Walter_White ha scritto: ↑domenica 2 dicembre 2018, 12:11
marc ha scritto: ↑domenica 2 dicembre 2018, 10:29
Indosso i panni dello scerloc olms della Brianza: il pronostico del sempre ben informato Orsucci mi induce a pensare che non ci siano né i Samparisi né Cominelli.
Oltre al problema della lista iscritti introvabile, qui il punto è che i partecipanti sono di un livello qualitativo talmente basso da rendere impossibile un ragionamento sensato sul pronostico.
Detto con il massimo rispetto: ma chi diavolo sono Zampese, Menicacci e Merlino?
Il prossimo anno, referendum abrogativo sulla presenza delle gare italiane
Vi anticipo già che all'eventuale referendum abrogativo voterò NO, sono a favore delle gare italiane e vi spiego il perché:
come dice Marc sono spesso ben informato su strartlist e corridori anche di secondo piano in Italia, non tanto perché riesco ad avere le liste di partenza sottobanco, ma piuttosto perché seguo via social quasi tutti i corridori italiani e negli anni ho imparato a conoscere le logiche di calendario di quasi tutti.
Lo scorso anno una grossa mano alla vittoria nel FCC me l'hanno data le gare italiane, in particolare il Giro, quest'anno ormai è finito e posso spiegare, a chi interessano, le logiche secondo cui faccio i pronostici:
- Guerciotti e Samparisi non partecipano mai a prove del Giro al sud, o in concomitanza con gare in Svizzera
- Cominelli fino a fine stagione MTB non partecipa a gare Cx
- Fruet, Franzoi, Ponta ecc partecipano soprattutto al Trofeo Triveneto
Questa settimana era normale che Capponi, Vidoni e Folcarelli fossero presenti, sinceramente all'inizio mi aspettavo Cominelli (infatti l'ho tolto in un secondo momento quando nei vari comunicati non ho letto il suo nome); 4° e 5° erano un po' un azzardo, però Zampese aveva già fatto 6° se non ricordo male alla prima tappa a Senigallia e Menicacci è un giovane 1° anno U23 che non ha sfigurato a Brugherio, compagno di Folcarelli, e che quindi sarebbe sicuramente stato presente a Gallipoli.
Ora finisco questo pippone; il senso secondo me è che al netto di un pizzico di fortuna per pronosticare bene le gare italiane si deve conoscere bene il movimento italiano, e nel caso del Giro, anche il movimento regionale, perché purtroppo oramai il Giro è diventato poco più che un circuito regionale, per cui i pronostici del Giro premiano una conoscenza approfondita del cross italiano...