Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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Subsonico
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Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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Un giochino inutile quando velleitario, ma mi appassiona sempre.

Cosa sarebbe il Tour, oggi, se fosse una corsa per nazionali? Avremmo ovviamente una Spagna fortissima, con Contador, Valverde e Purito più diversi gregari di lusso, un'Italia tutta attorno a Nibali, una Gran Bretagna dignitosa ma non fortissima per Froome, una Germania votata a dominare gli sprint, un Belgio cacciatappe, degli Stati Uniti mina vagante con Horner-Talansky-Van Garderen e una squadra davvero solida in montagna nel complesso, Poi diverse formazioni miste, come Cecoslovacchia, Scandinavia, Est Europa, Centro Europa, Africa e Sudamerica, che poi ingloberebbe anche una Colombia quest'anno poco votata al Tour. Infine, l'ingaggio a sorpresa dell'Iran, giusto per far valere questi razziatori di corse asiatiche anche in Europa.

Puro fantaciclismo, insomma :diavoletto:
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"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Basso
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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Ti rispondo con calma nel pomeriggio ma caro Nicola, vedo delle cose che mi fanno rabbrividire. Ti meriteresti il foglio di via da Padova :D
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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Più' che un giochino sarebbe un sogno, caro Sub: un sogno che però, a detta dei cultori del principio di realtà, non si dovrebbe realizzare mai. Sarebbe la rinascita del ciclismo come sport per nazionali, ma non vedo all'orizzonte gente capace di capirlo, nè coraggio per realizzarlo.
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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Basso ha scritto:Ti rispondo con calma nel pomeriggio ma caro Nicola, vedo delle cose che mi fanno rabbrividire. Ti meriteresti il foglio di via da Padova :D
Quotone :D


A parte l'Iran che, nonostante domini il circuito asiatico, credo non arriverebbe ad Arenberg ( :diavoletto: ) noto una Scandinavia riempita coi freschi campioni nazionali ma priva di Thorone e Boasson che, con tutto il rispetto, anche senza una gamba batterebbero il buon Reidar Borgersen.

Dai, se stasera dopo aver fatto la squadra del cobblestone avrò ancora qualche ora da perdere (ovvero se non ho un cazzo da fare), mi cimenterò anche io con questo giochino che ormai è un classico, ma di cui non riesco mai a fare a meno :cincin:
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Subsonico
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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Tranchée d'Arenberg ha scritto:
Basso ha scritto:Ti rispondo con calma nel pomeriggio ma caro Nicola, vedo delle cose che mi fanno rabbrividire. Ti meriteresti il foglio di via da Padova :D
Quotone :D


A parte l'Iran che, nonostante domini il circuito asiatico, credo non arriverebbe ad Arenberg ( :diavoletto: ) noto una Scandinavia riempita coi freschi campioni nazionali ma priva di Thorone e Boasson che, con tutto il rispetto, anche senza una gamba batterebbero il buon Reidar Borgersen.
Vabbè, ovviamente il gioco è stato pensato considerando infortuni, programmi divergenti e scazzi vari (nel caso di Thorone e Boasson, sono entrambi malandati ed hanno buoni motivi per non fare il Tour). Per dire, ho escluso anche Wiggo, ma anche gli Yates che dovrebbero far la Vuelta, o Aru.
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"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Salvatore77
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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Una delle nazionali più forti sarebbe la Colombia.
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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Subsonico ha scritto:
Tranchée d'Arenberg ha scritto:
Basso ha scritto:Ti rispondo con calma nel pomeriggio ma caro Nicola, vedo delle cose che mi fanno rabbrividire. Ti meriteresti il foglio di via da Padova :D
Quotone :D


A parte l'Iran che, nonostante domini il circuito asiatico, credo non arriverebbe ad Arenberg ( :diavoletto: ) noto una Scandinavia riempita coi freschi campioni nazionali ma priva di Thorone e Boasson che, con tutto il rispetto, anche senza una gamba batterebbero il buon Reidar Borgersen.
Vabbè, ovviamente il gioco è stato pensato considerando infortuni, programmi divergenti e scazzi vari (nel caso di Thorone e Boasson, sono entrambi malandati ed hanno buoni motivi per non fare il Tour). Per dire, ho escluso anche Wiggo, ma anche gli Yates che dovrebbero far la Vuelta, o Aru.
Ma si, avevo capito...era solo per buttarla un po' in ciaciara :D :cincin:

Sull'Iran però ero serio :old:
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Subsonico
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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l'Iran è quel tocco di globalizzazione per i McQuaid-nostalgici :diavoletto:
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"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Basso
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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Ecco la mia risposta, con un giorno di ritardo perché il tempo è tiranno :). Anche per questo mi permetto di usare un paio di cavilli: le formazioni che riporto sono da intendersi come se l'anno di attività fosse il 2015, partendo quindi da zero a livello di Gt nelle gambe; sono estati esclusi gli atleti recentemente protagonisti (loro malgrado secondo me, ma questo è un altro discorso) di nebulosi casi di positività. Inoltre mi prendo un'altra libertà che poi esplicherò :)

Legenda: nazione-dorsale-atleta-anno.
Gran Bretagna: 1 Froome Christopher (1985) 2 Cavendish Mark (1985) 3 Dowsett Alex (1988) 4 Kennaugh Peter (1989) 5 Stannard Ian (1987) 6 Swift Ben (1987) 7 Thomas Geraint (1986) 8 Yates Adam (1992) 9 Yates Simon (1992)
Squadra molto forte in salita con Froome, Kennaugh e A.Yates senza dimenticare Thomas, polivalente come pochi nel ciclismo attuale. Team potente sul passo con Dowsett, Stannard e lo stesso Thomas, che permettono di dormire sonni tranquilli in pianura. Swift potrebbe essere un gregario per Cavendish nelle volate più semplici e poi giocarsi il proprio in quelle più insidiose quando per Cannonball è troppo duro tenere il ritmo. Mancando Wiggins per la sua ormai acclarata incompatibilità con Froome la squadra è una fra le più giovani del lotto.
Colombia: 11 Quintana Nairo (1990) 12 Arredondo Janier (1988) 13 Atapuma Darwin (1988) 14 Chaves Esteban (1990) 15 Duque Leonardo (1980) 16 Henao Sebastián (1993) 17 Henao Sergio Luis (1987) 18 Serpa José Rodolfo (1979) 19 Urán Rigoberto (1987)
Dura fare una formazione lasciando fuori Betancur ma l'antioqueño pare quello meno gestibile per un ruolo da subordinato rispetto agli altri connazionali. Squadra imbattibile in salita, un vero e proprio dream team con sette scalatori purissimi. Il problema principale è quello di trovare passisti capaci di supportare Quintana e Urán: i soli Duque e Serpa probabilmente non bastano ma all'orizzonte non c'è di meglio sulla piazza. Squadra giovane ma minata nell'età media complessiva dai due citati passisti che la portano ad essere più vecchia di un anno rispetto ai sudditi di Sua Maestà.
Spagna: 21 Contador Alberto (1982) 22 Antón Igor (1983) 23 Castroviejo Jonathan (1987) 24 Erviti Imanol (1983) 25 Herrada Jesús (1990) 26 Intxausti Beñat (1986) 27 Izagirre Ion (1989) 28 Nieve Mikel (1984) 29 Valverde Alejandro (1980)
Squadra non facile da fare, con un'intera formazione di "rincalzo" di altissimo livello (Rodríguez, i due Sánchez, Landa, i due Moreno, G.Izagirre, Jo. Herrada e tanti altri, senza contare i velocisti). Formazione che in salita può dettare il ritmo a piacimento e che si ben difende in pianura con Castroviejo e Erviti più gli universali Herrada e Intxausti. Non troppo giovane, avendo un'età media di poco superiore ai 30 anni, ma comunque una squadra che tutti vorrebbero avere a disposizione.
Cecoslovacchia: 31 Sagan Peter (1990) 32 Barta Jan (1984) 33 Hirt Jan (1991) 34 Kolár Michal (1992) 35 König Leopold (1987) 36 Štybar Zdenek (1985) 37 Vakoc Petr (1992) 38 Velits Martin (1985) 39 Velits Peter (1985)
Squadra tosta quella cecoslovacca con capitan König che in salita va e con due fra i migliori classicomani (e non solo) del ciclismo attuale (Sagan e Stybar, ovviamente). Barta e i Velits sanno fare bene i gregari, i giovani Hirt, Kolar e Vakoc faranno esperienza nel lavorare per gli altri. Età media identica alla Gran Bretagna per un team che ha un ottimo futuro davanti, oltre ad un presente già di tutto rispetto.
Paesi Bassi: 41 Mollema Bauke (1986) 42 Clement Stef (1982) 43 Dumoulin Tom (1990) 44 Hofland Moreno (1991) 45 Kelderman Wilco (1991) 46 Poels Wouter (1987) 47 Slagter Tom Jelte (1989) 48 Ten Dam Laurens (1980) 49 Terpstra Niki (1984)
Per i neerlandesi imbarazzo della scelta, considerando che restano fuori corridori valenti come Gesink, Langeveld, Boom, Weening, Westra e i giovani velocisti Markus e Van Poppel. Hofland negli sprint sa dire la sua ed è ancora in fase di crescita e può essere supportato da passisti di razza come Clement, Dumoulin e Terpstra, gli ultimi due buoni anche per le fughe. Olandesi solidi in salita, con il duo Kelderman-Mollema da primi 10 in un Gt. Età media simile a quella della Colombia.
Danimarca: 51 Fuglsang Jakob (1985) 52 Bak Lars Ytiing (1980) 53 Breschel Matti (1984) 54 Cort Nielsen Marcus (1993) 55 Hansen Lasse Norman (1992) 56 Juul Jensen Chris (1989) 57 Mørkøv Michael (1985) 58 Sørensen Chris Anker (1984) 59 Valgren Andersen Michael (1992)
Squadra giovane in molti elementi quella danese e, in confronto alle altre, sotto media come livello complessivo dei membri. Fuglsang e Sørensen sono gli unici che se la cavano in salita, gli altri per fughe da lontano, volate (Mørkøv) o cronometro, disciplina amata dai virgulti Cort Nielsen e Hansen. Due nomi che impareremo a conoscere molto bene nei prossimi anni.
Stati Uniti: 61 Talansky Andrew (1988) 62 Bookwalter Brent (1984) 63 Busche Matthew (1985) 64 Craddock Lawson (1992) 65 Farrar Tyler (1984) 66 King Benjamin (1989) 67 Phinney Taylor (1990) 68 Stetina Peter (1987) 69 Van Garderen Tejay (1988)
Team molto ben strutturato per la salita (in proposito, particolare attenzione al giovane Craddock) con Talansky e Van Garderen elementi da top 10 nei grandi giri da qui e per tutto il decennio (probabilmente senza podi, comunque). Farrar per qualche piazzamento in volata, Phinney per cronometro e colpi da finisseur gli ulteriori punti di favore per i nordamericani, raccolti in una squadra abbastanza giovane.
Polonia-Ucraina: 71 Kwiatkowski Michal (1990) 72 Bodnar Maciej (1985) 73 Golas Michal (1984) 74 Grivko Andriy (1983) 75 Majka Rafal (1989) 76 Niemiec Przemyslaw (1980) 77 Marczynski Tomasz (1984) 78 Paterski Maciej (1986) 79 Popovych Yaroslav (1980)
La squadra ex sovietica si ben difende in salita con il trio Kwiatkowski-Majka-Niemiec, molto interessante sotto diversi aspetti; il valido duo della CCC Polsat formato da Marczynski e Paterski. Buoni passisti presenti in rosa, manca tuttavia un velocista di spesssore. Età non più florida, oltre i 30, pur mancando un veterano esperto ma ormai a fine carriera come Szylvester Szmyd.

(1.continua)
Ultima modifica di Basso il mercoledì 2 luglio 2014, 19:29, modificato 1 volta in totale.
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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Belgio: 81 Van den Broeck Jurgen (1983) 82 Bakelants Jan (1986) 83 De Gendt Thomas (1986) 84 Devenyns Dries (1983) 85 Meersman Gianni (1985) 86 Roelandts Jurgen (1985) 87 Serry Pieter (1988) 88 Vansummeren Johan (1981) 89 Wellens Tim (1991)
Fare la formazione belga è proprio un'opera degna del manuale Cencelli, tenendo conto dei vari equilibri di potenza. Lasciati fuori Boonen, Gilbert, Van Avermaet e Vanmarcke come di frequente è capitato negli ultimi tempi, questa squadra non ruba di certo l'occhio come altre. In salita qualcosina di buono c'è ma nulla a che vedere con Colombia o Spagna, ad esempio. In volata ora non c'è un belga veramente competitivo con i migliori del lotto, per cui due ruote veloci come Meersman e Roelandts sono un giusto compromesso. I giovanissimi che probabilmente passano pro' nel 2015 invertiranno, almeno in teoria, la tendenza.
Francia: 91 Rolland Pierre (1986) 92 Chavanel Sylvain (1979) 93 Gallopin Tony (1988) 94 Geniez Alexandre (1988) 95 Péraud Jean-Christophe (1977) 96 Riblon Christophe (1981) 97 Vichot Arthur (1988) 98 Voeckler Thomas (1979) 99 Vuillermoz Alexis (1988)
Questa squadra ben rappresenta il ciclismo francese dello scorso decennio: tanti attaccanti dotati di altrettanto coraggio, nessun velocista di livello e scalatori inferiori alla concorrenza. La squadra più esperta fra quelle in lista garantisce solamente tanto impegno, e magari una fuga a 9 nella tappa del 14 luglio (e la maglia à pois).
Australia: 101 Porte Richie (1985) 102 Clarke Simon (1986) 103 Dennis Rohan (1990) 104 Dubridge Luke (1991) 105 Gerrans Simon (1980) 106 Hansen Adam (1981) 107 Matthews Michael (1990) 108 Meyer Cameron (1988) 109 Rogers Michael (1979)
Finalmente il tasmaniano della Sky può essere capitano da qualche parte, supportato in salita da due cronoman-scalatori come Dennis e Rogers. Squadra con due ruote veloci sguscianti negli arrivi non scontati. Indubbiamente questa è la migliore formazione per le cronometro a squadre. Ovviamente non può mancare Adam Hansen con la sua serie di grandi giri portati a termine e la consueta dose di simpatia che porta in mezzo al gruppo.
Europa Occidentale: 111 Costa Rui Alberto (1986) 112 Bennett Sam (1990) 113 Didier Laurent (1984) 114 Jungels Bob (1992) 115 Machado Tiago (1985) 116 Martin Daniel (1986) 117 Oliveira Nelson (1989) 118 Roche Nicolas (1984) 119 Schleck Fränk (1980)
Squadra artificiale composta equamente da Irlanda, Lussemburgo e Portogallo ma assai interessante. Cinque uomini che vanno in salita non sono cosa da tutti, poi un velocista in rapidissima ascesa come Bennett e due cronoman di razza come Jungels e Oliveira formano un team che mixa esperienza e gioventù nelle giuste dosi. Formazione intrigante.
Italia: 121 Nibali Vincenzo (1984) 122 Cataldo Dario (1985) 123 Formolo Davide (1992) 124 Malori Adriano (1988) 125 Oss Daniel (1987) 126 Pozzovivo Domenico (1982) 127 Scarponi Michele (1979) 128 Trentin Matteo (1989) 129 Viviani Elia (1989)
Selezione difficile da fare (siamo o non siamo il paese dei 60 milioni di ct in qualsiasi ambito dello scibile?) con molti lasciati fuori "a malincuore" (Colbrelli, De Marchi, Battaglin, Capecchi, Brambilla per citare i principali). Squadra da 29 anni di media, ha in Nibali il faro con quattro scalatori di assoluto livello a supportarlo nelle tappe dure e tre formidabili passistoni in pianura a coprirlo. Viviani inserito peché, oltre a qualche piazzamento in volata, è pronto a sacrificarsi per gli altri, dote non comune negli sprinter. Squadra che potrebbe dire la sua in molti terreni, cronosquadre compresa.
Germania: 131 Kittel Marcel (1988) 132 Burghardt Marcus (1983) 133 Degenkolb John (1989) 134 Geschke Simon (1986) 135 Knees Christian (1981) 136 Martens Paul (1983) 137 Martin Tony (1985) 138 Nerz Dominik (1989) 139 Sieberg Marcel (1982)
Che si fa quando si hanno a disposizione quattro velocisti di rango? Si portano il più forte e il più versatile. Per cui sì a Degenkolb e Kittel e un sospirato no a Ciolek e Greipel. Formazione dominatrice in volata, come detto, anche grazie al treno extralusso che vien fuori. In salita nulli (Nerz non è un fattore) ma crono con Martin e tappe mosse con Geschke e Mertens farebbero dei teutonici una formazione capace di dominare la classifica delle vittorie di tappa.
Austria-Svizzera: 141 Frank Mathias (1986) 142 Brändle Matthias (1989) 143 Cancellara Fabian (1981) 144 Dillier Silvain (1990) 145 Eisel Bernhard (1981) 146 Morabito Steve (1983) 147 Preidler Georg (1990) 148 Schär Michael (1986) 149 Reichenbach Sébastien (1989)
Tanti dubbi su questa formazione, con Albasini, Denifl, Rast, i due Wyss e Zoidl meritevoli di un posto in squadra. Frank e Reichenbach promettono buoni risultati già al Tour 2014. Preidler è in attesa di sbocciare mentre Dillier è una carta stuzzicante in alcuni tipi di volata. Brändle non è un signor nessuno, la costanza di Morabito e Schär la si conosce, per non parlare poi di un certo Cancellara. Squadra tosta, questi biancorossocrociati. Età media nella media con i rivali.
Croazia-Slovenia: 151 Špilak Simon (1986) 152 Božic Borut (1980) 153 Brajkovic Janez (1983) 154 Ðurasek Kristijan (1987) 155 Kišerlovski Robert (1986) 156 Koren Kristijan (1986) 157 Mezgec Luka (1988) 158 Mohoric Matej (1994) 159 Polanc Jan (1992)
La squadra composta dalle due repubbliche ex jugoslave resesi indipendenti per prime e ora facenti parte dell'Unione Europea è un bel mix tra scafati faticatori e giovani promettenti (età media come la Colombia). Špilak rende meglio nelle corse a tappe di una settimana, per Brajkovic si può ormai dire che le premesse del principio di carriera non sono state mantenute, Kišerlovski regolarista come pochi nelle posizioni poco al di fuori della top 10. Cosa che si spera non capiti a Polanc e, soprattutto, Mohoric, sinora invisibile nei primi sei mesi di World Tour. Mezgec in volata ha il suo perché anche negli sprint di gruppo pur non essendo un campione di primo livello.

(2.continua)
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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Scandinavia: 161 Kristoff Alexander (1987) 162 Boasson Hagen Edvald (1987) 163 Kessiakoff Fredrik (1980) 164 Larsson Gustav Erik (1980) 165 Lövkvist Thomas (1984) 166 Ludvigsson Tobias (1991) 167 Nordhaug Lars Petter (1984) 168 Stake Laengen Vegard (1989) 169 Veikkanen Jussi (1981)
I paesi della Scandinavia classica producono quasi esclusivamente passisti e velocisti; col ritiro di Hushovd il proscenio emozionale si divide tra Boasson Hagen e Kristoff, con il primo in fase di regressione rispetto al biennio scorso. In attesa della consacrazione del predestinato Sondre Holst Enger (prossimo stagista alla IAM Cycling) le speranze si basano sulle prestazioni dei singoli nelle fughe, nelle cronometro (disciplina amata dei quattro svedesi) e negli sprint con il già citato Kristoff. Squadra fra le più vecchie dell'elenco, con Kessiakoff e Larsson a fine corsa e Lövkvist in involuzione conclamata.
Americhe: 171 Hesjedal Ryder (1980) 172 Amador Andrey (1986) 173 Brenes Gregory (1988) 174 Fischer Murilo (1979) 175 Meier Christian (1985) 176 Monsalve Yonathan (1989) 177 Richeze Maximiliano (1983) 178 Rodríguez Jackson (1985) 179 Sepúlveda Eduardo (1991)
Escluse Colombia e Stati Uniti in quanto facenti parte di un'altra categoria competitiva rispetto ai corregionali la formazione delle Americhe presenta un buon livello generale, con Hesjedal leader per la generale. Il promettente argentino Sepúlveda è un elemento assai interessante per le salite così come il solido Brenes (che meriterebbe una chance in un team europeo). Richeze per le volate scortato da Fischer e Amador per le lunghe fughe le punte per una fra le formazioni meno giovani.
Russia: 181 Silin Egor (1988) 182 Belkov Maxim (1985) 183 Chernetckii Sergei (1990) 184 Gusev Vladimir (1982) 185 Kolobnev Alexander (1981) 186 Trofimov Yuri (1981) 187 Tsatevich Alexey (1989) 188 Vorganov Eduard (1982) 189 Zakarin Ilnur (1989)
Lontanissimi i tempi in cui Berzin e Tonkov vincevano il Giro, distanti pure i tempi del Menchov in maglia rosa e amarillo, per i russi il periodo non è per nulla dei migliori. Nonostante due progetti importanti a livello economico come Katusha e Rusvelo poco si muove nel fronte orientale: l'unico che emerge è Egor Silin, gran potenziale ma ancora inespresso. Tsatevich per le volate (piazzamenti, si intende), gli altri per le fughe, con un Kolobnev nemmeno parente di colui che si giocava il Mondiale a Stoccarda. Timidi segnali di risveglio sono stati dati da Zakarin nelle ultime prove mentre Chernetckii è atteso ad una maggior continuità. Età media non più florida ma nemmeno così ragguardevole.
Africa: 191 Berhane Natnael (1991) 192 Grmay Tsgabu (1991) 193 Janse Van Rensburg Jacques (1987) 194 Janse Van Rensburg Reinardt (1989) 195 Kudus Merhawi (1994) 196 Meintjes Louis (1992) 197 Reguigui Youcef (1990) 198 Teklehaymanot Daniel (1988) 199 Thomson Jay Robert (1986)
Squadra giovane quella africana (meno di 25 anni di media) con delle promesse assai interessanti come Berhane e, soprattutto, Kudus e Meintjes. In volata il più giovane dei fratelli sudafricani è una discreta carta per i piazzamenti così come, ma in misura minore, l'algerino Reguigui. Formazione per forza di cose acerba ma dal buon potenziale in prospettiva.
Est Europa: 201 Taaramäe Rein (1987) 202 Hutarovich Yahueni (1983) 203 Kangert Tanel (1987) 204 Kiryenka Vasili (1981) 205 Konovalovas Ignatas (1985) 206 Navardauskas Ramunas (1988) 207 Saramotins Aleksejs (1982) 208 Sivtsov Kanstantin (1982) 209 Smukulis Gatis (1987)
I baltici mischiati con i bielorussi formano un team fra i più esperti della carovana ma con buone individualità, a cominciare dai due estoni bravi in salita. In volata Hutarovich sa sempre sgomitare per qualche piazzamento mentre Navardauskas è utile negli arrivi di gruppo vallonati. Squadra che avrebbe bisogno di un capitano di spessore, vista la folta presenza di gregarioni d'altri tempi (ovviamente Kiryenka in testa).
Asia-Nuova Zelanda: 211 Arashiro Yukiya (1984) 212 Bauer Jack (1985) 213 Bennett George (1990) 214 Beppu Fumiyuki (1983) 215 Iglinsky Maxim (1981) 216 Ji Cheng (1988) 217 Lutsenko Aleksej (1992) 218 Sergent Jesse (1988) 219 Zeits Andrey (1986)
Squadra cenerentola della competizione, invitata per mere questioni di rappresentanza dei continenti. Son finiti i tempi dello Zar Vino in Kazakhstan, ora il livello è assai modesto col vecchio Maxim Iglinsky che vivacchia. Esclusi gli iraniani petrolchimici per ovvi motivi, l'aggiunta dei meritevoli neozelandesi migliora la qualità del team orientale. Ji presente per motivi di sponsor, anche qui non si scampa. Bennett per la salita, Iglinsky e Lutsenko per i traguardi mossi, Sergent per le cronometro e il resto per le fughe. Età media, scusate il bisticcio, nella media.
Francia Under 25: 221 Bardet Romain (1990) 222 Alaphilippe Julien (1992) 223 Barguil Warren (1991) 224 Démare Arnaud (1991) 225 Elissonde Kenny (1991) 226 Gougeard Alexis (1993) 227 Le Bon Johan (1990) 228 Pinot Thibaut (1990) 229 Sénéchal Florian (1993)
Ecco la licenza che mi son preso: come negli anni '50 aggiungo una squadra "cadetti" francese riservata agli under 25 (quindi nati dal 1990 in poi). Come accaduto per il Giro del centenario chiedo una deroga alla FantaUci per celebrare l'evento ( :D).
Portare i tre super velocisti (Bouhanni, Coquard, Démare) è improponibile: ho quindi optato per l'attuale campione nazionale, ovviamente con una scelta difficile. Globalmente è più forte rispetto ai connazionali over 25, con quattro scalatori puri assai interessanti per la generale. Ovviamente è la squadra più giovane fra le 23 elencate.

Di seguito la classifica, dalla più anziana alla più giovane, di queste 23 squadre. La cifra è l'anno di nascita medio senza contare il singolo mese per ciascun atleta ed è espressa in decimali e non in dodecimali come d'uopo per i mesi. Ma insomma, un piccolo sforzo sopportabile quello della conversione a mente :)

1983,778: Francia
1984,556: Polonia-Ucraina
1984,667: Est Europa
1984,778: Scandinavia
1984,889: Spagna
1985,111: Americhe, Germania
1985,222: Russia
1985,333: Belgio
1985,556: Australia
1986,111: Austria-Svizzera, Italia
1986,222: Europa Occidentale
1986,333: Asia-Nuova Zelanda
1986,667: Paesi Bassi
1986,889: Colombia, Croazia-Slovenia
1987,111: Danimarca
1987,444: Stati Uniti
1987,889: Cecoslovacchia, Gran Bretagna
1989,778: Africa
1991,222: Francia Under 25

(3.fine)
Ultima modifica di Basso il mercoledì 2 luglio 2014, 19:30, modificato 1 volta in totale.
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
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Spartacus
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

Messaggio da leggere da Spartacus »

considerazioni personali:
1. buona GB anche se penso serva un uomo in più per Cavendish
2. essendo campione nazionale poteva starci anche un Rubiano nella Colombia. O qualcuno tipo Chalapud e Pantano che eventualmente sarebbe meno prima donna e più votato al gregariato
3. nei Paesi Bassi, al momento, vedo meglio Van Poppel che Hofland come velocista
4. non ha molto senso la squadra "Polonia-Ucraina". Primo la Polonia non era parte dell'URSS, poi è troppo sbilanciata a sfavore dell'Ucraina. Avrei accorpato insieme ucraini, bielorussi e baltici vari lasciando da sola la Polonia (tanto devono essere occupati due posti, uno va a Huzarski e l'altro non ne ho idea)
5. per il Belgio non capisco perché lasciare fuori Van Avermaet, Gilbert e Boonen quando poi hai tante/troppe seconde linee. E poi Boonen avrebbe la tappa del pavé perfetta per lui
6. avrei messo Zoidl e/o Denifl per non sbilanciare troppo la formazione austro-svizzera (oppure fare la Svizzera da sola e l'Austria accorpata alla Cecoslovacchia)
7. nelle americhe deve esserci Tuft!
Basso
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

Messaggio da leggere da Basso »

1) Comunque un terzetto Dowsett-Stannard-Swift non mi pare poco per Cavendish (aggiungendoci alla bisogna anche S. Yates)
2) Di prime donne vere e proprie ci sono solo Quintana e Urán, gli altri si son sacrificati in passato per i capitani (pure Henao sr). Essendo in previsione 2015 non è detto che Rubiano sia ancora campione nazionale (glielo auguro, comunque :))
3) Sono vicini i due, ho messo Hofland in quanto ha saputo già battere velocisti come Bouhanni, Degenkolb e Kristoff a differenza del connazionale
4) Intendevo, mi son espresso male, "del blocco sovietico". Probabilmente volevi dire verso la Polonia perché di ucraini ne ho messi solo due. (Inoltre ho accorpato i due paesi anche per la vicinanza a livello politico-diplomatico attuale)
5) Sempre in chiave 2015, quindi il pavé non è certo che ci sia
6) Ho messo 6 svizzeri e 3 austriaci anche per dare una rappresentazione ai movimenti che hanno peso diverso, magari un 5-4 poteva starci tranquillamente
7) Nel 2015 avrà 38 anni, diamo spazio ai giovani accidenti :D
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Spartacus
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

Messaggio da leggere da Spartacus »

infatti ho messo "sbilanciata a sfavore dell'Ucraina" :D comunque Tuft deve esserci finché pedala! un po' come il vecchio Voigt che però nel 2015 di anni ne avrà 44..
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Subsonico
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

Messaggio da leggere da Subsonico »

bella lì, lavoro tecnico e certosino, mi arrendo.

Ma vuoi mettere con l'improvvisazione dell'ultimo minuto? :diavoletto:
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Basso
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

Messaggio da leggere da Basso »

Spartacus ha scritto:infatti ho messo "sbilanciata a sfavore dell'Ucraina" :D
Scusa, avevo letto male :hammer:

Però fra gli ucraini non ce ne sono altri di livello tale da meritare un posto a discapito dei polacchi.
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Visconte85
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

Messaggio da leggere da Visconte85 »

Basso ha scritto: Italia: 121 Nibali Vincenzo (1984) 122 Cataldo Dario (1985) 123 Formolo Davide (1992) 124 Malori Adriano (1988) 125 Oss Daniel (1987) 126 Pozzovivo Domenico (1982) 127 Scarponi Michele (1979) 128 Trentin Matteo (1989) 129 Viviani Elia (1989)
Selezione difficile da fare (siamo o non siamo il paese dei 60 milioni di ct in qualsiasi ambito dello scibile?) con molti lasciati fuori "a malincuore" (Colbrelli, De Marchi, Battaglin, Capecchi, Brambilla per citare i principali). Squadra da 29 anni di media, ha in Nibali il faro con quattro scalatori di assoluto livello a supportarlo nelle tappe dure e tre formidabili passistoni in pianura a coprirlo. Viviani inserito peché, oltre a qualche piazzamento in volata, è pronto a sacrificarsi per gli altri, dote non comune negli sprinter. Squadra che potrebbe dire la sua in molti terreni, cronosquadre compresa.
Mi metto tra i 60 milioni :D
ITALIA
1 Vincenzo Nibali (1984) 2 Scarponi Michele (1979) 3 Caruso Giampaolo (1980) 4 Caruso Damiano (1987) 5 Cataldo Dario (1985) 6 Trentin Matteo (1989) 7 Oss Daniel (1987) 8 Bennati Daniele (1980) 9 Vanotti Alessandro (1980).

Tanti rimasti fuori (De Marchi, Pozzovivo,Malori, Quinziato....) con Aru lasciato fuori per il Giro e la Vuelta.
Vanotti non lo volevo portare ma Nibali ha insistito :)

SPAGNA
11 Contador Alberto (1982) 12 Hernandez Jesus (1981) 13 Nieve Mikel (1984) 14 Antón Igor (1983) 15 Moreno Daniel (1981) 16 Castroviejo Jonathan (1987) 17 Erviti Imanol (1983) 18 Intxausti Beñat (1986) 19 Izagirre Ion (1989)

Molto difficile da fare. Contador capitano unico e per l'armonia della squadra fuori pezzi pregiati come Valverde, JRO e i Sanchez e dentro il fedelissimo J.Hernandez e corridori abituati al gregariato.
Dispiace per Zubeldia :)

FRANCIA
21 Pinot Thibaut (1990) 22 Rolland Pierre (1986) 23 Vuillermoz Alexis (1988) 24 Sicard Romain (1988) 25 Bouet Maxime (1986) 26 Gautier Cyril (1987) 27 Dupont Hubert (1980) 28 Rezà Kevin (1988) 29 Bonnet William (1982)

Una miriade di ciclisti rimasti fuori, Pinot capitano designato con Rolland 2a punta, purtroppo fuori Barguil ma 3 punte erano troppe. Tanti scalatori con Rezà a scortare il capitano in pianura.

GRAN BRETAGNA

31 Froome Christopher (1985) 32 Cummings Stephen (1981) 33 Dowsett Alex (1988) 34 Kennaugh Peter (1989) 35 Millar David (1977) 36 Stannard Ian (1987) 37 Thomas Geraint (1986) 38 Yates Adam (1992) 39 Yates Simon (1992)

Wiggins fuori perché si deve preparare anche lui al record dell'ora :D
Millar è un mio idolo e non potevo lasciarlo fuori.
2024. amstel, romandia, Mondiale in linea Zurigo
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nino58
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

Messaggio da leggere da nino58 »

In effetti i problemi più grossi riguarderebbero la Spagna.
Qualche tenore devi tenerlo fuori.
A meno che Valverde si convinca che i GT non fanno per lui e fa il battitore libero.

Poi, per ciò che riguarda l'Italia, Aru lo metto comunque, magari togliendo a malincuore Scarponi.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Mystogan
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

Messaggio da leggere da Mystogan »

Salvatore77 ha scritto:Una delle nazionali più forti sarebbe la Colombia.
Quotone,per le volate invece la Germania
14juillet
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

Messaggio da leggere da 14juillet »

In vista del Tour, riporto su il thread e riapro il giochino che ha sempre appassionato anche me moltissimo. Anzi, di più, mi piacerebbe persino vedere un Giro d'Europa in sostituzione dei tre grandi Giri, a rotazione, e con cadenza annuale (o magari anche biennale per non togliere troppo spazio ai tre GG attuali).

Comunque, ho formato 21 selezioni da 9 corridori. Per fare le convocazioni mi sono basato su questi criteri:

- Non ho tenuto conto dei programmi fissati a inizio anno, ma solo degli infortunati (infatti, segnalate qualche corridore, fermo ai box, dato invece per "sano" :diavoletto:) e di chi, come Kittel, non è in condizione di affrontare una corsa di tre settimane;
- Nel caso di dubbi, invece, ho comunque preferito inserire corridori che hanno ottenuto buoni risultati stagionali e/o che disputeranno effettivamente la Grande Boucle, anche in base alle caratteristiche del percorso di quest'anno della corsa francese;
- Per evitare troppe "arlecchinate", ho dato indistintamente 9 corridori alle prime 18 squadre nel ranking per nazioni di CQ di fine 2014 (l'unica eccezione è la Norvegia, che "ospita" Tobias Ludvigsson), purché avessero i loro tre migliori atleti nel novero dei primi 189 (i corridori partecipanti al mio ipotetico Tour per nazioni) della classifica individuale stilata sempre dal sito olandese a fine 2014. A completare il quadro ci sono una seconda selezione francese, con atleti tutti provenienti da formazioni Professional, un "resto d'Europa" e un "resto del mondo". Questo criterio ha l'unico inconveniente di far formare un paio di squadre decisamente molto deboli rispetto alla media delle altre.

Ecco a voi le squadre:

Italia
1 Vincenzo Nibali
2 Fabio Aru
3 Damiano Caruso
4 Adriano Malori
5 Daniel Oss
6 Domenico Pozzovivo
7 Manuel Quinziato
8 Matteo Trentin
9 Diego Ulissi
Non ho inserito "balie" per Nibali, ma c'è Aru che, oltre a fare a vice capitano, è molto simile a Vincenzo dal punto di vista fisico, e può ritornare utile nelle emergenze per il capitano. Fuori De Marchi, ho preferito un uomo che va bene in salita come D. Caruso piuttosto che un altro passista-scalatore come Cataldo o un corridore "da nord" come Bennati (ci sono comunque quattro passistoni); c'è poi un altro scalatore che può aiutare la squadra anche nella cronosquadre come Pozzovivo, cui del resto il percorso del Tour si addice molto. L'altro dubbio riguardava Ulissi o Viviani, ho preferito il primo per i tanti arrivi a lui adatti presenti nel prossimo Tour.

Francia
11 Thibaut Pinot
12 Julien Alaphilippe
13 Romain Bardet
14 Warren Barguil
15 Sylvain Chavanel
16 Jêrome Coppel
17 Arnaud Démare
18 Tony Gallopin
19 Jean-Christophe Péraud
Tante punte e mezze punte, ma per otto corridori non ho avuto dubbi. Per il nono ho preferito il neo campione nazionale a cronometro a un altro passista come Roy e a un uomo che potesse aiutare Démare (ed Alaphilippe e Gallopin sugli arrivi più complicati) come Vichot.

Spagna
21 Alberto Contador
22 Nicolas Castroviejo
23 José Herrada
24 Gorka Izagirre
25 Mikel Nieve
26 José Joaquin Rojas
27 Joaquim Rodriguez
28 Luis León Sanchez
29 Alejandro Valverde
Non ho fatto ricorso al Manuale Cencelli: che i tre capitani - anche se l'unico serio pretendente al trono è Albertino - si scannino tra loro, e ci sono, infatti, molti uomini della Movistar; per il resto spazio a Purito, dati gli arrivi a lui favorevoli, che per quest'anno toglie il posto a Landa (a cui, per il ruolo di gregario, ho preferito Nieve).

Belgio
31 Tiesj Benoot
32 Jens Debusschere
33 Thomas De Gendt
34 Philippe Gilbert
35 Ben Hermans
36 Jürgen Roelandts
37 Greg Van Avermaet
38 Sep Vanmarcke
39 Tim Wellens
Scelte difficilissime, si poteva formare almeno un'altra squadra di valore con i tanti esclusi di alto livello. Credo in ogni caso di aver formato una squadra equilibrata, e con corridori che quest'anno si son fatti valere, o almeno vedere. Per questo, Gilbert e GvA devono essere entrambi presenti: ciascuno dei due farà la sua corsa.

Paesi Bassi
41 Lars Boom
42 Tom Dumoulin
43 Wilco Kelderman
44 Steven Kruiswijk
45 Sebastian Langeveld
46 Bauke Mollema
47 Wouter Poels
48 Niki Terpstra
49 Lieuwe Westra
La squadra ha un livello medio altissimo, ma senza qualcuno che possa fare l'acuto in classifica generale. L'escluso eccellente è Gesink, Kruiswijk merita il posto.

Germania
51 Tony Martin
52 Niklas Arndt
53 John Degenkolb
54 Simon Geschke
55 André Greipel
56 Paul Martens
57 Dominik Nerz
58 Marcel Sieberg
59 Björn Thurau
Fuori Kittel, l'unico lasciato fuori con dubbi è Burghardt, cui ho preferito almeno un gregario per i due velocisti, il combattivo Thurau e almeno un uomo che vada decentemente in salita come Nerz.

Australia
61 Richie Porte
62 Simon Clarke
63 Rohan Dennis
64 Simon Gerrans
65 Nathan Haas
66 Adam Hansen
67 Michael Matthews
68 Cameron Meyer
69 Michael Rogers
Come per l'Olanda, formazione fortissima ma senza punte per una top 5. L'Australia è la formazione favoritissima per la cronosquadre, anche più della Gran Bretagna, e pur senza Durbridge, lasciato fuori per corridori comunque forti sul passo, ma più completi.

UK
71 Christopher Froome
72 Mark Cavendish
73 Steven Cummings
74 Peter Kennaugh
75 Ian Stannard
76 Ben Swift
77 Geraint Thomas
78 Adam Yates
79 Simon Yates
Tutti al servizio del "frullatore" Froome e, nelle tappe di pianura, del "bussolotto" (cit.). Tutti tranne almeno uno dei gemelli Yates, che faranno classifica fino a quando riusciranno a starci e/o avranno via libera per qualche tappa. All'ottimo Dowsett ho preferito i corridori Sky e Cummings, che possono dare qualcosa in più in salita.

Colombia
81 Nairo Quintana
82 Winner Anacona
83 Julian Arredondo
84 Esteban Chaves
85 Fernando Gaviria
86 Sebastián Henao
87 Sergio Luis Henao
88 José Serpa
89 Rigoberto Urán
Tutti per Nairo, tranne il giovane Gaviria, del quale si deve testare la possibilità di arrivare a Parigi. Per il resto squadra forte in salita, e nemmeno così scarsa sul passo.

Polonia
91 Michał Kwiatkowski
92 Maciej Bodnar
93 Michał Golas
94 Bartosz Huzarski
95 Rafał Majka
96 Przemysław Niemiec
97 Macej Paterski
98 Pawel Poljanski
99 Łukasz Wiśniowski
Buona squadra, Majka per le salite e poi tanti cacciatori di tappe e gregari. Bisognerà soltanto capire la Polonia per chi tira.

Svizzera
101 Fabian Cancellara
102 Michael Albasini
103 Silvan Dillier
104 Martin Elmiger
105 Mathias Fränk
106 Steve Morabito
107 Grégory Rast
108 Sébastien Reichenbach
109 Marcel Wyss
Küng infortunato, per il resto presenti tutti i migliori. Squadra mediamente "esperta" e senza velleità di classifica, si può puntare alle tappe, e li si vedrà spesso nelle fughe.

Stati Uniti
111 Tejay Van Garderen
112 Brant Bookwalter
113 Ian Boswell
114 Matthew Busche
115 Joseph Dombrowski
116 Tyler Farrar
117 Alex Howes
118 Peter Stetina
119 Andrew Talansky
Buona squadra, hanno uomini per tutti i terreni anche se senza eccellenze. Bisogna vedere la tenuta sulle tre settimane di TJ e la tenuta...di strada di Talansky.

Norvegia/Svezia
121 Alexander Kristoff
122 Edvald Boasson Hagen
123 Vegard Breen
124 Sven Erik Bystrøm
125 Frederik Stand Galta
126 Vegard Stake Laengen
127 Lars-Petter Nordhaug
128 Kristoffer Skjerping
129 Tobias Ludvigsson
Squadra con molti giovani e tanti punti interrogativi. L'unica certezza è Kristoff, tutti per lui, fughe a parte. Presente l'unico "intruso" all'interno delle squadre uninazionali, lo svedese Ludvigsson.

Portogallo
131 Rui Alberto Faria da Costa
132 Andre Cardoso
133 Manuel Cardoso
134 Jose Gonçalves
135 Tiago Machado
136 Nelson Oliveira
137 Sergio Paulinho
138 Bruno Pires
139 Jose Pimenta Mendes
Squadra tra le più deboli, ma nemmeno troppo scarsa. Rui Costa capitano indiscusso.

Russia
141 Ilnur Zakarin
142 Maxim Belkov
143 Sergey Chernetskiy
144 Vyacheslav Kuznetsov
145 Sergej Lagutin
146 Egor Silin
147 Alexey Tsatevich
148 Jurij Trofimov
149 Eduard Vorganov
Anche senza un uomo da altissima classifica, è in potenza una buona squadra, e può portare a casa qualche tappa. Ma i russi vanno sempre troppo alla giornata.

Slovenia
151 Simon Spilak
152 Grega Bole
153 Janez Brajkovič
154 Borut Božič
155 Kristijan Koren
156 Luka Mezgec
157 Matej Mohorič
158 Jan Polanc
159 Primoz Roglic
Buona squadra anche qui, equilibrata su tutti i terreni. Resta da risolvere l'enigma Spilak. Altra incompiuta, anche più clamorosa, Brajkovič.

Danimarca
161 Jakob Fugslang
162 Lars Ytting Bak
163 Matti Breschel
164 Magnus Cort Nielsen
165 Jesper Hansen
166 Christopher Juul Jensen
167 Michael Mørkøv
168 Chris Anker Sørensen
169 Michael Valgren Andersen
Team con molti ottimi corridori, veloci e combattivi. Anche in questo caso l'incognita è un capitano di talento, ma discontinuo.

Repubblica Ceca
171 Roman Kreuziger
172 Jan Barta
173 Jan Hirt
174 Karel Hnik
175 Alois Kanovsky
176 Leopold König
177 Frantisek Padour
178 Zdeněk Štybar
179 Petr Vakoč
Selezione forse più debole del lotto, anche se con ottime individualità. Štybar per le tappe, Kreuziger e König per la classifica, con il primo dotato di un potenziale maggiore, e il secondo più continuo.

Francia B
181 Nacer Bouhanni
182 Bryan Coquard
183 Pierrick Fédrigo
184 Cyril Gautier
185 Pierre Rolland
186 Romain Sicard
187 Geofrrey Soupe
188 Julien Simon
189 Thomas Voeckler
Corridori da battaglia provenienti dalle squadre francesi Professional. Non molti giovani, ma tra questi quelli che possono portare a casa qualcosa, come l'accoppiata veloce Coquard-Bouhanni, con quest'ultimo finalizzatore.

Resto d'Europa
191 Sam Bennett
192 Matthias Brändle
193 Andriy Grivko
194 Bob Jungels
195 Vasili Kiriyenka
196 Daniel Martin
197 Ramūnas Navardauskas
198 Peter Sagan
199 Rein Taaramäe
Squadra equilibrata e molto buona, su ogni terreno, che senza vincoli di team, può darsi all'anarchia e creare scompiglio. Sempre che qualcuno di questi corridori non venga richiamato all'ordine dai capitani di sempre. In ogni caso selezione di talento e fatica. Indeciso soprattutto sull'estone da portare, forse Taaramäe è quest'anno più in forma.

Resto del Mondo
201 Andrei Amador
202 Yukiya Arashiro
203 Ryder Hesjedal
204 Daryl Impey
205 Alexej Lutsenko
206 Louis Meintjes
207 Reinardt Rense Van Rensburg
208 Eduardo Sepuvelda
209 Daniel Teklehaimanot
Anche qui, giovani interessanti, "lavoratori di talento" e attaccanti. Li vedremo spesso in fuga.

P.S. Se ho mancato qualcuno di clamoroso, ovviamente fate notare. :D
Fantaciclismo:
2012: Bronzo Giochi Olimpici Londra 2012 -cronometro
2013: Vuelta a España, 11a tappa.
2015: Vuelta a España, 7a tappa; 11a tappa; 13a tappa.
2016: Paris-Roubaix; Flèche Wallonne.
2017: Tour de Suisse; Tour de France: 17a tappa.

Davide
lumacher
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

Messaggio da leggere da lumacher »

Tempo fa buttai lì una proposta: come ci sono i mondiali in linea e a crono, dovrebbe esistere il mondiale " a tappe". Una corsa a tappe di una settimana, da svlgersi in luoghi a rotazione (come il mondiale in linea), con percorso dettato da linee guida, tipo presenza di almeno una cronometro di tot km, di almeno un arrivo in salita, ecc ecc. Certo non è facile trovare una collocazione nel calendario; però potrebbe essere agosto (periodo del Giro di Polonia o Eneco Tour), tra Tour e Vuelta, con possibile partecipazione dei reduci del Tour ancora in condizioni, o dei Giristi che stanno per andare alla Vuelta.
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

Messaggio da leggere da Visconte85 »

Prendendo in considerazione il percorso del Tour 2015, squadre scelte con pochi galli nel pollaio :D

ITALIA Nibali, Scarponi, Brambilla, Rosa, D.Caruso, Cataldo, Oss, Malori, Quinziato

SPAGNA Contador, Landa, D.Moreno, Nieve, L.Sanchez, Go.Izagirre, Intxausti, Castrovejo, Erviti

GRAN BRETAGNA Froome, Thomas, Kennaugh, Cummings, A.Yates, S.Yates, Stannard, Rowe, Dowsett

FRANCIA Pinot, Peraud, Coppel, Geniez, Vuillermoz, Cherel, Senechal, Landagnous, Bonnet

GERMANIA Greipel, Sieberg, T.Martin, Degenkolb, Arndt, Burghardt, Martens, Gretsch, Geschke
2024. amstel, romandia, Mondiale in linea Zurigo
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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ITALIA: Nibali, Scarponi, Caruso, Brambilla, Visconti, Agnoli, Boaro, Trentin e Bennati

Nibali capitano unico con poche storie, obiettivo podio. Scarponi e Caruso come uomini da gregari da fatica montana. Visconti e Brambilla oltre ad essere buoni gregari possono esser utili per attacchi dalla distanza. Il fido Agnoli al fianco del siciliano e Boaro, Trentin, Bennati per la pianura. L'ex-Tinkoff poi ha dimostrato anche una buona resistenza nelle tappe ondulate. Per il team italico, al Giro porterei: Aru, Rosa, Pozzovivo, Ciccone, Cataaldo, DeMarchi, Tiralongo, Battaglin e Vanotti. Per vincere la corsa rosa ci vorrà uno squadrone, perciò Rosa, Pozzovivo e Cataldo dovranno sacrificarsi per il sardo. Ciccone ha ottime potenzialità, Tiralongo l'esperienza e DeMarchi può esser utile per l'inizio delle salite e per attacchi da lontano. Alla Vuelta invece team per le tappe con Formolo uomo da classifica: Formolo, Villella, Moser, Ulissi, Conti, Felline, Nizzolo, Guarnieri e Quinziato

SPAGNA: Contador, Valverde, Nieve, De la Cruz, D.Moreno, Landa, I.Izagirre, Castrovejo e Erviti

Contador capitano e Valverde vice, sperando che non si pestino i piedi. JRO e i Sanchez lasciati a casa per non avere troppi galli nel pollaio. Cinque scalatori in supporto ed Erviti e Castrovejo per la pianura.

FRANCIA: Bardet, Peraud, Vuillermoz, Dupont, Elissonde, Latour, Gautier, Roux e Bonnet

Squadra costruita intorno a Bardet. Quando la strada sale ci sono Vuillermoz, Dupont, Gautier, Elissonde e Latour. In più c'è l'esperienza di Peraud e il lavoro sporco di Roux e Bonnet.

GRAN BRETAGNA: Froome, A.Yates, S.Yates, Thomas, Kennaugh, Carthy, Cummings, Rowe e Stannard

COLOMBIA: Quintana, Uran, S.L. Henao, Seb.Henao, Atapuma, Anacona, Pantano, Torres e Duque

Chaves lasciato a casa per non pestare i piedi a Nairo. Per i gregari da pianura dovranno sacrificarsi Torres e Duque. Per le montagne c'è l'imbarazzo della scelta, resta fuori Arredondo.

PAESI BASSI: Kruijswijk, Poels, Kelderman, Clement, Ten Dam, Westra, Tjallingii, Timmer e Van Emden

A differenza dell'ultima corsa rosa, Kruijswijk (preferito a Mollema e Gesink) avrà al suo fianco quattro scalatori, tra cui Poels. Come passisti scelti tre affidabili al ruolo di gregario. Westra jolly.

AUSTRALIA: Porte, Clarke, Sutherland, Matthews, Haig, Hansen, Durbridge, Howard e Hayman

USA: Van Garderen, Talanski, Dombrowski, Phinney, Boswell, Haga, Craddock, Stetina e Bookwalter

GERMANIA: Greipel, Degenkolb, Sieberg, Arndt, Kluge, Martin, Gretsch, Burghardt e Sutterlin

RUSSIA: Zakarin, Trofimov, Firsanov, Rovny, Foliforov, Brutt, Belkov, Lagutin e Porsev

BELGIO: Van Avermaet, Boonen, Monfort, Vermote, DeGendt, Wellens, Serry, Bakelants e Keisse.
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simociclo
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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??? Perché metti anche corridori ritirati come peraud e tjallingi?
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Visconte85
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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simociclo ha scritto:??? Perché metti anche corridori ritirati come peraud e tjallingi?
ho preso in considerazione le corse 2016 ;)
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andriusskerla
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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Duque è di nazionalità francese da quest'anno, non può stare nella Colombia
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Visconte85
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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non lo sapevo proprio
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cauz.
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Re: Il velleitario gioco del Tour per Nazionali

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cavendish la prenderebbe sicuramente benissimo... :diavoletto:
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