
Senza Evenepoel la vittoria dovrebbe essere una questione a tre tra Ganna, Kung e Van Aert.


Ha senso come scelta. Solitamente chi esce da un grande giro ha sempre una marcia in più nella prova in linea, ma tende a soffrire la cronometro. In più tre giorni rischiano di essere troppo pochi per recuperare da tutti gli sforzi in Spagna e poi puntando forte sulla prova di domenica meglio riposare i giorni precedenti (secondo me può comportarsi molto bene in linea)
Concordo anch'io con la decisione di rinunciare alla cronometro (anche se, per assurdo, è l'unico titolo che ancora gli manca nella sua straordinaria bacheca). Alla fine vincere o meno l'Europeo a cronometro ad uno come lui ormai sposta poco gli equilibri (e comunque avrà ancora occasioni per colmare la lacuna, se vorrà). Il Ganna visto alla Vuelta invece ha fatto ulteriori prove di altro e con la condizione sfoggiata in Spagna può essere sicuramente quella carta che ci potrebbe garantire quantomeno il podio e che non abbiamo avuto a Glasgow (per i motivi di concomitanza che sappiamo). In più anche le prove sulle volate non sono state casuali a mio avviso e dopo una corsa bella tirata non è detto che un corridore che sulla carta dovrebbe poterlo battere senza troppi patemi potrebbe riuscirci (l'abbiamo ben visto con Pedersen stroncato da Pogačar nella volata per il bronzo in Scozia).pietro ha scritto: ↑martedì 19 settembre 2023, 21:37Ha senso come scelta. Solitamente chi esce da un grande giro ha sempre una marcia in più nella prova in linea, ma tende a soffrire la cronometro. In più tre giorni rischiano di essere troppo pochi per recuperare da tutti gli sforzi in Spagna e poi puntando forte sulla prova di domenica meglio riposare i giorni precedenti (secondo me può comportarsi molto bene in linea)
Il punto non è quello. Se Ganna lo prepara specificamente l'Europeo a crono lo vince come e quando vuole. Si sta semplicemente dicendo che a questo punto della carriera optare per una scelta simile, provando a giocare le sue carte in linea, è un qualcosa che sta benissimo a tutti, visti anche i discorsi che si sono sempre fatti qui dentro.
Vola poco anche oggi
Io capisco la competizione, la lotta per il podio, le velocità vertiginose e tutto. Francamente però questa ricerca ossessiva del dettaglio, dell'andare a prendere il massimo del rischio quantunque si sia professionisti sta davvero cominciando a dare alla testa. Obiettivamente un incidente del genere con tutta la sede stradale a disposizione è un qualcosa di francamente inconcepibile. Spero solo che non si sia fatto nulla di grave ma quel che si è visto entra di diritto sul podio delle cose più assurde di quest'anno.
Vabbè quest'anno a crono è un chiodoAbruzzese ha scritto: ↑mercoledì 20 settembre 2023, 17:25 Per il resto Tarling mantiene fede al pronostico e stravince, eguagliando anche Remco, unico finora a conquistare il titolo europeo a cronometro a soli 19 anni.
Su Van Aert invece credo che si debba scrivere un libro un giorno. Ma non la classica autobiografia, proprio un trattato tra la Psicologia e le Filosofia.
Perfettamente d'accordo. Vista la botta in testa, le conseguenze possono anche emergere dopo qualche tempo ed essere molto gravi. Meglio andare sul sicuro e non lasciare concludere la prova con un casco rotto. Inoltre, cosa sarebbe successo se per qualsiasi ragione fosse caduto di nuovo?
Mi auguro solo che laggiù non riprendano a mettersi strane idee in testa. Può essere un cronoman fenomenale, dire la sua anche su pista se vorrà, forse combinare qualcosa al Nord. Oltre questo però basta, anche perché il prescelto ce l'avrebbero già per fare certi esperimenti: Leo Hayter.
Io non ci trovo molto di strano. Semplicemente le transenne ad un certo punto entrano dentro la sede stradale ed e' una pazzia, soprattutto in una crono dove e' piuttosto normale che per alcuni tratti i corridori per spingere a tutta siano a testa bassa. Tra l'altro nessuna segnalazione o che. Kung pollo ma organizzazione colpevole.
Mah onestamente non sono troppo d'accordo. Rivedendo la caduta dalla retrospettiva a me la visibilità sembrava ottimale (oltre al fatto che i corridori effettuano sempre una ricognizione del tracciato, che forse era avvenuta ieri dal momento che col susseguirsi di gare di oggi non credo che ci fosse il tempo materiale per farla). Oltre al fatto che su duecento e passa ragazzi e ragazze che hanno gareggiato Stefan è stato l'unico a spatellarsi male in quel punto (mi sembravano molto più insidiose le curve quando si andava ad effettuare l'inversione di marcia, tanto che pure Tarling lì ha fatto un pelo niente male alla transenna).Brogno ha scritto: ↑mercoledì 20 settembre 2023, 20:33Io non ci trovo molto di strano. Semplicemente le transenne ad un certo punto entrano dentro la sede stradale ed e' una pazzia, soprattutto in una crono dove e' piuttosto normale che per alcuni tratti i corridori per spingere a tutta siano a testa bassa. Tra l'altro nessuna segnalazione o che. Kung pollo ma organizzazione colpevole.
Nella prova in linea non mi pare, sicuramente ce l'hanno nelle cronometro (come ai Mondiali, del resto)galliano ha scritto: ↑mercoledì 20 settembre 2023, 21:32 D'accordo con Abruzzese, non si può pretendere che gli organizzatori prevedano l'imprevedibile.
Nel ciclismo su strada bisogna guardare la strada e comunque c'è anche un'ammiraglia al seguito per segnalare restringimenti.
Hanno la radiolina agli europei?
D'accordo anche io. Le immagini sono chiare: non si è reso conto del restringimento finchè non si è ritovato a 3 metri dalla transenna che ha poi colpito. Ad un certo punto sembra quasi che ha puntato dritto sulla transenna. E' evidente che non stava guardando la strada. Va bene che la crono è una prova particolare, ma è inconcepibile che non si guardi dove si mette la ruota.galliano ha scritto: ↑mercoledì 20 settembre 2023, 21:32 D'accordo con Abruzzese, non si può pretendere che gli organizzatori prevedano l'imprevedibile.
Nel ciclismo su strada bisogna guardare la strada e comunque c'è anche un'ammiraglia al seguito per segnalare restringimenti.
Hanno la radiolina agli europei?
Concordo, tra l'altro anche senza nessun striscione erano ancora meno "visibili", poi non ho capito perche hanno dovuto fare quella rientranza sulla sede stradale. Ma nelle crono degli europei hanno le radioline? Se si anche chi parlava la radiolina potrebbe aver commesso una leggerezza..nelle crono di solito gli viene comunicato ogni ostacolo, buca, curva via radio con anticipoBrogno ha scritto: ↑mercoledì 20 settembre 2023, 20:33Io non ci trovo molto di strano. Semplicemente le transenne ad un certo punto entrano dentro la sede stradale ed e' una pazzia, soprattutto in una crono dove e' piuttosto normale che per alcuni tratti i corridori per spingere a tutta siano a testa bassa. Tra l'altro nessuna segnalazione o che. Kung pollo ma organizzazione colpevole.
Quella rientranza era semplicemente dovuta al fatto che il percorso della crono svoltava a destra e le transenne accompagnavano la svolta.Fiammingo ha scritto: ↑mercoledì 20 settembre 2023, 22:15Concordo, tra l'altro anche senza nessun striscione erano ancora meno "visibili", poi non ho capito perche hanno dovuto fare quella rientranza sulla sede stradale. Ma nelle crono degli europei hanno le radioline? Se si anche chi parlava la radiolina potrebbe aver commesso una leggerezza..nelle crono di solito gli viene comunicato ogni ostacolo, buca, curva via radio con anticipoBrogno ha scritto: ↑mercoledì 20 settembre 2023, 20:33Io non ci trovo molto di strano. Semplicemente le transenne ad un certo punto entrano dentro la sede stradale ed e' una pazzia, soprattutto in una crono dove e' piuttosto normale che per alcuni tratti i corridori per spingere a tutta siano a testa bassa. Tra l'altro nessuna segnalazione o che. Kung pollo ma organizzazione colpevole.
Io al di là di questo mi domando una cosa: possibile che si debba arrivare sempre e costantemente al limite, andando sempre a sfidare il rischio quando si potrebbe affrontare certe situazioni con un po' più d'accortezza? Io capisco benissimo che c'è la trance agonistica e che siamo anche spesso al cospetto di funamboli che con la bici fanno cose pazzesche e impensabili per noi comuni mortali, però mi viene da ripensare anche a quella tremenda caduta di Van Aert al Tour del 2019 che avrebbe potuto costargli la carriera. Insomma, magari per abitudine si è portati a cercare il "pelo" della transenna ma in certe occasioni meglio sacrificare qualche decimo di secondo in più ma salvare la pellaccia.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑mercoledì 20 settembre 2023, 22:15D'accordo anche io. Le immagini sono chiare: non si è reso conto del restringimento finchè non si è ritovato a 3 metri dalla transenna che ha poi colpito. Ad un certo punto sembra quasi che ha puntato dritto sulla transenna. E' evidente che non stava guardando la strada. Va bene che la crono è una prova particolare, ma è inconcepibile che non si guardi dove si mette la ruota.galliano ha scritto: ↑mercoledì 20 settembre 2023, 21:32 D'accordo con Abruzzese, non si può pretendere che gli organizzatori prevedano l'imprevedibile.
Nel ciclismo su strada bisogna guardare la strada e comunque c'è anche un'ammiraglia al seguito per segnalare restringimenti.
Hanno la radiolina agli europei?
Mi spiace se s'è fatto male, ma deve stare più attento. Certe distrazioni a 50 all'ora possono costare caro.
In corse in linea non ha mai combinato nulla neanche tra gli juniores.Abruzzese ha scritto: ↑mercoledì 20 settembre 2023, 18:14Mi auguro solo che laggiù non riprendano a mettersi strane idee in testa. Può essere un cronoman fenomenale, dire la sua anche su pista se vorrà, forse combinare qualcosa al Nord. Oltre questo però basta, anche perché il prescelto ce l'avrebbero già per fare certi esperimenti: Leo Hayter.
Appunto. Per ora la cosa che sappiamo per certa è che potrebbe occupare, almeno per un decennio buono, podi e top 10 a mondiali ed europei a cronometro (chiaramente su percorsi che ne esaltino la potenza. Già con un percorso vallonato la sua resa è ancora tutta da vedere, anche perché il finale di Stirling con 800 metri di salita, seppur impegnativa, non è del tutto attendibile per giudicare). Tutto il resto è da vedere ma francamente l'unica cosa in cui gli auguro di accostarsi a Wiggins o Thomas è a loro due nel periodo in cui erano esclusivamente eccellenti inseguitori/cronomen.frcre ha scritto: ↑venerdì 22 settembre 2023, 2:05In corse in linea non ha mai combinato nulla neanche tra gli juniores.Abruzzese ha scritto: ↑mercoledì 20 settembre 2023, 18:14Mi auguro solo che laggiù non riprendano a mettersi strane idee in testa. Può essere un cronoman fenomenale, dire la sua anche su pista se vorrà, forse combinare qualcosa al Nord. Oltre questo però basta, anche perché il prescelto ce l'avrebbero già per fare certi esperimenti: Leo Hayter.
Nelle tappe con salite a parte una discreta prestazione sul Jebel jais, ha collezionato solo ritiri.
Anche nelle classiche solo ritiri e fuori tempo massimo alla roubaix.
Ha 19 anni e tutti i margini per crescere, ma il curriculum fin'ora non é da uno da trasformare in uomo da GT.
Per la roubaix ha il motore e la stazza, ma é tutto da vedere
In un cronoprologo di 7km, con salita vera di 3,5km al 9% ha fatto 19 esimo a 40 secondi dal primo al tour of norway.Abruzzese ha scritto: ↑venerdì 22 settembre 2023, 4:24Appunto. Per ora la cosa che sappiamo per certa è che potrebbe occupare, almeno per un decennio buono, podi e top 10 a mondiali ed europei a cronometro (chiaramente su percorsi che ne esaltino la potenza. Già con un percorso vallonato la sua resa è ancora tutta da vedere, anche perché il finale di Stirling con 800 metri di salita, seppur impegnativa, non è del tutto attendibile per giudicare). Tutto il resto è da vedere ma francamente l'unica cosa in cui gli auguro di accostarsi a Wiggins o Thomas è a loro due nel periodo in cui erano esclusivamente eccellenti inseguitori/cronomen.frcre ha scritto: ↑venerdì 22 settembre 2023, 2:05In corse in linea non ha mai combinato nulla neanche tra gli juniores.Abruzzese ha scritto: ↑mercoledì 20 settembre 2023, 18:14
Mi auguro solo che laggiù non riprendano a mettersi strane idee in testa. Può essere un cronoman fenomenale, dire la sua anche su pista se vorrà, forse combinare qualcosa al Nord. Oltre questo però basta, anche perché il prescelto ce l'avrebbero già per fare certi esperimenti: Leo Hayter.
Nelle tappe con salite a parte una discreta prestazione sul Jebel jais, ha collezionato solo ritiri.
Anche nelle classiche solo ritiri e fuori tempo massimo alla roubaix.
Ha 19 anni e tutti i margini per crescere, ma il curriculum fin'ora non é da uno da trasformare in uomo da GT.
Per la roubaix ha il motore e la stazza, ma é tutto da vedere
I veri pazzi sono quelli che gliel'hanno permesso. Il ciclismo è ancora molto indietro nel gestire le concussion e ancora oggi continua a sottovalutare i colpi alla testa. Se ti rompi il casco così è abbastanza chiaro che hai preso una discreta botta alla testa e già solo precauzionalmente vai fermato per sospetto trauma cranico, aggiungiamo poi la perdita di sangue...
Sì, certamente, mi sono espresso male.Rhaegar ha scritto: ↑venerdì 22 settembre 2023, 9:50
I veri pazzi sono quelli che gliel'hanno permesso. Il ciclismo è ancora molto indietro nel gestire le concussion e ancora oggi continua a sottovalutare i colpi alla testa. Se ti rompi il casco così è abbastanza chiaro che hai preso una discreta botta alla testa e già solo precauzionalmente vai fermato per sospetto trauma cranico, aggiungiamo poi la perdita di sangue...
Qui non è questione dei ciclisti eroi che non si arrendono mai o di volontà del ciclista a proseguire. Anzi è normale che la vittima stessa sia la prima a sottovalutare cosa si è fatta fra trance agonistica, adrenalina a mille e volontà di non arrendersi. Tuttavia l'UCI è ora che metta delle regole, la salute viene sempre prima di tutto. In certi casi un ciclista non deve tornare in sella, Kung ieri non doveva ripartire.
L'UCI ha già delle regole in tal senso e infatti ha chiesto spiegazioni alla Federazione Svizzera per quanto successo con la ripartenza di Kung:Rhaegar ha scritto: ↑venerdì 22 settembre 2023, 9:50I veri pazzi sono quelli che gliel'hanno permesso. Il ciclismo è ancora molto indietro nel gestire le concussion e ancora oggi continua a sottovalutare i colpi alla testa. Se ti rompi il casco così è abbastanza chiaro che hai preso una discreta botta alla testa e già solo precauzionalmente vai fermato per sospetto trauma cranico, aggiungiamo poi la perdita di sangue...
Qui non è questione dei ciclisti eroi che non si arrendono mai o di volontà del ciclista a proseguire. Anzi è normale che la vittima stessa sia la prima a sottovalutare cosa si è fatta fra trance agonistica, adrenalina a mille e volontà di non arrendersi. Tuttavia l'UCI è ora che metta delle regole, la salute viene sempre prima di tutto. In certi casi un ciclista non deve tornare in sella, Kung ieri non doveva ripartire.
Dall'articolo mi sembra comunque che ci sia la regola ma il suo rispetto è molto vago... Chiedere alla federazione svizzera se l'ha rispettata è come chiedere a un ladro mentre carica il furgone con la refurtiva "ma stai rubando?"pietro ha scritto: ↑venerdì 22 settembre 2023, 11:21L'UCI ha già delle regole in tal senso e infatti ha chiesto spiegazioni alla Federazione Svizzera per quanto successo con la ripartenza di Kung:Rhaegar ha scritto: ↑venerdì 22 settembre 2023, 9:50I veri pazzi sono quelli che gliel'hanno permesso. Il ciclismo è ancora molto indietro nel gestire le concussion e ancora oggi continua a sottovalutare i colpi alla testa. Se ti rompi il casco così è abbastanza chiaro che hai preso una discreta botta alla testa e già solo precauzionalmente vai fermato per sospetto trauma cranico, aggiungiamo poi la perdita di sangue...
Qui non è questione dei ciclisti eroi che non si arrendono mai o di volontà del ciclista a proseguire. Anzi è normale che la vittima stessa sia la prima a sottovalutare cosa si è fatta fra trance agonistica, adrenalina a mille e volontà di non arrendersi. Tuttavia l'UCI è ora che metta delle regole, la salute viene sempre prima di tutto. In certi casi un ciclista non deve tornare in sella, Kung ieri non doveva ripartire.
https://www.cicloweb.it/news/1585356835 ... piegazioni