Lopi90 ha scritto: ↑lunedì 26 febbraio 2018, 18:37
Ti lancio una mia controidea di meritocrazia "soft", cioè senza regole brutali da tutto o niente, peraltro vagamente basata sul circuito ATP che hai citato.
Si crea un circuito mondiale di corse abbastanza ampio come quello che c'è ora.
A priori non si inserisce nessuna differenza di categoria, solo un'abilitazione a correre le corse WT, che richiede dei parametri di base da soddisfare (un minimo di solidità economica, passaporto biologico, minimo 15 corridori) e può essere richista da tutti. Chi non la richiede/ottiene si trova in una situazione paragonabile alle continental. tutte le squadre abilitate a partecipare alle corse WT partono dalla stessa base. Ogni anno, sulla base di un ranking mondiale si delineano 4 categorie:
1a categoria: Posizioni 1-8. Ottengono il diritto-dovere di partecipare a tutte le corse WT, senza se e senza ma.
2a categoria: Posizioni 9-16. Ottengono il diritto-dovere a una quantità piuttosto ampia di inviti, tipo 2 GT, 3 classiche monumento, 8 classiche non monumento, 8 brevi corse a tappe
3a categoria: Posizioni 17-24. Ottengono il diritto-dovere a una quantità limitata di inviti, tipo 1 GT, 1 monumento, 3 classiche non monumento, 3 brevi corse a tappe
4a categoria: Posizioni 25 e successive. Non hanno nessun diritto-dovere di partecipazione ad alcuna corsa.
Ranking che premia soprattutto vittorie e podi per evitare gente che cerca di raccattare punti con ottavi posti in brevi corse a tappe
Nel caso più di 10 squadre di 2a e 3a categoria richiedano un invito solo le prime 10 lo ottengono di diritto, le altre potranno scegliere un'altra corsa di pari categoria. Gli organizzatori possono usare tutti i posti non assegnati d'ufficio fino ad un massimo di 22 squadre per invitare squadre di 2a-3a-4a categoria o la nazionale locale.
Nel caso squadre senza abilitazione finiscano nelle prime 24 vengono ignorate e si procede a scalare. Squadre nuove o che non avevano abilitazione l'anno precedete sono equiparate a squadre di 4a categoria.
Così non si creano muri enormi, squadre nuove ma competitive possono ottenere inviti, ma senza poter accampare alcuni diritto, squadre ricche e ben organizzate non vengono sfasciate da una stagione storta, squadre che fanno bene possono essere ricompensate da una pianificazione più serena del calendario successivo.