Pat McQuaid ha scritto:peek ha scritto:Però un anno potrebbero anche fare un tour disegnato per i velocisti. Non è mica giusto che lo facciano solo per cronomen e scalatori. Un bel tour con 20 piattoni di 200 km, magari con un gpm di quarta per assegnar la maglia, senza giorni di riposo per far corsa dura.
Come sostengo io, il percorso di un grande giro non ha nessun vincolo; potenzialmente potrebbero disegnare un Giro con solo una tappa con arrivo in salita, dove sta scritto che devono esserci almeno 6-7 arrivi in salita???
Per questo ogni volta che qualcuno si lamenta per pochi arrivi in salita o troppe crono mi chiedo da cosa derivano queste lamentele? Duro o facile il percorso è sempre di 3000 e piu chilometri e non si va a spasso nemmeno se fossero tutti in pianura.
Pat, esprimi ipotesi più o meno condivisibili, e spesso argomentate, e di ciclismo ne capisci.
Ma il tuo pragmatismo sa proprio di "patmcquaddismo" spinto. Non so se lo fai apposta, oppure non te ne frega niente delle tradizioni, come le salite nelle grandi corse il tappe, il movimento carente in alcuni Paesi storici, a vantaggio del

e dei "nuovi mercati" (sempre

). Accetto, ma non condivido una risposta del tipo: "Il ciclismo mi piace sempre e comunque", perché il ciclismo è uno degli sport con tradizioni più radicate, magari opinabili - come un certo campanilismo -, ma che ne circostanziano la sua essenza in maniera profonda.
EDIT: sui percorsi delle corse a tappe: è vero che poca montagna e molta crono non è una novità di questo Tour, però mi sto riferendo a Pat sulla sua maniera più generale di considerare il ciclismo.