in che misura.
Due donne raccontano in prima persona la loro vicenda drammatica, in Romagna ai tempi del fascismo e della resistenza.
Un tema risaputo, ma la storia è senza dubbio avvincente; la struttura dell’intreccio davvero notevole, complimenti. C’è dietro anche una certa ricerca, che riporta alla luce episodi dimenticati, come la strage di Tavolicci.
Però non mi ha entusiasmato il tono melodrammatico e patetico, con echi della questione privata di Fenoglio e di Elsa Morante (e di Elena Ferrante che ne è la versione analcolica).
Né tantomeno le scene di cruda violenza alla Novecento di Bertolucci.
Il fascismo è ridotto a spietato sadismo, senza molte altre spiegazioni, ma anche la resistenza sembra avere - cerchiobottisticamente - qualche colpa.
L’attualizzazione, data dal tema della violenza di genere e della solidarietà femminile, passa da una visione banalizzata che contrappone gli uomini irresponsabili e cinici (non solo il fascista sadico Vetro) alle donne ragionevoli e comprensive.
Da cui, temo, i tanti apprezzamenti in area sinistra borghese.
Certo, i momenti più intensi e i quattro personaggi principali sono destinati a restarmi in mente. E non è poco.
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
- bicycleran
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Quest'anno la cinquina finalista del Campiello (che verrà assegnato tra tre giorni) è di altissimo profilo: Mari, Trevi, e Franchini sono tra i migliori scrittori italiani viventi, e anche Alma di Federica Manzon è un ottimo libro. Quello di Santoni non l'ho letto. Credo che la spunterà Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini. Sarebbe meritato.
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Si parla, fisiologicamente, quasi esclusivamente di narrativa.
Segnalo una raccolta poetica uscita recentemente: "Specchi asimmetrici" (ChiareVoci Edizioni) di cui UribeZ mi ha parlato bene.
Qualcun altro ha potuto vederla o leggerla ?
Segnalo una raccolta poetica uscita recentemente: "Specchi asimmetrici" (ChiareVoci Edizioni) di cui UribeZ mi ha parlato bene.
Qualcun altro ha potuto vederla o leggerla ?
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
- UribeZubia
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Non sono propriamente un amante della poesia, cio' nonostante "Specchi asimmetrici " di tal Nino Di Paolo

Ne consiglio senz'altro la lettura.
PALESTINA LIBERA
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Io ho appena finito "La Pioggia gialla" di Julio Llamazares (Sellerio).
L'autore, spagnolo, è un poeta che negli ultimi anni ha pubblicato diversi romanzi.
La pioggia gialla è di fatto un lungo flusso di coscienza del protagonista, Andrés, l'ultimo abitante di un paese sperduto sui Pirenei, in Aragona.
Attraverso i suoi ricordi, tutti riferiti a persone che se ne sono andate dal paese o che sono morte, ripercorre la sua vita e - di fatto - è un lungo e doloroso addio ad un mondo che sta scomparendo davanti ai suoi occhi. E' infatti consapevole che alla sua morte morirà anche il paese, in quanto non ci sarà più nessuno che ne avrà memoria.
L'angoscia del protagonista è descritta talmente bene che alcune pagine non sono facili da leggere, o perlomeno non sono state facili per me, forse perchè ho riconosciuto in alcune descrizioni anche l'abbandono di alcuni paesini che conosco (anche se - per fortuna - non ai livelli del villaggio di Andrés).
Anche il rancore e la solitudine del protagonista si "sentono".
Un libro difficile, ma sicuramente notevole
L'autore, spagnolo, è un poeta che negli ultimi anni ha pubblicato diversi romanzi.
La pioggia gialla è di fatto un lungo flusso di coscienza del protagonista, Andrés, l'ultimo abitante di un paese sperduto sui Pirenei, in Aragona.
Attraverso i suoi ricordi, tutti riferiti a persone che se ne sono andate dal paese o che sono morte, ripercorre la sua vita e - di fatto - è un lungo e doloroso addio ad un mondo che sta scomparendo davanti ai suoi occhi. E' infatti consapevole che alla sua morte morirà anche il paese, in quanto non ci sarà più nessuno che ne avrà memoria.
L'angoscia del protagonista è descritta talmente bene che alcune pagine non sono facili da leggere, o perlomeno non sono state facili per me, forse perchè ho riconosciuto in alcune descrizioni anche l'abbandono di alcuni paesini che conosco (anche se - per fortuna - non ai livelli del villaggio di Andrés).
Anche il rancore e la solitudine del protagonista si "sentono".
Un libro difficile, ma sicuramente notevole
"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
segnalo altresì, con un poco di mancanza di cortesia, che l'autore è nato nel 1958.UribeZubia ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 10:58Non sono propriamente un amante della poesia, cio' nonostante "Specchi asimmetrici " di tal Nino Di Paolo, mi ha piacevolmente sorpreso sia per la scrittura, che ovviamente per il contenuto ma specialmente per la leggerezza e la facilita' con cui il lettore viene portato a riflettere dopo aver letto ciascuna delle poesie.
Ne consiglio senz'altro la lettura.
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Poiché Simociclo è diventato dopo Patria e altri titoli il mio riferimento editoriale non potevo mancare di leggere anche se in ritardo Il grande gioco di Peter Hopkirk. Il libro come ha già scritto Simo è praticamente la cronaca degli avvenimenti accaduti pressappoco dalla fine del 700 all' inizio del 900 nei territori dell' Asia centrale compresi tra l' impero zarista e l' India inglese. Le vicende sono appassionanti e splendidamente narrate; resta sempre il dubbio che in una zona dove il conquistatore per antonomasia Alessandro Magno giuntovi disse più o meno "qui ci passo dopo" guardandosi bene poi dal farlo, inglesi e russi abbiano sperperato uomini e risorse per ottenere poi quello che sappiamo. Historia magistra vitae, ma evidentemente solo per modo di dire.
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Responsabilità che mi onora e spaventa in egual misuraGimbatbu ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 13:21 Poiché Simociclo è diventato dopo Patria e altri titoli il mio riferimento editoriale non potevo mancare di leggere anche se in ritardo Il grande gioco di Peter Hopkirk. Il libro come ha già scritto Simo è praticamente la cronaca degli avvenimenti accaduti pressappoco dalla fine del 700 all' inizio del 900 nei territori dell' Asia centrale compresi tra l' impero zarista e l' India inglese. Le vicende sono appassionanti e splendidamente narrate; resta sempre il dubbio che in una zona dove il conquistatore per antonomasia Alessandro Magno giuntovi disse più o meno "qui ci passo dopo" guardandosi bene poi dal farlo, inglesi e russi abbiano sperperato uomini e risorse per ottenere poi quello che sappiamo. Historia magistra vitae, ma evidentemente solo per modo di dire.


"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Sono in debito con voi della recensione di nove volte nove, eccola
“«Cos'hai fatto di bello?»
«Ho letto finché non mi è venuto sonno.»
«Un altro giallo?» C'era solo una traccia di disprezzo professionale nella sua voce.
«Sì, ed era meraviglioso. Su un delitto in una stanza chiusa. Sono la mia passione questi. Hai una sigaretta? Le ho finite.»
«Non...!» tuonò Marshall.
«Sveglierai Terry.»
Lui riprese a voce più bassa: «Non parlarmi di stanze chiuse».
«I calzini vanno nel sacco della roba sporca, non nel cestino della carta straccia. Ma questo è eccezionale. C'è un intero capitolo intitolato "Conferenza sulla stanza chiusa."»
«Ti ho detto di non...»
«Sccc...» Leona sbadigliò. «Prende in esame tutte le possibilità, ed elenca ogni soluzione immaginabile al problema della stanza chiusa. È eccezionale.»
Il tenente Marshall rimase un momento fermo, seminudo e ciondolante per il sonno. Poi si diede una scossa e sbatté vigorosamente le palpebre per liberarle dal sonno. «Dov'è quel libro?»”
Un libro che gioca col lettore e la sua passione per il giallo, rompendo la quarta parete e introducendo un personaggio, la moglie del poliziotto incaricato delle indagini su un delitto di camera chiusa, che è appassionato di gialli e sta leggendo proprio Le tre bare di Carr, costruendo così un contrasto piacevole fra letteratura gialla e veri casi criminali, e facendo da personaggio mediatore nei confronti del lettore.
Qui la camera chiusa è relativamente semplice, senza i trucchi a cui alcuni scrittori ci hanno abituati, quindi con una sensazione generale di piacevolezza, mitigata però dal fatto che, proprio per la sua semplicità, il lettore esperto può capire abbastanza facilmente il meccanismo, il trick usato, e quindi restare parzialmente deluso, aspettandosi magari il colpo di scena finale che invece non arriva.
Un altro punto debole è aver diviso l’indagine fra troppi detective, il tenente Marshall, suor Ursula, Matt e se vogliamo anche la moglie di Marshall, perdendo in efficacia, per quanto ognuno dei personaggi di per sé sia simpatico e ben caratterizzato. Poi non amo molto l’indizio in punto di morte, che qui è piuttosto importante. Interessante invece l’ambientazione, datata e attuale al tempo stesso, nel mondo delle sette religiose.
Un bel libro in complesso, che consiglio agli amanti del giallo classico in particolare e delle camere chiuse in particolare, che forse dirà poco a chi predilige schemi narrativi ed enigmi più moderni.
“«Cos'hai fatto di bello?»
«Ho letto finché non mi è venuto sonno.»
«Un altro giallo?» C'era solo una traccia di disprezzo professionale nella sua voce.
«Sì, ed era meraviglioso. Su un delitto in una stanza chiusa. Sono la mia passione questi. Hai una sigaretta? Le ho finite.»
«Non...!» tuonò Marshall.
«Sveglierai Terry.»
Lui riprese a voce più bassa: «Non parlarmi di stanze chiuse».
«I calzini vanno nel sacco della roba sporca, non nel cestino della carta straccia. Ma questo è eccezionale. C'è un intero capitolo intitolato "Conferenza sulla stanza chiusa."»
«Ti ho detto di non...»
«Sccc...» Leona sbadigliò. «Prende in esame tutte le possibilità, ed elenca ogni soluzione immaginabile al problema della stanza chiusa. È eccezionale.»
Il tenente Marshall rimase un momento fermo, seminudo e ciondolante per il sonno. Poi si diede una scossa e sbatté vigorosamente le palpebre per liberarle dal sonno. «Dov'è quel libro?»”
Un libro che gioca col lettore e la sua passione per il giallo, rompendo la quarta parete e introducendo un personaggio, la moglie del poliziotto incaricato delle indagini su un delitto di camera chiusa, che è appassionato di gialli e sta leggendo proprio Le tre bare di Carr, costruendo così un contrasto piacevole fra letteratura gialla e veri casi criminali, e facendo da personaggio mediatore nei confronti del lettore.
Qui la camera chiusa è relativamente semplice, senza i trucchi a cui alcuni scrittori ci hanno abituati, quindi con una sensazione generale di piacevolezza, mitigata però dal fatto che, proprio per la sua semplicità, il lettore esperto può capire abbastanza facilmente il meccanismo, il trick usato, e quindi restare parzialmente deluso, aspettandosi magari il colpo di scena finale che invece non arriva.
Un altro punto debole è aver diviso l’indagine fra troppi detective, il tenente Marshall, suor Ursula, Matt e se vogliamo anche la moglie di Marshall, perdendo in efficacia, per quanto ognuno dei personaggi di per sé sia simpatico e ben caratterizzato. Poi non amo molto l’indizio in punto di morte, che qui è piuttosto importante. Interessante invece l’ambientazione, datata e attuale al tempo stesso, nel mondo delle sette religiose.
Un bel libro in complesso, che consiglio agli amanti del giallo classico in particolare e delle camere chiuse in particolare, che forse dirà poco a chi predilige schemi narrativi ed enigmi più moderni.
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Non leggerò questa recensione prima di aver letto il libro...Trullo ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 17:04 Sono in debito con voi della recensione di nove volte nove, eccola
“«Cos'hai fatto di bello?»
«Ho letto finché non mi è venuto sonno.»
«Un altro giallo?» C'era solo una traccia di disprezzo professionale nella sua voce.
«Sì, ed era meraviglioso. Su un delitto in una stanza chiusa. Sono la mia passione questi. Hai una sigaretta? Le ho finite.»
«Non...!» tuonò Marshall.
«Sveglierai Terry.»
Lui riprese a voce più bassa: «Non parlarmi di stanze chiuse».
«I calzini vanno nel sacco della roba sporca, non nel cestino della carta straccia. Ma questo è eccezionale. C'è un intero capitolo intitolato "Conferenza sulla stanza chiusa."»
«Ti ho detto di non...»
«Sccc...» Leona sbadigliò. «Prende in esame tutte le possibilità, ed elenca ogni soluzione immaginabile al problema della stanza chiusa. È eccezionale.»
Il tenente Marshall rimase un momento fermo, seminudo e ciondolante per il sonno. Poi si diede una scossa e sbatté vigorosamente le palpebre per liberarle dal sonno. «Dov'è quel libro?»”
Un libro che gioca col lettore e la sua passione per il giallo, rompendo la quarta parete e introducendo un personaggio, la moglie del poliziotto incaricato delle indagini su un delitto di camera chiusa, che è appassionato di gialli e sta leggendo proprio Le tre bare di Carr, costruendo così un contrasto piacevole fra letteratura gialla e veri casi criminali, e facendo da personaggio mediatore nei confronti del lettore.
Qui la camera chiusa è relativamente semplice, senza i trucchi a cui alcuni scrittori ci hanno abituati, quindi con una sensazione generale di piacevolezza, mitigata però dal fatto che, proprio per la sua semplicità, il lettore esperto può capire abbastanza facilmente il meccanismo, il trick usato, e quindi restare parzialmente deluso, aspettandosi magari il colpo di scena finale che invece non arriva.
Un altro punto debole è aver diviso l’indagine fra troppi detective, il tenente Marshall, suor Ursula, Matt e se vogliamo anche la moglie di Marshall, perdendo in efficacia, per quanto ognuno dei personaggi di per sé sia simpatico e ben caratterizzato. Poi non amo molto l’indizio in punto di morte, che qui è piuttosto importante. Interessante invece l’ambientazione, datata e attuale al tempo stesso, nel mondo delle sette religiose.
Un bel libro in complesso, che consiglio agli amanti del giallo classico in particolare e delle camere chiuse in particolare, che forse dirà poco a chi predilige schemi narrativi ed enigmi più moderni.

PALESTINA LIBERA
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Tranquillo che non dico niente che sia spoiler, nelle mie recensioni
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
MUBUAHAHAHAHAHA....herbie ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 12:23segnalo altresì, con un poco di mancanza di cortesia, che l'autore è nato nel 1958.UribeZubia ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 10:58Non sono propriamente un amante della poesia, cio' nonostante "Specchi asimmetrici " di tal Nino Di Paolo, mi ha piacevolmente sorpreso sia per la scrittura, che ovviamente per il contenuto ma specialmente per la leggerezza e la facilita' con cui il lettore viene portato a riflettere dopo aver letto ciascuna delle poesie.
Ne consiglio senz'altro la lettura.
da un articolo di cronaca locale, anni 90, cito a memoria....
vince il primo premio di poesia Città di Monta quinta edizione la poetessa Teresa Casetta; la cerimonia di premiazione si terrà nel locale parrocchiale, alla presenza della giuria del premio: il Sindaco Mario Casetta, la direttrice della bliblioteca Clara Casetta, le sponsor del premio sorelle Luciana ed Elisabetta Casetta, ed il parroco della chiesa di santantonio abate, Don Oreste Casetta.
AMUBUAHAHAHAHA.....
parte i scherzi, ninuzzo nostro, quando lavorava che aveva parecchio tempo libero

edit lo metto io che lui è timido

il fregno in questione è il gesuita (je piaciono propio) Pierre Teilhard de Chardin, un bel personaggino...
se nino ce volesse spendere due parole glie ne saremmo grati in tanti credo, per me tratta temi troppo ostici, ma senza dubbio molto interessante
Ultima modifica di nemecsek. il giovedì 19 settembre 2024, 20:17, modificato 2 volte in totale.
IL PIU' PULITO HA LA ROGNA.


Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
lo avevo reperito anche io, ma arrivò prima Trullo... meglio così..UribeZubia ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 18:06
Non leggerò questa recensione prima di aver letto il libro...e intanto ne approfitto per ringraziarti per il file inviatomi.

aprofitto pe segnalà ai boomer che ne abbisognassero, de testi ebook, di fare un fischio, titolo ed autore, al 99% se trova tutto
IL PIU' PULITO HA LA ROGNA.


Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
quasi terminato, quando ho più tempo ne parliamo, di lui e de Keigo Higashino

IL PIU' PULITO HA LA ROGNA.


- bicycleran
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Scopriamo le cartenemecsek. ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 20:09lo avevo reperito anche io, ma arrivò prima Trullo... meglio così..UribeZubia ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 18:06
Non leggerò questa recensione prima di aver letto il libro...e intanto ne approfitto per ringraziarti per il file inviatomi.
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aprofitto pe segnalà ai boomer che ne abbisognassero, de testi ebook, di fare un fischio, titolo ed autore, al 99% se trova tutto
Io uso:
- Anna's archive
- Eurekaddl
- emule
E tu?
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Quando vuoi
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
io Zlibbicycleran ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 20:50
Scopriamo le carte
Io uso:
- Anna's archive
- Eurekaddl
- emule
E tu?
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
quelli sonoTrullo ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 21:26io Zlibbicycleran ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 20:50
Scopriamo le carte
Io uso:
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E tu?
aggiungo il meritorio hd4me con dominio .net per i film, che ha il grande pregio di avere il link diretto Mega per il download rapido
poi faccio outing



alla ricerca di un introvabile albo blitz del 1983 son finito su dalnota.forumfree dominio .it
non ho trovato quel numero ma ho scoperto questi amabili pazzoidi di vintagerotika e il loro folle progetto
lacadelavega.wixsite.***/annexia *** = com
edit ma emule esiste ancora?

IL PIU' PULITO HA LA ROGNA.


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Ma non è diventato a pagamento?Trullo ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 21:26io Zlibbicycleran ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 20:50
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Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
emule resta imprescindibile per tanti film in italianonemecsek. ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 21:48quelli sonoTrullo ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 21:26io Zlibbicycleran ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 20:50
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non ho trovato quel numero ma ho scoperto questi amabili pazzoidi di vintagerotika e il loro folle progetto
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Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
No, registrazione obbligatoria e gratuita (e ovviamente concordo sul sito suggerito da Carlo Camaleonte (e' da li' che viene il nick, no?)
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
I libri vanno sempre letti prima di giudicare. Reputo Trevi un artista della scrittura, forse talmente bravo da risultare un po', mi si passi il termine, iperboreo, ma stilisticamente ineccepibile. Su Franchini, l' esatto opposto, scrittura sulfurea e un po' sensazionalista a volte, tesa all' effetto immediato. Ripeto è un giudizio sugli autori e non sui libri che mi riservo di dare dopo lettura.bicycleran ha scritto: ↑mercoledì 18 settembre 2024, 22:26 Quest'anno la cinquina finalista del Campiello (che verrà assegnato tra tre giorni) è di altissimo profilo: Mari, Trevi, e Franchini sono tra i migliori scrittori italiani viventi, e anche Alma di Federica Manzon è un ottimo libro. Quello di Santoni non l'ho letto. Credo che la spunterà Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini. Sarebbe meritato.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Io di Franchini ho letto solo questo.Gimbatbu ha scritto: ↑sabato 21 settembre 2024, 13:01I libri vanno sempre letti prima di giudicare. Reputo Trevi un artista della scrittura, forse talmente bravo da risultare un po', mi si passi il termine, iperboreo, ma stilisticamente ineccepibile. Su Franchini, l' esatto opposto, scrittura sulfurea e un po' sensazionalista a volte, tesa all' effetto immediato. Ripeto è un giudizio sugli autori e non sui libri che mi riservo di dare dopo lettura.bicycleran ha scritto: ↑mercoledì 18 settembre 2024, 22:26 Quest'anno la cinquina finalista del Campiello (che verrà assegnato tra tre giorni) è di altissimo profilo: Mari, Trevi, e Franchini sono tra i migliori scrittori italiani viventi, e anche Alma di Federica Manzon è un ottimo libro. Quello di Santoni non l'ho letto. Credo che la spunterà Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini. Sarebbe meritato.
Trevi mi piace, ma questo l'ho trovato fastidiosamente sessista e classista "a sua insaputa"
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Se ti capita, di Franchini leggi Cronaca della fine.
È un libro particolarissimo, probabilmente un unicum nel panorama letterario italiano. Una via di mezzo tra il saggio e la biografia incentrati su vicende e vita di Dante Virgili l' unico autore dichiaratamente nazista che abbia pubblicato qualcosa nel dopoguerra. Franchini all' epoca direttore editoriale della Mondadori ripercorre le tormentate vicissitudini dei due libri di Virgili e le relative difficoltà che incontrarono i curatori della casa editrice nel decidere di pubblicarli. Molto interessante anche per capire i meccanismi che sovrintendono alla pubblicazione delle opere. Quanto a Virgili con un po' di pazienza si possono reperire i due lavori intitolati La distruzione e Metodo della sopravvivenza. Disturbanti, apocalitticamente profetici, abietti e interessanti al tempo stesso. Comunque da leggere.
È un libro particolarissimo, probabilmente un unicum nel panorama letterario italiano. Una via di mezzo tra il saggio e la biografia incentrati su vicende e vita di Dante Virgili l' unico autore dichiaratamente nazista che abbia pubblicato qualcosa nel dopoguerra. Franchini all' epoca direttore editoriale della Mondadori ripercorre le tormentate vicissitudini dei due libri di Virgili e le relative difficoltà che incontrarono i curatori della casa editrice nel decidere di pubblicarli. Molto interessante anche per capire i meccanismi che sovrintendono alla pubblicazione delle opere. Quanto a Virgili con un po' di pazienza si possono reperire i due lavori intitolati La distruzione e Metodo della sopravvivenza. Disturbanti, apocalitticamente profetici, abietti e interessanti al tempo stesso. Comunque da leggere.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Gracias
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Ha vinto Alma. Non me l'aspettavo ma sono contento.
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Abbiamo portato fortuna.bicycleran ha scritto: ↑domenica 11 agosto 2024, 10:16Disturbante. È un complimento

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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
dietzen ha scritto: ↑giovedì 10 ottobre 2024, 13:57Abbiamo portato fortuna.![]()

Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Lo leggero' presto
Intanto vi segnalo un paio di letture significative
Ray Bradbury, Il popolo dell'autunno
“Innanzi tutto era ottobre...
...un mese eccezionale per i ragazzi. Non che tutti i mesi non siano eccezionali”
Un romanzo che al tempo stesso è fantasy/horror e romanzo di formazione.
Ambientato in una cittadina della provincia americana, ha come protagonisti due quattordicenni che vedono arrivare nel luogo in cui vivono, una notte di ottobre, un vecchio treno che trasporta un luna park ambulante. Fra fenomeni da baraccone e giostre misteriose dotate di poteri incredibili, succederanno cose che al lettore o appassionato di cinema e televisione ricorderanno idee poi riprese ed espanse per esempio in It o Twin Peaks. Ho trovato la trama molto bella, mentre lo stile, volutamente antiquato, e la parte introspettiva, pur interessante, personalmente ho trovato che a volte abbiano spezzato o attenuato la tensione
Kotimi Li, L'isola dei gigli rossi
Una favola femminista e libertaria, raccontata con la dolcezza comune a tanti autori orientali
Iain Reid, Sto pensando di finirla qui
Avevo visto anni fa il film, che non mi aveva entusiasmato (se devo essere sincero, appena finito mi ero detto “ma che cagata ho appena visto”). Devo dire che il tipo di storia risulta più adatta da raccontare a parole, stimolando pensieri e riflessioni, rispetto a un adattamento cinematografico che per forza di cose risulta meno semplice da seguire (e che probabilmente è anche stato realizzato non benissimo rispetto al libro). Il finale spiazzante stavolta è atteso, sapendo come finisce il film, e l’effetto “vabbè dai” non si verifica, non posso dire che mi sia piaciuto ma il messaggio della storia diventa decisamente più chiaro e obiettivamente devo dire che è un messaggio interessante e condivisibile, e anche molto attuale.
L’inizio è una storia che molti di noi hanno sicuramente vissuto, a iniziare da me. La narratrice è una giovanissima che ha appena iniziato una relazione e che va in macchina col fidanzato per conoscere i genitori di lui. Durante il viaggio spesso si ripete “sto pensando di finirla qui”, e l’incontro con gli anziani (e con la casa) smuove diverse emozioni in lei, trasmettendo al lettore inquietudine. In parallelo, ci viene raccontata un’altra vicenda, altrettanto inquietante, apparentemente slegata che però andando avanti con la lettura si riallaccia alla storia principale, in un modo che ovviamente non ha senso svelare.
Intanto vi segnalo un paio di letture significative
Ray Bradbury, Il popolo dell'autunno
“Innanzi tutto era ottobre...
...un mese eccezionale per i ragazzi. Non che tutti i mesi non siano eccezionali”
Un romanzo che al tempo stesso è fantasy/horror e romanzo di formazione.
Ambientato in una cittadina della provincia americana, ha come protagonisti due quattordicenni che vedono arrivare nel luogo in cui vivono, una notte di ottobre, un vecchio treno che trasporta un luna park ambulante. Fra fenomeni da baraccone e giostre misteriose dotate di poteri incredibili, succederanno cose che al lettore o appassionato di cinema e televisione ricorderanno idee poi riprese ed espanse per esempio in It o Twin Peaks. Ho trovato la trama molto bella, mentre lo stile, volutamente antiquato, e la parte introspettiva, pur interessante, personalmente ho trovato che a volte abbiano spezzato o attenuato la tensione
Kotimi Li, L'isola dei gigli rossi
Una favola femminista e libertaria, raccontata con la dolcezza comune a tanti autori orientali
Iain Reid, Sto pensando di finirla qui
Avevo visto anni fa il film, che non mi aveva entusiasmato (se devo essere sincero, appena finito mi ero detto “ma che cagata ho appena visto”). Devo dire che il tipo di storia risulta più adatta da raccontare a parole, stimolando pensieri e riflessioni, rispetto a un adattamento cinematografico che per forza di cose risulta meno semplice da seguire (e che probabilmente è anche stato realizzato non benissimo rispetto al libro). Il finale spiazzante stavolta è atteso, sapendo come finisce il film, e l’effetto “vabbè dai” non si verifica, non posso dire che mi sia piaciuto ma il messaggio della storia diventa decisamente più chiaro e obiettivamente devo dire che è un messaggio interessante e condivisibile, e anche molto attuale.
L’inizio è una storia che molti di noi hanno sicuramente vissuto, a iniziare da me. La narratrice è una giovanissima che ha appena iniziato una relazione e che va in macchina col fidanzato per conoscere i genitori di lui. Durante il viaggio spesso si ripete “sto pensando di finirla qui”, e l’incontro con gli anziani (e con la casa) smuove diverse emozioni in lei, trasmettendo al lettore inquietudine. In parallelo, ci viene raccontata un’altra vicenda, altrettanto inquietante, apparentemente slegata che però andando avanti con la lettura si riallaccia alla storia principale, in un modo che ovviamente non ha senso svelare.
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Aggiungo anche questo saggio
Jonathan Haidt, La generazione ansiosa
Come detto altre volte, e' bello alternare alla narrativa, di vario genere, anche letture di saggistica che ci aiutano a capire il mondo in cui viviamo (storia contemporanea, politica, ecc.) Questo libro e' stato suggerito da Serena Mazzini, esperta italiana di social media che vi invito a seguire per le sue lucide analisi.
"Quando diamo fiducia ai bambini, loro spiccano il volo. Dare fiducia ai nostri figli perché comincino ad avventurarsi nel mondo è forse la cosa più trasformativa che gli adulti possano fare. Per molti genitori, tuttavia, è difficile riuscirci da soli. Se vostra figlia va al parco e non trova altri coetanei, se ne tornerà dritta a casa. Se vostro figlio è l’unico bambino di otto anni che in città vedono camminare senza un accompagnatore, qualcuno potrebbe chiamare la polizia. Rinormalizzare l’indipendenza infantile richiede un’azione collettiva"
L'autore, uno psicologo sociale americano, espone i risultati delle sue ricerche sul fenomeno della dipendenza dai social, con particolare riferimento a bambini e adolescenti, spiegandone effetti sulla salute mentale e possibili cause (fra cui l'iperprotettivita' degli adulti nel mondo reale, che spinge a rifugiarsi in quello reale) e ne propone alcune soluzioni a livello familiare, scolastico, politico. Una lettura interessante e illuminante. Molto didattico come approccio, si presenta come se fosse un libro di testo per un esame (per esempio ogni capitolo introduce la tesi, la dimostra nel dettaglio, la riassume alla fine) La trattazione e' adatta a tutti e non richiede prerequisiti di cultura psicologica e sociologica, il linguaggio e' semplice e scorrevole. Consigliato a tutti
Jonathan Haidt, La generazione ansiosa
Come detto altre volte, e' bello alternare alla narrativa, di vario genere, anche letture di saggistica che ci aiutano a capire il mondo in cui viviamo (storia contemporanea, politica, ecc.) Questo libro e' stato suggerito da Serena Mazzini, esperta italiana di social media che vi invito a seguire per le sue lucide analisi.
"Quando diamo fiducia ai bambini, loro spiccano il volo. Dare fiducia ai nostri figli perché comincino ad avventurarsi nel mondo è forse la cosa più trasformativa che gli adulti possano fare. Per molti genitori, tuttavia, è difficile riuscirci da soli. Se vostra figlia va al parco e non trova altri coetanei, se ne tornerà dritta a casa. Se vostro figlio è l’unico bambino di otto anni che in città vedono camminare senza un accompagnatore, qualcuno potrebbe chiamare la polizia. Rinormalizzare l’indipendenza infantile richiede un’azione collettiva"
L'autore, uno psicologo sociale americano, espone i risultati delle sue ricerche sul fenomeno della dipendenza dai social, con particolare riferimento a bambini e adolescenti, spiegandone effetti sulla salute mentale e possibili cause (fra cui l'iperprotettivita' degli adulti nel mondo reale, che spinge a rifugiarsi in quello reale) e ne propone alcune soluzioni a livello familiare, scolastico, politico. Una lettura interessante e illuminante. Molto didattico come approccio, si presenta come se fosse un libro di testo per un esame (per esempio ogni capitolo introduce la tesi, la dimostra nel dettaglio, la riassume alla fine) La trattazione e' adatta a tutti e non richiede prerequisiti di cultura psicologica e sociologica, il linguaggio e' semplice e scorrevole. Consigliato a tutti
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Due anni che aspetto le mura incerte di Murakami, secondo me einaudi lo ha tenuto a la coque per avere il traino del nobel anno scorso poi ha vinto Fosse.
Fosse che Fosse la volta bbona manco quest'anno comunque ora è finalmente uscito.
Fosse che Fosse la volta bbona manco quest'anno comunque ora è finalmente uscito.
Ultima modifica di nemecsek. il venerdì 11 ottobre 2024, 22:45, modificato 1 volta in totale.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
alora
casa decagonale mi ha un poco deluso
Higa
dopo quella mezza fregnaccia dell'emporio, (ben scritto ce mancherebbe, ma il filone consolatorio giapponese caffè librerie cose in ordine me irrita nattimo) ho letto Impeccabile, e poi Sospettato X
singolare che le pagine più belle (non spoilero, quelle dove cita la bellezza degli occhi di madre e figlia pe capisse) quel episodio potrebbe essere superfluo all'economia del racconto
mii è piaciuto
ti consiglio un delizioso romanzo di Riku Onda, "Eugenia", che quei cani della mondadori han titolato "Il mistero della stanza blu"
quello si è un giallo sui generi

ora sto leggendo la bella biografia di Dostoieschi scritta da Nori "Sanguina ancora"
a me e a Nori i libri belli perfetti non ci piacciono
a me e a Nori ci. piacciono libri utili e semplici come le posate, la forchetta e il coltello
ame e a Nori ci .. va be lassamo perde... ci avemo avuto amiche in comune...
a seguire leggerò Mura le mura incerte poi la bio dell' Achmatova sempre di Paolino
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