Camoscio madonita ha scritto:PS: per Bitossi: tecnicamente esistendo un versante sterrato del Pico de Veleta anche la suddetta salita potrebbe essere considerato un valico (al pari per esempio del Nivolet).
Mmmmh... non conosco bene il massiccio della Sierra Nevada (ci sono stato solo una volta, ormai troppi anni fa), ma a naso potrebbe non contenere "passi" stradali nel senso stretto del termine.
Una cosa che non ho specificato è che un colle può avere strade su due o anche più versanti, senza essere un valico: è il caso del Vesuvio, ad esempio. Ci sono due strade che si ricongiungono abbastanza vicino al cratere, ma non c'è nessun valico; la cosa comunque rimarrebbe uguale anche se la strada passasse nel punto più alto della montagna, perché quello che importa è che i due o più versanti farebbero sempre riferimento alla stessa "valle" idrografica. Idem per l'Etna, se per caso fosse costruita una strada da un altro versante, che si ricongiunge alla carrareccia: non si potrebbe parlare di "passo dell'Etna" per l'oggettiva mancanza delle caratteristiche di cui sopra. E' la situazione tipica di alcune montagne, anche piuttosto grosse, ma isolate.
Invece il Nivolet è un passo di montagna vero e proprio: mi par di ricordare che mancano solo pochissimi km per congiungere le due strade sui due versanti (anzi, la strada dal versante piemontese va oltre il valico, ma poi si interrompe, forse giustamente...).
Un caso praticamente uguale si ha per il Passo di S. Giacomo, che collega la val Formazza alla val Bedretto in Ticino: lì mancano solo poche centinaia di metri di strada, e non escluderei che nel frattempo sia stata costruita, visto che anche in questo caso manco da quei posti da anni.
Infine, c'è il caso curioso del versante lombardo dello Stelvio: si valica un passo di montagna (la Bocca del Braulio) continuando a rimanere in salita. Insieme alla coppia Falzarego-Valparola (o Lautaret-Galibier in Francia) è un buon modo per mettere in carniere due "over 2.000" in pochissimi km; anzi per lo Stelvio, con una capatina all'Umbrail se ne percorrono addirittura tre in un'unica salita.
Qualche anno fa lessi un bel libretto di Ediciclo, a cura della sezione italiana del Club des Cent Cols, che si può trovare anche on-line, dove questi aspetti sono trattati piuttosto bene, anche con esempi grafici. Eccolo qui, se interessa a qualcuno:
http://tinyurl.com/3p7m7bx
PS: d'accordissimo sul Rombo, grande e spettacolare salita che qualche gara dovrebbe utilizzare prima o poi (come si sa, la si percorre nella Ötztaler Radmarathon).