Dubbi, domande, sospetti

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cycling_chrnicles
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 18:50 Basta dire che ti sta sulle palle la Jumbo eh.

Comunque mentre Van Aert perdeva volate contro Stybar e Visconti le vinceva contro Van der Poel e Sam Bennett. E giusto l'anno scorso ha perso da Haller... negli sprint non a ranghi compatti è tutt'altro che infallibile
Van Aert prima del Delfinato 2019 non aveva mai vinto una volata di gruppo.

La volata più numerosa che vinse fu quella dell'Elfstedenronde che citi: 9 uomini di cui il più veloce, van der Poel, che resta chiuso e fa slalom in mezzo agli avversari.

Si, mi stanno sulle palle i Jumbo perché fanno volare anche gli asini.


luketaro
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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 18:13
luketaro ha scritto: sabato 22 aprile 2023, 16:32 Fino a qualche anno fa ogni ciclista aveva i suoi punti di forza ma anche di debolezza, e dovevano correre in modo di girarci attorno, per riuscire a sfruttare le loro peculiarità. Jungels e Terpstra erano i più forti sul passo, e dovevano attaccare da lontano perché sul cambio di ritmo ed in volata erano battuti; Sagan e Kristoff avevano l'arma dello sprint, e dovevano difendersi dagli altri che volevano metterli in mezzo per tagliarli fuori; Valverde e Alaphilippe primeggiavano nel cambio di ritmo, ma sulle salite lunghe/nel recupero (o in generale nei gt) andavano in difficoltà; Dumoulin, Thomas o Wiggins erano dei passisti che guadagnavano a cronometro ma in salita dovevano difendersi dai cambi di ritmo; Froome e Contador erano fortissimi nelle salite lunghe ma non erano particolarmente esplosivi ed in volata erano battuti; Nibali spesso non primeggiava in nulla e per vincere doveva inventarsi qualcosa.
Adesso invece abbiamo i migliori (Pogacar, Remco, Roglic,Vingegaard,MvdP e WVA) che sono tutti fortissimi sul passo, fortissimi a cronometro, fortissimi sul cambio di ritmo, fortissimi in salita (Mathieu di meno), fortissimi in volata (i gtisti in po' meno, ma comunque veloci).
Il ciclismo da sport sta diventando una mera prova di forza, simile a discipline come atletica o sollevamento pesi, dove c'è un evento all'anno dove si stabilisce chi è il più forte della stagione e poi ci si ritrova tutti all'anno successivo.

Se a voi piace questo spettacolo buon per voi, io già in passato avevo spiegato le motivazioni per cui le prove di forza non mi entusiasmano, ancor di meno se scontate e fotocopiate più e più volte. È triste che la corsa che ho più atteso quest'anno tra le Ardenne sia stata la freccia (nonostante non me l'ero mai filata prima), perché era l'unica dove gli altri potevano almeno arrivare assieme a Pogacar.

I tanto criticati anni '10 perlomeno ti davano l'impressione di assistere ad una vera competizione sportiva.
No, gli anni '10 ti davano semplicemente l'impressione di assistere a una pletora di mediocri che facevano i mediocri.

Liegi su Liegi col gruppo che arriva quasi compatto ad Ans. Roubaix tristissime tipo 2014, 2015, 2017, 2018 dove la gente attaccava a stento. E non parliamo dei grandi giri. Che belli i Tour de France del 2016, 2017 o 2018 con l'esercito delle sogliole che resta dietro al trenino Sky su ogni salita.

Il fatto che non sia tutto oro quello che luccica adesso, non ci deve far rivalutare quella che è stata l'epoca più buia del ciclismo. Se proprio bisogna fare i nostalgici, l'unico periodo degno dell'epoca recente è il biennio 2010-2011 (al massimo possiamo allargare al lustro 2007-2011).

Il gruppo di mediocri che neanche ci prova a mettere i bastoni tra le ruote a Remco e Pogacar (perché al Nord, con uno cazzuto come Pedersen, già si è visto qualcosa di diverso) è figlio del vomitevole ciclismo degli anni '10.
Ma l'hai vista la corsa oggi? Non non è che non ci provano, non sono in grado! Questo ha fatto lo scatto più telefonato del secolo e se li è comunque sradicati tutti di ruota. Poi ha dato 1'30 a tutti facendo le curve quadrate e passeggiando gli ultimi 15 km, altrimenti i minuti sarebbero stati 3!
E al nord con Pedersen e gli altri s'è vista la stessa identica cosa!

Ci sono 6 ciclisti che stanno regolarmente dando minuti al resto del gruppo ad ogni occasione...

Oggi, dopo il ritiro di Pogacar, è andata in scena la corsa che tutti quanti avevano predetto col 100% di precisione.

Ad uno "spettacolo" del genere preferisco tutta la vita gli schifosissimi arrivi di Ans.


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Abruzzese ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:04
cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 18:04
Abruzzese ha scritto: sabato 22 aprile 2023, 8:56 Si possono avere tutti i sospetti che si vogliono ma almeno dal mio punto di vista una cosa è indiscutibile: queste ultime annate, al netto di superadditivi vari, hanno rimesso il talento al centro del villaggio. Perché i più grandi fenomeni che stiamo vedendo una base di talento innato ce l'hanno sempre avuta, non si sono trasformati in supereroi dalla sera alla mattina, come è capitato ad altri che si sono visti un dieci anni fa o giù di lì, con tutto quel che ne consegue anche in termini di condizionamento delle tattiche di corse, che adesso invece vengono letteralmente stravolte.
Ma la base di talento innato di Vingegaard quale sarebbe?

E quella di Van Aert? Cioè, per quanto Van Aert possa avere comunque dei mezzi che Vingegaard non ha, parliamo di uno che è passato dal perdere volate con Stybar e Visconti al dominare gli sprint di gruppo al Tour de France. E a questo ci aggiungiamo che è passato dal non tenere i migliori su salitine brevi a spianare l'Hautacam.

Che poi occhio, che il giustificazionismo spinto ci porta a dover tenere chiusa la bocca anche quando vediamo i Colbrelli e i Geogheghan Hart che si riscoprono fenomeni.
Luca se ti sei letto bene tutto capisci a chi alludo principalmente quando parlo di talento. Soprattutto quando qualcuno mette in discussione Pogačar dopo aver accettato le peggio porcherie anglosassoni degli scorsi anni.
Il problema, Vivian, è che per dare addosso agli anglosassoni tu salti dall'altra parte della staccionata.

Non è che perché ci siamo dovuti sorbire Froome, ora va bene Vingegaard o va bene Van Aert che neanche un lustro fa si staccava da Matthews su delle collinette e ora spiana l'Hautacam.

Né andrà bene se, domani, mi faranno diventare veramente Pogacar il nuovo Merckx per esigenze di marketing.


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luketaro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:07 Ma l'hai vista la corsa oggi? Non non è che non ci provano, non sono in grado! Questo ha fatto lo scatto più telefonato del secolo e se li è comunque sradicati tutti di ruota. Poi ha dato 1'30 a tutti facendo le curve quadrate e passeggiando gli ultimi 15 km, altrimenti i minuti sarebbero stati 3!
E al nord con Pedersen e gli altri s'è vista la stessa identica cosa!

Ci sono 6 ciclisti che stanno regolarmente dando minuti al resto del gruppo ad ogni occasione...

Oggi, dopo il ritiro di Pogacar, è andata in scena la corsa che tutti quanti avevano predetto col 100% di precisione.

Ad uno "spettacolo" del genere preferisco tutta la vita gli schifosissimi arrivi di Ans.
Oggi era corsa dura per davvero con quel tempo e con il ritmo della Quick Step, non potevano inventarsi granché.

Ma solo quattro giorni fa alla Liegi, as usual, sono stati ridicoli.

E ancora più ridicoli sono stati all'Amstel (a parte il povero Healy, lui gagliardo).

Gli arrivi ad Ans erano la roba di oggi meno Remco, monnezza pura.


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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:08
Abruzzese ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:04
cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 18:04

Ma la base di talento innato di Vingegaard quale sarebbe?

E quella di Van Aert? Cioè, per quanto Van Aert possa avere comunque dei mezzi che Vingegaard non ha, parliamo di uno che è passato dal perdere volate con Stybar e Visconti al dominare gli sprint di gruppo al Tour de France. E a questo ci aggiungiamo che è passato dal non tenere i migliori su salitine brevi a spianare l'Hautacam.

Che poi occhio, che il giustificazionismo spinto ci porta a dover tenere chiusa la bocca anche quando vediamo i Colbrelli e i Geogheghan Hart che si riscoprono fenomeni.
Luca se ti sei letto bene tutto capisci a chi alludo principalmente quando parlo di talento. Soprattutto quando qualcuno mette in discussione Pogačar dopo aver accettato le peggio porcherie anglosassoni degli scorsi anni.
Il problema, Vivian, è che per dare addosso agli anglosassoni tu salti dall'altra parte della staccionata.

Non è che perché ci siamo dovuti sorbire Froome, ora va bene Vingegaard o va bene Van Aert che neanche un lustro fa si staccava da Matthews su delle collinette e ora spiana l'Hautacam.

Né andrà bene se, domani, mi faranno diventare veramente Pogacar il nuovo Merckx per esigenze di marketing.
Però mi sfugge il post o il testo in cui avrei fatto la mitizzazione di Vingegaard. Su Van Aert la vedo un po' diversa nel senso che la fuoriserie ammirata al Tour va sicuramente ben oltre quel che uno si aspetterebbe ma rispetto a certi corridori diventati fenomeni letteralmente dal niente lui un minimo di qualità ce l'aveva. Poi che non fosse sui livelli di Van Der Poel posso capire ma inventato completamente dal nulla per me no.


"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:10
luketaro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:07 Ma l'hai vista la corsa oggi? Non non è che non ci provano, non sono in grado! Questo ha fatto lo scatto più telefonato del secolo e se li è comunque sradicati tutti di ruota. Poi ha dato 1'30 a tutti facendo le curve quadrate e passeggiando gli ultimi 15 km, altrimenti i minuti sarebbero stati 3!
E al nord con Pedersen e gli altri s'è vista la stessa identica cosa!

Ci sono 6 ciclisti che stanno regolarmente dando minuti al resto del gruppo ad ogni occasione...

Oggi, dopo il ritiro di Pogacar, è andata in scena la corsa che tutti quanti avevano predetto col 100% di precisione.

Ad uno "spettacolo" del genere preferisco tutta la vita gli schifosissimi arrivi di Ans.
Oggi era corsa dura per davvero con quel tempo e con il ritmo della Quick Step, non potevano inventarsi granché.

Ma solo quattro giorni fa alla Liegi, as usual, sono stati ridicoli.

E ancora più ridicoli sono stati all'Amstel (a parte il povero Healy, lui gagliardo).

Gli arrivi ad Ans erano la roba di oggi meno Remco, monnezza pura.
all'Amstel hanno attaccato ai -90, Pogi gli è andato dietro.
Al Fiandre gli ha lasciato 3 minuti ma ha vinto lo stesso.
Paradossalmente alla freccia attendere il muro finale era l'unico modo per provare a batterlo.

Non c'è nulla da fare...


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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:06
pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 18:50 Basta dire che ti sta sulle palle la Jumbo eh.

Comunque mentre Van Aert perdeva volate contro Stybar e Visconti le vinceva contro Van der Poel e Sam Bennett. E giusto l'anno scorso ha perso da Haller... negli sprint non a ranghi compatti è tutt'altro che infallibile
Van Aert prima del Delfinato 2019 non aveva mai vinto una volata di gruppo.

La volata più numerosa che vinse fu quella dell'Elfstedenronde che citi: 9 uomini di cui il più veloce, van der Poel, che resta chiuso e fa slalom in mezzo agli avversari.

Si, mi stanno sulle palle i Jumbo perché fanno volare anche gli asini.
E quindi? Quando mai ci aveva provato a farle?

La Jumbo è senz'altro la squadra più avanti sotto l'aspetto della preparazione (che non vuol dire doping) e ne trae dei vantaggi. Resta il fatto che non ha mai fatto volare asini. I vari Benoot, Laporte, Tratnik, Dennis, Van Hooydonck, Kuss, vanno forte ma quando conta non li vedi mai reggere il ritmo dei migliori, mai


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Abruzzese ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:18 Però mi sfugge il post o il testo in cui avrei fatto la mitizzazione di Vingegaard. Su Van Aert la vedo un po' diversa nel senso che la fuoriserie ammirata al Tour va sicuramente ben oltre quel che uno si aspetterebbe ma rispetto a certi corridori diventati fenomeni letteralmente dal niente lui un minimo di qualità ce l'aveva. Poi che non fosse sui livelli di Van Der Poel posso capire ma inventato completamente dal nulla per me no.
Anche Armstrong aveva un minimo di qualità eh.

Non per questo andava bene che vincesse 7 Tour.


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pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:21
cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:06
pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 18:50 Basta dire che ti sta sulle palle la Jumbo eh.

Comunque mentre Van Aert perdeva volate contro Stybar e Visconti le vinceva contro Van der Poel e Sam Bennett. E giusto l'anno scorso ha perso da Haller... negli sprint non a ranghi compatti è tutt'altro che infallibile
Van Aert prima del Delfinato 2019 non aveva mai vinto una volata di gruppo.

La volata più numerosa che vinse fu quella dell'Elfstedenronde che citi: 9 uomini di cui il più veloce, van der Poel, che resta chiuso e fa slalom in mezzo agli avversari.

Si, mi stanno sulle palle i Jumbo perché fanno volare anche gli asini.
E quindi? Quando mai ci aveva provato a farle?

La Jumbo è senz'altro la squadra più avanti sotto l'aspetto della preparazione (che non vuol dire doping) e ne trae dei vantaggi. Resta il fatto che non ha mai fatto volare asini. I vari Benoot, Laporte, Tratnik, Dennis, Van Hooydonck, Kuss, vanno forte ma quando conta non li vedi mai reggere il ritmo dei migliori, mai
Idem Vingega......ah no.

Poi ci dovrebbero spiegare come mai Van Aert va più forte al Tour che durante le classiche.


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luketaro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:19 all'Amstel hanno attaccato ai -90, Pogi gli è andato dietro.
Al Fiandre gli ha lasciato 3 minuti ma ha vinto lo stesso.
Paradossalmente alla freccia attendere il muro finale era l'unico modo per provare a batterlo.

Non c'è nulla da fare...
Gli è andato dietro e lo hanno scarozzato fino al punto in cui li ha mollati tutti là. Mentre quelli del gruppo dietro dormivano.

Alla Freccia hanno attaccato due corridori prima del muro di Huy. DUE. Pogacar o non Pogacar, gli altri hanno corso come degli idioti totali.

E alla Freccia è così ormai da anni, non a caso era diventata il giardino di casa di Valverde prima e Alaphilippe poi.

Voglio dire, se una Ineos, per esempio, corre sempre facendo il suo trenino sgangherato, come pretende di mettere in difficoltà gente come Pogacar ed Evenepoel?

Corrono come quando i più forti li avevano loro, ma i più forti adesso gli hanno gli altri e, interpretando la gara in quel modo, fai lo spettatore non pagante.


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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 18:30
Pogacar, come anche l'altro sloveno, sicuramente gode del fatto di correre in un contesto che rappresenta l'avanguardia per quanto concerne il doping (al contrario della crepuscolare Quick Step e della Alpecin).....però, per quanto, ogni tanto, faccia storcere il naso anche a me, i veri impostori sono altri (oggi Vingegaard, ieri Froome, l'altro ieri Riis).
Questo capoverso poi...

Non è che la Quick-Step fa cagare perché non ha gli uomini adatti, no. Fa cagare perché la Jumbo e la UAE (squadra in cui Hirschi è sei volte peggio di quello ammirato in Sunweb) sono cattive e dopate. Poi arriva Remco (ma è bastato pure Van Wilder per mostrare qualcosina) e vince, semplicemente perché è l'unico del Wolfpack al livello di Pogacar. Se però corre una classica su cinque non è che la Quick-Step può pensare di battere Tadej anche nelle altre quattro.

Poi c'è la Alpecin che fa doppietta dominando la Roubaix, vince una marea di corse nel mese di marzo però con loro tutto a posto. Due pesi e due misure...

https://www.cicloweb.it/news/6753606400 ... -fanatismo


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:33
cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 18:30
Pogacar, come anche l'altro sloveno, sicuramente gode del fatto di correre in un contesto che rappresenta l'avanguardia per quanto concerne il doping (al contrario della crepuscolare Quick Step e della Alpecin).....però, per quanto, ogni tanto, faccia storcere il naso anche a me, i veri impostori sono altri (oggi Vingegaard, ieri Froome, l'altro ieri Riis).
Questo capoverso poi...

Non è che la Quick-Step fa cagare perché non ha gli uomini adatti, no. Fa cagare perché la Jumbo e la UAE (squadra in cui Hirschi è sei volte peggio di quello ammirato in Sunweb) sono cattive e dopate. Poi arriva Remco (ma è bastato pure Van Wilder per mostrare qualcosina) e vince, semplicemente perché è l'unico del Wolfpack al livello di Pogacar. Se però corre una classica su cinque non è che la Quick-Step può pensare di battere Tadej anche nelle altre quattro.

Poi c'è la Alpecin che fa doppietta dominando la Roubaix, vince una marea di corse nel mese di marzo però con loro tutto a posto. Due pesi e due misure...

https://www.cicloweb.it/news/6753606400 ... -fanatismo
Quel capoverso tu non l'hai manco capito.

Strano, perché di solito quello che scrivo lo capisci talmente bene da copiarlo paro paro. Ma si vede che l'amore per WVA è troppo forte.


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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:22
Abruzzese ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:18 Però mi sfugge il post o il testo in cui avrei fatto la mitizzazione di Vingegaard. Su Van Aert la vedo un po' diversa nel senso che la fuoriserie ammirata al Tour va sicuramente ben oltre quel che uno si aspetterebbe ma rispetto a certi corridori diventati fenomeni letteralmente dal niente lui un minimo di qualità ce l'aveva. Poi che non fosse sui livelli di Van Der Poel posso capire ma inventato completamente dal nulla per me no.
Anche Armstrong aveva un minimo di qualità eh.

Non per questo andava bene che vincesse 7 Tour.
Su questo non ci piove. Però tra Froome e Thomas da una parte e Van Aert dall'altra io mi prendo tutta la vita il secondo (come uomo da corse in linea, perché voglio sperare davvero che non pensino di trasformarlo in corridore da giri).
Ultima modifica di Abruzzese il domenica 23 aprile 2023, 19:37, modificato 1 volta in totale.


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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:23
pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:21
cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:06

Van Aert prima del Delfinato 2019 non aveva mai vinto una volata di gruppo.

La volata più numerosa che vinse fu quella dell'Elfstedenronde che citi: 9 uomini di cui il più veloce, van der Poel, che resta chiuso e fa slalom in mezzo agli avversari.

Si, mi stanno sulle palle i Jumbo perché fanno volare anche gli asini.
E quindi? Quando mai ci aveva provato a farle?

La Jumbo è senz'altro la squadra più avanti sotto l'aspetto della preparazione (che non vuol dire doping) e ne trae dei vantaggi. Resta il fatto che non ha mai fatto volare asini. I vari Benoot, Laporte, Tratnik, Dennis, Van Hooydonck, Kuss, vanno forte ma quando conta non li vedi mai reggere il ritmo dei migliori, mai
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Poi ci dovrebbero spiegare come mai Van Aert va più forte al Tour che durante le classiche.
Vinge altra categoria rispetto a quelli là. Ma d'altronde lo sta dimostrando lui stesso ripetendo le medesime prestazioni ad alto livello da diverso tempo.

Van Aert va più forte al Tour forse perché ha un recupero eccellente di giornata in giornata? Perché nelle classiche si trova di fronte ad un tipo di sforzo che assorbe peggio rispetto a quelli che deve sopportare in Francia (basta vedere cosa fa al Fiandre e cosa alla Roubaix, son già due mondi diversi)? Ma sicuramente è perché il doping della Jumbo funziona a mesi alterni, marzo e aprile sono sfortunati, giugno e luglio invece alla grande


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:34
pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:33
cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 18:30
Pogacar, come anche l'altro sloveno, sicuramente gode del fatto di correre in un contesto che rappresenta l'avanguardia per quanto concerne il doping (al contrario della crepuscolare Quick Step e della Alpecin).....però, per quanto, ogni tanto, faccia storcere il naso anche a me, i veri impostori sono altri (oggi Vingegaard, ieri Froome, l'altro ieri Riis).
Questo capoverso poi...

Non è che la Quick-Step fa cagare perché non ha gli uomini adatti, no. Fa cagare perché la Jumbo e la UAE (squadra in cui Hirschi è sei volte peggio di quello ammirato in Sunweb) sono cattive e dopate. Poi arriva Remco (ma è bastato pure Van Wilder per mostrare qualcosina) e vince, semplicemente perché è l'unico del Wolfpack al livello di Pogacar. Se però corre una classica su cinque non è che la Quick-Step può pensare di battere Tadej anche nelle altre quattro.

Poi c'è la Alpecin che fa doppietta dominando la Roubaix, vince una marea di corse nel mese di marzo però con loro tutto a posto. Due pesi e due misure...

https://www.cicloweb.it/news/6753606400 ... -fanatismo
Quel capoverso tu non l'hai manco capito.

Strano, perché di solito quello che scrivo lo capisci talmente bene da copiarlo paro paro. Ma si vede che l'amore per WVA è troppo forte.
Sì certo


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:21
cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:06
pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 18:50 Basta dire che ti sta sulle palle la Jumbo eh.

Comunque mentre Van Aert perdeva volate contro Stybar e Visconti le vinceva contro Van der Poel e Sam Bennett. E giusto l'anno scorso ha perso da Haller... negli sprint non a ranghi compatti è tutt'altro che infallibile
Van Aert prima del Delfinato 2019 non aveva mai vinto una volata di gruppo.

La volata più numerosa che vinse fu quella dell'Elfstedenronde che citi: 9 uomini di cui il più veloce, van der Poel, che resta chiuso e fa slalom in mezzo agli avversari.

Si, mi stanno sulle palle i Jumbo perché fanno volare anche gli asini.
E quindi? Quando mai ci aveva provato a farle?

La Jumbo è senz'altro la squadra più avanti sotto l'aspetto della preparazione (che non vuol dire doping) e ne trae dei vantaggi. Resta il fatto che non ha mai fatto volare asini. I vari Benoot, Laporte, Tratnik, Dennis, Van Hooydonck, Kuss, vanno forte ma quando conta non li vedi mai reggere il ritmo dei migliori, mai
Ti ricordo la faccia di Remco quando Foss ha vinto mondiale crono.
Ciò il quarto o quinto cronometrista più forte della squadra è diventato campione del mondo


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bicycleran ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:38
pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:21
cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:06

Van Aert prima del Delfinato 2019 non aveva mai vinto una volata di gruppo.

La volata più numerosa che vinse fu quella dell'Elfstedenronde che citi: 9 uomini di cui il più veloce, van der Poel, che resta chiuso e fa slalom in mezzo agli avversari.

Si, mi stanno sulle palle i Jumbo perché fanno volare anche gli asini.
E quindi? Quando mai ci aveva provato a farle?

La Jumbo è senz'altro la squadra più avanti sotto l'aspetto della preparazione (che non vuol dire doping) e ne trae dei vantaggi. Resta il fatto che non ha mai fatto volare asini. I vari Benoot, Laporte, Tratnik, Dennis, Van Hooydonck, Kuss, vanno forte ma quando conta non li vedi mai reggere il ritmo dei migliori, mai
Ti ricordo la faccia di Remco quando Foss ha vinto mondiale crono.
Ciò il quarto o quinto cronometrista più forte della squadra è diventato campione del mondo
Su Foss non ho obiezioni. Mai più ripetute quelle prestazioni e l'anno prossimo va via. Giusto per puntualizzare


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:36 Vinge altra categoria rispetto a quelli là. Ma d'altronde lo sta dimostrando lui stesso ripetendo le medesime prestazioni ad alto livello da diverso tempo.

Van Aert va più forte al Tour forse perché ha un recupero eccellente di giornata in giornata? Perché nelle classiche si trova di fronte ad un tipo di sforzo che assorbe peggio rispetto a quelli che deve sopportare in Francia (basta vedere cosa fa al Fiandre e cosa alla Roubaix, son già due mondi diversi)? Ma sicuramente è perché il doping della Jumbo funziona a mesi alterni, marzo e aprile sono sfortunati, giugno e luglio invece alla grande
Vinge talmente altra categoria che alla Vuelta 2020 non riuscì mai a dare una mano concreta a Roglic in salita.

Prima del Tour 2021, quali sarebbero i grandi risultati di Vingegaard sulle salite lunghe?

Ma Van Aert perché andava così piano in salita nel 2019: https://firstcycling.com/race.php?r=17&y=2019&e=08 ?


luketaro
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:28
luketaro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:19 all'Amstel hanno attaccato ai -90, Pogi gli è andato dietro.
Al Fiandre gli ha lasciato 3 minuti ma ha vinto lo stesso.
Paradossalmente alla freccia attendere il muro finale era l'unico modo per provare a batterlo.

Non c'è nulla da fare...
Gli è andato dietro e lo hanno scarozzato fino al punto in cui li ha mollati tutti là. Mentre quelli del gruppo dietro dormivano.

Alla Freccia hanno attaccato due corridori prima del muro di Huy. DUE. Pogacar o non Pogacar, gli altri hanno corso come degli idioti totali.

E alla Freccia è così ormai da anni, non a caso era diventata il giardino di casa di Valverde prima e Alaphilippe poi.

Voglio dire, se una Ineos, per esempio, corre sempre facendo il suo trenino sgangherato, come pretende di mettere in difficoltà gente come Pogacar ed Evenepoel?

Corrono come quando i più forti li avevano loro, ma i più forti adesso gli hanno gli altri e, interpretando la gara in quel modo, fai lo spettatore non pagante.
E cosa avrebbero dovuto fare all'Amstel, fermarsi? Cosa avrebbero guadagnato? Nulla.

Le fughe da km 0 non servono;
Tentativi dalla media distanza-lunga distanza (80-100 km) inutili;
A provare dalla media distanza (20-40 km) li seguirebbero (se non sono già partiti loro;
A cercare di tenere il loro attacco facendo i succhiaruote li staccherebbero di forza;
Lasciarli sfogare ed inseguirli con la squadra non funziona;
A fare greggismo li batterebbero in volata.

Non c'è modo.


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luketaro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:50
cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:28
luketaro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:19 all'Amstel hanno attaccato ai -90, Pogi gli è andato dietro.
Al Fiandre gli ha lasciato 3 minuti ma ha vinto lo stesso.
Paradossalmente alla freccia attendere il muro finale era l'unico modo per provare a batterlo.

Non c'è nulla da fare...
Gli è andato dietro e lo hanno scarozzato fino al punto in cui li ha mollati tutti là. Mentre quelli del gruppo dietro dormivano.

Alla Freccia hanno attaccato due corridori prima del muro di Huy. DUE. Pogacar o non Pogacar, gli altri hanno corso come degli idioti totali.

E alla Freccia è così ormai da anni, non a caso era diventata il giardino di casa di Valverde prima e Alaphilippe poi.

Voglio dire, se una Ineos, per esempio, corre sempre facendo il suo trenino sgangherato, come pretende di mettere in difficoltà gente come Pogacar ed Evenepoel?

Corrono come quando i più forti li avevano loro, ma i più forti adesso gli hanno gli altri e, interpretando la gara in quel modo, fai lo spettatore non pagante.
E cosa avrebbero dovuto fare all'Amstel, fermarsi? Cosa avrebbero guadagnato? Nulla.

Le fughe da km 0 non servono;
Tentativi dalla media distanza-lunga distanza (80-100 km) inutili;
A provare dalla media distanza (20-40 km) li seguirebbero (se non sono già partiti loro;
A cercare di tenere il loro attacco facendo i succhiaruote li staccherebbero di forza;
Lasciarli sfogare ed inseguirli con la squadra non funziona;
A fare greggismo li batterebbero in volata.

Non c'è modo.

Sì però almeno non tirare insieme a Tadej in fuga, col proprio capitano dietro.
Il fatto che si vada a due velocità non esclude che spesso gli avversari corrano male.
Almeno provarle tutte, prima di alzare bandiera bianca
Ultima modifica di bicycleran il domenica 23 aprile 2023, 19:59, modificato 1 volta in totale.


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:43
pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:36 Vinge altra categoria rispetto a quelli là. Ma d'altronde lo sta dimostrando lui stesso ripetendo le medesime prestazioni ad alto livello da diverso tempo.

Van Aert va più forte al Tour forse perché ha un recupero eccellente di giornata in giornata? Perché nelle classiche si trova di fronte ad un tipo di sforzo che assorbe peggio rispetto a quelli che deve sopportare in Francia (basta vedere cosa fa al Fiandre e cosa alla Roubaix, son già due mondi diversi)? Ma sicuramente è perché il doping della Jumbo funziona a mesi alterni, marzo e aprile sono sfortunati, giugno e luglio invece alla grande
Vinge talmente altra categoria che alla Vuelta 2020 non riuscì mai a dare una mano concreta a Roglic in salita.

Prima del Tour 2021, quali sarebbero i grandi risultati di Vingegaard sulle salite lunghe?

Ma Van Aert perché andava così piano in salita nel 2019: https://firstcycling.com/race.php?r=17&y=2019&e=08 ?
Di tutto l'anno hai preso la tappa ondulata in cui è andato peggio. E immagino che, alla luce del lavoro svolte nelle tappe precedenti e in quello che lo aspettava nelle tappe successive, una volta staccatosi avrà rinunciato a dare tutto per arrivare a 3' dai primi anziché a 15'.
Tutto ciò come se fosse proibito da non si sa bene quale legge superiore migliorare dal primo al secondo anno in una squadra WT (al primo anno da stradista).

Vinge da quando è passato con la Jumbo ha iniziato a migliorare gradualmente, passando dal vincere una tappa al Polonia ad una allo UAE Tour (forse pure qualcos'altro in mezzo ma non mi ricordo) al battere Pogi nei Paesi Baschi e poi arrivare secondo al Tour. E poi...
Non tutti maturano alla stessa età, non capisco quale sia il problema con il danese


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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luketaro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:50 E cosa avrebbero dovuto fare all'Amstel, fermarsi? Cosa avrebbero guadagnato? Nulla.

Le fughe da km 0 non servono;
Tentativi dalla media distanza-lunga distanza (80-100 km) inutili;
A provare dalla media distanza (20-40 km) li seguirebbero (se non sono già partiti loro;
A cercare di tenere il loro attacco facendo i succhiaruote li staccherebbero di forza;
Lasciarli sfogare ed inseguirli con la squadra non funziona;
A fare greggismo li batterebbero in volata.

Non c'è modo.
Ma non c'è modo perché non ci provano nemmeno a trovarlo.

Intanto potevano mettersi tutti a ruota di Pogacar, anziché collaborare con lui. E potevano attaccare a turno, anziché aspettare i suoi attacchi.

Anche Cancellara, ai bei tempi, pareva imbattibile, ma un paio di volte sono riusciti a metterlo in mezzo.

Pure Merckx ha perso un sacco di gare. Ma le perdeva perché i suoi avversari si chiamavano De Vlaeminck e Godefroot e carcavano sempre un modo per fargliela, al contrario degli attuali Pidcock e Ben Healy che corrono per il secondo posto..


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:58
cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:43
pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:36 Vinge altra categoria rispetto a quelli là. Ma d'altronde lo sta dimostrando lui stesso ripetendo le medesime prestazioni ad alto livello da diverso tempo.

Van Aert va più forte al Tour forse perché ha un recupero eccellente di giornata in giornata? Perché nelle classiche si trova di fronte ad un tipo di sforzo che assorbe peggio rispetto a quelli che deve sopportare in Francia (basta vedere cosa fa al Fiandre e cosa alla Roubaix, son già due mondi diversi)? Ma sicuramente è perché il doping della Jumbo funziona a mesi alterni, marzo e aprile sono sfortunati, giugno e luglio invece alla grande
Vinge talmente altra categoria che alla Vuelta 2020 non riuscì mai a dare una mano concreta a Roglic in salita.

Prima del Tour 2021, quali sarebbero i grandi risultati di Vingegaard sulle salite lunghe?

Ma Van Aert perché andava così piano in salita nel 2019: https://firstcycling.com/race.php?r=17&y=2019&e=08 ?
Di tutto l'anno hai preso la tappa ondulata in cui è andato peggio. E immagino che, alla luce del lavoro svolte nelle tappe precedenti e in quello che lo aspettava nelle tappe successive, una volta staccatosi avrà rinunciato a dare tutto per arrivare a 3' dai primi anziché a 15'.
Tutto ciò come se fosse proibito da non si sa bene quale legge superiore migliorare dal primo al secondo anno in una squadra WT (al primo anno da stradista).

Vinge da quando è passato con la Jumbo ha iniziato a migliorare gradualmente, passando dal vincere una tappa al Polonia ad una allo UAE Tour (forse pure qualcos'altro in mezzo ma non mi ricordo) al battere Pogi nei Paesi Baschi e poi arrivare secondo al Tour. E poi...
Non tutti maturano alla stessa età, non capisco quale sia il problema con il danese
Trovami una gara con un percorso simile a quello, prima del 2019, in cui Van Aert è andato bene.

Dopodiché, la crescita di Vingegaard è tutto fuorché graduale e non si cresce in quel modo a 25 anni, a meno che tu non abbia iniziato a correre in bici l'anno prima.

Vingegaard, il giorno dopo la tappa che citi del Polonia 2019, andò in crisi su queste durissime salite qua: https://firstcycling.com/race.php?r=19&y=2019&e=07

Il Vingegaard visto fino ai Baschi 2021 pareva un corridore da Liegi più che uno da Tour eh. E anche qua, ti sfido a trovarmi gli altri corridori, oltre a Vingegaard, tra i vincitori di GT, che non hanno risultati in alta montagna prima dei 25 anni.


Winter
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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 18:30
Qua c'è da dire che il Pogacar che vince il Lunigiana era fisicamente un bambino e quello del secondo anno U23, sulla bici da crono, era ancora parecchio sgangherato.

C'erano evidentemente molti margini su cui lavorare e sia da junior che da U23 era già il top della sua classe, nonostante, appunto, non fosse un corridore già totalmente sgrezzato.

Evenepoel, invece, è arrivato tra gli junior dopo essere stato formato in un contesto calcistico di altissimo livello...ne consegue che era già più maturo fisicamente e, dunque, aveva numeri migliori.

Pogacar, come anche l'altro sloveno, sicuramente gode del fatto di correre in un contesto che rappresenta l'avanguardia per quanto concerne il doping (al contrario della crepuscolare Quick Step e della Alpecin).....però, per quanto, ogni tanto, faccia storcere il naso anche a me, i veri impostori sono altri (oggi Vingegaard, ieri Froome, l'altro ieri Riis).
Pogacar in due anni da junior ha vinto 5 gare
Remco ne ha vinte più di 50
Mvdp più di trenta

E i calendari che faceva erano anche più semplici
Adesso è il nuovo merckx
Vince ovunque
In volate a rango ristretto
In salita
Su strappi
Pure a cronometro

La maggioranza dei corridori vince di più a livello juniores e chiaramente di meno

Anche per lui i dati a crono sono sorprendenti..

2018 campionati europei u23 16esimo
2019.. entra nei 10..stabilmente tra i pro

Com è possibile?
Be non ha una posizione orribile come vingegaard ma non è certo una posizione ottimale come remco


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Epernay e Colmar non saranno dure come quella ma non ci vanno nemmeno lontane. Dopodiché, ancora, non capisco perché uno dopo il primo vero anno da stradista non possa migliorare, anche in maniera sensibile in certi fondamentali, soprattutto se ha mostrato le potenzialità di Wout.

Vinge è cresciuto sì gradualmente tra il 2019 e il 2021 ed effettivamente sembrava più un corridore adatto a salite non lunghe. Ciò non significa che non avesse nelle corde anche quelle lunghe


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Dubbi, domande, sospetti

Messaggio da leggere da Winter »

luketaro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 19:50 E cosa avrebbero dovuto fare all'Amstel, fermarsi? Cosa avrebbero guadagnato? Nulla.

Le fughe da km 0 non servono;
Tentativi dalla media distanza-lunga distanza (80-100 km) inutili;
A provare dalla media distanza (20-40 km) li seguirebbero (se non sono già partiti loro;
A cercare di tenere il loro attacco facendo i succhiaruote li staccherebbero di forza;
Lasciarli sfogare ed inseguirli con la squadra non funziona;
A fare greggismo li batterebbero in volata.

Non c'è modo.
Purtroppo no
Magari all amstel potevano non collaborare ma non sarebbe cambiato nulla
La loro presenza è ininfluente allo sviluppo della corsa (tranne per le cadute)
C è troppa differenza
Remco oggi chiede il cambio a pidcock
Che non glielo da
Un km dopo viene staccato

Oggi dietro erano una trentina
Remco faceva le curve pianissimo
Gli ultimi km è andato a spasso
Eppure non hanno praticamente guadagnato nulla
Altro sport
Lui era l unico bocca chiusa sulla redoute
Come pogacar l altro giorno sul muro di huy


Winter
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 20:31
Vinge è cresciuto sì gradualmente tra il 2019 e il 2021 ed effettivamente sembrava più un corridore adatto a salite non lunghe. Ciò non significa che non avesse nelle corde anche quelle lunghe
I miglioramenti a crono di Vingegaard in 8 mesi non hanno nulla di graduale
Una crono nel 2020 102esimo alla vuelta
E nel 2021 terzo in una tappa del tour
Ma com è possibile?


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Winter ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 20:26 Pogacar in due anni da junior ha vinto 5 gare
Remco ne ha vinte più di 50
Mvdp più di trenta

E i calendari che faceva erano anche più semplici
Adesso è il nuovo merckx
Vince ovunque
In volate a rango ristretto
In salita
Su strappi
Pure a cronometro

La maggioranza dei corridori vince di più a livello juniores e chiaramente di meno

Anche per lui i dati a crono sono sorprendenti..

2018 campionati europei u23 16esimo
2019.. entra nei 10..stabilmente tra i pro

Com è possibile?
Be non ha una posizione orribile come vingegaard ma non è certo una posizione ottimale come remco
E' anche vero che, un mese prima di quell'Europeo, aveva fatto 14° nella crono del Giro di Slovenia stampando lo stesso tempo di Uran.

E sicuramente la Lubiana Xarum e la nazionale slovena non gli mettevano a disposizione chissà quali materiali né chissà quali tecnici.

Diciamo che, vedendo le prestazioni da U23, pensavo potesse fare dei miglioramenti e diventare uno di quegli uomini da corse a tappe forti in salita e capaci di difendersi egregiamente a crono (tipo Nibali).

Le prestazioni a crono dal 2020 in poi sono francamente sorprendenti. Così come quelle sulle pietre.

Però, quantomeno, Pogacar passa pro come uno dei più grandi prospetti delle corse a tappe della sua generazione (con Remco, Bernal e....Sivakov) e sforzandomi un po' riesco a digerirlo. Come riuscirei a digerire Van Aert se non spianasse l'Hautacam.

Vingegaard sta là su coi Padun e coi Tao G. Hart, con la differenza che il primo è durato solo due giorni (fortunatamente) e il secondo si è ridimensionato dopo il Giro. Con questo, invece, corriamo il serio rischio di vedergli fare Charly Gaul per i prossimi 10 anni.

Comunque non cambierà nulla nel prossimo futuro, perché questo ciclismo piace.


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Winter ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 20:37
pietro ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 20:31
Vinge è cresciuto sì gradualmente tra il 2019 e il 2021 ed effettivamente sembrava più un corridore adatto a salite non lunghe. Ciò non significa che non avesse nelle corde anche quelle lunghe
I miglioramenti a crono di Vingegaard in 8 mesi non hanno nulla di graduale
Una crono nel 2020 102esimo alla vuelta
E nel 2021 terzo in una tappa del tour
Ma com è possibile?
Pensa che c'era un tizio, che pure era parecchio sgangherato, che quando ancora aveva il vecchio passaporto centrava addirittura i poliziotti appena sceso di pedana. Poi pure lui era diventato cronoman di livello mondiale :diavoletto: :diavoletto: .

Come vedi i miracoli possono accadere, devono aver letto anche loro il "Manuale del Guerriero della Luce" di Paulo Coelho. :D :D


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Non penso che Healy, Pidcock, Lutsenko e Kron avrebbero potuto migliorare il loro piazzamento dell'Amstel non collaborando.


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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 20:43 Comunque non cambierà nulla nel prossimo futuro, perché questo ciclismo piace.
Ecco, visto che nelle ore passate lo dicevamo: tu da questo punto di vista come ti poni? Posto che non ti vedo fautore delle super-retate o di operazioni speciali varie, saresti per i "silent ban" istigati dalle persone giuste o avresti altre idee per "calmierare" le energie?

Perché come dicevo a livello di operazione spettacolo globalmente quel che si sta vedendo in queste stagioni sta funzionando (per lo meno a livello generale, giacché qui in Italia senza un campione che buchi realmente lo schermo in determinati contesti è dura aspettarsi inversioni di tendenza).


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Winter ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 20:34



Oggi dietro erano una trentina
Remco faceva le curve pianissimo
Gli ultimi km è andato a spasso
Eppure non hanno praticamente guadagnato nulla

non ho capito come ve lo spiegate questo


opinione mia è che poi quando rilanciava lo faceva il doppio di quelli dietro...


2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 20:43
E' anche vero che, un mese prima di quell'Europeo, aveva fatto 14° nella crono del Giro di Slovenia stampando lo stesso tempo di Uran.

E sicuramente la Lubiana Xarum e la nazionale slovena non gli mettevano a disposizione chissà quali materiali né chissà quali tecnici.

Diciamo che, vedendo le prestazioni da U23, pensavo potesse fare dei miglioramenti e diventare uno di quegli uomini da corse a tappe forti in salita e capaci di difendersi egregiamente a crono (tipo Nibali).

Le prestazioni a crono dal 2020 in poi sono francamente sorprendenti. Così come quelle sulle pietre.

Però, quantomeno, Pogacar passa pro come uno dei più grandi prospetti delle corse a tappe della sua generazione (con Remco, Bernal e....Sivakov) e sforzandomi un po' riesco a digerirlo. Come riuscirei a digerire Van Aert se non spianasse l'Hautacam.
Vero
Cmq aveva vinto alla grande l avenir e tante altre gare
Sicuramente era un giovane iper promettente


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Luca90 ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 20:50
Winter ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 20:34 Oggi dietro erano una trentina
Remco faceva le curve pianissimo
Gli ultimi km è andato a spasso
Eppure non hanno praticamente guadagnato nulla
non ho capito come ve lo spiegate questo


opinione mia è che poi quando rilanciava lo faceva il doppio di quelli dietro...
Xk sia in salita che sul piano aveva due marce in più
Considera che gli è saltato il pedale mentre stava per scattare
Sul tratto più duro della redoute
Lui come se nulla fosse


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Abruzzese ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 20:49
cycling_chrnicles ha scritto: domenica 23 aprile 2023, 20:43 Comunque non cambierà nulla nel prossimo futuro, perché questo ciclismo piace.
Ecco, visto che nelle ore passate lo dicevamo: tu da questo punto di vista come ti poni? Posto che non ti vedo fautore delle super-retate o di operazioni speciali varie, saresti per i "silent ban" istigati dalle persone giuste o avresti altre idee per "calmierare" le energie?

Perché come dicevo a livello di operazione spettacolo globalmente quel che si sta vedendo in queste stagioni sta funzionando (per lo meno a livello generale, giacché qui in Italia senza un campione che buchi realmente lo schermo in determinati contesti è dura aspettarsi inversioni di tendenza).
Sono arrivato a un punto in cui, onestamente, non mi interessa granché se qualcuno metterà o meno un freno a certe cose.

Il ciclismo attuale ha talmente tanti problemi che il doping che mette le ali all'asino Vingegaard, nonostante tutto, è pure secondario.

Non so neanche se continuerò a seguire questo sport quando si saranno ritirati Evenepoel, van der Poel e Roglic.

Chi me lo fa fare di vedermi i Vlasov, gli Hugh Carthy, i Jack Haig (solo per citare alcuni tra i "protagonisti" che hanno caratterizzato il povero Giro del Trentino) e le loro lunghe (ma non lunghissime, perché dobbiamo fare gare brevi ed ecsaiting) processioni?

Sarei pure della parrocchia di Pietro e compagnia se non fosse che quest'epoca di vacche grasse ti costringe anche a sorbirti i Colbrelli, i Tao e i Vingegaard.


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Una sola domanda: premettendo che i dubbi che esprimete in questo lungo scambio sono anche i miei, perché una squadra con grandi mezzi per esempio come la Bora non trasforma uno dei suoi migliori atleti in uno schiacciasassi? Ricordiamo l' epoca di Pantani, Marco, pur fortissimo, non è che si levasse da ruota gli avversari come noccioline, a certe pratiche avevano accesso tutti. Ora il copyright è appannaggio solo di alcuni? E se così fosse, perché?


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Gimbatbu ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 9:50 Una sola domanda: premettendo che i dubbi che esprimete in questo lungo scambio sono anche i miei, perché una squadra con grandi mezzi per esempio come la Bora non trasforma uno dei suoi migliori atleti in uno schiacciasassi? Ricordiamo l' epoca di Pantani, Marco, pur fortissimo, non è che si levasse da ruota gli avversari come noccioline, a certe pratiche avevano accesso tutti. Ora il copyright è appannaggio solo di alcuni? E se così fosse, perché?
A me la Bora sembra una squadra che ha avuto un trattamento Bahrain, solamente meno evidente.

Guarda come è calato il rendimento di Vlasov e Higuita rispetto all'anno scorso.


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 12:24
Gimbatbu ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 9:50 Una sola domanda: premettendo che i dubbi che esprimete in questo lungo scambio sono anche i miei, perché una squadra con grandi mezzi per esempio come la Bora non trasforma uno dei suoi migliori atleti in uno schiacciasassi? Ricordiamo l' epoca di Pantani, Marco, pur fortissimo, non è che si levasse da ruota gli avversari come noccioline, a certe pratiche avevano accesso tutti. Ora il copyright è appannaggio solo di alcuni? E se così fosse, perché?
A me la Bora sembra una squadra che ha avuto un trattamento Bahrain, solamente meno evidente.

Guarda come è calato il rendimento di Vlasov e Higuita rispetto all'anno scorso.
A tuo giudizio è un trattamento che prima o poi sarà riservato a tutti o in nome dello spettacolo, realpolitik o chiamiamola come vogliamo, a qualcuno non toccherà?


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udra
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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L'andamento di Higuita e Vlasov lo scorso anno non mi pareva giustificasse un silent ban dell'UCI.
Un giro di Romandia vinto contro Dennis e una tappa in Svizzera pre-Covid, non proprio robe da strabuzzare gli occhi.
Padun 2022 e la Bahrein post intervento a Copenhagen hanno subito un grosso ridimensionamento, quelli sì.


cycling_chrnicles
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Gimbatbu ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 13:06
cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 12:24
Gimbatbu ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 9:50 Una sola domanda: premettendo che i dubbi che esprimete in questo lungo scambio sono anche i miei, perché una squadra con grandi mezzi per esempio come la Bora non trasforma uno dei suoi migliori atleti in uno schiacciasassi? Ricordiamo l' epoca di Pantani, Marco, pur fortissimo, non è che si levasse da ruota gli avversari come noccioline, a certe pratiche avevano accesso tutti. Ora il copyright è appannaggio solo di alcuni? E se così fosse, perché?
A me la Bora sembra una squadra che ha avuto un trattamento Bahrain, solamente meno evidente.

Guarda come è calato il rendimento di Vlasov e Higuita rispetto all'anno scorso.
A tuo giudizio è un trattamento che prima o poi sarà riservato a tutti o in nome dello spettacolo, realpolitik o chiamiamola come vogliamo, a qualcuno non toccherà?
Ci saranno sempre gli intoccabili, ahimé.


cycling_chrnicles
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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udra ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 13:14 L'andamento di Higuita e Vlasov lo scorso anno non mi pareva giustificasse un silent ban dell'UCI.
Un giro di Romandia vinto contro Dennis e una tappa in Svizzera pre-Covid, non proprio robe da strabuzzare gli occhi.
Padun 2022 e la Bahrein post intervento a Copenhagen hanno subito un grosso ridimensionamento, quelli sì.
Beh, Vlasov dopo il covid al TDS è un altro corridore.

I risultati sono calati di netto e non dicono comunque tutto. L'anno scorso, a momenti, fa secondo alla Liegi. Quest'anno è arrivato post musica da ballo.

Higuita è vero che è un discontinuo cronico e che, almeno ai Baschi, qualcosina di buono ha fatto. Però anche nel suo caso il calo di prestazioni è là da vedere.

Poi ci sarebbe pure Hindley, che però è uomo che viene fuori, a quanto pare, solamente nella seconda metà dei grandi giri, per cui diamo il beneficio del dubbio.

L'anno scorso, in questo momento della stagione, la Bora aveva vinto il doppio delle gare che ha vinto in questo 2023 e si apprestava a conquistare Giro e Romandia (corse che non credo vincerà quest'anno). Il calo delle prestazioni di squadra è eloquente. Come è eloquente che, l'anno scorso, i nuovi arrivati Vlasov, Higuita e Hindley hanno fatto le stagioni migliori della carriera.


dietzen
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Gimbatbu ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 9:50 Una sola domanda: premettendo che i dubbi che esprimete in questo lungo scambio sono anche i miei, perché una squadra con grandi mezzi per esempio come la Bora non trasforma uno dei suoi migliori atleti in uno schiacciasassi? Ricordiamo l' epoca di Pantani, Marco, pur fortissimo, non è che si levasse da ruota gli avversari come noccioline, a certe pratiche avevano accesso tutti. Ora il copyright è appannaggio solo di alcuni? E se così fosse, perché?
Beh, queste cose hanno sempre funzionato più o meno: qualcuno arriva prima degli altri a una novità (o a un modo migliore di usare qualcosa che già c'è), poi piano piano arrivano pure gli altri a certe competenze.


Gimbatbu
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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udra ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 13:14 L'andamento di Higuita e Vlasov lo scorso anno non mi pareva giustificasse un silent ban dell'UCI.
Un giro di Romandia vinto contro Dennis e una tappa in Svizzera pre-Covid, non proprio robe da strabuzzare gli occhi.
Padun 2022 e la Bahrein post intervento a Copenhagen hanno subito un grosso ridimensionamento, quelli sì.
Gli interrogativi che pone Cycling però sono legittimi, tralasciamo la Bora che è una squadra decente che spesso vince, ma prendiamo Padun. Perché viene, diciamo così, depotenziato? In fondo a me le sue azioni mi entusiasmarono. Siamo alla ricerca del ciclismo spettacolo? Padun-Fuente a me piaceva, come mi divertivo ai duelli Alarcón vs Antunes o al Colbrelli che beffa Remco ecc. Sinceramente se non mi pongo domande su Vingegaard e compagnia, e infatti non vedo l'ora che inizi il Tour, se mi sono entusiasmato questa primavera come non provavo da Merckx in poi, trovo altamente scorretto che si squalifichino i portoghesi con motivazioni postume, e si dia l' avvertimento mafioso ai Bahrain. Beccateli e squalificateli come tutti gli Alarcón e gli sfigati di questo mondo, ma su basi certe e provate. Horner era diverso da Alarcón?


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Walter_White
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Horner in effetti fu qualcosa di clamoroso e ancora oggi mi chiedo come sia possibile che non l'abbiano cassato dopo o fermato durante


FCC 2019/20: rit.
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udra
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Gimbatbu ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 14:27 Gli interrogativi che pone Cycling però sono legittimi, tralasciamo la Bora che è una squadra decente che spesso vince, ma prendiamo Padun. Perché viene, diciamo così, depotenziato? In fondo a me le sue azioni mi entusiasmarono. Siamo alla ricerca del ciclismo spettacolo? Padun-Fuente a me piaceva, come mi divertivo ai duelli Alarcón vs Antunes o al Colbrelli che beffa Remco ecc. Sinceramente se non mi pongo domande su Vingegaard e compagnia, e infatti non vedo l'ora che inizi il Tour, se mi sono entusiasmato questa primavera come non provavo da Merckx in poi, trovo altamente scorretto che si squalifichino i portoghesi con motivazioni postume, e si dia l' avvertimento mafioso ai Bahrain. Beccateli e squalificateli come tutti gli Alarcón e gli sfigati di questo mondo, ma su basi certe e provate. Horner era diverso da Alarcón?
Padun era una roba completamente fuori contesto, se la gioca con Sella 2008.
Era un ottimo corridore tra gli under, aveva fatto anche bene il primo anno tra i pro, poi però poca roba e all'improvviso tira fuori una due giorni da superman.
Sul parallelo Alarcon-Horner rientra il discorso che si fa qua negli sporadici casi in cui i pesci più piccoli del mare ciclistico vengono "pescati", esibiti come trofei dall'antidoping dato che scalpore non ne fanno (magari localmente, ma dubito che qui, inteso come stampa sportiva, si presti attenzione alla Volta) e additati come mele marce, quando semplicemente non hanno rete di protezione.
Io, come te, cerco di godermi lo spettacolo anche essendo consapevole che certi entourage hanno curricula da far spavento, però le prestazioni dello scorso tour erano al limite del credibile, soprattutto nella due giorni pirenaica.


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Abruzzese
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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udra ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 16:19 Padun era una roba completamente fuori contesto, se la gioca con Sella 2008.
Era un ottimo corridore tra gli under, aveva fatto anche bene il primo anno tra i pro, poi però poca roba e all'improvviso tira fuori una due giorni da superman.
Peraltro (e qui allargo un po' il discorso ad altre situazioni) Padun se si volesse potrebbe essere anche il corridore ideale attraverso cui costruire molta retorica del "riscatto ucraino" che magari avviene in altri ambiti, invece gli vengono concesse solo buone prestazioni una tantum (la cronometro vinta al Gran Camino dello scorso anno, che al momento resta l'ultima vittoria conquistata, o il podio sfiorato alla Coppi&Bartali di quest'anno, a cui evidentemente in generale importa il giusto). Come pure eventuali prestazioni ridimensionate di Vlasov nulla hanno a che vedere con la geopolitica, giacché lo scorso anno in pieno clima da caccia alle streghe (la vicenda Gazprom è ormai arcinota) nei confronti dei russi, lui ha comunque potuto continuare ad esprimersi ad altissimi livelli. Da questo punto di vista le vicende internazionali non hanno inciso più di tanto, tranne nei casi in cui gli atleti si sono proprio trovati impossibilitati a gareggiare oppure a convivere quotidianamente con la preoccupazione che ai propri familiari potesse accadere qualcosa.


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Benoit_Pizzuto
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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udra ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 16:19 Le prestazioni dello scorso tour erano al limite del credibile, soprattutto nella due giorni pirenaica.
Il limite del credible, mon amis, nella due jours sur les pyrénées allo scorso tour è stato sorpassato sulla droite, in corsia d'emergenza mentre gli si mostrava il medio.


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Benoit_Pizzuto ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 19:21
udra ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 16:19 Le prestazioni dello scorso tour erano al limite del credibile, soprattutto nella due giorni pirenaica.
Il limite del credible, mon amis, nella due jours sur les pyrénées allo scorso tour è stato sorpassato sulla droite, in corsia d'emergenza mentre gli si mostrava il medio.
Concordo e non tanto per i capitani, la cosa meno credibile furono gregari anche improbabili improvvisamente trasformati in devastanti distruttori di gruppetti.


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chinaski89 ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 21:05
Benoit_Pizzuto ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 19:21
udra ha scritto: lunedì 24 aprile 2023, 16:19 Le prestazioni dello scorso tour erano al limite del credibile, soprattutto nella due giorni pirenaica.
Il limite del credible, mon amis, nella due jours sur les pyrénées allo scorso tour è stato sorpassato sulla droite, in corsia d'emergenza mentre gli si mostrava il medio.
Concordo e non tanto per i capitani, la cosa meno credibile furono gregari anche improbabili improvvisamente trasformati in devastanti distruttori di gruppetti.
anche mcNulty?


2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
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chinaski89
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Beh direi.. ci fu una due giorni in particolare abbastanza da comiche


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