Mauro Gazzarrini, detto Ben, è morto, una delle migliori persone che abbia conosciuto; l'aveva incontrato per la prima volta alle corse dei cavalli, che ho frequentato per anni; ma anche quando non ci vedevamo lì, spesso passava da me per parlare del più e del meno, sempre con garbo e partecipazione, ma soprattutto con buon umore: sapeva vedere il lato positivo di ogni cosa e il soprannome "Ben" benché non fosse dovuto al "bene" che irradiava, ma all'attore italo-americano Gazzarra, poteva stargli addosso anche nell'altro senso, non sarebbe stata affatto un'associazione spuria. Alcuni di voi, che leggono questa mia lo hanno conosciuto e potranno confermare, mentre davvero, credo proprio che nessuno potrebbe smentire. Mauro (Ben) non l'ò mai visto alterato, sempre allegro invece e mi dicono che anche negli ultimi giorni sarebbe volentieri venuto a Firenze per un desinare o cena al Brindellone, ristorante che gli avevo/ano magnificato.

Non so di preciso la causa della morte, qualcuno ce lo dirà in futuro, ma credo sia stato un fatto non aspettato, per lui meglio, anche se non così per i famigliari, a cui voglio partecipare il mio dolore.
Concludo con alcune parole a mo' di epitaffio:
" Il fato viola spesso le regole che gli uomini sono tenuti a rispettare e ci appare ingiusto, se non, addirittura, criminale, ma così è la vita e non vale leggere libri sul libri, il nostro breve destino in una terra ventosa, arida e sotto un inspiegabile cielo, è questo ed è una facile profezia che non teme di essere smentita!"

Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
