Il futuro del ciclismo italiano

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nurseryman
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 18:03 Secondo me qui si fa un errore di base: si considera "gli altri", come una sorta di "resto del mondo" al quale l'Italia deve tenere testa. Per il ciclismo è meglio che né l'Italia né nessuno altro sia come l'Austria di qualche anno fa nello sci alpino oppure la Norvegia nello sci nordico.
Il confronto deve essere fatto con la singola nazione, non con tutte le nazioni messe insieme. Anche squadroni come Danimarca e Regno Unito hanno dei buchi; i grandi Paesi Bassi, per le classifiche dei GT, oltre ad Arensman, chi hanno?
Ok la Spagna ha tirato fuori Ayuso, Rodriguez, ma per le volate chi hanno? Per le classiche del pavè chi hanno?
ora ayuso è arrivato 4 alla vuelta
1° ai PB quest'anno con la caduta e il ritiro di metà gruppo
non è che abbia un palmares molto meglio di tiberi


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jan80
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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sceriffo ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 22:52 La Lidl Trek ha fatto il miglior mercato stagione 2024. Se Tiberi fosse stato così buono, l' avrebbe mollato? E non c'entra nulla il gatto, che per altro il ragazzo aveva giustissimamente già pagato e saldato.
Certo infatti ha in classifica Lopez.......ottimo praticamente podio certo :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:


bartoli
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Ho un dubbio, Tiberi è 5° o 55°?


Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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nurseryman ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 18:29
StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 18:03 Secondo me qui si fa un errore di base: si considera "gli altri", come una sorta di "resto del mondo" al quale l'Italia deve tenere testa. Per il ciclismo è meglio che né l'Italia né nessuno altro sia come l'Austria di qualche anno fa nello sci alpino oppure la Norvegia nello sci nordico.
Il confronto deve essere fatto con la singola nazione, non con tutte le nazioni messe insieme. Anche squadroni come Danimarca e Regno Unito hanno dei buchi; i grandi Paesi Bassi, per le classifiche dei GT, oltre ad Arensman, chi hanno?
Ok la Spagna ha tirato fuori Ayuso, Rodriguez, ma per le volate chi hanno? Per le classiche del pavè chi hanno?
ora ayuso è arrivato 4 alla vuelta
1° ai PB quest'anno con la caduta e il ritiro di metà gruppo
non è che abbia un palmares molto meglio di tiberi
Così rafforzi quello che ho detto


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nurseryman
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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StipemdioXTutti ha scritto: martedì 21 maggio 2024, 5:37
nurseryman ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 18:29
StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 18:03 Secondo me qui si fa un errore di base: si considera "gli altri", come una sorta di "resto del mondo" al quale l'Italia deve tenere testa. Per il ciclismo è meglio che né l'Italia né nessuno altro sia come l'Austria di qualche anno fa nello sci alpino oppure la Norvegia nello sci nordico.
Il confronto deve essere fatto con la singola nazione, non con tutte le nazioni messe insieme. Anche squadroni come Danimarca e Regno Unito hanno dei buchi; i grandi Paesi Bassi, per le classifiche dei GT, oltre ad Arensman, chi hanno?
Ok la Spagna ha tirato fuori Ayuso, Rodriguez, ma per le volate chi hanno? Per le classiche del pavè chi hanno?
ora ayuso è arrivato 4 alla vuelta
1° ai PB quest'anno con la caduta e il ritiro di metà gruppo
non è che abbia un palmares molto meglio di tiberi
Così rafforzi quello che ho detto
si si ma non voleva essere una critica
semmai una precisazione :cincin:


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udra
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Pellizzari oggi mi ha dato delle gran belle sensazioni, vediamo come viene su.


ElChava
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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jerrydrake ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 21:02 Io, dopo 2 settimane, valuto positivamente il Giro di Piganzoli, mentre considero pessima la corsa (e l'atteggiamento) di Pellizzari.
La prossima volta sarà meglio parlare a Giro finito, consiglio spassionato. Specialmente se l'argomento di discussione è un ragazzo di 20 anni. ;)


kokkelkoren
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 18:03 Secondo me qui si fa un errore di base: si considera "gli altri", come una sorta di "resto del mondo" al quale l'Italia deve tenere testa. Per il ciclismo è meglio che né l'Italia né nessuno altro sia come l'Austria di qualche anno fa nello sci alpino oppure la Norvegia nello sci nordico.
Il confronto deve essere fatto con la singola nazione, non con tutte le nazioni messe insieme. Anche squadroni come Danimarca e Regno Unito hanno dei buchi; i grandi Paesi Bassi, per le classifiche dei GT, oltre ad Arensman, chi hanno?
Ok la Spagna ha tirato fuori Ayuso, Rodriguez, ma per le volate chi hanno? Per le classiche del pavè chi hanno?
Ma cosa sta a significare questo ragionamento? Che non c'è da lamentarsi perchè ci sono nazioni messe peggio di noi??
Quindi in questi anni la federazione ha lavorato bene visto che nazioni come Danimarca, Polonia o Portogallo restano dietro.

Negli anni ottanta e novanta vincevamo 2-3 classiche l'anno, 5-6 tappe al Tour, il mondiale ogni 2 anni ed il Giro nel 50% dei casi
Ora vinciamo una classica ogni 3 anni, nessuna tappa al Tour, non vinciamo il mondiale da 15 anni (le tre citate sopra invece no) ed al Giro manco sul podio saliamo.
Ma tutto a posto, anzi meglio così perchè vincere troppo non ci farebbe bene.
Se siete contenti così allora possiamo anche chiudere il Thread.


herbie
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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kokkelkoren ha scritto: martedì 21 maggio 2024, 18:12
StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 18:03 Secondo me qui si fa un errore di base: si considera "gli altri", come una sorta di "resto del mondo" al quale l'Italia deve tenere testa. Per il ciclismo è meglio che né l'Italia né nessuno altro sia come l'Austria di qualche anno fa nello sci alpino oppure la Norvegia nello sci nordico.
Il confronto deve essere fatto con la singola nazione, non con tutte le nazioni messe insieme. Anche squadroni come Danimarca e Regno Unito hanno dei buchi; i grandi Paesi Bassi, per le classifiche dei GT, oltre ad Arensman, chi hanno?
Ok la Spagna ha tirato fuori Ayuso, Rodriguez, ma per le volate chi hanno? Per le classiche del pavè chi hanno?
Ma cosa sta a significare questo ragionamento? Che non c'è da lamentarsi perchè ci sono nazioni messe peggio di noi??
Quindi in questi anni la federazione ha lavorato bene visto che nazioni come Danimarca, Polonia o Portogallo restano dietro.

che poi, la Danimarca...mah...avrei qualche dubbio


Tommeke92
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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kokkelkoren ha scritto: martedì 21 maggio 2024, 18:12
StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 18:03 Secondo me qui si fa un errore di base: si considera "gli altri", come una sorta di "resto del mondo" al quale l'Italia deve tenere testa. Per il ciclismo è meglio che né l'Italia né nessuno altro sia come l'Austria di qualche anno fa nello sci alpino oppure la Norvegia nello sci nordico.
Il confronto deve essere fatto con la singola nazione, non con tutte le nazioni messe insieme. Anche squadroni come Danimarca e Regno Unito hanno dei buchi; i grandi Paesi Bassi, per le classifiche dei GT, oltre ad Arensman, chi hanno?
Ok la Spagna ha tirato fuori Ayuso, Rodriguez, ma per le volate chi hanno? Per le classiche del pavè chi hanno?
Ma cosa sta a significare questo ragionamento? Che non c'è da lamentarsi perchè ci sono nazioni messe peggio di noi??
Quindi in questi anni la federazione ha lavorato bene visto che nazioni come Danimarca, Polonia o Portogallo restano dietro.

Negli anni ottanta e novanta vincevamo 2-3 classiche l'anno, 5-6 tappe al Tour, il mondiale ogni 2 anni ed il Giro nel 50% dei casi
Ora vinciamo una classica ogni 3 anni, nessuna tappa al Tour, non vinciamo il mondiale da 15 anni (le tre citate sopra invece no) ed al Giro manco sul podio saliamo.
Ma tutto a posto, anzi meglio così perchè vincere troppo non ci farebbe bene.
Se siete contenti così allora possiamo anche chiudere il Thread.
Forse voleva proprio significare che gli anni '80... Erano quaranta anni fa.


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jerrydrake
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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ElChava ha scritto: martedì 21 maggio 2024, 17:45
jerrydrake ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 21:02 Io, dopo 2 settimane, valuto positivamente il Giro di Piganzoli, mentre considero pessima la corsa (e l'atteggiamento) di Pellizzari.
La prossima volta sarà meglio parlare a Giro finito, consiglio spassionato. Specialmente se l'argomento di discussione è un ragazzo di 20 anni. ;)
Ma infatti era il giudizio sulle prime 2 settimane! L'ho scritto! Non ho mica detto "Pellizzari è una pippa e deve darsi alle bocce".
Io auspico di rivedere un italiano che possa giocarsi un GG e quindi spero di vedere un giovane (nel suo caso un giovanissimo) competitivo sulle intere 3 settimane, così non è stato per Giulio che oggi, invece, ha fatto una grandissima tappa. Se dopo 2 settimane sei 70° a 2h in classifica devo pensare diversamente? Non mi era piaciuta la sua corsa, non ho detto che non potrà essere un futuro campione.


Theakston
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Bravo oggi Pellizzari, ha staccato i compagni di fuga...Pogi quasi non voleva vincerla, peccato!
Le critiche delle settimane vanno viste in rapporto alle aspettative sul corridore, specie in un periodo di vacche magre per l'Italia. Se molla completamente la classifica ci si aspetta cerchi la vittoria di tappa, oggi ci è andato molto vicino


ElChava
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Pellizzari si è pure fatto una settimana buona di antibiotici. Ha perso un sacco di minuti anche per quello, stava per ritirarsi.


Anquetil29
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Iscritto il: giovedì 18 gennaio 2024, 20:07

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Anquetil29 »

Insomma tra tiberi e pellizzari abbiamo due bei corridori e ora starà a loro migliorarsi ancora, le premesse però ci sono.
Pingazzoli anche tutto sommato un tredicesimo posto che fa intravedere qualcosa.
Zana e Fortunato li vedrei meglio a caccia di tappe nel futuro, che comunque non lo vedo come una cosa negativa.
Delusioni boh forse mi aspettavo Frigo più attivo nelle fughe, così come anche Germani e in parte Piccolo che comunque in qualche azione in più è entrato.


qrier
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Iscritto il: giovedì 7 maggio 2015, 15:12

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da qrier »

7 italiani nei primi 20 della classifica, ma solo Tiberi nelle posizioni che contano.
Più che quelli arrivati tra l'11° e il 20° posto fa ben sperare Pellizzari, senza Pogacar non so se lo avrebbero ripreso oggi.
Piganzoli ha fatto invece un Giro diverso, tenendo duro tutti i giorni, alla fine un 13° posto ma molto distante dalla top10.

Per quanto riguarda gli altri mi aspettavo qualcosa da Bagioli, nel finale del 2023 sembrava aver svoltato e invece sembra continuare con l'andazzo di non vedersi quasi mai per poi spuntare fuori un giorno all'improvviso con ottime prestazioni, cosa che non si è ancora vista nel 2024.
Deludente finora Dainese ma domani ha l'ultima occasione.

Portiamo a casa comunque 2 maglie, la bianca e la ciclamino con Milan e un 2° posto nella classifica gpm.
Più 5 vittorie di tappa (quando manca la tappa di Roma), tutto sommato un buon bottino anche se mi dispiace non abbia vinto Pellizzari.
Viste le premesse per me è stato un Giro d'Italia incoraggiante per l'Italia, finalmente anche in salita abbiamo dei giovani di valori, pur rimanendo lontani anni luce dai fenomeni. Questo 5° posto di Tiberi con la sfortuna di Oropa credo in proporzione possa valere una top10 al Tour.
I nostri fari restano Ganna e Milan.
Ultima modifica di qrier il sabato 25 maggio 2024, 18:34, modificato 3 volte in totale.


Bomby
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Bomby »

Sì vede una luce in fondo al tunnel (per quanto riguarda gli uomini da classifica, perché per volate e crono non siamo messi male). Potrebbe essere l'uscita, una fiaccola o un altro treno, ma qualcosa si vede. Magari non saranno predestinati, però sempre meglio di nulla!


rododendro
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da rododendro »

Dai bagliori ora ci si avvicina alla luce, Tiberi tutto considerato ha quasi sfiorato il podio ed a cronometro si fa valere, gran cosa per un uomo da GT, Pellizzari bellissime azioni, da fuori classifica forse anche perché stava male, ma anche diventasse un grimpeur da tappe andrebbe benissimo, la classe c'è e si vede, oltretutto era il più giovane in gruppo, bravo Piganzoli che ha deciso di provare da subito a tenere la classifica senza fughe a parte quella dei 50, si è visto poco davanti ma questa è senz'altro la strada giusta per riprovarci nei prossimi anni.


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IlDucadiQuadalto
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da IlDucadiQuadalto »

Ottimo giro per i nostri colori, cito 4 protagonisti prinicpali.

Tiberi si dimostra già un uomo da corse a tappe.
Forte a cronometro, forte in salita ma con margini di miglioramento sul cambio di ritmo, cosa che al giorno d'oggi fa la differenza.
Se migliora ancora un pochino sull'esplosività, abbiamo un corridore davvero completo per i prossimi anni, che potrebbe tranquillamente vincere un Grande Giro senza Pogacar o Vingegaard.

Mi piacerebbe vederlo anche alla Vuelta, si sa qualcosa a riguardo?

Pellizzari è uno scalatore puro, ha mostrato grandi sprazzi di classe e coraggio questo giro.
Ha l'esplosività e la grinta, ma dovrà ancora migliorare tanto soprattutto a cronometro se vorrà sognare di competere per un GT i prossimi anni.
In BORA potrebbe fare un'ulteriore salto di qualità.

Milan credo sia al momento il secondo velocista più forte del mondo, ma vicinissimo a Philipsen.
A livello di potenza non ha rivali, ma deve ancora migliorare molto sul posizionamento in gruppo soprattutto nelle volate più nervose e con percorsi più tortuosi, dove spesso finisce fuori posizione.
Se migliorerà questo aspetto, Milan è uno che potrebbe vincere tutte le volate in un grande giro-


Ganna, che gambone che aveva in questo Giro!
Avrebbe forse meritato una vittoria di tappa in linea, grandissimo il suo attacco sul Capo Mele, ma ha comunque saputo ritrovare il successo nella sua specialità, la cronometro sul Lago di Garda.
Probabilmente il Ganna più completo di sempre, ha tenuto anche su diverse salite.
Sarà grande protagonista alle Olimpiadi.


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jerrydrake
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da jerrydrake »

Potevamo averne uno sul podio e altri 2 nei 10 (forse sarebbe bastato un altro km a tutta di Maijka per fare almeno 4°) e invece niente.
Come corridore da GG promuovo, per questa edizione, solo Tiberi. Preciso che Piganzoli e Pellizzari son giovani e inesperti e hanno ancora tempo per diventare qualunque cosa visti i grandissimi margini di miglioramento. Al momento però non bastano 2 grandi tappe di Giulio o la resistenza di Davide per dire che abbiamo 2 ulteriori corridori da classifica in un Giro. Zana e Fortunato difficilmente lo saranno.


qrier
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da qrier »

Per fare un parallelismo, Nibali classe 1984 (di novembre) ha ottenuto i seguenti risultati nelle grandi corse a tappe:

Giro 2007: 19°
Giro 2008: 11°
Tour 2008: 19°
Tour 2009: 7°
Giro 2010: 3°
Vuelta 2010: 1°

Tiberi (giugno 2001)

Vuelta 2022: 92°
Vuelta 2023: 18°
Giro 2024: 5°

Piganzoli (luglio 2002)

Giro 2024: 13°


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nino58
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nino58 »

IlDucadiQuadalto ha scritto: sabato 25 maggio 2024, 19:20 Ottimo giro per i nostri colori, cito 4 protagonisti prinicpali.

Tiberi si dimostra già un uomo da corse a tappe.
Forte a cronometro, forte in salita ma con margini di miglioramento sul cambio di ritmo, cosa che al giorno d'oggi fa la differenza.
Se migliora ancora un pochino sull'esplosività, abbiamo un corridore davvero completo per i prossimi anni, che potrebbe tranquillamente vincere un Grande Giro senza Pogacar o Vingegaard.

Mi piacerebbe vederlo anche alla Vuelta, si sa qualcosa a riguardo?

Pellizzari è uno scalatore puro, ha mostrato grandi sprazzi di classe e coraggio questo giro.
Ha l'esplosività e la grinta, ma dovrà ancora migliorare tanto soprattutto a cronometro se vorrà sognare di competere per un GT i prossimi anni.
In BORA potrebbe fare un'ulteriore salto di qualità.

Milan credo sia al momento il secondo velocista più forte del mondo, ma vicinissimo a Philipsen.
A livello di potenza non ha rivali, ma deve ancora migliorare molto sul posizionamento in gruppo soprattutto nelle volate più nervose e con percorsi più tortuosi, dove spesso finisce fuori posizione.
Se migliorerà questo aspetto, Milan è uno che potrebbe vincere tutte le volate in un grande giro-


Ganna, che gambone che aveva in questo Giro!
Avrebbe forse meritato una vittoria di tappa in linea, grandissimo il suo attacco sul Capo Mele, ma ha comunque saputo ritrovare il successo nella sua specialità, la cronometro sul Lago di Garda.
Probabilmente il Ganna più completo di sempre, ha tenuto anche su diverse salite.
Sarà grande protagonista alle Olimpiadi.
Abbiamo, oltre a questi da te citati (che erano al Giro) altri due corridori di qualità :
Bettiol (che ha vinto in Francia) e Ciccone.
Auguro loro (e a noi) che si prendano una tappa ciascuno al prossimo Tour.
Allora sì che la stagione del ciclismo italiano su strada sarebbe già col segno più.
Olimpiadi e Mondiali sono corse di un giorno dove può succedere di tutto.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Dr. Solma Di Cormano
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Dr. Solma Di Cormano »

qrier ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 8:08 Per fare un parallelismo, Nibali classe 1984 (di novembre) ha ottenuto i seguenti risultati nelle grandi corse a tappe:

Giro 2007: 19°
Giro 2008: 11°
Tour 2008: 19°
Tour 2009: 7°
Giro 2010: 3°
Vuelta 2010: 1°

Tiberi (giugno 2001)

Vuelta 2022: 92°
Vuelta 2023: 18°
Giro 2024: 5°

Piganzoli (luglio 2002)

Giro 2024: 13°
Tenuto conto dei cambiamenti nel ciclismo degli ultimi 20 anni, sono risultati che possono essere visti con grande ottimismo. Entrambi possono diventare corridori da GC, e anche Pellizzari anche se aspettiamo la prima corsa a tappe in cui decida di fare classifica per farci un'idea più precisa


In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. La società dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece accetta la follia come parte della ragione, la fa diventare ragione attraverso una scienza che si incarica di eliminarla.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da marco_graz »

Dr. Solma Di Cormano ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 10:23
qrier ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 8:08 Per fare un parallelismo, Nibali classe 1984 (di novembre) ha ottenuto i seguenti risultati nelle grandi corse a tappe:

Giro 2007: 19°
Giro 2008: 11°
Tour 2008: 19°
Tour 2009: 7°
Giro 2010: 3°
Vuelta 2010: 1°

Tiberi (giugno 2001)

Vuelta 2022: 92°
Vuelta 2023: 18°
Giro 2024: 5°

Piganzoli (luglio 2002)

Giro 2024: 13°
Tenuto conto dei cambiamenti nel ciclismo degli ultimi 20 anni, sono risultati che possono essere visti con grande ottimismo. Entrambi possono diventare corridori da GC, e anche Pellizzari anche se aspettiamo la prima corsa a tappe in cui decida di fare classifica per farci un'idea più precisa
Infatti, a 23 anni Vincenzo aveva come migliore un 19 al giro...Tiberi ha preso la strada giusta, direi che Piganzoli deve fare il salto e presto se vuole sperare di seguire la stessa strada..poi c'e' da vedere se puo' migliorare a crono, sia lui che Pellizzari (e sicuramente in BORA sara' aiutato).


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Slegar
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Slegar »

Su Pellizzari, anche se è al terzo anno con la Bardiani, si deve dire che questa è in realtà la sua prima stagione da "professionista"; se andiamo a guardare il calendario del 2022 e 2023, di fatto è quello di un ciclista che ha militato in un devo team e ogni tanto era schierato con la squadra principale. Sotto questo aspetto Piganzoli, oltre che anagraficamente, ha un anno in più di esperienza.

Tiberi viene visto come il nuovo Nibali, io lo vedo più come un novello Giupponi o Giovannetti (che han comunque fatto la loro bella carirera)


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Maìno della Spinetta
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Ripartiamo da questo Giro con queste valutazioni su quelli del Giro, e un'occhiata a chi non l'ha corso:

Tiberi Ha fatto un Giro costante, è giovane, aveva il podio alla sua portata. Forse il lavoro estenuante della UAE quando contava gli ha bagnato le polveri; forse, essendo bravo sul passo, lo ha favorito. In ogni caso senza Oropa si giocava il podio. Non male alla sua età.

Vendrame Ha portato a casa una tappa facendo un numerone, attaccando e non perdendo terreno mai, alla Alaphilippe di Fano per intenderci.

Pellizzari Finalmente uno scalatore puro, e per di più con l'attitudine di un cavallo pazzo. Spero per lui finisca in zone che lo facciano crescere e non a fare il guardiano di fiducia di altri.

Milan Ormai una realtà, solidissimo protagonista di qualsiasi gara finisca allo sprint. Spero per lui in futuro in una Gand e nella Sanremo, oltre che ai campi elisi.

Ganna Spero che capisca che ha ancora due stagioni per vincere Sanremo e altro e che non diventi un Kwiatkowski della seconda parte di carriera.

Bettiol Nelle gambe la sparata mortale ce l'ha, ma è troppo fragile. Qualcosa di importante per me lo porta ancora a casa.

Piganzoli è un ottimo inizio, speriamo che qualcuno investa come si deve su di lui.

Ciccone Il suo lo sa fare, spero per lui che riesca a fare un Grande Giro in modo continuo, un podio sarebbe alla sua portata (Giro o Vuelta) e spero che prima o poi le stelle si allineino.

Zana e Fortunato Brutta involuzione, spiace soprattutto per il primo perché era davvero l'occasione buona per vedere se poteva svoltare, invece pare che questo sia il suo livello.

Masnada, Cattaneo, Trentin, De Marchi Gregari dal fiuto giusto e con ottime qualità, chi più avanti e chi meno negli anni.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
TheArchitect99
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da TheArchitect99 »

Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 11:20 Ripartiamo da questo Giro con queste valutazioni su quelli del Giro, e un'occhiata a chi non l'ha corso:

Tiberi Ha fatto un Giro costante, è giovane, aveva il podio alla sua portata. Forse il lavoro estenuante della UAE quando contava gli ha bagnato le polveri; forse, essendo bravo sul passo, lo ha favorito. In ogni caso senza Oropa si giocava il podio. Non male alla sua età.

Vendrame Ha portato a casa una tappa facendo un numerone, attaccando e non perdendo terreno mai, alla Alaphilippe di Fano per intenderci.

Pellizzari Finalmente uno scalatore puro, e per di più con l'attitudine di un cavallo pazzo. Spero per lui finisca in zone che lo facciano crescere e non a fare il guardiano di fiducia di altri.

Milan Ormai una realtà, solidissimo protagonista di qualsiasi gara finisca allo sprint. Spero per lui in futuro in una Gand e nella Sanremo, oltre che ai campi elisi.

Ganna Spero che capisca che ha ancora due stagioni per vincere Sanremo e altro e che non diventi un Kwiatkowski della seconda parte di carriera.

Bettiol Nelle gambe la sparata mortale ce l'ha, ma è troppo fragile. Qualcosa di importante per me lo porta ancora a casa.

Piganzoli è un ottimo inizio, speriamo che qualcuno investa come si deve su di lui.

Ciccone Il suo lo sa fare, spero per lui che riesca a fare un Grande Giro in modo continuo, un podio sarebbe alla sua portata (Giro o Vuelta) e spero che prima o poi le stelle si allineino.

Zana e Fortunato Brutta involuzione, spiace soprattutto per il primo perché era davvero l'occasione buona per vedere se poteva svoltare, invece pare che questo sia il suo livello.

Masnada, Cattaneo, Trentin, De Marchi Gregari dal fiuto giusto e con ottime qualità, chi più avanti e chi meno negli anni.
Ho paura che Zana sia un po' un Masnada più giovane, buon corridore da piazzamento, magari una tappa ogni tanto nei GT ma niente di più, in questo Giro ha deluso parecchio.


Salvatore77
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Slegar ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 10:49
Tiberi viene visto come il nuovo Nibali, io lo vedo più come un novello Giupponi o Giovannetti (che han comunque fatto la loro bella carirera)
Come caratteristiche o come risultati in prospettiva?


1° Tour de France 2018
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Cervinia4478
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Siamo partiti con pochissime aspettative dato il periodo nero e ci ritroviamo a fine Giro con una conferma di uno dei miglior velocisti al mondo (Milan) una certezza di un uomo che può lottare almeno per i podi dei prossimi Giri e Vuelte (Tiberi) e due speranze come Pellizzari e Piganzoli.

Direi assolutamente un ottimo Giro dato il contesto storico.


Anquetil29
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Guardando un attimo altrove, in Francia belle prestazione di Davide Donati, primo anno già vincitore del liberazione. Che secondo me ha un gran motore e l anno prossimo spero faccia gola a diverse squadre (con un passaggio in un devo team eventualmente). E juan david Sierra che vince una tappa ed è un profilo davvero interessante, anche lui primo anno.


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Slegar
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Salvatore77 ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 13:30
Slegar ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 10:49
Tiberi viene visto come il nuovo Nibali, io lo vedo più come un novello Giupponi o Giovannetti (che han comunque fatto la loro bella carirera)
Come caratteristiche o come risultati in prospettiva?
Come caratteristiche (a grandi linee); Nibali possedeva quell'acume tattico per cercare di sparigliare le carte in tavola, pur prendendosi anche delle belle scoppole, che Tiberi non sembra avere nelle sue corde (per ora).


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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jerrydrake
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Slegar ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 15:30
Salvatore77 ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 13:30
Slegar ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 10:49
Tiberi viene visto come il nuovo Nibali, io lo vedo più come un novello Giupponi o Giovannetti (che han comunque fatto la loro bella carirera)
Come caratteristiche o come risultati in prospettiva?
Come caratteristiche (a grandi linee); Nibali possedeva quell'acume tattico per cercare di sparigliare le carte in tavola, pur prendendosi anche delle belle scoppole, che Tiberi non sembra avere nelle sue corde (per ora).
Giupponi e Giovannetti avevano entrambi coraggio e acume tattico. Ovviamente erano di un livello inferiore a Nibali.


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Slegar
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Hai ragione sicuramente, solo che non mi ricordo tentativi "temerari" da parte Giupponi o Giovannetti (la Vuelta '90 non penso sia stata trasmessa in Italia) come quelli provati dalla Squalo.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

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jerrydrake
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Slegar ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 16:47 Hai ragione sicuramente, solo che non mi ricordo tentativi "temerari" da parte Giupponi o Giovannetti (la Vuelta '90 non penso sia stata trasmessa in Italia) come quelli provati dalla Squalo.
Io Giupponi all'attacco sotto la pioggia me lo ricordo. Poi sarà l'età e magari mi sbaglio...

La Vuelta ovviamente non l'abbiamo vista ma Giovannetti l'ha vinta grazie a una fuga.


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Slegar
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Su Giovannetti è vero (ed infatti mi basavo sul "visto in TV"), su Giupponi può anche essere; quello che ci frega, più che l'età, è che in quegli anni del Giro non si vedeva praticamente nulla se non un lunghissimo dopotappa in attesa delle immagini della videocassetta registrata in corsa (e a mio avviso il gap tra Tour e Giro si è creato in quegli anni per il differente trattamento riservato alle due corse da parte della TV).


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Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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jerrydrake ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 16:50
Slegar ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 16:47 Hai ragione sicuramente, solo che non mi ricordo tentativi "temerari" da parte Giupponi o Giovannetti (la Vuelta '90 non penso sia stata trasmessa in Italia) come quelli provati dalla Squalo.
Io Giupponi all'attacco sotto la pioggia me lo ricordo. Poi sarà l'età e magari mi sbaglio...

La Vuelta ovviamente non l'abbiamo vista ma Giovannetti l'ha vinta grazie a una fuga.
E se non annullavano il gavia...
Le attese su giupponi erano molto elevate
Aveva vinto sia il giro della valle d Aosta, che il regioni e la settimana bergamasca..
Concordo su Giovannetti
Regolarista
Buono a crono


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Slegar ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 15:30
Salvatore77 ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 13:30
Slegar ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 10:49
Tiberi viene visto come il nuovo Nibali, io lo vedo più come un novello Giupponi o Giovannetti (che han comunque fatto la loro bella carirera)
Come caratteristiche o come risultati in prospettiva?
Come caratteristiche (a grandi linee); Nibali possedeva quell'acume tattico per cercare di sparigliare le carte in tavola, pur prendendosi anche delle belle scoppole, che Tiberi non sembra avere nelle sue corde (per ora).
se c'è uno che si potrebbe assimilare al nostro vincenzo per l'intraprendenza in corsa è giulio pellizzari
l'attacco sul grappa e la tenuto al giro successivo a fine giro denotano bene le sue qualità
mi ha ricordato l'attacco di nibali su grappa nel giro poi vinto da basso
quel giorno nibali era quello che in salita ne aveva più di tutti


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Trullo
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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jerrydrake ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 16:50
Slegar ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 16:47 Hai ragione sicuramente, solo che non mi ricordo tentativi "temerari" da parte Giupponi o Giovannetti (la Vuelta '90 non penso sia stata trasmessa in Italia) come quelli provati dalla Squalo.
Io Giupponi all'attacco sotto la pioggia me lo ricordo. Poi sarà l'età e magari mi sbaglio...

La Vuelta ovviamente non l'abbiamo vista ma Giovannetti l'ha vinta grazie a una fuga.
Me lo ricordo anch'io Giupponi all'attacco. Di solito era un regolarista ma quel giorno , e c'era brutto tempo, andò all'attacco e vinse la tappa. Chi era andato forte sulle Tre Cimr il giorno prima , si disperse. Si àrrivava a Corvara, a memoria dopo Marmolada Pordoi e Campolongo. Fignon fu uno dei pochi a stargli dietro e prese la maglia che porto' a Firenze. Giupponi fini secondo quel giro a poco più di un minuto ( e Fignon quando stava bene era un signor corridore)


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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La cosa migliore di Pellizzari è che la seconda settimana stava malissimo e voleva mollare e invece ha stretto i denti ed è cresciuto tantissimo nella terza


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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jerrydrake ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 16:50
Slegar ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 16:47 Hai ragione sicuramente, solo che non mi ricordo tentativi "temerari" da parte Giupponi o Giovannetti (la Vuelta '90 non penso sia stata trasmessa in Italia) come quelli provati dalla Squalo.
Io Giupponi all'attacco sotto la pioggia me lo ricordo. Poi sarà l'età e magari mi sbaglio...

La Vuelta ovviamente non l'abbiamo vista ma Giovannetti l'ha vinta grazie a una fuga.
Con attacco sotto la pioggia vinse una tappa a Corvara nel Giro vinto da Fignon (1989)
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Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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jerrydrake
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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nino58 ha scritto: martedì 28 maggio 2024, 9:01
jerrydrake ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 16:50
Slegar ha scritto: lunedì 27 maggio 2024, 16:47 Hai ragione sicuramente, solo che non mi ricordo tentativi "temerari" da parte Giupponi o Giovannetti (la Vuelta '90 non penso sia stata trasmessa in Italia) come quelli provati dalla Squalo.
Io Giupponi all'attacco sotto la pioggia me lo ricordo. Poi sarà l'età e magari mi sbaglio...

La Vuelta ovviamente non l'abbiamo vista ma Giovannetti l'ha vinta grazie a una fuga.
Con attacco sotto la pioggia vinse una tappa a Corvara nel Giro vinto da Fignon (1989)
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