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Il neozelandese, della Bora, Archbold, si nota in gruppo per la strana capigliatura corta davanti e molto lunga dietro. Ma non è dei suoi (e del suo parrucchiere) discutibili gusti estetici che ci si vuole occupare. Interessano di più le sue prestazioni sportive. Come ho già scritto in altro thread, è riuscito nella straordinaria impresa di avere conquistato l'ultimo posto in entrambe le tappe e la classifica finale del Giro di Toscana. Subito dopo ha "vinto" (cioè conquistato l'ultimo posto nell'ordine di arrivo) anche la Coppa Sabatini. Una quaterna in tre giorni!
Già all'ultimo Tour si era notato per occupare stabilmente le ultime posizioni del gruppo. Non però nell'ultimissima, così era riparato anche dall'eventuale vento a favore. Il giorno che ha provato a fare qualcosa di diverso è caduto e ha dovuto ritirarsi.
Quindi, insime all'eroico Ji Cheng, deve essere messo tra i grandi favoriti nella lotta per la conquista della maglia nera nei GT. E prima ancora spero di vederlo convocato per il mondiale arabico.
inoltre, combinazione, corre per la Bora Argon che ha la maglia quasi del tutto nera, e la nazionale della Nuova Zelanda ha (credo unica al mondo) la maglia nera! E' perfetto nel ruolo.

massimo rispetto per chi nel 2016 sfoggia il mullet...

(fra l'altro scopro che il suo profilo twitter si chiama proprio theflyingmullet)

Ragazzi qui ci vuole una bella foto del talento più cristallino del III Millennio. L'atleta che finalmente metterà d'accordo l'intero forum, un Gigante delle sue ruote.

Ed è anche nato in uno dei posti più belli del mondo, la regione di Canterbury in Nuova Zelanda.
Solo amore per quest'uomo
Che, date acconciatura e abitudini, si potrebbe soprannominare affettuosamente "La triglia nera"

Eccolo il nostro baldo eroe.

Shane Archbold nasce a Timaru, ridentissima cittadina capoluogo dell'omonimo distretto nell'Isola del Sud, Nuova Zelanda.
Fin dalla tenera età si dedica al ciclismo su pista, convinto di poter sfondare fin da subito ed invece, a soli 21 anni, nel 2010 si trova di fronte ad una pessima annata, che lo vede arrivare primo ai giochi oceanici e vincitore della tappa di Melbourne nella coppa del mondo (omnium). Stessa sorte per l'anno successivo: nuovamente trionfatore dei giochi oceanici 2011 e un'altra tappa della coppa del mondo, questa volta a Manchester, messa nel carniere. Ai mondiali di Apeldoorn il fallimento totale: sarà argento nell'omnium; un incubo che si avvera.
Così non va e il ragazzo decide allora di dedicarsi anche alla strada: al suo primo anno da stagista ottiene ben magre consolazione, addirittura una bruttissima vittoria di tappa alla Mi-aout en Bretagne, ma la sua doppia carriera comincia a giovargli a partire dall'anno successivo: a Londra riesce a non andare oltre il settimo posto, mentre non ottiene nessuna vittoria durante l'anno.
Qualche tiro mancino il destino glielo tirerà ancora: Campione Neozelandese nell'inseguimentoma squadre 2013, la Sei giorni delle Rose nello stesso anno, i Giochi del Commonwealth nel 2014 e due tappe su strada tra il 2012 e il 2013. È dopo la vittoria dei Giochi del Commonwealth 2014 che Shane capisce che deve focalizzarsi su un obiettivo e puntarlo con decisione: quell'obiettivo si chiama Tour de France.
Passa tutto l'anno 2015 ad allenarsi con costanza e dedizione per il successo e il 2 luglio 2016 è uno dei 198 corridori che a Mont Saint Michel prende il via dell'edizione numero 103.
Fin da subito Shane fa capire che finalmente è la sua ora: lascia divertire per un po' gli altri concorrenti e poi prende saldamente in mano la magli nera, senza lasciare scampo agli avversari e incrementando giorno dopo giorno il proprio vantaggio. Soltanto la sfortuna, vestita da asfalto scivoloso durante la 18esima tappa, gli impedisce di cogliere il successo alla sua prima partecipazione ad un GT. Shane in lacrime è costretto ad abbandonare la corsa ma si presenta alla stagione settembrina italiana con una condizione superlativa: gli avversari sono avvisati.

Dopo averci così entusiasmato in questo anno ci restano soltanto due sogni nel cassetto: vederlo in gara a Doha a cercare di conquistare il primato iridato e vederlo sulle strade del giro numero 100 per cercare uno storico traguardo mai realizzato da nessuno: maglia nera al giro e al tour nello stesso anno.
Per farlo dovrà però lottare contro due ossi duri: Jack Bobridge che dopo il successo al giro 2015 cercherà di bissare per raggiungere Giuseppe Borghi, Luigi Malabrocca, Dante Morandi e Marco Antonio di Renzo nella lista degli eletti che hanno saputo conquistare la maglia per due anni consecutivi; mentre al tour l'avversario da battere sarà Sam Bennett che avendo conquistato la maglia lo scorso anno ed essendo suo compagno di squadra alla Bora pretenderà di indossare i gradi di capitano e difendere la vittoria della Grand Boucle.

lo scalpo



2010

6 giorni di copenhagen 2012

Fabian von Paterberg ha scritto: al tour l'avversario da battere sarà Sam Bennett che avendo conquistato la maglia lo scorso anno ed essendo suo compagno di squadra alla Bora pretenderà di indossare i gradi di capitano e difendere la vittoria della Grand Boucle.

Altro che Sky la Bora è lo squadrone capace di ammazzare qualunque competizione

Fabian von Paterberg ha scritto:

Eccolo il nostro baldo eroe.

Shane Archbold nasce a Timaru, ridentissima cittadina capoluogo dell'omonimo distretto nell'Isola del Sud, Nuova Zelanda.
Fin dalla tenera età si dedica al ciclismo su pista, convinto di poter sfondare fin da subito ed invece, a soli 21 anni, nel 2010 si trova di fronte ad una pessima annata, che lo vede arrivare primo ai giochi oceanici e vincitore della tappa di Melbourne nella coppa del mondo (omnium). Stessa sorte per l'anno successivo: nuovamente trionfatore dei giochi oceanici 2011 e un'altra tappa della coppa del mondo, questa volta a Manchester, messa nel carniere. Ai mondiali di Apeldoorn il fallimento totale: sarà argento nell'omnium; un incubo che si avvera.
Così non va e il ragazzo decide allora di dedicarsi anche alla strada: al suo primo anno da stagista ottiene ben magre consolazione, addirittura una bruttissima vittoria di tappa alla Mi-aout en Bretagne, ma la sua doppia carriera comincia a giovargli a partire dall'anno successivo: a Londra riesce a non andare oltre il settimo posto, mentre non ottiene nessuna vittoria durante l'anno.
Qualche tiro mancino il destino glielo tirerà ancora: Campione Neozelandese nell'inseguimentoma squadre 2013, la Sei giorni delle Rose nello stesso anno, i Giochi del Commonwealth nel 2014 e due tappe su strada tra il 2012 e il 2013. È dopo la vittoria dei Giochi del Commonwealth 2014 che Shane capisce che deve focalizzarsi su un obiettivo e puntarlo con decisione: quell'obiettivo si chiama Tour de France.
Passa tutto l'anno 2015 ad allenarsi con costanza e dedizione per il successo e il 2 luglio 2016 è uno dei 198 corridori che a Mont Saint Michel prende il via dell'edizione numero 103.
Fin da subito Shane fa capire che finalmente è la sua ora: lascia divertire per un po' gli altri concorrenti e poi prende saldamente in mano la magli nera, senza lasciare scampo agli avversari e incrementando giorno dopo giorno il proprio vantaggio. Soltanto la sfortuna, vestita da asfalto scivoloso durante la 18esima tappa, gli impedisce di cogliere il successo alla sua prima partecipazione ad un GT. Shane in lacrime è costretto ad abbandonare la corsa ma si presenta alla stagione settembrina italiana con una condizione superlativa: gli avversari sono avvisati.

Dopo averci così entusiasmato in questo anno ci restano soltanto due sogni nel cassetto: vederlo in gara a Doha a cercare di conquistare il primato iridato e vederlo sulle strade del giro numero 100 per cercare uno storico traguardo mai realizzato da nessuno: maglia nera al giro e al tour nello stesso anno.
Per farlo dovrà però lottare contro due ossi duri: Jack Bobridge che dopo il successo al giro 2015 cercherà di bissare per raggiungere Giuseppe Borghi, Luigi Malabrocca, Dante Morandi e Marco Antonio di Renzo nella lista degli eletti che hanno saputo conquistare la maglia per due anni consecutivi; mentre al tour l'avversario da battere sarà Sam Bennett che avendo conquistato la maglia lo scorso anno ed essendo suo compagno di squadra alla Bora pretenderà di indossare i gradi di capitano e difendere la vittoria della Grand Boucle.

Fantastica

Indovinate chi è arrivato ultimo al Beghelli...

Poi con la Bora ha trovato la squadra giusta, se entrano nel world tour ha la sicurezza di poter puntare a tutte le corse più importanti, Sagan permettendo
Ma il suo rivale Bobridge qualche anno fa non era considerato anche su strada uno abbastanza promettente, insomma non proprio uno da maglia nera e basta?

andriusskerla ha scritto:Indovinate chi è arrivato ultimo al Beghelli...

Fabian von Paterberg ha scritto:

andriusskerla ha scritto:Indovinate chi è arrivato ultimo al Beghelli...

Ultimo è arrivato Nicola Ruffoni, il nostro eroe si è preso l'ennesima vittoria stagionale

Walter_White ha scritto:

Fabian von Paterberg ha scritto:

andriusskerla ha scritto:Indovinate chi è arrivato ultimo al Beghelli...

Ultimo è arrivato Nicola Ruffoni, il nostro eroe si è preso l'ennesima vittoria stagionale

Ruffoni è il caso che si trovi un altro mestiere, mentre Shane dimostra che se è al top della forma non ce n'è per nessuno. Temo però che al Lombardia gli venga riservato il "trattamento Binda": pegato per non correre! Troppa la superiorità, la corsa non avrebbe pathos, sponsor in fuga, spettatori pochi e annoiati.

raga su Shane Archbold sono arrivato per primo!
Già nel thread del Tour de France dissi di essere un suo fan della prima ora!

tradimento! boicottaggio! Archbold non è tra i convocati per i mondiali di Doha, dove sarebbe stato strafavorito. Qualcuno ha tramato nell'ombra?

maglianera ha scritto:tradimento! boicottaggio! Archbold non è tra i convocati per i mondiali di Doha, dove sarebbe stato strafavorito. Qualcuno ha tramato nell'ombra?

Scandaloso il CT della nuova Zelanda che getta al vento un iride quasi sicuro...

meritatissimamente confermato nel roster 2017 il nostro Shane nella Bora - Argon, con conseguente promozione nel World tour.
a dividere con lui i galloni di capitano ci sarà però anche l'ottimo Sam Bennet, "lanterne rouge" all'ultimo Tour. Probabilmente si alterneranno nelle grandi corse a tappe. Potranno contare anche sulla collaborazione dei nuovi gregari Peter Sagan e Rapha Majka.

Dopo una lunga assenza per infortunio il nostro eroe è tornato, ha partecipato alla Coppa Agostoni e domani sarà al via della Coppa Bernocchi

E nonostante questo c'è ancora gente che ha il coraggio di lamentarsi delle startlist nelle corse italiane!

Addirittura 7° alla Bernocchi.

andriusskerla ha scritto:Addirittura 7° alla Bernocchi.

E fu così che correndo 2 gare in tutta la stagione si guadagnò la convocazione ai mondiali

sta tornando in grande forma! Oggi al memorial Pantani battuto di un soffio in volata dal solo Colin Joyce della fortissima Rally Cycling

Purtroppo per il 2018 non ha però ancora trovato sistemazione.
Bora non ha rinnovato... e lui non ha ancora nulla in mano per la stagione ventura.

è tornato alla grande! Promosso nella ben più forte (della Bora) Acqua Blue Sport, oggi ha conquistato il 130° posto su 130 arrivati, con distacco, nell'importantissimo Giro di Croazia! Ha battuto anche gli eccezionali rivali delle squadre più favorite come Ljubljana Gusto Xaurum e Bicicletas Strongman
Ottimo

grande protagonista, il Nostro, oggi nella seconda tappa del Croazia. Finalmente e giustamente ampiamente citato nella telecronaca RAI , ha avuto modo di dichiarare in diretta, durante il bellissimo tratto tipo cicloturistica con soste picnic, che si trattava della miglior corsa che aveva mai fatto. Alla fine, pur lasciandosi sfuggire tre fuggitivi per la vittoria di tappa, consolida la maglia nera in classifica con grande classe

Amici non so come dirvelo...

...DNF

http://www.cicloweb.it/2018/12/16/il-ne ... la-evopro/
salendo di categoria sarà ancora più difficile conquistare molti risultati, in corse dove ci sono tanti sconosciuti che scappano da tutte le parti. In una categoria più bassa (world tour) una maglia nera al Giro o una lanterne rouge al tour erano tranquillamente alla sua portata. Invece il buon Shane cerca le cose difficili....

molto sorprendente la scelta, a stagione abbondantemente iniziata, di passare da una corazzata mondiale come la Evo Pro racing ad una squadretta di modestissime ambizioni come la Bora Hangsroe. Comunque è già in ottima evidenza: al Delfinato, subito vittoria (e maglia) alla prima tappa (154° su 154), seguita da un buon terzo posto alla seconda tappa. Mantiene la maglia nera in forza della somma dei piazzamenti.

Bel numero oggi altro che

Oggi il mitico Shane ha conquistato la prima vittoria in maglia Bora (non vinceva una corsa su strada da 6 anni, ossia dalla seconda tappa dell'An Post Ras del 2013), aggiudicandosi in volata la prima tappa del Czech Cycling Tour .

Abruzzese ha scritto: ↑venerdì 16 agosto 2019, 17:31 Oggi il mitico Shane ha conquistato la prima vittoria in maglia Bora (non vinceva una corsa su strada da 6 anni, ossia dalla seconda tappa dell'An Post Ras del 2013), aggiudicandosi in volata la prima tappa del Czech Cycling Tour .

stavo per scriverlo io

Grande Shane

Shane Archbold è il nuovo campione nazionale neozelandese: ha battuto in uno sprint a 2 George Bennett