La parabola ciclistica di Luca Vergallito
Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
il problema secondo me non è fisico, ma mentale. E tanto difficile avere la testa in grado di reggere gli allenamenti necessari oggi. Tutta la vita deve essere finalizzata alla preparazione fisica, tutta, anche le ferie devono andare in un certo modo. Da da giovane puoi farlo, ma col passare degli anni diventa spaventosamente difficile. Sagan gli ultimi 5 anni ha tirato i remi in barca, da quando aveva 28 29 anni, tanto un mega contratto lo trovava e comunque nella vita c'è altro... Idem alaphilippe.Pozzatto poi ha corso 4/5 anni... Quanti, fenomeni da giovani , sono poi spariti, o corrichiano... Felline , M Moser, MOSCON (spero di no). E un problema di testa. Che non e detto sia una cosa negativa eh... Certo poi ci sono i Valverde e i Rebellin, anche Pozzovivo. Un po' era così anche una volta. Saronni smise di essere un corridore a 25 26 anni. Idem F. Maertens, il Mugello non c'entra.
Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
Spoiler: non c'entra con Vergallito, non dice niente di particolarmente originale, non è nemmeno tanto carino. Riporto solo per avere il parere di un ex prof che peraltro non è la bibbia e vale il giusto
Nella sua rubrica su Het Nieuwsblad, Steels ha parlato delle difficoltà con cui si sono inseriti in gruppo i corridori provenienti dalle piattaforme di ciclismo virtuale, come Zwift. Nell'ultima parte della sua carriera, il corridore belga ha militato nella Soudal Quickstep. Qui Steels ha incrociato Jason Osborne, ex canottiere medagliato alle Olimpiadi di Tokyo che era stato ingaggiato come stagista da Lefevere grazie alle prestazioni su Zwift.
Avendo delle buone prestazioni atletiche, ma nessuna esperienza nel ciclismo, Osborne incontrò delle grandi difficoltà nel districarsi in mezzo al gruppo e nelle dinamiche tipiche di una corsa.
"Ho ancora gli incubi quando ripenso alla prima gara di quel ragazzo, il Giro della Slovacchia. Iljo Keisse ed io avevamo il compito di prenderci cura di lui. Ogni giorno dicevamo la stessa cosa: Jason, mettiti dietro di noi finché non parte la fuga e il ritmo frenetico nel gruppo non si è calmato" ha raccontato Steels. “Ma anche nel suo posto sicuro in fondo al gruppo, riusciva a cadere almeno una volta al giorno.
Nell'ultima tappa ha forato, ma non aveva idea di come rientrare tra le ammiraglie e così ha rinunciato” ha ricordato l'ex corridore belga.
Stijn Steels ha raccontato che anche un altro dei corridori lanciati da Zwift, l'australiano Jai Vine, ha messo subito in mostra degli importanti valori atletici, soprattutto in salita, ma delle scarse doti di guida della bicicletta.
"Vine è diventato un corridore top" ha dichiarato Steels, ricordando le due vittorie di tappa alla Vuelta, il titolo nazionale a cronometro e la classifica del Tour Down Under tra i successi ottenuti da Vine. "Nei suoi primi anni è caduto sempre almeno una volta in tutte le corse a cui ha partecipato. Tutti si ricordano di lui per quel video in cui, per prendere una borraccia, per poco non finiva sotto la sua stessa ammiraglia" ha ricordato l'ex corridore belga.
Nella sua rubrica su Het Nieuwsblad, Steels ha parlato delle difficoltà con cui si sono inseriti in gruppo i corridori provenienti dalle piattaforme di ciclismo virtuale, come Zwift. Nell'ultima parte della sua carriera, il corridore belga ha militato nella Soudal Quickstep. Qui Steels ha incrociato Jason Osborne, ex canottiere medagliato alle Olimpiadi di Tokyo che era stato ingaggiato come stagista da Lefevere grazie alle prestazioni su Zwift.
Avendo delle buone prestazioni atletiche, ma nessuna esperienza nel ciclismo, Osborne incontrò delle grandi difficoltà nel districarsi in mezzo al gruppo e nelle dinamiche tipiche di una corsa.
"Ho ancora gli incubi quando ripenso alla prima gara di quel ragazzo, il Giro della Slovacchia. Iljo Keisse ed io avevamo il compito di prenderci cura di lui. Ogni giorno dicevamo la stessa cosa: Jason, mettiti dietro di noi finché non parte la fuga e il ritmo frenetico nel gruppo non si è calmato" ha raccontato Steels. “Ma anche nel suo posto sicuro in fondo al gruppo, riusciva a cadere almeno una volta al giorno.
Nell'ultima tappa ha forato, ma non aveva idea di come rientrare tra le ammiraglie e così ha rinunciato” ha ricordato l'ex corridore belga.
Stijn Steels ha raccontato che anche un altro dei corridori lanciati da Zwift, l'australiano Jai Vine, ha messo subito in mostra degli importanti valori atletici, soprattutto in salita, ma delle scarse doti di guida della bicicletta.
"Vine è diventato un corridore top" ha dichiarato Steels, ricordando le due vittorie di tappa alla Vuelta, il titolo nazionale a cronometro e la classifica del Tour Down Under tra i successi ottenuti da Vine. "Nei suoi primi anni è caduto sempre almeno una volta in tutte le corse a cui ha partecipato. Tutti si ricordano di lui per quel video in cui, per prendere una borraccia, per poco non finiva sotto la sua stessa ammiraglia" ha ricordato l'ex corridore belga.
Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
Si è stressato col salto sugli sci a livelli tali che di punto in bianco ha detto "Sai che c'è? Mollo tutto e vado a vare il diavolo a quattro nel World Tour"Primo86 ha scritto: ↑venerdì 1 marzo 2024, 20:04Cosa ha fatto Roglic dal 2007 al 2011?noel ha scritto: ↑venerdì 1 marzo 2024, 17:54Roglic si è sfracellato quando aveva 18 anni per la riabilitazione ha scoperto la bici e da lì è finita come tutti sappiamo. Punto. Se non avesse fatto la carriera che ha fatto la sua storia sarebbe passata in cavalleria, altroché mentalmente usurante...a volta sembra di essere in una trasmissione di Gramellini
Era ovviamente una risposta ironica per dire che noi sappiamo di certe storie (magari un po' romanzate) dopo che uno si è affermato. Secondo me dal 2007 al 2011 la bici non l'ha mai mollata, è uso negli sport invernali utilizzare il ciclismo come preparazione estiva alternativa (Innerhofer, Vittozzi ad esempio). Secondo una certa narrazione pare che Vingegaard sia passato direttamente dal mercato del pesce alle vette del tour, per poi scoprire che saltuariamente aiutava i genitori quando era già corridore
Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
Mi danno il voltastomaco tutti 'sti ---------- che frignano perché Roglic ha detto che ha sentimenti contrastanti in questo momento.
Roglic è egoista gne gne gne
Però, intanto, in gara Roglic ha attaccato solamente a 2 km dalla cima dell'Angliru, quando certo non rappresentava un pericolo per Kuss.
Invece l'amicone Vingegaard ha attaccato a spron battuto e ha fatto di tutto per soffiare la rossa a Kuss.
Però va a dire che spera tanto che vinca Kuss e allora lui è un grandd timmeit.
'Sta gente vuole vedere 'sta ------, c'è poco da fare.
Roglic è egoista gne gne gne
Però, intanto, in gara Roglic ha attaccato solamente a 2 km dalla cima dell'Angliru, quando certo non rappresentava un pericolo per Kuss.
Invece l'amicone Vingegaard ha attaccato a spron battuto e ha fatto di tutto per soffiare la rossa a Kuss.
Però va a dire che spera tanto che vinca Kuss e allora lui è un grandd timmeit.
'Sta gente vuole vedere 'sta ------, c'è poco da fare.
Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
Credo di aver capito che intendi dire, sul romanzare eccessivamente tutte queste storie, senza semplicemente indagarle e raccontarle (principalmente dal punto di vista sportivo) sono anche d'accordo.noel ha scritto: ↑sabato 2 marzo 2024, 2:46Si è stressato col salto sugli sci a livelli tali che di punto in bianco ha detto "Sai che c'è? Mollo tutto e vado a vare il diavolo a quattro nel World Tour"Primo86 ha scritto: ↑venerdì 1 marzo 2024, 20:04Cosa ha fatto Roglic dal 2007 al 2011?noel ha scritto: ↑venerdì 1 marzo 2024, 17:54
Roglic si è sfracellato quando aveva 18 anni per la riabilitazione ha scoperto la bici e da lì è finita come tutti sappiamo. Punto. Se non avesse fatto la carriera che ha fatto la sua storia sarebbe passata in cavalleria, altroché mentalmente usurante...a volta sembra di essere in una trasmissione di Gramellini
Era ovviamente una risposta ironica per dire che noi sappiamo di certe storie (magari un po' romanzate) dopo che uno si è affermato.
La colpa purtroppo è di uno storytelling insopportabile ma alla portata di tutti, su cui tanti riparano per motivi di facile comprensione.
Detto questo, nel caso di Roglic, ci sarebbe anche poco da romanzare.
Sappiamo che pratica sport di alto livello da quando era un ragazzino e che è passato da due contesti logoranti con soluzione di continuità minima.
Queste sottospecie di analisi che vengono fatte (tipo quella citata più volte in questo topic) giustificano il declino dei ciclisti per un logorio mentale e usano Roglic come esempio di atleta mentalmente preservato perché è arrivato alla bici tardi, ignorando che proveniva da un contesto che mentalmente è tassante quanto la bicicletta (per una serie di ragioni, tra cui quella alimentare).
Quindi Roglic semmai dovrebbe essere usato come esempio di dedizione, professionalità e granitica forza di volontà nel rimanere quanto più a lungo possibile ad alto livello.
Ma ormai vale tutto.
Ti saluto
Ps
Quanto Roglic potesse usare (poco) la bicicletta durante tutta la sua militanza nel salto con gli sci lo ha detto lui stesso.
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Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
Vuol dire che il bacino da cui pesca lui non produce più corridori di livello, non che il livello dei ciclisti a livello globale si stia abbassandoWinter ha scritto: ↑venerdì 1 marzo 2024, 20:09Reverberi in un'intervista ha detto che fatica a trovare corridori di livello pro.. qualcosa vorrà direWalter_White ha scritto: ↑venerdì 1 marzo 2024, 7:19Tutti i corridori dicono che ogni anno servono più watt per essere competitivi. Non è che se c'è un livellamento assoluto come nello scorso decennio il livello medio è più alto, anzi è il contrario
FCC 2019/20: rit.
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FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
Condivido...a me sembra che il livello si sia alzato, vuoi per l'evoluzione tecnica, vuoi per la concentrazione dei più forti nel circuito WT...allo stesso tempo il livello del movimento italiano si è abbassatoWalter_White ha scritto: ↑sabato 2 marzo 2024, 10:23Vuol dire che il bacino da cui pesca lui non produce più corridori di livello, non che il livello dei ciclisti a livello globale si stia abbassandoWinter ha scritto: ↑venerdì 1 marzo 2024, 20:09Reverberi in un'intervista ha detto che fatica a trovare corridori di livello pro.. qualcosa vorrà direWalter_White ha scritto: ↑venerdì 1 marzo 2024, 7:19
Tutti i corridori dicono che ogni anno servono più watt per essere competitivi. Non è che se c'è un livellamento assoluto come nello scorso decennio il livello medio è più alto, anzi è il contrario
Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
A me sembra in crisi ovunqueWalter_White ha scritto: ↑sabato 2 marzo 2024, 10:23Vuol dire che il bacino da cui pesca lui non produce più corridori di livello, non che il livello dei ciclisti a livello globale si stia abbassandoWinter ha scritto: ↑venerdì 1 marzo 2024, 20:09Reverberi in un'intervista ha detto che fatica a trovare corridori di livello pro.. qualcosa vorrà direWalter_White ha scritto: ↑venerdì 1 marzo 2024, 7:19
Tutti i corridori dicono che ogni anno servono più watt per essere competitivi. Non è che se c'è un livellamento assoluto come nello scorso decennio il livello medio è più alto, anzi è il contrario
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Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
Si ma si stava parlando del livello dei corridori, non del fenomeno ciclismo in termini numerici. E' vero che pochi fenomeni monopolizzano gli albi d'oro, ma quelli che arrivano dietro sono al livello di quelli che anni fa vincevano classiche e GT, se non più forti. Adam Yates del Tour 2023 son sicuro avrebbe vinto qualsiasi GT dello scorso decennio, Tour 2013 a parte (forse).Winter ha scritto: ↑sabato 2 marzo 2024, 14:07A me sembra in crisi ovunqueWalter_White ha scritto: ↑sabato 2 marzo 2024, 10:23Vuol dire che il bacino da cui pesca lui non produce più corridori di livello, non che il livello dei ciclisti a livello globale si stia abbassando
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Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
Il mio ragionamento non si basa sui watt
Guarda anche adesso
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Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
il nostro uomo correrà la parigi-nizza, cosa ci si può aspettare? non vedo tapponi adatti a lui... top 20 finale è fattibile?
nella crono di 27km da remco quanto potrebbe pagare? sui 2'?
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2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
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Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
La crono è a squadre però il distacco della Alpecin dalle migliori sarà consistente comunque
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Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
Bene, quindi hanno cambiato programma all'ultimo minuto. Se non sbaglio doveva fare la Tirreno.
Ad ogni modo, per la seconda volta esprimo perplessità per il suo programma corse. La Tirreno mi sembrava più adatta a quello che dovrebbe essere uno scaltore. La Parigi-Nizza, come facevi notare anche tu, si sposa meno con le sue caratteristiche.
La crono, esattamente come quella dello scorso anno, ha un formato atipico: si parte come in una cronosquadre ma si prendono i tempi dei singoli atleti. In termini di distacco da Remco e Roglic pagherà comunque tanto anche perchè l'Alpecin portata in francia non è un granchè
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Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
In gare come oggi devi anche saper correre davanti........inizia a farsi vedere i problemi che aveva anche da under,se non sai correre davanti in queste corse ti uccidono,ma la paura non puoi eliminarla per dover rischiare a stare nelle prime posizioni in strade strette.
Le sue gare possono essere le tappe di vera montagna,dove magari prende la fuga e spera di arrivare
Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
In Italia non conta il movimento medio alto, ce ne deve essere uno forte poi gli si crea intorno il cinema. Una nazione in cerca di eroi. Guarda col tennis ci hanno provato con Berrettini, poi per fortuna che è arrivato Sinner a mantenere i colletti bianchi.Winter ha scritto: ↑sabato 2 marzo 2024, 14:07A me sembra in crisi ovunqueWalter_White ha scritto: ↑sabato 2 marzo 2024, 10:23Vuol dire che il bacino da cui pesca lui non produce più corridori di livello, non che il livello dei ciclisti a livello globale si stia abbassando
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Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
Certamente
La precedente giunta federale ha puntato sulle gran fondo per 15 anni
Si son visti i risultati
La precedente giunta federale ha puntato sulle gran fondo per 15 anni
Si son visti i risultati
Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
Fare un esempio meno azzeccato del tennis italiano era difficile. Abbiamo una quantità di giocatori di alto e medio livello mai vista o quasi, a livello delle migliori nazioni al mondo.Liars75 ha scritto: ↑lunedì 4 marzo 2024, 7:38In Italia non conta il movimento medio alto, ce ne deve essere uno forte poi gli si crea intorno il cinema. Una nazione in cerca di eroi. Guarda col tennis ci hanno provato con Berrettini, poi per fortuna che è arrivato Sinner a mantenere i colletti bianchi.Winter ha scritto: ↑sabato 2 marzo 2024, 14:07A me sembra in crisi ovunqueWalter_White ha scritto: ↑sabato 2 marzo 2024, 10:23
Vuol dire che il bacino da cui pesca lui non produce più corridori di livello, non che il livello dei ciclisti a livello globale si stia abbassando
Sempre per l enorme crisi di corse , squadre , corridori, interesse e pubblico
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
Ma infatti con Sinner num 3 gli altri manco sai che fanno.il_panta ha scritto: ↑lunedì 4 marzo 2024, 20:00Fare un esempio meno azzeccato del tennis italiano era difficile. Abbiamo una quantità di giocatori di alto e medio livello mai vista o quasi, a livello delle migliori nazioni al mondo.Liars75 ha scritto: ↑lunedì 4 marzo 2024, 7:38In Italia non conta il movimento medio alto, ce ne deve essere uno forte poi gli si crea intorno il cinema. Una nazione in cerca di eroi. Guarda col tennis ci hanno provato con Berrettini, poi per fortuna che è arrivato Sinner a mantenere i colletti bianchi.
Re: La parabola ciclistica di Luca Vergallito
Se non segui il tennis no, ma questo non fa del tuo esempio un esempio azzeccato.Liars75 ha scritto: ↑martedì 5 marzo 2024, 8:12Ma infatti con Sinner num 3 gli altri manco sai che fanno.il_panta ha scritto: ↑lunedì 4 marzo 2024, 20:00Fare un esempio meno azzeccato del tennis italiano era difficile. Abbiamo una quantità di giocatori di alto e medio livello mai vista o quasi, a livello delle migliori nazioni al mondo.Liars75 ha scritto: ↑lunedì 4 marzo 2024, 7:38
In Italia non conta il movimento medio alto, ce ne deve essere uno forte poi gli si crea intorno il cinema. Una nazione in cerca di eroi. Guarda col tennis ci hanno provato con Berrettini, poi per fortuna che è arrivato Sinner a mantenere i colletti bianchi.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;