Short Arm ha scritto: ↑venerdì 23 febbraio 2024, 11:17
La risposta alla domanda "quale giocatore del Milan sarebbe titolare nell'Inter?" è turca e si chiama Hakan.

Per me il Milan è stata da sempre (ovvero da quando partivo da Empoli per andare a vedere i derby negli anni Sessanta) la squadra più invisa e ho goduto di più quando era Bilan che forse quando abbiamo vinto l'ultimo scudetto con Herrera, perché rammento che allora mi "era venuto a noia" vincere.

Però alcuni giocatori del Milan li ho apprezzati moltissimo: Dino Sani, Rivera (che qualche mio amico diceva fosse inferiore a Corso!

), Weah, Benetti e Akan (cito a memoria, quindi posso dimenticarmene anche tanti, ad esempio i neerlandesi, ma non voglio essere troppo prolisso).
Short Arm ha scritto: ↑venerdì 23 febbraio 2024, 11:17
La ribalto: un Thuram, nel Milan di Pioli, a quanti gol e assist sarebbe, ad oggi?
Qui il discordo si fa lungo ovvero dobbiamo partire dal 1974, quando cominciai a vedere il Saint Ètienne, di R. Herbin, Rocheteau e compagni. Non so quanti moccoli tirai nel maggio (mi pare) 1976 quando Santini colpì il palo sullo zero a zero contro il Bayern! Dopo ci fu la c.d. (dai francesi) epopea del Bastia, che riuscì ad arrivare in finale di Coppa Uefa con un budget per nulla adeguato, prima di arrivare all'O.M. di Bernard Tapie, con le lagrime a Bari di Boli, sostituite dall'esultanza l'anno dopo e tu sai contro chi.

A tutto ciò aggiungo che mi recai a Parigi (anda e rianda in circa 24 ore per abbonarmi a Canal+), il tutto per dire che conosco piuttosto bene il calcio francese e i giocatori che hanno calcato quelle scene e una volta scrissi anche alla Gazzetta dello Sport per segnalare un tal giocatore dell'A.C. Nancy Lorraine, che aveva portato la squadra alla coppa di Francia quasi da solo, sperando che l'Inter lo acquistasse, ma forse contò di più il giudizio di Gianni Brera che lo definì un sosia di Adelio Moro (mi pare si chiamasse così il giocatore, credo dell'Atalanta)

La passione per il calcio francese mi era venuto sia con la possibilità di vedere dal 1974 in toscana Antenne2 e anche perché mi ero disgustato con i dirigenti dell'Inter dopo lo scambio Boninsegna-Anastasi. Da quel giorno non guardai più l'Inter e sono ritornato solo con Antonio Conte, pessimo uomo, ma allenatore bravo.
Durante questo periodo francese ho conosciuto il figlio di Lilian nell'E.A.G. allenato da Kombouaré, e già quel giorno contro il PSG, si vedeva che aveva le potenzialità per diventare un campione, da chiunque fosse guidato (anche il fratello diventerà molto probabilmente un gran giocatore). Lo stesso dicasi per il Leao del Lille, ma leggermente in tono minore, perché partecipava meno al gioco della squadra.