Perché aveva dalla sua anche l'arma della cronometro (a quei tempi decisamente più lunghe di quelle odierne) e ciò gli bastava. Oltre al fatto di accontentarsi, lasciando che di successi parziali ne facessero incetta altri. A La Plagne, al netto dell'impresa di Zülle, se avesse voluto Miguel avrebbe potuto realizzare un'impresa storica, se solo avesse voluto. Prima ancora a Liegi lasciò vincere Bruyneel dopo aver colto tutti di sorpresa. Ergo pure Indurain avrebbe potuto, non ha voluto e gli è andata benissimo così. Però pure Pantani non era Indurain, non solo Pogačar.
Però diciamo pure un'altra cosa: i fatti dicono che su tre tappe corse da protagonista, Tadej ne ha vinta una sola (quella che tutti pensavamo vincesse o addirittura stravincesse). Abbiamo avuto vincitori diversi e finali ricchi di pathos e incertezza. Non era questo che si voleva, in fin dei conti? Allora forse dovremmo dare merito a Pogačar d'aver un po' smosso le coscienze, altrimenti come giustifichiamo una vittoria come quella di Narvaez assolutamente impronosticabile alla vigilia?
E pure Thomas, in questo gliene do atto, oggi stava raccogliendo la sfida. Il mio rammarico sta nel fatto di non averci creduto al 100%, per quanto si possa congetturare sulla sua freschezza di gambe. Però è stato l'unico che si è fatto stuzzicare da Tadej. A questo punto forse l'unico a sentirsi chiamato in causa. Ciò non toglie che nei prossimi giorni qualcuno non possa pensare di assecondare certi pensieri, senza preoccuparsi che un Pogačar possa batterlo con irrisoria facilità.