Tour de Berghem ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 9:12
Questo thread si sarebbe potuto intitolare anche: <<I misteriosi motivi per i quali Bettini non è riuscito ad entrare nel cuore degli italiani>>
E tutto questo nonostante Bettini sia stato probabilmente non il ciclista, ma probabilmente uno degli SPORTIVI italiani più forti degli anni 2000.
Come già hanno detto molti la ragione è solo una: Madonna di Campiglio.
Non fosse successo nulla quel giorno può essere che la carriera di Pantani sarebbe continuata ad alti livelli ancora per alcuni anni e sarebbe stata il naturale traino dell'attenzione su nuovi campioni di successo da tifare con spirito nazional-popolare: ecco che probabilmente l'attenzione sui Bettini, Nibali e soci sarebbe stata molto ma molto più alta.
Se MdC fosse stata un caso isolato avremmo potuto chiuderla come la follia di uno sconsiderato che ha gettato alle ortiche un'enorme popolarità.
Ma praticamente dal 99 per 3-4 edizioni il Giro è stato toccato più o meno direttamente da casi di doping riguardanti i big.
Poi si è chiusa l'era Armstrong, a sua volta spogliato di qualsiasi alloro proprio mentre Nibali stava esplodendo, e anche il TdF ha avuto 3-4 edizioni complicate.
Con OP si è pensionata (o fortemente ridimensionata) la generazione che era ai vertici del ciclismo in quel momento.
Tra i corridori superstiti qualcuno è stato comunque travolto a scoppio ritardato.
Secondo me poi la popolarità del ciclismo sarebbe stata comunque in discesa (sport già poco compatibile con la tv, che comunque è già roba da pubblico anziano), ma stanti le premesse è quasi sorprendente che il ciclismo abbia qualche visibilità.
Sull'antipatia non credo c'entri l'invidia di matrice pentastellata o il leghismo.
Nibali non è un mostro di simpatia, inoltre essendo rimasto a lungo il faro unico del ciclismo italico è stato descritto in modo un po' enfatico nelle cronache, che spesso hanno incentrato il racconto attorno alla possibilità (che effettivamente non era sempre così concreta - anche se spesso sì, perché alla fine ha vinto o comunque ben figurato in corse anche molto diverse tra loro - peraltro in un momento storico in cui c'era più specializzazione) che potesse vincere.
E quindi qualche appassionato da forum, spesso con atteggiamento un po' nerd, tendeva a puntualizzare, a dire che Nibali nel campo specifico era meno forte di... , che nella corsa tale era andato piano, raggiungendo vette un po' grottesche da bastiancontrario. Detto onestamente, tra le (poche) persone che seguivano occasionalmente un Giro d'Italia, ho sempre trovato che Nibali fosse a un certo punto quasi l'unico ciclista conosciuto e quindi seguito e tiepidamente supportato, senza particolari attenzioni alla provenienza geografica, alla simpatia e ad altri retroscena particolari.
Fosse stato più popolare a un certo punto avrebbe attirato simpatie ma anche antipatie anche nel pubblico generalista (come può essere accaduto, in un ambito comunque di nicchia, a una Federica Pellegrini**)
** per non tornare a Tomba e al confronto con Thoeni. Si sa che Tomba negli anni in cui non ha vinto la Coppa generale bazzicava in posizioni di rincalzo, usciva dal primo gruppo, veniva regolarmente bastonato da Tescari, Ladstaetter e Senigagliesi.