Re: Sonny Colbrelli
Inviato: martedì 9 aprile 2019, 12:19
La stessa fine la sta facendo AlbaneseTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 9:23E hai ragione. A quasi 30 anni la carriera ha già preso una sua direzione che è difficile poi cambiare con successo. Ecco perchè è importante per i ragazzi di talento non fare la muffa nelle professional italiane senza potersi confrontare con costanza con i migliori. Un giovane di prospettiva nei primi anni deve avere la possibilità di sbagliare e capire cosa fare per poter dare il meglio e questo lo fai solo se hai la possibilità di correre contro i grandi e nei grandi eventi. Solo così puoi capire chi sei e dove puoi arrivare, avendo la possibilità di fare le scelte opportune per tempo.nino58 ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 9:08Giusto.cassius ha scritto: ↑lunedì 8 aprile 2019, 23:56 Il problema di Colbrelli è il suo non essere specialista di qualcosa. Non è uno sprinter e non è un passista veloce, è una via di mezzo.
E a quel punto o sei Sagan o rischi di fare collezione di piazzamenti e nemmeno dei più prestigiosi.
La butto lí: o posa qualche kg per non farsi staccare sul Poggio e sui Muri, o mette su ancora qualche fibra bianca in più per diventare uno sprinter da gruppo
Però non so se , fisiologicamente, a trent'anni sia ancora possibile "autoselezionarsi".
Colbrelli ha corso fino alla soglia dei 27 anni in Bardiani. 5 anni in cui ha vinto 15 corse, principalmente tra Francia e Italia, tutte gare di secondo piano senza avere mai la possibilità di correre al nord. Uno come fa a capire se è adatto o no a certe corse se queste corse non le ha mai disputate?
Secondo me lui al nord può ottenere risultati buoni in qualche semiclassica come la Brabantse Pijl, ma quando il livello sale, lui inevitabilmente può accontentarsi al massimo di un piazzamento nei 10 (il suo miglior risultato al Fiandre, ottenuto 2anni fa).
Albanese è un corridore che da Under vinceva le corse con i prof, si è imbrocchito tutto d'un colpo?
Albanese in due anni e mezzo in Bardiani non e` mai entrato nei 5 in nessuna corsa pro, pur facendo anche delle .2 e delle corse in Asia. Non mi sembra che ora come ora sia cosi` forte perche' il livello Bardiani gli stia stretto, anzi. Non sarebbe il primo che da under-stagista fa bei risultati nel calendario nazionale pro e poi non conferma le aspettative, Zilioli vinse da stagista una 1.1, per dire, e si e` ritirato a 26 anni senza lasciare traccia.
Il tuo discorso non fa una grinza, Lopi. Albanese da quando è passato, ha fatto pena. 2 anni ed una manciata di piazzamenti nei 10, tra l'altro in corse di secondo o terzo piano.Lopi90 ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 16:55Albanese in due anni e mezzo in Bardiani non e` mai entrato nei 5 in nessuna corsa pro, pur facendo anche delle .2 e delle corse in Asia. Non mi sembra che ora come ora sia cosi` forte perche' il livello Bardiani gli stia stretto, anzi. Non sarebbe il primo che da under-stagista fa bei risultati nel calendario nazionale pro e poi non conferma le aspettative, Zilioli vinse da stagista una 1.1, per dire, e si e` ritirato a 26 anni senza lasciare traccia.
Il discorso "dovrebbe correre a un livello piu` alto" ha senso se al livello attuale il corridore in questione domina, altrimenti si puo` dire tutto e il contrario di tutto.
Sono pienamente d'accordo, la Bardiani ha un pessimo ruolino in fatto di giovani lanciati, ogni anno prendono quelli che sembrano fra i migliori under italiani e alla fine hanno tirato fuori un paio di corridori decenti in tutto.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 17:28Il tuo discorso non fa una grinza, Lopi. Albanese da quando è passato, ha fatto pena. 2 anni ed una manciata di piazzamenti nei 10, tra l'altro in corse di secondo o terzo piano.Lopi90 ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 16:55Albanese in due anni e mezzo in Bardiani non e` mai entrato nei 5 in nessuna corsa pro, pur facendo anche delle .2 e delle corse in Asia. Non mi sembra che ora come ora sia cosi` forte perche' il livello Bardiani gli stia stretto, anzi. Non sarebbe il primo che da under-stagista fa bei risultati nel calendario nazionale pro e poi non conferma le aspettative, Zilioli vinse da stagista una 1.1, per dire, e si e` ritirato a 26 anni senza lasciare traccia.
Il discorso "dovrebbe correre a un livello piu` alto" ha senso se al livello attuale il corridore in questione domina, altrimenti si puo` dire tutto e il contrario di tutto.
Resta da capire se il problema è Albanese o la squadra di Albanese (e credo che qui voleva venire a parare Sceriffo). La Bardiani negli ultimi 15 anni ha fatto passare un sacco di giovani talenti, alcuni dei quali dovevano spaccare il mondo dopo quello che avevano fatto da under. Tanti tra questi sono finiti subito, ritirandosi già a 25 anni o giù di lì. Pochi sono riusciti poi a fare una buona/ottima carriera e anche alcuni di questi ultimi hanno comunque disatteso le aspettative. Ad esempio Modolo, che al primo anno da prof fece subito 4° alla Sanremo. Sembrava il punto di partenza verso una carriera da campione invece negli anni successivi ha fatto delle buone stagioni, ma senza più dare l'impressione di poter diventare un grande. A 32 anni s'è ritrovato gregario.
Arrivati ad un certo punto, viene spontaneo chiedersi se la Bardiani s'è specializzata nell'ingaggiare giovani già (s)finiti da under oppure se la colpa è proprio della squadra che è diventata incapace di far crescere bene i giovani. L'alternativa è una via di mezzo tra queste due opzioni 'estreme'.
Non ne sarei così sicuro. Questa primavera è andato molto peggio che 2 anni fa (debutto assoluto al nord), nel 2016 fece podio all'amstel, anche se col vecchio percorso. A me pare proprio che non riesca più ad alzare il suo livello, è al terzo anno nel WT. Ha qualche buon colpo all'anno, ma non è un corridore da fare capitano al nord. Anch'io credo che al meglio potrebbe ambire alla freccia del brabante o all'attraverso le fiandre, queste sono le sue corse.GregLemond ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 9:30 Il problema di colbrelli è che ha l esperienza di un 23 enne.
Ma ha 30 anni.
Buttale via.Eroica ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 18:59Non ne sarei così sicuro. Questa primavera è andato molto peggio che 2 anni fa (debutto assoluto al nord), nel 2016 fece podio all'amstel, anche se col vecchio percorso. A me pare proprio che non riesca più ad alzare il suo livello, è al terzo anno nel WT. Ha qualche buon colpo all'anno, ma non è un corridore da fare capitano al nord. Anch'io credo che al meglio potrebbe ambire alla freccia del brabante o all'attraverso le fiandre, queste sono le sue corse.GregLemond ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 9:30 Il problema di colbrelli è che ha l esperienza di un 23 enne.
Ma ha 30 anni.
Stiamo parlando di un corridore che, se si ritirasse domani e non fra 6-7 stagioni com'è lecito, avrebbe un palmares da farci la firma.herbie ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 19:19Buttale via.Eroica ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 18:59Non ne sarei così sicuro. Questa primavera è andato molto peggio che 2 anni fa (debutto assoluto al nord), nel 2016 fece podio all'amstel, anche se col vecchio percorso. A me pare proprio che non riesca più ad alzare il suo livello, è al terzo anno nel WT. Ha qualche buon colpo all'anno, ma non è un corridore da fare capitano al nord. Anch'io credo che al meglio potrebbe ambire alla freccia del brabante o all'attraverso le fiandre, queste sono le sue corse.GregLemond ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 9:30 Il problema di colbrelli è che ha l esperienza di un 23 enne.
Ma ha 30 anni.
Non è che se uno non vince le monumento fa schifo eh....
Colbrelli attualmente è pur sempre uno dei migliori corridori da classiche italiani. Quest'anno ha già vinto a livello internazionale, ma nelle corse del pavè non ha brillato. E' più un corridore da Amstel/Liegi però secondo me. Certamente, come dite voi, avrebbe potuto e ddovuto iniziare prima a fare esperienza in queste corse. Tuttavia sulle Ardenne è già qualche anno che ci va.
Ha vittorie in corse di livello internazionale in tutte le ultime stagioni fatte.
Sì, non primeggia in nessuna "specialità", ma non soffre le distanze importanti ed è comunque un corridore vincente di volata di gruppetto, cosa che gli garantisce numerose opportunità durante l'anno. Ha il "pregio" di essere anche un corridore da pioggia.
Che deve fare? Mettere nel mirino Alaphilippe e puntare a batterlo regolarmente?
Piuttosto, io preferirei vederlo più "regolare", più presente in tutti i periodi della stagione, perchè un corridore veloce, sulla quantità, anche quando non è al top, finisce per raccogliere sempre.
Non ci sono solo le monumento. Ci sono corse molto importanti come Freccia, Amstel , Harelbeke, Gand, Strade Bianche, Het Volk, San Sebastian, Amburgo... Non mi pare abbia tutti questi risultati.giorgio ricci ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 23:42 L'anno scorso ha fatto un buon Tour. Ha trovato un Sagan super. L'impegno ce lo mette. Anche se non vincerà mai una monumento, potrebbe realizzarsi nel vincere altre corse.
Facesse una carriera come Ferrigato o Leali o Commesso non sarebbe mica da buttare. Quantitativamente ha già vinto più di loro, sulla qualita, non ha vinto male. Gli manca il colpaccio, per me una tappa al Tour e una classica come Parigi Tours lo farebbe già entrare in quella fascia di corridori da ricordare.
Non tutti possono nascere Sagan, Alaphilippe ecc. Es. Maciste Zanini é stato una speranza non realizzata?. Io non penso, ha un palmares pesante senza avere tuttavia vinto una Grande classica. Adesso ci sono queste 'monumento' che distorgono il senso del ciclismo. E basta con sta definizione che è un insulto alla storia di questo sport.
P.s. Albanese passó come promessa, dopo una bella stagione dilettanti fece cemtro al Matteotti prima gara da pro. Comincio a pensare che fosse la stagione della vita.
sono d'accordo con te. Se mi parli di "concorrenza limitata" per le semiclassiche italiane, però l'Het Volk non ci sta tra le altre che hai citato, mentre Harelbeke sì. Ha la tradizione, ma da sempre come prima corsa in stile fiammingo i capitani la lasciano alle seconde linee, e spesso sono anche indietro quanto a condizione. Se è per quello anche Tre Valli e Emilia hanno questa tradizione, alle volte non grande partecipazione e sono pure generalmente più dure dell'Het Volk. Tra le corse "molto importanti" non vedo perchè non citare le classiche oggi autunnali italiane, tutte di grande tradizione, notevole difficoltà, e vicine al Lombardia anche con partecipazione di tutto rispetto.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 23:52Non ci sono solo le monumento. Ci sono corse molto importanti come Freccia, Amstel , Harelbeke, Gand, Strade Bianche, Het Volk, San Sebastian, Amburgo... Non mi pare abbia tutti questi risultati.giorgio ricci ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 23:42 L'anno scorso ha fatto un buon Tour. Ha trovato un Sagan super. L'impegno ce lo mette. Anche se non vincerà mai una monumento, potrebbe realizzarsi nel vincere altre corse.
Facesse una carriera come Ferrigato o Leali o Commesso non sarebbe mica da buttare. Quantitativamente ha già vinto più di loro, sulla qualita, non ha vinto male. Gli manca il colpaccio, per me una tappa al Tour e una classica come Parigi Tours lo farebbe già entrare in quella fascia di corridori da ricordare.
Non tutti possono nascere Sagan, Alaphilippe ecc. Es. Maciste Zanini é stato una speranza non realizzata?. Io non penso, ha un palmares pesante senza avere tuttavia vinto una Grande classica. Adesso ci sono queste 'monumento' che distorgono il senso del ciclismo. E basta con sta definizione che è un insulto alla storia di questo sport.
P.s. Albanese passó come promessa, dopo una bella stagione dilettanti fece cemtro al Matteotti prima gara da pro. Comincio a pensare che fosse la stagione della vita.
Ha vinto un pò di semiclassiche italiane abbastanza decadute ove spesso negli ultimi anni la concorrenza era molto limitata.
Poi sono d'accordo sul fatto che possa fare un'onesta carriera, ma non si può certo paragonare a chi vince le monumento o lare corse ancora.
infatti, io spero davvero che faccia bene al brabante, semplicemente non credo abbia nelle sue corde le classiche più impegnativeherbie ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 19:19Buttale via.Eroica ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 18:59Non ne sarei così sicuro. Questa primavera è andato molto peggio che 2 anni fa (debutto assoluto al nord), nel 2016 fece podio all'amstel, anche se col vecchio percorso. A me pare proprio che non riesca più ad alzare il suo livello, è al terzo anno nel WT. Ha qualche buon colpo all'anno, ma non è un corridore da fare capitano al nord. Anch'io credo che al meglio potrebbe ambire alla freccia del brabante o all'attraverso le fiandre, queste sono le sue corse.GregLemond ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 9:30 Il problema di colbrelli è che ha l esperienza di un 23 enne.
Ma ha 30 anni.
Non è che se uno non vince le monumento fa schifo eh....
L'Het Volk negli ultimi anni sta avendo livelli di partecipazione molto alti, basta vedere gli ultimi vincitori. Ad ogni modo, il mio non era un elenco che aveva la pretesa d'essere esaustivo, ma serviva solo per far capire che a Colbrelli i risultati mancano non solo nelle 5 monumento ma praticamente anche in quasi tutte le altre corse in linea più importanti al giorno d'oggi. Sottolineo quest'aspetto perchè in effetti Sonny ha vinto diverse semiclassiche italiane. Alcune di queste corse fino a qualche tempo fa avevano grande appeal e importanza, ma purtroppo negli ultimi anni hanno perso molto del loro prestigio. Tanto per fare un'esempio, la Tre Valli Varesine negli ultimi 10 anni ha visto vincitori del calibro di Veilleux, Durasek, Geniez, Skujins. Non è più la Tre Valli di un tempo. E ho preso la più importante tra le semiclassiche italiane che ha vinto. Ad oggi, secondo me, la corsa più importante che ha vinto, contestualizzando il tutto ai giorni nostri, è la Freccia del Brabante.herbie ha scritto: ↑mercoledì 10 aprile 2019, 0:05sono d'accordo con te. Se mi parli di "concorrenza limitata" per le semiclassiche italiane, però l'Het Volk non ci sta tra le altre che hai citato, mentre Harelbeke sì. Ha la tradizione, ma da sempre come prima corsa in stile fiammingo i capitani la lasciano alle seconde linee, e spesso sono anche indietro quanto a condizione. Se è per quello anche Tre Valli e Emilia hanno questa tradizione, alle volte non grande partecipazione e sono pure generalmente più dure dell'Het Volk. Tra le corse "molto importanti" non vedo perchè non citare le classiche oggi autunnali italiane, tutte di grande tradizione, notevole difficoltà, e vicine al Lombardia anche con partecipazione di tutto rispetto.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 23:52Non ci sono solo le monumento. Ci sono corse molto importanti come Freccia, Amstel , Harelbeke, Gand, Strade Bianche, Het Volk, San Sebastian, Amburgo... Non mi pare abbia tutti questi risultati.giorgio ricci ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2019, 23:42 L'anno scorso ha fatto un buon Tour. Ha trovato un Sagan super. L'impegno ce lo mette. Anche se non vincerà mai una monumento, potrebbe realizzarsi nel vincere altre corse.
Facesse una carriera come Ferrigato o Leali o Commesso non sarebbe mica da buttare. Quantitativamente ha già vinto più di loro, sulla qualita, non ha vinto male. Gli manca il colpaccio, per me una tappa al Tour e una classica come Parigi Tours lo farebbe già entrare in quella fascia di corridori da ricordare.
Non tutti possono nascere Sagan, Alaphilippe ecc. Es. Maciste Zanini é stato una speranza non realizzata?. Io non penso, ha un palmares pesante senza avere tuttavia vinto una Grande classica. Adesso ci sono queste 'monumento' che distorgono il senso del ciclismo. E basta con sta definizione che è un insulto alla storia di questo sport.
P.s. Albanese passó come promessa, dopo una bella stagione dilettanti fece cemtro al Matteotti prima gara da pro. Comincio a pensare che fosse la stagione della vita.
Ha vinto un pò di semiclassiche italiane abbastanza decadute ove spesso negli ultimi anni la concorrenza era molto limitata.
Poi sono d'accordo sul fatto che possa fare un'onesta carriera, ma non si può certo paragonare a chi vince le monumento o lare corse ancora.
Per me proprio qui sta il problema con Colbrelli. Un tempo la diffrenza di livello fra le semiclassiche italiane e le grandi classiche non era cosi` elevata ed era assolutamente logico aspettarsi che un corridore in grado di vincere numerose corse nel calendario italiano fosse anche protagonista negli appuntamenti importanti. Stesso discorso vale per gli altri calendari nazionali. Ora il divario fra WT e il resto e` molto piu` ampio, ed e` pieno di corridori che nelle corse locali fanno il bello e il cattivo tempo e nel WT sono comparse anche piu` di Colbrelli. Per non piangerci addosso come italiani, prendiamo Barbero, Coquard, Dupont, Vichot, che nel loro cortile sono sempre protagonisti e quando il livello si alza spariscono.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑mercoledì 10 aprile 2019, 9:06 Tanto per fare un'esempio, la Tre Valli Varesine negli ultimi 10 anni ha visto vincitori del calibro di Veilleux, Durasek, Geniez, Skujins. Non è più la Tre Valli di un tempo. E ho preso la più importante tra le semiclassiche italiane che ha vinto.
Amici tenete pur sempre presente che qui non è un videogame. E che Colbrelli ha sfiorato due volte di battere Sagan al Tour.
Sonny lo tifiamo e ci esalta pure quando fa i numeri che ha fatto.
Certo, però a parte la battuta di niky, non mi pare che si stia mancando di rispetto a Sonny. Abbiamo fatto delle valutazioni sulla sua carriera visto che ha 29 anni ed è normale a questo punto fare dei bilanci. Dire che non è un fenomeno non è certo un'offesa.
Ma ci mancherebbe non voleva essere minimamente una mancanza di rispetto nei confronti di Sonny e mi scuso con lui e con tutti se così è stato.
Vorrei proprio chiedere a Sagan che cavolo gli è saltato in mente quando ha battezzato la sua ruota, ok che era messo bene Sonny però..sceriffo ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2019, 20:16 Niente da fare anche oggi per il grande Sonny. Non è un corridore da volate di gruppo e nemmeno da GC. Non va in fuga, e aspetta di giocarsela con i big. Forse un giorno riuscirà a vincere una corsa che conta, ma credo che l'unico modo per lui sarebbe provare una fuga da lontano.
Secondo me oggi Peter non aveva una gran gamba. L'ho visto un paio di volte al vento, e non è da luichinaski89 ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2019, 21:51Vorrei proprio chiedere a Sagan che cavolo gli è saltato in mente quando ha battezzato la sua ruota, ok che era messo bene Sonny però..sceriffo ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2019, 20:16 Niente da fare anche oggi per il grande Sonny. Non è un corridore da volate di gruppo e nemmeno da GC. Non va in fuga, e aspetta di giocarsela con i big. Forse un giorno riuscirà a vincere una corsa che conta, ma credo che l'unico modo per lui sarebbe provare una fuga da lontano.
da GC non credo abbia mai pensato di esserlo, neanche da sbronzo...sceriffo ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2019, 20:16 Niente da fare anche oggi per il grande Sonny. Non è un corridore da volate di gruppo e nemmeno da GC. Non va in fuga, e aspetta di giocarsela con i big. Forse un giorno riuscirà a vincere una corsa che conta, ma credo che l'unico modo per lui sarebbe provare una fuga da lontano.
La tappa di ieri ha dato una testimonianza eloquente: non vince Viviani, non vince Sagan, non vince Ewan, non vince Matthews, altri clienti scomodi sono rimasti indietro. Uno dice: "finalmente è il giorno buono per Sonny". E invece no: ti salta fuori Van Aert, le cui doti ormai conosciamo tutti, seppur sta facendo solo da quest'anno un'attività su strada molto più intensa, e anche stavolta si commenta un semplice piazzamento. Insomma, nella varietà di vincitori che sta proponendo il Tour, Sonny non riesce ancora ad inserire il suo nome, gli manca sempre qualcosa per poter essere lì a mettere la propria ruota davanti a tutti gli altri (lo scorso anno duellò molto bene con Sagan e ottenne due bei secondi posti).sceriffo ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2019, 20:16 Niente da fare anche oggi per il grande Sonny. Non è un corridore da volate di gruppo e nemmeno da GC. Non va in fuga, e aspetta di giocarsela con i big. Forse un giorno riuscirà a vincere una corsa che conta, ma credo che l'unico modo per lui sarebbe provare una fuga da lontano.
Beh dai, anni fa al Giro di Padania il ceffone lo prese (la situazione però era completamente diversa, occorre ricordarlo), stavolta l'ha dato luirobot1 ha scritto: ↑martedì 16 luglio 2019, 1:07 Sonny non riesce a battere Sagan e Van Aert, ma in altre cose è il numero 1
https://video.repubblica.it/sport/tour- ... P1-S5.4-F4
Avoja, gente ben peggio di Colbrelli ci sta bene nel WT.frcre ha scritto: ↑martedì 16 luglio 2019, 2:42 Non sarei critico nei suoi confronti.
É un corridore forte, ma non un fenomeno.
Con una start list del genere restando in gruppo non é in grado di battere i vari Sagan, Van Aert, Alaphilippe.
Sta facendo molta fatica pure uno più forte come Matthews.
Da qui a fine carriera potrebbe raccogliere qualcosa, non é da escludere che gli possa riuscire un colpo in una classica di livello.
Per le tappe al Tour magari proverei qualche fuga piuttosto che accontentarsi del piazzamento dietro ai fenomeni.
Comunque nel complesso é un buonissimo corridore, ma non un campione.
Nel world tour ci sta più che dignitosamente.
Questa analisi mi trova perfettamente d'accordo. Per quest'anno cercherei sicuramente una fuga in questo Tour e inizierei a risparmiare anche un pò di energie. Finora ha tenuto duro in tappe comunque piuttosto complesse, che ti prosciugano. Parlo di risparmio di energie perchè potrebbe aprirgli la possibilità di presentarsi tonico alla Vuelta. E qui sarebbe meno difficile vincere, metti poi che trova una Vuelta come quella del poker di Trentin, con poche ruote veloci, ed è in grado di piazzarne pure 2/3 di vittorie. Per la sua caratura sarebbe ottimo cominciare da questo.frcre ha scritto: ↑martedì 16 luglio 2019, 2:42 Non sarei critico nei suoi confronti.
É un corridore forte, ma non un fenomeno.
Con una start list del genere restando in gruppo non é in grado di battere i vari Sagan, Van Aert, Alaphilippe.
Sta facendo molta fatica pure uno più forte come Matthews.
Da qui a fine carriera potrebbe raccogliere qualcosa, non é da escludere che gli possa riuscire un colpo in una classica di livello.
Per le tappe al Tour magari proverei qualche fuga piuttosto che accontentarsi del piazzamento dietro ai fenomeni.
Comunque nel complesso é un buonissimo corridore, ma non un campione.
Nel world tour ci sta più che dignitosamente.
Se Colbrelli voleva provare a vincere una tappa andando in fuga, doveva tentare di andare in avanscoperta in questa prima settimana di Tour de France. Ormai non ci sono più molte occasioni per una fuga che arrivi in porto in tappe adatte alle caratteristiche del bresciano. Ci sono i tapponi pirenaici e alpini ma non sono adatti a Colbrelli e poi ci sono tre tappe piatte per velocisti e quindi dubito che le squadre degli sprinter si lascino sfuggire queste ultime opportunità. L'unica frazione perfetta per un corridore come Colbrelli è quella di Gap ma considerando che in gruppo ci sono corridori come Matthews, Ewan e Kristoff che non hanno ancora vinto in questo Tour, per me le loro squadre terranno chiusa la corsa perchè sarà una ghiotta occasione per loro.nikybo85 ha scritto: ↑martedì 16 luglio 2019, 10:35Questa analisi mi trova perfettamente d'accordo. Per quest'anno cercherei sicuramente una fuga in questo Tour e inizierei a risparmiare anche un pò di energie. Finora ha tenuto duro in tappe comunque piuttosto complesse, che ti prosciugano. Parlo di risparmio di energie perchè potrebbe aprirgli la possibilità di presentarsi tonico alla Vuelta. E qui sarebbe meno difficile vincere, metti poi che trova una Vuelta come quella del poker di Trentin, con poche ruote veloci, ed è in grado di piazzarne pure 2/3 di vittorie. Per la sua caratura sarebbe ottimo cominciare da questo.frcre ha scritto: ↑martedì 16 luglio 2019, 2:42 Non sarei critico nei suoi confronti.
É un corridore forte, ma non un fenomeno.
Con una start list del genere restando in gruppo non é in grado di battere i vari Sagan, Van Aert, Alaphilippe.
Sta facendo molta fatica pure uno più forte come Matthews.
Da qui a fine carriera potrebbe raccogliere qualcosa, non é da escludere che gli possa riuscire un colpo in una classica di livello.
Per le tappe al Tour magari proverei qualche fuga piuttosto che accontentarsi del piazzamento dietro ai fenomeni.
Comunque nel complesso é un buonissimo corridore, ma non un campione.
Nel world tour ci sta più che dignitosamente.
Intendi una sculacciata?Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 18 luglio 2019, 15:17vuole il 2° posto nella classifica della maglia verde. Magari poi tirerà un pugno a Sagan in discesa
Colbrelli è da sempre chiamato il cobra. Infatti anche il suo fan club sì chiama “Cobra SC Fan Club”.
Questo trasforma tutticassius ha scritto: ↑domenica 28 marzo 2021, 22:47 Colbrelli dal 2014 vince sempre almeno una corsa professionistica ogni anno:
5 nel 2014 (tutte .1)
3 nel 2015 (1 HC, il GP Beghelli)
7 nel 2016 (2 HC, GP Lugano e Tre Valli)
3 nel 2017 (1 WT - tappa alla Pa-Ni, e la Freccia del Brabante (HC))
4 nel 2018 (1 WT - tappa al Tour de Suisse)
3 nel 2019 (3 corse HC)
1 nel 2020
E' un ottimo velocista di seconda fascia che tiene bene su percorsi anche discretamente duri.
Sai che nelle classiche non farà mai più di una onesta top10, ma è un corridore che per una WT di non grandissime ambizioni può ancora fare 2-3 anni di buon livello. Oppure, per carità, può salire di livello (come squadra) calando di ruolo per fare il gregario di lusso.
Ecco, pensando a Colbrelli, un paio di stagioni nel Wolf Pack ne avrebbero fatto un altro corridore.