Pavel Tonkov
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Pavel Tonkov
Visto che siamo in periodo di aprire thread su corridori del passato ne apro uno sul russo, uno dei primi corridori che ho tifato (sono dell '86 e ho iniziato a seguire il Giro con costanza proprio dal suo Giro '96).
Io non ho mai capito come mai un corridore cosi forte, in grado di impensierire uno dei migliori Pantani al Giro '98 abbia ottenuto cosi pochi risultati in rapporto al suo talento, tra l'altro considerando che correva in quella che potremmo definire la Visma dell'epoca, la Mapei.
Era una questione mentale ? O comunque di vita non da corridore ?
Chi ne sa di più ?
Io non ho mai capito come mai un corridore cosi forte, in grado di impensierire uno dei migliori Pantani al Giro '98 abbia ottenuto cosi pochi risultati in rapporto al suo talento, tra l'altro considerando che correva in quella che potremmo definire la Visma dell'epoca, la Mapei.
Era una questione mentale ? O comunque di vita non da corridore ?
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Re: Pavel Tonkov
Perchè non si è mai distinto al Tour (cit. Il Tour è il Tour )Tour de Berghem ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 9:28 Visto che siamo in periodo di aprire thread su corridori del passato ne apro uno sul russo, uno dei primi corridori che ho tifato (sono dell '86 e ho iniziato a seguire il Giro con costanza proprio dal suo Giro '96).
Io non ho mai capito come mai un corridore cosi forte, in grado di impensierire uno dei migliori Pantani al Giro '98 abbia ottenuto cosi pochi risultati in rapporto al suo talento, tra l'altro considerando che correva in quella che potremmo definire la Visma dell'epoca, la Mapei.
Era una questione mentale ? O comunque di vita non da corridore ?
Chi ne sa di più ?
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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- barrylyndon
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Re: Pavel Tonkov
Che io ricordi Tonkov e' stato l'unico corridore a battere il Pantani DOC(annate 1998/99), in un arrivo in salita..a Pampeago..
ed il giorno dopo gli ha resistito per per 12 km, piu' o meno, prima di cedere, a Montecampione...
ed il giorno dopo gli ha resistito per per 12 km, piu' o meno, prima di cedere, a Montecampione...
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Pavel Tonkov
Queste considerazioni sono giuste, a me stava simpatico, però l'ho sempre visto come un corridore molto forte, un granfondista da GT ma senza quella punta di classe per essere un grandissimo.barrylyndon ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 9:43 Che io ricordi Tonkov e' stato l'unico corridore a battere il Pantani DOC(annate 1998/99), in un arrivo in salita..a Pampeago..
ed il giorno dopo gli ha resistito per per 12 km, piu' o meno, prima di cedere, a Montecampione...
Diciamo che è un tipico esponente del ciclismo italiano pre-World Tour, molto forte ma concentrato quasi esclusivamente sul calendario nazionale, quando in Italia c'erano 16 squadre pro.
Oggi si parlerebbe quasi di provincialismo, ma avercene di squadre e corridori così...
Re: Pavel Tonkov
Non mi era simpatico, però tanto di cappello, un signor corridore. A Montecampione, a 3 km dall'arrivo era tanto appiccicato al Pirata da far perdere ormai ogni speranza agli uomini di poca o nulla fede come me.
Una volta, se non ricordo male, ha fatto pure un gestaccio dopo aver vinto una tappa al Giro
P.S. Non ricordavo male: https://www.eurosport.it/ciclismo/giro- ... tory.shtml
https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/ ... 32faa.html
Una volta, se non ricordo male, ha fatto pure un gestaccio dopo aver vinto una tappa al Giro
P.S. Non ricordavo male: https://www.eurosport.it/ciclismo/giro- ... tory.shtml
https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/ ... 32faa.html
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Re: Pavel Tonkov
Il fatto è che tra tutte le squadre italiane correva in quella decisamente più internazionale (la Mapei era di fatto italo-belga). All'estero quando si è impegnato ha dimostrato di valere: Romandia, Svizzera, tappe e podio alla Vuelta.Theakston ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 10:11Queste considerazioni sono giuste, a me stava simpatico, però l'ho sempre visto come un corridore molto forte, un granfondista da GT ma senza quella punta di classe per essere un grandissimo.barrylyndon ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 9:43 Che io ricordi Tonkov e' stato l'unico corridore a battere il Pantani DOC(annate 1998/99), in un arrivo in salita..a Pampeago..
ed il giorno dopo gli ha resistito per per 12 km, piu' o meno, prima di cedere, a Montecampione...
Diciamo che è un tipico esponente del ciclismo italiano pre-World Tour, molto forte ma concentrato quasi esclusivamente sul calendario nazionale, quando in Italia c'erano 16 squadre pro.
Oggi si parlerebbe quasi di provincialismo, ma avercene di squadre e corridori così...
Tra l'altro la squadra in cui ha corso nei suoi anni migliori, ovvero la Mapei, a parte lui e Olano non mi sembra avesse altri uomini da classifica nei GT (era una squadra molto focalizzata sulle gare di un giorno, come d'altronde la sua figlioccia Quick Step che ne è stata la naturale prosecuzione). Forse è questa la ragione ?
Forse se avesse corso gli anni migliori in qualche altro squadrone ma con il focus sui GT (es. Banesto) avrebbe fatto un'altra carriera. Ha cambiato sul finire di carriera andando in Lampre e Vini Caldirola ma forse ormai era tardi, e si trattava di squadre sicuramente di livello più basso, seppure allora buone squadre.
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Re: Pavel Tonkov
Un grandissimo, forse atleticamente più simile al Diablo che a Pantani.
Se ho detto una stupidaggine mi corriggerete.
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Re: Pavel Tonkov
Probabilmente IL corridore(perlomeno da GT) più sottovalutato di quel decennio assieme a Zulle. Questo in salita volava e a cronometro si difendeva più che egregiamente. Quando leggo in giro che nel 98 a Pampeago batté in volata un Pantani non brillante scuoto idealmente(e non) la testa, quel giorno non fu Pantani ad essere poco brillante ma era il russo ad andare fortissimo e si ebbe conferma di tutto ciò il giorno dopo sulla salita di Montecampione dove riuscì a resistere per una mezz'oretta abbondante ai continui cambi di ritmo del Pirata. Quella scalata a Montecampione per come fu interpretata dall'inizio(già sulle prime rampe gli uomini Mercatone frustarono il gruppo) alla fine resta una delle più veloci mai percorse in una gara ciclistica. Pensiamo che il miglior Guerini di sempre arrivò a quasi 3'30 da Pantani accusando un distacco di oltre 2 minuti solo negli ultimi 5 chilometri, il duo Clavero-Secchiari quarto e quinto arrivarono a oltre 4 minuti.
Quel Giro Tonkov lo perse chiaramente nella tappa di Selva di Val Gardena dove nonostante fosse stato lui il primo ad attaccare non riuscì a tenere sulla Marmolada le ruote di un Pantani in modalità risparmio energetico(intendo dire che lo scalatore di Cesenatico affrontò quelle rampe durissime senza strafare), quindi nel proseguo della tappa rimase nella cosiddetta terra di nessuno arrivando a oltre 2 minuti dal duo Guerini-Pantani, quando con la condizione manifestata i due giorni successivi(ma anche a Piancavallo) dubito che quel giorno sulla Marmolada avrebbe perso le ruote giuste.
Comunque come già detto in salita era veramente forte, la riprova la si ebbe oltre che nel Giro del 96 da lui vinto(ma anche in quello del 97 visto che prima dello schiaffo di Cervinia tra crono di San Marino e arrivo sul Terminillo diede dimostrazioni di forza stile Zulle dell'edizione dopo) anche nella Vuelta 97 dove, pur essendo fuori classifica, su alcuni arrivi in salita(tipo Covadonga) si prese beffa dei vari Zulle, Jimenez, Escartin, Jalabert, Zaina e Dufaux. Molto bella fu anche la sfida in salita tra lui e Zulle al Giro di Svizzera del 95 conquistato proprio dal russo. Altra nota di merito la sua scalata sull'Angliru nella Vuelta del 99 dove senza noncuranza del pericolo essendo la prima volta per tutti su quella salita, attaccò a inizio ascesa e per raggiungerlo e poi batterlo allo "sprint" servì che un Jimenez negli ultimi durissimi chilometri sfoggiasse i panni del "Dio" della salita(oltre a delle moto "truffaldine"). Quel giorno lui ed El Chava diedero distacchi importanti a tutto il resto del gruppo a riprova dell'eccellente scalata del russo Mapei nonostante delle condizioni climatiche avverse. E vedere salire il russo su quelle rampe arcigne con tratti che sfiorano il 24% seduto con la solita compostezza che lo contraddistingueva fu davvero un qualcosa di assurdo.
Per quanto riguarda la questione Tour e il non essere mai riuscito ad essere un protagonista nella corsa francese, beh in primis bisogna dire che i suoi anni migliori(1996, 1997 e 1998) li concentrò sul Giro rinunciando al Tour, e quando nel 99 provò a invertire la programmazione(rinunciare al Giro a discapito del Tour) aveva già imboccato la parabola declinante(e se non sbaglio in quella stagione specifica accusò anche un problema ad un ginocchio), infatti anche al "suo" Giro nel 2000 pur chiudendo in top five aveva già perso parecchio smalto non essendo mai capace d'infastidire realmente il trio Casagrande-Simoni-Garzelli in montagna. Ma soprattutto si dice che soffrisse molto il caldo francese del mese di luglio.
Quel Giro Tonkov lo perse chiaramente nella tappa di Selva di Val Gardena dove nonostante fosse stato lui il primo ad attaccare non riuscì a tenere sulla Marmolada le ruote di un Pantani in modalità risparmio energetico(intendo dire che lo scalatore di Cesenatico affrontò quelle rampe durissime senza strafare), quindi nel proseguo della tappa rimase nella cosiddetta terra di nessuno arrivando a oltre 2 minuti dal duo Guerini-Pantani, quando con la condizione manifestata i due giorni successivi(ma anche a Piancavallo) dubito che quel giorno sulla Marmolada avrebbe perso le ruote giuste.
Comunque come già detto in salita era veramente forte, la riprova la si ebbe oltre che nel Giro del 96 da lui vinto(ma anche in quello del 97 visto che prima dello schiaffo di Cervinia tra crono di San Marino e arrivo sul Terminillo diede dimostrazioni di forza stile Zulle dell'edizione dopo) anche nella Vuelta 97 dove, pur essendo fuori classifica, su alcuni arrivi in salita(tipo Covadonga) si prese beffa dei vari Zulle, Jimenez, Escartin, Jalabert, Zaina e Dufaux. Molto bella fu anche la sfida in salita tra lui e Zulle al Giro di Svizzera del 95 conquistato proprio dal russo. Altra nota di merito la sua scalata sull'Angliru nella Vuelta del 99 dove senza noncuranza del pericolo essendo la prima volta per tutti su quella salita, attaccò a inizio ascesa e per raggiungerlo e poi batterlo allo "sprint" servì che un Jimenez negli ultimi durissimi chilometri sfoggiasse i panni del "Dio" della salita(oltre a delle moto "truffaldine"). Quel giorno lui ed El Chava diedero distacchi importanti a tutto il resto del gruppo a riprova dell'eccellente scalata del russo Mapei nonostante delle condizioni climatiche avverse. E vedere salire il russo su quelle rampe arcigne con tratti che sfiorano il 24% seduto con la solita compostezza che lo contraddistingueva fu davvero un qualcosa di assurdo.
Per quanto riguarda la questione Tour e il non essere mai riuscito ad essere un protagonista nella corsa francese, beh in primis bisogna dire che i suoi anni migliori(1996, 1997 e 1998) li concentrò sul Giro rinunciando al Tour, e quando nel 99 provò a invertire la programmazione(rinunciare al Giro a discapito del Tour) aveva già imboccato la parabola declinante(e se non sbaglio in quella stagione specifica accusò anche un problema ad un ginocchio), infatti anche al "suo" Giro nel 2000 pur chiudendo in top five aveva già perso parecchio smalto non essendo mai capace d'infastidire realmente il trio Casagrande-Simoni-Garzelli in montagna. Ma soprattutto si dice che soffrisse molto il caldo francese del mese di luglio.
Re: Pavel Tonkov
Sì, la mapei era una squadrone per le classiche ma nei grandi giri, pur se forte e con nomi di primo piano, era lontana dalla jumbo attuale o dalla sky di qualche anno fa.Tour de Berghem ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 10:31Il fatto è che tra tutte le squadre italiane correva in quella decisamente più internazionale (la Mapei era di fatto italo-belga). All'estero quando si è impegnato ha dimostrato di valere: Romandia, Svizzera, tappe e podio alla Vuelta.Theakston ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 10:11Queste considerazioni sono giuste, a me stava simpatico, però l'ho sempre visto come un corridore molto forte, un granfondista da GT ma senza quella punta di classe per essere un grandissimo.barrylyndon ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 9:43 Che io ricordi Tonkov e' stato l'unico corridore a battere il Pantani DOC(annate 1998/99), in un arrivo in salita..a Pampeago..
ed il giorno dopo gli ha resistito per per 12 km, piu' o meno, prima di cedere, a Montecampione...
Diciamo che è un tipico esponente del ciclismo italiano pre-World Tour, molto forte ma concentrato quasi esclusivamente sul calendario nazionale, quando in Italia c'erano 16 squadre pro.
Oggi si parlerebbe quasi di provincialismo, ma avercene di squadre e corridori così...
Tra l'altro la squadra in cui ha corso nei suoi anni migliori, ovvero la Mapei, a parte lui e Olano non mi sembra avesse altri uomini da classifica nei GT (era una squadra molto focalizzata sulle gare di un giorno, come d'altronde la sua figlioccia Quick Step che ne è stata la naturale prosecuzione). Forse è questa la ragione ?
Forse se avesse corso gli anni migliori in qualche altro squadrone ma con il focus sui GT (es. Banesto) avrebbe fatto un'altra carriera. Ha cambiato sul finire di carriera andando in Lampre e Vini Caldirola ma forse ormai era tardi, e si trattava di squadre sicuramente di livello più basso, seppure allora buone squadre.
Tonkov un grandissimo, la sfida con Pantani a montecampione per me rimane uno dei momenti massimi del ciclismo contemporaneo.
Il russo ha corso in un periodo in cui il ciclismo italiano era predominante, le squadre avevano interesse a portarlo al giro, credo soprattutto per questo gli è mancato il grande risultato al tour.
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Re: Pavel Tonkov
La Marmolada la pativa sempre ,ebbe una crisetta pure nel 96.
Prima del Giro vinto era un piazzato ,solo al Giro però. Il Tour per lui fu sempre una corsa disastrosa . Non so se patisse il caldo ma pure nel 99, quando lo preparò bene ,si ritirò ,non ricordo se per incidente.
Anche la Vuelta non fu mai in lotta per la vittoria finale.
La sua carriera ad alti livelli fini dopo il 1999. Dopo fece piazzamenti al Giro ma non più a quei livelli
La sua carriera , anche se decisamente superiore ,ha avuto un canovaccio simile a quella del nostro Dietzen o a De Muynck. Non credo che essere in un altra squadra lo avrebbe aiutato.
Prima del Giro vinto era un piazzato ,solo al Giro però. Il Tour per lui fu sempre una corsa disastrosa . Non so se patisse il caldo ma pure nel 99, quando lo preparò bene ,si ritirò ,non ricordo se per incidente.
Anche la Vuelta non fu mai in lotta per la vittoria finale.
La sua carriera ad alti livelli fini dopo il 1999. Dopo fece piazzamenti al Giro ma non più a quei livelli
La sua carriera , anche se decisamente superiore ,ha avuto un canovaccio simile a quella del nostro Dietzen o a De Muynck. Non credo che essere in un altra squadra lo avrebbe aiutato.
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Re: Pavel Tonkov
Sulla Marmolada era sempre lui ad accendere la miccia, piu' o meno nello stesso punto, e scoppiava sempre piu' o meno nello stesso punto...in 3 occasioni...
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Pavel Tonkov
Tra l'altro ricordo che venne sopravanzato in classifica generale dal suo luogotenente Andrea Noé (anche se in quell'occasione era più corretto parlare di seconda punta) proprio nell'impegnativa cronometro del Sestriere del penultimo giorno, dove l'atleta milanese tirò fuori la miglior prova contro il tempo della carriera, battuto solamente da Jan Hruska che in quel Giro fu grandissimo protagonista delle cronometro (a Bibione perse solamente dal compagno di squadra Victor Hugo Peña, dopo aver indossato la prima maglia rosa per questione di centesimi nel prologo romano, beffando Paolo Savoldelli. Il ceco, quello stesso anno, ottenne anche un sorprendente secondo posto sull'Angliru, grazie ad una fuga da lontano, nel giorno del successo di Gilberto Simoni). Tonkov comunque quel giorno ebbe una prestazione molto al di sotto delle sue qualità, visto che nel 1997 ottenne una grande vittoria contro il tempo a San Marino e si difese alla grande anche nella cronometro di Trieste del 1998, dove chiuse al terzo posto.Pantani the best ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 13:26 infatti anche al "suo" Giro nel 2000 pur chiudendo in top five aveva già perso parecchio smalto non essendo mai capace d'infastidire realmente il trio Casagrande-Simoni-Garzelli in montagna. Ma soprattutto si dice che soffrisse molto il caldo francese del mese di luglio.
Comunque sia, nei suoi anni migliori, Pavel era un corridore molto coriaceo, capace di sputare sangue prima di mollare. Peraltro al tempo, se ben ricordo, fu uno dei pochissimi corridori dell'Est capaci di ottenere una carriera lusinghiera non limitata ad alcuni exploit concentrati in poche stagioni (esempio lampante il Berzin del 1994, soprattutto), dopo aver ottenuto ottimi risultati nelle categorie giovanili, visto che magari non tutti lo ricordano ma Tonkov fu campione del mondo juniores nel 1987 a Bergamo. Certamente anche il suo trasferirsi in Italia, proprio nella bergamasca, fin da ragazzo può aver influito su una determinata crescita sicuramente diversa rispetto a quella di certi suoi connazionali che divennero gli emblemi dello sfruttamento a livello giovanile, per poi arrivare al professionismo dove una cospicua parte del loro talento era stata già spesa.
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Re: Pavel Tonkov
Comunque gli ultimi 3km circa verso Montecampione penso che siano stati il momento apice di ciclismo(non solo italiano) degli ultimi 30 anni almeno.
C'erano tutte le componenti possibili per l'esaltazione collettiva.
Folla di persone in estasi.
Pantani che doveva necessariamente accumulare altro vantaggio per sperare di non subire il sorpasso nell'ultima cronometro, e viceversa a Tonkov in quell'ultima tappa di montagna gli bastava semplicemente limitarsi a tenere le ruote della maglia rosa consapevole prima del senno del poi che il ritardo in classifica era sufficiente per compiere il sorpasso. Quindi pathos a mille.
Duello finale a sugello di un Giro combattuto fin dal Capo Berta e pieno di stravolgimenti.
De Zan al suo meglio e Cassani in versione porta iella.
Ma soprattutto un Pantani che in quegli ultimi chilometri davvero scavò fino all'ultimo barlume di energia per accumulare più distacco possibile. A riprova di cosa fa la testa. Pantani dopo 5km indiavolati successivi al suo attacco avvenuto attorno ai -16 sembrava essere un po' sfiduciato manifestando un ritmo meno ossesso. Ma quando vide ai -2,5 che Tonkov perse qualche metro di colpo iniziò una serie di cambi di ritmo in sequenza rigorosamente tutti con le mani basse assolutamente magistrali. Per certi versi trovo delle analogie con Courchevel 2000, solo che a Montecampione pathos a parte il livello del duo Pantani-Tonkov fu decisamente più alto rispetto a quello tra Pantani-Armstrong di quell'arrivo specifico.
Quei minuti finali sono come una droga, devo rivederli spesso. Onore veramente a Tonkov di aver contribuito a rendere così epica quell'edizione.
C'erano tutte le componenti possibili per l'esaltazione collettiva.
Folla di persone in estasi.
Pantani che doveva necessariamente accumulare altro vantaggio per sperare di non subire il sorpasso nell'ultima cronometro, e viceversa a Tonkov in quell'ultima tappa di montagna gli bastava semplicemente limitarsi a tenere le ruote della maglia rosa consapevole prima del senno del poi che il ritardo in classifica era sufficiente per compiere il sorpasso. Quindi pathos a mille.
Duello finale a sugello di un Giro combattuto fin dal Capo Berta e pieno di stravolgimenti.
De Zan al suo meglio e Cassani in versione porta iella.
Ma soprattutto un Pantani che in quegli ultimi chilometri davvero scavò fino all'ultimo barlume di energia per accumulare più distacco possibile. A riprova di cosa fa la testa. Pantani dopo 5km indiavolati successivi al suo attacco avvenuto attorno ai -16 sembrava essere un po' sfiduciato manifestando un ritmo meno ossesso. Ma quando vide ai -2,5 che Tonkov perse qualche metro di colpo iniziò una serie di cambi di ritmo in sequenza rigorosamente tutti con le mani basse assolutamente magistrali. Per certi versi trovo delle analogie con Courchevel 2000, solo che a Montecampione pathos a parte il livello del duo Pantani-Tonkov fu decisamente più alto rispetto a quello tra Pantani-Armstrong di quell'arrivo specifico.
Quei minuti finali sono come una droga, devo rivederli spesso. Onore veramente a Tonkov di aver contribuito a rendere così epica quell'edizione.
Re: Pavel Tonkov
Scusa, però devo dirti che hai semplificato molto la carriera ciclistica di Tonkov, dimenticando alcuni pezzi importanti. Tonkov era uno dei migliori giovani dilettanti dell'Unione Sovietica a cavallo degli anni 80/90 (campione del mondo junior a Bergamo nel 1987). Dopo il dissolvimento dell'URSS Ernesto Colnago, fornitore di biciclette della federazione ciclistica sovietica, riuscì a portare una squadra di giovani russi alla Settimana Bergamasca del 1992 (la Russ-Baikal che si schiero al via pure della Vuelta e al Delfinato) tra cui Tonkov. Il buon Pavel trionfò in quella corsa e fu iscritto alla Vuelta che prendeva il via la settimana successiva. In Spagna non prese il via nel prologo, perché fu messo sotto contratto dalla Lampre-Colnago, nell'anno di esordio di Beppe Saronni come manager. Dopo l'esordio con la nuova maglia al Giro dell'Appennino, partecipò al Romandia, al Trentino e si schierò al via del primo Giro vinto da Indurain classificandosi al 7° posto e miglior giovane.Tour de Berghem ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 10:31Il fatto è che tra tutte le squadre italiane correva in quella decisamente più internazionale (la Mapei era di fatto italo-belga). All'estero quando si è impegnato ha dimostrato di valere: Romandia, Svizzera, tappe e podio alla Vuelta.Theakston ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 10:11Queste considerazioni sono giuste, a me stava simpatico, però l'ho sempre visto come un corridore molto forte, un granfondista da GT ma senza quella punta di classe per essere un grandissimo.barrylyndon ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 9:43 Che io ricordi Tonkov e' stato l'unico corridore a battere il Pantani DOC(annate 1998/99), in un arrivo in salita..a Pampeago..
ed il giorno dopo gli ha resistito per per 12 km, piu' o meno, prima di cedere, a Montecampione...
Diciamo che è un tipico esponente del ciclismo italiano pre-World Tour, molto forte ma concentrato quasi esclusivamente sul calendario nazionale, quando in Italia c'erano 16 squadre pro.
Oggi si parlerebbe quasi di provincialismo, ma avercene di squadre e corridori così...
Tra l'altro la squadra in cui ha corso nei suoi anni migliori, ovvero la Mapei, a parte lui e Olano non mi sembra avesse altri uomini da classifica nei GT (era una squadra molto focalizzata sulle gare di un giorno, come d'altronde la sua figlioccia Quick Step che ne è stata la naturale prosecuzione). Forse è questa la ragione ?
Forse se avesse corso gli anni migliori in qualche altro squadrone ma con il focus sui GT (es. Banesto) avrebbe fatto un'altra carriera. Ha cambiato sul finire di carriera andando in Lampre e Vini Caldirola ma forse ormai era tardi, e si trattava di squadre sicuramente di livello più basso, seppure allora buone squadre.
Il primo Giro lo vinse in maglia Panaria-Vinavil e nel 1997 la squadra fu assorbita dalla Mapei (proprietaria della Vinavil dal 1993 ed anch'essa su bici Colnago) con Beppe Saronni in qualità di General Manager (al posto del pensionando Waldemaro Bartolozzi). Quando nel 1999 Saronni uscì dalla Mapei per rifondare la Lampre, Tonkov preferì rimanere dov'era per altri due anni. Il "colpo finale" per la sua carriera fu il 2001 alla Mercury, squadra ambiziosa statunitense che non riuscì a schierarsi al via di nessun grande giro.
Per quanto riguarda il Tour, partecipò due volte in maglia Lampre (1994-1995) al termine di un filotto Giro-Midi Libre/Svizzera-Tour (arrivando spompato alla Grand Boucle).
Per quanto riguarda la Mapei, invece, la squadra era italianissima ed era consuetudine aggregarsi ad altri gruppi sportivi. Un po' di ripasso sugli "innesti e tagli" Mapei negli anni:
1993: la Mapei subentra, prima del Giro d'Italia, alla Eldor di Giovannetti
1994: si associa la squadra spagnola "Clas" che porta in dote, tra gli altri, Rominger, Olano ed Escartin
1995: si associa il gruppo "GB" di Lefevere, fino al 1994 con la MG di Ferretti, che porta in dote Musseuw
1997: viene assorbita la squadra italiana "Panaria-Vinavil" di Saronni che porta in dote, tra gli altri, Tonkov, Svorada, Faresin, Bramati e Camenzind; esce completamente il gruppo spagnolo (Rominger in Cofidis, Olano e Beltran in Banesto, ecc)
1999: esce il gruppo "Lampre" di Saronni con, tra gli altri, Ballerini, Camenzind e Svorada
2000: esce il gruppo "Domo" di Lefevere con, tra gli altri, Museeuw, Hoste, Merckx e Rodriguez
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Pavel Tonkov
Inoltre Mapei è stata una delle prime a creare la squadra satellite di giovani, dove fece passare Pozzato direttamente da junior.Slegar ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 20:07Scusa, però devo dirti che hai semplificato molto la carriera ciclistica di Tonkov, dimenticando alcuni pezzi importanti. Tonkov era uno dei migliori giovani dilettanti dell'Unione Sovietica a cavallo degli anni 80/90 (campione del mondo junior a Bergamo nel 1987). Dopo il dissolvimento dell'URSS Ernesto Colnago, fornitore di biciclette della federazione ciclistica sovietica, riuscì a portare una squadra di giovani russi alla Settimana Bergamasca del 1992 (la Russ-Baikal che si schiero al via pure della Vuelta e al Delfinato) tra cui Tonkov. Il buon Pavel trionfò in quella corsa e fu iscritto alla Vuelta che prendeva il via la settimana successiva. In Spagna non prese il via nel prologo, perché fu messo sotto contratto dalla Lampre-Colnago, nell'anno di esordio di Beppe Saronni come manager. Dopo l'esordio con la nuova maglia al Giro dell'Appennino, partecipò al Romandia, al Trentino e si schierò al via del primo Giro vinto da Indurain classificandosi al 7° posto e miglior giovane.Tour de Berghem ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 10:31Il fatto è che tra tutte le squadre italiane correva in quella decisamente più internazionale (la Mapei era di fatto italo-belga). All'estero quando si è impegnato ha dimostrato di valere: Romandia, Svizzera, tappe e podio alla Vuelta.Theakston ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 10:11
Queste considerazioni sono giuste, a me stava simpatico, però l'ho sempre visto come un corridore molto forte, un granfondista da GT ma senza quella punta di classe per essere un grandissimo.
Diciamo che è un tipico esponente del ciclismo italiano pre-World Tour, molto forte ma concentrato quasi esclusivamente sul calendario nazionale, quando in Italia c'erano 16 squadre pro.
Oggi si parlerebbe quasi di provincialismo, ma avercene di squadre e corridori così...
Tra l'altro la squadra in cui ha corso nei suoi anni migliori, ovvero la Mapei, a parte lui e Olano non mi sembra avesse altri uomini da classifica nei GT (era una squadra molto focalizzata sulle gare di un giorno, come d'altronde la sua figlioccia Quick Step che ne è stata la naturale prosecuzione). Forse è questa la ragione ?
Forse se avesse corso gli anni migliori in qualche altro squadrone ma con il focus sui GT (es. Banesto) avrebbe fatto un'altra carriera. Ha cambiato sul finire di carriera andando in Lampre e Vini Caldirola ma forse ormai era tardi, e si trattava di squadre sicuramente di livello più basso, seppure allora buone squadre.
Il primo Giro lo vinse in maglia Panaria-Vinavil e nel 1997 la squadra fu assorbita dalla Mapei (proprietaria della Vinavil dal 1993 ed anch'essa su bici Colnago) con Beppe Saronni in qualità di General Manager (al posto del pensionando Waldemaro Bartolozzi). Quando nel 1999 Saronni uscì dalla Mapei per rifondare la Lampre, Tonkov preferì rimanere dov'era per altri due anni. Il "colpo finale" per la sua carriera fu il 2001 alla Mercury, squadra ambiziosa statunitense che non riuscì a schierarsi al via di nessun grande giro.
Per quanto riguarda il Tour, partecipò due volte in maglia Lampre (1994-1995) al termine di un filotto Giro-Midi Libre/Svizzera-Tour (arrivando spompato alla Grand Boucle).
Per quanto riguarda la Mapei, invece, la squadra era italianissima ed era consuetudine aggregarsi ad altri gruppi sportivi. Un po' di ripasso sugli "innesti e tagli" Mapei negli anni:
1993: la Mapei subentra, prima del Giro d'Italia, alla Eldor di Giovannetti
1994: si associa la squadra spagnola "Clas" che porta in dote, tra gli altri, Rominger, Olano ed Escartin
1995: si associa il gruppo "GB" di Lefevere, fino al 1994 con la MG di Ferretti, che porta in dote Musseuw
1997: viene assorbita la squadra italiana "Panaria-Vinavil" di Saronni che porta in dote, tra gli altri, Tonkov, Svorada, Faresin, Bramati e Camenzind; esce completamente il gruppo spagnolo (Rominger in Cofidis, Olano e Beltran in Banesto, ecc)
1999: esce il gruppo "Lampre" di Saronni con, tra gli altri, Ballerini, Camenzind e Svorada
2000: esce il gruppo "Domo" di Lefevere con, tra gli altri, Museeuw, Hoste, Merckx e Rodriguez
Tornando a Pavel ancora qualche domanda: so che è nato a Izhevsk capitale della repubblica di Udmurtia, città dove fabbricavano i Kalashnikov.
Avete qualche sua foto in maglia Russ?
Perché quel gestaccio in occasione della sua ultima vittoria di tappa? Mi pare non sia mai stato un personaggio sopra le righe, mi spiace venga ricordato quasi più per quel gesto che per i successi...
Re: Pavel Tonkov
L'unica foto l'ho trovata su Twitter della Russ-Baikal alla Settimana Lombarda, però Tonkov è in maglia di leader:
Probabilmente il gesto dell'ombrello era stato dedicato a chi non credette più in lui (penso allla CCC-Polsat che lo licenziò dopo il Giro 2003)
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Pavel Tonkov
Se non ricordo male era una sorta di gesto verso chi aveva scritto che fosse un corridore finitoTheakston ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 9:45
Inoltre Mapei è stata una delle prime a creare la squadra satellite di giovani, dove fece passare Pozzato direttamente da junior.
Tornando a Pavel ancora qualche domanda: so che è nato a Izhevsk capitale della repubblica di Udmurtia, città dove fabbricavano i Kalashnikov.
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Re: Pavel Tonkov
Ricordi bene: https://www.eurosport.it/ciclismo/giro- ... tory.shtmlTour de Berghem ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 10:16Se non ricordo male era una sorta di gesto verso chi aveva scritto che fosse un corridore finitoTheakston ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 9:45
Inoltre Mapei è stata una delle prime a creare la squadra satellite di giovani, dove fece passare Pozzato direttamente da junior.
Tornando a Pavel ancora qualche domanda: so che è nato a Izhevsk capitale della repubblica di Udmurtia, città dove fabbricavano i Kalashnikov.
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Perché quel gestaccio in occasione della sua ultima vittoria di tappa? Mi pare non sia mai stato un personaggio sopra le righe, mi spiace venga ricordato quasi più per quel gesto che per i successi...
"Fa il gesto dell’ombrello Pavel Tonkov all’arrivo, lui che il mondo del ciclismo pareva aver dimenticato nell’estate del 2003, quando il russo era rimasto senza squadra, e dopo essersi operato per una doppia ernia al disco, in molti lo avevano bollato come corridore ormai finito."
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Re: Pavel Tonkov
Tonkov è anche quello che sul Mortirolo al Giro del 1996 incitò penso in modo sarcastico la folla togliendo le mani dal manubrio.
Re: Pavel Tonkov
Se non ricordo male pure io, in particolare ce l'aveva con Bulbarelli, che in diretta tv aveva espresso un concetto del tipo "corridore finito" e cose del genere.kraus ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 10:22Ricordi bene: https://www.eurosport.it/ciclismo/giro- ... tory.shtmlTour de Berghem ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 10:16Se non ricordo male era una sorta di gesto verso chi aveva scritto che fosse un corridore finitoTheakston ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 9:45
Inoltre Mapei è stata una delle prime a creare la squadra satellite di giovani, dove fece passare Pozzato direttamente da junior.
Tornando a Pavel ancora qualche domanda: so che è nato a Izhevsk capitale della repubblica di Udmurtia, città dove fabbricavano i Kalashnikov.
Avete qualche sua foto in maglia Russ?
Perché quel gestaccio in occasione della sua ultima vittoria di tappa? Mi pare non sia mai stato un personaggio sopra le righe, mi spiace venga ricordato quasi più per quel gesto che per i successi...
"Fa il gesto dell’ombrello Pavel Tonkov all’arrivo, lui che il mondo del ciclismo pareva aver dimenticato nell’estate del 2003, quando il russo era rimasto senza squadra, e dopo essersi operato per una doppia ernia al disco, in molti lo avevano bollato come corridore ormai finito."
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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Re: Pavel Tonkov
Tutti contro l'Aurone nazionale(intendo la parte padana ) visto che sempre in quell'annata specifica(2002) per lo stesso identico motivo Cipollini montò una polemica nell'intervista subito dopo la Sanremo che lui vinse togliendosi diversi sassolini nelle scarpe ai danni del telecronista. Evidentemente in quel periodo Bulbarelli etichettava finiti corridori a destra e manca(il tutto ovviamente mentre il suo feticcio Pellizotti cominciava la sua escalation tra i pro).Admin ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 7:37Se non ricordo male pure io, in particolare ce l'aveva con Bulbarelli, che in diretta tv aveva espresso un concetto del tipo "corridore finito" e cose del genere.kraus ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 10:22Ricordi bene: https://www.eurosport.it/ciclismo/giro- ... tory.shtmlTour de Berghem ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 10:16
Se non ricordo male era una sorta di gesto verso chi aveva scritto che fosse un corridore finito
"Fa il gesto dell’ombrello Pavel Tonkov all’arrivo, lui che il mondo del ciclismo pareva aver dimenticato nell’estate del 2003, quando il russo era rimasto senza squadra, e dopo essersi operato per una doppia ernia al disco, in molti lo avevano bollato come corridore ormai finito."
Re: Pavel Tonkov
Io avevo inteso quel gesto come richiesta di lasciare spazio al passaggio dei corridori...Pantani the best ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 11:55 Tonkov è anche quello che sul Mortirolo al Giro del 1996 incitò penso in modo sarcastico la folla togliendo le mani dal manubrio.
Mi sbaglierò ma non penso fosse un gesto polemico, in quel caso...
Re: Pavel Tonkov
Episodio simile con tchmil..Pantani the best ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 19:59Tutti contro l'Aurone nazionale(intendo la parte padana ) visto che sempre in quell'annata specifica(2002) per lo stesso identico motivo Cipollini montò una polemica nell'intervista subito dopo la Sanremo che lui vinse togliendosi diversi sassolini nelle scarpe ai danni del telecronista. Evidentemente in quel periodo Bulbarelli etichettava finiti corridori a destra e manca(il tutto ovviamente mentre il suo feticcio Pellizotti cominciava la sua escalation tra i pro).Admin ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 7:37Se non ricordo male pure io, in particolare ce l'aveva con Bulbarelli, che in diretta tv aveva espresso un concetto del tipo "corridore finito" e cose del genere.kraus ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 10:22
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Dopo la vittoria della Sanremo 99
Bulba gli dice la tua più grande vittoria della carriera
Lui gli risponde .. qualche anno fa ho vinto la roubaix
Passare da de zan a bulba..
Re: Pavel Tonkov
Quell'intervista passò alla storia, con tanto di passaggio su mai dire goal... Grande BulbarelliWinter ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 21:43Episodio simile con tchmil..Pantani the best ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 19:59Tutti contro l'Aurone nazionale(intendo la parte padana ) visto che sempre in quell'annata specifica(2002) per lo stesso identico motivo Cipollini montò una polemica nell'intervista subito dopo la Sanremo che lui vinse togliendosi diversi sassolini nelle scarpe ai danni del telecronista. Evidentemente in quel periodo Bulbarelli etichettava finiti corridori a destra e manca(il tutto ovviamente mentre il suo feticcio Pellizotti cominciava la sua escalation tra i pro).
Dopo la vittoria della Sanremo 99
Bulba gli dice la tua più grande vittoria della carriera
Lui gli risponde .. qualche anno fa ho vinto la roubaix
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Re: Pavel Tonkov
Questo non lo ricordavo, effettivamente ricordo soprattutto nel primo periodo, come tanti hanno già detto, commenti un po' irrispettosi di Bulbarelli a volte.Admin ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 7:37Se non ricordo male pure io, in particolare ce l'aveva con Bulbarelli, che in diretta tv aveva espresso un concetto del tipo "corridore finito" e cose del genere.kraus ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 10:22Ricordi bene: https://www.eurosport.it/ciclismo/giro- ... tory.shtmlTour de Berghem ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 10:16
Se non ricordo male era una sorta di gesto verso chi aveva scritto che fosse un corridore finito
"Fa il gesto dell’ombrello Pavel Tonkov all’arrivo, lui che il mondo del ciclismo pareva aver dimenticato nell’estate del 2003, quando il russo era rimasto senza squadra, e dopo essersi operato per una doppia ernia al disco, in molti lo avevano bollato come corridore ormai finito."
Esempio, quando un corridore scattava commenti tipo "ma dove vuole andare questo?" o robe simili.
PS:
che piacere rileggere finalmente questo nick
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Re: Pavel Tonkov
Mi unisco al piacere di rivedere questo Nick!Tour de Berghem ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2024, 9:27Questo non lo ricordavo, effettivamente ricordo soprattutto nel primo periodo, come tanti hanno già detto, commenti un po' irrispettosi di Bulbarelli a volte.Admin ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 7:37Se non ricordo male pure io, in particolare ce l'aveva con Bulbarelli, che in diretta tv aveva espresso un concetto del tipo "corridore finito" e cose del genere.kraus ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 10:22
Ricordi bene: https://www.eurosport.it/ciclismo/giro- ... tory.shtml
"Fa il gesto dell’ombrello Pavel Tonkov all’arrivo, lui che il mondo del ciclismo pareva aver dimenticato nell’estate del 2003, quando il russo era rimasto senza squadra, e dopo essersi operato per una doppia ernia al disco, in molti lo avevano bollato come corridore ormai finito."
Esempio, quando un corridore scattava commenti tipo "ma dove vuole andare questo?" o robe simili.
PS:
che piacere rileggere finalmente questo nick
Per quanto riguarda Bulbarelli, mai piaciuto a me.
A parte il fatto che per qualche anno (a dire il vero quasi una decina) la RAI lo dirottò su altri sport, con la conseguenza che non aveva la memoria storica per ricordare certi eventi e certi successi (come ad esempio la Roubaix di Tchmil), si caratterizzava per un modo un po' troppo ultrà di fare le telecronache.
Come detto da molti di voi, molte volte fu irrispettoso nei confronti di alcuni corridori che bollò come finiti, oppure come dici tu, con commenti sarcastici su ragazzi che tentavano la fuga.
Odioso nel Giro 2004, quando ogni 5 minuti esaltava a Cunego al grido di "mi sembra di rivedere Pantani", come il peggiore degli ultras.
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Re: Pavel Tonkov
Zuelle se lo tolse di ruota verso Lago Laceno, negli ultimi 500 metri del Colle Molella. Che non sono il 13% di Pampeago, ma che stanno sul 5/6 per cento, quindi sempre salita sonobarrylyndon ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 9:43 Che io ricordi Tonkov e' stato l'unico corridore a battere il Pantani DOC(annate 1998/99), in un arrivo in salita..a Pampeago..
ed il giorno dopo gli ha resistito per per 12 km, piu' o meno, prima di cedere, a Montecampione...
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Pavel Tonkov
Ricordo che odiava Cipollini , e gli diede del maleducato in diretta .
Quando Tchmil vinse la Sanremo lo intervistò dicendogli che quella era la vittoria della vita ,sentendosi rispondere :
Azz. dici , Ho vinto la Roubaix. Figura non bella .
Quando Tchmil vinse la Sanremo lo intervistò dicendogli che quella era la vittoria della vita ,sentendosi rispondere :
Azz. dici , Ho vinto la Roubaix. Figura non bella .
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Re: Pavel Tonkov
Certo...ma alla fine scoppio'....penso che l'avversario piu' coriaceo che incontro' Pantani in salita, purtroppo non e' piu' tra noi per confermarlo, sia stato Tonkov tra Pampeago e Montecampione..Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2024, 12:22Zuelle se lo tolse di ruota verso Lago Laceno, negli ultimi 500 metri del Colle Molella. Che non sono il 13% di Pampeago, ma che stanno sul 5/6 per cento, quindi sempre salita sonobarrylyndon ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 9:43 Che io ricordi Tonkov e' stato l'unico corridore a battere il Pantani DOC(annate 1998/99), in un arrivo in salita..a Pampeago..
ed il giorno dopo gli ha resistito per per 12 km, piu' o meno, prima di cedere, a Montecampione...
Al netto di Armstrong, ovvio.Ma parliamo del Pantani pre Madonna di Campiglio.
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
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Re: Pavel Tonkov
L'avversario più forte è stato Indurain e ci sono pochi dubbi su questo. Lo ha anche staccato due volte. Se parliamo di uno scontro diretto in cui la vittoria era contendibile, invece Tonkov è probabile primo candidato.barrylyndon ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2024, 12:52Certo...ma alla fine scoppio'....penso che l'avversario piu' coriaceo che incontro' Pantani in salita, purtroppo non e' piu' tra noi per confermarlo, sia stato Tonkov tra Pampeago e Montecampione..Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2024, 12:22Zuelle se lo tolse di ruota verso Lago Laceno, negli ultimi 500 metri del Colle Molella. Che non sono il 13% di Pampeago, ma che stanno sul 5/6 per cento, quindi sempre salita sonobarrylyndon ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 9:43 Che io ricordi Tonkov e' stato l'unico corridore a battere il Pantani DOC(annate 1998/99), in un arrivo in salita..a Pampeago..
ed il giorno dopo gli ha resistito per per 12 km, piu' o meno, prima di cedere, a Montecampione...
Al netto di Armstrong, ovvio.Ma parliamo del Pantani pre Madonna di Campiglio.
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Re: Pavel Tonkov
Pantani e Indurain se si esclude il Giro 94(dove comunque il Navarro non era al top) facevano corse su paralleli opposti. In realtà non c'è quasi mai stato un vero scontro in montagna tra i 2 proprio perché Indurain nei Tour 94 e 95 lo lasciava fare in salita avendo un grosso vantaggio in classifica da poter gestire. Se escludiamo Hautacam 94 dove in quel caso lo andò a riprendere in compagnia di Leblanc perché motivato dal crollo di Rominger, forse solo nella tappa di Mende 95 (quella vinta da Jalabert dopo una grande fuga) cercò di rispondere immediatamente all'attacco di Pantani(sempre motivato dal mettere distacco sul suo rivale principale, in quel caso un Zulle leggermente in difficoltà).PassistaScalatore ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2024, 12:59L'avversario più forte è stato Indurain e ci sono pochi dubbi su questo. Lo ha anche staccato due volte. Se parliamo di uno scontro diretto in cui la vittoria era contendibile, invece Tonkov è probabile primo candidato.barrylyndon ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2024, 12:52Certo...ma alla fine scoppio'....penso che l'avversario piu' coriaceo che incontro' Pantani in salita, purtroppo non e' piu' tra noi per confermarlo, sia stato Tonkov tra Pampeago e Montecampione..Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2024, 12:22
Zuelle se lo tolse di ruota verso Lago Laceno, negli ultimi 500 metri del Colle Molella. Che non sono il 13% di Pampeago, ma che stanno sul 5/6 per cento, quindi sempre salita sono
Al netto di Armstrong, ovvio.Ma parliamo del Pantani pre Madonna di Campiglio.
Per cui nella sostanza sono d'accordo quando dici che il suo avversario più forte è stato Indurain(anche se oltre al Tonkov del Giro 98 non sottovaluterei l'Ullrich del Tour 97), ma al tempo stesso quella sfida era più indiretta che diretta vista la condotta di gara di Indurain. Per dire sia Ullrich al Tour 97 che Armstrong in quello del 2000, pur avendo sempre un grosso vantaggio in classifica su Pantani da gestire a piacimento cercavano quando possibile di rispondere in prima persona ai suoi attacchi, quindi così facendo in salita ne uscivano fuori dei veri duelli, cosa che con Indurain non accadeva. Sull'Alpe d'Huez del Tour 1995 sarebbe stato avvincente vedere quel Pantani contro un Indurain(reduce dallo show di La Plagne) intenzionato a seguirlo, ma purtroppo questo come già detto non accadeva praticamente mai.
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Re: Pavel Tonkov
e gia' che ci siamo, mettiamo anche una delle sue famose cotte sulla Marmolada...con annessa la strana alleanza con Bugno sul Pordoi successivo..
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Pavel Tonkov
Infatti stava chiedendo strada e non per nulla un gesto sarcastico.lucks83 ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 21:20Io avevo inteso quel gesto come richiesta di lasciare spazio al passaggio dei corridori...Pantani the best ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 11:55 Tonkov è anche quello che sul Mortirolo al Giro del 1996 incitò penso in modo sarcastico la folla togliendo le mani dal manubrio.
Mi sbaglierò ma non penso fosse un gesto polemico, in quel caso...
Comunque Tonkov era veramente fortissimo,probabilmente un po' sfigato come probleemi fisici,ma in salita era veramente uno che se la giocava con il miglior Pantani,infatti come ha sempre sostenuto a Montecampione lui stava bene,infatti rispondeva benissimo a qualsiasi attacco,ma di colpo si accese la spia della benzina....crisi di fame,infatti perse 1 minuti in un km e mezzo.
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Re: Pavel Tonkov
Bisognerebbe aprire un topic su Roberto Heras. Un altro grandissimo scalatore che avrebbe potuto ottenere molto di più se non fosse stato Vueltacentrico.
Re: Pavel Tonkov
nino58 ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 9:34Perchè non si è mai distinto al Tour (cit. Il Tour è il Tour )Tour de Berghem ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 9:28 Visto che siamo in periodo di aprire thread su corridori del passato ne apro uno sul russo, uno dei primi corridori che ho tifato (sono dell '86 e ho iniziato a seguire il Giro con costanza proprio dal suo Giro '96).
Io non ho mai capito come mai un corridore cosi forte, in grado di impensierire uno dei migliori Pantani al Giro '98 abbia ottenuto cosi pochi risultati in rapporto al suo talento, tra l'altro considerando che correva in quella che potremmo definire la Visma dell'epoca, la Mapei.
Era una questione mentale ? O comunque di vita non da corridore ?
Chi ne sa di più ?
al tour non ci ha mai quasi messo piede.
Sarà un assolo di Evenelimitissssss?
Re: Pavel Tonkov
Concordo su tutto.PassistaScalatore ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2024, 12:59L'avversario più forte è stato Indurain e ci sono pochi dubbi su questo. Lo ha anche staccato due volte. Se parliamo di uno scontro diretto in cui la vittoria era contendibile, invece Tonkov è probabile primo candidato.barrylyndon ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2024, 12:52Certo...ma alla fine scoppio'....penso che l'avversario piu' coriaceo che incontro' Pantani in salita, purtroppo non e' piu' tra noi per confermarlo, sia stato Tonkov tra Pampeago e Montecampione..Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2024, 12:22
Zuelle se lo tolse di ruota verso Lago Laceno, negli ultimi 500 metri del Colle Molella. Che non sono il 13% di Pampeago, ma che stanno sul 5/6 per cento, quindi sempre salita sono
Al netto di Armstrong, ovvio.Ma parliamo del Pantani pre Madonna di Campiglio.
Sarà un assolo di Evenelimitissssss?
Re: Pavel Tonkov
Come Saronni (infatti la scuderia è la stessa)Covadonga ha scritto: ↑lunedì 15 gennaio 2024, 7:55nino58 ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 9:34Perchè non si è mai distinto al Tour (cit. Il Tour è il Tour )Tour de Berghem ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 9:28 Visto che siamo in periodo di aprire thread su corridori del passato ne apro uno sul russo, uno dei primi corridori che ho tifato (sono dell '86 e ho iniziato a seguire il Giro con costanza proprio dal suo Giro '96).
Io non ho mai capito come mai un corridore cosi forte, in grado di impensierire uno dei migliori Pantani al Giro '98 abbia ottenuto cosi pochi risultati in rapporto al suo talento, tra l'altro considerando che correva in quella che potremmo definire la Visma dell'epoca, la Mapei.
Era una questione mentale ? O comunque di vita non da corridore ?
Chi ne sa di più ?
al tour non ci ha mai quasi messo piede.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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