CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi...
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Vai CicloSprint, scatènati: questa rubrica è tutta per te, da qui potrai interagire al meglio con gli altri utenti del forum.
Posta qui le tue anticipazioni e tutta la tua produzione ciclofila. Leggeremo avidamente!!!
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Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
mmmmhh non sono sicuro che l'idea funzionerà, difficile che ciclosprint si faccia rinchiudere in un ghettoAdmin ha scritto:Vai CicloSprint, scatènati: questa rubrica è tutta per te, da qui potrai interagire al meglio con gli altri utenti del forum.
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
CicloSprint è come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare!!!
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
o se non ciclosprint speriamo che almeno alessandro da cuneo posti qui i suoi interventi.
- Visconte85
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Ciclosprint è la Guest Star del forumAdmin ha scritto:Vai CicloSprint, scatènati: questa rubrica è tutta per te, da qui potrai interagire al meglio con gli altri utenti del forum.
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Admin ha scritto:CicloSprint è come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare!!!
Super-cit
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Comunque devo essere onesto: la mancata doppietta Zoncolan-Crostis mi è rimasta qui... pur non amando il ciclogaragismo, ero curiosissimo di vedere quella tappa.
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Ciclosprint ma la salita di Reinswald che pendenze ha? Perché mi puzza di pista da sci
Magari risponde Alessandro da Bolzano
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Se il Giro scoprisse l' inedito Passo di Vizze ?
http://www.cronoescalada.com/index.php/ ... 19833/4349
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Io nel frattempo ripropongo la mitica Serra di Tuono, praticamente sotto casa mia (e di padoaschioppa, purtoppo). Spero sempre in una bella cronoscalata in un Giro prossimo venturo.
http://catenacycling.com/frontend/files ... rofile.gif
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1° FC 2008
1° FC a Squadre 2015, 2016 #VBT
Vincitore Morale Coppa dei Campioni WT 2018
Vincitore Morale FC a Squadre 2022 #VBT
Se insisti e persisti, raggiungi e conquisti
Emargina galliano e padoaschioppa! Dici anche tu no alle capre!
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Verrebbe a sapere che è sterrato e malmesso...CicloSprint ha scritto:Se il Giro scoprisse l' inedito Passo di Vizze ?
Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Rispondo io da Monza...udra ha scritto:Ciclosprint ma la salita di Reinswald che pendenze ha? Perché mi puzza di pista da sci
Magari risponde Alessandro da Bolzano
In effetti niente di speciale, è questa: http://www.salite.ch/sanmartino1.asp (è una laterale di una laterale della Val Sarentino)
Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Scusa ciclosprint, ma mi sarei aspettato un po' più di attenzione da parte tua sulla situazione che si sta creando per domenica prossima sul Terminillo.
Potresti dire la tua? scrivere a Vegni? proporre un tracciato alternativo?
Potresti dire la tua? scrivere a Vegni? proporre un tracciato alternativo?
- Visconte85
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
infatti,peek ha scritto:Scusa ciclosprint, ma mi sarei aspettato un po' più di attenzione da parte tua sulla situazione che si sta creando per domenica prossima sul Terminillo.
Potresti dire la tua? scrivere a Vegni? proporre un tracciato alternativo?
anch'io mi sarei aspettato di vedere un tracciato alternativo proposto da Ciclosprint
2024. amstel, romandia
Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Riporto da altro thread:
Inchinatevi al saggio!!!
CicloSprint ha scritto:L' arrivo è in salita, il pericolo è la discesa...
Inchinatevi al saggio!!!
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Io direi che bisogna rispolverare i fotomontaggi vecchio stile di ciclosprint
- matteo.conz
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
chiedo agli esperti: c'è un buon widget meteo?uso chorus con previsioni di yahoo o accuweather ma soprattutto ultimamente sbaglia spesso previsioni e temperature... c'è un buon servizio aggratis? altrimenti Alessandro da torre del greco potrebbe lanciare un app tipo sprint weather oppure ciclosprint's corner...suonerebbe bene
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Ciao ciclosprint, mi potresti creare una bellla ipotesi di tappa Calabrese con altimetria, che includa Valico di Laghicello, Passo Crocetta e arrivo in salita in Sila, magari a Monte Scuro o ai 2000 di Monte Botte Donato con passaggio dalla Strada delle Vette ?
- Maìno della Spinetta
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Aurodavide che tempofarà domenica?
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The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
dovrebbe piovere, forse.Maìno della Spinetta ha scritto:Aurodavide che tempofarà domenica?
Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Ma un fotomontaggio per la Sanremo non ce lo regali?
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
- Visconte85
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
girovagando tra i vari siti web
La Provincia di Como: il Ghisallo al Giro 2017. Il sindaco di Bellagio Angelo Barindelli e l’assessore al turismo Luca Leoni hanno parlato di un costituendo comitato per raccogliere le forze e gli sponsor per un tracciato con arrivo sul celebre colle.
La proposta sarebbe quella di una cronoscalata per il Giro d'Italia del 2017, con striscione di partenza sul lungo lago e arrivo di fianco al Santuario della Madonna del Ghisallo.
Chiedo lumi
La Provincia di Como: il Ghisallo al Giro 2017. Il sindaco di Bellagio Angelo Barindelli e l’assessore al turismo Luca Leoni hanno parlato di un costituendo comitato per raccogliere le forze e gli sponsor per un tracciato con arrivo sul celebre colle.
La proposta sarebbe quella di una cronoscalata per il Giro d'Italia del 2017, con striscione di partenza sul lungo lago e arrivo di fianco al Santuario della Madonna del Ghisallo.
Chiedo lumi
2024. amstel, romandia
Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Mi accodo alla domanda di Visconte,CicloSprint che percorso ti aspetti dal Giro 2017 che è la centesima edizione?Visconte85 ha scritto:girovagando tra i vari siti web
La Provincia di Como: il Ghisallo al Giro 2017. Il sindaco di Bellagio Angelo Barindelli e l’assessore al turismo Luca Leoni hanno parlato di un costituendo comitato per raccogliere le forze e gli sponsor per un tracciato con arrivo sul celebre colle.
La proposta sarebbe quella di una cronoscalata per il Giro d'Italia del 2017, con striscione di partenza sul lungo lago e arrivo di fianco al Santuario della Madonna del Ghisallo.
Chiedo lumi
Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Non so se faccio bene a scrivere il tutto qui, forse non avrei dovuto intasare l'angolo di Ciclosprint ma non riesco a trovare il thread dei percorsi delle classiche . Siamo in tempo di Settimana Santa e, estendendo il discorso, leggendo quello che scrivete ho visto che alcuni di voi hanno denunciato un peggioramento complessivo del percorso di alcune delle classiche (in particolare mi sembra che si stiano tutte trasformando in corse per velocisti resistenti alla Kristoff-Degenkolb-Matthews e così via: giusto che abbiano le loro corse, ma così si rischia un po' l'omologazione). La corsa che più di tutte mi lascia l'amaro in bocca è il Lombardia, io sono bergamasco e per vari motivi sento la classica delle foglie morte come la mia corsa: le edizioni con l'arrivo a Lecco preceduto dal Villa Vergano e dalla macro-pianura tra i laghi di Annone e Pusiano erano davvero irritanti a mio parere, perché relegavano la corsa ad essere una volata in salita sulle ultime tre rampe di Villa Vergano (impossibile attaccare prima, Nibali lo ha imparato bene). Quando hanno annunciato l'arrivo a Bergamo, oltre che essere contento per l'arrivo del Lombardia 'sotto casa', la mia speranza era che con le tante possibilità che abbiamo qui a Bergamo si offrisse un percorso più spettacolare ed aperto e non ci si limitasse alla classica sparata sul selciato di Porta San Lorenzo, perché altrimenti tanto valeva tenersi il Villa Vergano... Invece non è andata così.
Allora ho scatenato la fantasia e ho provato a fare concorrenza a Ciclosprint, provando a costruire un Lombardia fittizio con arrivo a Bergamo che fosse davvero impegnativo, ma che tenesse in considerazione l'aspetto storico della corsa e le esigenze organizzative e che fosse in una certa misura realistico. Certo forse ho esagerato mettendo il massimo delle salite possibili, ma nella parte iniziale il percorso può essere modificato a piacimento (anche perché più mi allontano da Bergamo e meno lo conosco, anche se ne ho fatto la gran parte): la cosa da tenere fissa sono gli ultimi 60km. So che esiste un accordo extra-regolamentare per cui nelle classiche non si potrebbe salire sopra i 1200 metri s.l.m., ma non deve essere un qualcosa di ferreo visto che il Lombardia ha fatto il Valico di Valcava diverse volte. Forse ce anche un limite di dislivello, al limite si può tagliare qualche salita Ve lo propongo di seguito, spero ci sia qualche bergamasco a leggermi: penso se la godrà alla grandissima
http://goo.gl/maps/T3l9K
Tot: 255km
Dislivello: 5000mt ca.
TRA PASSATO REMOTO E PASSATO RECENTE
Si parte da Varese, dall'ippodromo Le Bettole che ospitò i mondiali della doppietta Ballan – Cunego (2008). Si parte subito all'insù verso il Brinzio, salita non certo impegnativa che però fa già suonar la sveglia in gruppo. Dietro questo tratto di percorso c'è la volontà di dare una rivincita alla Trevalli Varesine, nobile decaduta del panorama ciclistico italiano ma ricca di storia e di contenuti tecnici, e al Trittico Lombardo in generale (si potrebbe modificare il percorso per calcare la mano su questo aspetto). Ci si sposta poi verso Cittiglio, per rendere omaggio ad Alfredo Binda, re indiscusso del Giro di Lombardia con le sue 4 vittorie. Ma qui inizia il duro: si sale infatti verso Vararo e il Passo del Cuvignone, una salita vera che, anche se molto lontana dall'arrivo di Bergamo e affrontata a passo lento, lascia comunque il segno nelle gambe degli atleti soprattutto in una corsa di 255km. A Porto Valtravaglia siamo sulle rive del Lago Maggiore, che lasciamo alle nostre spalle a Luino: qui inizia un lungo tratto pianeggiante di 80km dove la fuga di giornata, partita sicuramente sul Cuvignone, può prendere così sostanza sotto l'occhio vigile del gruppo. Dal Lago Maggiore passiamo dunque al Lago di Lugano, e muovendoci verso sud-est costeggiamo il confine svizzero verso il comasco. Per entrare a Como si scende dal San Fermo della Battaglia (-160), salita finale del Lombardia dei tardi anni 2000: impossibile da fare in salita data la direttrice del percorso, è comunque sede di un traguardo volante che assegna il Premio Bettini, che sul San Fermo ha sempre piazzato uno dei suoi proverbiali scatti. Si attraversa il centro andando verso il Lungolario, chiudendo così il cerchio della Lombardia dei Laghi, lasciandosi dunque alle spalle la città. A Nesso si torna a salire verso la seconda grande asperità di giornata: la Colma di Sormano (-120) , teatro di alcuni dei più bei Lombardia degli ultimi anni (penso alla vittoria di Gilbert su Scarponi, con i due che fanno la differenza proprio sulla Colma).
Non poteva mancare il Ghisallo, che è forse la salita simbolo del Giro di Lombardia: non potevo non concedere agli appassionati la festa del Lombardia alla Madonna del Ghisallo col suo museo del ciclismo. Tornati sul lago torna la pianura, per l'ultima volta: è quell'odioso segmento che costò al coraggioso Nibali la vittoria del Lombardia 2013 e che ammazzava ogni velleità di attacchi sulla Colma o sul Muro di Sormano.
SI ENTRA NEL VIVO
Ma stavolta gli animi combattivi avranno giustizia: dopo i 30km pianeggianti arriva il Villa Vergano (-66km a Bergamo), ora non più posto come rampa finale: Rodriguez e i garagisti dovranno aspettare. Discesa, si supera l'Adda, e via verso la fase decisiva della corsa: a Torre de' Busi comincia il Valcava, negli ultimi anni affrontato a inizio corsa per lasciare il segno (ruolo che qui ha il Cuvignone). In cima mancheranno 43km all'arrivo: qui si decide la corsa. Verosimilmente a scollinare in testa sarà il ristrettissimo gruppo dei migliori, ma non ci sarà pura selezione da dietro. La salita è molto dura specie negli noti ultimi 4km, in cui qualcuno potrebbe decidere di andarsene e non venire più ripreso (penso a N. A. Quintana, Contador e ovviamente Nibali, che sarebbero battuti sugli strappi della Maresana e della Boccola dai garagisti): le forze saranno quelle che sono e il percorso non è favorevole ad un inseguimento e sarà parecchio dura per chi sta dietro riorganizzarsi. E' una battaglia di baionette tra i migliori corridori.
Dalla cima si rimane abbastanza in quota passando da Costa Imagna e spostandosi verso la Roncola, una delle più famose salite bergamasche che ora si affronta invece in discesa: non è tecnica, ma chi è davanti certo non perde... Superato il tortuoso abitato di Almenno e le sue 'scale', oltre il Brembo si sale sullo strappetto di Via Dante e ci si porta sulla SS 470 nei pressi di Villa d'Almé, reimmettendoci sul percorso dell'attuale Lombardia, ma riducendo molto la pianura (e sarebbe anche ottima cosa per la viabilità ordinaria). I 4 km di statale sono troppo pochi per eventuali inseguitori, se un Quintana se ne è andato via da solo per manifesta superiorità non verrà certo ripreso qui.
LA BATTAGLIA FINALE ALLE PORTE DI BERGAMO
Se invece non c'è un uomo solo al comando, è arrivato il momento dei garagisti: a Ponteranica si lascia la statale verso la chiesa vecchia, dove si sale verso il terribile Castello della Moretta, il versante più duro della più nota Maresana. 1,7km con pendenza media del 15%: niente da invidiare al Muro di Sormano, anzi. Io li ho fatti entrambi (il Castello almeno una decina di volte) e dico che la Maresana è peggio. Dopo una prima rampa al 16%, c'è un tratto piuttosto dritto di 400metri al 24% impossibile da addolcire prendendo larghe le curve, che sono troppo ampie per dare sollievo (invece sul Muro di Sormano quella pendenze massimali non si raggiungono mai davvero, perché i tornantini consentono di addolcire un po' la pillola). Lì i vari Rodriguez, Henao, Betancur e gli amici garagisti devono dare la botta decisiva se ne hanno ancora, ma attenti a non strafare: in corrispondenza della Trattoria del Moro (che quel giorno farà grossi affari) la strada spiana ed è importante portare fuori velocità dal muro. Ma subito la strada torna a salire dritta nel bosco, con pendenze che non scendono quasi mai sotto il 15%: se un uomo riesce a scollinare da solo lì, ha quasi vinto (siamo a -11 all'arrivo). La picchiata verso le porte di Bergamo è infatti rapida anche se non ripida (solo nella prima parte ci sono pendenze del 17%, ma per brevi tratti) e non c'è spazio per grossi recuperi. Ai -6 siamo di nuovo sulla statale, ma non c'è tempo per calcoli: siamo tornati sul percorso classico del Lombardia bergamasco. Ai -4,5km c'è dunque la salita in Città Alta: se la corsa non è già chiusa sarà il selciato di Porta San Lorenzo a chiudere definitivamente i giochi. Il vincitore potrà così godersi il passaggio a Colle Aperto e la vista dalle mura, piombando sulla città bassa, il Sentierone ed il tradizionale arrivo di Piazza Matteotti.
CONCLUSIONI
Il percorso:
- Parte e arriva da due importanti città lombarde, come è giusto che sia (Varese, Bergamo), transitando anche per Como;
- Unisce la Lombardia dei Laghi (Maggiore, Ceresio, Lario);
- Transita sui tre finali più famosi del Lombardia moderno (San Fermo, Villa Vergano, Bergamo-Città Altà);
- Ha sì grandi contenuti storici ma anche una novità da prima pagina (la Maresana – Castello della Moretta al posto del Muro di Sormano)
- E' DAVVERO impegnativo (probabilmente troppo), ma aperto a diverse soluzioni (cavalcata trionfale di un singolo dal Valcava, botta sul muro della Maresana, regolamento di conti sulla Boccola) ed è vaccinato contro l'attendismo (dal Valcava, quindi già dai -50, la corsa è per forza interessante).
- Non ha niente di estremo o di pericoloso (la Maresana fatta così ha sì una salita molto ripida ma una discesa molto più abbordabile).
Ciclosprint, che dici, ti faccio concorrenza?
Allora ho scatenato la fantasia e ho provato a fare concorrenza a Ciclosprint, provando a costruire un Lombardia fittizio con arrivo a Bergamo che fosse davvero impegnativo, ma che tenesse in considerazione l'aspetto storico della corsa e le esigenze organizzative e che fosse in una certa misura realistico. Certo forse ho esagerato mettendo il massimo delle salite possibili, ma nella parte iniziale il percorso può essere modificato a piacimento (anche perché più mi allontano da Bergamo e meno lo conosco, anche se ne ho fatto la gran parte): la cosa da tenere fissa sono gli ultimi 60km. So che esiste un accordo extra-regolamentare per cui nelle classiche non si potrebbe salire sopra i 1200 metri s.l.m., ma non deve essere un qualcosa di ferreo visto che il Lombardia ha fatto il Valico di Valcava diverse volte. Forse ce anche un limite di dislivello, al limite si può tagliare qualche salita Ve lo propongo di seguito, spero ci sia qualche bergamasco a leggermi: penso se la godrà alla grandissima
http://goo.gl/maps/T3l9K
Tot: 255km
Dislivello: 5000mt ca.
TRA PASSATO REMOTO E PASSATO RECENTE
Si parte da Varese, dall'ippodromo Le Bettole che ospitò i mondiali della doppietta Ballan – Cunego (2008). Si parte subito all'insù verso il Brinzio, salita non certo impegnativa che però fa già suonar la sveglia in gruppo. Dietro questo tratto di percorso c'è la volontà di dare una rivincita alla Trevalli Varesine, nobile decaduta del panorama ciclistico italiano ma ricca di storia e di contenuti tecnici, e al Trittico Lombardo in generale (si potrebbe modificare il percorso per calcare la mano su questo aspetto). Ci si sposta poi verso Cittiglio, per rendere omaggio ad Alfredo Binda, re indiscusso del Giro di Lombardia con le sue 4 vittorie. Ma qui inizia il duro: si sale infatti verso Vararo e il Passo del Cuvignone, una salita vera che, anche se molto lontana dall'arrivo di Bergamo e affrontata a passo lento, lascia comunque il segno nelle gambe degli atleti soprattutto in una corsa di 255km. A Porto Valtravaglia siamo sulle rive del Lago Maggiore, che lasciamo alle nostre spalle a Luino: qui inizia un lungo tratto pianeggiante di 80km dove la fuga di giornata, partita sicuramente sul Cuvignone, può prendere così sostanza sotto l'occhio vigile del gruppo. Dal Lago Maggiore passiamo dunque al Lago di Lugano, e muovendoci verso sud-est costeggiamo il confine svizzero verso il comasco. Per entrare a Como si scende dal San Fermo della Battaglia (-160), salita finale del Lombardia dei tardi anni 2000: impossibile da fare in salita data la direttrice del percorso, è comunque sede di un traguardo volante che assegna il Premio Bettini, che sul San Fermo ha sempre piazzato uno dei suoi proverbiali scatti. Si attraversa il centro andando verso il Lungolario, chiudendo così il cerchio della Lombardia dei Laghi, lasciandosi dunque alle spalle la città. A Nesso si torna a salire verso la seconda grande asperità di giornata: la Colma di Sormano (-120) , teatro di alcuni dei più bei Lombardia degli ultimi anni (penso alla vittoria di Gilbert su Scarponi, con i due che fanno la differenza proprio sulla Colma).
Non poteva mancare il Ghisallo, che è forse la salita simbolo del Giro di Lombardia: non potevo non concedere agli appassionati la festa del Lombardia alla Madonna del Ghisallo col suo museo del ciclismo. Tornati sul lago torna la pianura, per l'ultima volta: è quell'odioso segmento che costò al coraggioso Nibali la vittoria del Lombardia 2013 e che ammazzava ogni velleità di attacchi sulla Colma o sul Muro di Sormano.
SI ENTRA NEL VIVO
Ma stavolta gli animi combattivi avranno giustizia: dopo i 30km pianeggianti arriva il Villa Vergano (-66km a Bergamo), ora non più posto come rampa finale: Rodriguez e i garagisti dovranno aspettare. Discesa, si supera l'Adda, e via verso la fase decisiva della corsa: a Torre de' Busi comincia il Valcava, negli ultimi anni affrontato a inizio corsa per lasciare il segno (ruolo che qui ha il Cuvignone). In cima mancheranno 43km all'arrivo: qui si decide la corsa. Verosimilmente a scollinare in testa sarà il ristrettissimo gruppo dei migliori, ma non ci sarà pura selezione da dietro. La salita è molto dura specie negli noti ultimi 4km, in cui qualcuno potrebbe decidere di andarsene e non venire più ripreso (penso a N. A. Quintana, Contador e ovviamente Nibali, che sarebbero battuti sugli strappi della Maresana e della Boccola dai garagisti): le forze saranno quelle che sono e il percorso non è favorevole ad un inseguimento e sarà parecchio dura per chi sta dietro riorganizzarsi. E' una battaglia di baionette tra i migliori corridori.
Dalla cima si rimane abbastanza in quota passando da Costa Imagna e spostandosi verso la Roncola, una delle più famose salite bergamasche che ora si affronta invece in discesa: non è tecnica, ma chi è davanti certo non perde... Superato il tortuoso abitato di Almenno e le sue 'scale', oltre il Brembo si sale sullo strappetto di Via Dante e ci si porta sulla SS 470 nei pressi di Villa d'Almé, reimmettendoci sul percorso dell'attuale Lombardia, ma riducendo molto la pianura (e sarebbe anche ottima cosa per la viabilità ordinaria). I 4 km di statale sono troppo pochi per eventuali inseguitori, se un Quintana se ne è andato via da solo per manifesta superiorità non verrà certo ripreso qui.
LA BATTAGLIA FINALE ALLE PORTE DI BERGAMO
Se invece non c'è un uomo solo al comando, è arrivato il momento dei garagisti: a Ponteranica si lascia la statale verso la chiesa vecchia, dove si sale verso il terribile Castello della Moretta, il versante più duro della più nota Maresana. 1,7km con pendenza media del 15%: niente da invidiare al Muro di Sormano, anzi. Io li ho fatti entrambi (il Castello almeno una decina di volte) e dico che la Maresana è peggio. Dopo una prima rampa al 16%, c'è un tratto piuttosto dritto di 400metri al 24% impossibile da addolcire prendendo larghe le curve, che sono troppo ampie per dare sollievo (invece sul Muro di Sormano quella pendenze massimali non si raggiungono mai davvero, perché i tornantini consentono di addolcire un po' la pillola). Lì i vari Rodriguez, Henao, Betancur e gli amici garagisti devono dare la botta decisiva se ne hanno ancora, ma attenti a non strafare: in corrispondenza della Trattoria del Moro (che quel giorno farà grossi affari) la strada spiana ed è importante portare fuori velocità dal muro. Ma subito la strada torna a salire dritta nel bosco, con pendenze che non scendono quasi mai sotto il 15%: se un uomo riesce a scollinare da solo lì, ha quasi vinto (siamo a -11 all'arrivo). La picchiata verso le porte di Bergamo è infatti rapida anche se non ripida (solo nella prima parte ci sono pendenze del 17%, ma per brevi tratti) e non c'è spazio per grossi recuperi. Ai -6 siamo di nuovo sulla statale, ma non c'è tempo per calcoli: siamo tornati sul percorso classico del Lombardia bergamasco. Ai -4,5km c'è dunque la salita in Città Alta: se la corsa non è già chiusa sarà il selciato di Porta San Lorenzo a chiudere definitivamente i giochi. Il vincitore potrà così godersi il passaggio a Colle Aperto e la vista dalle mura, piombando sulla città bassa, il Sentierone ed il tradizionale arrivo di Piazza Matteotti.
CONCLUSIONI
Il percorso:
- Parte e arriva da due importanti città lombarde, come è giusto che sia (Varese, Bergamo), transitando anche per Como;
- Unisce la Lombardia dei Laghi (Maggiore, Ceresio, Lario);
- Transita sui tre finali più famosi del Lombardia moderno (San Fermo, Villa Vergano, Bergamo-Città Altà);
- Ha sì grandi contenuti storici ma anche una novità da prima pagina (la Maresana – Castello della Moretta al posto del Muro di Sormano)
- E' DAVVERO impegnativo (probabilmente troppo), ma aperto a diverse soluzioni (cavalcata trionfale di un singolo dal Valcava, botta sul muro della Maresana, regolamento di conti sulla Boccola) ed è vaccinato contro l'attendismo (dal Valcava, quindi già dai -50, la corsa è per forza interessante).
- Non ha niente di estremo o di pericoloso (la Maresana fatta così ha sì una salita molto ripida ma una discesa molto più abbordabile).
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Mamma mia che lavoraccio, complimenti!Jak.Ber ha scritto:Non so se faccio bene a scrivere il tutto qui, forse non avrei dovuto intasare l'angolo di Ciclosprint ma non riesco a trovare il thread dei percorsi delle classiche . Siamo in tempo di Settimana Santa e, estendendo il discorso, leggendo quello che scrivete ho visto che alcuni di voi hanno denunciato un peggioramento complessivo del percorso di alcune delle classiche (in particolare mi sembra che si stiano tutte trasformando in corse per velocisti resistenti alla Kristoff-Degenkolb-Matthews e così via: giusto che abbiano le loro corse, ma così si rischia un po' l'omologazione). La corsa che più di tutte mi lascia l'amaro in bocca è il Lombardia, io sono bergamasco e per vari motivi sento la classica delle foglie morte come la mia corsa: le edizioni con l'arrivo a Lecco preceduto dal Villa Vergano e dalla macro-pianura tra i laghi di Annone e Pusiano erano davvero irritanti a mio parere, perché relegavano la corsa ad essere una volata in salita sulle ultime tre rampe di Villa Vergano (impossibile attaccare prima, Nibali lo ha imparato bene). Quando hanno annunciato l'arrivo a Bergamo, oltre che essere contento per l'arrivo del Lombardia 'sotto casa', la mia speranza era che con le tante possibilità che abbiamo qui a Bergamo si offrisse un percorso più spettacolare ed aperto e non ci si limitasse alla classica sparata sul selciato di Porta San Lorenzo, perché altrimenti tanto valeva tenersi il Villa Vergano... Invece non è andata così.
Allora ho scatenato la fantasia e ho provato a fare concorrenza a Ciclosprint, provando a costruire un Lombardia fittizio con arrivo a Bergamo che fosse davvero impegnativo, ma che tenesse in considerazione l'aspetto storico della corsa e le esigenze organizzative e che fosse in una certa misura realistico. Certo forse ho esagerato mettendo il massimo delle salite possibili, ma nella parte iniziale il percorso può essere modificato a piacimento (anche perché più mi allontano da Bergamo e meno lo conosco, anche se ne ho fatto la gran parte): la cosa da tenere fissa sono gli ultimi 60km. So che esiste un accordo extra-regolamentare per cui nelle classiche non si potrebbe salire sopra i 1200 metri s.l.m., ma non deve essere un qualcosa di ferreo visto che il Lombardia ha fatto il Valico di Valcava diverse volte. Forse ce anche un limite di dislivello, al limite si può tagliare qualche salita Ve lo propongo di seguito, spero ci sia qualche bergamasco a leggermi: penso se la godrà alla grandissima
http://goo.gl/maps/T3l9K
Tot: 255km
Dislivello: 5000mt ca.
TRA PASSATO REMOTO E PASSATO RECENTE
Si parte da Varese, dall'ippodromo Le Bettole che ospitò i mondiali della doppietta Ballan – Cunego (2008). Si parte subito all'insù verso il Brinzio, salita non certo impegnativa che però fa già suonar la sveglia in gruppo. Dietro questo tratto di percorso c'è la volontà di dare una rivincita alla Trevalli Varesine, nobile decaduta del panorama ciclistico italiano ma ricca di storia e di contenuti tecnici, e al Trittico Lombardo in generale (si potrebbe modificare il percorso per calcare la mano su questo aspetto). Ci si sposta poi verso Cittiglio, per rendere omaggio ad Alfredo Binda, re indiscusso del Giro di Lombardia con le sue 4 vittorie. Ma qui inizia il duro: si sale infatti verso Vararo e il Passo del Cuvignone, una salita vera che, anche se molto lontana dall'arrivo di Bergamo e affrontata a passo lento, lascia comunque il segno nelle gambe degli atleti soprattutto in una corsa di 255km. A Porto Valtravaglia siamo sulle rive del Lago Maggiore, che lasciamo alle nostre spalle a Luino: qui inizia un lungo tratto pianeggiante di 80km dove la fuga di giornata, partita sicuramente sul Cuvignone, può prendere così sostanza sotto l'occhio vigile del gruppo. Dal Lago Maggiore passiamo dunque al Lago di Lugano, e muovendoci verso sud-est costeggiamo il confine svizzero verso il comasco. Per entrare a Como si scende dal San Fermo della Battaglia (-160), salita finale del Lombardia dei tardi anni 2000: impossibile da fare in salita data la direttrice del percorso, è comunque sede di un traguardo volante che assegna il Premio Bettini, che sul San Fermo ha sempre piazzato uno dei suoi proverbiali scatti. Si attraversa il centro andando verso il Lungolario, chiudendo così il cerchio della Lombardia dei Laghi, lasciandosi dunque alle spalle la città. A Nesso si torna a salire verso la seconda grande asperità di giornata: la Colma di Sormano (-120) , teatro di alcuni dei più bei Lombardia degli ultimi anni (penso alla vittoria di Gilbert su Scarponi, con i due che fanno la differenza proprio sulla Colma).
Non poteva mancare il Ghisallo, che è forse la salita simbolo del Giro di Lombardia: non potevo non concedere agli appassionati la festa del Lombardia alla Madonna del Ghisallo col suo museo del ciclismo. Tornati sul lago torna la pianura, per l'ultima volta: è quell'odioso segmento che costò al coraggioso Nibali la vittoria del Lombardia 2013 e che ammazzava ogni velleità di attacchi sulla Colma o sul Muro di Sormano.
SI ENTRA NEL VIVO
Ma stavolta gli animi combattivi avranno giustizia: dopo i 30km pianeggianti arriva il Villa Vergano (-66km a Bergamo), ora non più posto come rampa finale: Rodriguez e i garagisti dovranno aspettare. Discesa, si supera l'Adda, e via verso la fase decisiva della corsa: a Torre de' Busi comincia il Valcava, negli ultimi anni affrontato a inizio corsa per lasciare il segno (ruolo che qui ha il Cuvignone). In cima mancheranno 43km all'arrivo: qui si decide la corsa. Verosimilmente a scollinare in testa sarà il ristrettissimo gruppo dei migliori, ma non ci sarà pura selezione da dietro. La salita è molto dura specie negli noti ultimi 4km, in cui qualcuno potrebbe decidere di andarsene e non venire più ripreso (penso a N. A. Quintana, Contador e ovviamente Nibali, che sarebbero battuti sugli strappi della Maresana e della Boccola dai garagisti): le forze saranno quelle che sono e il percorso non è favorevole ad un inseguimento e sarà parecchio dura per chi sta dietro riorganizzarsi. E' una battaglia di baionette tra i migliori corridori.
Dalla cima si rimane abbastanza in quota passando da Costa Imagna e spostandosi verso la Roncola, una delle più famose salite bergamasche che ora si affronta invece in discesa: non è tecnica, ma chi è davanti certo non perde... Superato il tortuoso abitato di Almenno e le sue 'scale', oltre il Brembo si sale sullo strappetto di Via Dante e ci si porta sulla SS 470 nei pressi di Villa d'Almé, reimmettendoci sul percorso dell'attuale Lombardia, ma riducendo molto la pianura (e sarebbe anche ottima cosa per la viabilità ordinaria). I 4 km di statale sono troppo pochi per eventuali inseguitori, se un Quintana se ne è andato via da solo per manifesta superiorità non verrà certo ripreso qui.
LA BATTAGLIA FINALE ALLE PORTE DI BERGAMO
Se invece non c'è un uomo solo al comando, è arrivato il momento dei garagisti: a Ponteranica si lascia la statale verso la chiesa vecchia, dove si sale verso il terribile Castello della Moretta, il versante più duro della più nota Maresana. 1,7km con pendenza media del 15%: niente da invidiare al Muro di Sormano, anzi. Io li ho fatti entrambi (il Castello almeno una decina di volte) e dico che la Maresana è peggio. Dopo una prima rampa al 16%, c'è un tratto piuttosto dritto di 400metri al 24% impossibile da addolcire prendendo larghe le curve, che sono troppo ampie per dare sollievo (invece sul Muro di Sormano quella pendenze massimali non si raggiungono mai davvero, perché i tornantini consentono di addolcire un po' la pillola). Lì i vari Rodriguez, Henao, Betancur e gli amici garagisti devono dare la botta decisiva se ne hanno ancora, ma attenti a non strafare: in corrispondenza della Trattoria del Moro (che quel giorno farà grossi affari) la strada spiana ed è importante portare fuori velocità dal muro. Ma subito la strada torna a salire dritta nel bosco, con pendenze che non scendono quasi mai sotto il 15%: se un uomo riesce a scollinare da solo lì, ha quasi vinto (siamo a -11 all'arrivo). La picchiata verso le porte di Bergamo è infatti rapida anche se non ripida (solo nella prima parte ci sono pendenze del 17%, ma per brevi tratti) e non c'è spazio per grossi recuperi. Ai -6 siamo di nuovo sulla statale, ma non c'è tempo per calcoli: siamo tornati sul percorso classico del Lombardia bergamasco. Ai -4,5km c'è dunque la salita in Città Alta: se la corsa non è già chiusa sarà il selciato di Porta San Lorenzo a chiudere definitivamente i giochi. Il vincitore potrà così godersi il passaggio a Colle Aperto e la vista dalle mura, piombando sulla città bassa, il Sentierone ed il tradizionale arrivo di Piazza Matteotti.
CONCLUSIONI
Il percorso:
- Parte e arriva da due importanti città lombarde, come è giusto che sia (Varese, Bergamo), transitando anche per Como;
- Unisce la Lombardia dei Laghi (Maggiore, Ceresio, Lario);
- Transita sui tre finali più famosi del Lombardia moderno (San Fermo, Villa Vergano, Bergamo-Città Altà);
- Ha sì grandi contenuti storici ma anche una novità da prima pagina (la Maresana – Castello della Moretta al posto del Muro di Sormano)
- E' DAVVERO impegnativo (probabilmente troppo), ma aperto a diverse soluzioni (cavalcata trionfale di un singolo dal Valcava, botta sul muro della Maresana, regolamento di conti sulla Boccola) ed è vaccinato contro l'attendismo (dal Valcava, quindi già dai -50, la corsa è per forza interessante).
- Non ha niente di estremo o di pericoloso (la Maresana fatta così ha sì una salita molto ripida ma una discesa molto più abbordabile).
Ciclosprint, che dici, ti faccio concorrenza?
Potresti postarlo sulla discussione del Lombardia.
Anche smussando qualche vetta nella prima metà della gara, sarebbe un percorso da leccarsi i baffi. Vaglielo a dire al mago dei percorsi Vegni, se ci sente. Tra l'ideazione del percorso di Lecco e la conferma del brutto percorso bergamasco, il buon Vegni sembra avercela messa tutta, davvero tutta per fare le cose per bene. Grandissimi sforzi d'ingegno. Manda una mail a Vegni visto che il Lombardia tornerà a Bergamo nel 2016. Ma tanto non ti ascolterà.
Lasemm perd.
Per fortuna quest'anno si torna a Como.
perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Grazie, vedo che siamo d'accordo Ovviamente so bene che così è troppo duro, specialmente a fine stagione e bisogna per forza tagliare qualcosa (alcuni passaggi sono masochismo puro , tipo la Colma non serve a niente, potresti stare sul lago e salire al Ghisallo da Magreglio, salita ce n'è abbastanza ).marc ha scritto:
Mamma mia che lavoraccio, complimenti!
Potresti postarlo sulla discussione del Lombardia.
Anche smussando qualche vetta nella prima metà della gara, sarebbe un percorso da leccarsi i baffi. Vaglielo a dire al mago dei percorsi Vegni, se ci sente. Tra l'ideazione del percorso di Lecco e la conferma del brutto percorso bergamasco, il buon Vegni sembra avercela messa tutta, davvero tutta per fare le cose per bene. Grandissimi sforzi d'ingegno. Manda una mail a Vegni visto che il Lombardia tornerà a Bergamo nel 2016. Ma tanto non ti ascolterà.
Lasemm perd.
Per fortuna quest'anno si torna a Como.
Ma la cosa decisiva che si deve tenere è il finale: così come è stato l'anno scorso praticamente non c'è nessuna selezione e la corsa si decide a 4km dall'arrivo... Io sono dell'idea che una corsa è più bella quanto più è aperta a varie soluzioni, e gli ultimi Lombardia in questo li hanno rovinati . E' un vero peccato perché spesso RCS ha lavorato bene negli ultimi anni col Giro e la Tirreno Adriatico, proponendo percorsi interessanti e aperti senza scadere nell'assurdo o nel bieco garagismo.
Col finale che propongo io si tornerebbe a vedere la battaglia tra i migliori già ai -50km dal traguardo. A questo deve puntare il Lombardia: per fare o sparate sugli strappi o volate immediatamente dopo ci sono già il Poggio (ormai domo), il Cauberg, il Paterberg, il Saint Nicolas, il muro di Huy, e pure il Mondiale a quanto sembra. Di un Villa Vergano o di un Città Alta non si sentiva la mancanza, almeno secondo me... Speriamo che col ritorno a Como si ritorni a qualcosa di meglio!
Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Il tuo percorso mi piace molto con l'unica eccezione della Maresana che è troppo dura e ripida, e preferirei sostituire con una salita dura sì, ma con pendenza massima non oltre il 15%.
Un percorso così strizzerebbe l'occhio agli uomini da corse a tappe (Quintana, Contador, Nibali), ma resterebbe comunque aperto ai vari Kwiatkowski, Purito, D. Martin, pure ad un Gilbert d'annata. con moltissime probabilità si vedrebbe battaglia vera già dai -50.
Un percorso così strizzerebbe l'occhio agli uomini da corse a tappe (Quintana, Contador, Nibali), ma resterebbe comunque aperto ai vari Kwiatkowski, Purito, D. Martin, pure ad un Gilbert d'annata. con moltissime probabilità si vedrebbe battaglia vera già dai -50.
- barrylyndon
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Con la Valcava cosi' vicina al traguardo, direi che anche Kwiat avrebbe delle difficolta' se qualcuno dei grandi dei gt avesse voglia di fare la corsa su quella salita..Mi verrebbe da dire un percorso ottimo per Valverde e JRO.Ottimo per un'invenzione di Quintana, perfetto per un attacco di Nibali, adatto ad un genialata di Contador..e se si presentasse con una forma decente e delle motivazioni ottimali,non escluderei nemmeno Froome
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Guarda, nemmeno io sono un fan del garagismo, anzi. Ma a parte il fatto che sarebbe difficilmente sostituibile, la Maresana da quel lato è particolare, non è come le tipiche rampe da garage, ma andrebbe bene anche per D. Martin, Quintana e altri. Il tratto davvero proibitivo è all'inizio e la differenza vera non la fai lì: devi salire in modalità Quintana sul Monte Grappa, senza violentarla. Poi dopo la spianata le pendenze diventano più abbordabili (15%), anche se di curve ce ne sono solo due alla fine, ed è lì che devi sgasare. La strada quando arrivi verso la cima si sposta verso sinistra addolcendo sempre più le sue pendenze: se tu non hai preso la salita di petto e riesci a portare fuori velocità lì (cfr. Quintana nell'ultimo Km del Grappa) guadagni molto - io tutti i tempi migliori li ho fatti così lì , anche a costo di perdere qualcosa prima.galliano ha scritto:Il tuo percorso mi piace molto con l'unica eccezione della Maresana che è troppo dura e ripida, e preferirei sostituire con una salita dura sì, ma con pendenza massima non oltre il 15%.
Un percorso così strizzerebbe l'occhio agli uomini da corse a tappe (Quintana, Contador, Nibali), ma resterebbe comunque aperto ai vari Kwiatkowski, Purito, D. Martin, pure ad un Gilbert d'annata. con moltissime probabilità si vedrebbe battaglia vera già dai -50.
E' un passaggio "à la Kemmelberg", per capirci, arrivi in cima spianando, svolta a destra e via!
E' chiaro che il Valcava messo lì serve per far cominciare forzatamente la battaglia in quel punto, perché chi prende vantaggio lì se ha forza può arrivare. Serve proprio per dire a Quintana, Contador ma anche Nibali "Dai, provaci che da qui ce la si può fare", mentre chi si sente più forte sugli strappi deve attivarsi per tenere le ruote di costoro.barrylyndon ha scritto:Con la Valcava cosi' vicina al traguardo, direi che anche Kwiat avrebbe delle difficolta' se qualcuno dei grandi dei gt avesse voglia di fare la corsa su quella salita..Mi verrebbe da dire un percorso ottimo per Valverde e JRO.Ottimo per un'invenzione di Quintana, perfetto per un attacco di Nibali, adatto ad un genialata di Contador..e se si presentasse con una forma decente e delle motivazioni ottimali,non escluderei nemmeno Froome
Comunque, magari anche tagliando qualche salita nella parte precedente, uomini come Kwiatkowski o il miglior Gilbert non sarebbero affatto esclusi, anzi. Data la distanza e il fine stagione sarebbe comunque molto difficile vedere qualcosa di simile allo sviluppo di un GT (conta molto di più la forma e l'energia rimasta a questo punto della stagione, Gilbert se ne andò via con Scarponi sulla Colma di Sormano che è una salita vera, solo al Lombardia poteva succedere), perché comunque per fare selezione sul Valcava bisogna rischiare e sappiamo che in gruppo non c'è grossa propensione al rischio.
Lo sviluppo più probabile, con un buon meteo, sarebbe quello di trovare un gruppo di una decina di migliori sul Valcava, con qualcuno che sarebbe battuto sugli strappi finali che prova ad anticipare lì o in discesa, e poi sulla Maresana chi ne ha ancora darebbe la stoccata praticamente decisiva. I favoriti rimarrebero quelli di ora, Rodriguez, Valverde, D. Martin e compagnia, ma si aprirebbero le porte a uno scalatore con la forza e la testa di rischiare un po' e i suddetti dovrebbero comunque entrare in azione ai -50, non ai -4 come adesso... Il miglior Quintana col fondo che ha potrebbe andarsene sul Valcava e farsi gli ultimi 45km da solo compiendo una grande impresa, specie in caso di pioggia, ma lo stesso può valere per Contador o ancor meglio Nibali. Froome tendo a escluderlo per via delle discese, non sono tecniche ma non ce lo vedo a fare un azione sulla Maresana e poi fiondarsi in picchiata verso Bergamo, anche se la salita si presta.
Il concetto comunque è che bisogna puntare a costruire percorsi in cui le corse si possono provare a vincere a 40-50km dall'arrivo, specialmente al Lombardia dove essendo nel fine stagione spesso si vedono cose che normalmente non si vedrebbero.
- Visconte85
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Ciclosprint, hai visto che spettacolo
il campione italiano è un siciliano e il vice è calabrese
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
caro Ciclosprint ho una domanda per te............
considerato che dopo la vittoria di Nibali alla Vuelta del 2010 il giro fece tappa a Messina nel 2011, quante possibilità ci sono che da qui al 5 ottobre si rivoluzionino i programmi di RCS per inserire la Sardegna nel disegno del prossimo giro?
so che tu saprai darmi una risposta affermativa o negativa a questo mio dilemma
.
considerato che dopo la vittoria di Nibali alla Vuelta del 2010 il giro fece tappa a Messina nel 2011, quante possibilità ci sono che da qui al 5 ottobre si rivoluzionino i programmi di RCS per inserire la Sardegna nel disegno del prossimo giro?
so che tu saprai darmi una risposta affermativa o negativa a questo mio dilemma
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
D Bergamasco mi toccate il cuore: la maresana l'hanno mai fatta in una corsa? non la faccio più perché ci lascio giù i raggi... credo che comunque sarebbe una stradina troppo stratta (e pericolosa) per una corsa e per un lombardia, diciamo che è un sentiero di montagna asfaltato. Mi piacerebbe di più un arrivo garagista sul sal vingilio: se si sale da borgo Canale (da dove sono saliti al giro 2011) è un bel pezzo con anche un po' di sampietrini: certo, serve anche lì gruppo già scemato, ma il lombardia ormai è la classica più dura e l'anno scorso è accaduto.Jak.Ber ha scritto: Guarda, nemmeno io sono un fan del garagismo, anzi. Ma a parte il fatto che sarebbe difficilmente sostituibile, la Maresana da quel lato è particolare, non è come le tipiche rampe da garage,
Sapete perché la gente ama lo sport? Perché nello sport c'è giustizia. Perché nello sport, prima o poi, trionfa la giustizia. Perché nello sport, prima o poi, i conti tornano, arrivano i nostri, vincono i buoni. (Pastonesi)
Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
Propongo la Varazze - Monte Beigua
Cronoscalata al 13 % di media
Cronoscalata al 13 % di media
Dannata la pecora che si crede panda
- Visconte85
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Re: CicloSprint's Corner: percorsi, meteo, tv, fotomontaggi.
RCS e Regione Calabria dopo un'invasione di lettere ed e-mail di protesta scritte casualmente da diversi autori dal nome Alessandro, Alessandro da Castrovillari, Alessandro da Corigliano, Alessandro da Cosenza, Alessandro da Crotone, Alessandro da Davoli, Alessandro da Fuscaldo, Alessandro da Luzzi, Alessandro da Mormanno, Alessandro da Palmi, Alessandro da Pizzo Calabro, Alessandro da Reggio Calabria, Alessandro da Rosarno, Alessandro da Rossano, Alessandro da Soverato, Alessandro da Taurianova, Alessandro da Trebisacce e Alessandro da Vibo Valentia etc etc nonché lettere di protesta ai vari giornalisti delle tv locali, come al tempo dell'entrata del digitale terrestre in Calabria........ ma questa è un'altra storia
Alla fine di ciò si decide di organizzare ancora il nuovo Giro di Calabria
prologo: crono lungomare di Reggio Calabria 1,1 km
1a tappa: Reggio Calabria - Tropea 208 km, stessa tappa del Giro 2005 vinta da Bettini
2a tappa: Pizzo Calabro - Catanzaro lido 183 km, tappa per velocisti, nel 2008 vinse Cavendish
3a tappa: Catanzaro lido - Terme Luigiane oltre 200 km, inizio pianeggiante verso Lamezia Terme, statale SS18 verso Acquappesa il finale sulle Terme Luigiane è ormai storico: nel 1993 vinse Konyšev, nel 1995 Fondriest, nel 1999 Jalabert e nel 2003 Garzelli
4a tappa: Cosenza - Lorica la tappa regina, sali e scendi per la Sila, Cosenza- Camigliatello - Lago Cecita - Monte Botte Donato - Lorica, l'altimetria la lascio all'esimio.
5a tappa: San Giovanni in Fiore - Le Castella 80 km una passerella per i velocisti, inizio in discesa, tanta pianura e leggero falsopiano.
Post fantasioso e divertente, ho inserito tutte località turistiche famose sia di mare che di montagna. Dispiace che sia rimasta fuori la zona del Pollino, dove ci sono località stupende, e l'alto Tirreno cosentino (Diamante, Scalea, Praia a Mare) che però sarà fatto ammirare dal Giro 2016.
Alla fine di ciò si decide di organizzare ancora il nuovo Giro di Calabria
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1a tappa: Reggio Calabria - Tropea 208 km, stessa tappa del Giro 2005 vinta da Bettini
2a tappa: Pizzo Calabro - Catanzaro lido 183 km, tappa per velocisti, nel 2008 vinse Cavendish
3a tappa: Catanzaro lido - Terme Luigiane oltre 200 km, inizio pianeggiante verso Lamezia Terme, statale SS18 verso Acquappesa il finale sulle Terme Luigiane è ormai storico: nel 1993 vinse Konyšev, nel 1995 Fondriest, nel 1999 Jalabert e nel 2003 Garzelli
4a tappa: Cosenza - Lorica la tappa regina, sali e scendi per la Sila, Cosenza- Camigliatello - Lago Cecita - Monte Botte Donato - Lorica, l'altimetria la lascio all'esimio.
5a tappa: San Giovanni in Fiore - Le Castella 80 km una passerella per i velocisti, inizio in discesa, tanta pianura e leggero falsopiano.
Post fantasioso e divertente, ho inserito tutte località turistiche famose sia di mare che di montagna. Dispiace che sia rimasta fuori la zona del Pollino, dove ci sono località stupende, e l'alto Tirreno cosentino (Diamante, Scalea, Praia a Mare) che però sarà fatto ammirare dal Giro 2016.
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport
Cairo sempre più favorito per l' acquisto della Gazzetta dello Sport. Per la RCS Sport spuntano anche i fiamminghi...
Cairo favorito per l’acquisto della Gazzetta dello Sport. RCS Sport a ASO o alla “Flanders Classics”
Continuano a essere sempre più insistenti le voci di una vendita della “La Gazzetta dello Sport”. Voci che si sono sempre circolate di più anche alla partenza della Tirreno-Adriatico (gara organizzata da RCS Sport per conto della Gazzetta dello Sport).
Il favorito per l’acquisizione della storica “Rosea” che a aprile compirà i suoi primi 12o anni è ancora Urbano Cairo (l’ editore di La7, Di Più, Di Più Tv, Diva e Donna e For Men e presidente del Torino Football Club) che è nel Cda della Rcs. Ma c’è ancora l’interesse dei francesi del “Groupe Amaury” (editore del “L’ Equipe”) e dei belgi del “La Dernière Heure” (editori di un giornale che è uno dei quotidiani più letti in Belgio, e di un quotidiano sportivo che è il più letto in Belgio).
Se la Gazzetta dello Sport finirà nelle mani di Cairo, allora si aprirebbe la questione RCS Sport che è il braccio organizzativo della “Rosea” e organizza Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo, Giro d’Italia e Il Lombardia. Ovviamente ci sono i pretendenti all’acquisto della RCS Sport che sono l’ ASO e la “Flandres Classics”. L’ ASO è la più grande organizzazione sportiva d’europa (organizza Tour de France, Parigi-Nizza, Parigi-Roubaix, Freccia Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi di ciclismo e il rally raid Dakar). E l’ ASO entra in gioco con le due cordate straniere interessate alla Gazzetta dello Sport, infatti l’ ASO è di proprietà del “Groupe Amaury”, mentre “La Dernière Heure” è uno degli sponsor della Freccia Vallone e della Liegi-Bastogne-Liegi che sono organizzate dall’ ASO. La “Flandres Classics” è la società organizzatrice del Giro del Fiandre e delle più importanti corse fiamminghe del ciclismo, e a Cairo non dispiacerebbe che la RCS Sport venga ceduta ai fiamminghi della “Flandres Classics”.
Probabilmente il destino della Gazzetta dello Sport e della RCS Sport verrà deciso entro aprile o nei prossimi mesi.
da http://news.superscommesse.it/altri-spo ... cs-162356/
Cairo favorito per l’acquisto della Gazzetta dello Sport. RCS Sport a ASO o alla “Flanders Classics”
Continuano a essere sempre più insistenti le voci di una vendita della “La Gazzetta dello Sport”. Voci che si sono sempre circolate di più anche alla partenza della Tirreno-Adriatico (gara organizzata da RCS Sport per conto della Gazzetta dello Sport).
Il favorito per l’acquisizione della storica “Rosea” che a aprile compirà i suoi primi 12o anni è ancora Urbano Cairo (l’ editore di La7, Di Più, Di Più Tv, Diva e Donna e For Men e presidente del Torino Football Club) che è nel Cda della Rcs. Ma c’è ancora l’interesse dei francesi del “Groupe Amaury” (editore del “L’ Equipe”) e dei belgi del “La Dernière Heure” (editori di un giornale che è uno dei quotidiani più letti in Belgio, e di un quotidiano sportivo che è il più letto in Belgio).
Se la Gazzetta dello Sport finirà nelle mani di Cairo, allora si aprirebbe la questione RCS Sport che è il braccio organizzativo della “Rosea” e organizza Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo, Giro d’Italia e Il Lombardia. Ovviamente ci sono i pretendenti all’acquisto della RCS Sport che sono l’ ASO e la “Flandres Classics”. L’ ASO è la più grande organizzazione sportiva d’europa (organizza Tour de France, Parigi-Nizza, Parigi-Roubaix, Freccia Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi di ciclismo e il rally raid Dakar). E l’ ASO entra in gioco con le due cordate straniere interessate alla Gazzetta dello Sport, infatti l’ ASO è di proprietà del “Groupe Amaury”, mentre “La Dernière Heure” è uno degli sponsor della Freccia Vallone e della Liegi-Bastogne-Liegi che sono organizzate dall’ ASO. La “Flandres Classics” è la società organizzatrice del Giro del Fiandre e delle più importanti corse fiamminghe del ciclismo, e a Cairo non dispiacerebbe che la RCS Sport venga ceduta ai fiamminghi della “Flandres Classics”.
Probabilmente il destino della Gazzetta dello Sport e della RCS Sport verrà deciso entro aprile o nei prossimi mesi.
da http://news.superscommesse.it/altri-spo ... cs-162356/
Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport
Ale, mi pare di aver riconosciuto lo stile di scrittura di questa Maria Lorenzini, pur non avendo mai letto alcunché da lei firmato. È giusta questa mia supposizione?
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport
stile o errori grammaticali e di punteggiatura?Basso ha scritto:Ale, mi pare di aver riconosciuto lo stile di scrittura di questa Maria Lorenzini, pur non avendo mai letto alcunché da lei firmato. È giusta questa mia supposizione?
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport
EhVisconte85 ha scritto:stile o errori grammaticali e di punteggiatura?Basso ha scritto:Ale, mi pare di aver riconosciuto lo stile di scrittura di questa Maria Lorenzini, pur non avendo mai letto alcunché da lei firmato. È giusta questa mia supposizione?
11 Vuelta 7-Prato
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16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport
Anche ribadire lo stesso concetto tre volte in una frase mi sembra tratto distintivo.
Ciclo sprint ormai ha più pseudonimi e cambi di identità di un ricercato credo
Ciclo sprint ormai ha più pseudonimi e cambi di identità di un ricercato credo
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport
Ma voi ci credete che Cairo acquisti la Gazzetta dello Sport ?
Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport
Diversi articoli su internet .. lo danno come grande favorito
Pero' manca un po' di liquidita'
Pero' manca un po' di liquidita'
- Visconte85
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport
però uno pseudonimo femminile effettivamente mancavaudra ha scritto:Anche ribadire lo stesso concetto tre volte in una frase mi sembra tratto distintivo.
Ciclo sprint ormai ha più pseudonimi e cambi di identità di un ricercato credo
gara organizzata da RCS Sport per conto della Gazzetta dello Sport... ormai è un suo cavallo di battaglia
2024. amstel, romandia
Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport
Pero' è un grande
Prima era solo per i fanta percorsi
adesso anche alta finanza
Prima era solo per i fanta percorsi
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport
Beh amici miei, siamo al top assoluto!!!
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali