Pagina 1 di 2
I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: sabato 13 giugno 2015, 18:11
da Camoscio madonita
Le polemiche insorte in questi giorni sulla gestione delle forze di Nibali mi ha fatto riflettere su quelli che possono essere gli aspetti negativi di questo magnifico sport, ossia di ciò che infastidisce l'appassionato, sia esso un "purista" sia esso un "innovatore".
I termini di confronto possono essere molteplici, ma mi vengono in mente quelli che sono più all'ordine del giorno, tra il Serio ed il faggeto (o tra Bergamo e le Orobie):
1) Eccessiva specializzazione
2) "Tourcentrismo"
3) Radioline e tecnologia varia (compreso il giubbottino porta borracce ed il parafango da sella)
4) "Greggismo" e meteoropatia
5) Pubblicità dello shampo Alpecin (e peggio Degenkolb come testimone)
6) traduzioni in sottofondo di ADS durante le interviste di Contador
7) Anticipazioni dei tracciati dei Giri/Tour futuri di Ciclosprint
8) Il "dai" di Fabio Aru durante le interviste
A voi

Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: sabato 13 giugno 2015, 18:14
da jianji
La 6 di sicuro, anche perchè entrambi avevano sempre l'audio aperto allo stesso livello con il risultato che le voci si sovrapponevano e per capire qualcosa i salti mortali
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: sabato 13 giugno 2015, 18:21
da Visconte85
il 7° sicuro che è un male lecito?
qualche anticipazione, ultima tappa Roma, penultima cronoscalata Vesuvio, terzultima arrivo su rifugio Calvanico
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: sabato 13 giugno 2015, 18:24
da Winter
Direi tutti quelli da te citati
Inserisco la 9 - la Quasi Anoressia dei ciclisti moderni
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: sabato 13 giugno 2015, 18:25
da herbie
la 8) e il parafanghino non si possono proprio sentire e vedere!!! ahahahahah hai ragione!
sul Serio, direi tra "mali" peggiori le preparazioni finalizzate alla prestazione sui 30-40 minuti e non alla fuga a lunga gittata.
per quanto riguarda il Faggeto, farei presente che si trova sul Lario, piuttosto che sulle Orobie

Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: sabato 13 giugno 2015, 18:30
da Visconte85
Winter ha scritto:Direi tutti quelli da te citati
Inserisco la 9 - la Quasi Anoressia dei ciclisti moderni
togliamo il quasi,
OOOOOT: come faranno in inverno con corse lontane a non mangiare per non aumentare di peso

Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: sabato 13 giugno 2015, 19:40
da Camoscio madonita
herbie ha scritto:la 8) e il parafanghino non si possono proprio sentire e vedere!!! ahahahahah hai ragione!
sul Serio, direi tra "mali" peggiori le preparazioni finalizzate alla prestazione sui 30-40 minuti e non alla fuga a lunga gittata.
per quanto riguarda il Faggeto, farei presente che si trova sul Lario, piuttosto che sulle Orobie

se noti bene faggeto è minuscolo
il punto anoressia è qualcosa di molto serio. Ai miei alunni, insegnando alimentazione ho cercato di far passare il concetto (molti di loro fanno mtb o ciclismo) che la massa grassa deve sempre essere presenti per svariati motivi (e non ultimo come protezione da infezioni e malattie) in percentuali normalmente al 15% per l'uomo e del 25% per le donne con riduzioni tollerabili (non eliminazione quasi totale) qualora si praticano sport agonistici che richiedono fondo. Il guaio è che i loro (cattivi) modelli di riferimento sono proprio i professionisti. Ricordo l'impressione che mi fece dal vivo Piepoli il giorno della partenza del Giro da Palermo, ormai 6-7 anni fa.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: sabato 13 giugno 2015, 20:02
da Subsonico
Parafrasando un grande di questo forum, "i velocisti" !
Cmq il giubbottino portaborracce m'ha messo una tristezza addosso quando l'ho visto. Certo utile, comodo, e non costa neanche chissà che sforzo, ma rovina tutto il romanticismo. Ridatemi Alain Turicchia con 8 borracce addosso.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: sabato 13 giugno 2015, 21:02
da herbie
Camoscio madonita ha scritto:....e la massa grassa deve sempre essere presenti per svariati motivi (e non ultimo come protezione da infezioni e malattie) in percentuali normalmente [...] e del 25% per le donne .....

tutta simpatia!
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: domenica 14 giugno 2015, 3:23
da matteo.conz
5% è anoressia o comunque malnutrizione?
poi volevo chiedere ai più vecchi,ehm...aspetti...il tuorcentrismo lo avvertiamo maggiormente noi italiani da quando il nostro movimento non è più importante come prima? la mia impressione è che ci fosse anche prima, magari un po meno forte di adesso. Per un forte ciclistica inglese o americano o polacco, il tour aveva molta più attrazione anche 30-40 anni fa.
Dai!!! ADS è lecita, basta che non abbia nulla a che fare col processo e non venga mai, per nessuna ragione, interpellata sulla corsa, le tattiche ed il ciclismo in genere

Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: domenica 14 giugno 2015, 4:37
da Abruzzese
Subsonico ha scritto:Ridatemi Alain Turicchia con 8 borracce addosso.
Fabio Sacchi se non erro una volta arrivò a portarne 14 o 15

Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: domenica 14 giugno 2015, 12:29
da 34x27
Camoscio madonita ha scritto:8) Il "dai" di Fabio Aru durante le interviste
Questa è roba mia

Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: martedì 16 giugno 2015, 15:01
da xwait
Camoscio madonita ha scritto:8) Il "dai" di Fabio Aru durante le interviste
Dimentici il "bueno" di Contador
Parlando seriamente, per me i "mali" sono, in ordine di importanza:
1)
le radioline (e non ditemi che servono alla sicurezza, perche' altrimenti dovrei desumere che tutte le corse prof non WT, donne, under23, juniores ecc. non siano sicure);
2)
il sistema di punteggi UCI (sia perche' assegna _tutti_ i punti al corridore sia perche' premia piu' il piazzamento del regolarista che il coraggio di chi rischia e attacca)
3)
i misuratori di potenza sulla bici;
4)
le squadre da 9 nei GT.
Cosa ne pensate?
Secondo me cambiando questi punti le corse ne gioverebbero eccome

Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: martedì 16 giugno 2015, 16:32
da claudiodance
Discussione meritevole, i mali del ciclismo sono:
1. La frase "guidare la bicicletta"
2. Il gomitino per chiedere il cambio
3. Gente che attacca in salita e dopo duecento metri chiede il cambio a quello che gli ha tenuto la ruota.
4. Le Gran Fondo
5. Beppe Conti e quell'altro genio che diceva "Aru ha veramente vinto il GIro...."...ah, Fabretti, ecco come si chiama.
6. La pancia di Kristoff.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: martedì 16 giugno 2015, 16:44
da LeNoble
claudiodance ha scritto:Discussione meritevole, i mali del ciclismo sono:
1. La frase "guidare la bicicletta"
2. Il gomitino per chiedere il cambio
3. Gente che attacca in salita e dopo duecento metri chiede il cambio a quello che gli ha tenuto la ruota.
4. Le Gran Fondo
5. Beppe Conti e quell'altro genio che diceva "Aru ha veramente vinto il GIro...."...ah, Fabretti, ecco come si chiama.
6. La pancia di Kristoff.
Meglio la pancia di Kristoff che l'anoressia dei Froome e dei TJVG.
I deliri di Beppone fanno parte del circo, come tutti gli altri aspetti che hai sottolineato. Me li tengo.

Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: martedì 16 giugno 2015, 17:09
da Fiammingo
claudiodance ha scritto:Discussione meritevole, i mali del ciclismo sono:
1. La frase "guidare la bicicletta"
2. Il gomitino per chiedere il cambio
3. Gente che attacca in salita e dopo duecento metri chiede il cambio a quello che gli ha tenuto la ruota.
4. Le Gran Fondo
5. Beppe Conti e quell'altro genio che diceva "Aru ha veramente vinto il GIro...."...ah, Fabretti, ecco come si chiama.
6. La pancia di Kristoff.
Aggiungo:
7. il parafanghino sotto sella
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: martedì 16 giugno 2015, 18:27
da Camoscio madonita
xwait ha scritto:Camoscio madonita ha scritto:8) Il "dai" di Fabio Aru durante le interviste
Dimentici il "bueno" di Contador
Parlando seriamente, per me i "mali" sono, in ordine di importanza:
1)
le radioline (e non ditemi che servono alla sicurezza, perche' altrimenti dovrei desumere che tutte le corse prof non WT, donne, under23, juniores ecc. non siano sicure);
2)
il sistema di punteggi UCI (sia perche' assegna _tutti_ i punti al corridore sia perche' premia piu' il piazzamento del regolarista che il coraggio di chi rischia e attacca)
3)
i misuratori di potenza sulla bici;
4)
le squadre da 9 nei GT.
Cosa ne pensate?
Secondo me cambiando questi punti le corse ne gioverebbero eccome

a proposito di misuratore di potenza...nell'ultima tappa del Delfinato ho notato che anche Vincenzino ha preso il vizio di Froome e lo guarda ogni 3 secondi

Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: martedì 16 giugno 2015, 22:01
da robot1
Camoscio madonita ha scritto:
a proposito di misuratore di potenza...nell'ultima tappa del Delfinato ho notato che anche Vincenzino ha preso il vizio di Froome e lo guarda ogni 3 secondi

In allenamento è giusto guardarlo.
Aveva un compito da rispettare, mica era in gara.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: martedì 16 giugno 2015, 22:17
da Passista Scalatore
Perché le gran fondo?!
Il gomitino per il cambio non si usa dalla notte dei tempi?
E perché è male chiedere il cambio 200 metri di allungo in salita?
Te lo chiedo perché sono tutte cose che faccio abitualmente, quindi mi sento l'incarnazione del male
Ps: ovviamente sogno di montare un srm sulla mia s-works (altro male del ciclismo moderno)

Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: martedì 16 giugno 2015, 22:24
da Passista Scalatore
Infine: parafanghino : bicicletta = risvoltino : pantaloni
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: martedì 16 giugno 2015, 22:42
da herbie
xwait ha scritto:
Dimentici il "bueno" di Contador
più che il "bueno", direi il "la verdad es que..." poi viene fuori tutto ciò che sta tra il probabilmente vero, il probabile e il quasi sicuramente falso....
xwait ha scritto:
Parlando seriamente, per me i "mali" sono, in ordine di importanza:
1)
le radioline (e non ditemi che servono alla sicurezza, perche' altrimenti dovrei desumere che tutte le corse prof non WT, donne, under23, juniores ecc. non siano sicure);
2)
il sistema di punteggi UCI (sia perche' assegna _tutti_ i punti al corridore sia perche' premia piu' il piazzamento del regolarista che il coraggio di chi rischia e attacca)
3)
i misuratori di potenza sulla bici;
4)
le squadre da 9 nei GT.
Cosa ne pensate?
Secondo me cambiando questi punti le corse ne gioverebbero eccome

il punto 4) è il primo per importanza, ovviamente!
@dancelli: direi anche....le gare con percorsi indegni di essere chiamati "ciclismo"....

Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 7:55
da claudiodance
Passista Scalatore ha scritto:
Perché le gran fondo?!
Il gomitino per il cambio non si usa dalla notte dei tempi?
E perché è male chiedere il cambio 200 metri di allungo in salita?
Te lo chiedo perché sono tutte cose che faccio abitualmente, quindi mi sento l'incarnazione del male
Ps: ovviamente sogno di montare un srm sulla mia s-works (altro male del ciclismo moderno)

- Le GF perché tolgono risorse (organizzative, economiche, culturali) al ciclismo "vero", ovvero quello delle categorie giovanili. I cicloamatori che hanno iniziato a praticare ciclismo negli ultimi 10 anni vedono nelle Gran Fondo un fondo di "verità" che non esiste. Questo argomento è serissimo e meriterebbe una discussione approfondita.
- Il gomitino si usa da 10-15 anni, prima ci si spostava di lato e quello dietro non aveva bisogno di grandi spiegazioni per capire che doveva passare a tirare.
- Se allunghi/attacchi in salita, mi aspetto che tu sia in grado di continuare l'azione autonomamente. Chiedere subito il cambio è davvero poco "ciclistico".
-
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 9:10
da Mystogan
Il processo alla tappa della De Stefano
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 9:35
da Bitossi
Le Granfondo sono il male assoluto!
(sull'argomento potrei scrivere un pamphlet in stile "
Possa Iddio aver pietà dei cristiani": dalle 100 alle 150 pagine...

)
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 10:03
da sceriffo
i camion cucina al seguito dei Team al Giro. (perchè in Italia si mangia da cani o ci sono i topi che infestano le cucine degli hotel

)
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 10:10
da claudiodance
Bitossi ha scritto:Le Granfondo sono il male assoluto!
(sull'argomento potrei scrivere un pamphlet in stile "
Possa Iddio aver pietà dei cristiani": dalle 100 alle 150 pagine...

)
Ti scrivo la prefazione, almeno 5 pagine.
Abbracciamoci.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 10:13
da claudiodance
Fiammingo ha scritto:claudiodance ha scritto:Discussione meritevole, i mali del ciclismo sono:
1. La frase "guidare la bicicletta"
2. Il gomitino per chiedere il cambio
3. Gente che attacca in salita e dopo duecento metri chiede il cambio a quello che gli ha tenuto la ruota.
4. Le Gran Fondo
5. Beppe Conti e quell'altro genio che diceva "Aru ha veramente vinto il GIro...."...ah, Fabretti, ecco come si chiama.
6. La pancia di Kristoff.
Aggiungo:
7. il parafanghino sotto sella
Il parafanghino a me piace.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 10:39
da LeNoble
Il casco a goccia nelle crono
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 10:44
da claudiodance
LeNoble ha scritto:Il casco a goccia nelle crono
I caschi aero sono bellissimi.
Me li tengo stretti.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 10:47
da AntiGazza
Bitossi ha scritto:Le Granfondo sono il male assoluto!
(sull'argomento potrei scrivere un pamphlet in stile "
Possa Iddio aver pietà dei cristiani": dalle 100 alle 150 pagine...

)
Però si da anche l'opportunità di correre a 5000 persone che vanno in bicicletta su bellissimi percorsi , in gruppo ,e con organizzazione (chiusura del traffico , assistenza medica in caso ) al seguito.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 11:11
da claudiodance
AntiGazza ha scritto:Bitossi ha scritto:Le Granfondo sono il male assoluto!
(sull'argomento potrei scrivere un pamphlet in stile "
Possa Iddio aver pietà dei cristiani": dalle 100 alle 150 pagine...

)
Però si da anche l'opportunità di correre a 5000 persone che vanno in bicicletta su bellissimi percorsi , in gruppo ,e con organizzazione (chiusura del traffico , assistenza medica in caso ) al seguito.
E...è il termine "correre" che crea il problema. Non dovrebbero essere corse.
Non possono esserlo per degli amatori con qui percorsi.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 12:54
da l'Orso
claudiodance ha scritto:AntiGazza ha scritto:Bitossi ha scritto:Le Granfondo sono il male assoluto!
(sull'argomento potrei scrivere un pamphlet in stile "
Possa Iddio aver pietà dei cristiani": dalle 100 alle 150 pagine...

)
Però si da anche l'opportunità di correre a 5000 persone che vanno in bicicletta su bellissimi percorsi , in gruppo ,e con organizzazione (chiusura del traffico , assistenza medica in caso ) al seguito.
E...è il termine "correre" che crea il problema. Non dovrebbero essere corse.
Non possono esserlo per degli amatori con qui percorsi.
...e io potrei scrivere almeno un capito introduttivo del perchè esistono ed hanno questi numeri, o forse è meglio fare un libro a parte....

e del perchè le GF non tolgono risorse ai giovani, visto che non ci sono i giovani, siam mica in Francia, quì si gioca a pallone o al + con la WII/Play/XBOX (lì son finite il resto delle risorse mancanti).
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 15:58
da Bitossi
l'Orso ha scritto:Bitossi ha scritto:Le Granfondo sono il male assoluto!
(sull'argomento potrei scrivere un pamphlet in stile "
Possa Iddio aver pietà dei cristiani": dalle 100 alle 150 pagine...

)
...e io potrei scrivere almeno un capito introduttivo del perchè esistono ed hanno questi numeri, o forse è meglio fare un libro a parte....

e del perchè le GF non tolgono risorse ai giovani, visto che non ci sono i giovani, siam mica in Francia, quì si gioca a pallone o al + con la WII/Play/XBOX (lì son finite il resto delle risorse mancanti).
Sì, direi che l'argomento merita un approfondimento a parte, da svolgere in altro thread.
Prossimamente su questi schermi...
EDIT: mi viene il dubbio se crearlo in questa sezione o in "Ciclismo pedalato".

Boh, visto l'argomento di carattere generale e le possibili/eventuali ricadute sul movimento, lo piazzo qui, poi si vedrà.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 14:12
da Maìno della Spinetta
Che poi diciamocelo, ma secondo me (forse vado OT e dovrei scriverlo nella sezione apposta) i capelli Degenkolp li lava con l'Alpecin perché è lo sponsor, non perché gli va. Cioè, il ciclismo cerca credibilità, e ancora vanno in giro questi atleti dalla dubbia onestà... ma dai, ma chi ci crede che Johan va solo a pane e Alpecin perché è meglio. Magari usava Clear, magari il Badedas Noir... Ma dai...
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 14:44
da herbie
Bitossi ha scritto:l'Orso ha scritto:Bitossi ha scritto:Le Granfondo sono il male assoluto!
(sull'argomento potrei scrivere un pamphlet in stile "
Possa Iddio aver pietà dei cristiani": dalle 100 alle 150 pagine...

)
...e io potrei scrivere almeno un capito introduttivo del perchè esistono ed hanno questi numeri, o forse è meglio fare un libro a parte....

e del perchè le GF non tolgono risorse ai giovani, visto che non ci sono i giovani, siam mica in Francia, quì si gioca a pallone o al + con la WII/Play/XBOX (lì son finite il resto delle risorse mancanti).
Sì, direi che l'argomento merita un approfondimento a parte, da svolgere in altro thread.
Prossimamente su questi schermi...
EDIT: mi viene il dubbio se crearlo in questa sezione o in "Ciclismo pedalato".

Boh, visto l'argomento di carattere generale e le possibili/eventuali ricadute sul movimento, lo piazzo qui, poi si vedrà.
direi che però l'argomento è già stato accademicamente sviscerato in precedenza dal sottoscritto e altri, per cui non ci sarebbero altro che ripetizioni! tiè!

Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 14:49
da herbie
claudiodance ha scritto:]
- Le GF perché tolgono risorse (organizzative, economiche, culturali) al ciclismo "vero", ovvero quello delle categorie giovanili. I cicloamatori che hanno iniziato a praticare ciclismo negli ultimi 10 anni vedono nelle Gran Fondo un fondo di "verità" che non esiste. Questo argomento è serissimo e meriterebbe una discussione approfondita.
-
-
e invece qui ci trovo uno spunto, un accenno critico, che aprirebbe un mondo....polemico...e allora qui sarebbe proprio il caso di profondersi in spiegazioni, le quali, da quello che intuisco dallo spunto stesso, mi farebbe un gran piacere ascoltare.
PS: ambienti, panorami, divertimento....ma quale partecipante a queste manifestazioni li intravede queste cose? ma li/vi vedete ? Nemmeno fosse il Giro d'Italia, allora li capirei certi sforzi, certi rischi....maddai. Organizzo io una serie di brevetti permanenti. Quella sì che sarebbe una formula che consente di scegliersi le giornate migliori, in pace, di bel tempo, proprio per gustarsi come si deve, quelle cose in sella ad un bici.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 15:41
da GregLemond
Nessuno ha scritto...
"Grandi giri vinti da anoressici scattisti degli ultimi 2 km"?
O rientra in greggismo!?
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 17:26
da herbie
GregLemond ha scritto:Nessuno ha scritto...
"Grandi giri vinti da anoressici scattisti degli ultimi 2 km"?
O rientra in greggismo!?
in genere lo scattista degli ultimi 2 km. non è molto anoressico, anzi piuttosto muscolato. L'anoressico è un cronoscalatore, da salita lunga, ma non da TAPPA lunga e con tanto dislivello, e questo dovrebbe essere il problema. Salvo che le strategie del sdoganate del ciclismo "moderno" sembrano fatte apposta per non evidenziarlo, il problema.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 23:00
da GregLemond
herbie ha scritto:GregLemond ha scritto:Nessuno ha scritto...
"Grandi giri vinti da anoressici scattisti degli ultimi 2 km"?
O rientra in greggismo!?
in genere lo scattista degli ultimi 2 km. non è molto anoressico, anzi piuttosto muscolato. L'anoressico è un cronoscalatore, da salita lunga, ma non da TAPPA lunga e con tanto dislivello, e questo dovrebbe essere il problema. Salvo che le strategie del sdoganate del ciclismo "moderno" sembrano fatte apposta per non evidenziarlo, il problema.
Quello che dici è giusto.
Però non cambia il senso della mia affermazione

Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: venerdì 19 giugno 2015, 23:00
da Visconte85
The UCi Management Committee today announced it will effectively prohibit the use of motorhomes for star riders, as pioneered by Team Sky at the Giro d'Italia
http://www.cyclingnews.com/news/uci-put ... -de-france
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 24 giugno 2015, 14:04
da xwait
xwait ha scritto:per me i "mali" sono, in ordine di importanza:
1) le radioline (e non ditemi che servono alla sicurezza, perche' altrimenti dovrei desumere che tutte le corse prof non WT, donne, under23, juniores ecc. non siano sicure);
2) il sistema di punteggi UCI (sia perche' assegna _tutti_ i punti al corridore sia perche' premia piu' il piazzamento del regolarista che il coraggio di chi rischia e attacca)
3) i misuratori di potenza sulla bici;
4) le squadre da 9 nei GT.
Me ne sono venuti in mente altri due:
- tutti i rifiuti (borracce comprese) che i corridori "scaricano" durante le corse;
- le maglie del Gran Premio della Montagna vinte da chi non e' il miglior scalatore della corsa.

Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 24 giugno 2015, 14:11
da Tranchée d'Arenberg
xwait ha scritto:xwait ha scritto:per me i "mali" sono, in ordine di importanza:
1) le radioline (e non ditemi che servono alla sicurezza, perche' altrimenti dovrei desumere che tutte le corse prof non WT, donne, under23, juniores ecc. non siano sicure);
2) il sistema di punteggi UCI (sia perche' assegna _tutti_ i punti al corridore sia perche' premia piu' il piazzamento del regolarista che il coraggio di chi rischia e attacca)
3) i misuratori di potenza sulla bici;
4) le squadre da 9 nei GT.
Me ne sono venuti in mente altri due:
- tutti i rifiuti (borracce comprese) che i corridori "scaricano" durante le corse;
- le maglie del Gran Premio della Montagna vinte da chi non e' il miglior scalatore della corsa.

sul primo punto ti posso dire che durante l'ultimo Giro erano state predisposte delle 'green zones', poco dopo le zone del rifornimento, in cui i corridori potevano liberamente gettare ogni sorta di rifiuto, successivamente recuperato dagli addetti predisposti dall'organizzazione.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: mercoledì 24 giugno 2015, 14:25
da xwait
Tranchée d'Arenberg ha scritto:sul primo punto ti posso dire che durante l'ultimo Giro erano state predisposte delle 'green zones'
E' cosi' anche al Tour de France e anche in Belgio (almeno per le corse WT).
Anche se a me e' parso di vedere corridori buttare rifiuti anche fuori da quelle zone.
Pero' in tutte le altre corse? Che sono tantissime e il piu' delle volte con pochissimo pubblico...
E le borracce? Quando si dice (anche il telecronaca) che il pubblico le raccoglie si ignora quasi sempre che il piu' delle volte il pubblico non c'e' e/o che spesso vengono gettate in posti dove nessuno le raccogliera' mai (ad esempio una scarpata in montagna)
Inoltre cosi' facendo i corridori danno un pessimo esempio.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: lunedì 30 luglio 2018, 13:01
da Visconte85
Campioni ciclisti verso l'anoressia
Per alcuni la massa grassa è sotto la barra pericolosa del 5%

«I grandi campioni del ciclismo di oggi? Sembrano sopravvissuti ai campi di sterminio».
Parola di un ex corridore e membro dell'organizzazione del Tour de France, che nel suo cellulare conserva una foto di
Christopher Froome nel 2009, quando il ciclista britannico aveva 24 anni: ben prima, dunque, che il campione si infliggesse la drastica dieta che ha contribuito a fare di lui un plurivincitore del Tour ma che lo ha ridotto pelle e ossa. Lo scorso settembre Froome ha posato nudo per il quotidiano britannico Times, in un'immagine che ricorda i cadaveri plastinati della mostra itinerante Real Bodies. Certo è che il giro di gite della sua carriera è coinciso con una notevole perdita di peso. «Mi sono messo alla fame per perdere peso e non credo affatto che questo sia sano né sostenibile», ha dichiarato qualche tempo fa. Alla vigilia della Vuelta di Spagna 2011, Froome perse 4,5 chili in sette settimane. Ne perse poi altri 2,5 in occasione del suo primo Tour de France, nel 2012.
Il miglioramento del rapporto tra peso e potenza sviluppata ha fatto il successo della prima «cavia»:
Bradley Wiggins, vincitore del Tour 2011 con 9 chili in meno rispetto all'epoca in cui era stato incoronato campione olimpico su pista. Il peso è diventato ormai un'ossessione nelle squadre. Per alcuni esperti, è il calo del ricorso al doping che ha costretto i corridori a concentrarsi sulla dieta. Oggi la «politica della bilancia» dipende in gran parte dai medici della squadra. Alcuni di essi non impongono nulla e si accontentano di misurare la massa grassa ogni cinque giorni. Altri procedono a una pesata quotidiana. I campioni hanno imparato a coricarsi quando hanno fame. E ad allenarsi a stomaco vuoto o senza glucidi, per abituare l'organismo a sollecitare nuove fonti di energia.
Romain Bardet è ancora più longilineo di Froome: alla partenza del Tour de France pesava 62 kg per 1,84 metri di altezza. La massa grassa di alcuni ciclisti è sotto la barra del 5%, un livello in cui il sistema immunitario è minacciato. È tra i più giovani che le derive, in assenza di controllo medico, preoccupano di più. Ma l'estrema magrezza di tutti i corridori più forti è un fenomeno che preoccupa le autorità del ciclismo. Addirittura David Lappartient, presidente dell'Uci, l'Unione ciclistica internazionale, evoca con Le Monde «comportamenti anoressici». Mentre il direttore medico dell'Uci, Xavier Bigard, si inquieta per i «mezzi messi in opera per arrivare a questi stati», citando l'assunzione di ormoni tiroidei (T3 e T4). Normalmente prescritti a pazienti che soffrono di insufficienza della tiroide, queste capsule in vendita libera su Internet facilitano l'eliminazione dei grassi e sono utilizzate da diverse squadre, malgrado l'alto rischio di squilibri ormonali. Per il momento non sono vietate dal codice mondiale antidoping, ma l'Uci pensa a un «controllo e a una regolamentazione dell'utilizzo di questi estratti ormonali». «Gli estratti tiroidei sono ultrapericolosi e inconcepibili», taglia corto Jacky Maillot, medico della squadra Groupama-FDJ. «Dovrebbero essere vietati perché si tratta di doping mascherato».
Prima degli ormoni tiroidei, l'Uci intende regolarizzare, a partire dal 2019, anche l'assunzione di corticosteroidi, che aiuterebbero i ciclisti a dimagrire conservando al contempo la loro potenza. Inoltre si vocifera che molte squadre facciano uso di bevande a base di chetoni, sostanze organiche secrete dal corpo umano che rappresentano una fonte alternativa di energia e permettono di seguire una dieta senza glucidi. Il loro impiego è discusso dalla scienza, ma almeno sette squadre del Tour, si dice, le utilizzano abitualmente.
da:
https://www.italiaoggi.it/news/campioni ... ia-2287468
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: lunedì 30 luglio 2018, 13:34
da Luciano Pagliarini
Grazie Visconte.
Purtroppo segreto di pulcinella.
L'UCI si sbrigasse a far qualcosa.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: lunedì 30 luglio 2018, 13:48
da marco_graz
In F1 il pilota e' controllato dopo ogni gara per assicurarsi che non abbia perso troppo peso..non ci sono molte altre soluzioni..
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: lunedì 30 luglio 2018, 14:41
da Trullo
Anni fa si introdusse il limite all'ematocrito, indipendentemente dai controlli antidoping. Si potrebbe inserire analogo limite sull'indice di massa corporea (misurando e pesando gli atleti dopo le gare)
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: lunedì 30 luglio 2018, 14:58
da jumbo
Nel salto con gli sci, dove per altri motivi la leggerezza conta molto, hanno messo un limite minimo all'indice di massa corporea.
Non vedo perchè questa cosa non si possa o non si debba fare anche nel ciclismo.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: lunedì 30 luglio 2018, 16:22
da Road Runner
IL vero unico male di questo ciclismo moderno è la ridotta distanza delle gare, sia singole, sia tappe dei grandi giri. Il ciclismo è uno sport di fondo, ma l'hanno trasformato in uno sport di potenza, dove vince chi ne ha la massima per 20' di sforzo. Si tornasse a fare tappe montane di 240 / 250 km. (ma non una, tutte!), poi vediamo dove vanno a finire gli anoressici di sky, capitani e gregari insieme. Allora si che si tornerebbe a misurare i distacchi con la sveglia e le corse sarebbero scarsamente controllabili da un'unica squadra! Io fare tornare sui 240 / 250 km (come erano del resto una volta), anche belle corse come la Tre Valli, Agostoni, Bernocchi, Appenino, ecc... Mica fare distanze da allievi !!
Nibali, con le idee espresse sopra, avrebbe vinto il doppio.
Re: I "mali" leciti del ciclismo
Inviato: lunedì 30 luglio 2018, 18:11
da jumbo
Il tema delle distanze esiste, ma è anche un po' mitizzato.
Ad esempio, è vero che si facevano tappe più lunghe, anche più di 250 km, ma è altrettanto vero che non tutte le tappe di montagna erano così, e che tappe di 100-150 km sparse per i percorsi dei grandi giri ci sono sempre state, anche tappe di montagna.
Il problema casomai è la lunghezza totale dei grandi giri, oggi sotto i 3500 km, negli anni '90 erano 300 km in più e prima 500 km in più.
Oggi poi si fanno meno cronometro, che ovviamente sono molto più brevi della lunghezza media delle tappe, e quindi per stare nei 3500 km le tappe in linea devono essere ancora più brevi.