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Dorsali ufficiali: http://www.scmobililissone.com/image/El ... 202016.pdf

Sito ufficiale: http://www.scmobililissone.com/

Presente nella corsa di casa! E conoscendo percorso e forma credo che a meno di una fuga bidone al primo giro del circuito Nizzolo è motivato e abbastanza in forma per fare bis

La vince Jalabert.

Patate ha scritto:La vince Jalabert.

E' già pronta la registrazione.

Nuovo sito della corsa
http://www.coppaagostoni.it/

Patate ha scritto:La vince Jalabert.

nel delirio mistico di anni visioni forzate e ripetute ormai m'immagino che Gianni Faresin riesca a vincere quell'edizione del 2002.

dovremmo ri-girare l'ultimo km in cui Gianni con un millimetrico colpo di reni da pistard strappa il prezioso successo a Jaja.

e poi scambiare di nascosto la preziosa reliquia nelle teche rai

l'originale la si può tranquillamente buttare nel Lambro

mi piace ricordare il sobrio albo d'oro della corsetta:
Malabrocca, Zilioli, Gimondi x2, Bitossi x3, Merckx, De Vlaeminck x2, Moser x2, Saronni x2, Battaglin,
Chioccioli, Bugno x2, Fondriest, Casagrande x2, Tafi, Ullrich, Jaja, Lele Sella, Possato, Rebellin..

p.s.
da palinsesto raisport 2 replica alle 18:45
poi 19:30 radiocorsa

Colbrelli, Ulissi, Gavazzi.

Celun ha scritto:mi piace ricordare il sobrio albo d'oro della corsetta:
Malabrocca, Zilioli, Gimondi x2, Bitossi x3, Merckx, De Vlaeminck x2, Moser x2, Saronni x2, Battaglin,
Chioccioli, Bugno x2, Fondriest, Casagrande x2, Tafi, Ullrich, Jaja, Lele Sella, Possato, Rebellin..

p.s.
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Certo che fa tristezza vedere corse come questa, che una volta erano terreno di scontro tra i più grandi, morire così, nel disinteresse generale. Il mio è l'ottavo post che gli viene dedicato nel nostro forum. Figuriamoci l'interesse che può suscitare in ambienti anche solo un pelino meno ciclofili...

Felice ha scritto:

Celun ha scritto:mi piace ricordare il sobrio albo d'oro della corsetta:
Malabrocca, Zilioli, Gimondi x2, Bitossi x3, Merckx, De Vlaeminck x2, Moser x2, Saronni x2, Battaglin,
Chioccioli, Bugno x2, Fondriest, Casagrande x2, Tafi, Ullrich, Jaja, Lele Sella, Possato, Rebellin..

p.s.
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Certo che fa tristezza vedere corse come questa, che una volta erano terreno di scontro tra i più grandi, morire così, nel disinteresse generale. Il mio è l'ottavo post che gli viene dedicato nel nostro forum. Figuriamoci l'interesse che può suscitare in ambienti anche solo un pelino meno ciclofili...

Sì, ma qui c'è un filone di leggero snobismo verso ciò che è nostrano.

Colbrelli ha fatto una scelta giusta andando al Barhain.
Considerando che al momento corre per una Professional, i risultati sono già più che lusinghieri, ma per fare il salto di qualità definitivo gli serve una squadra più apprezzata. E vista la piega che sta prendendo il Barhain, la scelta è ulteriormente avvalorata.

All' Europeo sarà tutt' altra storia, ma con un Colbrelli e un Ulissi così, magari si può vedere alla gara con sicurezza ulteriore.

Felice ha scritto:

Celun ha scritto:mi piace ricordare il sobrio albo d'oro della corsetta:
Malabrocca, Zilioli, Gimondi x2, Bitossi x3, Merckx, De Vlaeminck x2, Moser x2, Saronni x2, Battaglin,
Chioccioli, Bugno x2, Fondriest, Casagrande x2, Tafi, Ullrich, Jaja, Lele Sella, Possato, Rebellin..

p.s.
da palinsesto raisport 2 replica alle 18:45
poi 19:30 radiocorsa

Certo che fa tristezza vedere corse come questa, che una volta erano terreno di scontro tra i più grandi, morire così, nel disinteresse generale. Il mio è l'ottavo post che gli viene dedicato nel nostro forum. Figuriamoci l'interesse che può suscitare in ambienti anche solo un pelino meno ciclofili...

Il problema dell'Agostoni e corse simili è solo un sottoprodotto della grande crisi numerica del avevi ciclismo italiano.

I primi 4 dalla classifica di CQ sono i numeri 4, 2, 11 e 10 del ciclismo italiano, con i capitani delle prime 3 squadre, atleti significativi del panorama nazionale dunque. Il problema è che venti anni fa se prendevi 4 dei primi 15 italiani corridori di assoluto valore mondiale, oggi hai dignitosi comprimari.

Lopi90 ha scritto:

Felice ha scritto:

Celun ha scritto:mi piace ricordare il sobrio albo d'oro della corsetta:
Malabrocca, Zilioli, Gimondi x2, Bitossi x3, Merckx, De Vlaeminck x2, Moser x2, Saronni x2, Battaglin,
Chioccioli, Bugno x2, Fondriest, Casagrande x2, Tafi, Ullrich, Jaja, Lele Sella, Possato, Rebellin..

p.s.
da palinsesto raisport 2 replica alle 18:45
poi 19:30 radiocorsa

Certo che fa tristezza vedere corse come questa, che una volta erano terreno di scontro tra i più grandi, morire così, nel disinteresse generale. Il mio è l'ottavo post che gli viene dedicato nel nostro forum. Figuriamoci l'interesse che può suscitare in ambienti anche solo un pelino meno ciclofili...

Il problema dell'Agostoni e corse simili è solo un sottoprodotto della grande crisi numerica del avevi ciclismo italiano.

I primi 4 dalla classifica di CQ sono i numeri 4, 2, 11 e 10 del ciclismo italiano, con i capitani delle prime 3 squadre, atleti significativi del panorama nazionale dunque. Il problema è che venti anni fa se prendevi 4 dei primi 15 italiani corridori di assoluto valore mondiale, oggi hai dignitosi comprimari.

La decadenza del ciclismo italiano è sicuramente un fattore. Non credo però che sia il fattore determinante, anche perché i migliori italiani non è che si scannino per mettere nel palmarès queste corse. Mi sbaglierò, ma guardando, ad esempio, gli ultimi 15 anni, i Bettni, i De Luca, i Rebellin, non mi sembra che brillassero per numero di partecipazioni a corse come questa. E poi, prima, c'erano anche i grandi stranieri... Un De Vlaeminck, ad esempio... Uno dei grandi delle classiche del nord, maestro del pavé... Un po' come se negli ultimi anni fossero venuti a cercare di vincere l'Agostoni i Boonen e i Cancellara...

Negli ultimi 10 anni (diciamo dalla creazione del Pro Tour, che segna la crisi definitiva di queste corse) comunque sul podio dell'agostoni ci sono saliti Di Luca, Pozzato, Nibali, Rebellin, Paolini, Bertagnolli, Pellizotti, insomma, parecchi dei maggiori interpreti del ciclismo italiano. Insomma non gode di ottima salute ma comunque si tiene su livelli decenti, non è collassata completamente come tante altre corse.

Sugli stranieri sicuramente pesa l'aumento del numero di paesi in cui si corre e anche qui il declino del ciclismo italiano, De Vlaeminck veniva a sfidare i grandi campioni locali, oggi un Sagan per dire, cosa aggiungerebbe alla sua carriera battendo Colbrelli e Gavazzi? Per attirare grossi nomi stranieri servirebbero ingaggi sontuosi, che nessun organizzatore in Italia può permettersi.

Felice, lo sai anche tu come funziona e come funzionava in particolar modo per le corse "non monumento".
Si son alzati i costi, si son abbassate le entrate, per cui si taglia sui gettoni presenza costosi (o "rimborsi spese", chiamali come vuoi ).

Nello sfacelo però mi piace evidenziare qualche dato positivo, che pure c'è. Come è stato già scritto, altre gare sono del tutto collassate, invece queste corse di questo periodo hanno trovato un format nell'insieme interessantissimo, andando a formare un settembre pedalato ricchissimo di appuntamenti, in Italia. Il primo pericolo, ovvero quello di chiudere, è stato quindi superato. Ora il prossimo step sarà convincere un tot di formazioni straniere di livello che venire a disputare 10 corse in 20 giorni, con un clima gradevole e avendo la possibilità di preparare al meglio gli ultimi appuntamenti stagionali, è un programma di tutto rispetto, anche perché il valore della singola vittoria è più alto - per un corridore - di una tappa in una corsetta di seconda fascia.

Serve che queste gare tengano duro ancora un po' e si rafforzino l'una con l'altra, e la speranza di rivedere ai loro nastri di partenza qualche big internazionale non sembrerà più un'utopia.

Admin ha scritto:Nello sfacelo però mi piace evidenziare qualche dato positivo, che pure c'è. Come è stato già scritto, altre gare sono del tutto collassate, invece queste corse di questo periodo hanno trovato un format nell'insieme interessantissimo, andando a formare un settembre pedalato ricchissimo di appuntamenti, in Italia. Il primo pericolo, ovvero quello di chiudere, è stato quindi superato. Ora il prossimo step sarà convincere un tot di formazioni straniere di livello che venire a disputare 10 corse in 20 giorni, con un clima gradevole e avendo la possibilità di preparare al meglio gli ultimi appuntamenti stagionali, è un programma di tutto rispetto, anche perché il valore della singola vittoria è più alto - per un corridore - di una tappa in una corsetta di seconda fascia.

Serve che queste gare tengano duro ancora un po' e si rafforzino l'una con l'altra, e la speranza di rivedere ai loro nastri di partenza qualche big internazionale non sembrerà più un'utopia.

Facciamo però anche attenzione, io sono stato il principale sostenitore dell'ipotesi di relativa buona salute di queste corse, ma riuscire a rimediare una startlist decente è solo uno degli aspetti per la sopravvivenza di una corsa. Il Gp Camaiore sembrava aver trovato una buona posizione, con ottima partecipazione (nel 2013 troviamo nei primi 10 Sagan, Ulissi, Nocentini, Nibali, Menchov e Scarponi, tante classiche Pro Tour faticano ad avere un ordine d'arrivo simile) e poco dopo gli organizzatori hanno ritenuto più conveniente confluire nella Tirreno-Adriatico. Idem il giro del Lazio, chiuso dopo una bella vittoria di un campione come Valverde, che non era bastata a risollevare l'interesse generale.

Ora che vivo in Olanda ho meno presente la situazione di altri fattori molto importanti, come ad esempio la copertura televisiva delle corse, o il seguito diretto a bordo strada, come sono messe al riguardo?

Lopi90 ha scritto: Ora che vivo in Olanda ho meno presente la situazione di altri fattori molto importanti, come ad esempio la copertura televisiva delle corse, o il seguito diretto a bordo strada, come sono messe al riguardo?

Sono stato in questi giorni a Bernocchi e Agostoni, la risposta del pubblico - perlomeno in zona arrivo - è stata buona. La mancanza delle dirette tv è un tallone d'Achille storico.

Sul resto, non a caso ho scritto che queste corse devono tenere duro, ma proprio pensando ai casi di Camaiore e Roma Maxima. Se si intraprende un buon percorso, bisogna avere la forza di procedere per qualche anno.

Sarò un menosetto,però nel foglio della starting list consegnato alla partenza,non era presente il nome di Colbrelli,poi vincitore della gara