Il futuro del ciclismo italiano

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Io son molto pessimista
Mi ricorda la crisi del pugilato italiano


giorgio ricci
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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No future ,no future ,no future ,for you !


Gimbatbu
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Winter ha scritto: sabato 2 marzo 2024, 15:05 Io son molto pessimista
Mi ricorda la crisi del pugilato italiano
Per la boxe il discorso è diverso, è uno sport sempre più orientato nelle zone disagiate del mondo o nei ghetti dei paesi ricchi. Per il ciclismo italiano ci vorrebbe un Pantani, interesse e praticanti aumenterebbero in maniera esponenziale. Pensate soltanto per un attimo se Pogi fosse stato italiano. Altro che effetto Sinner...


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nemecsek.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nemecsek. »

Theakston ha scritto: sabato 2 marzo 2024, 11:04

:bll:
no dico leggere
ma almeno le figure


IL PIU' PULITO HA LA ROGNA.


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Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Gimbatbu ha scritto: sabato 2 marzo 2024, 16:01
Winter ha scritto: sabato 2 marzo 2024, 15:05 Io son molto pessimista
Mi ricorda la crisi del pugilato italiano
Per la boxe il discorso è diverso, è uno sport sempre più orientato nelle zone disagiate del mondo o nei ghetti dei paesi ricchi. Per il ciclismo italiano ci vorrebbe un Pantani, interesse e praticanti aumenterebbero in maniera esponenziale. Pensate soltanto per un attimo se Pogi fosse stato italiano. Altro che effetto Sinner...
Non sarebbe cambiato nulla
C è stato nibali.. da 15 squadre pro.. si son ridotte a 3

La boxe è seguitissima in Inghilterra e usa
In Italia non va nemmeno più in tv


StipemdioXTutti
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da StipemdioXTutti »

L'italiano è stimolato più da un dualismo che dal One man show. Meglio se questo dualismo rappresenta due parti contrapposte tra loro, tipo il sud contro il nord, il povero contro il ricco, la destra contro la sinistra.


Ecuadoriani - Nizzolo - Alaphilippe - Pidcock - Barale - Ciabocco - Landa - Milan - Muzic - Dainese
Gimbatbu
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

Winter ha scritto: domenica 3 marzo 2024, 8:59
Gimbatbu ha scritto: sabato 2 marzo 2024, 16:01
Winter ha scritto: sabato 2 marzo 2024, 15:05 Io son molto pessimista
Mi ricorda la crisi del pugilato italiano
Per la boxe il discorso è diverso, è uno sport sempre più orientato nelle zone disagiate del mondo o nei ghetti dei paesi ricchi. Per il ciclismo italiano ci vorrebbe un Pantani, interesse e praticanti aumenterebbero in maniera esponenziale. Pensate soltanto per un attimo se Pogi fosse stato italiano. Altro che effetto Sinner...
Non sarebbe cambiato nulla
C è stato nibali.. da 15 squadre pro.. si son ridotte a 3

La boxe è seguitissima in Inghilterra e usa
In Italia non va nemmeno più in tv
Con tutta la stima che abbiamo per Vincenzo non lo puoi paragonare a un ipotetico Pogacar/italiano. Secondo me avrebbe calamitato anche un interesse economico e di conseguenza uno sviluppo di nostre squadre. Sulla boxe dai un' occhiata alla pletora di campioni del mondo attuali e troverai oltre ad Usa e GB un gran numero di filippini, kazaki, europei dell' est ecc. Il blocco continentale tradizionale europeo è praticamente assente.


Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Winter »

La tv slovena non trasmette manco le corse
Come d altronde quella olandese i ciclocross di mvdp
Non ci sono boom di gare, corridori in Olanda e slovenia
Ne a livello giovanile ne a livello superiore
Perché dovrebbe esser diverso da noi?

La boxe in Inghilterra riempie wembley.. non l arena lo stadio


damr
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da damr »

Più passa il tempo e più sono convinto ci sia un problema di seguito: guardate le views dei video di Youtube di Pietre, GCN o Cicloweb e confrontatele con youtuber che per esempio parlano di F1 tipo Tonio, Naska e simili.

Il rapporto vale più della tv, GCN fa 50k views quando c’è un GT o una super classica mentre le stesse views le fa uno youtuber quasi “home made” di F1.

Meno spettatori portano a meno interesse e meno soldi, non ci fai niente.

Possiamo solo sperare, come accade in altri ambiti, che i più bravi vadano all’estero perché in Italia il movimento è ormai decimato perché mancano gli spettatori.


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chinaski89
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da chinaski89 »

È uno sport noioso, con una fama pessima, un periodo buio che ha allontanato molti senza più recuperarli e visto come roba da vecchi. Difficile rimediare, in Italia ovviamente un Sinner ciclistico aiuterebbe, ma non sposterebbe comunque chissà che: ne sentiresti parlare molto di più questo è certo, ma a spettatori reali è dura. Comunque molti sport stanno molto peggio


O figliuolo il meglio d'altri tempi/non era che la nostra giovinezza
Anquetil29
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Anquetil29 »

Intanto giusto un veloce sguardo ai nostri giovani in giro per l Europa in questo weekend.
Bello l inizio di stagione di Conforti che credo possa diventare un corridore solido e fare una buona carriera.
In Francia podio per Raccagni Novieri altro nome da seguire.
Debutto stagionale per Belletta da cui spero arriveranno segnali importanti quest'anno.
Negrente neopro va a podio in Grecia. L anno scorso da junior ha fatto una bella stagione.


Gimbatbu
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Winter ha scritto: domenica 3 marzo 2024, 10:47 La tv slovena non trasmette manco le corse
Come d altronde quella olandese i ciclocross di mvdp
Non ci sono boom di gare, corridori in Olanda e slovenia
Ne a livello giovanile ne a livello superiore
Perché dovrebbe esser diverso da noi?

La boxe in Inghilterra riempie wembley.. non l arena lo stadio
Wembley si riempie se combattono Joshua e Fury dopo che si sono insultati per mesi e menati alle operazioni di peso. Alle altre riunioni ci vanno solo gli appassionati solitamente ciucchi di birra. Hai postato tu gli eventi più visti in TV negli Usa, al massimo c' era un incontro di boxe. Ci sono 36 campioni del mondo attualmente, è come se nel ciclismo si corressero 5 Milano Sanremo (molti qui collasserebbero :diavoletto: ) con 5 start list diverse.


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Ultimo km
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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chinaski89 ha scritto: domenica 3 marzo 2024, 20:02 È uno sport noioso, con una fama pessima, un periodo buio che ha allontanato molti senza più recuperarli e visto come roba da vecchi. Difficile rimediare, in Italia ovviamente un Sinner ciclistico aiuterebbe, ma non sposterebbe comunque chissà che: ne sentiresti parlare molto di più questo è certo, ma a spettatori reali è dura. Comunque molti sport stanno molto peggio
Quoto.
Il ciclismo è Lo sport dei dopati e dei boomer per antonomasia.
Ai giovani non gliene frega un tubazzo e credo non gliene fregherebbe nulla neppure se ci fosse un nuovo Pantani.
Vuoi mettere il ciclismo contro Tiktok,Twitch e Instagram?
Soglia di attenzione pari a zero.


FC 2023: GP Indurain,Mont Ventoux,Ordiziako Klasika,Münsterland Giro,Lombardia
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Walter_White
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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chinaski89 ha scritto: domenica 3 marzo 2024, 20:02 È uno sport noioso, con una fama pessima, un periodo buio che ha allontanato molti senza più recuperarli e visto come roba da vecchi. Difficile rimediare, in Italia ovviamente un Sinner ciclistico aiuterebbe, ma non sposterebbe comunque chissà che: ne sentiresti parlare molto di più questo è certo, ma a spettatori reali è dura. Comunque molti sport stanno molto peggio
Senza dimenticare che è molto più pericoloso e faticoso di altri. Ci dovremo abituare ad anni di magra e sperare in un fenomeno come hanno altre nazioni, prima o poi arriva


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Gimbatbu ha scritto: domenica 3 marzo 2024, 20:59
Winter ha scritto: domenica 3 marzo 2024, 10:47 La tv slovena non trasmette manco le corse
Come d altronde quella olandese i ciclocross di mvdp
Non ci sono boom di gare, corridori in Olanda e slovenia
Ne a livello giovanile ne a livello superiore
Perché dovrebbe esser diverso da noi?

La boxe in Inghilterra riempie wembley.. non l arena lo stadio
Wembley si riempie se combattono Joshua e Fury dopo che si sono insultati per mesi e menati alle operazioni di peso. Alle altre riunioni ci vanno solo gli appassionati solitamente ciucchi di birra. Hai postato tu gli eventi più visti in TV negli Usa, al massimo c' era un incontro di boxe. Ci sono 36 campioni del mondo attualmente, è come se nel ciclismo si corressero 5 Milano Sanremo (molti qui collasserebbero :diavoletto: ) con 5 start list diverse.
Gli incontri di boxe piu importanti in usa sono in ppv..
Il tottenham stadium l ha riempito daniel dubois contro kevin Lerena
60mila spettatori..

Nella 2023 in uk.. liam smith e chris eubank si son affrontati due volte..
Entrambe le volte alla Manchester arena
20000 spettatori a 100 sterline di media.. fanno 2.5 ml di euro a incontro
Il primo incontro in ppv..
Era a 20 sterline

https://www.worldboxingnews.net/2023/04 ... s-rematch/

679000 l han preso (l audience delle strade bianche..)
Fanno tra i 15 e i 16 ml di euro di entrate tv (come il giro d italia..ma in una sera).. dipende dal cambio
La rivincita dovrebbe aver fatto lo stesso..

Nelle prossime settimane..in uk

9 marzo Joshua-ngannou.. a ryiad però ci saranno 20mila spettatori veri.. non i 10 del Giro dell oman
16 marzo birmingham arena 16mila spettatori.. magnificent seven ride again 7 incontri di altissimo livello..biglietto meno caro 50 euro
23 marzo sheffield arena 12.500 spettatori dalton smith zepeda
31 marzo o2 arena 20mila spettatori wardley contro clarke.. biglietti quasi esauriti..meno caro 90 euro
7 aprile Manchester arena 20mila spettatori gill barrett
27 aprile leeds 13mila spettatori Taylor catterill tutto esaurito in 1 giorno
https://www.boxingnews24.com/2024/02/ta ... cord-time/

Solo ubriaconi?

Ci son 36 campioni?
Quante gare ci son nel wt.. quanti campioni nella mtb .. nel ciclocross.. nella pista
Meno che nella boxe


Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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chinaski89 ha scritto: domenica 3 marzo 2024, 20:02 È uno sport noioso, con una fama pessima, un periodo buio che ha allontanato molti senza più recuperarli e visto come roba da vecchi. Difficile rimediare, in Italia ovviamente un Sinner ciclistico aiuterebbe, ma non sposterebbe comunque chissà che: ne sentiresti parlare molto di più questo è certo, ma a spettatori reali è dura. Comunque molti sport stanno molto peggio
Esattamente
In più han completamente eliminato l aspetto leggenda del ciclismo
Sia come fatica che come rivalità
Poi nessuno che fa una dichiarazione di troppo.. mai
Poi chi vorrebbe uno sport.. dove un ventenne deve fare una vita da recluso..per 10 anni..mai una festa..una birra.. sempre a letto alle 9..pesare il cibo ecc..e un fisico da 190 cm.. x 65 kg


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Principe
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Principe »

Siamo un po' davanti a una generazione di schiappe. Penso che per vedere il nuovo Cunego ci vogliano ancora molti anni, ma prima o poi arriverà.


«L'amore trionfa sempre sull'odio e sull'invidia» S.B.

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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Winter ha scritto: lunedì 4 marzo 2024, 20:25
chinaski89 ha scritto: domenica 3 marzo 2024, 20:02 È uno sport noioso, con una fama pessima, un periodo buio che ha allontanato molti senza più recuperarli e visto come roba da vecchi. Difficile rimediare, in Italia ovviamente un Sinner ciclistico aiuterebbe, ma non sposterebbe comunque chissà che: ne sentiresti parlare molto di più questo è certo, ma a spettatori reali è dura. Comunque molti sport stanno molto peggio
Esattamente
In più han completamente eliminato l aspetto leggenda del ciclismo
Sia come fatica che come rivalità
Poi nessuno che fa una dichiarazione di troppo.. mai
Poi chi vorrebbe uno sport.. dove un ventenne deve fare una vita da recluso..per 10 anni..mai una festa..una birra.. sempre a letto alle 9..pesare il cibo ecc..e un fisico da 190 cm.. x 65 kg
Bho, qua da noi a Cantù invece il Ciclismo è molto sentito e in voga!
Per una cittadina come la nostra abbiamo due squadre Juniores e una squadra femminile.
E ogni tanto ci scappa fuori il campioncino (vedi i fratelli Bagioli, Davide Ballerini, Mauro Santambrogio..).
Dopo il Basket, è lo sport più seguito.
Il Calcio ? Non pervenuto.


Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Winter »

Da me invece è il trail
Non abbiamo paesi grandi come Cantù
Anzi tutta l paesi della bassa valle non fanno il tuo
Pero' ognuno o quasi ha una gara

E son ben felici di averla
Invece quando c'è il giro della valle d Aosta a quasi tutti purtroppo da fastidio :(


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chinaski89
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Winter ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 7:24 Da me invece è il trail
Non abbiamo paesi grandi come Cantù
Anzi tutta l paesi della bassa valle non fanno il tuo
Pero' ognuno o quasi ha una gara

E son ben felici di averla
Invece quando c'è il giro della valle d Aosta a quasi tutti purtroppo da fastidio :(
Il Trail è in crescita esponenziale ovunque, da me per esempio ci sono millemila gare e la Maga che faccio sempre ed è la più figa, quest' anno sarà in un circuito internazionale con presenza di vari supercampioni e non vedo l'ora di vedere che tempi faranno (oltre a vedere se riesco a levarmi 15' io :D )

Come seguito in TV ovviamente è praticamente zero, qualcosina su ES però è uno sport molto bello che elimina la noia mortale della corsa su bitume e che da soddisfazioni ad ogni livello. Però sul fastidio penso sia normale che una corsa su strada rompa molto di più di una gara su sentieri

Confermo ciò che dici sulla val d' Aosta, l'anno scorso ho fatto la Monte Rosa Walser Waeg da Gressoney, bellissima ed ottimamente organizzata. Ogni anno almeno una dalle tue parti la faccio e ce ne sono sempre di più


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Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Winter »

Chiaramente il trail da meno problemi alla viabilità..
Specie in una vallata dove c è una sola strada..

Intanto..ultima vittoria nostrana 11 marzo


Bomby
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Bomby »

Winter ha scritto: lunedì 4 marzo 2024, 20:25
chinaski89 ha scritto: domenica 3 marzo 2024, 20:02 È uno sport noioso, con una fama pessima, un periodo buio che ha allontanato molti senza più recuperarli e visto come roba da vecchi. Difficile rimediare, in Italia ovviamente un Sinner ciclistico aiuterebbe, ma non sposterebbe comunque chissà che: ne sentiresti parlare molto di più questo è certo, ma a spettatori reali è dura. Comunque molti sport stanno molto peggio
Esattamente
In più han completamente eliminato l aspetto leggenda del ciclismo
Sia come fatica che come rivalità
Poi nessuno che fa una dichiarazione di troppo.. mai
Poi chi vorrebbe uno sport.. dove un ventenne deve fare una vita da recluso..per 10 anni..mai una festa..una birra.. sempre a letto alle 9..pesare il cibo ecc..e un fisico da 190 cm.. x 65 kg
Non so che frequentazione hai con i ventenni, ma è pieno di ragazzini che se ne stanno tutto il tempo in palestra e si cibano ad ogni pasto di intrugli proteici o chissà che... Non mi pare molto diversa come vita, se non un filo più triste dato che almeno chi fa ciclismo, nel bene o nel male, sta all' aria aperta. È semplicemente una moda, e il ciclismo non va di moda.


Salvatore77
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Bomby ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 22:00 Non so che frequentazione hai con i ventenni, ma è pieno di ragazzini che se ne stanno tutto il tempo in palestra e si cibano ad ogni pasto di intrugli proteici o chissà che... Non mi pare molto diversa come vita, se non un filo più triste dato che almeno chi fa ciclismo, nel bene o nel male, sta all' aria aperta. È semplicemente una moda, e il ciclismo non va di moda.
Secondo me ci sono molte differenze in termini di sacrifici.
Anche rispetto al calcio.

Che il ciclismo poi non va moda è un dato di fatto.


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
JineteRojo
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da JineteRojo »

Bomby ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 22:00
Winter ha scritto: lunedì 4 marzo 2024, 20:25
chinaski89 ha scritto: domenica 3 marzo 2024, 20:02 È uno sport noioso, con una fama pessima, un periodo buio che ha allontanato molti senza più recuperarli e visto come roba da vecchi. Difficile rimediare, in Italia ovviamente un Sinner ciclistico aiuterebbe, ma non sposterebbe comunque chissà che: ne sentiresti parlare molto di più questo è certo, ma a spettatori reali è dura. Comunque molti sport stanno molto peggio
Esattamente
In più han completamente eliminato l aspetto leggenda del ciclismo
Sia come fatica che come rivalità
Poi nessuno che fa una dichiarazione di troppo.. mai
Poi chi vorrebbe uno sport.. dove un ventenne deve fare una vita da recluso..per 10 anni..mai una festa..una birra.. sempre a letto alle 9..pesare il cibo ecc..e un fisico da 190 cm.. x 65 kg
Non so che frequentazione hai con i ventenni, ma è pieno di ragazzini che se ne stanno tutto il tempo in palestra e si cibano ad ogni pasto di intrugli proteici o chissà che... Non mi pare molto diversa come vita, se non un filo più triste dato che almeno chi fa ciclismo, nel bene o nel male, sta all' aria aperta. È semplicemente una moda, e il ciclismo non va di moda.
Ma no dai, ma che c'entra.
L'obiettivo di quelli che vanno in palestra è avere dei bei muscoli, che c'entra col sacrificio e l'abnegazione totale della bicicletta dei pro?
La fatica, la sofferenza, le rinunce... Non c'entrano niente con i palestrati


Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Bomby ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 22:00
Winter ha scritto: lunedì 4 marzo 2024, 20:25
chinaski89 ha scritto: domenica 3 marzo 2024, 20:02 È uno sport noioso, con una fama pessima, un periodo buio che ha allontanato molti senza più recuperarli e visto come roba da vecchi. Difficile rimediare, in Italia ovviamente un Sinner ciclistico aiuterebbe, ma non sposterebbe comunque chissà che: ne sentiresti parlare molto di più questo è certo, ma a spettatori reali è dura. Comunque molti sport stanno molto peggio
Esattamente
In più han completamente eliminato l aspetto leggenda del ciclismo
Sia come fatica che come rivalità
Poi nessuno che fa una dichiarazione di troppo.. mai
Poi chi vorrebbe uno sport.. dove un ventenne deve fare una vita da recluso..per 10 anni..mai una festa..una birra.. sempre a letto alle 9..pesare il cibo ecc..e un fisico da 190 cm.. x 65 kg
Non so che frequentazione hai con i ventenni, ma è pieno di ragazzini che se ne stanno tutto il tempo in palestra e si cibano ad ogni pasto di intrugli proteici o chissà che... Non mi pare molto diversa come vita, se non un filo più triste dato che almeno chi fa ciclismo, nel bene o nel male, sta all' aria aperta. È semplicemente una moda, e il ciclismo non va di moda.
L anno scorso in Italia son passati pro una quindicina di corridori..
Due si son ritirati dopo un mese o quasi (uno è ritornato sui suoi passi ed è tornato dilettante)
Avevano dei contratti biennali (uno mi pare triennale addirittura)
Vedi storie simili in altri sport?
Parlo di 20enni.. (non 35enni)
Che arrivano in serie a di calcio..basket.. pallavolo ecc
O in coppa del mondo di sci
Senza infortuni..si ritirano
Con un contratto in mano
Perché stufi

Io non ne conosco


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Salvatore77 ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 23:20
Bomby ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 22:00 Non so che frequentazione hai con i ventenni, ma è pieno di ragazzini che se ne stanno tutto il tempo in palestra e si cibano ad ogni pasto di intrugli proteici o chissà che... Non mi pare molto diversa come vita, se non un filo più triste dato che almeno chi fa ciclismo, nel bene o nel male, sta all' aria aperta. È semplicemente una moda, e il ciclismo non va di moda.
Secondo me ci sono molte differenze in termini di sacrifici.
Anche rispetto al calcio.

Che il ciclismo poi non va moda è un dato di fatto.
In realtà praticarlo va anche di moda, fa proprio schifo come spettacolo anche a molti che lo praticano. Sul fatto che faccia bene vero, ma per strada è pericolosissimo il che inficia un po' il discorso. Poi anche la palestra ha il suo perchè (non per me) e non tutti quelli che ci vanno fanno ciò che dici. Il ciclismo occupa anche un sacco di tempo per dire, io corro in montagna e come fatica/condizioni scomode è pure peggio, ma riesco benissimo ad allenarmi anche avendo una compagna e lavorando. Quando nuotavo stesso discorso, in bici viene molto più lunga. Con il seguire il ciclismo dal divano o col ciclismo dei pro però tutto ciò ha pochissima o nulla attinenza. Gente normale che pratica per hobby anche malata e professionisti sono galassie diverse
Ultima modifica di chinaski89 il mercoledì 6 marzo 2024, 8:03, modificato 1 volta in totale.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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JineteRojo ha scritto: mercoledì 6 marzo 2024, 1:05
Bomby ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 22:00
Winter ha scritto: lunedì 4 marzo 2024, 20:25
Esattamente
In più han completamente eliminato l aspetto leggenda del ciclismo
Sia come fatica che come rivalità
Poi nessuno che fa una dichiarazione di troppo.. mai
Poi chi vorrebbe uno sport.. dove un ventenne deve fare una vita da recluso..per 10 anni..mai una festa..una birra.. sempre a letto alle 9..pesare il cibo ecc..e un fisico da 190 cm.. x 65 kg
Non so che frequentazione hai con i ventenni, ma è pieno di ragazzini che se ne stanno tutto il tempo in palestra e si cibano ad ogni pasto di intrugli proteici o chissà che... Non mi pare molto diversa come vita, se non un filo più triste dato che almeno chi fa ciclismo, nel bene o nel male, sta all' aria aperta. È semplicemente una moda, e il ciclismo non va di moda.
Ma no dai, ma che c'entra.
L'obiettivo di quelli che vanno in palestra è avere dei bei muscoli, che c'entra col sacrificio e l'abnegazione totale della bicicletta dei pro?
La fatica, la sofferenza, le rinunce... Non c'entrano niente con i palestrati
Un pro vive come un mix tra un eremita ed un francescano, sta in ritiro per mesi e si allena tutto il giorno. In palestra uno ci va due ore poi può fare ciò che gli pare


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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chinaski89 ha scritto: mercoledì 6 marzo 2024, 7:56
Salvatore77 ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 23:20
Bomby ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 22:00 Non so che frequentazione hai con i ventenni, ma è pieno di ragazzini che se ne stanno tutto il tempo in palestra e si cibano ad ogni pasto di intrugli proteici o chissà che... Non mi pare molto diversa come vita, se non un filo più triste dato che almeno chi fa ciclismo, nel bene o nel male, sta all' aria aperta. È semplicemente una moda, e il ciclismo non va di moda.
Secondo me ci sono molte differenze in termini di sacrifici.
Anche rispetto al calcio.

Che il ciclismo poi non va moda è un dato di fatto.
In realtà praticarlo va anche di moda, fa proprio schifo come spettacolo anche a molti che lo praticano. Sul fatto che faccia bene vero, ma per strada è pericolosissimo il che inficia un po' il discorso. Poi anche la palestra ha il suo perchè (non per me) e non tutti quelli che ci vanno fanno ciò che dici. Il ciclismo occupa anche un sacco di tempo per dire, io corro in montagna e come fatica/condizioni scomode è pure peggio, ma riesco benissimo ad allenarmi anche avendo una compagna e lavorando. Quando nuotavo stesso discorso, in bici viene molto più lunga. Con il seguire il ciclismo dal divano o col ciclismo dei pro però tutto ciò ha pochissima o nulla attinenza. Gente normale che pratica per hobby anche malata e professionisti sono galassie diverse
Scusami eh, ma a me invece il ciclismo come spettacolo piace tantissimo, sia visto in tv che
ancor meglio visto a bordo strada. E come per me, è così anche per tantissimi miei amici,
con cui a volte si organizzano "spedizioni" alle corse.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Road Runner ha scritto: mercoledì 6 marzo 2024, 18:39
chinaski89 ha scritto: mercoledì 6 marzo 2024, 7:56
Salvatore77 ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 23:20
Secondo me ci sono molte differenze in termini di sacrifici.
Anche rispetto al calcio.

Che il ciclismo poi non va moda è un dato di fatto.
In realtà praticarlo va anche di moda, fa proprio schifo come spettacolo anche a molti che lo praticano. Sul fatto che faccia bene vero, ma per strada è pericolosissimo il che inficia un po' il discorso. Poi anche la palestra ha il suo perchè (non per me) e non tutti quelli che ci vanno fanno ciò che dici. Il ciclismo occupa anche un sacco di tempo per dire, io corro in montagna e come fatica/condizioni scomode è pure peggio, ma riesco benissimo ad allenarmi anche avendo una compagna e lavorando. Quando nuotavo stesso discorso, in bici viene molto più lunga. Con il seguire il ciclismo dal divano o col ciclismo dei pro però tutto ciò ha pochissima o nulla attinenza. Gente normale che pratica per hobby anche malata e professionisti sono galassie diverse
Scusami eh, ma a me invece il ciclismo come spettacolo piace tantissimo, sia visto in tv che
ancor meglio visto a bordo strada. E come per me, è così anche per tantissimi miei amici,
con cui a volte si organizzano "spedizioni" alle corse.
"Anche (=persino) a molti che lo praticano fa schifo come spettacolo, come alla maggioranza di gente soprattutto se under50, poi a me te e qualcun altro piace molto, anche se io a bordo strada non ci vado, credo tu abbia frainteso il senso di quanto dicevo


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Mad »

Winter ha scritto: mercoledì 6 marzo 2024, 7:41
L anno scorso in Italia son passati pro una quindicina di corridori..
Due si son ritirati dopo un mese o quasi (uno è ritornato sui suoi passi ed è tornato dilettante)
Avevano dei contratti biennali (uno mi pare triennale addirittura)
Vedi storie simili in altri sport?
Parlo di 20enni.. (non 35enni)
Che arrivano in serie a di calcio..basket.. pallavolo ecc
O in coppa del mondo di sci
Senza infortuni..si ritirano
Con un contratto in mano
Perché stufi

Io non ne conosco
Probabilmente per loro ( o almeno uno di loro) il professionismo era diventato un punto di arrivo e non di partenza.


Bomby
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Bomby »

JineteRojo ha scritto: mercoledì 6 marzo 2024, 1:05
Bomby ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 22:00
Winter ha scritto: lunedì 4 marzo 2024, 20:25
Esattamente
In più han completamente eliminato l aspetto leggenda del ciclismo
Sia come fatica che come rivalità
Poi nessuno che fa una dichiarazione di troppo.. mai
Poi chi vorrebbe uno sport.. dove un ventenne deve fare una vita da recluso..per 10 anni..mai una festa..una birra.. sempre a letto alle 9..pesare il cibo ecc..e un fisico da 190 cm.. x 65 kg
Non so che frequentazione hai con i ventenni, ma è pieno di ragazzini che se ne stanno tutto il tempo in palestra e si cibano ad ogni pasto di intrugli proteici o chissà che... Non mi pare molto diversa come vita, se non un filo più triste dato che almeno chi fa ciclismo, nel bene o nel male, sta all' aria aperta. È semplicemente una moda, e il ciclismo non va di moda.
Ma no dai, ma che c'entra.
L'obiettivo di quelli che vanno in palestra è avere dei bei muscoli, che c'entra col sacrificio e l'abnegazione totale della bicicletta dei pro?
La fatica, la sofferenza, le rinunce... Non c'entrano niente con i palestrati
Rispondo a uno per rispondere anche agli altri.

Non ho detto che chi fa palestra come hobby fa gli stessi identici sacrifici di un ciclista professionista o dilettante, ma c'è davvero chi quotidianamente (per avere bei muscoli) si sciroppa degli intrugli (che definire cibo mi pare eccessivo) e passa tutti i pomeriggi chiuso in palestra ad ammazzarsi di workout. Anche chi fa le uscite domenicali e magari qualche allenamento in settimana non sta via tutto il giorno e lavora... Non credo proprio che ci sia gente che va in ritiro per mesi per essere pronto alle uscite con gli amici, o pure a qualche Gran Fondo (invasati esclusi)!

Gli atleti professionisti (o aspiranti tali) di entrambi gli ambiti penso proprio che debbano dedicare molte più attenzioni alla palestra e alla bicicletta, con impegno molto simile, anche di tempo. Però non mischiamoli.

Era per dire che secondo me non è la paura della fatica o del sacrificio che frenano l'appeal del ciclismo, perché anche il calcio (per dirne uno) non è che se la passi benissimo... Già quando ero bimbo io si faceva fatica a mettere su una squadra con i pari età al paesello (tant'è che per fare numero prendevano anche un impedito come me, buono solo per scaldare la panchina ai panchinari).


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Bomby ha scritto: mercoledì 6 marzo 2024, 23:28
JineteRojo ha scritto: mercoledì 6 marzo 2024, 1:05
Bomby ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 22:00
Non so che frequentazione hai con i ventenni, ma è pieno di ragazzini che se ne stanno tutto il tempo in palestra e si cibano ad ogni pasto di intrugli proteici o chissà che... Non mi pare molto diversa come vita, se non un filo più triste dato che almeno chi fa ciclismo, nel bene o nel male, sta all' aria aperta. È semplicemente una moda, e il ciclismo non va di moda.
Ma no dai, ma che c'entra.
L'obiettivo di quelli che vanno in palestra è avere dei bei muscoli, che c'entra col sacrificio e l'abnegazione totale della bicicletta dei pro?
La fatica, la sofferenza, le rinunce... Non c'entrano niente con i palestrati
Rispondo a uno per rispondere anche agli altri.

Non ho detto che chi fa palestra come hobby fa gli stessi identici sacrifici di un ciclista professionista o dilettante, ma c'è davvero chi quotidianamente (per avere bei muscoli) si sciroppa degli intrugli (che definire cibo mi pare eccessivo) e passa tutti i pomeriggi chiuso in palestra ad ammazzarsi di workout. Anche chi fa le uscite domenicali e magari qualche allenamento in settimana non sta via tutto il giorno e lavora... Non credo proprio che ci sia gente che va in ritiro per mesi per essere pronto alle uscite con gli amici, o pure a qualche Gran Fondo (invasati esclusi)!

Gli atleti professionisti (o aspiranti tali) di entrambi gli ambiti penso proprio che debbano dedicare molte più attenzioni alla palestra e alla bicicletta, con impegno molto simile, anche di tempo. Però non mischiamoli.

Era per dire che secondo me non è la paura della fatica o del sacrificio che frenano l'appeal del ciclismo, perché anche il calcio (per dirne uno) non è che se la passi benissimo... Già quando ero bimbo io si faceva fatica a mettere su una squadra con i pari età al paesello (tant'è che per fare numero prendevano anche un impedito come me, buono solo per scaldare la panchina ai panchinari).
Andare in palestra e verso gli intrugli non è paragonabile.
C'è uno sforza fisico se vuoi anche pari.
Ma c'è una fatica e un sacrificio diverso. Non sopravvalutare la palestra.
Per altro attiva la dopamina in modo diverso. Non sono un esperto ma anch'io quando ho provato ad andare in palestra potevo farlo molto più facilmente. La realtà è che non soffri davvero.

Non so bene come spiegarlo, ma è davvero diverso


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Guardare le squadre di calcio presenti in ogni provincia italiana, contarle e fare il confronto con le squadre di ciclismo, non c'è paragone dai non scherziamo. Hanno la squadra pure a Stromboli o in culandia qui in valle.

La palestra occupa molto meno tempo della bicicletta, è abbastanza lampante, e comunque la bicicletta è molto più faticosa. Poi non è manco vero che andare in bici sia fuori moda, anzi penso ci vada molta più gente ora che vent'anni fa. Poi che molti ventenni preferiscano la palestra ci sta, hai un' idea un bel po' distorta di cosa si fa in palestra e per quanto tempo (a me fa schifo, ma non è assolutamente quello che credi tu) workout ogni tanto o quando sono rotto li faccio, anche duretti, e fa solo che bene


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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chinaski89 ha scritto: giovedì 7 marzo 2024, 6:42 Guardare le squadre di calcio presenti in ogni provincia italiana, contarle e fare il confronto con le squadre di ciclismo, non c'è paragone dai non scherziamo. Hanno la squadra pure a Stromboli o in culandia qui in valle.

La palestra occupa molto meno tempo della bicicletta, è abbastanza lampante, e comunque la bicicletta è molto più faticosa. Poi non è manco vero che andare in bici sia fuori moda, anzi penso ci vada molta più gente ora che vent'anni fa. Poi che molti ventenni preferiscano la palestra ci sta, hai un' idea un bel po' distorta di cosa si fa in palestra e per quanto tempo (a me fa schifo, ma non è assolutamente quello che credi tu) workout ogni tanto o quando sono rotto li faccio, anche duretti, e fa solo che bene
Andiamo su, la palestra va di moda solo per nutrire quel narcisismo esaltato dalla deflagrazione dell'importanza dell'immagine nutrita dai social e dal virtuale. Frega un cazzo dell'aspetto sportivo e atletico, anche perché tre quarti sono pure sproporzionati con gambe da lombrico, che nei selfie tanto non vengono inquadrate.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Vabbè, ho capito che non riesco a spiegarmi...
Comunque, il discorso che il ciclismo agonistico è ben più duro sicuramente è un deterrente, ma secondo me è un deterrente secondario. Appunto perché i praticanti amatoriali sono molti, ma quelli che lo fanno a livello agonistico molti meno.

E poi mi pare di non essermi spiegato bene per il discorso che ho fatto sul calcio: mi pare ovvio che data la sua enorme diffusione a livello nazionale possa ancora vantare numeri consistenti. Ma rispetto agli anni d'oro la sofferenza si vede, eccome. A partire dalla serie A, mi pare di capire dai discorsi di chi se ne intende (non io): pochi soldi, pochi investimenti e calcio bruttino. Ma anche nelle giovanili già 15-20 anni fa per mettere su la squadra juniores dovettero mettere assieme i ragazzini di 2 o 3 paesi (tra cui c'era pure una certa rivalità) per 15-20000 abitanti complessivi. E non erano squadre assatanate dove l'unica cosa che contava era vincere... Tutto il contrario!
Paragoniamo questo al ciclismo, dove l'impegno rispetto al calcio è anche maggiore, e si fa il patatrac.

A me pare più una crisi sistemica dello sport in Italia.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Stylus ha scritto: giovedì 7 marzo 2024, 7:54
chinaski89 ha scritto: giovedì 7 marzo 2024, 6:42 Guardare le squadre di calcio presenti in ogni provincia italiana, contarle e fare il confronto con le squadre di ciclismo, non c'è paragone dai non scherziamo. Hanno la squadra pure a Stromboli o in culandia qui in valle.

La palestra occupa molto meno tempo della bicicletta, è abbastanza lampante, e comunque la bicicletta è molto più faticosa. Poi non è manco vero che andare in bici sia fuori moda, anzi penso ci vada molta più gente ora che vent'anni fa. Poi che molti ventenni preferiscano la palestra ci sta, hai un' idea un bel po' distorta di cosa si fa in palestra e per quanto tempo (a me fa schifo, ma non è assolutamente quello che credi tu) workout ogni tanto o quando sono rotto li faccio, anche duretti, e fa solo che bene
Andiamo su, la palestra va di moda solo per nutrire quel narcisismo esaltato dalla deflagrazione dell'importanza dell'immagine nutrita dai social e dal virtuale. Frega un cazzo dell'aspetto sportivo e atletico, anche perché tre quarti sono pure sproporzionati con gambe da lombrico, che nei selfie tanto non vengono inquadrate.
Visione totalmente fuori dal mondo e dalla realtà, mi arrendo perchè dovrei usare anche una parola vietata. Aggiungo solo che ci sono svariati motivi per andare in palestra, sportivi e non e non tutti per narcisismo da social. Quanto allo sport amatoriale va molto più di moda fare una qualsiasi attività ora che vent'anni fa. Poi che girino meno soldi e attività e squadre siano in calo può darsi e di certo per alcuni sport è verissimo. Per altri è il contrario.

Bomby a parte tutto il ciclismo come spettacolo televisivo ed il suo appeal non ha alcuna attinenza con il ciclismo praticato a livello amatoriale. Proprio zero.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Pellizzari sta correndo in Croazia e non alla Tirreno. Giusto tenerlo sotto traccia o sarebbe meglio gareggiare con i migliori?


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Theakston ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 12:52 Pellizzari sta correndo in Croazia e non alla Tirreno. Giusto tenerlo sotto traccia o sarebbe meglio gareggiare con i migliori?
Sarebbe stato giusto fare la Tirreno


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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jan80 ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 13:05
Theakston ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 12:52 Pellizzari sta correndo in Croazia e non alla Tirreno. Giusto tenerlo sotto traccia o sarebbe meglio gareggiare con i migliori?
Sarebbe stato giusto fare la Tirreno
Anche io pensavo la stessa cosa, ma temo che il ragazzo non sia affatto in forma. Oggi si è disputata la tappa regina dell'Istrian Spring Trophy che prevedeva l'arrivo a Motovun al termine di una salita di 3,5 k al 6,9%. Pellizzari ha chiuso 5. Ha vinto il francese Noah Isidore della Decathlon Development, con 1" Van Bekkum (Visma Development) e 3" su Patterson (Visa Develompent). Al 4° posto il ceco Pridal della Elkov che ha preceduto proprio Pellizzari e altri 4 corridori (tra cui pure Pietro Mattio, anche lui della Visma).
Insomma, se Pellizzari in Croazia le ha prese da corridori del mondo continental, direi che alla Tirreno avrebbe preso gli schiaffoni, non so fino a che punto salutari.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da jan80 »

Tranchée d'Arenberg ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 18:39
jan80 ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 13:05
Theakston ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 12:52 Pellizzari sta correndo in Croazia e non alla Tirreno. Giusto tenerlo sotto traccia o sarebbe meglio gareggiare con i migliori?
Sarebbe stato giusto fare la Tirreno
Anche io pensavo la stessa cosa, ma temo che il ragazzo non sia affatto in forma. Oggi si è disputata la tappa regina dell'Istrian Spring Trophy che prevedeva l'arrivo a Motovun al termine di una salita di 3,5 k al 6,9%. Pellizzari ha chiuso 5. Ha vinto il francese Noah Isidore della Decathlon Development, con 1" Van Bekkum (Visma Development) e 3" su Patterson (Visa Develompent). Al 4° posto il ceco Pridal della Elkov che ha preceduto proprio Pellizzari e altri 4 corridori (tra cui pure Pietro Mattio, anche lui della Visma).
Insomma, se Pellizzari in Croazia le ha prese da corridori del mondo continental, direi che alla Tirreno avrebbe preso gli schiaffoni, non so fino a che punto salutari.
Infatti anche per me non e' alla Tirreno per questione di forma,invece Piganzoli miglior italiano attualmente alla Tirreno ( che circa va come lui)


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Winter ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 17:59
Tranchée d'Arenberg ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 16:38
Ps:ancora male gli italiani. Poi più tardi facciamo i conti
Tiberi malissimo
L unico che si è salvato è stato fortunato 12esimo

Nella generale il migliore è sempre fortunato 14esimo
Una sola volta nella storia della tirreno non ci son stati italiani nella top 10
Nel 2019 bettiol undicesimo
Molto probabilmente il 2024 sarà la nostra edizione peggiore
Ti riquoto di qua perchè il discorso esula un pò dalla sola Tirreno-Adriatico: sarebbe troppo bello se il problema fosse soltanto quest'edizione della corsa dei due mari.

I numeri non dicono sempre tutto, ma spesso offrono spunti molto interessanti per poter analizzare un momento. Il numero di cui vorrei discutere è quello delle vittorie stagionali per nazione. Direi di limitare l'analisi alle corse .1 o superiori.

L'Italia al 9 di Marzo ha raccolto soltanto 5 vittorie. Faccio notare che tra questi 5 successi ci sono la tappa e la generale del Tour of Antalya ottenute da Piganzoli. Basta vedere l'ordine d'arrivo per capire che è una delle corse professionistiche più scadenti del mondo. Per il resto Milan ha vinto una tappa alla Valenciana e soprattutto quella alla Tirreno, mentre Tonelli ha vinto un'altra tappa alla Valenciana. Il nostro magrissimo bottino per il momento finisce qui (ci sarebbe il successo di tappa di Pinazzi all'Istrian Spring Trophy, ma è corsa 2.2, categoria che ho deciso di escludere dall'analisi).

L'anno scorso, allo stesso punto della stagione le vittorie erano 9, di cui 2 a livello WT e 4 a livello Pro Series. Nel 2022 erano 11, nel 2021 erano 10. Nel 2015 al termine di Parigi-Nizza e Tirreno le vittorie erano 14 (+ 4 al Tachira, 2.2)

Evito di andare nel detteglio dei singoli successi, ma quello che sta accadendo è che le vittorie sono diminuite sia in termini di quantità che di qualità anche rispetto agli ultimi 2-3 anni che non sono di certo. Magari è solo un avvio di stagione complicato e man mano arriveranno tanti successi. Io ho grossi dubbi.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Analisi interessante, provo a dare un contributo: 2020 statisticamente a parte (per evidenti motivi) tra il 2014 e il 2019 i corridori italiani hanno mediamente portato a casa tra le 85 (nel 2014) e le 113 (nel 2015) vittorie stagionali. Nell'ultimo triennio ci siamo stabilizzati intorno alle 50 vittorie (58 nel '21, 55 nel '22 e 52 l'anno scorso), che sembra essere la nostra attuale dimensione. Vedremo quest'anno, con questa partenza ad handicap, se registreremo un ulteriore arretramento.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

aleph ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 19:50 Analisi interessante, provo a dare un contributo: 2020 statisticamente a parte (per evidenti motivi) tra il 2014 e il 2019 i corridori italiani hanno mediamente portato a casa tra le 85 (nel 2014) e le 113 (nel 2015) vittorie stagionali. Nell'ultimo triennio ci siamo stabilizzati intorno alle 50 vittorie (58 nel '21, 55 nel '22 e 52 l'anno scorso).
Anche questo è un numero interessante, anzi lo è ancora di più rispetto a quello che ho indicato io, ma essendo solo al 9 Marzo potevo fare solo un confronto tra gli inizi di stagione.

Il numero di vittorie in netto calo rispetto al periodo pre-covid evidenzia una crisi generalizzata che non riguarda solo le classifiche delle corse a tappe (il discorso era partito a valle di una Tirreno-Adriatico fallimentare da questo punto di vista) ma anche ad esempio il settore dei velocisti. Le 113 vittorie del 2015 erano figlie anche del rendimento di alcuni Sprinter di livello come Viviani (8 centri tra cui uno al Giro), Guardini (8 anche lui, tutte di buon livello), Mareczko (9 vittorie; ho tolto ovviamente quelle 2.2), Modolo (6 centri, 2 al Giro d'Italia), Marini (6, tutte in oriente). Parliamo di quasi 40 vittorie, molte delle quali ottenute in corse asiatiche, ma oggi facciamo fatica pure in quello. Mareczko non vince più neanche le corse .2, Viviani non va oltre il paio di vittorie stagionali, gli altri si sono ritirati. Tra quelli attivi, Moschetti non è mai esploso definitivamente, mentre Nizzolo ormai non è più da considerare come un velocista.
Fatta eccezione per Milan, anche il settore volate è un disastro.


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Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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statistiche impietose
Il problema è che non si vede la fine del tunnel


Anquetil29
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Anquetil29 »

Per fortuna che c'è Milan perché altrimenti alla tirreno pochi spunti interessanti per gli italiani.
Discorso pellizzari, speriamo che cresca di condizione per arrivare al giro pronto.
Non male la prova di Mattio in Croazia invece, al secondo anno nel vivaio della visma. Non lo conosco bene per caratteristiche e potenziale, qualcuno ne sa di più?


marco_graz
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da marco_graz »

A nostra discolpa qualcuno dei nostri e' partito davvero fuori forma tipo Ganna e Bagioli o nemmeno partiti come Cicco, mentre Bettiol sembra esserci ma anche no. Ora vedremo se era tutto voluto (dei problemi di Ganna e Cicco si sa) o se proprio non stanno andando.


StipemdioXTutti
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 20:59
aleph ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 19:50 Analisi interessante, provo a dare un contributo: 2020 statisticamente a parte (per evidenti motivi) tra il 2014 e il 2019 i corridori italiani hanno mediamente portato a casa tra le 85 (nel 2014) e le 113 (nel 2015) vittorie stagionali. Nell'ultimo triennio ci siamo stabilizzati intorno alle 50 vittorie (58 nel '21, 55 nel '22 e 52 l'anno scorso).
Anche questo è un numero interessante, anzi lo è ancora di più rispetto a quello che ho indicato io, ma essendo solo al 9 Marzo potevo fare solo un confronto tra gli inizi di stagione.

Il numero di vittorie in netto calo rispetto al periodo pre-covid evidenzia una crisi generalizzata che non riguarda solo le classifiche delle corse a tappe (il discorso era partito a valle di una Tirreno-Adriatico fallimentare da questo punto di vista) ma anche ad esempio il settore dei velocisti. Le 113 vittorie del 2015 erano figlie anche del rendimento di alcuni Sprinter di livello come Viviani (8 centri tra cui uno al Giro), Guardini (8 anche lui, tutte di buon livello), Mareczko (9 vittorie; ho tolto ovviamente quelle 2.2), Modolo (6 centri, 2 al Giro d'Italia), Marini (6, tutte in oriente). Parliamo di quasi 40 vittorie, molte delle quali ottenute in corse asiatiche, ma oggi facciamo fatica pure in quello. Mareczko non vince più neanche le corse .2, Viviani non va oltre il paio di vittorie stagionali, gli altri si sono ritirati. Tra quelli attivi, Moschetti non è mai esploso definitivamente, mentre Nizzolo ormai non è più da considerare come un velocista.
Fatta eccezione per Milan, anche il settore volate è un disastro.
Segnalo l'esistenza di Dainese, corridore che purtroppo ha rare possibilità di mettersi in luce ma che ha dei numeri.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Anquetil29 ha scritto: domenica 10 marzo 2024, 20:52 Per fortuna che c'è Milan perché altrimenti alla tirreno pochi spunti interessanti per gli italiani.
Discorso pellizzari, speriamo che cresca di condizione per arrivare al giro pronto.
Non male la prova di Mattio in Croazia invece, al secondo anno nel vivaio della visma. Non lo conosco bene per caratteristiche e potenziale, qualcuno ne sa di più?
Mattio è un corridore che ha tanto margine, ha iniziato tardi ad andare in bici ma chi lo conosce e me ne ha parlato mi ha detto che può crescere molto. E' da corse di un giorno anche se pecca di esplosività ma sta migliorando molto


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Per il settore volate avere un'eccezione come Milan direi che al momento garantisce comunque un'ottima copertura, non mi sento scoperto nel settore insomma, anzi, sulle crono siamo a posto, più che altro servirebbe un Del Toro italico ma lasciamo maturare i nostri giovani attuali con pazienza..


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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marco_graz ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 8:58 A nostra discolpa qualcuno dei nostri e' partito davvero fuori forma tipo Ganna e Bagioli o nemmeno partiti come Cicco, mentre Bettiol sembra esserci ma anche no. Ora vedremo se era tutto voluto (dei problemi di Ganna e Cicco si sa) o se proprio non stanno andando.
Quelli che hai citati sono bravi o bravissimi, il punto è che in montagna devono venire fuori i giovani altrimenti nei GT siamo da ventesimo posto se va bene.
Pozzovivo e Caruso hanno dato, sono in corsa ma hanno dato.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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