Ieri per esempio sarebbe stata un'ottima medicina
Buon recupero lemond
Ieri per esempio sarebbe stata un'ottima medicina
Il ciclismo non lo guardo più dalla LBL del '22, so solo chi ha vinto il Tour, perché sui canali francesi, che frequento spesso, te lo vogliono far sapere!
Per ora non troppo, grazie. Non appena sarò in grado di scrivere le sintesi dei libri, te ne accorgerai.
Maanfatti, non capisco perché qualcuno li considera meno dei libri letti da se stessi?jerrydrake ha scritto: ↑giovedì 7 settembre 2023, 11:48 ... sono passato a cose più serie e dopo una magistrale interpretazione di Toni Servillo che legge Il Gattopardo, sono alle prese con un'interpretazione ancora migliore di Fabrizio Gifuni (per me a mani basse il miglior lettore di audiolibri) in Todo Modo di Sciascia. Che dire, quando grandi attori leggono i classici il mio piacere aumenta a dismisura.
Personalmente non mi concentro ascoltando un audiolibro, mi distraggo. Non dico che è meglio o peggio. Devo leggere le pagine di carta, neanche il Kindle mi piace.lemond ha scritto: ↑giovedì 7 settembre 2023, 15:54Maanfatti, non capisco perché qualcuno li considera meno dei libri letti da se stessi?jerrydrake ha scritto: ↑giovedì 7 settembre 2023, 11:48 ... sono passato a cose più serie e dopo una magistrale interpretazione di Toni Servillo che legge Il Gattopardo, sono alle prese con un'interpretazione ancora migliore di Fabrizio Gifuni (per me a mani basse il miglior lettore di audiolibri) in Todo Modo di Sciascia. Che dire, quando grandi attori leggono i classici il mio piacere aumenta a dismisura.
concordo con Gimb, io non provo lo stesso piacereGimbatbu ha scritto: ↑giovedì 7 settembre 2023, 17:44Personalmente non mi concentro ascoltando un audiolibro, mi distraggo. Non dico che è meglio o peggio. Devo leggere le pagine di carta, neanche il Kindle mi piace.lemond ha scritto: ↑giovedì 7 settembre 2023, 15:54Maanfatti, non capisco perché qualcuno li considera meno dei libri letti da se stessi?jerrydrake ha scritto: ↑giovedì 7 settembre 2023, 11:48 ... sono passato a cose più serie e dopo una magistrale interpretazione di Toni Servillo che legge Il Gattopardo, sono alle prese con un'interpretazione ancora migliore di Fabrizio Gifuni (per me a mani basse il miglior lettore di audiolibri) in Todo Modo di Sciascia. Che dire, quando grandi attori leggono i classici il mio piacere aumenta a dismisura.
Neppure io.simociclo ha scritto: ↑giovedì 7 settembre 2023, 23:52concordo con Gimb, io non provo lo stesso piacere
Mi fa piacere che anche tu abbia amato Patria!chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 12 ottobre 2023, 12:42 Recuperato anche io Patria di Aramburu. Confermo che è un romanzo clamoroso, mi piacerebbe leggere altro su questo tema, anche di altri autori o meglio ancora roba sua. Esiste roba più o meno a sto (alto) livello?
Ho appena finito "I ragazzi della Nikel".simociclo ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 20:51però io quella "licenza poetica" l'ho trovata bellissima. Non è l'unica (la ferrovia sotterranea storica non è mai arrivata in Gerogia, nel romanzo si). Come scritto non l'ho trovato un capolavoro ma un gran bel romanzo si.jerrydrake ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 20:44Sto leggendo anch'io la Ferrovia sotterranea: carino ma non mi pare da Pulitzer. Sono in dubbio se poi passare a i ragazzi della Nickel.
L'ho iniziato perché conoscevo (tramite Raimondo Luraghi) la storia della vera ferrovia sotterranea (che poi non era una vera ferrovia ma una via di fuga per gli schiavi), mentre quella di Whitehead è un vero treno ma il romanzo è un racconto ucronico. Riassumendo quella vera era falsa, quella falsa è vera...
Nello stesso periodo, rimanendo nella letteratura nordamerica, avevo letto "Ohio" , opera d'esordio di Stephen Markley. Non il mio genere ma è un gran libro, in cui ci entri dentro piano piano e a me ha preso un sacco. Ho letto da poco che ha pubblicato il secondo romanszo e lo leggerò senz'altro
Nella realtà, nè la bontà ne' la violenza hanno colonna sonora.Trullo ha scritto: ↑martedì 17 ottobre 2023, 1:05 Ho letto dopo tantissimi anni dalla visione del film un classico del novecento che ancora mi mancava, Arancia meccanica. Bellissimo, cupo e triste, nel contrapporre la violenza individuale a quella apparentemente a fin di bene dello Stato. Significativo aver associato alle azioni violente la bellezza, in questo caso la musica classica. A voler smentire la facile ma errata associazione fra bellezza e bontà
La musica classica è già presente abbondantemente nel libro, chiaro l'intento dell'autore di fare questa associazione.nino58 ha scritto: ↑martedì 17 ottobre 2023, 7:51Nella realtà, nè la bontà ne' la violenza hanno colonna sonora.Trullo ha scritto: ↑martedì 17 ottobre 2023, 1:05 Ho letto dopo tantissimi anni dalla visione del film un classico del novecento che ancora mi mancava, Arancia meccanica. Bellissimo, cupo e triste, nel contrapporre la violenza individuale a quella apparentemente a fin di bene dello Stato. Significativo aver associato alle azioni violente la bellezza, in questo caso la musica classica. A voler smentire la facile ma errata associazione fra bellezza e bontà
Quella è un'invenzione cinematografica.
infatti, anche se naturalmente questo viene "raccontato" e quindi risulta meno efficace che nel film
grazie della segnalazione!Trullo ha scritto: ↑mercoledì 18 ottobre 2023, 23:11 Vi segnalo, sulla stessa linea tracciata da Arancia meccanica, un distopico breve e incisivo, che ho letto volentieri e, nonostante sia scritto negli anni ’80, ho trovato molto attuale: sto parlando di Un gioco da bambini, di Ballard
In un quartiere modello del Berkshire, una contea della campagna inglese dove fra l’altro mi è capitato di recarmi in trasferta per lavoro, un misterioso evento porta alla quasi contemporanea morte violenta di tutti gli adulti e alla sparizione di tutti i ragazzi. Il narratore, uno psichiatra che collabora con Scotland Yard, si fa da subito una teoria, e ce la illustra. Se l’identità del colpevole ci viene palesata da subito, fin dal titolo, le motivazioni sono non banali e ci portano a riflessioni che facciamo tutti i giorni. Sia l’alienazione dei personaggi sia lo sfidare le convinzioni morali del lettore me lo fanno accomunare proprio all'opera di Burgess, che ho letto pochissimo tempo prima. Ma senza la carica di violenza esplicita, e senza il linguaggio gergale che caratterizzano Arancia meccanica (o meglio, anche qui ci viene detto che questo gergo esiste, ma qui, essendo il romanzo narrato dal punto di vista dello psichiatra, il linguaggio non viene mai rappresentato ma solo raccontato di seconda mano), in tal modo questo è molto più accessibile, e adatto anche a chi non ama le descrizioni troppo crude.
Attendo un tuo giudizio. È un libro particolare, ha avuto grandi elogi, ma anche severe stroncature.
ma è quello dove Achille e Patroclo sò ermafrociti?
A me non è piaciuto per niente, ma al di là di questo giudizio, che vale poco o nulla, perché sono il contrario di un critico letterario, quel che mi interessa far notare è che non c'è nessun collegamento con i romanzi dell'australiana. Ella compie una ricerca storica, come Sperduti sul fascismo e la mette sotto forma di romanzo, mentre l'altra cerca di elaborare un mito a modo suo. Nulla da eccepire su lavoro, ma, mentre Colleen McCullough ha una bibliografia sterminata e si è imposta il limite molto stretto della "verità" storica, Madeline Miller non ci dice per niente quali sono le sue fonti e, al limite, non ha nemmeno importanza; per lei credo che quel che conti sia descrivere un ambiente e dei personaggi e in entrambi i casi, secondo me, domina la fantasia.
Neanche a me ha convinto molto, penso sinceramente che snaturare opere immortali sia operazione assai difficile e votata alla non riuscita. La cosa che mi ha lasciato stupito è stata invece la messe di elogi ricevuti da questo libro da parte degli insegnanti facilitati a loro dire nell' insegnamento di un classico come l' Iliade. Ora secondo me questo è assolutamente fuorviante. Potrei anche fare una rivisitazione che so del Don Chisciotte, ma se non leggo l' originale come faccio a comprenderne la grandezza? L' Iliade ha pagine memorabili, se la lascio sullo sfondo per incentrare il racconto sul rapporto tra Achille e Patroclo mi sembra francamente riduttivo. Ma i critici sottolineano il fatto della bravura della Miller nell' attualizzare il particolare rapporto tra i due uomini come anche nel successivo Circe dove viene evidenziato l' aspetto di emancipazione ed indipendenza femminile, ignorando che parlare di omosessualità all' epoca dei greci antichi non ha nulla a che vedere con il concetto che possiamo averne noi ai nostri tempi. Però pare che le cose oggi funzionino meglio così di semplificazione in semplificazione ed io e te forse non siamo al passo con il presente. Onore alla Miller comunque che vendendo un paio di milioncini di copie si è messa a posto per almeno un paio di generazioni. Su questo aspetto mi levo il cappello.lemond ha scritto: ↑venerdì 22 dicembre 2023, 8:31A me non è piaciuto per niente, ma al di là di questo giudizio, che vale poco o nulla, perché sono il contrario di un critico letterario, quel che mi interessa far notare è che non c'è nessun collegamento con i romanzi dell'australiana. Ella compie una ricerca storica, come Sperduti sul fascismo e la mette sotto forma di romanzo, mentre l'altra cerca di elaborare un mito a modo suo. Nulla da eccepire su lavoro, ma, mentre Colleen McCullough ha una bibliografia sterminata e si è imposta il limite molto stretto della "verità" storica, Madeline Miller non ci dice per niente quali sono le sue fonti e, al limite, non ha nemmeno importanza; per lei credo che quel che conti sia descrivere un ambiente e dei personaggi e in entrambi i casi, secondo me, domina la fantasia.
Te non so, ma io di sicuro al passo con il presente non sono e soprattutto sul levarsi il cappello per chi fa i soldi, perché penso sempre a quanti ne ha guadagnati un certo Gobbonero.
Lo sto affrontando anch'io. La prosa non mi fa impazzire, poco poetica e zero stilosa, limite abilmente mascherato con la struttura temporale che ti stordisce coi suoi balzi in avanti e indietro. Però di certo la vicenda raccontata è molto interessante.simociclo ha scritto: ↑giovedì 12 ottobre 2023, 13:02Mi fa piacere che anche tu abbia amato Patria!chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 12 ottobre 2023, 12:42 Recuperato anche io Patria di Aramburu. Confermo che è un romanzo clamoroso, mi piacerebbe leggere altro su questo tema, anche di altri autori o meglio ancora roba sua. Esiste roba più o meno a sto (alto) livello?
Sull'argomento Aramburu ha costruito anche l'ultimo romanzo - "Figli della Favola" - ma siamo ben lontani dal livello di Patria, anche se lo il tutto è trattato da un punto di vista originale.
Ho cercato anch'io altro, mi hanno consigliato le opere di Bernardo Atxaga, ma non ho letto ancora nulla
Sulla lotta armata in Italia negli anni '70 (e sul sistema universitario di oggi) c'è La ricreazione è finita di Dario Ferrari, libro rivelazione dell'anno scorso.nemecsek. ha scritto: ↑sabato 8 gennaio 2022, 0:17 Alla segnalazione di Febbra e a Gimba debbo le letture di Javier Marias, ed a simociclo quella recente di Aramburu, le migliori letture degli ultimi mesi.
Su Patria vi è stata una immediata, forse superficiale, sentimentale attrazione per luoghi geografici ed emotivi frequentati tanti anni fa.
Un confronto fra etarras e brigatismo si può tentare.
I miei limiti culturali mi fanno sospettare distanze storiche, ma pure affinità e distanze intime, quelle per me più interessanti.
Insomma, io da sguattero di cucina metto su il pentolone, pure posso aprire un thread “terrorismo in italia”.
Gli ingredienti ed il tempo di cottura li metteranno quelli che hanno il corredo culturale e la diretta esperienza storica, che a me mancano.
Occhio, però, che lo sguattero, dalla sua infima ignoranza, tiene un cucchiaio lungo pronto a bacchettare.
I manichei sò avertiti.
Grazie della segnalazionebicycleran ha scritto: ↑giovedì 11 gennaio 2024, 10:09 [
Sulla lotta armata in Italia negli anni '70 (e sul sistema universitario di oggi) c'è La ricreazione è finita di Dario Ferrari, libro rivelazione dell'anno scorso.
Romanzo un po' furbetto, ma merita.
Mai letto. Dicono che sia una sorta di Elena Ferrante scandinavo.nemecsek. ha scritto: ↑giovedì 11 gennaio 2024, 19:21Grazie della segnalazionebicycleran ha scritto: ↑giovedì 11 gennaio 2024, 10:09 [
Sulla lotta armata in Italia negli anni '70 (e sul sistema universitario di oggi) c'è La ricreazione è finita di Dario Ferrari, libro rivelazione dell'anno scorso.
Romanzo un po' furbetto, ma merita.
Di Knausgard che mi dici?
Continuate a segnalare libri, me sa che ora che è tornato il castigamatti me farò un po' de gabbio, appena l'amico delle guardie fa le sue soffiate..
comprìbicycleran ha scritto: ↑giovedì 11 gennaio 2024, 20:14
Mai letto. Dicono che sia una sorta di Elena Ferrante scandinavo.
Mi unisco alla richiesta, rosico piuttosto perchè ho appena visto che quel Capolavoro imprescindibile e purtroppo semisconosciuto che è La trilogia dell' inumano di Massimiliano Parente, autore forse troppo difficile ma che meriterebbe ben altra fama, è su storytel mannaggia. Me lo sarei ascoltato volentieri essendo la rilettura di una roba così impegnativa attualmente fuori portata per i miei impegni. Sapete come è il catalogo di quest' ultima app rispetto ad Audible? Che se c'è tanta roba anche lì quasi quasi cambio per un po'bicycleran ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 16:09 Mi sto dando agli audiolibri e ho appena iniziato il periodo di prova di Audible. Avete qualche chicca nascosta nel catalogo da segnalare? Specie letteratura contemporanea.
No so.chinaski89 ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 11:44Mi unisco alla richiesta, rosico piuttosto perchè ho appena visto che quel Capolavoro imprescindibile e purtroppo semisconosciuto che è La trilogia dell' inumano di Massimiliano Parente, autore forse troppo difficile ma che meriterebbe ben altra fama, è su storytel mannaggia. Me lo sarei ascoltato volentieri essendo la rilettura di una roba così impegnativa attualmente fuori portata per i miei impegni. Sapete come è il catalogo di quest' ultima app rispetto ad Audible? Che se c'è tanta roba anche lì quasi quasi cambio per un po'bicycleran ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 16:09 Mi sto dando agli audiolibri e ho appena iniziato il periodo di prova di Audible. Avete qualche chicca nascosta nel catalogo da segnalare? Specie letteratura contemporanea.
Io invece sono alla ricerca del saggio su MIke Bongiorno di U. Eco. Credo sia molto godibile, oltre che istruttivo, ma per ora nelle biblioteche fiorentine non sono riuscito a trovarlo.bicycleran ha scritto: ↑domenica 14 gennaio 2024, 14:20 Lemond mi hai fatto venire voglia di leggere L'età degli imperi, che non ho mai letto. Il precedente Il trionfo della borghesia era da
Mo ... me lo segno. Grazie.Trullo ha scritto: ↑lunedì 15 gennaio 2024, 12:55 Ho sentito nominare "Solo il mimo canta al limitare del bosco" come imprescindibile in un gruppo di facebook di appassionati di fantascienza, me lo sono procurato, e devo dire che si tratta davvero di uno dei romanzi di fantascienza (e non solo) più belli che io abbia mai letto.
I temi non sono particolarmente originali: la creatura artificiale (Frankenstein, Pinocchio, AI, Edward mani di forbice...) e la distopia che prevede un futuro di decadenza dell’uomo (La macchina del tempo, Fahrenheit 451, Il pianeta delle scimmie…) ma sono sviluppati in modo eccellente, e raccontati in modo perfetto, sia dal punto di vista stilistico sia da quello narrativo.
Seguiamo quindi una vicenda ambientata in un lontano futuro del nostro mondo, alternando i punti di vista dei tre protagonisti: Spofforth, il robot più avanzato del pianeta, unico sopravvissuto della sua tipologia di robot. Bentley, professore universitario, che, come descritto nella citazione con cui ho aperto la recensione, è l’unico essere a saper leggere, abilità appresa da adulto in quanto non gli è stata insegnata da bambino, avendo gli uomini ormai dimenticato questa capacità. E infine Mary Lou, squatter che vive nello zoo di New York.
Non vi svelo nulla naturalmente della trama, invitandovi a godervi il romanzo come me lo sono goduto io, apprezzando i vari colpi di scena e il bel finale, parzialmente prevedibile ma con qualcosa di inatteso.
Prenotato:
Trullo ha scritto: ↑lunedì 15 gennaio 2024, 12:55 Ho sentito nominare "Solo il mimo canta al limitare del bosco" come imprescindibile in un gruppo di facebook di appassionati di fantascienza, me lo sono procurato, e devo dire che si tratta davvero di uno dei romanzi di fantascienza (e non solo) più belli che io abbia mai letto.
I temi non sono particolarmente originali: la creatura artificiale (Frankenstein, Pinocchio, AI, Edward mani di forbice...) e la distopia che prevede un futuro di decadenza dell’uomo (La macchina del tempo, Fahrenheit 451, Il pianeta delle scimmie…) ma sono sviluppati in modo eccellente, e raccontati in modo perfetto, sia dal punto di vista stilistico sia da quello narrativo.
Seguiamo quindi una vicenda ambientata in un lontano futuro del nostro mondo, alternando i punti di vista dei tre protagonisti: Spofforth, il robot più avanzato del pianeta, unico sopravvissuto della sua tipologia di robot. Bentley, professore universitario, che, come descritto nella citazione con cui ho aperto la recensione, è l’unico essere a saper leggere, abilità appresa da adulto in quanto non gli è stata insegnata da bambino, avendo gli uomini ormai dimenticato questa capacità. E infine Mary Lou, squatter che vive nello zoo di New York.
Non vi svelo nulla naturalmente della trama, invitandovi a godervi il romanzo come me lo sono goduto io, apprezzando i vari colpi di scena e il bel finale, parzialmente prevedibile ma con qualcosa di inatteso.
In ebook si trovalemond ha scritto: ↑lunedì 15 gennaio 2024, 9:15Io invece sono alla ricerca del saggio su MIke Bongiorno di U. Eco. Credo sia molto godibile, oltre che istruttivo, ma per ora nelle biblioteche fiorentine non sono riuscito a trovarlo.bicycleran ha scritto: ↑domenica 14 gennaio 2024, 14:20 Lemond mi hai fatto venire voglia di leggere L'età degli imperi, che non ho mai letto. Il precedente Il trionfo della borghesia era da
Grazie, ora controllo, nel caso che nessuna biblioteca lo abbia.bicycleran ha scritto: ↑lunedì 15 gennaio 2024, 14:43In ebook si trovalemond ha scritto: ↑lunedì 15 gennaio 2024, 9:15Io invece sono alla ricerca del saggio su MIke Bongiorno di U. Eco. Credo sia molto godibile, oltre che istruttivo, ma per ora nelle biblioteche fiorentine non sono riuscito a trovarlo.bicycleran ha scritto: ↑domenica 14 gennaio 2024, 14:20 Lemond mi hai fatto venire voglia di leggere L'età degli imperi, che non ho mai letto. Il precedente Il trionfo della borghesia era da