La corsa arriva in entrambi i casi nella Leonessa d'Italia (che casualmente e' anche dove sono nato

Opzione 1
Il percorso e' duro fin dalla partenza con la Valcava. Poi un paio di salite meno selettive, come Selvino e Colle del Gallo. Si arriva alla salita piu' difficile di giornata, i colli di San Fermo da Grone. Dopo la discesa si entra in territorio bresciano. Qui purtroppo e' difficile collegare subito salite impegnative, ma comunque non c'e' troppa pianura prima di salire a San Giovanni di Polaveno, che ha uno strappo di tre km al 10%. Segue un breve strappo ripido (i Campiani da Cellatica) e una salita molto pedalabile, purtroppo: le Coste di Sant'Eusebio. Una volta scesi si risale subito verso Serle con una salita breve ma molto impegnativa! Dal termine della discesa mancano poco piu' di 10 km e un'ultima asperita'. La salita a via Primavera (con arrivo alla "tomba del Cane"): uno strappo di circa un km, con le ultime centinaia di metri in acciotolato, stile Colle Aperto a Bergamo.
Rapida discesa, circonvallazione di parte del centro storico e arrivo in leggerissima salita in via Gramsci.
Opzione 2
Il percorso e' simile, ma si evita la facile salita alle Coste di SAnt'Eusebio. Viceversa, si affronta la temibile ascesa alla Maddalena da Muratello di Nave. Quasi 6 km al 10% (peccato che l'asfalto sia semi-distrutto, per quel che ne so e dovrebbe essere rifatto quasi completamente). Era stata affrontata un tempo, credo, in almeno una settimana lombarda. Veloce discesa sulla citta' e finale identico alla prima opzione.
A inizio Giro, si aggiunge la salita a Dossena per aggiungere km e dislivello.