Giri futuri

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pereiro2982
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da pereiro2982 »

sono le dinamiche di corsa a fare lo spettacolo

putroppo a questo giro il corridore che avrebbe dovuto avare un bel vantaggio dopo la crono si è ritirato lasciando una classifica corta che si decidera in salità da li si è formato lo stesso tatticismo del giro dello scorso anno

il percorso non c'entra visto che il blockhaus lo scorso anno ha partorito un topolino


Pino_82
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Re: Giri futuri

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Spero che abbiano capito quelli di Rcs che mettere quattro tapponi all'ultima settimana, porta ad un rimpallo di iniziative solo in quei giorni.

Una tappa dura in meno, una in più nella seconda

E magari due salitoni stile Etna e Maiella nella prima.

Sugli Appennini si : Nerone e Catria, Forca di Presta + Frontignano, Terminillo, San Pellegrino, Cippo Carpegna, il Faito, ma anche Petrano , Corno alle Scale e Sassotetto, al minimo Prati di Tivo e Amiata.
Queste devono girare insieme alle due succitate


giorgio ricci
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

I Giri 2018 e 2021 non erano mal disegnati. Per esempio ,nel 2021 avrei tolto guarda Sanframondi ,avrei messo lì una crono ,e alleggerito il percorso di Rocca di cambio ,ma strade bianche e il resto ci stavano tutte.
Quest' anno il Giro è stato disegnato per Remco e Roglic ,con una seconda settimana completamente sbagliata , perché ci voleva un arrivo in salita secco ,oggi un altro tipo Montecampione , e alleggerire la terza settimana. Se ci deve essere una cronoscalata, a metà settimana,non certo l'ultimo giorno .
Ma il capitolo sfortuna ha inciso tanto..
E poi lo spostamento in avanti di 10 giorni sarebbe fondamentale.


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robot1
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da robot1 »

Il problema è che Vegni era contento dello svolgimento dell'anno scorso, con la suspence fino all'ultimo giorno.
Se quella era la sua visione, avremo sempre giri con l'ultima settimana sbilanciata.
Per me da oggi l'accorciamento del giro a 10/12 giorni non è più un tabù.
Sarà anche un altro sport, ma questo fa schifo.
Mi innamorai del ciclismo con il giro e le tappe di montagna.
Le Classiche mi importavano relativamente.
Ora sono l'unica cosa bella (a parte il degnissimo Tour 2022)


Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
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chinaski89
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Beh si se ogni volta è un'agonia del genere possono anche eliminarlo proprio. Visto che al Tour possono fare tappe col pavè, discese pericolose e il freddo non c'è perchè è luglio facessero solo Tour e Vuelta e ciao. Poi magari dal prossimo anno saranno tutti giri magnifici, ma la vedo dura


Erinnerung
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da Erinnerung »

giorgio ricci ha scritto: domenica 21 maggio 2023, 19:18 I Giri 2018 e 2021 non erano mal disegnati. Per esempio ,nel 2021 avrei tolto guarda Sanframondi ,avrei messo lì una crono ,e alleggerito il percorso di Rocca di cambio ,ma strade bianche e il resto ci stavano tutte.
Quest' anno il Giro è stato disegnato per Remco e Roglic ,con una seconda settimana completamente sbagliata , perché ci voleva un arrivo in salita secco ,oggi un altro tipo Montecampione , e alleggerire la terza settimana. Se ci deve essere una cronoscalata, a metà settimana,non certo l'ultimo giorno .
Ma il capitolo sfortuna ha inciso tanto..
E poi lo spostamento in avanti di 10 giorni sarebbe fondamentale.
Spostamento in avanti assolutamente necessario.
Poi è chiaro che questo sbilanciamento verso la terza settimana è eccessivo. Due tappe di alta montagna l’ultima settimana ci stanno, ma assolutamente non la crono il penultimo giorno.
In effetti la buona formula sarebbe anche abbastanza banale:
Prima settimana: 1 crono + 1AM con arrivo in salita selettivo
Seconda settimana: 2 AM
Terza settimana: 1 crono prima di 2 AM
Sono 7 tappe decisive per i big. Delle 5 tappe di Alta Montagna almeno 2 di oltre 200 Km con 4500/5000 m di dislivello.
Aggiungi 3 o 4 tappe di media montagna abbastanza toste, il resto per i velocisti o i classicomani con percorsi nervosi.


lucks83
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Re: Giri futuri

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Erinnerung ha scritto: domenica 21 maggio 2023, 20:07
giorgio ricci ha scritto: domenica 21 maggio 2023, 19:18 I Giri 2018 e 2021 non erano mal disegnati. Per esempio ,nel 2021 avrei tolto guarda Sanframondi ,avrei messo lì una crono ,e alleggerito il percorso di Rocca di cambio ,ma strade bianche e il resto ci stavano tutte.
Quest' anno il Giro è stato disegnato per Remco e Roglic ,con una seconda settimana completamente sbagliata , perché ci voleva un arrivo in salita secco ,oggi un altro tipo Montecampione , e alleggerire la terza settimana. Se ci deve essere una cronoscalata, a metà settimana,non certo l'ultimo giorno .
Ma il capitolo sfortuna ha inciso tanto..
E poi lo spostamento in avanti di 10 giorni sarebbe fondamentale.
Spostamento in avanti assolutamente necessario.
Poi è chiaro che questo sbilanciamento verso la terza settimana è eccessivo. Due tappe di alta montagna l’ultima settimana ci stanno, ma assolutamente non la crono il penultimo giorno.
In effetti la buona formula sarebbe anche abbastanza banale:
Prima settimana: 1 crono + 1AM con arrivo in salita selettivo
Seconda settimana: 2 AM
Terza settimana: 1 crono prima di 2 AM
Sono 7 tappe decisive per i big. Delle 5 tappe di Alta Montagna almeno 2 di oltre 200 Km con 4500/5000 m di dislivello.
Aggiungi 3 o 4 tappe di media montagna abbastanza toste, il resto per i velocisti o i classicomani con percorsi nervosi.
Che è poi quello che faceva Castellano nella maggior parte dei suoi Giri.


CicloSprint
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Re: Giri futuri

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mauro,

Il Giro 2024 partirà dal Belgio ?


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Trullo
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da Trullo »

@lucks83
L'ultima crono meglio dopo i tapponi di montagna, per costringere gli scalatori ad attaccare temendo di perdere a cronometro

Lo svolgimento ideale

Prima settimana arrivo in salita singolo tipo Montevergine a metà settimana, e chiusura con tappe mosse di media montagna sabato e domenica
Seconda settimana crono pianeggiante, nel weekend due tapponi di montagna
Terza settimana cronoscalata il martedi, arrivo in salita singolo il giovedi, due tapponi di montagna venerdi e sabato, domenica crono


Pino_82
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Cinque occasioni per la classifica in una settimana: gran finale Vegni ti fa un baffo..

E poi ragazzi, tutto tranne Montevergine!
Al fine non facciamolo l'arrivo in salita e pace, arrivano su in cinquanta.

Piuttosto tiriamo verso una ripetizione dell'inizio del 2022, Etna e Blockhaus, roba seria fin da subito.

Questo sbilanciamento verso la terza settimana piace solo a RCS, greggismo per quindici giorni, piazzi due strappi disumani come Coi e le Tre Cime (lo scorso il Fedaia) e giro deciso li.
Almeno quest'anno abbiamo il Giau (e anche il Cibiana) .. :worthy:


Pino_82
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Altrimenti diventa facile facile tracciare una corsa : un anno metti San Pellegrino Falcade, quei tre km disumani, un anno metti l'Alpe di Pampeago, un anno metti il finale dello Zoncolan/Sutrio, piuttosto che il Menador e una volta ogni dieci ci metti le salite tutte dure (mortirolo, zoncolan/Ovaro e tante altre)
Ma disegnare un giro è un altra cosa, certo ci vuole chi sgancia i soldi nella zona giusta , ma serve chi piazza il Delle Erbe, col discesone in un punto importante di tappa, idem con il San Marco, il Manghen lo stesso, Forcella Brez e Castrin in sequenza, e anche lì discesone a seguire, il Mortirolo con la Guspessa, discesone verso Aprica ; il Vivione lungo e quindi il Crocedomini dal versante giusto, poi valuti se Maniva2000 o Montecampione1700 a chiudere la tappa ; un doppio Grappa ; Esischie e Sampeyre, con arrivo in valle, secchi, senza esagerare ; il Finestre ben piazzato, il San Carlo lo stesso : dico Bressanone, Bolzano (che ha il Nigra, oltre che Pampeago passo dall'altra , con lunga discesa ad ampliare), Feltre, Courmayeur , Merano, ma anche Brescia con la Maddalena nel finale venendo dalle montagne, piuttosto che Asiago con la ForcellaValbona, sono grandi località (e ricche), si proponessero

Ma anche sugli Appennini, quant'è che non vediamo Catria e Nerone, ci metti il Petrano di arrivo e rifai il tappone , appenninico stavolta, alla fine delle prima settimana, ma anche qualche km in più e vai nella splendida Gubbio.
Il leonessa/Terminillo come passo, lo stesso con Vado di Sole/Gran Sasso, piuttosto che il Blockhaus di Roccamorice : Chieti, l'Aquila e Spoleto sono grandi sedi, organizzate.
Ci vuole il San Pellegrino in Alpe che ritorni dopo vent'anni, con l'Abetone che gli sghei ce l'ha.

Per esempio questa tappa di Lucca, di cui si parla come probabile arrivo : vai con Monte Serra e Altopiano di Pizzorne, esce fuori un finale bello duro, senza super vette.
Spingiamo per questo
Ultima modifica di Pino_82 il martedì 23 maggio 2023, 10:48, modificato 6 volte in totale.


Tommeke92
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da Tommeke92 »

Pino_82 ha scritto: martedì 23 maggio 2023, 9:39 Cinque occasioni per la classifica in una settimana: gran finale Vegni ti fa un baffo..

E poi ragazzi, tutto tranne Montevergine!
Al fine non facciamolo l'arrivo in salita e pace, arrivano su in cinquanta.

Piuttosto tiriamo verso una ripetizione dell'inizio del 2022, Etna e Blockhaus, roba seria fin da subito.

Questo sbilanciamento verso la terza settimana piace solo a RCS, greggismo per quindici giorni, piazzi due strappi disumani come Coi e le Tre Cime (lo scorso il Fedaia) e giro deciso li.
Almeno quest'anno abbiamo il Giau (e anche il Cibiana) .. :worthy:
Non mi pare che Etna e blockhaus lo scorso anno abbiano dato i frutti sperati. Certo più di Campo imperatore.


Pino_82
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Quest'anno il cast era superiore dai : Carapaz non al massimo e Hindley, Bardet ormai buon piazzato, e Yates che è saltato.

Quest'anno con Roglic, il più vincente nei Gt al recente passato, Thomas podio al Tour e vincente anche lì, Evenepoel, ma anche Vlasov lo scorso anno sempre sugli scudi, ma anche Hart ex vincitore (proprio su Hindley) era meglio


lucks83
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Re: Giri futuri

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Trullo ha scritto: martedì 23 maggio 2023, 9:31 @lucks83
L'ultima crono meglio dopo i tapponi di montagna, per costringere gli scalatori ad attaccare temendo di perdere a cronometro

Lo svolgimento ideale

Prima settimana arrivo in salita singolo tipo Montevergine a metà settimana, e chiusura con tappe mosse di media montagna sabato e domenica
Seconda settimana crono pianeggiante, nel weekend due tapponi di montagna
Terza settimana cronoscalata il martedi, arrivo in salita singolo il giovedi, due tapponi di montagna venerdi e sabato, domenica crono
Montevergine è meglio lasciarlo lì dove sta, frequentato dai fedeli e non dal Giro.
È una salita che non fa selezione e partorisce lo scattino del gruppo quasi compatto, ormai.
La tappa montuosa della prima settimana è giusto sia posizionata nel weekend, le tappe di media montagna meglio farle prima, di modo da dare la possibilità ai classicomani di indossare la maglia rosa.
Più che Montevergine, meglio un Terminillo.
Si

Sulla seconda settimana sono d'accordo.

Sulla terza c'è una crono in più.
Preciso che non sono un fan delle cronoscalate, ma qualsiasi tipo di crono va messa PRIMA dei due tapponi finali, di modo da avvantaggiare i cronoman e costringere gli scalatori a sparare tutto in quelle due tappe, e pure i passisti dovranno fare lo stesso per stargli dietro.
In caso contrario, avrai i passisti/ cronoman che cercheranno di salvare la gamba in vista della crono finale, gli scalatori che non daranno tutto in montagna per non intossicarsi le gambe in vista della prova contro il tempo.

Domenica finale, per me, rigorosamente passerella in stile Tour de France.


Tommeke92
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da Tommeke92 »

lucks83 ha scritto: martedì 23 maggio 2023, 11:24
Trullo ha scritto: martedì 23 maggio 2023, 9:31 @lucks83
L'ultima crono meglio dopo i tapponi di montagna, per costringere gli scalatori ad attaccare temendo di perdere a cronometro

Lo svolgimento ideale

Prima settimana arrivo in salita singolo tipo Montevergine a metà settimana, e chiusura con tappe mosse di media montagna sabato e domenica
Seconda settimana crono pianeggiante, nel weekend due tapponi di montagna
Terza settimana cronoscalata il martedi, arrivo in salita singolo il giovedi, due tapponi di montagna venerdi e sabato, domenica crono
Montevergine è meglio lasciarlo lì dove sta, frequentato dai fedeli e non dal Giro.
È una salita che non fa selezione e partorisce lo scattino del gruppo quasi compatto, ormai.
La tappa montuosa della prima settimana è giusto sia posizionata nel weekend, le tappe di media montagna meglio farle prima, di modo da dare la possibilità ai classicomani di indossare la maglia rosa.
Più che Montevergine, meglio un Terminillo.
Si

Sulla seconda settimana sono d'accordo.

Sulla terza c'è una crono in più.
Preciso che non sono un fan delle cronoscalate, ma qualsiasi tipo di crono va messa PRIMA dei due tapponi finali, di modo da avvantaggiare i cronoman e costringere gli scalatori a sparare tutto in quelle due tappe, e pure i passisti dovranno fare lo stesso per stargli dietro.
In caso contrario, avrai i passisti/ cronoman che cercheranno di salvare la gamba in vista della crono finale, gli scalatori che non daranno tutto in montagna per non intossicarsi le gambe in vista della prova contro il tempo.

Domenica finale, per me, rigorosamente passerella in stile Tour de France.
D'accordo su tutto. A me la cronoscalata piace anche, non ogni anno però ovvio. Comunque non mi piace che sia quella a chiudere il giro né la crono piatta, anche se al Tour è sempre stato così praticamente, con la crono al sabato prima di Parigi, e ricordo che anni fa spesso anche al Giro c'era la crono al sabato dopo il tappone del venerdì. Io preferirei sempre il contrario.


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Camoscio madonita
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da Camoscio madonita »

Probabilmente cito Giri molto lontani nel tempo e distanze ormai anacronistiche, ma l'abbinamento perfetto crono montagne l'ho visto nei giri del 96-97-98.

Giro '96:
19 tappa Crono Vicenza Marostica di 62 km, per lo più piatta con la Rosina nel finale
20 tappa Marostica-Pordoi 220 km, con manghen e doppio Pordoi con Fedaia nel mezzo.
21 tappa Cavalese-Aprica 250 km, probabilmente la tappa più dura di sempre al giro con mendola, tonale, Gavia, Mortirolo ed Aprica.

E' passato più di un quarto di secolo, ma nei due tapponi successe di tutto, con Zaina che insidiò un Tonkov che sembrava inattaccabile.

I due giri successivi proposero crono più corte ma seguite da bene tre tappe di montagna, ed anche in quei casi successe di tutto...Zuelle fu praticamente ribaltato dalla tre giorni alpina.

L'ultima settimana dura ci sta, però con una distribuzione più funzionale al (potenziale) spettacolo. E magari con maggiore attenzione alle tappe collocate nei fine settimana della prima e seconda settimana :)


Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
Tommeke92
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da Tommeke92 »

Camoscio madonita ha scritto: martedì 23 maggio 2023, 12:30 Probabilmente cito Giri molto lontani nel tempo e distanze ormai anacronistiche, ma l'abbinamento perfetto crono montagne l'ho visto nei giri del 96-97-98.

Giro '96:
19 tappa Crono Vicenza Marostica di 62 km, per lo più piatta con la Rosina nel finale
20 tappa Marostica-Pordoi 220 km, con manghen e doppio Pordoi con Fedaia nel mezzo.
21 tappa Cavalese-Aprica 250 km, probabilmente la tappa più dura di sempre al giro con mendola, tonale, Gavia, Mortirolo ed Aprica.

E' passato più di un quarto di secolo, ma nei due tapponi successe di tutto, con Zaina che insidiò un Tonkov che sembrava inattaccabile.

I due giri successivi proposero crono più corte ma seguite da bene tre tappe di montagna, ed anche in quei casi successe di tutto...Zuelle fu praticamente ribaltato dalla tre giorni alpina.

L'ultima settimana dura ci sta, però con una distribuzione più funzionale al (potenziale) spettacolo. E magari con maggiore attenzione alle tappe collocate nei fine settimana della prima e seconda settimana :)
Bellissimo! :clap:
Purtroppo temo che non lo rivedremo per un bel po', se c'è chi dice che in questo Giro c'erano troppi tapponi e troppo duri :(


lucks83
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da lucks83 »

Tommeke92 ha scritto: martedì 23 maggio 2023, 12:38
Camoscio madonita ha scritto: martedì 23 maggio 2023, 12:30 Probabilmente cito Giri molto lontani nel tempo e distanze ormai anacronistiche, ma l'abbinamento perfetto crono montagne l'ho visto nei giri del 96-97-98.

Giro '96:
19 tappa Crono Vicenza Marostica di 62 km, per lo più piatta con la Rosina nel finale
20 tappa Marostica-Pordoi 220 km, con manghen e doppio Pordoi con Fedaia nel mezzo.
21 tappa Cavalese-Aprica 250 km, probabilmente la tappa più dura di sempre al giro con mendola, tonale, Gavia, Mortirolo ed Aprica.

E' passato più di un quarto di secolo, ma nei due tapponi successe di tutto, con Zaina che insidiò un Tonkov che sembrava inattaccabile.

I due giri successivi proposero crono più corte ma seguite da bene tre tappe di montagna, ed anche in quei casi successe di tutto...Zuelle fu praticamente ribaltato dalla tre giorni alpina.

L'ultima settimana dura ci sta, però con una distribuzione più funzionale al (potenziale) spettacolo. E magari con maggiore attenzione alle tappe collocate nei fine settimana della prima e seconda settimana :)
Bellissimo! :clap:
Purtroppo temo che non lo rivedremo per un bel po', se c'è chi dice che in questo Giro c'erano troppi tapponi e troppo duri :(
Il giro del 1996 credo rappresenti l'apogeo di cosa voglia dire avere una corsa spettacolare:
Giovedì nella crono Tonkov che salva la maglia per un secondo da olano, che allo stesso tempo perde la tappa per un secondo da Berzin.
Già lì, emozioni forti.
Venerdì Tonkov che accende la miccia sul Fedaia, Zaina che lo segue e mette il turbo, Berzin che crolla, Gotti e Olano che dopo un momento difficile rinvengono su un Tonkov a cui, all'improvviso, si spegne la luce e si salva perché era ormai in cima.
La resurrezione di Bugno sul Pordoi, che recupera il distacco e guida l'inseguimento, Zaina che trionfa, Gotti che stacca gli inseguitori olano, Tonkov, Bugno e Ugrimov. Olano che allo sprint soffia la maglia a Tonkov per 47 centesimi di secondo.

Il giorno dopo Berzin in fuga sul Gavia sterrato, Faustini che prova a fare saltare il banco e salta lui, le botte da orbi sul mortirolo, Olano in crisi, Gotti e Tonkov che staccano Zaina e Ugrumov..
Olano che salva il podio per un secondo sul lettone....
Non mi sono mai divertito così tanto.


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Trullo
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da Trullo »

Nel 99 ci fu la crono dopo le montagne, come peraltro era sempre stato la norma prima, e questo non impedì a Pantani di attaccare, anzi lo fece ancora con maggior foga non sapendo quanto avrebbe potuto perdere a cronometro. Questo vale in geerale quando a contendersi la vittoria sono corridori più forti in salita (non necessariamente forti come Pantani) contrapposti ad altri più passisti


jumbo
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da jumbo »

la crono piatta dopo le montagne ci può stare.
la cronoscalata dopo le montagne no, perché anche gli scalatori aspettano quella.


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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da Trullo »

concordo, la cronoscalata se presente (e trovo che abbia molto senso che ci sia) deve essere prima dei tapponi di montagna decisivi (idealmente a metà dell'ultima settimana, come fu ai tempi con Bocco o Monte Generoso)


ntun
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da ntun »

Trullo ha scritto: martedì 23 maggio 2023, 14:36 Nel 99 ci fu la crono dopo le montagne, come peraltro era sempre stato la norma prima, e questo non impedì a Pantani di attaccare, anzi lo fece ancora con maggior foga non sapendo quanto avrebbe potuto perdere a cronometro. Questo vale in geerale quando a contendersi la vittoria sono corridori più forti in salita (non necessariamente forti come Pantani) contrapposti ad altri più passisti
*98


ntun
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da ntun »

Trullo ha scritto: martedì 23 maggio 2023, 14:57 concordo, la cronoscalata se presente (e trovo che abbia molto senso che ci sia) deve essere prima dei tapponi di montagna decisivi (idealmente a metà dell'ultima settimana, come fu ai tempi con Bocco o Monte Generoso)
sta a vedere che il Giro attuale andava tracciato al contrario da dopo la cronometro in avanti
Da scandiano non bisognava andare a Viareggio, ma a Caorle
a quel punto Cronolussari (il sabato!) e tappone venerdì e domenica
terza settimana scambiata con la seconda e tappone o in Svizzera o in Piemonte (Finestre?)


anzarlou
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da anzarlou »

Quello che va cambiato è il sistema. Puntine UCI, potenziometri e auricolari. E se questo non si ottiene o non funziona (anche se sarei molto sorpreso), cambierei anche i ciclisti.

E in questo, chi può farlo è l'organizzatore con percorsi innovativi e rivoluzionari come quelli che ho già proposto (CRI+sterrato+clásici), in modo che 40 ciclisti siano ammessi alla vittoria: gli Healys, Derek Gee, Pedersen, Cort e chiunque osi, senza tappe né alte fini che li lasciano fuori.

Può essere una rottura di coglioni, una specie di Tirreno o Itzulia senza alti piazzamenti, ma sarebbe una strategia interessante che cambierebbe o almeno allargherebbe la lista dei candidati e credo che funzionerebbe.
Sono sicuro che ci sarebbero disagi e proteste tra le squadre dei vueltomani, beh mi fa piacere, si tratta solo di questo.

Altri salterebbero perché se Van Aert, Van der Poel, Alaphilippe, Remco, Ganna, Cort, Healy, Mohoric, Powless, Fred Wright, Lutsenko, Jorgenson o Pidcock si mettessero in testa, potrebbero vincere il Giro regalando diversi festival.
Anche Pogacar potrebbe iscriversi per provare a raddoppiare con il Tour.

E se no, iniziando il Giro attraverso le Alpi e finendolo in Appennino, lo compro anche io.


ntun
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da ntun »

lucks83 ha scritto: martedì 23 maggio 2023, 12:48
Tommeke92 ha scritto: martedì 23 maggio 2023, 12:38
Camoscio madonita ha scritto: martedì 23 maggio 2023, 12:30 Probabilmente cito Giri molto lontani nel tempo e distanze ormai anacronistiche, ma l'abbinamento perfetto crono montagne l'ho visto nei giri del 96-97-98.

Giro '96:
19 tappa Crono Vicenza Marostica di 62 km, per lo più piatta con la Rosina nel finale
20 tappa Marostica-Pordoi 220 km, con manghen e doppio Pordoi con Fedaia nel mezzo.
21 tappa Cavalese-Aprica 250 km, probabilmente la tappa più dura di sempre al giro con mendola, tonale, Gavia, Mortirolo ed Aprica.

E' passato più di un quarto di secolo, ma nei due tapponi successe di tutto, con Zaina che insidiò un Tonkov che sembrava inattaccabile.

I due giri successivi proposero crono più corte ma seguite da bene tre tappe di montagna, ed anche in quei casi successe di tutto...Zuelle fu praticamente ribaltato dalla tre giorni alpina.

L'ultima settimana dura ci sta, però con una distribuzione più funzionale al (potenziale) spettacolo. E magari con maggiore attenzione alle tappe collocate nei fine settimana della prima e seconda settimana :)
Bellissimo! :clap:
Purtroppo temo che non lo rivedremo per un bel po', se c'è chi dice che in questo Giro c'erano troppi tapponi e troppo duri :(
Il giro del 1996 credo rappresenti l'apogeo di cosa voglia dire avere una corsa spettacolare:
Giovedì nella crono Tonkov che salva la maglia per un secondo da olano, che allo stesso tempo perde la tappa per un secondo da Berzin.
Già lì, emozioni forti.
Venerdì Tonkov che accende la miccia sul Fedaia, Zaina che lo segue e mette il turbo, Berzin che crolla, Gotti e Olano che dopo un momento difficile rinvengono su un Tonkov a cui, all'improvviso, si spegne la luce e si salva perché era ormai in cima.
La resurrezione di Bugno sul Pordoi, che recupera il distacco e guida l'inseguimento, Zaina che trionfa, Gotti che stacca gli inseguitori olano, Tonkov, Bugno e Ugrimov. Olano che allo sprint soffia la maglia a Tonkov per 47 centesimi di secondo.

Il giorno dopo Berzin in fuga sul Gavia sterrato, Faustini che prova a fare saltare il banco e salta lui, le botte da orbi sul mortirolo, Olano in crisi, Gotti e Tonkov che staccano Zaina e Ugrumov..
Olano che salva il podio per un secondo sul lettone....
Non mi sono mai divertito così tanto.
Quanti capitani c'erano? Quanti ambivano alla classifica?
Quanti ora?
Per esempio, il capitano Israel, Arkea o alpecin, chi è? Fa classifica?

Al momento, nei 10, due gregari ineos + leknessund (onore a lui eh)


luketaro
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Re: Giri futuri

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Volevo raggruppare qui le mie impressioni e le mie idee sul canovaccio che un gt dovrebbe seguire e che tipo di tappe dovrebbero essere tracciate e come dovrebbero essere posizionate.

Prima di cominciare, la questione marchette: è chiaro che chi traccia spesso ha le mani legate, perchè la corsa si finanzia anche grazie alle località che pagano per ospitare la tappa. Ne comprendo la necessità, ma penso che queste dovrebbero essere prioritarie sì nella prima parte del gt, mentre dalla quattordicesima tappa in poi la precedenza dovrebbe essere data alla valutazione tecnica. In ogni caso non terrò conto di queste dinamiche e mi concentrerò su un percorso ideale.


Innanzitutto ci sono alcune caratteristiche che un gt deve avere: deve essere una corsa bilanciata, che include diversi terreni e che premia il corridore più completo; al suo interno deve avere sia le cronometro che terreno adatto agli scalatori, e favorire in alcune tappe l'esplosività mentre in altre il fondo ed il recupero.
Una corsa di 3 settimane che:
-ha pochissima cronometro (tipo giro 2022 o tour 2023)
-non presenta tappe lunghe e dure con più salite di seguito e chilometraggi lunghi (come certi tour gli ultimi anni o praticamente tutte le vuelte...)
-risulta sbilanciato a favore dei cronomen o non presenta terreno fertile per fare la differenza in salita (tour 2012, giro 2017)
-non presenta adeguate difficoltà nella terza settimana (vuelta 2022)
Manca delle caratteristiche tecniche base che caratterizzano un gt.


Soddisfare queste richieste basta per rendere un gt tecnicamente valido, e questa è la cosa più importante (ed infatti tra 5 anni nessuno discuterà della noia provata in queste 2 settimane), ma sicuramente questa non è stata una buona pubblicità al ciclismo ed è andata a creare questa associazione "ciclismo=noia" che, specialmente tra gli spettatori occasionali, andrebbe assolutamente evitata.
Ci sono quindi una serie di obbiettivi riguardanti la condotta di gara che vogliamo aiutare a raggiungere attraverso al percorso tracciato, ne ho elencati sia quelli che per me sono rilevanti, sia quelli che qui sul forum sono usciti fuori:
- scongiurare che gli uomini da gt evitino di attaccarsi per 2 settimane di fila, come è avvenuto in questo giro.
- al contempo evitare che la corsa sia già decisa alla fine della prima settimana. Pogacar con 5 minuti di vantaggio al primo giorno di riposo risulta un po' anticlimatico.
- eliminare i noiosissimi piattoni in serie.
- contemporaneamente garantire un numero adeguato di tappe ai velocisti e delle fisiologiche tappe interlocutorie.
- evitare il continuo arrivo delle fughe.
- ottenere una partecipazione di livello anche tra chi non si dedica alla generale, quali velocisti, cronomen o cacciatori di tappe. Non a tutti interessa di questi, ma ad altri fa comunque piacere vederli in azione e di certo male non fa.
- piazzare nei weekend alcune delle tappe più spettacolari e importanti per la generale.
- in generale, evitare il più possibile il greggismo.


Stiamo quindi cercando un percorso che soddisfi oltre 10 richieste, a cui poi bisognerebbe far incastrare le marchette dei vari territori, insomma non esattamente un'operazione facile. Fermo restando che la corsa la fanno i corridori...


Ma cos'è che nel passato ha funzionato? Cosa viene ricordato positivamente da cui si potrebbe prendere spunto?
- Il giro 2021. Di quell'edizione ho apprezzato in particolar modo le schermaglie degli uomini da gt nelle prime 2 settimane (prime 13 tappe), dove ogni 2/3 giorni la classifica si muoveva, si era capito che Bernal fosse il più forte, ma non aveva ancora ammazzato la corsa, il suo vantaggio era ancora ribaltabile, e c'era l'incertezza sul suo dominio anche nella terza settimana sulle grandi salite che non erano ancora mai state affrontate. Come erano state disegnate quelle tappe? Corte (sotto i 190 km), con pianura all'inizio e con salite finali corte ma ripide, intervallate da tappe interlocutorie.
- La prima settimana dei tour 2021 e 2022. Ho trovato molto belle le prime 9 tappe di entrambe le edizioni e, al netto dei protagonisti che sicuramente hanno contribuito in larga parte, ci sono alcuni elementi in comune che trovo interessanti da evidenziare. Anche qua ogni 2/3 giorni ce n'era una di potenziale interesse per la GC e tutte le tappe avevano pianura all'inizio e chilometraggi non elevati (a parte una). Da notare la sequenza "tappa molto lunga da fughe/velocisti resistenti-tappa dura per gli uomini da GC" che in entrambi i casi ha fatto bei distacchi.
- Il tappone stile Bardonecchia 2018. Questa formula, ovvero la sequenza "salita lunga e dura-discesa-salita media" (il tutto senza pianura in mezzo o quasi), è ormai una formula comprovata che sempre funzionato. Sestriere 2015, Corvara 2016, Risoul 2016, Sant'Anna di Vinadio 2016, Laghi di Cancano 2020, Alpe Motta 2021, Tignes 2019, Granon 2022 sono tutte varianti che hanno fatto spettacolo.
- La tappa regina alla sedicesima. Piazzare la tappa più dura all'inizio della terza settimana ha spesso smosso la classifica, ed ha favorito gli attacchi anche nelle giornate successive. Cortina 2021, Mortirolo 2019, Bormio 2017 (l'unica tappa seria di quel giro...), Aprica 2015, Val Martello 2014... Il concetto è quello di mettergli subito davanti la tappa più dura, che faccia naturalmente selezione, e per le giornate successive di levare dalla testa dei corridori l'idea di salvare la gamba in vista del giorno più impegnativo.
- Le rampe di garage della Vuelta. Da molti anni la corsa spagnola piazza brevi salite con pendenze in doppia cifra dove regolarmente i big piazzano degli attacchi. Per conto mio questo è dovuto alle pendenze elevate che rendono la scia e quindi la tattica e la squadra poco utili, rendendo più facile fare la differenza sugli avversari.
- La cronometro iniziale di tour 2022 e giro 2023. Il 2022 è stato l'unico anno di Ganna in Francia, mentre quest'anno al giro erano attesi al via 4 dei migliori 5 cronomen di questo momento. Questo perchè entrambe le corse iniziavano con una prova contro il tempo e c'era l'opportunità di conquistare la maglia di leader. Anche se per alcuni sono altre le dinamiche che stanno dietro a questa scelta, per me questo ha inciso per una qualche percentuale e bisogna tenerne conto. Discorso simile va fatto anche per i velocisti.
- tappe per velocisti resistenti. In un grande giro è necessario posizionare delle interlocutorie, che lascino spazio ai corridori veloci mentre gli uomini da GC si riposano. Non si può nemmeno però inserire 7 piattoni di cui si potrebbe guardare benissimo solo gli ultimi 500 metri...Allora sarebbe interessante inserire una qualche lieve difficoltà in queste tappe, ad esempio un salita di media lunghezza (7-8 km) a 30 km del traguardo o 2/3 strappettini cattivi a circa 20 km, insomma un terreno non troppo duro ma che possa consentire a qualche velocista resistente di organizzare una qualche azione di squadra per tagliare fuori alcuni suoi rivali più puri. Qualcosa di simile alla tappa di Foligno 2021, per intenderci.
- La crono l'ultimo giorno. La preferisco rispetto alla passerella per i velocisti e diverse volte è anche risultata decisiva per la generale (nei giri 2020,2019,2017,2012,2010 e, in questi casi alla penultima tappa, nei Tour 2020, 2018, 2017, 2014, 2011, 2010 la cronometro è stata decisiva per il podio). é però necessario che i valori dei ciclisti contro il tempo siano ben chiari e verificati in precedenza da un'altra cronometro, onde evitare una situazione simil giro 2012.



2 o 3 cronometro? Avere 3 cronometro porta dei vantaggi ma anche degli svantaggi.
- Il grosso vantaggio consiste nel "liberare" chilometri da poter investire nelle tappe in linea. L'UCI impone 3500 km totali massimi per un gt. Avere 3 tappe corte invece che solo 2 consente di poterne distribuire di più nelle restanti.
- Lo svantaggio è rappresentato dalla poca flessibilità. Con 3 prove contro il tempo rischi di creare un percorso sbilanciato a favore dei cronomen, se non lo è allora vuol dire che tutte e 3 le cronometro sono medio-corte...Senza contare che per evitare di avere 2 o più tappe fondamentalmente identiche tra loro si rischia di dover ricorrere ad una cronosquadre (da evitare, perchè dà un ulteriore vantaggio a chi ha già il vantaggio di avere la squadra più forte) o una cronoscalata (da evitare, perchè consente al più forte in salita di guadagnare in classifica senza dover staccare gli avversari sul campo, promuovendo l'attendismo).
A mio parere gli svantaggi superano i vantaggi. Un gt per me dovrebbe avere 2 cronometro, una all'inizio ed una alla fine, per un totale di circa 55-75 km.



Come sarà strutturato quindi il mio gt ideale? La corsa sarà sostanzialmente divisa in 2 parti: le prime 13 tappe saranno complessivamente facili, con una giornata ogni 2/3 dove potenzialmente smuovere la classifica generale; l'ultima parte invece sarà farcita dalle grandi montagne. Se la prima metà potrà essere più fluida, con tappe intercambiabili tra di loro, la seconda dovrà essere molto più strutturata, con precisi slot predeterminati da rispettare quasi obbligatoriamente.
Molti hanno criticato la terza settimana molto dura, che secondo loro bloccherebbe la corsa. Io non sono d'accordo con questa tesi. Nel 2021, 2018 e 2016 la corsa è risultata spettacolare, nonostante un'ultima settimana bella carica. Nell'edizione 2020 s'è invece visto come la corsa si sia sbloccata con la tappa più dura. Per me, più che nella durezza in sè per sè, il problema sta nel posizionamento dalla tappa regina alla fine, risolvibile piazzandola diversamente.
La terza settimana deve essere dura innanzitutto per dare un valore tecnico alla corsa, per fare uscire le qualità di fondo e di recupero dei corridori. Remco ha vinto una Vuelta, ma certi mettono ancora in dubbio la sua tenuta nella terza settimana, proprio perchè il suo recupero non è stato testato seriamente. Gli stessi Roglic o Thomas non erano i nomi che ci vengono in mente quando pensiamo a chi eccelle nel fondo e nel recupero, perchè non avevano mai fatto bene in una terza settimana veramente dura (o meglio, perchè non l'avevano mai ancora affrontata...).
Altra cosa importante è il trittico di tappe dure nella terza settimana che è necessario per testare il fondo e il recupero dei corridori, fatte partendo dalla più impegnativa alla più facile, per evitare che nelle prime 2 giornate si cerchi di salvare la gamba per la terza.


Come già detto, l'uci limita a 3500 i chilometri totali in un gt. Considerando una settantina di chilometri per le 2 cronometro, per le 19 restanti tappe in linea rimane un media di 180 km circa. Questo significa che per avere delle tappe da oltre 200 km bisogna toglierne dalle altre. Verranno quindi tolti i chilometri dalle tappe più facili per aggiungerli in quelle più dure.



TAPPA 1 - VELOCISTI PURI - 60 KM

Corsa a punti su strada.
Come tappa iniziale ho pensato a qualcosa di particolare. Le regole sono quelle della corsa a punti: circuito pianeggiante di 3/4 km da ripetere per un totale di 50/60 km. Ogni tot giri c'è uno sprint intermedio che assegna abbuoni e punti per la maglia degli sprint. La vittoria parziale viene assegnata a chi vince lo sprint finale, ma da solo, l'abbuono finale non è sufficiente ad assicurare la conquista delle 2 maglie in palio, e sarà necessario impegnarsi anche negli sprint intermedi. La corsa è interamente neutralizzata e non ci saranno distacchi a meno di non perdere il giro, dove a quel punto viene inflitta una penalità sul tempo proporzionata. Non ci saranno ammiraglie al seguito ma dei box/punti di rifornimento fissi. Come nella normale corsa a punti, in caso di incidente meccanico o caduta, si può perdere il giro senza penalità.
Perchè proporre una tappa del genere:
- Risulterebbe un format più vivace e televisivo (per mantenere l'integrità dello spirito di un gt ci sono le restanti 20 tappe)
- Si potrebbe organizzare in un circuito interamente cittadino
- I velocisti si andrebbero a giocare la prima maglia di leader (che sicuramente contribuisce ad invogliare la loro partecipazione ), senza però assistere alla solita noiosa processione.
- Con la neutralizzazione i nervi in gruppo dovrebbero essere più distesi, diminuendo il rischio cadute
- Con un chilometraggio così ridotto si libera margine da reinvestire in tappe più serie.
A me sembra un idea carina, eventualmente si può fare una traduzionale tappa in linea con chilometraggio ridotto. Le semitappe sono vietate, ma le regole si potrebbero sempre cambiare...

TAPPA 2 - CRONOMETRO - 40 KM

Cronometro piatta, per specialisti, di lunghezza di circa 35-45 km.
Se la prima maglia di leader se la sono giocata i velocisti, la seconda sarà appannaggio dei cronomen. é importante avere una cronometro di questa lunghezza perchè è con queste distanze che gli specialisti veri emergono, inoltre in questo modo fin da subito la classifica si sgrana e si delineano i valori. La cronometro deve essere piazzata presto, per mettere il prima possibile gli scalatori (o meglio, i meno cronomen) nella posizione di dover recuperare terreno. Inoltre quest'anno s'è visto in questo giro che già alla fine della prima settimana i valori si possono appiattire a favore dei protagonisti della generale, cosa che per la prima crono vogliamo evitare.

TAPPA 3 - VELOCISTI/SCATTISTI - 180 KM

Come terza tappa ho messo un uphill sprint. Può essere un qualcosa simile a Visegrad 2022, Agrigento 2021 o ad un Mur de Bretagne. Vuole essere una volata atipica aperta a velocisti resistenti o a scattisti.


Questo trittico iniziale non dovrebbe essere troppo complicato da replicare anche per una partenza dall'estero.


TAPPA 4 - FUGHE/UOMINI DA GT - 180 KM

Primo arrivo in salita. Il percorso sarà un unipuerto con la salita finale abbastanza lunga anche se magari non troppo selettiva. Lo scopo è quello di filtrare ulteriormente chi può puntare alla generale da chi non può. Un'Etna può andare benissimo, Lago Laceno o una Planche possono pure fare al caso.

TAPPA 5 - VELOCISTI RESISTENTI - 180 KM

Tappa fondamentalmente di pianura, ma con una difficoltà che può consentire, a chi ne avrà voglia, di provare a tagliare fuori i velocisti puri. Ad esempio potrebbe essere una salita di 6/7 km a 30 dal traguardo.

TAPPA 6 - FUGHE/CACCIATORI DI TAPPE - 160 KM

Il percorso sarà vallonato, dove però difficilmente i big si muoveranno se non negli ultimi metri. Prima metà tappa in pianura, poi un paio di gpm con la sequenza salita lunga-discesa-muro finale. Il chilometraggio breve e la prima metà in pianura dovrebbero servire ad invogliare il gruppo a riprendere la fuga. Il ragionamento è che, senza salita all'inizio, non andrà via un gruppo di forza, le schermaglie iniziali potrebbero durare più a lungo, e poi per una squadra interessata a tenere chiusa la corsa i meno chilometri da gestire e la possibilità di poter impegnare anche i loro uomini peggiori all'inizio (perchè si è in pianura) potrebbe risultare più allettante e facile da eseguire. Come disegno ho pensato a Guardia Sanframondi 2021, ma con un'ultima salita più dura.

TAPPA 7 - FUGHE/VELOCISTI RESISTENTI - 230 KM

Tappa molto lunga, pianeggiante con qualche piccolo strappettino nel finale ed un rettilineo finale in falsopiano per appesantire ulteriormente le gambe già provate di chi si sta giocando la vittoria.

TAPPA 8 - UOMINI DA GT/CACCIATORI DI TAPPE - 160 KM

Tappa nervosa ed abbastanza dura, con poca pianura e salite fin dai primi chilometri. 3/4 gpm, per un totale di 4000 metri di dislivello, con una salita finale (o quanto meno quella decisiva) mediamente lunga ma con pendenze importanti. Una tracciatura simile a Planche 2014, ma anche Torino 2022 è molto intrigante.

TAPPA 9 - UOMINI DA GT/CACCIATORI DI TAPPE - 200 KM

Percorso simil-Liegi. Prima metà senza grosse difficoltà, ma negli ultimi 60/70 km ci saranno una serie di strappi e poca pianura. Da prendere ad esempio sono le tappe della Tirreno di Fossombrone, Recanati o Castelfidardo, anche se preferirei l'ultimo strappo a 7/8 km dal traguardo e arrivo in pianura.

Con il trittico tappa lunga-tappa dura-tappa dura si conclude la prima settimana, senza veri tapponi, ma comunque con molte tappe interessanti che possono aver acceso delle scaramucce tra i big.

RIPOSO

TAPPA 10 - VELOCISTI RESISTENTI - 180 KM

La seconda settimana inizia con un'altra frazione indirizzata verso una volata, che sarà però messa in discussione da una qualche difficoltà, magari un paio di strappi negli ultimi 20 km.

TAPPA 11 - CACCIATORI DI TAPPE - 200 KM

Terreno speciale. Potrebbero essere gli sterrati o il pave, o in alternativa un percorso attraverso un luogo particolarmente ventoso (anche se è più difficile da prevedere) o un'altra tappa con i muri. L'idea è quella di mettere alla prova i corridori su un terreno diverso, così che possano emergere i più completi.

TAPPA 12 - VELOCISTI PURI - 150 KM

Giornata interlocutoria, completamente piatta.

TAPPA 13 - FUGHE - 210 KM

L'antipasto prima delle grandi montagne. Un singolo gpm impegnativo lungo circa 10 km piazzato ai -40/-30 da traguardo. Pinerolo 2019 o simili, per intenderci. Questa potrebbe essere la tappa ideale per delle seconde/terze linee per ritornare in classifica.

TAPPA 14 - UOMINI DA GT - 210 KM

Da adesso in poi si farà sul serio: 210 km con 5500 metri di dislivello, poca pianura e la salita finale lunga e difficile. L'obbiettivo è quello di "stanare" i capitani, forzandoli in una situazione dove i loro gregari sono o troppo stanchi o comunque poco utili. Il Bondone quest'anno mi pare abbia fatto un buon lavoro, perfino riuscendo a far attaccare i 3 davanti (che proprio non ne avevano intenzione...).

TAPPA 15 - UOMINI DA GT - 190 KM

Dopo la giornata di ieri ci saranno altre montagne da scalare e, sebbene la tappa risulterà meno dura, non mancherà il terreno per fare la differenza. La parte finale può essere caratterizzata da una salita finale molto dura e accentratrice tattica preceduta da fondovalle, come Zoncolan 2018, Piancavallo 2020 o il Mont Ventoux 2021.

Finisce una seconda settimana a 2 facce, la prima parte è stata tutto sommato facile, mentre nel weekend sono arrivate le grandi montagne. Di fatto, un Van Aert o un Alaphilippe potrebbe pensare di tenere la maglia fino alla quattordicesima tappa con questo percorso.

TAPPA 16 - UOMINI DA GT - 220 KM

La terza settimana ed il trittico alpino iniziano con la tappa regina. 220 km con 6000 metri di dislivello. Importante è mettere la salita più dura al penultimo posto, per evitare una corsa bloccata fino agli ultimi chilometri: niente arrivi alle 3 cime, sul Fedaia o simili in questa tappa.

TAPPA 17 - UOMINI DA GT/FUGHE - 200 KM

Adesso che i corridori sono belli stanchi, si può presentargli un percorso più agevole riducendo comunque al minimo il rischio di arrivo dei big tutti assieme. La parte decisiva sarà caratterizzata dalla combinazione di una salita lunga, discesa e subito nuovamente un'altra scalata importante verso l'arrivo. La seconda parte della tracciatura potrebbe assomigliare a Granon 2022, Luz Ardiden 2021 o Sega di Ala 2021.

TAPPA 18 - FUGHE - 140 KM +20

Il trittico alpino viene chiuso dalla tappa più facile, ma anche quella più adatta ad imboscate. Corta, con poca pianura, almeno 5 gpm medio-brevi ma con pendenze importanti, l'ultima delle quali a 15/20 km dal traguardo, che sarà in discesa o fondovalle. Una tappa simile al finale della Parigi-Nizza, forse con salite un po' più dure.

TAPPA 19 - VELOCISTI PURI - 150 KM

Giornata interlocutoria e di semi riposo, completamente pianeggiante.

TAPPA 20 - UOMINI DA GT - 180 KM

Questa sarà l'ultima occasione per far saltare il banco, muovendosi da lontano. Il disegno sarà simile al Finestre 2018, quindi una prima metà pianeggiante, poi, a 70/80 km dal traguardo, ci sarà la salita più lunga e dura di giornata, al termine del quale poi non ci sarà più neanche 1 metro di pianura ma solo una serie di discese e ascese abbastanza pedalabili.

TAPPA 21 - CRONOMETRO - 25 KM

L'epilogo finale sarà a cronometro. A questo punto della corsa, si conoscono già i valori contro il tempo, ma ci sarà il dubbio e la curiosità di vedere se questi saranno cambiati dopo 3 settimane di corsa. Il percorso sarà vallonato (la salita delle Torricelle va benissimo) per non fare un doppione dell'altra crono e per favorire chi ha mantenuto una condizione migliore. La lunghezza sarà tra i 20 ed i 30 km.


In totale sono: 5 tappe di alta montagna di cui 3 sopra i 200 km; 7 tappe miste dove comunque se c'è la volontà si può smuovere la classifica, 7 volate di cui solo 3 totalmente scontate e 2 cronometro. I chilometri totali sono 3.445, quindi non proprio al limite, nonostante ciò ci sono 7 frazioni over 200. Tecnicamente mi sembra molto completo, e dovrebbe favorire anche lo spettacolo. In aggiunta la prima metà più facile e corta dovrebbe aiutare Salvato e co. a digerire la seconda parte molto dura.

Ovviamente, bisogna tenere ben presente che in ultima analisi la corsa la fanno i corridori...


CicloSprint
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Re: Giri futuri

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La Grande Partenza 2024 dove sarà ?


Pino_82
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Eurosport la da come notizia : Roma epilogo (cioè accordo con Rcs, poi può starci anche come arrivo semplice di tappa) per i prossimi tre anni (compreso questo)



Io da Romano, oggi non ci sono andato, mi piace andarli a vedere in altre regioni, luoghi piccoli e ambiti, ma sono molto intrigato dall'eventualità piuttosto probabile che almeno una delle prossime due edizioni si decida sugli Appennini.

Questo per me che sto vicino Roma, è davvero una grande notiza
Ultima modifica di Pino_82 il domenica 28 maggio 2023, 17:49, modificato 1 volta in totale.


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chinaski89
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Pino_82 ha scritto: domenica 28 maggio 2023, 17:17 ma sono molto intrigato dall'eventualità piuttosto probabile che almeno una delle prossime due edizioni si decida sugli Appennini.

Questo per me che sto vicino Roma, è davvero una grande notiza
Per nulla probabile secondo me. E neanche auspicabile non scherziamo


Pino_82
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Lo fece Zomegnan, al giro cui venne Armstrong (2009 mi pare) x il centenario: perché San Pellegrino in Alpe,
Cippo Carpegna, Catria, Petrano e Nerone, Terminillo, Campo Felice (sterrato), Blockhaus, ma anche il Vesuvio e l'Amiata, gli manca nulla per fare le differenze?

:yes:
Ultima modifica di Pino_82 il domenica 28 maggio 2023, 17:48, modificato 1 volta in totale.


Pino_82
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Al riguardo, marsicalivepuntovatteneapesca, rimanda che è allo studio una cronometro nella piana del Fucino

https://marsicalive.it/fervono-i-lavori ... o-e-liris/

:D
Ultima modifica di Pino_82 il domenica 28 maggio 2023, 17:48, modificato 1 volta in totale.


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chinaski89
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Re: Giri futuri

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Le montagne dove si decide il Giro sono ben altre. Per il finale ci vogliono le salite alpine, non c'è proprio paragone a livello di quantità/durezza/scenario rispetto al disegnare il finale atipico. Poi magari lo faranno veramente, ma a mio parere sarebbe una follia totale.


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Re: Giri futuri

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Mauro,

Notizie sulla Grande Partenza 2024 ?


jumbo
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Re: Giri futuri

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:sgridato:
chinaski89 ha scritto: domenica 28 maggio 2023, 17:30 Le montagne dove si decide il Giro sono ben altre. Per il finale ci vogliono le salite alpine, non c'è proprio paragone a livello di quantità/durezza/scenario rispetto al disegnare il finale atipico. Poi magari lo faranno veramente, ma a mio parere sarebbe una follia totale.
Il Giro 2020 si è deciso sul Sestriere.
Niente che non sia replicabile sugli Appennini come durezza.

L'importante è che prima ci siano le Alpi vere e non quelle edulcorate del 2009.


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chinaski89
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Re: Giri futuri

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jumbo ha scritto: domenica 28 maggio 2023, 21:14 :sgridato:
chinaski89 ha scritto: domenica 28 maggio 2023, 17:30 Le montagne dove si decide il Giro sono ben altre. Per il finale ci vogliono le salite alpine, non c'è proprio paragone a livello di quantità/durezza/scenario rispetto al disegnare il finale atipico. Poi magari lo faranno veramente, ma a mio parere sarebbe una follia totale.
Il Giro 2020 si è deciso sul Sestriere.
Niente che non sia replicabile sugli Appennini come durezza.

L'importante è che prima ci siano le Alpi vere e non quelle edulcorate del 2009.
Roma va benone come arrivo dopo un bel trasferimento. Non c'è alcun bisogno di finire sugli Appennini, sulle Alpi oggettivamente c'è più roba e migliore. Sotto ogni punto di vista. Se non sbaglio il Sestriere fu un ripiego, poi chiaro potrebbe uscire un bel percorso comunque


lucks83
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Re: Giri futuri

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chinaski89 ha scritto: domenica 28 maggio 2023, 17:30 Le montagne dove si decide il Giro sono ben altre. Per il finale ci vogliono le salite alpine, non c'è proprio paragone a livello di quantità/durezza/scenario rispetto al disegnare il finale atipico. Poi magari lo faranno veramente, ma a mio parere sarebbe una follia totale.
Dipende da cosa decidi di tracciare sugli Appennini.
Ovviamente se decidi di fare un finale moscio come nel 2009, con il Blockhaus dal versante più semplice dei tre, unipuerto, e il Vesuvio (ottima salita per carità) unipuerto, ne viene fuori una mezza ciofeca.

Viceversa, anche sull'appennino ci sono signore salite: il Blockhaus (sia da Roccamorice, sia da Lettomanoppello) è abbinabile con sé stesso e con molte altre salite in zona, per fare un tappone galattico.

l'Etna forse è tanto a sud, se vuoi finire a Roma, sarebbe bello un tappone con i tre versanti, finendo sull'indedito di Zafferana. Ma ci sono tante salite in centro Italia molto valide, come il Nerone, il catria e il pertano, oppure il Carpegna.

La tappa migliore che si potrebbe disegnare è una tappa con Cerreto o lagastrello, pradarena, il devastante San pellegrino in Alpe ( ultimi km a mio avviso più duri del mortirolo) e un arrivo sull'Abetone, con la classica combo salita durissima/salita pedalabile.
Ovviamente sugli Appennini c'è meno scelta e meno varietà, a livello di salite davvero dure, ma uno o due Giri d'Italia con un finale appenninico disegnati davvero bene si possono fare senza problemi.


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chinaski89
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Re: Giri futuri

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In ogni caso non ne vedo proprio la necessità ecco


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Trullo
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Re: Giri futuri

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Non sistematicamente, ma una volta ogni tanto per me si può fare. Non necessariamente arrivando a Roma. Butto giù qualche esempio: sabato il tappone di cui si parlava qualche post fa con San Pellegrino e Abetone, domenica crono finale a Firenze. Idem abbinare tappone con Block Haus e crono finale a Pescara, arrivo al Vesuvjo dopo aver scalato altre salite campane e conclusione a Napoli, i tre versanti dell'Etna e crono finale da Nicolosi a Catania, tappone in Aspromonte e crono finale con arrivo a Reggio. Naturalmente come diceva qualcuno prima (idealmente il penultimo weekend) servono tappe alpine abbastanza impegnative e ad alta quota per bilanciare


miroci
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Re: Giri futuri

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Vista l'inutilità di troppe tappe al pascolo per Km. Ridurre il Giro a 16 Giorni, Max 4 tappe oltre i 200Km. Media tappa sui 150Km. Fare anche tappe con 1 sola salita secca: tipo Prato allo Stelvio-Stelvio: 25 Km di sangue con abbuono di 1 minuto al vincitore. Abbuoni di 30 sec nei TV e nei GPM. Qualche tappa over 200Km di montagna per i fondisti ci sta. 70 Km di crono.


Erinnerung
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Re: Giri futuri

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miroci ha scritto: lunedì 29 maggio 2023, 13:40 Vista l'inutilità di troppe tappe al pascolo per Km. Ridurre il Giro a 16 Giorni, Max 4 tappe oltre i 200Km. Media tappa sui 150Km. Fare anche tappe con 1 sola salita secca: tipo Prato allo Stelvio-Stelvio: 25 Km di sangue con abbuono di 1 minuto al vincitore. Abbuoni di 30 sec nei TV e nei GPM. Qualche tappa over 200Km di montagna per i fondisti ci sta. 70 Km di crono.
Se vuoi la morte del Giro come GT è la soluzione ideale.
ASO si fregherebbe le mani..
(Parlo della riduzione a 16 giorni, o 18 che dir si voglia)


miroci
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Re: Giri futuri

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Il giro non ha sempre avuto 23 giorni di gara...e non è che adesso sia in piena salute. Quanto ad ASO...penso gliene freghi niente. Ha il Tour, la Vuelta, le Classiche. Il Giro è sempre relegato agli appassionati oppure ad una sempre minor quota di italiani. Si sta autoesaurendo. A meno di non trovare un altro Pantani nei prossimi anni, Il Giro d'Italia avrà un seguito pari alle partite di basket o alle gare di canottaggio, senza nulla togliere a questi bellissimi sport. L'unica forza del Giro è ancora la gente che lo segue a bordo strada (quest'anno non era male, a parte le salite dolomitiche) e la promo turistica che dovrebbe fare, sempre che qualcuno guardi il Giro in TV.


jumbo
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Re: Giri futuri

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miroci ha scritto: lunedì 29 maggio 2023, 15:01 Il giro non ha sempre avuto 23 giorni di gara...e non è che adesso sia in piena salute. Quanto ad ASO...penso gliene freghi niente. Ha il Tour, la Vuelta, le Classiche. Il Giro è sempre relegato agli appassionati oppure ad una sempre minor quota di italiani. Si sta autoesaurendo. A meno di non trovare un altro Pantani nei prossimi anni, Il Giro d'Italia avrà un seguito pari alle partite di basket o alle gare di canottaggio, senza nulla togliere a questi bellissimi sport. L'unica forza del Giro è ancora la gente che lo segue a bordo strada (quest'anno non era male, a parte le salite dolomitiche) e la promo turistica che dovrebbe fare, sempre che qualcuno guardi il Giro in TV.
Da quanti anni al Tour non c'è un francese SERIAMENTE competitivo, grande favorito della vigilia?


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Maìno della Spinetta
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Re: Giri futuri

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Trullo ha scritto: lunedì 29 maggio 2023, 0:40 Non sistematicamente, ma una volta ogni tanto per me si può fare. Non necessariamente arrivando a Roma. Butto giù qualche esempio: sabato il tappone di cui si parlava qualche post fa con San Pellegrino e Abetone, domenica crono finale a Firenze. Idem abbinare tappone con Block Haus e crono finale a Pescara, arrivo al Vesuvjo dopo aver scalato altre salite campane e conclusione a Napoli, i tre versanti dell'Etna e crono finale da Nicolosi a Catania, tappone in Aspromonte e crono finale con arrivo a Reggio. Naturalmente come diceva qualcuno prima (idealmente il penultimo weekend) servono tappe alpine abbastanza impegnative e ad alta quota per bilanciare
ma anche un venerdì con Nerone, Catria, Monte Petrano come nel 2009, poi sabato una tappa impegnativa soprattutto nel finale, tipo Foligno-Blockhaus, 240km con Sella di Leonessa verso l'inizio per lanciare una tappa dura, tanti saliscendi per cui se ne stiano pure a ruota e si buttino a capofitto per attaccare, e gran finale al Blockhaus, e infine passerella romana. Avresti due vere giornate per ribaltare il Giro.
Però il penultimo weekend NON deve essere scialbo come quest'anno, dove tra venerdì e domenica han fatto Crans, tappa vera, sabato volata e domenica tappa-classica: ci vuole un penultimo weekend duro (alpi del nordovest o dolomiti) e un primo arrivo in salita o al sud o in quel pezzo di arco alpino non toccato dal penultimo weekend (dolomiti o nordovest, a seconda).


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Trullo
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Re: Giri futuri

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jumbo ha scritto: lunedì 29 maggio 2023, 15:40 Da quanti anni al Tour non c'è un francese SERIAMENTE competitivo, grande favorito della vigilia?
Good point, come dicono gli anglosassoni. Ma per i francesi (e buona parte del mondo) il Tour è ciò intorno a cui ruota la stagione, indipendentemente dalla presenza o meno dei corridori di casa. Per motivi più storici e culturali che tecnici, va detto, eh
Da noi è diverso


jumbo
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Re: Giri futuri

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Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 29 maggio 2023, 15:59
Trullo ha scritto: lunedì 29 maggio 2023, 0:40 Non sistematicamente, ma una volta ogni tanto per me si può fare. Non necessariamente arrivando a Roma. Butto giù qualche esempio: sabato il tappone di cui si parlava qualche post fa con San Pellegrino e Abetone, domenica crono finale a Firenze. Idem abbinare tappone con Block Haus e crono finale a Pescara, arrivo al Vesuvjo dopo aver scalato altre salite campane e conclusione a Napoli, i tre versanti dell'Etna e crono finale da Nicolosi a Catania, tappone in Aspromonte e crono finale con arrivo a Reggio. Naturalmente come diceva qualcuno prima (idealmente il penultimo weekend) servono tappe alpine abbastanza impegnative e ad alta quota per bilanciare
ma anche un venerdì con Nerone, Catria, Monte Petrano come nel 2009, poi sabato una tappa impegnativa soprattutto nel finale, tipo Foligno-Blockhaus, 240km con Sella di Leonessa verso l'inizio per lanciare una tappa dura, tanti saliscendi per cui se ne stiano pure a ruota e si buttino a capofitto per attaccare, e gran finale al Blockhaus, e infine passerella romana. Avresti due vere giornate per ribaltare il Giro.
Però il penultimo weekend NON deve essere scialbo come quest'anno, dove tra venerdì e domenica han fatto Crans, tappa vera, sabato volata e domenica tappa-classica: ci vuole un penultimo weekend duro (alpi del nordovest o dolomiti) e un primo arrivo in salita o al sud o in quel pezzo di arco alpino non toccato dal penultimo weekend (dolomiti o nordovest, a seconda).
Puoi fare una terza settimana così
lunedì riposo
martedì tappone alpino
mercoledì tappa di trasferimento transpadana per velocisti
mercoledì tappone appennino settentrionale (abetone) o umbro marchigiano (monte petrano)
giovedì tappa per velocisti o classicomani in italia centrale
venerdì cronometro vallonata in italia centrale
sabato tappone appennino centrale (sibillini o majella)
domenica roma


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Trullo
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Re: Giri futuri

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Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 29 maggio 2023, 15:59 ...
Anche, certamente. Provo a buttare giù i miei personali criteri che adotterei nel disegno della corsa

- Quattro cronometro, di cui due lunghe, diciamo fra trenta e cinquanta chilometri, e due brevi, alternandole di anno in anno fra prologo o comunque crono breve in una delle prime tappe, cronosquadre sempre breve e cronoscalata, che se presente va piazzata idealmente a metà della terza settimana. La prima crono lunga andrebbe a metà della seconda settimana, l'ultima da alternare come posizione ma sempre verso la fine giro

- Quattro tapponi di alta montagna, due dei quali obbligatoriamente nel penultimo fine settimana, e le altre due a ridosso della fine, semrpre in alternanza

- Tre-quattro tappe di montagna fra arivi in salita singoli, e tappe di media montagna. Un arrivo in salita singolo a metà della prima settimana, due di questo tipo di tappa nel secondo weekend

- Due tappe piatte o comunque poco impegnative con arrivo in leggera salita

- Due-tre tappe in stile classica, una delle quali con parti sterrate di lungehzza significativa

- Cinque tappe per velocisti, alcune delle quali con difficoltà altimetriche nella prima parte per consentire fughe da lontano

Per l'inizio, alternanza fra prologo, cronosquadre e tappa in linea, che a sua volta può essere per velocisti o in stile classica

Per la conclusione, alternerei le seguenti possibilità
- Giovedì e venerdì tapponi, sabato crono, domenica passerella
- Giovedì crono, venerdì e sabato tapponi, domenica passerella
- Venrdì e sabato tapponi, domenica crono
- Venerdì crono, sabato e domenica tapponi (ovviamente questa ultima possibilità limita molto la scelta dell'arrivo del Giro, sarebbe bello ripetere l'idea del 1975, di tanto in tanto, con il giro che finisca in cima a una salita)


CicloSprint
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Re: Giri futuri

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Giro d’Italia, pronto il piano per la tappa del 2024: sarà un percorso tra pianura e montagna

https://messaggeroveneto.gelocal.it/spe ... -12829858/


aleph
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Re: Giri futuri

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jumbo ha scritto: lunedì 29 maggio 2023, 16:48
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 29 maggio 2023, 15:59
Trullo ha scritto: lunedì 29 maggio 2023, 0:40 Non sistematicamente, ma una volta ogni tanto per me si può fare. Non necessariamente arrivando a Roma. Butto giù qualche esempio: sabato il tappone di cui si parlava qualche post fa con San Pellegrino e Abetone, domenica crono finale a Firenze. Idem abbinare tappone con Block Haus e crono finale a Pescara, arrivo al Vesuvjo dopo aver scalato altre salite campane e conclusione a Napoli, i tre versanti dell'Etna e crono finale da Nicolosi a Catania, tappone in Aspromonte e crono finale con arrivo a Reggio. Naturalmente come diceva qualcuno prima (idealmente il penultimo weekend) servono tappe alpine abbastanza impegnative e ad alta quota per bilanciare
ma anche un venerdì con Nerone, Catria, Monte Petrano come nel 2009, poi sabato una tappa impegnativa soprattutto nel finale, tipo Foligno-Blockhaus, 240km con Sella di Leonessa verso l'inizio per lanciare una tappa dura, tanti saliscendi per cui se ne stiano pure a ruota e si buttino a capofitto per attaccare, e gran finale al Blockhaus, e infine passerella romana. Avresti due vere giornate per ribaltare il Giro.
Però il penultimo weekend NON deve essere scialbo come quest'anno, dove tra venerdì e domenica han fatto Crans, tappa vera, sabato volata e domenica tappa-classica: ci vuole un penultimo weekend duro (alpi del nordovest o dolomiti) e un primo arrivo in salita o al sud o in quel pezzo di arco alpino non toccato dal penultimo weekend (dolomiti o nordovest, a seconda).
Puoi fare una terza settimana così
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Dove si firma? :clap:


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Trullo
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Re: Giri futuri

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L'unico dubbio che ho, rispetto a questo tipo di finale, comunque molto suggestivo e spettacolare, è che non mette in evidenza le doti di recupero che invece secondo me sono essenziali in un grande giro e che emergono quando ci sono almeno due tappe impegnative di montagna consecutivo


Erinnerung
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Re: Giri futuri

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aleph ha scritto: lunedì 29 maggio 2023, 21:19
jumbo ha scritto: lunedì 29 maggio 2023, 16:48
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 29 maggio 2023, 15:59

ma anche un venerdì con Nerone, Catria, Monte Petrano come nel 2009, poi sabato una tappa impegnativa soprattutto nel finale, tipo Foligno-Blockhaus, 240km con Sella di Leonessa verso l'inizio per lanciare una tappa dura, tanti saliscendi per cui se ne stiano pure a ruota e si buttino a capofitto per attaccare, e gran finale al Blockhaus, e infine passerella romana. Avresti due vere giornate per ribaltare il Giro.
Però il penultimo weekend NON deve essere scialbo come quest'anno, dove tra venerdì e domenica han fatto Crans, tappa vera, sabato volata e domenica tappa-classica: ci vuole un penultimo weekend duro (alpi del nordovest o dolomiti) e un primo arrivo in salita o al sud o in quel pezzo di arco alpino non toccato dal penultimo weekend (dolomiti o nordovest, a seconda).
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L’unico dubbio che ho è che ci sono due mercoledì! 😉
Comunque l’idea di base può funzionare, con una crono prima dell’ultima o delle ultime due tappe toste.
In ogni caso l’arrivo a Roma può benissimo funzionare anche partendo dalle Alpi, così com’è stato quest’anno.
Anche in Francia han sempre fatto così.


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