1) Indurain a Les Arcs nel 1996: la fine di un'epoca. Il Navarro da adolescente mi sembrava un invincibile. Eppure aveva dato delle avvisaglie negli anni precedenti. L'ultimo km del Sestriere nel 1992, ad Oropa nel 1993 sotto i colpi di un Ugrumov mostruoso, nel 1994 sul Santa Cristina con Pantani letteralmente incontenibile. In quel 1996 andava per il record di 6 Tour consecutivi, ma accade l'imponderabile. Prima settimana di Tour all'insegna del brutto tempo, ed al primo tappone succede di tutto. Helout in crisi sul Roselend e costretto al ritiro in maglia gialla, Zuelle e Bruynel che precipitano nel vuoto lungo la discesa. E sull'ultima salita, all'improvviso, la caduta del Gigante. Miguelon letteralmente piantato e soccorso con una borraccia (gesto bellissimo) dall' ammiraglia Gewiss con Bombini. La cotta che, appunto, chiude l'epoca del Navarro.
2) Evans a Passo Come nel Giro 2002. Il giovane talento australiano aveva corso un giro da protagonista ed era in rosa nell'ultima tappa di montagna di quel Giro. Eppure all'inizio dell'ultima salita di pianta e non va più su, uscendo addirittura di classifica e consegnando il Giro al Falco Savoldelli. Ci mettera' degli anni per tornare competitivo come in quel Giro, ma lo farà alla grande!
3) Ulrich a Les Deux Alpe nel Tour del 1998. La tragedia del Kaiser si consuma in tre atti. Primo atto sul Galibier, dove ignora l'ennesimo attacco frontale del Pirata e paga più di due minuti in circa 5 km. Il freddo in discesa fa il resto e la salita finale, seppur non complicata, diventa un autentico calvario. Reagì da campione il giorno dopo sul Col della Maddalena con un'accelerazione terrificante, ma la Gialla aveva già preso la direzione verso Cesenatico.
4) Nibali a Gerard...ops, a La Pierre Saint Martin nel 2015. Lo Squalo, carico di pressioni dovute alla vittoria del 2014, arriva al Tour in condizioni fisiche e mentali non ottimali. Aveva già pagato dazio nella prima tappa in mezzo ai ventagli, e di era staccato da 30 corridori sullo strappo del Muro de Bretagne. Al primo vero arriva in salita crolla sotto il ritmo infernale del trenino Sky e di un Froome inarrivabile come nel 2013. Si rifarà sulle Alpi con una magnifica impresa a La Toussuire, ma per il podio è troppo tardi.
5) Armstrong nel 2000 sul Joux Plane. I piani del Texano vengono stravolti, tanto per cambiare, da Pantani che attacca sulla prima salita di giornata. Pantani viene tenuto a tiro dai Postini, ma l'americano paga dazio sulla salita finale in quella che rimane la sua crisi più clamorosa nei sette Tour più discussi di sempre.
6) Pogacar sul Granon nel 2022. La crisi che non ti aspetti. L'extraterrestre che diventa umano sotto i colpi di un altro extraterrestre che viene dalla Danimarca. È storia recente, ma quella crisi ha rafforzato il mio affetto e tifo per il giovane campione sloveno.
Si potrebbero citare altre crisi storiche, come quella di Basso nel Giro del 2005 che stava dominando, per via di un virus intestinale. Quella di Simon Yates nel giro di Froome. Ed altre ancora. Lascio a voi la parola