Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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nemecsek.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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bicycleran ha scritto: mercoledì 18 dicembre 2024, 20:46 Libri preferiti terzo quadrimestre 2024


Cax Xue - La strada di fango giallo



bicycleran ha scritto: venerdì 27 dicembre 2024, 19:22
Epperò avevo avvisato che non è per tutti i gusti.
Prossima volta scrivo che non mi assumo responsabilità.
Ritieniti esentato da ogni responsabilità indiretta; le tue segnalazioni sono sempre preziose e gradite.
Per tranqullizzarvi: mi sono lavato, messo a posto la barba, indossato i pantaloni ed uscito.
Pure mi sono messo a leggere "Tempo di Seconda Mano" della Aleksievič.
E com'è?
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Trullo
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Dopo Diluvio, vorrei leggere qualcosa di piu leggero
Mi hanno parlato bene sia di un giallo classico molto bello e poco comosciuto, di Stuart Palmer, Natale con i tuoi.
Sia di un thriller contemporaneo, che si intitola Il dio dei boschi, vincitore del Goodreads Award del 2024 nella sezione gialli e thiller (spesso i vincitori votati dai lettori di Goodreads sono libri, quando va bene, da ombrellone, e sono rimasto delusissimo sia della Prose sia della Foley. Ma questo, a detta di chi lo ha lettto, a differenza degli altri, vale)
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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nemecsek. ha scritto: venerdì 27 dicembre 2024, 21:07
bicycleran ha scritto: mercoledì 18 dicembre 2024, 20:46 Libri preferiti terzo quadrimestre 2024


Cax Xue - La strada di fango giallo



bicycleran ha scritto: venerdì 27 dicembre 2024, 19:22
Epperò avevo avvisato che non è per tutti i gusti.
Prossima volta scrivo che non mi assumo responsabilità.
Ritieniti esentato da ogni responsabilità indiretta; le tue segnalazioni sono sempre preziose e gradite.
Per tranqullizzarvi: mi sono lavato, messo a posto la barba, indossato i pantaloni ed uscito.
Pure mi sono messo a leggere "Tempo di Seconda Mano" della Aleksievič.
E com'è?
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Trullo
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Lo voglio leggere anch'io ma in mezzo mettere qualcosa di più leggero
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Se l'acqua ride, di Paolo Malaguti. Altra piacevole lettura dell'autore veneto che, dopo Piero fa la Merica , mi fa compagnia con questa storia/diario di chi attraversa gioventù e maggiore età lungo i canali veneti. Consiglio a chi non disdegna il bianco e nero, a chi ha il ricordo di un'Italia gentile, a coloro ai quali le storie di povertà e dignità mettono il sorriso.
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Trullo
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Markley, Diluvio
Non il libro che meritavamo, ma quello di cui avevamo bisogno
Markley usa centinaia di pagine per costruire un’opera corale che descrive l’America, ma a differenza di altri (come DeLillo in Underworld, Auster in 4321 e Roth in Pastorale americana, forse l’opera a cui si ispira maggiormente) pone la sua narrazione nel futuro, dove l’emergenza climatica assume il ruolo che per la maggior parte dei narratori americani contemporanei è stato occupato dalla guerra del Vietnam.
Il libro inizia con una serie di capitoli nei quali l’autore introduce una serie di personaggi: un fisico specializzato nello studio dei fondali oceanici, una giovane e ambiziosa pubblicitaria che vive un’avventura amorosa con una celebrity di seconda fascia, un tossico della profonda provincia americana (il personaggio che di gran lunga mi ha fatto affezionare di più), un brillante matematico asperger di origine indiana specializzato in modelli predittivi che sembra uscito da Big bang theory, un aspirante scrittore, una carismatica e sessualmente disinibita attivista, un esperto di esplosivi reduce dall’Iraq e molti altri.
A poco a poco, le vicende si compongono in una narrazione unica, caratterizzata da un futuro che se da un lato sembra dapprima fin troppo ottimistico (la Russia non ha invaso l’Ucraina, non c’è stato il 7 ottobre e la conseguente invasione israeliana di Gaza, Los Angeles non brucia nel 2025, Trump non viene rieletto. Va tenuto presente che il romanzo è dell’inizio del 2023) si fa via via più cupo quando eventi catastrofici legati al cambiamento climatico si susseguono in modo sempre più grave e frequente. Assistiamo così ai vari modi, violenti e non violenti, per far pressione sui politici, da episodi di vero e proprio terrorismo a grandi mobilitazioni pacifiche, all’aumento di intolleranza etnica di vario genere, all’ascesa di un personaggio carismatico che si autoproclama inviato dal Signore a salvare l’America, alle ovvie reazioni delle aziende petrolifere e del carbone minacciate dalle contromisure via via proposte.
L’autore riesce a gestire la complessità di trama e personaggi in modo ammirevole, permettendo di ricollegare tutte le trame collaterali e di ricordare i personaggi anche a una lettura (date le dimensioni e il tipo di storia) obbligatoriamente lenta (circa quaranta giorni, come il racconto biblico del diluvio di Noè!). I difetti che trovo però, che non influiscono su un giudizio complessivo estremamente positivo, sono da un lato una narrazione troppo lenta e a volte ripetitiva (come Pastorale americana, a cui ancora una volta lo paragono) e dall’altro un eccesso di moralismo che traspare in vari momenti della narrazione. Inoltre la narrazione è incentrata sull’America, come se la problematica ambientale non fosse interconnessa fra tutte le nazioni (ma rispecchia un atteggiamento di superiorità molto americano, il popolo del “prima bombardo e poi chiedo”, come usava dire il mio ex capo)
Se vi piace la narrativa contemporanea, non avete paura di affrontare temi drammatici ancorché molto realistici, e avete la pazienza di leggere parecchie centinaia di pagine, è il libro per voi,
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
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Trullo ha scritto: domenica 12 gennaio 2025, 23:41 Markley, Diluvio
Non il libro che meritavamo, ma quello di cui avevamo bisogno
Markley usa centinaia di pagine per costruire un’opera corale che descrive l’America, ma a differenza di altri (come DeLillo in Underworld, Auster in 4321 e Roth in Pastorale americana, forse l’opera a cui si ispira maggiormente) pone la sua narrazione nel futuro, dove l’emergenza climatica assume il ruolo che per la maggior parte dei narratori americani contemporanei è stato occupato dalla guerra del Vietnam.
Il libro inizia con una serie di capitoli nei quali l’autore introduce una serie di personaggi: un fisico specializzato nello studio dei fondali oceanici, una giovane e ambiziosa pubblicitaria che vive un’avventura amorosa con una celebrity di seconda fascia, un tossico della profonda provincia americana (il personaggio che di gran lunga mi ha fatto affezionare di più), un brillante matematico asperger di origine indiana specializzato in modelli predittivi che sembra uscito da Big bang theory, un aspirante scrittore, una carismatica e sessualmente disinibita attivista, un esperto di esplosivi reduce dall’Iraq e molti altri.
A poco a poco, le vicende si compongono in una narrazione unica, caratterizzata da un futuro che se da un lato sembra dapprima fin troppo ottimistico (la Russia non ha invaso l’Ucraina, non c’è stato il 7 ottobre e la conseguente invasione israeliana di Gaza, Los Angeles non brucia nel 2025, Trump non viene rieletto. Va tenuto presente che il romanzo è dell’inizio del 2023) si fa via via più cupo quando eventi catastrofici legati al cambiamento climatico si susseguono in modo sempre più grave e frequente. Assistiamo così ai vari modi, violenti e non violenti, per far pressione sui politici, da episodi di vero e proprio terrorismo a grandi mobilitazioni pacifiche, all’aumento di intolleranza etnica di vario genere, all’ascesa di un personaggio carismatico che si autoproclama inviato dal Signore a salvare l’America, alle ovvie reazioni delle aziende petrolifere e del carbone minacciate dalle contromisure via via proposte.
L’autore riesce a gestire la complessità di trama e personaggi in modo ammirevole, permettendo di ricollegare tutte le trame collaterali e di ricordare i personaggi anche a una lettura (date le dimensioni e il tipo di storia) obbligatoriamente lenta (circa quaranta giorni, come il racconto biblico del diluvio di Noè!). I difetti che trovo però, che non influiscono su un giudizio complessivo estremamente positivo, sono da un lato una narrazione troppo lenta e a volte ripetitiva (come Pastorale americana, a cui ancora una volta lo paragono) e dall’altro un eccesso di moralismo che traspare in vari momenti della narrazione. Inoltre la narrazione è incentrata sull’America, come se la problematica ambientale non fosse interconnessa fra tutte le nazioni (ma rispecchia un atteggiamento di superiorità molto americano, il popolo del “prima bombardo e poi chiedo”, come usava dire il mio ex capo)
Se vi piace la narrativa contemporanea, non avete paura di affrontare temi drammatici ancorché molto realistici, e avete la pazienza di leggere parecchie centinaia di pagine, è il libro per voi,
Grazie del post.
Quasi sicuramente lo detesterò, ma ho deciso di leggerlo lo stesso per cultura, essendo un caso letterario.
Chissà che non mi sorprenda
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Un po' deluso da The forest of the stolen girl, di June Hur. Ambientazione troppo lontana temporalmente e culturalmente per attirarmi, scrittura poco coinvolgente, mancanza di indizi che potessero rendere interessante la parte dell'enigma. Peccato perche' l'idea di base era anche interessante. Ora in lettura Un animale selvaggio, di Dicker
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Un breve commento su Un animale selvaggio, di Dicker


Pura evasione, ma di quella fatta bene. Magari non realistico al centro per cento, ma capace di avvincere il lettore e portarlo nel suo mondo, e di dosare i colpi di scena per non annoiarlo mai. A differenza di Quebert, niente parti prolisse o descrizioni inutili né tantomeno "lezioni di vita" . Due trame parallele, una rapina nel centro di Ginevra e , qualche giorno prima, il focus su due famiglie che vivono in un sobborgo di Ginevra e i cui figli giocano a calcio insieme: i ricchi Braun, lui consulente finanziario e lei avvocato, due Porsche e una sontuosa villa nel bosco (che mi ha ricordato Loro, di Cotroneo). E i Liegeane, più modesti, lui statale e lei commessa, che vivono in una villetta a schiera. Una storia carica di tensione per chi vuole una lettura leggera e senza pensieri
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Trullo ha scritto: martedì 28 gennaio 2025, 13:23 Dicker


Pura evasione, ma di quella fatta bene.
Quototi.
Sto fregno, quando sei a metà libro ti accorgi che stai buttando via tempo, na lettura inane, ma pure ci stai in mezzo e lo termini.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Trullo ha scritto: domenica 12 gennaio 2025, 23:41 Markley, Diluvio
Non il libro che meritavamo, ma quello di cui avevamo bisogno
Markley usa centinaia di pagine per costruire un’opera corale che descrive l’America, ma a differenza di altri (come DeLillo in Underworld, Auster in 4321 e Roth in Pastorale americana, forse l’opera a cui si ispira maggiormente) pone la sua narrazione nel futuro, dove l’emergenza climatica assume il ruolo che per la maggior parte dei narratori americani contemporanei è stato occupato dalla guerra del Vietnam.
Il libro inizia con una serie di capitoli nei quali l’autore introduce una serie di personaggi: un fisico specializzato nello studio dei fondali oceanici, una giovane e ambiziosa pubblicitaria che vive un’avventura amorosa con una celebrity di seconda fascia, un tossico della profonda provincia americana (il personaggio che di gran lunga mi ha fatto affezionare di più), un brillante matematico asperger di origine indiana specializzato in modelli predittivi che sembra uscito da Big bang theory, un aspirante scrittore, una carismatica e sessualmente disinibita attivista, un esperto di esplosivi reduce dall’Iraq e molti altri.
A poco a poco, le vicende si compongono in una narrazione unica, caratterizzata da un futuro che se da un lato sembra dapprima fin troppo ottimistico (la Russia non ha invaso l’Ucraina, non c’è stato il 7 ottobre e la conseguente invasione israeliana di Gaza, Los Angeles non brucia nel 2025, Trump non viene rieletto. Va tenuto presente che il romanzo è dell’inizio del 2023) si fa via via più cupo quando eventi catastrofici legati al cambiamento climatico si susseguono in modo sempre più grave e frequente. Assistiamo così ai vari modi, violenti e non violenti, per far pressione sui politici, da episodi di vero e proprio terrorismo a grandi mobilitazioni pacifiche, all’aumento di intolleranza etnica di vario genere, all’ascesa di un personaggio carismatico che si autoproclama inviato dal Signore a salvare l’America, alle ovvie reazioni delle aziende petrolifere e del carbone minacciate dalle contromisure via via proposte.
L’autore riesce a gestire la complessità di trama e personaggi in modo ammirevole, permettendo di ricollegare tutte le trame collaterali e di ricordare i personaggi anche a una lettura (date le dimensioni e il tipo di storia) obbligatoriamente lenta (circa quaranta giorni, come il racconto biblico del diluvio di Noè!). I difetti che trovo però, che non influiscono su un giudizio complessivo estremamente positivo, sono da un lato una narrazione troppo lenta e a volte ripetitiva (come Pastorale americana, a cui ancora una volta lo paragono) e dall’altro un eccesso di moralismo che traspare in vari momenti della narrazione. Inoltre la narrazione è incentrata sull’America, come se la problematica ambientale non fosse interconnessa fra tutte le nazioni (ma rispecchia un atteggiamento di superiorità molto americano, il popolo del “prima bombardo e poi chiedo”, come usava dire il mio ex capo)
Se vi piace la narrativa contemporanea, non avete paura di affrontare temi drammatici ancorché molto realistici, e avete la pazienza di leggere parecchie centinaia di pagine, è il libro per voi,
Condivido il tuo giudizio praticamente al 100%. Io ho preferito "Ohio" ma anche questo è un libro che merita; alcune parte le avrei evitate, ma l'autore si conferma bravissimo nell'intrecciare in modo verosimile e appassionante tutte le vicende dei - tanti - protagonisti.

Parecchi i temi su cui fa riflettere, non solo il cambiamento climatico.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Tra le righe mi stai dicendo di leggere Ohio (è da dicembre 2020 che mi aspetta)
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Trullo ha scritto: giovedì 30 gennaio 2025, 10:24 Tra le righe mi stai dicendo di leggere Ohio (è da dicembre 2020 che mi aspetta)
;)

Si, ne avevo scritto anche qua, trovi la "recensione" nelle pagine precedenti.
Era stata una sorpresa, anche perchè era l'opera prima dell'autore.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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simociclo ha scritto: giovedì 30 gennaio 2025, 12:02
Trullo ha scritto: giovedì 30 gennaio 2025, 10:24 Tra le righe mi stai dicendo di leggere Ohio (è da dicembre 2020 che mi aspetta)
;)

Si, ne avevo scritto anche qua, trovi la "recensione" nelle pagine precedenti.
Era stata una sorpresa, anche perchè era l'opera prima dell'autore.
Ohio assolutamente sì, da leggere.
Anche quella è una storia corale, ma con una unità di tempo e luogo che permette di entrare di più nel racconto - o almeno è così per me che amo affezionarmi a uno/due personaggi e poi seguirli sempre. Con diluvio infatti sto facendo fatica per questo motivo, anche se certo markley è talmente bravo che mi spinge comunque a leggerlo.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Se qualcuno è appassionati di Graphic Novel - o incuriosito - consiglio assolutamente "L'Abisso dell' Oblio" di Paco Roca

Io non sono un grande lettore del genere, anche se alcuni li ho amati, e in passato avevo già apprezzato questo autore spagnolo, in questo caso accompagnato per la parte testuale dal giornalista Rodrigo Terrassa, che hanno fa aveva scritto un articolo sul EL Mundo" sulla vicenda narrata.

L'Abisso dell'oblio è un opera commovente, profonda, necessaria.
Paco Roca si conferma un grandissimo autore e disegnatore con un libro sulla memoria, storica e personale che ha - come i classici - la capacità di parlare di valori generali partendo da storie all'apparenza minori.

Leoncio Badía, giovane repubblicano costretto a fare il becchino dal sindaco franchista "così puoi seppellire i tuoi", che scava le fosse comuni e lotta per dare un briciolo di umanità ai morti e una indicazione certa di sepoltura alle vedove, è un personaggio indimenticabile. E non è l'unico.
Tratto da una storia vera e frutto di anni di ricerche è una graphic novel bellissima anche come formato e - ovviamente - per le sue tavole.
Nel suo genere lo definisco un capolavoro.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Liz Moore, Il dio dei boschi
“Andrai a vivere con Alice che si fa il whiskey distillando fiori
O con un Casanova che ti promette di presentarti ai genitori
O resterai più semplicemente dove un attimo vale un altro
Senza chiederti come mai
Continuerai a farti scegliere
O finalmente sceglierai”
Spesso i vincitori del goodreads award, specie per la categoria gialli/thriller, sono romanzi di bassa qualità. Confesso che l’unica cosa che mi ha spinto a leggerlo è stata il giudizio positivo di una delle mie due “guru dei libri”, consiglio naturalmente anche stavolta ben riposto
Ma ciò che mi è rimasto più di questo libro, più della trama thriller pure molto bella (la giovanissima Barbara scompare, durante un campo scuola, nel bosco dove quindici anni prima era scomparso suo fratello) sono le storie di riscatto, o almeno di tentato riscatto, di alcune donne. La tenace figlia di immigrati Iuditha, che vuole affermarsi professionalmente facendo carriera in polizia (cosa oggi normale, ma straordinaria nei primi anni 70). La brillante ma povera Louise, che dopo il fallimento universitario trova il modo di tirare avanti per uscire dal degrado della sua famiglia. La riflessiva e introversa Tracy, che giovanissima vivrà un’estate di crescita umana e personale con le nuove amicizie incontrate al campo scuola. E moltissime altre.
Un libro libertario, progressista e femminista, ma con questi valori raccontati con naturalezza, senza quel moralismo e quella pretesa didattica che spesso si incontrano nei libri anche recenti (come Demon Copperhead per esempio). E pur essendo un libro al femminile, trovo sia un libro che credo possa piacere molto anche agli uomini, non rinchiudendosi in dinamiche prettamente femminili ma parlando di cose che tutti abbiamo vissuto, di persona o per esperienze raccontateci.
Un altro valore aggiunto del libro è l’ambientazione, la parte montuosa dello stato di New York, sulle pendici della parte settentrionale degli Appalachi. Pare di respirare l’odore del bosco, di provare la sensazione di waldeinsamkeit provata dai ragazzi durante le escursioni, le emozioni legate alle nuove amicizie e alle nuove esperienze.
Un libro scorrevole, che tiene avvinto alle pagine sia per la storia thriller sia per quelle personali dei protagonisti, e che per una volta consiglio a tutti.
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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John Dickson Carr, Sfida per Bencolin
Ci sono tre detective (un francese, un americano e un tedesco) che devono dormire in un castello, non è la barzelletta del fantasma Formaggino ma la trama di questo romanzo di Carr (il suo terzo per la precisione, scritto e ambientato nei primissimi anni 30)
Ci sono romanzi gialli che mirano all’enigma e altri che mirano all’atmosfera, e questo romanzo indubbiamente appartiene alla seconda categoria, per l’uso che fa del gotico, del macabro e del surreale. Si apre con l’ingaggio di Bencolin e del suo amico e collaboratore Merle da parte di un finanziere balga, che li incarica di indagare su due strane morti di altrettanti amici, un prestigiatore e illusionista sparito da uno scompartimento ferroviario guardato a vista e poi ritrovato annegato nel Reno, e un celebre attore morto bruciato vivo davanti al castello a forma di teschio situato sempre sul Reno, nei pressi di Coblenza, castello che il finanziere ha ereditato e che prima apparteneva al prestigiatore. Ci spostiamo quindi sulle sponde del Reno, dove conosciamo una serie di stravaganti e inquietanti personaggi che sembrano usciti da un film di Kubrik o di Linch, fra cui un investigatore tedesco che sembra in strani rapporti fra l’amichevolezza e la competizione sfrenata con Bencolin. Se l’atmosfera è particolarmente suggestiva e non mancano nella narrazione i tocchi decisamente horror e weird, la soluzione potrebbe non piacere agli amanti del genere puramente deduttivo, non essendo suffragata da indizi a disposizione del lettore, che nel migliore dei casi può tirare a indovinare. Per me poco male, ho apprezzato molto come dicevo prima l’atmosfera al tempo stesso macabra e bizzarra.

Lettura in corso l'ultimo di Jonathan Coe, Le prove della mia innocenza
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
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Trullo ha scritto: sabato 15 febbraio 2025, 13:57 John Dickson Carr, Sfida per Bencolin
Ci sono tre detective (un francese, un americano e un tedesco) che devono dormire in un castello, non è la barzelletta del fantasma Formaggino ma la trama di questo romanzo di Carr (il suo terzo per la precisione, scritto e ambientato nei primissimi anni 30)
Ci sono romanzi gialli che mirano all’enigma e altri che mirano all’atmosfera, e questo romanzo indubbiamente appartiene alla seconda categoria, per l’uso che fa del gotico, del macabro e del surreale. Si apre con l’ingaggio di Bencolin e del suo amico e collaboratore Merle da parte di un finanziere balga, che li incarica di indagare su due strane morti di altrettanti amici, un prestigiatore e illusionista sparito da uno scompartimento ferroviario guardato a vista e poi ritrovato annegato nel Reno, e un celebre attore morto bruciato vivo davanti al castello a forma di teschio situato sempre sul Reno, nei pressi di Coblenza, castello che il finanziere ha ereditato e che prima apparteneva al prestigiatore. Ci spostiamo quindi sulle sponde del Reno, dove conosciamo una serie di stravaganti e inquietanti personaggi che sembrano usciti da un film di Kubrik o di Linch, fra cui un investigatore tedesco che sembra in strani rapporti fra l’amichevolezza e la competizione sfrenata con Bencolin. Se l’atmosfera è particolarmente suggestiva e non mancano nella narrazione i tocchi decisamente horror e weird, la soluzione potrebbe non piacere agli amanti del genere puramente deduttivo, non essendo suffragata da indizi a disposizione del lettore, che nel migliore dei casi può tirare a indovinare. Per me poco male, ho apprezzato molto come dicevo prima l’atmosfera al tempo stesso macabra e bizzarra.

Lettura in corso l'ultimo di Jonathan Coe, Le prove della mia innocenza
Mi dispiace, ma anche con tutte le varianti del caso i gialli devono comunque conservare alcuni cardini indispensabili. Se tanto mi dà tanto questo fa il paio con il bluff della casa decagonale. Non lo leggerò: errare è umano, perseverare...
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Legittimo, fra gli appassionati di gialli ci sono diverse sensibilita' su quello che e' considerato parte del "gioco" e cosa no. Ho amato moltissimo il romanzo che consideri bluff
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
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Jonathan Coe, La prova della mia innocenza
Ero partito con aspettative alte, e sono rimasto parzialmente deluso. La forma esteriore è quella di un giallo, ma come in Sciascia o Durrenmatt il giallo è solo un pretesto per fare critica politica e/o sociale.
La parte gialla, come detto non centrale nell’economia del romanzo, non mi ha entusiasmato ma almeno presenta un paio di bei colpi di scena, l’ultimo dei quali a poche pagine dalla fine. La parte di satira politica parte in modo promettente, ma (secondo me) rimane un po’ inespressa e incompleta.
La storia si svolge nei giorni convulsi del settembre 2022, caratterizzati dalla morte di Elisabetta II e dal breve governo di Liz Truss, esponente dell’ala più estremista del partito conservatore.
Si compone di varie parti, indipendenti ma legate fra loro. Nella prima, conosciamo Phyl, una ragazza che vive in una cittadina del Berkshire, è tornata in famiglia dopo essersi laureata in lettere e ora fa l’aiuto cuoca in un fast food presso il vicino aeroporto di Heathrow. Nella seconda parte invece un blogger amico dei genitori di Phyl. Christopher, partecipa a un congresso di attivisti dell’ala destra dei conservatori e rimane coinvolto in un delitto. Nella terza parte invece rivedremo i ricordi di gioventù di Brian, altro amico della coppia e di Christofer. Fa un po’ da filo conduttore alla storia uno pseudobiblion, La mia innocenza, scritto da un immaginario scrittore thatcheriano e conservatore e per quello (a suo dire) emarginato dalla comunità culturale britannica. Il resto ve lo lascio scoprire.
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
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Trullo
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Daniel Keyes., La quinta Sally
La realtà ha sempre un vantaggio sulla fantasia: non richiede il vincolo della verosimiglianza, Questo libro, pur sotto forma di romanzo, racconta una storia vera, per quanto inverosimile, di una donna con personalità multiple. L’autore (che è poi lo stesso di quel capolavoro che è Fiori per Algernon) ha una grande competenza sulla mente umana, ma anche una capacità di narrare non comune, che permette al lettore di seguire la storia delle cinque personalità di Sally con interesse, e di interrogarsi sul funzionamento della mente umana, forse ciò che rimane a noi, uomini e donne del ventunesimo secolo, che hanno visto la scienza spiegare come funzionano le stelle o come si combinano i costituenti elementari della materia, la cosa ancora più difficile da comprendere e spiegare.
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
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