The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
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The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Parte oggi la corsa statunitense. Nei primi giorni sono previste alte temperature, anche se non ai livelli visti in Portogallo. Per darvi un'idea la tappa di domani si concluderà a Cedar City, a 1300 metri sul livello del mare, e per l'ora d'arrivo sono previsti 37 gradi (fortunatamente con un'umidità bassissima, 5% appena)
Mauro Facoltosi
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Cronosquadre vinta dalla BMC
Van Garderen primo nella generale
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2024. amstel, romandia
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Ehm Luigi, non era una cronometro a squadre ma un prologo individuale di 5 chilometri Ti ha sicuramente tratto in inganno il fatto che le prime tre posizioni sono state tutte appannaggio di corridori BMC .Visconte85 ha scritto: ↑lunedì 6 agosto 2018, 23:59 Cronosquadre vinta dalla BMC
Van Garderen primo nella generale
Comunque contento per Tejay, ogni tanto nella sua continua altalena di prestazioni qualche soddisfazione se la toglie .
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
veroAbruzzese ha scritto: ↑martedì 7 agosto 2018, 3:29Ehm Luigi, non era una cronometro a squadre ma un prologo individuale di 5 chilometri Ti ha sicuramente tratto in inganno il fatto che le prime tre posizioni sono state tutte appannaggio di corridori BMC .Visconte85 ha scritto: ↑lunedì 6 agosto 2018, 23:59 Cronosquadre vinta dalla BMC
Van Garderen primo nella generale
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Vittoria netta di Travis McCabe nella prima tappa in linea, con la Nippo che ha piazzato in sesta posizione Damiano Cima e in ottava Simone Ponzi.
Il momento clou però è stato l'epic fail del corridore della 303Project (credo fosse lo statunitense Griffin Easter) che ha esultato credendo di aver vinto quando ancora mancava un giro alla conclusione (poco meno di 5 km)
Tra l'altro in quel momento si è visto, oltre le transenne, un tizio battere un martello su una padella e sembrava che stesse usando proprio quell'espediente per segnalare ai corridori l'inizio dell'ultimo giro invece della solita campanella. Voglio sperare che fosse un tifoso, perché se davvero si sono trovati sprovvisti di campanella e sono ricorsi ad una trovata simile, unito alla già citata situazione dell'errore di valutazione, questo entrerà di diritto nella gallery dei momenti più trash dell'anno
Per chi non avesse visto:
(dal minuto 2:30 in poi).
Il momento clou però è stato l'epic fail del corridore della 303Project (credo fosse lo statunitense Griffin Easter) che ha esultato credendo di aver vinto quando ancora mancava un giro alla conclusione (poco meno di 5 km)
Tra l'altro in quel momento si è visto, oltre le transenne, un tizio battere un martello su una padella e sembrava che stesse usando proprio quell'espediente per segnalare ai corridori l'inizio dell'ultimo giro invece della solita campanella. Voglio sperare che fosse un tifoso, perché se davvero si sono trovati sprovvisti di campanella e sono ricorsi ad una trovata simile, unito alla già citata situazione dell'errore di valutazione, questo entrerà di diritto nella gallery dei momenti più trash dell'anno
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Secondo me suonava proprio la pad...ehm la campanella
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Spettacolare Kuss, un corridore che mi piace tanto già dal 2016, e che oggi si fa vedere con un numerone http://www.cicloweb.it/2018/08/08/gran- ... nda-tappa/
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Fantastico!
EF disastrosi: erano in due dopo lo scollinamento e si sono fatti riprendere dal solo Tejay.
I Lotto NL volano tutti quest'anno. Basti pensare che anche Battaglin è tornato ad alti livelli.
EF disastrosi: erano in due dopo lo scollinamento e si sono fatti riprendere dal solo Tejay.
I Lotto NL volano tutti quest'anno. Basti pensare che anche Battaglin è tornato ad alti livelli.
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Corsa affascinante, bellissimi paesaggi tra l'altro!
Il livello non è altissimo ma è comunque una competizione interessante.
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Tom Bohli, terzo nel cronoprologo, è stato squalificato al termine della seconda frazione. Non sono riuscito a trovare le motivazioni di questa decisione della giuria
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
È stato squalificato per essersi attaccato ad una macchina mentre riceveva una borraccia da un'ammiraglia avversaria. Lui nega questa ricostruzione, dicendo di non essersi attaccato, ma la giuria non ha sentito ragioni.maurofacoltosi ha scritto: ↑giovedì 9 agosto 2018, 8:45 Tom Bohli, terzo nel cronoprologo, è stato squalificato al termine della seconda frazione. Non sono riuscito a trovare le motivazioni di questa decisione della giuria
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Grazie, ecco il tweet della BMC
"Unfortunately Tom Bohli was disqualified from stage 2 of #TOU2018 for holding onto a vehicle. Tom took a bottle from another team car but has been penalized for holding onto the car, which he did not do. Although we don’t agree, we have to respect the decision made."
"Unfortunately Tom Bohli was disqualified from stage 2 of #TOU2018 for holding onto a vehicle. Tom took a bottle from another team car but has been penalized for holding onto the car, which he did not do. Although we don’t agree, we have to respect the decision made."
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Ho visto che avete già iniziato la discussione nell'altro thread, comunque qualche giorno fa io e Tranchée facevamo una discussione sui corridori americani ed io facevo notare come, non di rado nei tempi attuali, i corridori statunitensi facciano abbastanza fatica nelle gare del World Tour in Europa mentre nelle gare di casa riescano ad emergere con prestazioni anche ragguardevoli. Mi veniva da pensare anche a Rosskopf che in Europa, al di là di qualche buona prestazione in alcune brevi gare a tappe, non è riuscito a lasciare tantissime impronte (ok che poi nei grandi giri la BMC aveva altri leader designati). Dombrowski sembrava dovesse essere un fenomeno ma ora come ora se va bene lo si vede in qualche fuga e giusto nelle gare a tappe americane qualche discreto piazzamento lo tira fuori.herbie ha scritto: ↑sabato 11 agosto 2018, 23:31 non trovo il 3d del Tour of Utah:
ma questo SEPP KUSS....ma chi è? e soprattutto quanto forte va?? o ha il motorino veramente, o quando apre il gas dietro ne rimane uno per cantone nel giro di 500 metri.
E' il tour of Utah ok..ma è impressionante in salita questo personaggio.
Insomma, tralasciando l'era Armstrong (e Landis, e Hamilton), Pierpaolo se non erro mi faceva notare che comunque qualche corridore statunitense la sua porca figura spesso riusciva a farla (mi viene da pensare a Leipheimer, anche se per certi versi può essere legato all'era già citata, o anche al discontinuo Danielson), c'era Zabriskie che faceva eccellenti cronometro, Vande Velde che tirava fuori qualche prestazione importante, per non parlare di Taylor Phinney, a cui i seri incidenti hanno definitivamente mangiato anni di carriera, fino al presente di un corridore che vive il suo professionismo in maniera più che serena (se poi le cose van male, può sempre consolarsi alla grande con Kasia Niewiadoma ).
Mi pare che ora facciano un po' più fatica ad emergere nel nostro continente. Su alcuni c'è magari l'incognita di venir tirati già al massimo nelle categorie giovanili (vedremo infatti come proseguirà il cammino dei vari McNulty, Powless, Bennett e via dicendo), su altri oltre a questo si è abbattuta anche una tremenda sventura (il caso di Adrien Costa). Per il resto, non voglio entrare in discorsi antipatici, del tipo che la regolamentazione del passaporto biologico imponga una maggior attenzione nel momento in cui si trovino a gareggiare in corse di maggior tradizione e che quindi le loro prestazioni ne risentano, esattamente come quelle di corridori abituati a spadroneggiare con Continental e Professional nei paesi più svariati, salvo poi rientrare nettamente nei ranghi in occasioni ben precise. Oppure, semplicemente, parliamo di un ciclismo diverso, che non è certamente paragonabile al livello di Giro, Tour o Vuelta ma anche di Delfinato, Romandia, Parigi-Nizza tanto per fare qualche esempio.
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Kuss Kuss dominante...
Occhio che seppur sfocato in lontananza, s'intravede (confermandosi) "a new Alcala in the making" dietro.
La tonalità di verde della maglia sarà diversa, però '98, fisicamente ben strutturato, giuste esperienze fuori da junior/pista/tt...
Da continuare a seguire con attenzione.
Occhio che seppur sfocato in lontananza, s'intravede (confermandosi) "a new Alcala in the making" dietro.
La tonalità di verde della maglia sarà diversa, però '98, fisicamente ben strutturato, giuste esperienze fuori da junior/pista/tt...
Da continuare a seguire con attenzione.
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Altra puntata del Sepp Kuss one-man show
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Buon finale di Tour of Utah anche per Nicola Conci: due top ten portate a casa e dodicesima posizione finale
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Discorso interessantissimo, mi sono fatto le stesse domande più volte!Abruzzese ha scritto: ↑domenica 12 agosto 2018, 4:02Ho visto che avete già iniziato la discussione nell'altro thread, comunque qualche giorno fa io e Tranchée facevamo una discussione sui corridori americani ed io facevo notare come, non di rado nei tempi attuali, i corridori statunitensi facciano abbastanza fatica nelle gare del World Tour in Europa mentre nelle gare di casa riescano ad emergere con prestazioni anche ragguardevoli. Mi veniva da pensare anche a Rosskopf che in Europa, al di là di qualche buona prestazione in alcune brevi gare a tappe, non è riuscito a lasciare tantissime impronte (ok che poi nei grandi giri la BMC aveva altri leader designati). Dombrowski sembrava dovesse essere un fenomeno ma ora come ora se va bene lo si vede in qualche fuga e giusto nelle gare a tappe americane qualche discreto piazzamento lo tira fuori.herbie ha scritto: ↑sabato 11 agosto 2018, 23:31 non trovo il 3d del Tour of Utah:
ma questo SEPP KUSS....ma chi è? e soprattutto quanto forte va?? o ha il motorino veramente, o quando apre il gas dietro ne rimane uno per cantone nel giro di 500 metri.
E' il tour of Utah ok..ma è impressionante in salita questo personaggio.
Insomma, tralasciando l'era Armstrong (e Landis, e Hamilton), Pierpaolo se non erro mi faceva notare che comunque qualche corridore statunitense la sua porca figura spesso riusciva a farla (mi viene da pensare a Leipheimer, anche se per certi versi può essere legato all'era già citata, o anche al discontinuo Danielson), c'era Zabriskie che faceva eccellenti cronometro, Vande Velde che tirava fuori qualche prestazione importante, per non parlare di Taylor Phinney, a cui i seri incidenti hanno definitivamente mangiato anni di carriera, fino al presente di un corridore che vive il suo professionismo in maniera più che serena (se poi le cose van male, può sempre consolarsi alla grande con Kasia Niewiadoma ).
Mi pare che ora facciano un po' più fatica ad emergere nel nostro continente. Su alcuni c'è magari l'incognita di venir tirati già al massimo nelle categorie giovanili (vedremo infatti come proseguirà il cammino dei vari McNulty, Powless, Bennett e via dicendo), su altri oltre a questo si è abbattuta anche una tremenda sventura (il caso di Adrien Costa). Per il resto, non voglio entrare in discorsi antipatici, del tipo che la regolamentazione del passaporto biologico imponga una maggior attenzione nel momento in cui si trovino a gareggiare in corse di maggior tradizione e che quindi le loro prestazioni ne risentano, esattamente come quelle di corridori abituati a spadroneggiare con Continental e Professional nei paesi più svariati, salvo poi rientrare nettamente nei ranghi in occasioni ben precise. Oppure, semplicemente, parliamo di un ciclismo diverso, che non è certamente paragonabile al livello di Giro, Tour o Vuelta ma anche di Delfinato, Romandia, Parigi-Nizza tanto per fare qualche esempio.
È chiaro però che la prima cosa che ho fatto è andata a cercare "Kasia Niewiadoma"
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Kuss nuovo Roglic?
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Ho dato un'occhiata ai suoi piazzamenti negli ultimi due anni...mi pare che il ragazzo sia andato forte solo in USA/Canada...mancano un po' i risultati in Europa (a parte un super mediocre 14° alla Bernocchi). Vedremo.
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Mi chiedevo proprio quando lo avremmo rivisto,dopo uno splendido campionato italiano. Prossimi (e più probanti) obiettivi?
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Colorado Classic
Potrebbe correre qualche classica italiana a settembre e magari terminare la stagione con Giro di Turchia o Guanxji
FC 2017: Dwars, La Panne, Itzulia, Vuelta - Comb., Japan Cup, "L'Altro Lombardia"
FC 2018: 3° GC, Tour of the Alps, , "L'Altro Mondiale"
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC a Squadre, Delfinato, Tour a Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
FC 2018: 3° GC, Tour of the Alps, , "L'Altro Mondiale"
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC a Squadre, Delfinato, Tour a Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
FC 2015: Kuurne; Brabante; Amstel; Freccia; Giro (primi 5); Svizzera; Tour t. 7; Tour (tappe); Vuelta t. 10; Bernocchi; Lombardia
FC 2016: Tour t. 20; Wallonie; Sabatini
FC 2017: Europeo
FC 2016: Tour t. 20; Wallonie; Sabatini
FC 2017: Europeo
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Tutto molto probantelambohbk ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 12:37Colorado Classic
Potrebbe correre qualche classica italiana a settembre e magari terminare la stagione con Giro di Turchia o Guanxji
Speriamo nelle classiche italiane allora...almeno
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Beh dai, non sono prove da buttare. Al Colorado ritroverà Kuss con Yates e Martinez, per me meglio un test così che con tutti i supertop che, ovviamente, sono ancora ben lontani. Idem per Turchia o Guangxi in cui qualche nome di valore in più ci dovrebbe essere.
Ma che corridore è? Scalatore puro, uomo da GC o un polivalente da classiche dure?
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Nelle categorie giovanili Conci vinceva a ripetizione, soprattutto da allievo arrivava quasi sempre da solo mostrando una certa superiorità in salita. Da juniores, se non ricordo male, aveva cominciato ad affinare un po' anche lo spunto veloce, cosa che gli ha permesso di vincere e ben figurare in più occasioni.Patate ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 15:33Beh dai, non sono prove da buttare. Al Colorado ritroverà Kuss con Yates e Martinez, per me meglio un test così che con tutti i supertop che, ovviamente, sono ancora ben lontani. Idem per Turchia o Guangxi in cui qualche nome di valore in più ci dovrebbe essere.
Ma che corridore è? Scalatore puro, uomo da GC o un polivalente da classiche dure?
Tra i dilettanti ci è rimasto per due stagioni con la Zalf, piazzandosi settimo al Giro Under 23. Per me ha ancora dei limiti di tenuta sulle gare a tappe, nel senso che finché si tratta di brevi, come possono essere Tour of Utah e altre, può ottenere piazzamenti molto buoni. Sulle tre settimane invece è completamente da testare e il percorso maturato finora non ci permette ancora di dire se realmente un giorno riuscirà ad essere del tutto competitivo in un grande giro. Le potenzialità ci sarebbero ma, considerando anche il discreto spunto veloce, penso che alla fine possa diventare un corridore più adatto alle classiche dure, in grado quindi di giocarsi Liegi, Lombardia e via dicendo. Sperando che non si riveli un corridore né carne né pesce come accaduto ad altri potenziali talenti mai del tutto sbocciati.
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Effettivamente i quesiti ce li si pone, specialmente quando si vedono domini così marcati. Comunque di Kuss parlano molto bene, spero che riesca ad emergere anche in ambito europeoheld ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 7:25Discorso interessantissimo, mi sono fatto le stesse domande più volte!Abruzzese ha scritto: ↑domenica 12 agosto 2018, 4:02Ho visto che avete già iniziato la discussione nell'altro thread, comunque qualche giorno fa io e Tranchée facevamo una discussione sui corridori americani ed io facevo notare come, non di rado nei tempi attuali, i corridori statunitensi facciano abbastanza fatica nelle gare del World Tour in Europa mentre nelle gare di casa riescano ad emergere con prestazioni anche ragguardevoli. Mi veniva da pensare anche a Rosskopf che in Europa, al di là di qualche buona prestazione in alcune brevi gare a tappe, non è riuscito a lasciare tantissime impronte (ok che poi nei grandi giri la BMC aveva altri leader designati). Dombrowski sembrava dovesse essere un fenomeno ma ora come ora se va bene lo si vede in qualche fuga e giusto nelle gare a tappe americane qualche discreto piazzamento lo tira fuori.herbie ha scritto: ↑sabato 11 agosto 2018, 23:31 non trovo il 3d del Tour of Utah:
ma questo SEPP KUSS....ma chi è? e soprattutto quanto forte va?? o ha il motorino veramente, o quando apre il gas dietro ne rimane uno per cantone nel giro di 500 metri.
E' il tour of Utah ok..ma è impressionante in salita questo personaggio.
Insomma, tralasciando l'era Armstrong (e Landis, e Hamilton), Pierpaolo se non erro mi faceva notare che comunque qualche corridore statunitense la sua porca figura spesso riusciva a farla (mi viene da pensare a Leipheimer, anche se per certi versi può essere legato all'era già citata, o anche al discontinuo Danielson), c'era Zabriskie che faceva eccellenti cronometro, Vande Velde che tirava fuori qualche prestazione importante, per non parlare di Taylor Phinney, a cui i seri incidenti hanno definitivamente mangiato anni di carriera, fino al presente di un corridore che vive il suo professionismo in maniera più che serena (se poi le cose van male, può sempre consolarsi alla grande con Kasia Niewiadoma ).
Mi pare che ora facciano un po' più fatica ad emergere nel nostro continente. Su alcuni c'è magari l'incognita di venir tirati già al massimo nelle categorie giovanili (vedremo infatti come proseguirà il cammino dei vari McNulty, Powless, Bennett e via dicendo), su altri oltre a questo si è abbattuta anche una tremenda sventura (il caso di Adrien Costa). Per il resto, non voglio entrare in discorsi antipatici, del tipo che la regolamentazione del passaporto biologico imponga una maggior attenzione nel momento in cui si trovino a gareggiare in corse di maggior tradizione e che quindi le loro prestazioni ne risentano, esattamente come quelle di corridori abituati a spadroneggiare con Continental e Professional nei paesi più svariati, salvo poi rientrare nettamente nei ranghi in occasioni ben precise. Oppure, semplicemente, parliamo di un ciclismo diverso, che non è certamente paragonabile al livello di Giro, Tour o Vuelta ma anche di Delfinato, Romandia, Parigi-Nizza tanto per fare qualche esempio.
È chiaro però che la prima cosa che ho fatto è andata a cercare "Kasia Niewiadoma"
Quanto alla Niewiadoma beh, seguire il ciclismo femminile ha sempre i suoi pro Peraltro la polacca, se non la conosci come atleta, è anche una delle più forti
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Sono d'accordo con Patate.Patate ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 15:33Beh dai, non sono prove da buttare. Al Colorado ritroverà Kuss con Yates e Martinez, per me meglio un test così che con tutti i supertop che, ovviamente, sono ancora ben lontani. Idem per Turchia o Guangxi in cui qualche nome di valore in più ci dovrebbe essere.
Per me sta facendo tanto sia in termini di giorni di corsa, sia in termini di risultati.
Bisogna tener conto che viene da un'esperienza da dilettante di fatto di un anno solo, visto che il primo in Zalf è stato di ambientamento.
Giusto non mandarlo in pasto ai leoni subito. Le corse americane sono perfette per abituarsi al professionismo: livello discreto, poco stress, tante salite.
Mi sta piacendo molto cmq il ragazzo, ha fondo, coraggio e voglia di attaccare.
FantaCicloCross 2017-2018: Campionato del Mondo Uomini Elite
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
allora spero che non faccia la colorado classic;sarebbero energie sprecate in vista della vuelta.
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Ovviamente non come capitano però: ci sono anche Kruijswijk e Bennett
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
beh, l'olandese si è già trovato facilmente (e non troppo serenamente) spodestato da Roglic al Tour...ci mancherebbe ora solo che cedesse i gradi a KUSS alla Vuelta. Non so come la prenderebbe, visto quello che è successo sull'Aubisque...
Io comunque, al di là del fatto che capitani della squadra sono altri- i quali non credo abbiano la necessità di controllare la corsa, visto che non partono esattamente favoritissimi per la vittoria finale - questo Kuss lo proverei in una tappa tosta contro altri avversari rispetto a quelli del Tour of Utah (dove ha dato secondo me una impressione di grande facilità) , giusto per capire a che livello si posiziona, prima di fargli fare il gregario da salita.
In fondo, tenendolo tranquillo solo poche tappe all'inizio, poi alla Vuelta le tappe giuste arrivano quasi subito.
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Le prestazioni al tour of alps,Dove c'erano anche dei supertop mi facevano sperare in un corridore da corse a tappe,GT...chiaro che la terza settimana è un altro sport e finché non ci si confronta non potremmo capire..Abruzzese ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 16:08Nelle categorie giovanili Conci vinceva a ripetizione, soprattutto da allievo arrivava quasi sempre da solo mostrando una certa superiorità in salita. Da juniores, se non ricordo male, aveva cominciato ad affinare un po' anche lo spunto veloce, cosa che gli ha permesso di vincere e ben figurare in più occasioni.Patate ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 15:33Beh dai, non sono prove da buttare. Al Colorado ritroverà Kuss con Yates e Martinez, per me meglio un test così che con tutti i supertop che, ovviamente, sono ancora ben lontani. Idem per Turchia o Guangxi in cui qualche nome di valore in più ci dovrebbe essere.
Ma che corridore è? Scalatore puro, uomo da GC o un polivalente da classiche dure?
Tra i dilettanti ci è rimasto per due stagioni con la Zalf, piazzandosi settimo al Giro Under 23. Per me ha ancora dei limiti di tenuta sulle gare a tappe, nel senso che finché si tratta di brevi, come possono essere Tour of Utah e altre, può ottenere piazzamenti molto buoni. Sulle tre settimane invece è completamente da testare e il percorso maturato finora non ci permette ancora di dire se realmente un giorno riuscirà ad essere del tutto competitivo in un grande giro. Le potenzialità ci sarebbero ma, considerando anche il discreto spunto veloce, penso che alla fine possa diventare un corridore più adatto alle classiche dure, in grado quindi di giocarsi Liegi, Lombardia e via dicendo. Sperando che non si riveli un corridore né carne né pesce come accaduto ad altri potenziali talenti mai del tutto sbocciati.
Io dopo il Thomas di quest'anno ormai non dico più nulla su nessuno sotto i 30
P.s proprio durante il tour of alps avevo aperto un 3d su di lui,se dovessimo continuare...
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Cercherò di colmare questa lacuna!Abruzzese ha scritto: ↑lunedì 13 agosto 2018, 16:10Effettivamente i quesiti ce li si pone, specialmente quando si vedono domini così marcati. Comunque di Kuss parlano molto bene, spero che riesca ad emergere anche in ambito europeo
Quanto alla Niewiadoma beh, seguire il ciclismo femminile ha sempre i suoi pro Peraltro la polacca, se non la conosci come atleta, è anche una delle più forti
In generale aldilà di possibili pensieri maligni c'è da dire che quest'anno la lotto jumbo sta andando veramente bene nei GT !
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Alla fine il mio non era un voler "pensar male", mi sono solo posto la questione relativa al rendimento dei corridori americani nelle ultime stagione, che oggettivamente mi pare stiano facendo un po' più di difficoltà ad emergere in Europa.
Riguardo la Lotto NL Jumbo, sicuramente il suo Tour è stato veramente ottimo, adesso vedremo se anche alla Vuelta saranno grandi protagonisti.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Si si assolutamente, non era rivolto a nessuno, mi riferivo ai miei pensieri ma per l'appunto son solo pensieri. Sicuramente ci saranno mille motivi a giustificare questa alternanza di rendimento. Probabilmente sbaglio io a fare certi pensieri. Nel caso di Kuss direi semplicemente start list non eccezionale, corsa di casa etc etc...Abruzzese ha scritto: ↑martedì 14 agosto 2018, 17:22Alla fine il mio non era un voler "pensar male", mi sono solo posto la questione relativa al rendimento dei corridori americani nelle ultime stagione, che oggettivamente mi pare stiano facendo un po' più di difficoltà ad emergere in Europa.
Riguardo la Lotto NL Jumbo, sicuramente il suo Tour è stato veramente ottimo, adesso vedremo se anche alla Vuelta saranno grandi protagonisti.
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
E invece farà la Vuelta
FC 2017: Dwars, La Panne, Itzulia, Vuelta - Comb., Japan Cup, "L'Altro Lombardia"
FC 2018: 3° GC, Tour of the Alps, , "L'Altro Mondiale"
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC a Squadre, Delfinato, Tour a Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
FC 2018: 3° GC, Tour of the Alps, , "L'Altro Mondiale"
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC a Squadre, Delfinato, Tour a Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
Re: The Larry H. Miller Tour of Utah 2018 (6-12 agosto)
Ah però! Questa è una sorpresa...Spero la affronti e gliela facciano affrontare con lo spirito giusto..ovvero poche pressioni e,qualora la gamba si appesantisse, senza sforzi inutili. I mean, se si deve trascinare verso il finale meglio farne solo un pezzo