Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Io faccio fatica a seguire la scena dei giovani, ma sono riuscito a vrdermi tutte le tappe di questo Giro.
Giro molto divertente, ma buttato proprio via dai colombiani.
È vero, come dice Winter, che da giovani è giusto correre alla garibaldina, ma usare un minimo di buon senso non credo guasterebbe.
Sinceramente non so se è stata più delirante la tattica colombiana o la telecronaca di PMG che ho sentito ieri.
Prima di tutto ho sentito che Williams aiutava donovan perché sono della stessa squadra.
Sono rimbambito oppure appartengono a due compagini diverse? Le squadre inglesi corrono sotto le insegne della nazionale?
Poi vedo che i due colombiani continuano a tirare aiutando vlasov con Osorio dietro che insegue, robe da licenziamento immediato del ds.
Comunque sia spiace per Cristian Munoz che come fatto notare da faxnico mi pare quello che mediamente si è dimostrato più affidabile tra i colombiani.
È stato anche quello che ha rischiato di più, mostrando una grande tenuta, in compenso mi pare che sia stato quello meno tutelato dalle tattiche di squadra.
Pure nella tappa di asiago, lui ha lavorato fino all'ultimo mentre il compagno di squadra aveva smesso di tirare negli ultimi chilometri.
Giro molto divertente, ma buttato proprio via dai colombiani.
È vero, come dice Winter, che da giovani è giusto correre alla garibaldina, ma usare un minimo di buon senso non credo guasterebbe.
Sinceramente non so se è stata più delirante la tattica colombiana o la telecronaca di PMG che ho sentito ieri.
Prima di tutto ho sentito che Williams aiutava donovan perché sono della stessa squadra.
Sono rimbambito oppure appartengono a due compagini diverse? Le squadre inglesi corrono sotto le insegne della nazionale?
Poi vedo che i due colombiani continuano a tirare aiutando vlasov con Osorio dietro che insegue, robe da licenziamento immediato del ds.
Comunque sia spiace per Cristian Munoz che come fatto notare da faxnico mi pare quello che mediamente si è dimostrato più affidabile tra i colombiani.
È stato anche quello che ha rischiato di più, mostrando una grande tenuta, in compenso mi pare che sia stato quello meno tutelato dalle tattiche di squadra.
Pure nella tappa di asiago, lui ha lavorato fino all'ultimo mentre il compagno di squadra aveva smesso di tirare negli ultimi chilometri.
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Sì, Donovan sta al Team Wiggins e Williams alla Seg (che è olandese).
Collaboravano perché avevano interesse a farlo entrambi, non per altro.
Collaboravano perché avevano interesse a farlo entrambi, non per altro.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Sicuramente, Paglia.
Ma anche si fossero parlati per fare un minimo fronte comune (al di là dell'obbiettivo specifico), non ci sarebbe stato proprio niente di male in quella situazione ed in quel contesto (squadra nazionali e club dilettantistici o semi-prof che corrono assieme).
Sarebbe stata una reazione umanamente più che comprensibile.
Stesso discorso per ragazzo della Lizarte (Saenz).
Ma anche si fossero parlati per fare un minimo fronte comune (al di là dell'obbiettivo specifico), non ci sarebbe stato proprio niente di male in quella situazione ed in quel contesto (squadra nazionali e club dilettantistici o semi-prof che corrono assieme).
Sarebbe stata una reazione umanamente più che comprensibile.
Stesso discorso per ragazzo della Lizarte (Saenz).
Ultima modifica di Faxnico il sabato 16 giugno 2018, 14:08, modificato 1 volta in totale.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Non è sospetto, semplicemente oggi ho avuto due minuti per aprire il forum dopo una settimana.Faxnico ha scritto: ↑sabato 16 giugno 2018, 13:27 Liberissimo di vederla diversamente, Sub...
Perdona pure me se penso che il tuo tempismo nel farlo notare appaia un tantino sospetto.
Come estrapolarne il concetto isolatamente, d'altronde, essendo stato io il primo ad evidenziare i limiti di questo gruppo.
Magari abbiamo visto corse diverse.
A Vlasov (bravo e regolare di suo, sia chiaro) il Giro è stato servito su piatto d'argento.
Ieri, non oggi...
Per il resto non è che sia "emerso" con tutta stà prepotenza, francamente.
Con un Giro Under con questi TSS da Delfinato...
Sbagli le mosse e paghi.
Ovviamente quanto successo oggi ricade nell'ambito "sfiga" e Osorio se lo meriterebbe, questo Giro (oggi pomeriggio vedremo di che pasta è fatto). Però continuo a credere che la tripletta non stava nè in cielo, nè in terra. Ammetto che ho visto pochissimo, ma da quel poco non mi è a parso di essere di fronte a un nuovo Betancur dei tempi (che confrontato al livello di oggi correva contro i morti, tra l'altro). Osorio è bravo e determinato, se tutto va bene farà strada, ma è ancora acerbo e la sua esperienza internazionale è pari a zero.
Lo dici pure tu: Vlasov è bravo e regolare. Regolare, appunto. È quello che fa la differenza quando sono tutti più o meno allo stesso livello. E oggi sono tutti allo stesso livello. Domani Osorio e credo anche Donovan potranno dare al ciclismo molto di più di Vlasov, che vedo più come un onestissimo gregario.
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Sub, magari una tripletta no, ma prendere i primi due gradini del podio era fattibile con una condotta meno scriteriata.
E comunque l'uomo che doveva vincere non era Osorio ma Cristian Munoz, che è stato di gran lunga più convincente degli altri.
I suoi compagni avrebbero potuto godere di indubbi vantaggi tattici.
E comunque l'uomo che doveva vincere non era Osorio ma Cristian Munoz, che è stato di gran lunga più convincente degli altri.
I suoi compagni avrebbero potuto godere di indubbi vantaggi tattici.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Faccio un pochino il ganassa che sta settimana ho fatto pena
Per me dopo Vanhoucke, che non ha potuto esserci, i russi erano i favoriti.
Piuttosto mi aspettavo di più da Cherkasov.
il 14 maggio, pag. 1 del thread scrivevo
Per me dopo Vanhoucke, che non ha potuto esserci, i russi erano i favoriti.
Piuttosto mi aspettavo di più da Cherkasov.
il 14 maggio, pag. 1 del thread scrivevo
i km e ritmi del professionismo ti danno un bel vantaggio quando la corsa è così lunga e dura... e sovracompensano il solo discreto talento di Vlasov. Certo che aveva già fatto brutto sul Montaner e sull'Amiata quest'anno.Anche per me il favorito è Vanhoucke (questa settimana sarà all'Isard btw) ma credo sarà una corsa molto aperta (e occhio ai russi).
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Sono d'accordo con Nicola.
Una tripletta colombiana mi pare utopia.
Piuttosto, gestendola meglio, potevano vincere il Giro con Munoz.
Vlasov, come anche Williams, non sono corridori di grandissimo talento (imho), ma hanno 22 anni e hanno corso valanghe di gare a tappe in Europa (il russo pure WT). In una singola frazione possono pure prenderle, ma su 10 giorni di corsa giocoforza la loro esperienza internazionale e la solidità viene fuori.
Una tripletta colombiana mi pare utopia.
Piuttosto, gestendola meglio, potevano vincere il Giro con Munoz.
Vlasov, come anche Williams, non sono corridori di grandissimo talento (imho), ma hanno 22 anni e hanno corso valanghe di gare a tappe in Europa (il russo pure WT). In una singola frazione possono pure prenderle, ma su 10 giorni di corsa giocoforza la loro esperienza internazionale e la solidità viene fuori.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Comunque senza scia la crono di oggi è una vaccata totale.
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Sub, per me sbagli.
Sono stati allo stesso livello negli ordini d'arrivo perchè c'è chi ha corso quasi da pro, spendendo il giusto, muovendo bene la squadra, ecc. e chi ha sbagliato tutto il sbagliabile correndo come dilettanti allo sbaraglio, senza coordinarsi, con gerarchie in divenire o improvvisate, ecc.
In una corsa venuta fuori veramente ma veramente dura per un gruppo di under, eccoti servita la ragione (assieme alla sfiga finale, se vogliamo, ma quella si poteva ammortizzare) del perchè ha vinto un corridore molto regolare.
Tutto ciò è essenzialmente frutto di un'impostazione pressapochista, anarchica e cencelliana della spedizione sin dalla sua concezione.
Non voglio sminuire Vlasov, ma io avrei pesanti obbiezioni da sollevare pure sul fatto che fosse il corridore più regolare del lotto.
Sotto questo aspetto, sin dalla vigilia, per me Muñoz dava garanzie massime, almeno quanto il russo.
Muñoz s'è fatto il Giro col fardello della galoppata del Tonale (riprendere la fuga numerosa da solo, staccarli, fondovalle in solitaria, tenuto e collaborato con Cherkasov "fresco", ricucito sullo scatto dello stesso Cherkasov, tenuto e collaborato quando erano in 4 "freschi", fuorigiri totale finale, ecc.).
Il giorno dopo è venuto fuori il finimondo verso Pergine, non hanno recuperato nulla.
Figurati lui che ha speso un'enormità.
Per dovere di cronaca, aggiungiamoci anche il discorso dei NAS e ritardi conseguenti.
Resta il fatto che ha corso con un grosso handicap e nonostante questo, rispetto al Vlasov, non è calato di 1mm.
Anzi, pur essendo fermo in volata, ha sverniciato il russo ieri (partito un filo lungo, ma neanche troppo) ad Asiago.
Dopo 2 salite ma anche 20km di pianura dove si sarebbe dovuto cucinare tirando alla pari, data stazza e leve diverse.
Altro fondo e brillantezza, perdonami. Da 1 minuto e mezzo in CG, con una conduzione normale, con questo percorso.
Questo al netto del margine futuro (probabilmente non enorme nemmeno per il colombiano).
Ho sostenuto che i valori in campo fossero da triplete, o più razionalmente da 2 sul podio (1° e 3°) se vogliamo (un dominio simile non sarebbe stata novità né sorpresa, come rammenti tu stesso... ricordi Betancur, ma non Beltran/Sarmiento/ecc., non dei fenomeni), perchè avevano una squadra completa con cui orchestrare la corsa a piacimento (al netto di sfighe).
Bastava un po' di ordine e criterio.
Non avevano una combriccola di sbarbatelli da usare come carne da cannone o "per farsi vedere" (come direbbe Corti), per intenderci.
Osorio ha dato spettacolo in pianura e sul passo.
Persino Paredes se la giocava alla pari con Stannard negli arrivi in volata su strappi (Sestola) o ristrette.
Rubio, correndo senza misuratore (rotto nella caduta del giorno prima), quando ha sgasato a Pian delle Fugazze ha ricacciato Williams. Correva con margine e pure lui potenzialmente poteva essere pedina ben più pesante da spendere. A patto di avere le idee chiare su và a chiudere in condizioni di emergenza e situazioni simili, invece hanno fatto il Giro pregando santi e madonne per non forare...
La parte del colombiano da grandi exploit, ma ineludibilmente soggetto ad alti e bassi, l'ha interpretata il buon Williams (probabilmente a causa anche della sua magrezza eccessiva).
E' stato un Giro molto bello e divertente. Il verdetto non è un problema, figurati. Ampiamente previsto.
Però misurare la pasta di Osorio (o altri) dopo una caduta (e medicazione in ambulanza), non mi sembra poi la cosa proprio intelletualmente più onesta di questo mondo. Magari stà bene, ma a meno tu non abbia notizie precise, non mi pare il massimo.
Sbagli meno sul format della crono, con ogni probabilità. Vediamo.
Sono stati allo stesso livello negli ordini d'arrivo perchè c'è chi ha corso quasi da pro, spendendo il giusto, muovendo bene la squadra, ecc. e chi ha sbagliato tutto il sbagliabile correndo come dilettanti allo sbaraglio, senza coordinarsi, con gerarchie in divenire o improvvisate, ecc.
In una corsa venuta fuori veramente ma veramente dura per un gruppo di under, eccoti servita la ragione (assieme alla sfiga finale, se vogliamo, ma quella si poteva ammortizzare) del perchè ha vinto un corridore molto regolare.
Tutto ciò è essenzialmente frutto di un'impostazione pressapochista, anarchica e cencelliana della spedizione sin dalla sua concezione.
Non voglio sminuire Vlasov, ma io avrei pesanti obbiezioni da sollevare pure sul fatto che fosse il corridore più regolare del lotto.
Sotto questo aspetto, sin dalla vigilia, per me Muñoz dava garanzie massime, almeno quanto il russo.
Muñoz s'è fatto il Giro col fardello della galoppata del Tonale (riprendere la fuga numerosa da solo, staccarli, fondovalle in solitaria, tenuto e collaborato con Cherkasov "fresco", ricucito sullo scatto dello stesso Cherkasov, tenuto e collaborato quando erano in 4 "freschi", fuorigiri totale finale, ecc.).
Il giorno dopo è venuto fuori il finimondo verso Pergine, non hanno recuperato nulla.
Figurati lui che ha speso un'enormità.
Per dovere di cronaca, aggiungiamoci anche il discorso dei NAS e ritardi conseguenti.
Resta il fatto che ha corso con un grosso handicap e nonostante questo, rispetto al Vlasov, non è calato di 1mm.
Anzi, pur essendo fermo in volata, ha sverniciato il russo ieri (partito un filo lungo, ma neanche troppo) ad Asiago.
Dopo 2 salite ma anche 20km di pianura dove si sarebbe dovuto cucinare tirando alla pari, data stazza e leve diverse.
Altro fondo e brillantezza, perdonami. Da 1 minuto e mezzo in CG, con una conduzione normale, con questo percorso.
Questo al netto del margine futuro (probabilmente non enorme nemmeno per il colombiano).
Ho sostenuto che i valori in campo fossero da triplete, o più razionalmente da 2 sul podio (1° e 3°) se vogliamo (un dominio simile non sarebbe stata novità né sorpresa, come rammenti tu stesso... ricordi Betancur, ma non Beltran/Sarmiento/ecc., non dei fenomeni), perchè avevano una squadra completa con cui orchestrare la corsa a piacimento (al netto di sfighe).
Bastava un po' di ordine e criterio.
Non avevano una combriccola di sbarbatelli da usare come carne da cannone o "per farsi vedere" (come direbbe Corti), per intenderci.
Osorio ha dato spettacolo in pianura e sul passo.
Persino Paredes se la giocava alla pari con Stannard negli arrivi in volata su strappi (Sestola) o ristrette.
Rubio, correndo senza misuratore (rotto nella caduta del giorno prima), quando ha sgasato a Pian delle Fugazze ha ricacciato Williams. Correva con margine e pure lui potenzialmente poteva essere pedina ben più pesante da spendere. A patto di avere le idee chiare su và a chiudere in condizioni di emergenza e situazioni simili, invece hanno fatto il Giro pregando santi e madonne per non forare...
La parte del colombiano da grandi exploit, ma ineludibilmente soggetto ad alti e bassi, l'ha interpretata il buon Williams (probabilmente a causa anche della sua magrezza eccessiva).
E' stato un Giro molto bello e divertente. Il verdetto non è un problema, figurati. Ampiamente previsto.
Però misurare la pasta di Osorio (o altri) dopo una caduta (e medicazione in ambulanza), non mi sembra poi la cosa proprio intelletualmente più onesta di questo mondo. Magari stà bene, ma a meno tu non abbia notizie precise, non mi pare il massimo.
Sbagli meno sul format della crono, con ogni probabilità. Vediamo.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
C'è chi corre da pro perchè é pro, e chi corre da dilettante perché è dilettante. La corsa non è che è venuta fuori dura, era dura e piena di trappole già nel disegno alla vigilia. Praticamente mi stai dando ragione....Faxnico ha scritto: ↑sabato 16 giugno 2018, 14:49 Sub, per me sbagli.
Sono stati allo stesso livello negli ordini d'arrivo perchè c'è chi ha corso quasi da pro, spendendo il giusto, muovendo bene la squadra, ecc. e chi ha sbagliato tutto il sbagliabile correndo come dilettanti allo sbaraglio, senza coordinarsi, con gerarchie in divenire o improvvisate, ecc.
In una corsa venuta fuori veramente ma veramente dura per un gruppo di under, eccoti servita la ragione (assieme alla sfiga finale, se vogliamo, ma quella si poteva ammortizzare) del perchè ha vinto un corridore molto regolare.
Tutto ciò è essenzialmente frutto di un'impostazione pressapochista, anarchica e cencelliana della spedizione sin dalla sua concezione.
Non voglio sminuire Vlasov, ma io avrei pesanti obbiezioni da sollevare pure sul fatto che fosse il corridore più regolare del lotto.
Anche qui, perdonami, ma tra triplete e primo e terzo ci passa il Danubio per la lunga... . E comunque mi sembra la massima situazione auspicabile, con la bilancia della fortuna anche un po' a favore.Sotto questo aspetto, sin dalla vigilia, per me Muñoz dava garanzie massime, almeno quanto il russo.
Muñoz s'è fatto il Giro col fardello della galoppata del Tonale (riprendere la fuga numerosa da solo, staccarli, fondovalle in solitaria, tenuto e collaborato con Cherkasov "fresco", ricucito sullo scatto dello stesso Cherkasov, tenuto e collaborato quando erano in 4 "freschi", fuorigiri totale finale, ecc.).
Il giorno dopo è venuto fuori il finimondo verso Pergine, non hanno recuperato nulla.
Figurati lui che ha speso un'enormità.
Per dovere di cronaca, aggiungiamoci anche il discorso dei NAS e ritardi conseguenti.
Resta il fatto che ha corso con un grosso handicap e nonostante questo, rispetto al Vlasov, non è calato di 1mm.
Anzi, pur essendo fermo in volata, ha sverniciato il russo ieri (partito un filo lungo, ma neanche troppo) ad Asiago.
Dopo 2 salite ma anche 20km di pianura dove si sarebbe dovuto cucinare tirando alla pari, data stazza e leve diverse.
Altro fondo e brillantezza, perdonami. Da 1 minuto e mezzo in CG, con una conduzione normale, con questo percorso.
Questo al netto del margine futuro (probabilmente non enorme nemmeno per il colombiano).
Ho sostenuto che i valori in campo fossero da triplete, o più razionalmente da 2 sul podio (1° e 3°) se vogliamo (un dominio simile non sarebbe stata novità né sorpresa, come rammenti tu stesso... ricordi Betancur, ma non Beltran/Sarmiento/ecc., non dei fenomeni), perchè avevano una squadra completa con cui orchestrare la corsa a piacimento (al netto di sfighe).
Bastava un po' di ordine e criterio.
Non avevano una combriccola di sbarbatelli da usare come carne da cannone o "per farsi vedere" (come direbbe Corti), per intenderci.
E continuo a non mettere in dubbio la qualità in proiezione futura, però siamo nel presente, è nel presente che si corrono le gare. E nel presente Osorio è pure alla prima corsa in Europa; a me quello che ha fatto finora mi sembra già fenomenale.
Ammetto di non essermi informato prima sulle condizioni di Osorio, pensavo fosse stato solo coinvolto (e invece no, a quanto mi dice Alberto le ha prese eccome). In quanto all'onestà intellettuale, potrei essere giustificato ad essere intellettualmente disonesto se dal ciclismo guadagnassi qualcosa. Siccome non ci guadagno nulla, si risolverebbe tutto ad un infantile aver ragione a tutti i costi, ma sinceramente non me ne frega niente. Mi piace solo discutere quando ne ho la possibilità .Osorio ha dato spettacolo in pianura e sul passo.
Persino Paredes se la giocava alla pari con Stannard negli arrivi in volata su strappi (Sestola) o ristrette.
Rubio, correndo senza misuratore (rotto nella caduta del giorno prima), quando ha sgasato a Pian delle Fugazze ha ricacciato Williams. Correva con margine e pure lui potenzialmente poteva essere pedina ben più pesante da spendere. A patto di avere le idee chiare su và a chiudere in condizioni di emergenza e situazioni simili, invece hanno fatto il Giro pregando santi e madonne per non forare...
La parte del colombiano da grandi exploit, ma ineludibilmente soggetto ad alti e bassi, l'ha interpretata il buon Williams (probabilmente a causa anche della sua magrezza eccessiva).
E' stato un Giro molto bello e divertente. Il verdetto non è un problema, figurati. Ampiamente previsto.
Però misurare la pasta di Osorio (o altri) dopo una caduta (e medicazione in ambulanza), non mi sembra poi la cosa proprio intelletualmente più onesta di questo mondo. Magari stà bene, ma a meno tu non abbia notizie precise, non mi pare il massimo.
Sbagli meno sul format della crono, con ogni probabilità. Vediamo.
Saluti
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"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Nicola, se intendi tatticamente, non sò dove tu l'abbia vista la Russia come collettivo, o Vlasov come singolo, correre da pro in questo Giro.Subsonico ha scritto: ↑sabato 16 giugno 2018, 15:35C'è chi corre da pro perchè é pro, e chi corre da dilettante perché è dilettante. La corsa non è che è venuta fuori dura, era dura e piena di trappole già nel disegno alla vigilia. Praticamente mi stai dando ragione....Faxnico ha scritto: ↑sabato 16 giugno 2018, 14:49 Sub, per me sbagli.
Sono stati allo stesso livello negli ordini d'arrivo perchè c'è chi ha corso quasi da pro, spendendo il giusto, muovendo bene la squadra, ecc. e chi ha sbagliato tutto il sbagliabile correndo come dilettanti allo sbaraglio, senza coordinarsi, con gerarchie in divenire o improvvisate, ecc.
In una corsa venuta fuori veramente ma veramente dura per un gruppo di under, eccoti servita la ragione (assieme alla sfiga finale, se vogliamo, ma quella si poteva ammortizzare) del perchè ha vinto un corridore molto regolare.
Tutto ciò è essenzialmente frutto di un'impostazione pressapochista, anarchica e cencelliana della spedizione sin dalla sua concezione.
Non voglio sminuire Vlasov, ma io avrei pesanti obbiezioni da sollevare pure sul fatto che fosse il corridore più regolare del lotto.
Io mi riferivo soprattutto all'eccellente lavoro preparatorio dell'olandese prima dell'attacco chirurgico, "sul minutaggio", di Williams nella tappa vinta da Rubio. Questo è un modo di muoversi tendenzialmente da pro, sulla carta.
Vlasov vince con pieno merito, ma ha corso principalmente sulla difensiva ed approffitando dello turnazione non-sense coi due colombiani ieri. Stop.
Giuro che mi sforzo e non vedo in quale misura abbia dato dimostrazione di tutta questa malizia o esperienza tattica superiore.
Non c'è niente di male, intendiamoci, però era più che altro ascrivibile alla categoria del "spendendo il giusto", insomma.
Se mi dici invece che è più avanti come evoluzione fisica complessiva, è un'altro paio di maniche e sul quale ho altrettanto da ridire.
Perchè non mi è apparso né come il più forte sulla prestazione singola, né il più fondista, né quello dotato del miglior recupero...
Non sarà la Tirreno, ma Muñoz le ha fatte pure lui le sue corse da pro tipo San Juan...
Poi farle per farle non vuol dire molto. L'importante è che siano inserite in un piano organico per salire di livello.
La discriminante è stata l'approssimazione di un'ammiraglia che si è ritrovata con la squadra nettamente più forte, e ha sbagliato tutto il sbagliabile, in attacco (Maniva, Asiago, per dire) come in difesa (inseguimento Fugazze, sempre per dire) ed situazioni ibride (Tonale), ripeto. Con strascichi inevitabili sul proseguio della corsa e del serbatoio dei propri atleti, al di là dei singoli eventi.
La Russia non ha avuto problemi del genere. Han corso quasi sempre al rimorchio, a parte qualche sortita abbastanza innocua di Cherkasov (una neutralizzata senza problemi da Muñoz in fuga da 40 km? 50 km? e s'è staccato Cherkasov alla fine... i prof...).
Si fossero trovati loro, magari facevano anche peggio (dubito).
Ma detto questo, i corridori c'entrano poco o nulla. Il sacrificio di Muñoz non l'ha deciso lui. L'ha deciso Matxin. Non esattamente un "valore in campo".
Della proiezioni futura, ti invito a controllare, hai parlato solo tu. Io non mi sono mai scostato dal presente di mezzo passo.
Stesso suggerimento sull'ultimo punto, perchè intervenire nel giorno della caduta della maglia, per dire che il mio punto di vista quando c'è un colombiano di mezzo non ha uno straccio di obbiettività (manco parlassimo di cose fuori dal mondo, 3 tappe vinte di cui 2 con doppietta... ieri su 5 corse ne han vinte 3), estrapolare un'iperbole come il "triplete" su un piano meramente teorico quando ho abbondemente elencato valanghe di fattori che avrebbero compensato in senso diametralmente opposto nel pratico (io l'ho data già persa, altro che triplete), che non capisci come sia sottovalutato il tuo favorito, Vlasov, "e ora vediamo di che pasta è fatto Osorio", a me non pare il massimo della simpatia.
Comunque nessun problema. E saluti anche a te.
Ultima modifica di Faxnico il sabato 16 giugno 2018, 16:28, modificato 1 volta in totale.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Mi inserisco con una precisazione: stamattina la Russia ha corso da pro'. Erano loro a tirare prima della caduta, sapendo la tortuosità del tratto che portava verso il centro di Valdobbiadene. Dopo la caduta hanno ulteriormente aumentato il passo, sfruttando la situazione.
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Giusto per compromettermi ulteriormente, confesso di esser caduto pure io su quella strada (per entrar in piazza dal lato di San Vito / Fener), una volta... leggera salita, tra l'altro.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Dalle immagini appena trasmesse in TV, non parrebbero arrivare dopo?Basso ha scritto: ↑sabato 16 giugno 2018, 16:20 Mi inserisco con una precisazione: stamattina la Russia ha corso da pro'. Erano loro a tirare prima della caduta, sapendo la tortuosità del tratto che portava verso il centro di Valdobbiadene. Dopo la caduta hanno ulteriormente aumentato il passo, sfruttando la situazione.
Ma cambia poco ai fini del discorso con Sub.
Gli altri non erano in coda a fischiettare come dei dilettanti...
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Oddio...aspettiamo un oretta ehVlasov vince con pieno merito
Tra l'altro vedendo come è andato Affini e altri passisti adesso terrei anche in considerazione possibili rientri da dietro (parliamo di Stannard e Almeida)
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
La mia idea è che per dei dilettanti sia comunque un percorso che rompa abbastanza il ritmo anche prima del muro.
Questo in una crono normale almeno.
E magari alcuni passisti han provato a salvare un minimo nelle ultime giornate.
Venendo giù per la Rua un 10-15 secondi li guadagna un passista solo per il peso però.
Adesso vediamo quelli di classifica. Credo se la giochino loro dai.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Lo sai che se sei Veneto dalla kobram settembrina non puoi scappare, vero?
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Pensavo di essermi compromesso già abbastanza per oggi.
Ho fatto una tripla capriola quella volta...
Son mica Gaviria che ne può far quattro.
Orca, se fai una cronoscalata del solo Roccolo, non avrei nemmeno la scusa...
Il percorso è veramente tagliato per Stannard (grande seconda parte di Giro, anzi togli la crisi del Maniva..).
Ultima modifica di Faxnico il sabato 16 giugno 2018, 17:20, modificato 2 volte in totale.
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Malissimo Williams, invece.
Osorio, al contrario, se la sta cavando bene.
Osorio, al contrario, se la sta cavando bene.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Stannard con quei polpacci può spingere tutte le padelle che vuole.
E come recupera bene, spero vinca la tappa.
E come recupera bene, spero vinca la tappa.
Ultima modifica di Albino il sabato 16 giugno 2018, 17:25, modificato 1 volta in totale.
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Suicidio farla con la bici da strada, comunque.
Stannard mi garba veramente un casino.
Stannard mi garba veramente un casino.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Ripreso Almeida, maronn
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Concordo con te
in entrambi i casi
vediamo se prende donovan
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vediamo se prende donovan
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Quello della Kobram o quello del Giro?Faxnico ha scritto: ↑sabato 16 giugno 2018, 17:19Pensavo di essermi compromesso già abbastanza per oggi.
Ho fatto una tripla capriola quella volta...
Son mica Gaviria che ne può far quattro.
Orca, se fai una cronoscalata del solo Roccolo, non avrei nemmeno la scusa...
Il percorso è veramente tagliato per Stannard (grande seconda parte di Giro, anzi togli la crisi del Maniva..).
Consulta il thread in evidenza, non c'è il Roccolo ma troverai cose interessanti per noi scalatori (come la MuriMuriMuri)
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Ero scettico, ma è venuta su molto bella.
Stannard dovrebbe aver vinto la tappa.
Stannard dovrebbe aver vinto la tappa.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Figa spettacolo!!!
Che rimonta Almeida, Stannard mega in acido da rapportone.
Ma ha vinto Stannard vero?
Che rimonta Almeida, Stannard mega in acido da rapportone.
Ma ha vinto Stannard vero?
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
A me è piaciuta molto.
Ok, non puoi farla su qualsiasi percorso.
Però promossa e da ripetere.
Ok, non puoi farla su qualsiasi percorso.
Però promossa e da ripetere.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Covi ha ripreso Natarov, forza!!!
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Spettacolo, ottime riprese e (anche questa) tappa disegnata molto bene!
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Interessante la crono real team. Immagino che la stessa cosa per un grande giro, con magari una crono da 25/30 km e gli ultimi 6/7 in salita senza più vincoli di scia, potrebbe essere sia a livello di spettacolo che di pubblico sulla strada, una cosa enorme. Penso per esempio all'ultima crono dello scorso anno al giro. Non so, fossi rcs, Ci penserei. Magari testandola prima in una gara di una settimana, tipo tirreno adriatico
Ultima modifica di Gianluca Avigo - bove il sabato 16 giugno 2018, 17:53, modificato 2 volte in totale.
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Osorio 10° di tappa nonostante le botte
Questo mi pare veramente forte.
Questo mi pare veramente forte.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Non ho capito perché in quella frase hai trovato una provocazione che non c'era, fatto sta che alla fine: 10°di tappa, se non erro il migliore tra tutti quelli che correvano con la bici tradizionale, e nonostante le botte di stamattina. Abbiamo visto di che pasta è fatto, direi.Faxnico ha scritto: ↑sabato 16 giugno 2018, 15:59
Stesso suggerimento sull'ultimo punto, perchè intervenire nel giorno della caduta della maglia, per dire che il mio punto di vista quando c'è un colombiano di mezzo non ha uno straccio di obbiettività (manco parlassimo di cose fuori dal mondo, 3 tappe vinte di cui 2 con doppietta... ieri su 5 corse ne han vinte 3), estrapolare un'iperbole come il "triplete" su un piano meramente teorico quando ho abbondemente elencato valanghe di fattori che avrebbero compensato in senso diametralmente opposto nel pratico (io l'ho data già persa, altro che triplete), che non capisci come sia sottovalutato il tuo favorito, Vlasov, "e ora vediamo di che pasta è fatto Osorio", a me non pare il massimo della simpatia.
Comunque nessun problema. E saluti anche a te.
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Ero scettico sulla formula ed invece la crono mi è piaciuta molto.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Covi è risalito fino all'ottavo posto in classifica generale, grande cronometro per lui.
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Barta nella caduta di stamattina pare ci abbia rimesso il femore:
Mi sa stagione finita per lui
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
C'è stata l'occasione di scambiare due parole con Davide Cassani la termine del Giro http://www.cicloweb.it/2018/06/19/cassa ... orse-dure/
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Tutti concetti giusti, peraltro già ampiamente ripetuti su queste pagine. Facciamo scuola
Ottimo che abbia chiari i problemi e i correttivi da apportare. Ha fatto e sta facendo davvero molto per migliorare la situazione.
Speriamo torni il Giro del Friuli!
Ottimo che abbia chiari i problemi e i correttivi da apportare. Ha fatto e sta facendo davvero molto per migliorare la situazione.
Speriamo torni il Giro del Friuli!
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
La federazione dovrebbe dare una mano a chi organizza..
Osorio astana?
Osorio astana?
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
ok che servono più corse a tappe in italia;però quando leggo che per far alzare il livello sono necessarie corse dure non sono d'accordo. se cassani vuole far diventare il giro d'italia in un quasi gvda lo faccia pure.però non lamentiamoci se poi tra qualche anno non avremmo velocisti competitivi a livello internazionale(il migliore velocista italiano under23 moschetti corre in una squadra straniera ed ha racimolato le sue vittorie all'estero tra grecia,turchia,francia e olanda).dico solo che in questi giro su 11 tappe(considerando prologo e le semitappe)di arrivi in volata(a ranghi compatti) c'è ne stato soltanto uno forse aggiungere qualche arrivo in volata non farebbe male.Basso ha scritto: ↑martedì 19 giugno 2018, 15:26 C'è stata l'occasione di scambiare due parole con Davide Cassani la termine del Giro http://www.cicloweb.it/2018/06/19/cassa ... orse-dure/
Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Sarebbe l'ideale, ma con una voragine di bilancio di più di 2 milioni è un po' difficile.
L'unica sono gli sponsor (il Giro ne ha di ottimi, immagino perché si è sbattuto Cassani in prima persona a coinvolgerli) o i mecenati.
Anche io l'ho letto.
Forse è un po' presto, un altro anno tra gli under non gli farebbe male per me (e magari vince la Juventud anche).
Se va in Astana può migliorare, e non poco, in salita.
Rispetto a Lopez mi sembra cmq che di base legga meglio la corsa e che sia più forte sul passo.
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Re: Giro d'Italia Under23 2018 (7-16 giugno)
Sì ma tra i pro se non tieni le salite o la distanza..non vai lontanohenny5 ha scritto: ↑martedì 19 giugno 2018, 20:31ok che servono più corse a tappe in italia;però quando leggo che per far alzare il livello sono necessarie corse dure non sono d'accordo. se cassani vuole far diventare il giro d'italia in un quasi gvda lo faccia pure.però non lamentiamoci se poi tra qualche anno non avremmo velocisti competitivi a livello internazionale(il migliore velocista italiano under23 moschetti corre in una squadra straniera ed ha racimolato le sue vittorie all'estero tra grecia,turchia,francia e olanda).dico solo che in questi giro su 11 tappe(considerando prologo e le semitappe)di arrivi in volata(a ranghi compatti) c'è ne stato soltanto uno forse aggiungere qualche arrivo in volata non farebbe male.Basso ha scritto: ↑martedì 19 giugno 2018, 15:26 C'è stata l'occasione di scambiare due parole con Davide Cassani la termine del Giro http://www.cicloweb.it/2018/06/19/cassa ... orse-dure/
basta vedere Guardini o mareczko
eppure da under vincevano tantissimo. .
certo corse in circuito senza un metro di salita