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Il movimento ciclistico italiano (facciamo chiarezza)
Inviato: lunedì 28 settembre 2015, 17:33
da riddler
Scusate ma facciamo chiarezza una volta per tutte:
il ciclismo italiano a 360 gradi su strada è in difficoltà a no?
I risultati sono:
Nibali vincitore del tour 2014 (e anche vincitore di tutti e tre grandi giri cosa non da poco)
Aru vincitore della Vuelta 2015 (e anche giovane e promettente)
Malori può far sognare per l'anno prossimo all'olimpiade (e una medaglia olimpica vale tanto in linea quanto a cronometro).
Sulle grandi classiche non abbiamo corridori (è vero però solo se facciamo eccezione della Gand Wevelgem di quest'anno) che le vincono...
Eppure il ciclismo italiano è in crisi perchè non vince dal 2008 il mondiale...
Magari il Belgio che quest'anno ha vinto poco o nulla, siccome ha Gilbert e qualcun altro che una volta su mille azzecca la volata giusta, invece è in spolvero...
Per me c'è qualcosa che non quadra...
Re: Il movimento ciclistico italiano (facciamo chiarezza)
Inviato: lunedì 28 settembre 2015, 18:46
da Winter
No non è in crisi solo per il risultato del mondiale
ma perché
1) Son sparite le gare.. tra i pro (quante gare ci sono tra Giugno e Agosto in Italia ?) , tra i dilettanti (il prossimo anno una sola corsa a tappe.. senza contare il resto ) , tra gli juniores.. (In Toscana fino a 15 anni fa c'erano tre gare ogni domenica.. adesso a volte nemmeno una)
2) Si è dimezzato il bacino.. dilettanti - juniores ecc
3) Son spariti sponsor e squadre..
4) Il Pubblico ha un'eta' media molto avanzata..
Se uno va al Tour.. tantissimi Under 40.. invece al Giro tanti pensionati ecc
5) Non c'e' piu' interesse , mancano i personaggi
Nibali avra' pur vinto il Tour ma non ha dato alcun ritorno
Quando c'era il dualismo Moser e Saronni c'erano 12 squadre pro..
Con Bugno e Chiappucci idem
Con Pantani siam arrivati a 16..
con Nibali a cinque..
I risultati di Nibali e Aru nascondono la realta' , un movimento in stra crisi
Re: Il movimento ciclistico italiano (facciamo chiarezza)
Inviato: lunedì 28 settembre 2015, 18:59
da Mystogan
Per le corse a tappe il movimento non e' in crisi,perche' abbiamo l'erede di Nibali cioe' Aru,e a suo tempo avevano l'erede di Basso cioe' Nibali,per le gare di un giorno siami in crisi
Re: Il movimento ciclistico italiano (facciamo chiarezza)
Inviato: lunedì 28 settembre 2015, 19:02
da Slegar
Dopo la debacle di Richmond la FCI mette a disposizione di Cassani il meglio della tecnologia presente sul mercato:
riddler ha scritto:il ciclismo italiano a 360 gradi su strada è in difficoltà a no?
I risultati sono:
........
I risultati sono che gli under che passano pro per un motivo o l'altro non emergono e sono buoni solo per essere gregari. Forse una riflessione su come vengono preparati da under bisognerebbe farla; il problema è che la FCI non ha un indirizzo tecnico e l'80% dei migliori under che negli ultimi anni hanno militato nella categoria provengono da sole due squadre Zalf e Colpack. Alla fine il destino del ciclismo professionistico italiano dei prossimi anni è in mano a Faresin e Bevilacqua; non che siano degli incapaci, tutt'altro, ma alla fine i loro obiettivi non penso che coincidano con quelli del movimento ciclistico italiano professionistico.
Non vinciamo un mondiale ed una classica monumento dal 2008? Ecco spulciando su Cqranking annata per annata chi sono i migliori italiani (tra parentesi la posizione in classifica) che da quell'edizione del mondiale sono stati under ed il quadro è davvero desolante:
1986 (Rui Costa): De Marchi (37°)
1987 (Kristoff): Modolo (15°), Ponzi (19°), Boaro (20°), D. Caruso (21°), Oss (23°)
1988 (Gallopin): Malori (4°), Pasqualon (12°), Parrinello (29°)
1989 (Degenkolb): Nizzolo (7°), Ulissi (9°), Viviani (10°), Cimolai (14°), Guardini (15°), Trentin (18°), Pelucchi (21°), Rosa (25°)
1990 (Sagan): Aru (3°), Felline (11°), Sbaragli (13°), Colbrelli (18°), M. Moser (27°)
1991 (E. Theuns): Villella (41°)
1992 (Alaphilippe): Formolo (7°), Chirico (37°)
1993/U23 (D. Van Poppel): Bonifazio (2°), Petilli (13°)
1994/U23 (Benoot): Consonni (13°), Moscon (14°), Mareczko (19°), Ravasi (26°)
1995/U23 (M. Pedersen): Velasco (14°), Rota (15°)
1996/U23 (Kamna): Ganna (15°)
Re: Il movimento ciclistico italiano (facciamo chiarezza)
Inviato: lunedì 28 settembre 2015, 19:18
da Winter
come non quotarti
Re: Il movimento ciclistico italiano (facciamo chiarezza)
Inviato: lunedì 28 settembre 2015, 21:07
da CicloSprint
E Davide Formolo ?
Re: Il movimento ciclistico italiano (facciamo chiarezza)
Inviato: lunedì 28 settembre 2015, 22:44
da Visconte85
Il movimento ciclistico italiano è in piena crisi,
guardiamo i numeri, quante squadre WT ha l'Italia? Una, con sede in Svizzera. Quante Professional? Quante corse sono sparite in Italia? I numeri dei dilettanti e juniores?
In compenso sono aumentate le Granfondo
Re: Il movimento ciclistico italiano (facciamo chiarezza)
Inviato: martedì 29 settembre 2015, 10:16
da riddler
Ok allora la crisi è strutturale, ma non certo di risultati...
Io all'epoca di Bugno e Chiappucci ricordo con desolazione che trainavano al tour Indurain e lo portavano in trionfo...
Così come allo stesso modo facevano lo stesso Chiappucci e Chioccioli col navarro al giro...
Ricordo al giro d'Italia all'epoca battere Berzin, Tonkov e lo stesso Zulle, sembrava un'impresa titanica... ma mica stiamo parlando dei + grandi giromani di tutti i tempi..
Quest'anno Aru se l'è giocata alla pari (o quasi) con Contador, e s'è preso una rivincita alla Vuelta con una starting list "fuori categoria"
Quindi se è un problema strutturale ok, se è un problema di risultati analizziamola meglio...
Re: Il movimento ciclistico italiano (facciamo chiarezza)
Inviato: martedì 29 settembre 2015, 10:32
da nino58
Certo che è un problema strutturale.
Periodi di magra e di abbondanza ce ne sono stati in tutte le epoche.
Ma la riduzione della base porterà inevitabilmente ad una rarefazione anche dei periodi di abbondanza.
Ringraziamo il cielo che ci sono Nibali ed Aru.
A molti sembra dar fastidio.
Re: Il movimento ciclistico italiano (facciamo chiarezza)
Inviato: mercoledì 30 settembre 2015, 0:36
da phantom.of.the.opera
Intervengo poco, ma qui si sfonda una porta... A vedere Sagan, mi devo sfogare!
Ricordo alle elementari, fine anni 80, tutto il paese sciamava sulla statale a vedere il passaggio del Lombardia... Anni 90, Teocoli imita Indurain che chiede di 'Ciappucci', la classe di Bugno, sul treno leggevamo la gazzetta comprata a turno per i commenti sul Giro...
E poi il Pirata, l'ultimo insieme a Cipollini capace di attirare le masse al ciclismo, come sapeva fare Tomba per lo sci alpino. Dopo Madonna di Campiglio le masse sono sparite, Simoni troppo girocentrico, Savoldelli Petacchi Basso e Cunego troppo bravi ragazzi, Bettini non è bastato e Riccò ha peggiorato le cose. Nibali e Aru: due Campioni con la C maiuscola, va bene, ma giù dalla sella non richiamano il grande pubblico. Penso che purtroppo il marketing italico ha bisogno di 'personaggi', ma finché nascono in Slovacchia, si continuerà ad agonizzare.
Come giá detto, non è la bici ad essere demodé, ho colleghi che trascorrono i weekend agli Stelvio-days, spendono anche migliaia di euro per la bici nuova, eppure non sanno niente di ciclismo professionistico.
Conclusione amara: Di Rocco UCI RAI e RCS non sono esenti da errori, la crisi economica e gli scandali doping hanno pesato molto, imponendo forse ai migliori corridori italiani di tenere un profilo piú basso; fatto sta che i media hanno un po' abbandonato il ciclismo e persino vivendo in brianza, non conosco alcun bambino che di sport fa il 'ciclista'. Nemmeno che conoscano il nome, di un ciclista, e sì che Nizzolo abitava nel mio paese.
Ci sono Davide Cassani e Marco Grassi e co. a tenere alta la bandiera, ma non fosse per loro, avevo mollato. Anche la donazione a Cicloweb resta al palo (possibile che io, da solo, ho donato il 3% del totale?????), e questo è sintomatico.
Altro aspetto: sono stato nelle fiandre questa estate, i ciclisti hanno la loro pista, i semafori, la precedenza, gli armadietti alle ciclostazioni, la riga dello stop davanti allo stop delle auto. Non dico arrivare a quei livelli, ma almeno avere una ciclabile che non si interrompa ad ogni passo carraio... Come fa a sbocciare un ciclista, oggi, in questo Paese? Dove prende un bambino la voglia di pedalare in strada, se è roba da sfigati, o da ecosnob o da fissati delle cronotabelle?
Infine io, appassionatissimo di ciclismo professionistico, mi ritrovo pochi giorni fa in auto a portare i figli alla visita medica dello sport. C'è la strada bloccata, mi chiedo che cacchio succede, e all'improvviso passa una corsa ciclistica. Era la corsa che da ragazzo vedevo al Lissolo, ed è stato un bambino di 9 anni a dirmi 'papà è forse la Agostoni che dicevi?'
E quel bambino va davvero forte in bici, ma mi spiace, io a ciclismo non lo mando.
Re: Il movimento ciclistico italiano (facciamo chiarezza)
Inviato: mercoledì 30 settembre 2015, 11:39
da robot1
phantom.of.the.opera ha scritto:Intervengo poco, ma qui si sfonda una porta...
...
Bellissimo post.
Dovresti scrivere di più.
Re: Il movimento ciclistico italiano (facciamo chiarezza)
Inviato: mercoledì 30 settembre 2015, 11:54
da GregLemond
nino58 ha scritto:Certo che è un problema strutturale.
Periodi di magra e di abbondanza ce ne sono stati in tutte le epoche.
Ma la riduzione della base porterà inevitabilmente ad una rarefazione anche dei periodi di abbondanza.
Ringraziamo il cielo che ci sono Nibali ed Aru.
A molti sembra dar fastidio.
Il problema è anche di percezione, secondo me:
Nibali ed Aru, campioni assoluti (si. fatevene una ragione) sembrano infastidire il tifoso medio.
Derisioni come se non ci fosse un domani per Cunego, Pozzato, Moser (con le dovute proporzioni eh...)...gente che qualcosina a casa l' ha portata in periodi e modi diversi...
Aspettative per gente come Trentin, Ulissi, Oss... "gente da nord... gente da classiche"... si ma... GREGARI!!! o comunque... da COPPA AGOSTONI!!!!
Io parto dall' idea che VICINO CONTA A BOCCE... ma mentre nei grandi giri siamo spesso VICINO (grazie ai 2 scarsoni di cui sopra, gente che lotta con Contador eh... non con le continental!!) nelle classiche siamo NULLI! Non per RCS o cose simili... perchè è sbagliata la preparazione per i tempi che corrono...
I piu forti, probabilmente, corridori da Nord del futuro.... sono campioni del mondo su pista...
E noi!?