herbie ha scritto: ↑lunedì 18 dicembre 2023, 14:40
Winter ha scritto: ↑lunedì 18 dicembre 2023, 11:52
Mi sembra che sei troppo critico
Lazio in casa..normale che abbia occasioni
ieri specie sul lato Dimarco- Bastoni sono andati in area molte volte con giocate anche prevedibili, senza fare chissà che, col giocatore che si liberava alle spalle (Bastoni è spesso distratto) oppure andando via proprio in velocità (vedi occasione di Rovella, ma varie volte anche Anderson). Una Juve con quelle cinque o sei palle in area ti fa due gol, ma pure Giroud e Leao. Difesa lenta e con partite ravvicinate in difficoltà anche con giocatori "velocini". Acerbi con immensa esperienza sta facendo miracoli, ma non è eterno. Manca Pavard ma non vedo prospettive tranquille, come invece ne ha la Juve.
Obiettivamente, un pareggio era più giusto e lo dicono anche xgoals e tiri.
La partita di Champions è stata oltremodo criticata, ma io avrei fatto le stesse scelte conservative, visto che le probabilità di andare avanti in Champions sono comunque risicate e il Campionato è più importante, anzi con un po' di fortuna ci sono state delle palle per portarla a casa nel finale. Ieri invece il gioco e la fragilità difensiva (viceversa al Real Sociedad con tutto il decantato loro dominio non abbiamo concesso una occasione realmente importante in tutta la partita) non mi sono piaciute per nulla.
non condivido questa analisi.
in due partite con real societad e Lazio, due buone squadre, l'inter ha subito solo una vera occasione da gol, quella di rovella, nata da un errore di chala, ha sbagliato il primo controllo. nessuna colpa dei difensori, che non potevano che "concedere" l'occasione al giovane centrocampista laziale, ma hanno impedito ad immobile di liberarsi e calciare più comodamente.
poi sommer ha dimostrato di essere un ottimo portiere, anche quando poco impegnato.
alle spalle di bastoni
i movimenti difensivi in quel lato sono fatti di raddoppi e chiusure linee. il lavoro è a tre: di marco, bastoni e Michy.
concedere quel poco di profondità vicino alla bandierina è un prezzo per evitare linee di passaggio molto più pericolose.
alla fine solo una bella giocata di guedanzi ha bucato in quel lato, firmerei subito se fosse sempre così, una sola palla!
quest'anno l'unico vero buco tattico a sx è stato con Berardi, partita infatti meritatamente persa.
la fase difensiva dell'inter è ottima e pur in un momento in cui alcuni giocatori sono stanchi, regge molto bene l'urto.
anche un ottimo Napoli del primo tempo non ha avuto mai profondità in area, solo i tiri da lontano hanno creato veri pericoli ed un'azione di kvara e un paio di palle crossate da dentro l'area. Molto molto poco e difesa sempre ben posizionata.
giusto tenere conto delle statistiche, ma bisogna vederle nelle partite.
ieri l'inter non è mai stata in sofferenza e, come spesso accade nel secondo tempo con le linee avversarie più larghe, poi diventa devastante.
e comunque la statistica più importante rimangono gol fatti e gol subiti.
sui giocatori.
è vero che l'età media è alta, ma ricordo che gli ottimi darmian, acerbi erano considerati giocatori normali o mediocri.
bastoni ha da migliorare in cattiveria difensiva, lo diceva giustamente anche chiellini ieri sera, ma ha qualità che sono difficili da trovare in un difensore, non solo nei piedi, ma nella capacità di posizionarsi in fase di costruzione.
e adesso dall'altro lato c'è pavard che ha caratteristiche simili.
non è un caso che anche augusto ha fatto bene lo stesso, e non è il suo ruolo principale, e Bisseck, ancora acerbo, riesce a dare prestazioni di livello.
insomma, il merito è proprio di Inzaghi e del suo lavoro, quei movimenti, anche quelli che per forza devi concedere agli avversari, sono tutti voluti.
questo lavoro lo fanno tutte le squadre, ma nessuno in questo momento a livello dell'inter, nemmeno la Juve, che ha bisogno di sacrificare più campo davanti per chiudere dietro.
il paragone con la Juve, appunto
la Juve sta overperformando per merito del tanto vituperato Allegri.
conscia dei suoi limiti, enormi a centrocampo e limiti tecnici in attacco, basa la sua forza su una solida base difensiva.
spiego i limiti dell'attacco. come valori assoluti Vlaovic e Chiesa sono due ottimi attaccanti, ma legano pochissimo il gioco e in termini realizzativi hanno fatto pochi gol. Lautaro da solo ha fatto più gol di tutti gli attacanti della Juve. non è un caso.
hanno anche sprecato diversi gol, forse per poca lucidità, visti i troppi sacrifici difensivi o perché spesso troppo lontani dalla porta e troppi metri da coprire.
chiesa ha un difetto atavico, tiene la testa troppo bassa e si fida troppo della sua velocità, vede poco il campo in troppe azioni.
lukaku alla Juve avrebbe tolto molte castagne del fuoco.
allegri aveva ed ha intesta l'idea di gioco dell'inter di conte nel girone di ritorno dello scudetto.
i limiti dell'inter
riserve non all'altezza in attacco, preghiamo non si fermino i due.
a destra quadrado non offre un'alternativa (per infortunio) e darmian è spremuto.
asllani non è chala, può migliorare, ma ci vuole tempo e molti molti minuti in campo.
michy non ha una riserva con la stessa intelligenza tattica. Michi è Inzaghi in campo.
salvo crolli fisici, infortuni o rotture di spogliatoio, l'inter è padrona del suo destino in campionato.
a differenza dell'inter dominante di Inzaghi del 21/22, che poi perse il campionato, questa è ancora in continua evoluzione tattica.
invece allora rimase ferma tatticamente, così gli avversari conobbero prima ogni movimento ed il giocattolo si inceppò.
per dire, oggi sia per l'inter che per il city la finale di Istanbul è passato remoto, hanno già cambiato molto tatticamente.
Inzaghi è diventato un allenatore top.
non solo Inzaghi è salito di livello, lui è il migliore, ma in Italia il livello tattico è cresciuto vertiginosamente negli ultimi 2-3 anni: non fu solo fortuna avere 3 finaliste italiane.
il Napoli di Spalletti aveva un livello di gioco da top club
ora molte squadre in Italia giocano un calcio moderno, non siamo più indietro come lo eravamo 5-6 anni fa.
La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra