Ciao a tutti,Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 13:42 Una salita così, a fine Giro, in una tappa di 200 e passa km con almeno due salite degne prima, farebbe una carneficina
vi leggo da sempre ma senza mai avere scritto e, data questa discussione, entro a gamba tesa dato che in passato tentai di disegnare un percorso massacrante sulle strade dell'Etna in quanto, da buon catanese quale sono, ho sempre sognato di vedere un mega tappone tra le "mie strade" e la mia mente sadica ha elaborato un giro dei vari versanti abbastanza "duretto" (LFR mi stima più di 6000 metri di dislivello).
Ecco qui l'altimetria:
Partenza da Capo d'Orlando, prima salita a Pizzo di Colasacca (salita che onestamente non conoscevo), discesa e via verso i Nebrodi arrivando a Portella Mandrazzi, con i suoi 23 km mooolto pedalabili. Discesa e si va alla volta di Linguaglossa per imboccare il primo versante dell'Etna, quello che porta al Rifugio Citelli. Successivamente discesa verso Mascali dal quale inizia il "mostro". Dal mare si sale fino a Zafferana Etnea per affrontare il versante dedicato a Vincenzo Nibali, il più duro. Circa 16 km al 7% di pendenza media. Arrivati in cima discesa verso Nicolosi prendendo il versante affrontato nel 2017 e subito imbocco per la salita verso il Rifugio Sapienza ma fermandosi prima, a Piano Bottara. La salita fino a lì è molto pedalabile che potrebbe contribuire a far compiere attacchi dal versante di Zafferana e poi ampliare i distacchi imboccata questa salita.
Ne avevo elaborato un altro con arrivo a Rifugio Sapienza ma temo che in questo caso l'ultima salita bloccherebbe la corsa, cosa che non succederebbe in questo caso.
Allego i dettagli della salita di Zafferana Etnea (in realtà di Mascali) e della salita fino a Piano Bottara