Alessandro Petacchi
Re: Alessandro Petacchi
Non ho capito la domanda.
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Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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- maglianera
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Re: Alessandro Petacchi
ha vinto non molto di meno rispetto a Cipollini,ed ha finito i Tour cui ha partecipato, ma con il suo modo di fare piuttosto dimesso ha conquistato un decimo della sua popolarità.
Re: Alessandro Petacchi
E dire che per la mia generazione (fine anni '90) era uno dei più famosi e seguiti date le sue sequenze impressionanti di vittorie al Giro : io ho cominciato a seguire il ciclismo nel 2003 e rimasi estasiato da quel corridore (inutile dire che essendo abbastanza ignorante sull'argomento all'epoca avevo una naturale simpatia verso colui che vinceva più tappe)maglianera ha scritto:ha vinto non molto di meno rispetto a Cipollini,ed ha finito i Tour cui ha partecipato, ma con il suo modo di fare piuttosto dimesso ha conquistato un decimo della sua popolarità.
Re: Alessandro Petacchi
In certi caso è stato pure sfortunato,il Giro del 2003 dove praticamente aveva già vinta la maglia della classifica a punti e finisce fuori tempo massimo alla 18 tappa,le 5 tappe e la maglia ciclamino tolta al Giro 2007 con una squalifica molto dubbia
Re: Alessandro Petacchi
Facendo una breve scorsa : caduta nella crono Bolzano-Merano dove si sfracella mezzo ma va avanti, vince due tappe e esce fuori tempo massimo a Chianale...al tour 2004 influenza e si ritira...giro 2006 cade verso Namur alla 2a tappa e si rompe il ginocchio poi rientra e alla vuelta si rompe la mano per un pugno contro un bus...salta il tour 2007 perché sospeso dalla milram...prima del giro 2008 squalificato per il salbutamolo salta tour e giro e va alla lpr senza essere neanche invitato alla parigi tours vinta l'anno prima...nel 2010 alla Lampre prima della Sanremo dove volava cade al Sardegna e poi viene investito mentre alla vuelta cade e si ritira...l'anno dopo non viene selezionato per copenhagen per la famosa norma retroattiva della fci contro gli ex-dopatiMystogan ha scritto:In certi caso è stato pure sfortunato,il Giro del 2003 dove praticamente aveva già vinta la maglia della classifica a punti e finisce fuori tempo massimo alla 18 tappa,le 5 tappe e la maglia ciclamino tolta al Giro 2007 con una squalifica molto dubbia
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Re: Alessandro Petacchi
trecentobalene lo conosce bene e potrebbe dire la sua
personalmente mi è sempre stato antipatico ma come ciclista nulla da dire, un grande
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2024. amstel, romandia
Re: Alessandro Petacchi
Sui Tour de France: vero, ne ha conclusi quattro conquistando anche una maglia verde e si è ritirato o perché non stava bene se non erro (2004) o perché finito fuori tempo massimo (nel 2012).maglianera ha scritto:ha vinto non molto di meno rispetto a Cipollini,ed ha finito i Tour cui ha partecipato, ma con il suo modo di fare piuttosto dimesso ha conquistato un decimo della sua popolarità.
Quando però nel 2003 vinse ben 4 tappe nelle prime sette giornate di gara e se ne tornò a casa anzitempo avendo la maglia verde sulle spalle, ricordo che la cosa fece parecchio discutere.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: Alessandro Petacchi
e perché ti dici ignorante? Hai scelto la parte migliore e non ti sarà tolta...udra ha scritto:
E dire che per la mia generazione (fine anni '90) era uno dei più famosi e seguiti date le sue sequenze impressionanti di vittorie al Giro : io ho cominciato a seguire il ciclismo nel 2003 e rimasi estasiato da quel corridore (inutile dire che essendo abbastanza ignorante sull'argomento all'epoca avevo una naturale simpatia verso colui che vinceva più tappe)
Sapete perché la gente ama lo sport? Perché nello sport c'è giustizia. Perché nello sport, prima o poi, trionfa la giustizia. Perché nello sport, prima o poi, i conti tornano, arrivano i nostri, vincono i buoni. (Pastonesi)
Re: Alessandro Petacchi
Accusava un virus che avrebbe colpito anche i compagni. E poi come fai a non amare uno che dopo 4 tappe su 6 del tour(una cronosquadre) dice "sono stanco" e smette?Abruzzese ha scritto:
Quando però nel 2003 vinse ben 4 tappe nelle prime sette giornate di gara e se ne tornò a casa anzitempo avendo la maglia verde sulle spalle, ricordo che la cosa fece parecchio discutere.
Ultima modifica di Arme il mercoledì 22 aprile 2015, 1:22, modificato 1 volta in totale.
Sapete perché la gente ama lo sport? Perché nello sport c'è giustizia. Perché nello sport, prima o poi, trionfa la giustizia. Perché nello sport, prima o poi, i conti tornano, arrivano i nostri, vincono i buoni. (Pastonesi)
Re: Alessandro Petacchi
Dev'essere fortunato in amore... Scherzi a parte, che forte non era, le sue progressioni erano incredibili, se partiva non lo prendevi più. Ha vinto metà di quanto avrebbe potuto, scoprendosi a 28 anni il più forte del mondo e poi con una carriera ulteriormente spezzettata. Solo ora si apre un thrd? ah, povero mondo...udra ha scritto:Facendo una breve scorsa : caduta nella crono Bolzano-Merano dove si sfracella mezzo ma va avanti, vince due tappe e esce fuori tempo massimo a Chianale...al tour 2004 influenza e si ritira...giro 2006 cade verso Namur alla 2a tappa e si rompe il ginocchio poi rientra e alla vuelta si rompe la mano per un pugno contro un bus...salta il tour 2007 perché sospeso dalla milram...prima del giro 2008 squalificato per il salbutamolo salta tour e giro e va alla lpr senza essere neanche invitato alla parigi tours vinta l'anno prima...nel 2010 alla Lampre prima della Sanremo dove volava cade al Sardegna e poi viene investito mentre alla vuelta cade e si ritira...l'anno dopo non viene selezionato per copenhagen per la famosa norma retroattiva della fci contro gli ex-dopatiMystogan ha scritto:In certi caso è stato pure sfortunato,il Giro del 2003 dove praticamente aveva già vinta la maglia della classifica a punti e finisce fuori tempo massimo alla 18 tappa,le 5 tappe e la maglia ciclamino tolta al Giro 2007 con una squalifica molto dubbia
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Re: Alessandro Petacchi
Onestamente non ricordo se il motivo fosse quello, però in quell'occasione mi ricordo che se ne parlò proprio ripensando a Cipollini, che spadroneggiava nella prima settimana e poi appena arrivavano le salite se ne tornava a casa. I francesi e Leblanc non mi pare che la presero benissimo, magari mi sbaglio. Ovviamente parlo solo di quell'edizione, in quanto poi abbiamo visto che ha avuto modo eccome di onorare a dovere la Grande Boucle.Arme ha scritto:Accusava un virus che avrebbe colpito anche i compagni. E poi come fai a non amare uno che dopo 4 tappe su 6 del tour(una cronosquadre) dice "sono stanco" e smette?Abruzzese ha scritto:
Quando però nel 2003 vinse ben 4 tappe nelle prime sette giornate di gara e se ne tornò a casa anzitempo avendo la maglia verde sulle spalle, ricordo che la cosa fece parecchio discutere.
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Re: Alessandro Petacchi
In quel Tour del 2003 si ritirò perché era spompato e alle prime salite si piantò letteralmente; mi ricordo le impietose immagini della TV francese. Non penso siano molti quelli che nella stessa stessa stagione vincano tappe al Giro, Tour e Vuelta ma quell'anno Petacchi nei tre grandi giri (due e un quarto per essere precisi) raccolse 14 successi (5-4-5) sui 24 complessivi stagionali vincendo da febbraio a settembre, giugno escluso, e aggiungendo un secondo posto dietro a Zabel nella Parigi-Tours.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Alessandro Petacchi
Come velocista e come persona.Sacopus ha scritto:Se vi piaceva come velocistanino58 ha scritto:Non ho capito la domanda.
Mi ha quasi commosso al Tour del 2010.
Due tappe tutt'altro che scontate e la maglia verde (unico italiano dopo Bitossi) a spese di un Cavendish nei suoi anni migliori.
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Re: Alessandro Petacchi
Nel 2003 ne vinse 15 tra giro tour e vuelta che è tuttora record imbattuto.. Ma poi aveva una resistenza in salita quando era in forma che pochi velocisti avevano: vinse la vuelta valenciana e la volta Algarve e riusciva a vincere a Calpe che era un bello strappetto e a arrivare secondo a Torricella Sicura
Re: Alessandro Petacchi
Ha vinto la maglia ciclamino nel 2004,nel 2007 l'aveva vinta ma gli è stata revocata,nel 2003 l'aveva già vinta ma andò fuori tempo massimo nella 18 tappa,avrebbe vinto se tutto andava bene 3 maglie ciclamino,invece se ne ritrova con solo una
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Re: Alessandro Petacchi
La cosa divertente è che nel 2007 la maglia venne assegnata a Di Luca, il quale sappiamo benissimo che in quel Giro ne combinò di peggio rispetto Petacchi.Mystogan ha scritto:nel 2007 l'aveva vinta ma gli è stata revocata
I paradossi del ciclismo.
Re: Alessandro Petacchi
Squalifica oltretutto poco chiara quella su Petacchi,in un primo tempo assolto e poi dopo condannato.......Belluschi M. ha scritto:La cosa divertente è che nel 2007 la maglia venne assegnata a Di Luca, il quale sappiamo benissimo che in quel Giro ne combinò di peggio rispetto Petacchi.Mystogan ha scritto:nel 2007 l'aveva vinta ma gli è stata revocata
I paradossi del ciclismo.
Re: Alessandro Petacchi
sospeso dopo il giro, riammesso dopo il tour e "condannato" di nuovo la primavera successiva, in modo che con un anno di squalifica ne ha persi due... vedi l'assurdità di certe sentenze. Condannato perchè aveva inalato troppo salbutolo con il Ventolin,perche ne erano consentite solo 2-3 spruzzate. Dopo la squalific tornò dal medico e gli disse che poteva farne quante voleva. Incredibile. Ridategli gli anni perduti: la pensione è dorata per lui ma non per noi
Sapete perché la gente ama lo sport? Perché nello sport c'è giustizia. Perché nello sport, prima o poi, trionfa la giustizia. Perché nello sport, prima o poi, i conti tornano, arrivano i nostri, vincono i buoni. (Pastonesi)
Re: Alessandro Petacchi
in due giorni si ritirarono sei della fassa per un virus, poi se petacchi lo aveva davvero o si è solo accodato ai compagni per stanchezza, non so.Arme ha scritto:Accusava un virus che avrebbe colpito anche i compagni. E poi come fai a non amare uno che dopo 4 tappe su 6 del tour(una cronosquadre) dice "sono stanco" e smette?Abruzzese ha scritto:
Quando però nel 2003 vinse ben 4 tappe nelle prime sette giornate di gara e se ne tornò a casa anzitempo avendo la maglia verde sulle spalle, ricordo che la cosa fece parecchio discutere.
Re: Alessandro Petacchi
Ricordo che il primo ad arrabbiarsi moltissimo con Petacchi fu proprio Ferretti... non gli credettero più di tanto, poi magari si ravvidero.
Su AleJet che dire... è cresciuto parallelamente a Cicloweb, mi pare di averlo anche scritto nello speciale che gli dedicammo in occasione del finto ritiro... nei nostri primi anni di vita in pratica un titolo su due era dedicato a lui. Mi piacque ribattezzarlo Alessandro Dinamite, perché era veramente di un'esplosività imbarazzante (per gli avversari). Gli sono affezionatissimo.
Su AleJet che dire... è cresciuto parallelamente a Cicloweb, mi pare di averlo anche scritto nello speciale che gli dedicammo in occasione del finto ritiro... nei nostri primi anni di vita in pratica un titolo su due era dedicato a lui. Mi piacque ribattezzarlo Alessandro Dinamite, perché era veramente di un'esplosività imbarazzante (per gli avversari). Gli sono affezionatissimo.
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Re: Alessandro Petacchi
Un episodio abbastanza curioso di Petacchi me lo ricordo al Giro del 2002: come ben sappiamo fu dall'anno successivo che iniziò a diventare Ale-Jet ma intanto qualche volata nelle brevi corse a tappe iniziava a vincerla ed era già riuscito a lasciare il segno alla Vuelta. Insomma si corre la tappa che arriva ad Orvieto dove poi vinse Aitor Gonzalez e c'è a circa cento chilometri dall'arrivo o anche prima il traguardo dell'Intergiro (il traguardo intermedio che assegnava la maglia blu, al tempo): bene, si trovano a sprintare Fabrizio Guidi, Massimo Strazzer e proprio Petacchi, solo che poi sullo slancio della volata decidono di proseguire e danno vita ad una lunga fuga. Ricordo che poi ad un certo punto Guidi scattò e riuscì a resistere fino all'inizio della salita verso il centro storico di Orvieto, a circa 3 km dall'arrivo.
Da dire comunque che nei primi anni di carriera Petacchi oltre a tirare le volate proprio a Guidi o Biagio Conte alla Scrigno amava andare in fuga ogni tanto. Fu proprio Ferretti se non erro a fargli capire che poteva diventare un ottimo velocista.
Da dire comunque che nei primi anni di carriera Petacchi oltre a tirare le volate proprio a Guidi o Biagio Conte alla Scrigno amava andare in fuga ogni tanto. Fu proprio Ferretti se non erro a fargli capire che poteva diventare un ottimo velocista.
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Re: Alessandro Petacchi
bè, basta considerare che dopo quel caso la wada ha cambiato il regolamento circa il ventolin...Sacopus ha scritto:Ma voi che pensate della squalifica nel 2007?
Re: Alessandro Petacchi
Ma non potrebbe fare ricorso per farsele rendere?scusate ma la sua squalifica è al limite del comicodietzen ha scritto:bè, basta considerare che dopo quel caso la wada ha cambiato il regolamento circa il ventolin...Sacopus ha scritto:Ma voi che pensate della squalifica nel 2007?
Re: Alessandro Petacchi
Comunque, ribadendo il massimo rispetto per la carriera ed anche il modo in cui ha saputo mettersi a disposizione dei compagni all'occorrenza, una delle cose che non ho gradito di Petacchi è stato il modo in cui Petacchi si congedò dalla Lampre, annunciando il ritiro poiché non aveva più gli stimoli giusti, salvo poi cambiare idea dopo qualche settimana per andare all'Omega Pharma-Quick Step, dicendosi pronto a tirare le volate a Cavendish.
Inoltre vale la pena ricordare che il "velocista gentiluomo" in qualche occasione ha avuto modo di farsi "rispettare" a modo suo: ricordo la scazzottata in piena corsa col lettone Naudusz al Giro ed il pugno rifilato sulla schiena di Bouhanni (e meno male che Nacer poi non ha reagito...) in volata in una tappa del Tour of Turkey: in entrambe le occasioni la giuria chiuse un occhio (mentre Naudusz, nell'occasione citata, venne espulso dalla corsa).
Inoltre vale la pena ricordare che il "velocista gentiluomo" in qualche occasione ha avuto modo di farsi "rispettare" a modo suo: ricordo la scazzottata in piena corsa col lettone Naudusz al Giro ed il pugno rifilato sulla schiena di Bouhanni (e meno male che Nacer poi non ha reagito...) in volata in una tappa del Tour of Turkey: in entrambe le occasioni la giuria chiuse un occhio (mentre Naudusz, nell'occasione citata, venne espulso dalla corsa).
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Re: Alessandro Petacchi
Grazie per l' informazione: ero sempre rimasto che Petacchi si fosse ritirato, per cui non capivo minimamente perchè lo vedessi nuovamente in sella qualche meseAbruzzese ha scritto:Comunque, ribadendo il massimo rispetto per la carriera ed anche il modo in cui ha saputo mettersi a disposizione dei compagni all'occorrenza, una delle cose che non ho gradito di Petacchi è stato il modo in cui Petacchi si congedò dalla Lampre, annunciando il ritiro poiché non aveva più gli stimoli giusti, salvo poi cambiare idea dopo qualche settimana per andare all'Omega Pharma-Quick Step, dicendosi pronto a tirare le volate a Cavendish.
Re: Alessandro Petacchi
Adesso è proprio finita.
Per la prima vittoria, in Malesia, 150 m in fuga, il finale da solo contro due squadre, il ritiro per sfinimento l'indomani. ("Petacchi vince solo corsette da niente")
Poi la clavicola rotta e le vittorie importanti, tappe alla Vuelta, Parigi-Nizza, negli anni del Re Leone. La Fassa di Ferretti, quella di Michele Bartoli e Ivan Basso, e la convocazione in nazionale 2000 e 2002: il mondiale di Zolder, gregario leale fino alla fine, eccezionale con una trenata di 700 metri fino all'ultimo kilometro.
E per il 2003, quando tutto il mondo conobbe il velocista gentiluomo: in quegli anni gli avversari si chiamano Cipollini, Zabel, McEwen, Freire, Hushovd, Baden Cooke. Ma non c'è storia. La prima vittoria al Giro, con la prima rosa a Lecce, sbaragliando da solo il treno di Cipollini. Poi altre tre tappe, la caduta nella crono di Bolzano, una buca e il telaio difettoso che si spezza, la schiena tenuta insieme a bende. E ancora, dopo aver stretto denti e garze, altre due tappe, prima di cedere al tempo massimo nelle ultime montagne. Poi il Tour 2004, quando i francesi scoprirono "Alexadre Petacchì", lo spezzino dalla progressione incredibile che sbucava dal nulla e metteva in fila chiunque: 4 tappe su sei (una cronosquadre) con Basso come gregario. Fino alla tappa dell'Alpe d'huez, quella del ritiro con indosso la maglia verde: "Sono stanco". Si ritireranno in sei Fassa su nove per un virus. 23 vittorie in un anno, il terzo nella storia a vincere tappe in tutti e tre i Grandi Giri nello stesso anno dopo Baffi e Poblet (1-1-1), ma dopo le cinque tappe alla Vuelta per lui sono 5-4-5.
E per il 2004, capitano di una Fassa invincibile: "Non si scappa ai Fassa" (cit. Davide Cassani). Cancellara, Cioni, Flecha, Frigo, Gustov, Kirchen, Larsson, Petito, Pozzato, Sacchi, Trenti. L'anno dopo si sarebbe aggiunto anche un certo Vincenzo Nibali. Tutti insieme. E il treno leggendario con Codol, Bruseghin, Tosatto, Ongarato, Sacchi, Velo. Tre tappe alla Tirreno, poi le lacrime della Sanremo, dominata e persa negli ultimi 50 metri in via Roma. Poi il giro d'Italia. L'ultimo di quelli spianati per Cipollini: da lì sarebbero finiti i trattamenti di favore. Nove sinfonie, da Alba a Milano: ormai proprio non lo batte nessuno. Un record, la vetta della classifica World Tour, poi il Tour: chiuso in volata, solo cadute. E altre quattro vittorie alla Vuelta, che potevano essere cinque, ma "Era giusto aspettare Valverde".
E per il 2005, la volata lunghissima alla Sanremo: Hondo, Hushovd, O'Grady, Freire, Boonen staccati di due biciclette, restano a bocca aperta. Cinque vittorie al Giro, il Tour saltato per preparare il Mondiale, l'ennesimo infortunio ad Amburgo, quattro tappe alla Vuelta e infine il mondiale di Madrid. Il gruppo che si fraziona, Trenti che tira per Boonen, l'occasione della vita che sfuma.
E per il 2006,con la milram, un inaudito en-pein (5 tappe su 5 al giro della bassa sassonia) la caduta al Giro, nella pioggia e nel vento, con la rotula rotta fino a Namur http://www.gazzetta.it/Speciali/Girodit ... cchi.shtml. La stagione persa, il ritorno forzato alla vuelta, il pugno tirato alla portiera e la mano rotta.
Per la prima vittoria, in Malesia, 150 m in fuga, il finale da solo contro due squadre, il ritiro per sfinimento l'indomani. ("Petacchi vince solo corsette da niente")
Poi la clavicola rotta e le vittorie importanti, tappe alla Vuelta, Parigi-Nizza, negli anni del Re Leone. La Fassa di Ferretti, quella di Michele Bartoli e Ivan Basso, e la convocazione in nazionale 2000 e 2002: il mondiale di Zolder, gregario leale fino alla fine, eccezionale con una trenata di 700 metri fino all'ultimo kilometro.
E per il 2003, quando tutto il mondo conobbe il velocista gentiluomo: in quegli anni gli avversari si chiamano Cipollini, Zabel, McEwen, Freire, Hushovd, Baden Cooke. Ma non c'è storia. La prima vittoria al Giro, con la prima rosa a Lecce, sbaragliando da solo il treno di Cipollini. Poi altre tre tappe, la caduta nella crono di Bolzano, una buca e il telaio difettoso che si spezza, la schiena tenuta insieme a bende. E ancora, dopo aver stretto denti e garze, altre due tappe, prima di cedere al tempo massimo nelle ultime montagne. Poi il Tour 2004, quando i francesi scoprirono "Alexadre Petacchì", lo spezzino dalla progressione incredibile che sbucava dal nulla e metteva in fila chiunque: 4 tappe su sei (una cronosquadre) con Basso come gregario. Fino alla tappa dell'Alpe d'huez, quella del ritiro con indosso la maglia verde: "Sono stanco". Si ritireranno in sei Fassa su nove per un virus. 23 vittorie in un anno, il terzo nella storia a vincere tappe in tutti e tre i Grandi Giri nello stesso anno dopo Baffi e Poblet (1-1-1), ma dopo le cinque tappe alla Vuelta per lui sono 5-4-5.
E per il 2004, capitano di una Fassa invincibile: "Non si scappa ai Fassa" (cit. Davide Cassani). Cancellara, Cioni, Flecha, Frigo, Gustov, Kirchen, Larsson, Petito, Pozzato, Sacchi, Trenti. L'anno dopo si sarebbe aggiunto anche un certo Vincenzo Nibali. Tutti insieme. E il treno leggendario con Codol, Bruseghin, Tosatto, Ongarato, Sacchi, Velo. Tre tappe alla Tirreno, poi le lacrime della Sanremo, dominata e persa negli ultimi 50 metri in via Roma. Poi il giro d'Italia. L'ultimo di quelli spianati per Cipollini: da lì sarebbero finiti i trattamenti di favore. Nove sinfonie, da Alba a Milano: ormai proprio non lo batte nessuno. Un record, la vetta della classifica World Tour, poi il Tour: chiuso in volata, solo cadute. E altre quattro vittorie alla Vuelta, che potevano essere cinque, ma "Era giusto aspettare Valverde".
E per il 2005, la volata lunghissima alla Sanremo: Hondo, Hushovd, O'Grady, Freire, Boonen staccati di due biciclette, restano a bocca aperta. Cinque vittorie al Giro, il Tour saltato per preparare il Mondiale, l'ennesimo infortunio ad Amburgo, quattro tappe alla Vuelta e infine il mondiale di Madrid. Il gruppo che si fraziona, Trenti che tira per Boonen, l'occasione della vita che sfuma.
E per il 2006,con la milram, un inaudito en-pein (5 tappe su 5 al giro della bassa sassonia) la caduta al Giro, nella pioggia e nel vento, con la rotula rotta fino a Namur http://www.gazzetta.it/Speciali/Girodit ... cchi.shtml. La stagione persa, il ritorno forzato alla vuelta, il pugno tirato alla portiera e la mano rotta.
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Re: Alessandro Petacchi
E per Il 2007, la volata di Cagliari, lo sprint al Mugello, le 5 tappe al giro, la squalifica assurda (da l' in poi l'UCI cambiò le regole sul salbutamolo) revocata a fine stagione e reinflitta nel pieno del 2008.
E per il 2009, con la Lpr, quando gli avversari di un tempo spariscono e arriva Cannonball Cavendish: il duello è stupendo, e a Trieste e Valdobbiadene vince lui, per poi fare il gregario a Di Luca. Che tristezza.
E per il 2010, terzo a Sanremo dopo l'attacco sul Poggio, ancora due tappe al Tour, e, dopo sei anni di attesa, finalmente l'occasione per la maglia verde, difesa con le unghie dagli assalti di Cavendish e riportata in Italia dopo 42 anni da quella di Bitossi.
E per il 2011, con l'ultima vittoria al Giro, il solo a battere Cavendish. Poi ci sarebbe il mondiale di Copenaghen, ma la federazione sa farne di ogni, e l'unico dei nostri che può farcela la vede in televisione.
E per gli ultimi anni, quelli del gregariato, quando prima abbandona e poi torna, per fare il gregario sia a Uran che al rivale di un tempo, Cavendish, per un nuovo treno delle meraviglie. E anche una vittoria, a 40 anni, nel gp Cerami, in Belgio. Poi ci sarebbero gli ultimi mesi: incredibile come passi una vita con tutti i migliori e poi finisci con Carretero. Un Giro a 41anni, un quinto posto, un ultimo, e poi l'ennesimo intoppo, forse perché una carriera piena di sfortuna, non poteva finire altrimenti. Ma per tutti questi anni in cui sei stato il più emozionante dei velocisti, GRAZIE ALE-JET!
http://sprint-spirit.wifeo.com/2015-tour-d-italie.php
E per il 2009, con la Lpr, quando gli avversari di un tempo spariscono e arriva Cannonball Cavendish: il duello è stupendo, e a Trieste e Valdobbiadene vince lui, per poi fare il gregario a Di Luca. Che tristezza.
E per il 2010, terzo a Sanremo dopo l'attacco sul Poggio, ancora due tappe al Tour, e, dopo sei anni di attesa, finalmente l'occasione per la maglia verde, difesa con le unghie dagli assalti di Cavendish e riportata in Italia dopo 42 anni da quella di Bitossi.
E per il 2011, con l'ultima vittoria al Giro, il solo a battere Cavendish. Poi ci sarebbe il mondiale di Copenaghen, ma la federazione sa farne di ogni, e l'unico dei nostri che può farcela la vede in televisione.
E per gli ultimi anni, quelli del gregariato, quando prima abbandona e poi torna, per fare il gregario sia a Uran che al rivale di un tempo, Cavendish, per un nuovo treno delle meraviglie. E anche una vittoria, a 40 anni, nel gp Cerami, in Belgio. Poi ci sarebbero gli ultimi mesi: incredibile come passi una vita con tutti i migliori e poi finisci con Carretero. Un Giro a 41anni, un quinto posto, un ultimo, e poi l'ennesimo intoppo, forse perché una carriera piena di sfortuna, non poteva finire altrimenti. Ma per tutti questi anni in cui sei stato il più emozionante dei velocisti, GRAZIE ALE-JET!
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