Premesso che prima dell'avvento dell'armstronghite i quindici anni precedenti sono stati quelli che hanno avuto più successi nel tentativo di doppietta Giro-Tour, per cui il fatto che non si possa essere competitivi su due gare è una bufala pazzesca, bisogna dire che prima di ogni cosa ci deve essere l'attitudine a sostenere due grandi giri consecutivi ad alto livello e questa non è affatto scontata.chinaski89 ha scritto: ↑martedì 9 luglio 2019, 12:24 Lo scorso anno ben due corridori hanno dimostrato che si può benissimo puntare ad entrambi. Certo è facile trovare uno che punta tutto sulla gialla a Parigi più brillante di te, ma l'aut aut dopo lo scorso anno non ha più senso. In precedenza potrebbero esserci stati altri tentativi, ma or ora non mi vengono in mente ho un vuoto
L'anno scorso abbiamo avuto l'esempio positivo di Froome e Dumoulin, precedentemente di Menchov e di chi non si può dire, ma ci sono gli esempi contrari. Pinot non è adatto a sostenere i due impegni ravvicinati e nel 2014 e 2017 il secondo grande giro disputato è stato un fallimento totale. Anche Simon Yates, a mio avviso, non è della stessa pasta di Froome e Dumoulin.
Purtroppo Nibali si ritrova alla soglia dei 35 anni per la prima volta a dover competere per la classifica in due grandi giri consecutivi, anche se l'esperienza del 2008 potrebbe in qualche modo confortarlo, visto che mantenne un rendimento costante sulle due gare (corse però con obiettivi ben più bassi).