La crisi del ciclismo italiano
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Al Tour c'è il rischio di un minimo storico di Italiani dal 1981 ?
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Re: La crisi del ciclismo italiano
La cosa è al quanto discutibile dal punto di vista della legalità. In Italia non puoi mettere le telecamere per controllare il lavoratore, figuriamoci uno strumento per controllarlo h24.Tour de Berghem ha scritto: ↑giovedì 30 marzo 2023, 12:18comunque se un giorno l'orologio se lo mette all'una invece che alle 23 il preparatore può intuire che quel giorno ha sco*ato prima di dormire
Sta roba è una perdita di privacy pazzesca. Ma il sindacato corridori, invece di far accorciare le tappe del Giro, non può dire qualcosa su queste porcherie ?
Che poi pare che ai corridori stia bene così.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Dici bene, se quello che dice Raccagni è vero, questa cosa pure secondo me è fuorilegge al di la delle possibili posizioni del sindcato corridori, in Italia come in tutta la UE sicuro.Salvatore77 ha scritto: ↑giovedì 30 marzo 2023, 13:36La cosa è al quanto discutibile dal punto di vista della legalità. In Italia non puoi mettere le telecamere per controllare il lavoratore, figuriamoci uno strumento per controllarlo h24.Tour de Berghem ha scritto: ↑giovedì 30 marzo 2023, 12:18comunque se un giorno l'orologio se lo mette all'una invece che alle 23 il preparatore può intuire che quel giorno ha sco*ato prima di dormire
Sta roba è una perdita di privacy pazzesca. Ma il sindacato corridori, invece di far accorciare le tappe del Giro, non può dire qualcosa su queste porcherie ?
Che poi pare che ai corridori stia bene così.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Ma secondo me sono i corridori che se lo vogliono mettere...come ha detto lui aiuta nel capire le prestazioni e a crearsi uno storico.
Poi che sia una porcata dal punto di vista etico e' totalmente ovvio. Magari dovrebbero instruire i corridori e lasciare a loro la gestione di questo strumento.
Poi che sia una porcata dal punto di vista etico e' totalmente ovvio. Magari dovrebbero instruire i corridori e lasciare a loro la gestione di questo strumento.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
I corridori vogliono andare forte, i corridori vogliono vincere. Perchè è solo così che ottieni contratti, soldi sponsor etc...marco_graz ha scritto: ↑giovedì 30 marzo 2023, 14:26 Ma secondo me sono i corridori che se lo vogliono mettere...come ha detto lui aiuta nel capire le prestazioni e a crearsi uno storico.
Poi che sia una porcata dal punto di vista etico e' totalmente ovvio. Magari dovrebbero instruire i corridori e lasciare a loro la gestione di questo strumento.
Degli aspetti etici e di violazione della privacy quindi penso se ne freghino abbastanza.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Ma infatti. E' normale che lo sportivo professionista condivida i suoi dati fisiologici con il preparatore. Se no questo come fa?
Se non glieli estorcono a sua insaputa, non vedo il problema di privacy: tutti sono consapevoli di cosa stanno facendo.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Il problema di privacy esiste ed è enorme, però se sta bene a loro sta bene a tutti.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Se il corridore raccogliesse i dati, li scaricasse e li inviasse al preparatore ogni sera vi verrebbe in mente la privacy? Che differenza c'è? Ci sarà un consenso, anche formale, e fine
Re: La crisi del ciclismo italiano
Esattamente
In più con volumi di allenamento notevolmente superiori
Re: La crisi del ciclismo italiano
Le tabelle c'erano anche 1999 quando ero al primo anno under23 come c'era il cardifrequenzimetro e le pesate che facevi giornalmente appena alzato e quando andavi a dormire,in estate anche al rientro dal lungo per vedere se non avevi perso troppi liquidi,come anche la misurazione dei battiti al mattino a riposo.
Quindi diciamo non cambiava tanto da oggi,ma il problema che adesso li devi mandare giornalmente e in tempo reale ti dicono cosa fare,mentre prima avevi un po' piu' di autonomia anche in base alle sensazioni.....
A me pesava tanto fare le ripetute e interval training,quando hai 19 anni,comunque vuoi ancora divertirti in bicicletta,per questo oggi i corridori a 30 anni sono finiti.....credo soprattutto di testa,perche' fare 10 o 12 anni in questo modo sono veramente tanti,farne 16-18 praticamente impossibile se non hai una gran testa
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Re: La crisi del ciclismo italiano
ma poi credo che se uno fa questa vita già a 20 anni poi non ha più margini di miglioramentojan80 ha scritto: ↑venerdì 31 marzo 2023, 22:10Le tabelle c'erano anche 1999 quando ero al primo anno under23 come c'era il cardifrequenzimetro e le pesate che facevi giornalmente appena alzato e quando andavi a dormire,in estate anche al rientro dal lungo per vedere se non avevi perso troppi liquidi,come anche la misurazione dei battiti al mattino a riposo.
Quindi diciamo non cambiava tanto da oggi,ma il problema che adesso li devi mandare giornalmente e in tempo reale ti dicono cosa fare,mentre prima avevi un po' piu' di autonomia anche in base alle sensazioni.....
A me pesava tanto fare le ripetute e interval training,quando hai 19 anni,comunque vuoi ancora divertirti in bicicletta,per questo oggi i corridori a 30 anni sono finiti.....credo soprattutto di testa,perche' fare 10 o 12 anni in questo modo sono veramente tanti,farne 16-18 praticamente impossibile se non hai una gran testa
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Esattamentejan80 ha scritto: ↑venerdì 31 marzo 2023, 22:10Le tabelle c'erano anche 1999 quando ero al primo anno under23 come c'era il cardifrequenzimetro e le pesate che facevi giornalmente appena alzato e quando andavi a dormire,in estate anche al rientro dal lungo per vedere se non avevi perso troppi liquidi,come anche la misurazione dei battiti al mattino a riposo.
Quindi diciamo non cambiava tanto da oggi,ma il problema che adesso li devi mandare giornalmente e in tempo reale ti dicono cosa fare,mentre prima avevi un po' piu' di autonomia anche in base alle sensazioni.....
A me pesava tanto fare le ripetute e interval training,quando hai 19 anni,comunque vuoi ancora divertirti in bicicletta,per questo oggi i corridori a 30 anni sono finiti.....credo soprattutto di testa,perche' fare 10 o 12 anni in questo modo sono veramente tanti,farne 16-18 praticamente impossibile se non hai una gran testa
Re: La crisi del ciclismo italiano
Beh si aumenta un po' il kilometraggio e intensità con il passaggio a prof,ma e' soprattutto il fisico che cambia un ragazzo di 19 anni non potrà per quanto formato essere come uno di 28 muscolarmente.......basta vedere le foto di alcuni big di oggi come potevano essere 7 o 8 anni fa.....nurseryman ha scritto: ↑venerdì 31 marzo 2023, 22:19ma poi credo che se uno fa questa vita già a 20 anni poi non ha più margini di miglioramentojan80 ha scritto: ↑venerdì 31 marzo 2023, 22:10Le tabelle c'erano anche 1999 quando ero al primo anno under23 come c'era il cardifrequenzimetro e le pesate che facevi giornalmente appena alzato e quando andavi a dormire,in estate anche al rientro dal lungo per vedere se non avevi perso troppi liquidi,come anche la misurazione dei battiti al mattino a riposo.
Quindi diciamo non cambiava tanto da oggi,ma il problema che adesso li devi mandare giornalmente e in tempo reale ti dicono cosa fare,mentre prima avevi un po' piu' di autonomia anche in base alle sensazioni.....
A me pesava tanto fare le ripetute e interval training,quando hai 19 anni,comunque vuoi ancora divertirti in bicicletta,per questo oggi i corridori a 30 anni sono finiti.....credo soprattutto di testa,perche' fare 10 o 12 anni in questo modo sono veramente tanti,farne 16-18 praticamente impossibile se non hai una gran testa
Sul margine di miglioramento ovviamente te lo puo' dare l'età,anche se oggi con tutti questi strumenti la differenza e' minore,tra un giovanissimo e uno maturo,anche perchè si sbaglia meno,sia in gara che allenamento
Re: La crisi del ciclismo italiano
In che squadra correvi Jan?jan80 ha scritto: ↑sabato 1 aprile 2023, 16:58Beh si aumenta un po' il kilometraggio e intensità con il passaggio a prof,ma e' soprattutto il fisico che cambia un ragazzo di 19 anni non potrà per quanto formato essere come uno di 28 muscolarmente.......basta vedere le foto di alcuni big di oggi come potevano essere 7 o 8 anni fa.....nurseryman ha scritto: ↑venerdì 31 marzo 2023, 22:19ma poi credo che se uno fa questa vita già a 20 anni poi non ha più margini di miglioramentojan80 ha scritto: ↑venerdì 31 marzo 2023, 22:10
Le tabelle c'erano anche 1999 quando ero al primo anno under23 come c'era il cardifrequenzimetro e le pesate che facevi giornalmente appena alzato e quando andavi a dormire,in estate anche al rientro dal lungo per vedere se non avevi perso troppi liquidi,come anche la misurazione dei battiti al mattino a riposo.
Quindi diciamo non cambiava tanto da oggi,ma il problema che adesso li devi mandare giornalmente e in tempo reale ti dicono cosa fare,mentre prima avevi un po' piu' di autonomia anche in base alle sensazioni.....
A me pesava tanto fare le ripetute e interval training,quando hai 19 anni,comunque vuoi ancora divertirti in bicicletta,per questo oggi i corridori a 30 anni sono finiti.....credo soprattutto di testa,perche' fare 10 o 12 anni in questo modo sono veramente tanti,farne 16-18 praticamente impossibile se non hai una gran testa
Sul margine di miglioramento ovviamente te lo puo' dare l'età,anche se oggi con tutti questi strumenti la differenza e' minore,tra un giovanissimo e uno maturo,anche perchè si sbaglia meno,sia in gara che allenamento
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Non voglio essere troppo ottimista ma sulla carta ci sono almeno 2 italiani che possono ambire alla top ten, forse anche top five.
1° Tour de France 2018
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Re: La crisi del ciclismo italiano
In quale corsa?Salvatore77 ha scritto: ↑mercoledì 19 aprile 2023, 7:53 Non voglio essere troppo ottimista ma sulla carta ci sono almeno 2 italiani che possono ambire alla top ten, forse anche top five.
FC 2018: Gp de Montreal, Giro di Turchia.
FC 2019: GP di Francoforte, Tour a Tempo, Coppa Bernocchi.
FC 2020: Tour Down Under, Tour a Tempo a Squadre.
FC 2021: Gand - Wevelgem, Obiettivo Zero Punti Tour de France, 1° Obiettivo Zero Punti, Trofeo Matteotti.
FC 2022: Saudi Tour, Etoile de Bessèges, Tour de Pologne.
FC 2019: GP di Francoforte, Tour a Tempo, Coppa Bernocchi.
FC 2020: Tour Down Under, Tour a Tempo a Squadre.
FC 2021: Gand - Wevelgem, Obiettivo Zero Punti Tour de France, 1° Obiettivo Zero Punti, Trofeo Matteotti.
FC 2022: Saudi Tour, Etoile de Bessèges, Tour de Pologne.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Minchia che voli vi siete fatti
Di sicuro ci sono strumenti molto più sofisticati ma per quanto mi riguarda su trainingpeaks ci finisce solo qualche metrica del tipo hrv (importantissima) e bpm minimi
Ora non so robe più costose faranno una serie di altre metriche ma sono appunto dati mica il preparatore sa a che ora vai a dormire e a che ora ti svegli a pisciare!!
Ammesso e non concesso che possa esistere e abbia accesso al tuo connect o strumenti così cosa che potrebbe anche essere ora non lo so li magari si che potrebbe vedere le ore effettive di sonno o cose così ma rimane sempre nel dubbio magari mi sono alzato perché stavo poco bene avevo problemi durante la notte o cose così mica può sapere più di questo
Ma ripeto credo proprio che al preparatore arrivino solo delle metriche e per lo più hrv e bpm minimi e se arrivano il totale ore di sonno.. Se arrivano
Ma io credo sia invece tutto il contario misurare queste cose fa bene alla carriera dei corridori! Così come il volume..il volume fa solo bene inserito in un piano adeguato di allenamento/gare/riposi/ALIMENTAZIONE..allenarsi a caso correndo 3 volte la settimana tutte le settimane per anni e anni a partire dai g tutte le corse del campanile piuttosto è deleterio... Fare le cose a caso o con metodi di 30 anni fa invece ha rovinato generazioni di corridori in Italia e non
Di sicuro ci sono strumenti molto più sofisticati ma per quanto mi riguarda su trainingpeaks ci finisce solo qualche metrica del tipo hrv (importantissima) e bpm minimi
Ora non so robe più costose faranno una serie di altre metriche ma sono appunto dati mica il preparatore sa a che ora vai a dormire e a che ora ti svegli a pisciare!!
Ammesso e non concesso che possa esistere e abbia accesso al tuo connect o strumenti così cosa che potrebbe anche essere ora non lo so li magari si che potrebbe vedere le ore effettive di sonno o cose così ma rimane sempre nel dubbio magari mi sono alzato perché stavo poco bene avevo problemi durante la notte o cose così mica può sapere più di questo
Ma ripeto credo proprio che al preparatore arrivino solo delle metriche e per lo più hrv e bpm minimi e se arrivano il totale ore di sonno.. Se arrivano
Ma io credo sia invece tutto il contario misurare queste cose fa bene alla carriera dei corridori! Così come il volume..il volume fa solo bene inserito in un piano adeguato di allenamento/gare/riposi/ALIMENTAZIONE..allenarsi a caso correndo 3 volte la settimana tutte le settimane per anni e anni a partire dai g tutte le corse del campanile piuttosto è deleterio... Fare le cose a caso o con metodi di 30 anni fa invece ha rovinato generazioni di corridori in Italia e non
Re: La crisi del ciclismo italiano
Ma dove sono ste tre gare a settimana ?
Un'epoca che non c è più..
Juniores ..sta settimana
Gare mercoledì zero
Gare giovedì zero
Gare venerdì zero
Gare sabati zero
Gare domenica 5
Se uno avesse corso tutte le date possibili
In quasi due mesi sarebbe a nove gare
Ma nessuno l ha fatto
Allievi arriveranno a fine mese con massimo 6 gare
Under 23 elite ancora peggio
C è un enorme carenza di gare
Un'epoca che non c è più..
Juniores ..sta settimana
Gare mercoledì zero
Gare giovedì zero
Gare venerdì zero
Gare sabati zero
Gare domenica 5
Se uno avesse corso tutte le date possibili
In quasi due mesi sarebbe a nove gare
Ma nessuno l ha fatto
Allievi arriveranno a fine mese con massimo 6 gare
Under 23 elite ancora peggio
C è un enorme carenza di gare
Re: La crisi del ciclismo italiano
Non avere scelta e avere gare lontane non è un bene questo è sicuro MA avere troppe gare per come è gestito il ciclismo da noi fidati non sarebbe un bene comunque
Non si puo da g6-esordienti gareggiare tutti i fine settimana per 5-6-7-8 anni è controproducente
I nostri non vanno solo perché non hanno gare e non hanno gare a tappe ma perché il talento da cui si pesca è sempre meno (si preferiscono altri sport), ci si spreme da bambini fisicamente e mentalmente, non si capisce quello che si fa perché non lo capisce neanche chi li allena questi ragazzi il più delle volte . Questi sono grossi problemi. Avere più gare non cambiarebbe molto per il ciclismo attuale italiano. Avere tecnici più preparati sarebbe una vera svolta
Non si puo da g6-esordienti gareggiare tutti i fine settimana per 5-6-7-8 anni è controproducente
I nostri non vanno solo perché non hanno gare e non hanno gare a tappe ma perché il talento da cui si pesca è sempre meno (si preferiscono altri sport), ci si spreme da bambini fisicamente e mentalmente, non si capisce quello che si fa perché non lo capisce neanche chi li allena questi ragazzi il più delle volte . Questi sono grossi problemi. Avere più gare non cambiarebbe molto per il ciclismo attuale italiano. Avere tecnici più preparati sarebbe una vera svolta
Re: La crisi del ciclismo italiano
Al 30 aprile
Si saranno corse in Piemonte
Due gare per categoria..
Due
Élite, junior , allievi e esordienti
Importante avere tecnici preparati..
Ma se non ci saranno più gare e società.. a cosa serviranno
Al 30 aprile si saranno corse meno di 40 corse dilettanti
Si saranno corse in Piemonte
Due gare per categoria..
Due
Élite, junior , allievi e esordienti
Importante avere tecnici preparati..
Ma se non ci saranno più gare e società.. a cosa serviranno
Al 30 aprile si saranno corse meno di 40 corse dilettanti
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Prime salite e, tolti i fugaioli, nel gruppo di testa ci sono solo i 2 grandi vecchi e Fortunato. Non che sperassi in alcunché, ma vedere Zana a 8'...
Re: La crisi del ciclismo italiano
Alla lunga non credo che Filippo avrebbe tenuto, però vedendo il lavoro fatto ieri per Matthews indubbiamente la gamba buona l'aveva. Per la classifica vogliono puntare su Dunbar che ha disputato solo un discreto Giro finora, seppur abbia già messo in palmarès due brevi gare a tappe. Sicuramente però la condizione potrebbe venirgli buona per vincere una tappa.jerrydrake ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 18:04 Prime salite e, tolti i fugaioli, nel gruppo di testa ci sono solo i 2 grandi vecchi e Fortunato. Non che sperassi in alcunché, ma vedere Zana a 8'...
Ha perso invece terreno Covili che è l'unico della Green Project a poter aspirare ad una discreta classifica.
Purtroppo senza il tanto bistrattato Ciccone, per il quale comunque sarebbe stata dura aspirare al podio (ammesso che volesse farla fino in fondo la classifica), questo è quel che passa il convento.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Mi sarei accontentato di un paio di under 30 nella Top 30...Abruzzese ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 18:17Alla lunga non credo che Filippo avrebbe tenuto, però vedendo il lavoro fatto ieri per Matthews indubbiamente la gamba buona l'aveva. Per la classifica vogliono puntare su Dunbar che ha disputato solo un discreto Giro finora, seppur abbia già messo in palmarès due brevi gare a tappe. Sicuramente però la condizione potrebbe venirgli buona per vincere una tappa.jerrydrake ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 18:04 Prime salite e, tolti i fugaioli, nel gruppo di testa ci sono solo i 2 grandi vecchi e Fortunato. Non che sperassi in alcunché, ma vedere Zana a 8'...
Ha perso invece terreno Covili che è l'unico della Green Project a poter aspirare ad una discreta classifica.
Purtroppo senza il tanto bistrattato Ciccone, per il quale comunque sarebbe stata dura aspirare al podio (ammesso che volesse farla fino in fondo la classifica), questo è quel che passa il convento.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Io lo trovo inspiegabilejerrydrake ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 18:04 Prime salite e, tolti i fugaioli, nel gruppo di testa ci sono solo i 2 grandi vecchi e Fortunato. Non che sperassi in alcunché, ma vedere Zana a 8'...
C erano giri d italia , anche non troppo lontani..
Con 22 italiani nei primi 25
Adesso si rischia di non avere italiani nei primi 10
Sembra di vedere il pugilato
In più Pochissima gente sulle strade
Re: La crisi del ciclismo italiano
Winter, sulla gente in strada mi sembri un po' catastrofista.
Sono due giorni che stanno facendo statali o superstrade in mezzo al nulla negli appennini, l'altro giorno dopo foggia avranno incontrato tre paesi oltre all'arrivo.
Oltretutto c'è un tempo non proprio da giornata fuori e siamo in mezzo alla settimana...
Domenica ad esempio ho visto tanta gente su tutto il percorso.
Sono due giorni che stanno facendo statali o superstrade in mezzo al nulla negli appennini, l'altro giorno dopo foggia avranno incontrato tre paesi oltre all'arrivo.
Oltretutto c'è un tempo non proprio da giornata fuori e siamo in mezzo alla settimana...
Domenica ad esempio ho visto tanta gente su tutto il percorso.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Io parlando dell'Abruzzo avevo detto che alla partenza ho visto meno gente che nel 2001, comparando le due grandi partenze fatte qui e specificando che in quel Giro c'erano Pantani e Ullrich per dirne due. Come pure ho specificato che in certi casi potevano esserci difficoltà a raggiungere le sedi coi mezzi pubblici. A Ortona comunque di gente ne ho vista e pure Cauz ha detto che nel percorrere il tracciato fino a San Salvo aveva visto parecchia gente soprattutto nella prima parte. Dipende sempre da cosa si guarda, da che zone si attraversano e anche dal meteo (per dire che se venerdì a Campo Imperatore volgerà al brutto non si potrà pretendere di avere la stessa gente del 1999 in piena era Pantani).udra ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 21:46 Winter, sulla gente in strada mi sembri un po' catastrofista.
Sono due giorni che stanno facendo statali o superstrade in mezzo al nulla negli appennini, l'altro giorno dopo foggia avranno incontrato tre paesi oltre all'arrivo.
Oltretutto c'è un tempo non proprio da giornata fuori e siamo in mezzo alla settimana...
Domenica ad esempio ho visto tanta gente su tutto il percorso.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Oggi c era Pochissima gente Sia all arrivo che sulla salita
Mi sembrava di essere alla Vuelta sui Pirenei
Anni fa il problema erano i tanti tifosi che correvano dietro ai corridori
Quest anno per ora non si pone il problema
Re: La crisi del ciclismo italiano
Hai già la risposta: se Zana, il campione italiano, deve fare da gregario a Dunbar e Matthews quando con la possibilità di fare la propria corsa una tappa come quella odierna poteva vincerla con una gamba sola, che ti vuoi aspettare?Winter ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 21:07Io lo trovo inspiegabilejerrydrake ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 18:04 Prime salite e, tolti i fugaioli, nel gruppo di testa ci sono solo i 2 grandi vecchi e Fortunato. Non che sperassi in alcunché, ma vedere Zana a 8'...
C erano giri d italia , anche non troppo lontani..
Con 22 italiani nei primi 25
Adesso si rischia di non avere italiani nei primi 10
Sembra di vedere il pugilato
In più Pochissima gente sulle strade
Covili, ragazzo che stimo, se va bene arriva ventesimo nella generale o giù di lì (felice di essere smentito). Rota pare più da classiche che da giri, Velasco idem. Battistella può diventare un buon cacciatore di tappe stile Ulissi se vuole (anche se non ha uno spunto veloce da killer come lo ha avuto Diego in questi anni). Formolo ormai fa il gregario, altrimenti arriverebbe attorno al settimo-ottavo posto massimo. Covi forse non è al top e non si è neppure capito se fa in toto la vita (nel senso di allenarsi con impegno, come diceva qualcuno) e deve capire cosa vuol essere, se uomo da giri o da classiche. Zambanini uguale, non sappiamo ancora cosa può diventare. Frigo sta debuttando ora al Giro e non ha ancora esperienza di tre settimane. Che vogliamo fare?
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Re: La crisi del ciclismo italiano
La situazione rispecchia i risultati a livello giovanile
Quello che non capisco è il perché di sta crisi così profonda
Quello che non capisco è il perché di sta crisi così profonda
Re: La crisi del ciclismo italiano
Magari cominciamo a lamentarci meno quando mettono lo Stelvio al Giro Under, che magari qualche scalatore di razza cominciamo a rivederlo forse. Certo, poi devi mettere pure in conto di poter trovare il Leo Hayter di turno che ti pialla, però intanto cominciamo a riabituarci a certe salite.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Ma gli altri dove le hanno ste salite?
Magari i colombiani , ma non con distanze così lunghe
Aveva 5mila metri di dislivello la tappa di hayter
Non ci sono tra i pro
Magari i colombiani , ma non con distanze così lunghe
Aveva 5mila metri di dislivello la tappa di hayter
Non ci sono tra i pro
Re: La crisi del ciclismo italiano
Domenica c’era il delirio in ogni paese attraversato, ieri pure, oggi siamo passati per zone assai poco dense di centri abitati e popolazione.
Che ci sia poco pubblico è affermazione avventurosa, credetemi: nei miei giri in moto, raramente ne ho vista tanta come domenica
Che ci sia poco pubblico è affermazione avventurosa, credetemi: nei miei giri in moto, raramente ne ho vista tanta come domenica
Re: La crisi del ciclismo italiano
Lo dicevo perché il giorno in cui è stato presentato il Giro Under più di uno qui sopra diceva che lo Stelvio (tra l'altro fatto da Bormio) è eccessivo. Cominciamo a riabituarci a certe salite intanto, per altre cose non tutte le risposte si possono dare.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Be tu lo vedi dal vivorizz23 ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 22:43 Domenica c’era il delirio in ogni paese attraversato, ieri pure, oggi siamo passati per zone assai poco dense di centri abitati e popolazione.
Che ci sia poco pubblico è affermazione avventurosa, credetemi: nei miei giri in moto, raramente ne ho vista tanta come domenica
Ne sai sicuramente più di me che vedo gli ultimi 15 20 km
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Re: La crisi del ciclismo italiano
A Bagnoli Irpino folla di gente impressionante, altro che poca gente.Winter ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 22:56Be tu lo vedi dal vivorizz23 ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 22:43 Domenica c’era il delirio in ogni paese attraversato, ieri pure, oggi siamo passati per zone assai poco dense di centri abitati e popolazione.
Che ci sia poco pubblico è affermazione avventurosa, credetemi: nei miei giri in moto, raramente ne ho vista tanta come domenica
Ne sai sicuramente più di me che vedo gli ultimi 15 20 km
Re: La crisi del ciclismo italiano
Ma poi alla fine lo Stelvio non lo fanno, c'è l'arrivo ai laghi di campo moro (che è ancora più lunga ma un po' più facile come pendenze)Abruzzese ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 22:51 Lo dicevo perché il giorno in cui è stato presentato il Giro Under più di uno qui sopra diceva che lo Stelvio (tra l'altro fatto da Bormio) è eccessivo. Cominciamo a riabituarci a certe salite intanto, per altre cose non tutte le risposte si possono dare.
Re: La crisi del ciclismo italiano
In che senso non lo fanno? L'hanno presentato appena una settimana fa il percorso, annunciandolo.Micchan ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 3:19Ma poi alla fine lo Stelvio non lo fanno, c'è l'arrivo ai laghi di campo moro (che è ancora più lunga ma un po' più facile come pendenze)Abruzzese ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 22:51 Lo dicevo perché il giorno in cui è stato presentato il Giro Under più di uno qui sopra diceva che lo Stelvio (tra l'altro fatto da Bormio) è eccessivo. Cominciamo a riabituarci a certe salite intanto, per altre cose non tutte le risposte si possono dare.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Albanese, che fenomeno non è ma ha davvero una buona gamba, proprio non sa correre.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Devo darti ragione.
Ieri ha sprecato tutto lo sprecabile in energie.
Leknessund, che era quello che avrebbe dovuto spendersi più degli altri, fino al suo scatto aveva fatto compitino.
E di Conci cosa dire ?
E' scattato pensando che gli altri fossero finiti ?
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Conci è scattato sapendo di non averne quasi più. Meglio lo scatto del morto che rimanere appeso e sfilarsi un km dopo, almeno ti fai un minimo vedere.
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O lugar que ele habita, não falta moça bonita
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Da un certo punto di vista meno male che non ci sono più 22 italiani nei primi 25. Quei Giri preferirei non vederli mai piùWinter ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 21:07Io lo trovo inspiegabilejerrydrake ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 18:04 Prime salite e, tolti i fugaioli, nel gruppo di testa ci sono solo i 2 grandi vecchi e Fortunato. Non che sperassi in alcunché, ma vedere Zana a 8'...
C erano giri d italia , anche non troppo lontani..
Con 22 italiani nei primi 25
Adesso si rischia di non avere italiani nei primi 10
Sembra di vedere il pugilato
In più Pochissima gente sulle strade
Re: La crisi del ciclismo italiano
Io francamente "bacchetterei" un po' di più Conci, perché non è la prima volta che gli vedo fare questi scatti per poi pagare dazio (mi ricordo una cosa simile in Norvegia, forse era l'Artic Race).nino58 ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 8:15Devo darti ragione.
Ieri ha sprecato tutto lo sprecabile in energie.
Leknessund, che era quello che avrebbe dovuto spendersi più degli altri, fino al suo scatto aveva fatto compitino.
E di Conci cosa dire ?
E' scattato pensando che gli altri fossero finiti ?
Su Albanese onestamente non condivido fino in fondo le critiche, in quanto per lui vale un po' il discorso che si faceva per Matthews: è veloce ma non abbastanza per vincere le volate di gruppo, è migliorato in salita ma non abbastanza da staccare gente che in salita va decisamente più di lui. Ieri avrebbe potuto dire la sua solo se gli altri avessero dormito o si fossero proprio fermati.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Ripropongo anche qui: per quanto Mayrhofer possa promettere bene, trovo discutibile l'utilizzo che la DSM fa di Dainese in questo Giro (a meno che non sia lui a non essere arrivato al top all'appuntamento e che quindi preferisca mettersi a disposizione della squadra ma onestamente non ci credo molto). È stato capace di vincere una tappa con una concorrenza anche migliore di questa, ha fatto un podio di tappa al Tour, sinceramente allo stato attuale non riesco a capire dove sia migliore di lui il giovane tedesco (che comunque merita le sue chances).
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Alla fine quando sei in fuga e ti trovi nella condizione di Leknessund conviene sempre correre come gli altri fuggitivi, anche a costo di perdere una trentina di secondi nel qui e ora ma ritrovarsi con tante gambe nel finale. Prendersi tutto il peso dell'andatura l'ho sempre vista una mossa controproducentenino58 ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 8:15Devo darti ragione.
Ieri ha sprecato tutto lo sprecabile in energie.
Leknessund, che era quello che avrebbe dovuto spendersi più degli altri, fino al suo scatto aveva fatto compitino.
E di Conci cosa dire ?
E' scattato pensando che gli altri fossero finiti ?
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Ieri non era propria la tappa migliore per Albanese proprio per le considerazioni fatte sulle sue caratteristiche.Abruzzese ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 14:30Io francamente "bacchetterei" un po' di più Conci, perché non è la prima volta che gli vedo fare questi scatti per poi pagare dazio (mi ricordo una cosa simile in Norvegia, forse era l'Artic Race).nino58 ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 8:15Devo darti ragione.
Ieri ha sprecato tutto lo sprecabile in energie.
Leknessund, che era quello che avrebbe dovuto spendersi più degli altri, fino al suo scatto aveva fatto compitino.
E di Conci cosa dire ?
E' scattato pensando che gli altri fossero finiti ?
Su Albanese onestamente non condivido fino in fondo le critiche, in quanto per lui vale un po' il discorso che si faceva per Matthews: è veloce ma non abbastanza per vincere le volate di gruppo, è migliorato in salita ma non abbastanza da staccare gente che in salita va decisamente più di lui. Ieri avrebbe potuto dire la sua solo se gli altri avessero dormito o si fossero proprio fermati.
Alla fine se vediamo Matthews che compirà quest'anno 33 anni, è passato prof. con un curriculum che Albanese se lo sogna, al giro ha timbrato la 40esima vittoria da prof. di cui una buona decina veramente modeste, in mezzo anche qualche cronometro.
Questo tipo di corridori sono veloci ma non troppo, nelle fughe hanno tutti contro, nelle classiche sono chiusi dagli specialisti. E' dura per loro vincere.
Albanese secondo me avrà un palmares fatto da molti piazzamenti ma vittorie di peso veramente poche.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Io ti dico questo: Vincenzo un colpo per poter eccellere o comunque provare veramente ce l'avrebbe potuto avere (adesso, col fatto che ha modificato un po' le sue caratteristiche, non saprei dire se gli sia rimasta la stessa esplosività): la sparata da finisseur. Io ricordo quando vinse il Matteotti da stagista con quel colpo nel finale e ricordo anche quando provò una cosa simile in una corsa spagnola, venendo ripreso a poca distanza dal traguardo. Purtroppo quella del finisseur è un'altra di quelle figure malamente "uccise" dal ciclismo moderno. Con quel tipo di soluzione e in un altro momento storico secondo me avrebbe potuto vincere qualche corsa in più.Salvatore77 ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 19:50 Ieri non era propria la tappa migliore per Albanese proprio per le considerazioni fatte sulle sue caratteristiche.
Alla fine se vediamo Matthews che compirà quest'anno 33 anni, è passato prof. con un curriculum che Albanese se lo sogna, al giro ha timbrato la 40esima vittoria da prof. di cui una buona decina veramente modeste, in mezzo anche qualche cronometro.
Questo tipo di corridori sono veloci ma non troppo, nelle fughe hanno tutti contro, nelle classiche sono chiusi dagli specialisti. E' dura per loro vincere.
Albanese secondo me avrà un palmares fatto da molti piazzamenti ma vittorie di peso veramente poche.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Se non mi ricordo male al Tour du Limousin del 2022 fece una sparata da finnieseur stupenda con vittoria, e poi mi ricordo un azione simile anche al Giro di Sicilia che però non ebbe successo (mi sembra sempre 2022).Abruzzese ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 19:59Io ti dico questo: Vincenzo un colpo per poter eccellere o comunque provare veramente ce l'avrebbe potuto avere (adesso, col fatto che ha modificato un po' le sue caratteristiche, non saprei dire se gli sia rimasta la stessa esplosività): la sparata da finisseur. Io ricordo quando vinse il Matteotti da stagista con quel colpo nel finale e ricordo anche quando provò una cosa simile in una corsa spagnola, venendo ripreso a poca distanza dal traguardo. Purtroppo quella del finisseur è un'altra di quelle figure malamente "uccise" dal ciclismo moderno. Con quel tipo di soluzione e in un altro momento storico secondo me avrebbe potuto vincere qualche corsa in più.Salvatore77 ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 19:50 Ieri non era propria la tappa migliore per Albanese proprio per le considerazioni fatte sulle sue caratteristiche.
Alla fine se vediamo Matthews che compirà quest'anno 33 anni, è passato prof. con un curriculum che Albanese se lo sogna, al giro ha timbrato la 40esima vittoria da prof. di cui una buona decina veramente modeste, in mezzo anche qualche cronometro.
Questo tipo di corridori sono veloci ma non troppo, nelle fughe hanno tutti contro, nelle classiche sono chiusi dagli specialisti. E' dura per loro vincere.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Esatto, mi era sfuggito ma andò esattamente così. A maggior ragione avvalora ciò che dicevo. Purtroppo, soprattutto nei massimi contesti, è diventato pressoché impossibile mettere a segno colpi del genere. Va però detto che spesso non sempre nei finali si vede un'organizzazione impeccabile dei treni, se si riuscisse a far leva su quello, armandosi di un po' di coraggio chissà...IlLince ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 20:17Se non mi ricordo male al Tour du Limousin del 2022 fece una sparata da finnieseur stupenda con vittoria, e poi mi ricordo un azione simile anche al Giro di Sicilia che però non ebbe successo (mi sembra sempre 2022).Abruzzese ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 19:59Io ti dico questo: Vincenzo un colpo per poter eccellere o comunque provare veramente ce l'avrebbe potuto avere (adesso, col fatto che ha modificato un po' le sue caratteristiche, non saprei dire se gli sia rimasta la stessa esplosività): la sparata da finisseur. Io ricordo quando vinse il Matteotti da stagista con quel colpo nel finale e ricordo anche quando provò una cosa simile in una corsa spagnola, venendo ripreso a poca distanza dal traguardo. Purtroppo quella del finisseur è un'altra di quelle figure malamente "uccise" dal ciclismo moderno. Con quel tipo di soluzione e in un altro momento storico secondo me avrebbe potuto vincere qualche corsa in più.Salvatore77 ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 19:50 Ieri non era propria la tappa migliore per Albanese proprio per le considerazioni fatte sulle sue caratteristiche.
Alla fine se vediamo Matthews che compirà quest'anno 33 anni, è passato prof. con un curriculum che Albanese se lo sogna, al giro ha timbrato la 40esima vittoria da prof. di cui una buona decina veramente modeste, in mezzo anche qualche cronometro.
Questo tipo di corridori sono veloci ma non troppo, nelle fughe hanno tutti contro, nelle classiche sono chiusi dagli specialisti. E' dura per loro vincere.
Albanese secondo me avrà un palmares fatto da molti piazzamenti ma vittorie di peso veramente poche.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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